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Un'anonimo edificio di colore grigio scuro, all'apparenza non particolarmente solido. Costituito da due strutture, una frontale simile ad una casa a due piani, con un'appariscente porta gialla e un paio di piccole finestre che affacciano sulla strada, e una posteriore: un grosso magazzino completamente all'apparenza completamente sigillato.
Il luogo è adibito ad ospitare eventi ed incontri di vario genere, per lo più riunioni di comitati e eventi artistici di basso livello.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua da quiORE 23:05
Michel dovette controllare due volte la lettera contenuta nell'invito, e chiedere al tassista per esserne davvero certo: ma a quanto pare non c'erano dubbi. La mostra si sarebbe tenuta in quel luogo squallido e anonimo, così vicino al suo attuale rifugio. Un'evento di elite, con inviti contati, che si sarebbe tenuto in un magazzino di seconda categoria in uno dei quartieri più poveri della città.
Quando finalmente scese dal veicolo, la strada era completamente deserta. Non vi era alcuna indicazione che specificasse in che modo accedere all'evento, ne sull'invito ne sulle spoglie pareti dell'edificio.
Edited by Alterægo - 31/3/2020, 19:26
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Sguardo perplesso andò ad osservare attentamente quella strana quanto inusuale struttura innanzi a se. Destra.. sinistra.. attorno a lui desolazione e nessuno per chiedere se in qualche modo davvero li dentro si teneva quell'importante mostra d'arte. La destrosa improvvisamente si alzò ed in modo elegante andò a sistemarsi da bionda chioma che nel frattempo aveva occupato lo spazio davanti al suo occhio sinistro ..mmhh.. sospirò di fronte l'ennesima prova che doveva sopportare quella sera.. d'altro canto nel suo paese natale cose del genere non gli erano mai capitate, e a dirla tutta.. di rado si era dovuto rimboccare le maniche per sopravvivere da solo....Immagino sarà già cominciato l'evento vista l'ora.. e bussare a questa porta principale potrebbe essere una cosa inutile se chiusa.. anche se tentare direttamente su quel portone del magazzino mi sembra poco elegante.. proferì mentalmente mentre la sua figura cominciò a ciondolare di qualche passo verso le finestre e gettare una occhiata all'interno nella speranza di intravvedere qualche sagoma in movimento.
..Vediamo.. si lasciò scappare da quelle sue morbide labbra lasciate leggermente aperte quando i suoi passi cominciarono a muoversi sicuri verso quella porta principale. Le nocche della mano destra andarono a bussare una.. due.. tre volte in modo deciso. ..excuse moi?.. Domandò all'aria per far si che i suoi passi lenti potessero arretrare la sua posizione per poi provare ad aprire la porta prima tirando e poi spingendo la maniglia.. -
.Rorschach.
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La misteriosa porta gialla non reagì ai colpi decisi e poco femminili della Rosa. L'atroce dubbio che ormai l'ingresso alla mostra gli fosse precluso a causa del suo ritardo invase preoccupantemente la mente del giovane vampiro. Forse si era attardato troppo. Forse nell'invito era stato specificato di presentarsi prima delle 11 proprio perché dopo le entrate sarebbero state chiuse.
Ma il dubbio durò solo una manciata di secondi, prima di sparire di fronte ad un suono vagamente familiare. Un rumore di tacchi su pavimento, e successivamente il rumore metallico di un chiavistello che veniva tolto.
La porta gialla si aprì, e una giovane donna di colore, molto avvenente, vestita di un elegante talleur si affacciò sulla soglia. La nuvola di riccioli neri sul capo e le scarpe a tacchi alti le davano un'aria snella e slanciata, e rendevano quasi impossibile definire la sua età. Il trucco era ridotto al minimo, e l'auricolare all'orecchio e la cartellina che teneva in mano le davano un'aria estremamente professionale. La donna osservò con serietà la nuova arrivata, studiandola per qualche secondo. Buonasera Esordì con voce calma e gentile. Posso vedere il suo invito?
Edited by .Rorschach - 14/3/2017, 12:23. -
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..Bonsoir.. pronunciò per primo la Rosa con il suo perfetto francese e quella mano destra che andò a toccarsi lo sterno con un movimento elegante. Occhi color del ghiaccio scivolarono su quella figura innanzi a lui soffermandosi su quei tratti mori e al contempo delicati e molto piacevoli alla vista.
..Ecco.. prego.. disse in modo cordiale con un accompagnamento delicato e ambiguo del tono di voce. La destrosa, mossa in precedenza al petto, andò a scivolare verso la pochette mantenuta nella sinistra per estrarre in pochi attimi l'invito rilasciatogli dall'Arpia in persona. Sporto lievemente dalla sua doppia figura il suo corpo modificò ancora la sua posa facendo denotare i suoi modi tranquilli e gentili.
Sguardo attento rimase incollato al volto ed alle espressioni anche benché minime della giovane davanti a lui, per anticipare eventualmente le mosse ch'ella avrebbe potuto rivolgergli conoscendo oramai perfettamente ogni singola parola dei quell'invito ..Monsieur McCarthy volge i più sentiti ringraziamenti per l'invito, ma purtroppo non ha potuto presenziare qui questa sera.. Non si fermò la Rosa ad inutili particolari nello specificare dettagli troppo intimi di quella non presenza dell'Arpia, andando a divagare e poi volgendo l'attenzione sulla sua presenza ..In sua vece.. presenzierò io, umile bocciolo del roseto.. avendo ricevuto l'onore direttamente da lui di rappresentare la sua immagine come assistente e portavoce.. Voce sempre delicata e cordiale venne accompagnata da un misurato sorriso di rassicurazione in attesa di poter entrare nel loco.. -
.Rorschach.
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L'espressione della donna si fece confusa di fronte alle parole "bocciolo del roseto", come se non avesse la minima idea di ciò di cui il Toreador stesse parlando. Ma il dubbio attraversò solo per un istante il bel viso della fanciulla. Con un caldo sorriso di circostanza, emblema della massima professionalità, agguantò l'invito che Michel le porgeva, e lo lesse con attenzione.
Ma certo... Convenne poi, in modo caloroso, facendosi da parte ed invitando il vampiro ad entrare. L'assistente del Signor Mc Carthy, siamo molto onorati di averla con noi.
Michel si fece largo in una piccola sala d'attesa ben illuminata. Una scrivania di legno rossiccia era stata posta lateralmente. Un portatile vi era adagiato sopra, accanto ad un piccolo e lungo vaso di vetro con una singola rosa scarlatta adagiata al suo interno. Dietro la scrivania una scala nera, il cui passaggio era chiuso da un nastro di velluto nero, conduceva verso i piani superiori.
Accanto alla scrivania pesanti tende scure coprivano quello che doveva essere l'ingresso all'enorme edificio che costituiva il magazzino. La donna si mosse decisa proprio verso di esse. Prego mi segua. Lo chiamò gentilmente, senza perdersi in presentazioni. Non appena si fu accertata di essere seguita dall'ultima arrivata, le aprì cortesemente un varco attraverso la stoffa, permettendole di varcare la soglia.
Lo spettacolo che si presentò davanti alla giovane Rosa fu stupefacente e sconvolgente allo stesso tempo.
Migliaia di microscopiche scintille infuocate vorticavano come neve in una tempesta in un'immensa stanza avvolta nell'oscurità, riempiendola di ombre evanescenti e giochi di luce. Le stesse crepitavano e scoppiettavano come se in mezzo alla sala vi fosse un'immenso falò nelle vicinanze, e disperdevano l'odore caldo delle fiamme nell'aria. Gli occhi del vampiro in un primo momento si focalizzarono solo su quello, ignorando completamente tutto il resto. Sentì chiaramente la paura, sorda ad ogni richiamo della logica e del buonsenso, farsi strada nel suo essere.
Un solo, indomabile desiderio attraversò i tessuti morti del Dannato. Doveva fuggire da quel luogo. Doveva scappare dalla furia delle fiamme. Senza nemmeno accorgersene aveva già mosso un passo indietro, per allontanarsi inconsciamente del pericolo, quando la donna lo riportò alla realtà.
Meraviglioso, non è vero? Disse la segretaria, osservando con sguardo rapito lo spettacolo che le si parava davanti, mentre agitava una mano fra le scintille, che a loro volta si agitarono confuse dallo spostamento d'aria, come animate di vita propria. Probabilmente lei aveva inteso il blocco dell'artista come una semplice dimostrazione di stupore e meraviglia.
Non fece in tempo ad aggiungere altro che un'altra donna emerse dal gioco di luci.
Corpulenta, con lunghi capelli castani lisci e un abito nero di fattura semplice ma elegante, osservò la figura affascinante della Rosa con attenzione prima di dipingersi un sorriso sulla faccia e di iniziare a parlare. Buonasera e ben arrivata alla nostra piccola festa. Le disse cortesemente, aprendo le braccia in un gesto di accoglienza. Flurette Leclair, curatrice dell'evento e assistente personale del signor Hakasura. Lieta di fare la sua conoscenza Miss...?.
Non appena ebbe finito di parlare tornò a rivolgersi esclusivamente alla segretaria rimasta lì in attesa. Continuo io qui Melody. Torna pure alla reception... Le parlò con tono decisamente più autoritario, spingendola a fare un semplice cenno di saluto e a tornare da dove era venuta.
Nonostante la nuova arrivata di fronte a lui costituisse una distrazione sufficiente a mantenere un briciolo di controllo, la paura sembrava decisa a non allentare la sua stretta sul cuore di Michel. Il panico si stava facendo lentamente strada fra i suoi pensieri, fagocitando ogni genere di lucidità. La Bestia scalpitava per scappare, e si stava facendo sentire con violenza sempre maggiore.SPOILER (clicca per visualizzare)In termini meccanici hai un po' di difficoltà lievemente aumentate (tutto ciò che richiede ragionamento lucido o inganno). Sei libero di agire come preferisci, ma ricorda che la Bestia in questo momento è spaventata, e mi aspetto di leggerla nei tuoi prossimi post
Edited by .Rorschach - 23/3/2017, 15:32. -
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In un primo momento nessuna delle parole proferite in sua direzione da parte della curatrice venne realmente catturata in modo razionale dalla psiche impressionata e spaventata del degenerato. Gli ci vollero più di una manciata di secondi per destarsi da quell'improvviso terrore profondo ed infondere lucidità alla sua percezione dell'altrui presenza ..Bhh.. bonsoir Hhhe.. Je.. je m'appelle Michel.. Michel Blanchard.. disse in francese quasi sussurrando con un filo di fiato mentre le sue iridi vagavano ancor nello spazio ad analizzare visibilmente scosso quell'ambiente che tanto gli incuteva terrore. Solo dopo quelle parole finalmente quel suo sguardo impallato, con quelle palpebre molto più aperte che lasciavano notare più sclera del normale avvolgere quel celeste candido, andò a posarsi su quel volto femminile per caricare questa volta un po' di più la sua decisione nel timbro e nel volume ..suis l'assistant de Monsieur Mc Carthy..
Posizione immobile la sua non lasciava adito a dubbi riguardo allo stato d'animo di completo malessere che albergava nella Rosa. Piedi uniti, braccio sinistro e mano dello stesso lato a brandire la borsetta posto a cingere l'addome, braccio destro alzato verso l'alto ed adeso al torace per lasciar cadere verso la clavicola sinistra quella sua mano che nervosamente sfiorava la pelle ..Excusez-moi, je suis désolée pour... e solo ora, all'ennesima frase dettata dalla bestia impaurita dentro se, il suo francese istintivo divenne grazie al lento risveglio del suo subconscio un più ragionato e comprensibile idioma ..pour.. per questa mia reazione ma.. il fuoco mi mette sensibilmente a disagio.. terminò per alternare un paio di volte la percezione visiva tra la signorina Leclair e quelle scintille così verosimili alla realtà.. -
.Rorschach.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Faccio il tiro per determinare l'efficacia del tuo travestimento. Immagino tu voglia spenderci Wp
Fleurette sorrise, lievemente divertita dalla reazione spaventata del Vampiro. Allungò anche lei una mano verso la stanza, come aveva fatto la segretaria precedentemente, facendo agitare le scintille attorno ad essa. Non deve assolutamente preoccuparsi Mademoiselle Blanchard Le rispose in francese fluido, con il tipico accento della Louisiana. Come può vedere l'installazione del signor Hakasura è assolutamente innocua. Le posso assicurare che non si farà alcun male nel camminare per questo salone.
Il suo sguardo si fece più caloroso e accogliente, come a voler invitare la Rosa ad incamminarsi per la stanza avvolta nella penombra. Riacquistando un po' alla volta sempre più lucidità, e abituandosi sempre di più al moto confuso delle luci, il Toreador iniziò a distinguere una dopo l'altra figure statiche e in movimento all'interno della sala.
Una serie di colonne apparentemente di vetro occupavano l'interno della sala, il cui spazio effettivo era difficile da definire a causa della scarsa illuminazione. Divanetti e poltroncine erano raggruppati lì intorno. Pochi dei presenti tuttavia approfittavano delle sedute. Molti erano in piedi rapiti da quello spettacolo infuocato che sembrava avvolgerli. Alcuni camerieri vagavano per la sala, con vassoi colmi di stuzzichini e cocktails.
Purtroppo si è persa l'inizio dello spettacolo per un soffio. Proseguì la corpulenta donna, con una punta di rammarico. L'inizio della pioggia è stato una meraviglia. Anche se devo dire che alcuni all'inizio si sono spaventati ben più di lei. Aggiunse, ridacchiando con complicità.
Il suo sguardo vagò lungo la stanza verso un solitario personaggio seduto su una delle poltrone. Un distinto uomo di colore, calvo e vestito con un elegante gessato chiaro era lì in posizione composta. Anche a distanza, sul suo volto si poteva tranquillamente identificare un'espressione nervosa.
Gradisce qualcosa da bere? Proseguì facendo un cenno a uno dei camerieri, che trasportava alcuni flute contenenti un qualche genere di alcolico.
Edited by .Rorschach - 27/3/2017, 12:03. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)..Oui monsieur.. naturalmente Wp come se grandinasse e ci metto anche un sacrificio umano alla dea della fortuna..
Non rispose alle parole rassicuranti della curatrice della mostra. Non si mosse di un millimetro mentre quel fare altrui scombinava precariamente quell'ordine statico che le scintille avevano poco a poco raggiunto. Un solo tentativo lasciò spazio ad una sorta di tremula curiosità in quella sua destrosa che cercò timidamente d'allungarsi verso una destabilizzata scintilla.. azione dettata forse più dal suo animo d'artista che dal raziocinio.. ma l'unica cosa che riuscì ad ottenere fu solo un mutamento della sua mimica facciale che racchiuse in se ogni singolo aspetto di quel suo visibile nervosismo provato in quei momenti: narici che andarono a ritrarsi con quel labbro superiore teso ed assottigliato a liberare per un istante la candida dentatura del figlio di caino, che comunque, apparve come una indecifrabile sottile linea bianca tra quelle sue rosee labbra.
In quegli istanti però, l'unica cosa del suo corpo che lo aiutò a superare lentamente quell'ostacolo psicologico furono le sue corvine pupille che, abituatesi al buio e alla penombra della stanza, cominciarono a notare sempre più forme umane immobili ed in movimento, accostate ad uno statico mobilio di relax. Lentamente ogni cosa attorno a se apparve per quello che era e fu allora che il suo animo cominciò a rassicurarsi ritraendo però ugualmente la mano verso il manubrio dello sterno ed appoggiando infine morbidamente le prime tre dita.
..Forse hanno solo manifestato di più le loro emozioni.. ma le assicuro che il disagio, se non terrore, mi ha davvero pervaso il corpo.. pronunciò, mantenendo sempre quel lessico ambiguo non riconducibile ad uno specifico sesso, in seguito ad un piccolo sospiro di preoccupazione mentre quella risatina altrui creata per stemperare gli animi fu nel pieno della sua esternazione.
Sguardo caduto sulla sua interlocutrice, misto al resto dei presenti, cominciò sempre più a distinguere i vari tratti e i particolari che quelle figure, che in un primo momento erano solo delle ombre piatte, andavano a rivelare. ..Oui.. Rispose il degenerato con quel suo inconfondibile parlato madrelingua per lasciar che altra favella andasse, assieme ad un lieve avvicinamento del capo, sussurrata in direzione della curatrice ..mi scusi per l'impertinenza ma.. potrebbe gentilmente farmi una rapida carrellata dei presenti?.. Sa.. non vorrei rovinare la serata al signor Hakasura con qualche sconveniente gaffe oppure sgarbo imperdonabile .. ne tanto meno mettere lei in difficoltà.. disse ponendo alla fine nel suo volto un angelico quanto garbato sorriso apparentemente intimidito mentre, quelle sue cristalline iridi, vennero unicamente indirizzate alla curatrice così da non farsi notare più del dovuto.. -
.Rorschach.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Michel rolls 7 dice to Travestimento (Diff 8, used willpower) 3,9,9,10,10, 2,8 [6 successes]
Direi che il sacrificio umano è servito
per il resto della serata considererò il tuo aspetto pari a 6.
La donna sorrise ancora garbatamente alla fanciulla spaventata che aveva di fronte. Non si preoccupi... Rispose alla richiesta della Rosa, con tono rassicurante, riprendendo a parlare inglese. Non c'è alcun pericolo di gaffe. Questa è una serata per conoscersi e fare amicizia, oltre che per ammirare l'installazione. Non sembrava minimamente interessata a voler accontentare il degenerato. Invece prese due flute di champagne dal vassoio del cameriere che nel frattempo si era avvicinato. Pensi solo a rilassarsi e godersi l'atmosfera.
Non fece in tempo ad aggiungere altro che un'ombra si palesò accanto al cameriere. Un ragazzino sui vent'anni, piuttosto basso ed estremamente magro, vestito in maniera bizzarra ma elegante. Portava una giacca grigia e nera, e jeans aderenti che terminavano in un risvoltino; ai piedi facevano la loro comparsa dei mocassini scuri. I suoi capelli erano impomatati, con un ciuffo che puntava deciso verso sinistra, e due baffi da hipster gli davano un'aria lievemente più anziana, rendendo difficile definire con sicurezza la sua età.
Un gruppetto di 4 persone dietro di lui, con i quali probabilmente stava conversando, si era soffermato a spiare ciò che stava accadendo all'entrata. Fleur, carissima. Esclamò gioiosamente in direzione della manager, sollevando con allegria un calice colmo di liquido rossiccio. Spero tu abbia finito con le presentazioni e sia pronta per introdurci questa affascinante lady. Ammiccò in direzione della Rosa, con aria complice.
Per un istante Fleurette sollevò gli occhi al cielo, in maniera quasi teatrale. Sembrava quasi che quello fosse una sorta di scherzo fra i due. Quindi riprese sempre educatamente, anche se lievemente laconica. Ovviamente. Mademoiselle Michel Blanchard vi presento Jonathan Amos, blogger e festiolo.
....E grande fan delle opere di Hakasura. Proseguì lui, ignorando la nota infastidita nella voce della donna, e volgendo la sua totale attenzione sul vampiro. Enchanté Concluse in un teatrale inchino, con il peggior accento francese che Michel avesse mai sentito. Che cosa porta una ragazza tanto giovane e attraente ad un evento così di nicchia? Sono sicuro di non averla mai vista nelle varie gallerie di New Orleans.. -
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Un sorrisetto cortese mutò il volto d'androgine fattezze della Rosa mentre il suo glaciale sguardo venne rimpallato un paio di volte tra le due persone che lo stavano intrattenendo ..merci beaucoup.. disse per primo alla giovane curatrice con fare riconoscente e nello stesso istante quella sua mano destra venne fatta avanzare in avanti elegantemente verso il nuovo arrivato. Sporto il suo arto, e quella sua mano a dorso in piena mostra in attessa di un elegante baciamano, sol ora il suo sguardo andò verso quel brioso smargiasso che con tanta spavalderia aveva fatto il primo passo.
..Piacere mio monsieur Amos.. Anche se énchanté si pronuncia.. énchanté.. precisò ironicamente la Rosa da perfetto francese attento anche al più piccolo errore della sua lingua. ..comunque.. Sono qui in veste di umile assistente di Monsieur McCarthy.. Ed ha ragione, è la prima volta che presenzio qui a New Orleans ad una mostra, soprattutto del misterioso Hakasura..
Una lieve pausa adoperata solo per ritrarre la sua mano offerta per l'eventuale baciamano lasciò il tempo al degenerato di passare al contrattacco ..Lei invece? Mi sembra di capire che da critico, e da come si sia impadronito dell'attenzione, sia oramai un veterano alla partecipazione di mostre del genere... -
.Rorschach.
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Il ragazzo ridacchiò alla correzione del vampiro, come se avesse detto una battuta. Fleurette squadrò entrambi, con un cipiglio abbassato. Sembrava stesse per dire qualcosa, quando la sua attenzione venne attirata bruscamente da qualcosa dall'altra parte della sala. Vogliate scusarmi... disse con un nuovo sorriso, congedandosi dai suoi ospiti per dirigersi verso ciò che aveva attirato il suo interesse.
Mc Carthy? Non sapevo di avere di fronte uno dei pezzi grossi della critica. Quale onore. Disse con una leggerissima nota sarcastica, pur preservando la sua naturale giovialità. Michel notò con la coda nell'occhio che un paio di teste si voltavano nella loro direzione, attirate dall'elevato tono di voce del suo interlocutore.
Senza farci caso, Jonathan porse il suo braccio a quello che lui vedeva come un'attraente fanciulla alta almeno 2 spanne più di lui. L'intento era evidentemente quello di accompagnarla attraverso la pioggia di fiamme.
Critico é davvero una parola forte per un semplice scribacchino come me. Personalmente preferisco considerarmi un banale progressista. Proseguí intanto. Ho un semplice blog dove recensisco autori e opere di arte moderna. Un hobby che comunque mi frutta parecchio. Michel percepí chiaramente il suono della falsa modestia trapelare nella voce del giovane. Il blogger osservò con aria trasognata la tempesta di scintille che li avvolgeva sempre più impetuosa, lasciando scorrere qualche secondo in silenzio.
Devo dire che non sono un grande ammiratore della scultura del fuoco. L'ho sempre trovata poco artistica e troppo scenografica. E tuttavia Hakasura è riuscito a catturarmi. Questa è la terza mostra alla quale assisto e mi sto già chiedendo che cosa troverò alla quarta...una vera droga.
Lentamente la coppia si spostò verso il centro della sala. L'autoproclamatosi accompagnatore di Michel introdusse la nuova arrivata a un paio di amici che gironzolavano lí intorno ammaliati dal gioco di luci.. Individui cortesi, per lo più intenditori e appassionati di arte moderna, da quello che potè osservare il Toreador.
Fra un sorriso complice e qualche risata imbarazzata, la conversazione proseguí scorrevole. La Rosa notò con la coda nell'occhio che gran parte dell'attenzione era concentrata su di lui.
In particolare un'alta donna bionda, sui quaranta, con un'aria severa ma distinta, lo stava squadrando in modo velatamente ossessivo. Stava in compagnia di un uomo tarchiato, che sembrava scrutare mestamente il suo flûte di vino, come se fosse terrorizzato dall'idea di disturbare la sua accompagnatrice.SPOILER (clicca per visualizzare)ti risparmio le conversazioni noiose con i personaggi inutili
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Il nervosismo per essere passato ancora una volta nel bel mezzo di quelle scintille tanto realistiche passò lentamente e poco per volta solamente in seguito quel chiacchiericcio lievemente noioso cominciò a dipanarsi fra le nuove conoscenze che lo avrebbero accompagnato per una bella dozzina di minuti.. anche troppi visto che il fugace sguardo di Michel cercò di tanto in tanto di eludere quello che oramai era diventato un brusio di sottofondo anonimo e piatto. ..mon dieu.. pensò sconsolato mentre altro bla bla bla ovattava il suo senso. Ugualmente però riuscì a percepire distintamente ogni singolo sguardo su di lui, quasi stesse indossando quegli sguardi rivolti in sua direzione, e più d'uno lo colpi... anche se il più insistente tra tutti era sicuramente quello di una bionda donna che continuava a fissare quell'ingannevole figura votata alla parte femminile.
Piccoli cenni di cordialità verso quei curiosi indagatori della sua immagine, fugaci e dolci sguardi di rimando verso coloro che non potevano fare a meno di sbirciare le sue ambigue quanto angeliche fattezze.. questi furono la cornice della sua, invece, curiosità verso una persona in particolare: quell'uomo solitario e silenzioso, vestito di un gessato chiaro, che aveva veduto dozzine di minuti prima.
Ancora le sue iridi, di rimando, andarono a posarsi verso la sconosciuta. Se non avrebbe colto quel momento l'idea di passare tutta la serata con quella squadra di snob noiosi sarebbe divenuta ancor più terribile ..Excuse moi carissimi gentiluomini.. passerei davvero ore con la vostra gradevolissima e colta compagni, ma penso che sia giunto il momento di darmi in pasto anche alle altre presenze.. visto gli sguardi.. pronunciò con un sorriso disinvolto e d'alleggerimento per cercare di smorzare il fatto che.. si.. effettivamente li stava proprio piantando in asso ..messieurs.. con permesso.. con eleganza il degenerato salutò in modo cortese e minimale il gruppetto con una leggera inclinazione del capo ed un innalzamento minimo del flûte mantenuto ancora in mano. Leggiadria nei suoi movimenti, ed un sorriso posto nel modo corretto, lo fece sgattaiolare come un gatto in direzione proprio di quella insistente donna.
Il suo sguardo, prima rapito dai dintorni e dagli altri presenti, andò a fagocitare l'immagine di quella donna sconosciuta con quelle glaciali iridi rivolte verso la strana coppia. ..Davvero un'opera di un certo livello.. non trovate?.. intervenne quando ancora la sua presenza fu a circa due metri dai suoi interlocutori per poi sfumare e venir quasi azzerata ..Ohh.. Ma dove ho lasciato i miei modi: Michel Blanchard.. molto piacere.. enunciò con un limitato accenno di saluto innalzando il flûte ed un inchino del capo.. -
.Rorschach.
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La piccola combriccola di conversatori esibì un certo dispiacere di fronte all'abbandono della bella Rosa. Lo stesso Amos insistette qualche istante perché l'appariscente vampiro rimanesse in loro compagnia, ma alla fine lasciò che la sua accompagnatrice si dileguasse fra le scintille in direzione della bionda osservatrice.
Alta quanto lui, con capelli corti e mossi, e un abito bianco dalle maniche lunghe, si stagliava imponente. Il suo sguardo emanava un'aura di serietà e professionalità, a dispetto dell'evento ludico al quale stava prendendo parte.
Affascinante. Rispose con una stupenda voce cristallina, ma senza particolare entusiasmo. Nora Lafevre prosegui introducendosi, ma senza allungare le mani in gesti confidenziali di alcun genere. Michel notò che entrambe le mani sorreggevano un calice di vino scuro. Mi è parso di capire che lei sia l'assistente dell'eminente Mc Carthy... Lasciò la frase in sospeso, aspettandosi una qualche conferma o negazione. Parlava tranquillamente, senza esprimere un particolare accento nella voce. Il suo sguardo squadrò da capo a piedi la figura androgina del Toreador, prima di spostarsi in un punto oltre le sue spalle, attirata dalla potente voce di Jonathan che nel frattempo aveva ricominciato a parlare.
L'ometto accanto a lei invece diede solo un'occhiata di sfuggita a Michel, prima di distogliere frettolosamente lo sguardo e riportarlo sul suo flûte.
Edited by .Rorschach - 6/4/2017, 09:48. -
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.. piacere mio.. rispose cordialmente lasciando che altro verbo altrui scorresse senza interruzioni ..oui m'dame.. sono qui in veste di assistente.. infatti monsieur Mc Carthy era abbastanza dispiaciuto per non aver potuto presenziare qui.. questa sera.. iridi cristallo cominciarono a muoversi sulla donna per una manciata di secondi per poi scendere verso l'uomo, squadrarlo cautamente.
L'uomo non sembrava troppo collaborativo, immerso così tanto in quel suo flûte, così eccolo ritornar sulla presenza femminile..Mi perdoni.. Se mi posso permettere, Lei invece? E' una donna che fa della critica il suo lavoro.. oppure sto totalmente.. Una breve pausa interruppe sfumando il parlato della Rosa che andò ad osservare distrattamente i dintorni ed in seguito scostarsi d'un passo verso destra, in modo da non intralciare la vista alla donna. ..sbagliando.. strada?..
Lo sguardo attento dell'angelo androgino si scostò dalla donna per seguire quella linea invisibile che la sua stessa interlocutrice aveva appena disegnato in quella stanza in direzione del signor Amos.. -
.Rorschach.
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Immagino... Commentò laconica, con l'aria di chi non credeva davvero che il famigerato Mc Carthy potesse essere anche solo vagamente contrito di una cosa del genere. O contrito in generale. Curioso... Proseguì, seguendo i lenti movimenti di Michel con occhio critico. Mi era parso di capire che il nuovo assistente fosse un uomo... Il commento questa volta venne scandito a voce più bassa, quasi stesse esprimendo un pensiero a se stessa.
Scosse leggermente la testa alla successiva domanda di Michel, agitando lievemente i boccoli biondi che le incorniciavano il viso. Io non ho niente a che fare con il mondo dell'arte. Gestisco solo alcune piccole proprietà qui in città. Volse il capo verso il tozzo uomo che sembrava solo ascoltare distrattamente la conversazione delle due bellezze. Oggi sono qui solo in veste di accompagnatrice del signor Banks. E' lui l'appassionato.
Il signor Banks dal canto suo reagì come se lo avessero scosso dal torpore. Eh? Si si, la signorina Lafevre è con me. Si affretto a precisare frettolosamente, con un sorriso imbarazzato che scomparve qualche istante dopo.Possiedo una piccola galleria qui in città, nel quartiere francese miss. Voltò il capo in direzione di Nora, come per controllare che il suo comportamento fosse corretto. La bionda si limitò a ricambiarlo con uno sguardo apatico e disinteressato..
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