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Un sorriso dolce comparve nei candidi lineamenti del degenerato nel sentir che Nora aveva già potuto udire del suo arrivo a New Orleans, anche se il sesso era d'altra forma. ..Chissà cosa si dice di me a questo punto.. pensò rimanendo in silenzio e lasciando che la conversazione si svolgesse tranquillamente in quella sala dove l'opera prendeva ancora tutta la scena.
..Capisco madame.. proferì alla donna tutta d'un pezzo per poi rivolgersi all'uomo con tono cortese ..Piacere di fare la sua conoscenza monsieur Banks.. allora se avrò mai l'opportunità di esprimere la mia arte qui a New Orleans sarà uno dei primi che proverò a contattare.. altro sorriso cortese questa volta però in direzione dell'imprenditrice bionda mentre il suo sguardo lentamente andò a guardare l'opera sfavillante attorno ..Già.. anch'io non faccio parte della critica.. anche se comunque resto in questo ambiente.. per fortuna o purtroppo sono dalla parte opposta.. dei giudicati..
Volto angelico dallo sguardo ghiaccio andò verso l'interlocutrice femmina per lasciar che le sue morbide labbra andassero a sussurrare velatamente ..conosceva anche questo del nuovo assistente.. oppure è una nuova informazione?..
Calmo, pacato, composto nei modi. La Rosa sembrava a suo agio, ora, in quella galleria dove l'opera di Hakasura prendeva sempre e comunque una buona fetta dell'attenzione dei partecipanti.
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.Rorschach.
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SPOILER (clicca per visualizzare)attento....sei in grado di agire liberamente, ma la tua Bestia non si è acquietata.....e non lo farà fino a che rimani tra le scintille
Banks rivolse un altro frettoloso sorriso di cortesia in direzione del Fratello, prima di tornare a concentrarsi sul suo bicchiere ormai quasi vuoto. Non sembrava essere particolarmente interessato ad approfondire la sua conoscenza con la giovane Rosa.
Nora gli riservò la stessa attenzione che stava prestando al pavimento.
Non è un'informazione che sono andata a cercare. Rispose vaga, lasciando trapelare un certo disinteresse per la questione. Michel notò con la coda nell'occhio una contrazione nei muscoli delle sue mani, che si stavano stringendo ancora più saldamente sul calice. Come ho detto, l'arte non è il mio campo. Lo sguardo della bionda si distolse un istante per sorvolare la sala adombrata dalle scintille che ancora scoppiettavano, sebbene con intensità minore. Jonathan stava compiendo grandi gesti, intento a raccontare chissà quale aneddoto, mentre Fleurette, ricomparsa nei pressi della porta, stava confabulando animatamente con un individuo anziano in giacca e cravatta. Poco lontano da loro, l'uomo indicatole da Fleurette, quello che si era spaventato per la presenza delle fiamme sembrava essersi ripreso dallo shock, e stava dialogando con un'attraente e giovane ragazza orientale in abito da sera.
Ma immagino sia difficile parlare d'altro ad una mostra. Concluse riportando il capo sul Toreador. Come si trova con Mc Carthy? Presumo abbia già fatto la sua conoscenza.... -
.SPOILER (clicca per visualizzare)..Si, sorry.. dimenticanza mia di ultimare in modo corretto la frase. Infatti avevo scritto appositamente che "sembrava" a suo agio, solo che poi per la fretta non ho descritto la parte della bestia U_U°
Ammutolito.. immobile.. e con quel suo senso votato alla visione che rimpallava tra la sua interlocutrice e quelle piccole quanto inconsciamente terrificanti scintille ancora d'essenza luminescente, il Toreador ascoltò l'altrui dire. Piccoli particolari e dettagli inconsueti di quei presenti che assieme a lui affollavano la sala vennero registrati dalla sua mente per venir fagocitati e fatti propri.
..Oui.. ed incontrarlo qui a New Orleans di persona è stato davvero un onore a soli pochi giorni dal mio arrivo. Francamente.. non mi aspettavo ch'egli potesse decidere di volermi incontrare in così poco tempo.. Sol ora il suo sguardo andò a posarsi realmente sui lineamenti della donna rivolgendole un apparente tono tranquillo mentre la sua posizione mutò posizionandosi al fianco della donna con quella chiusura di spalle quasi a volersi proteggere inconsciamente dall'opera d'arte visto che la sua anima comunque di non morto era pur sempre in fermento all'interno di quel guscio androgino ..Merde.. ..Lei invece.. mademoiselle Lafevre.. Mi sembra di capire che conosca monsieur Mc Carthy molto più di quanto.. lasciò sfumare la frase.. sempre più soffusa ed evanescente nell'aria. Una breve.. ma intensa pausa staccò la sua frase in due per rendere così più evidente il suo stacco d'iridi verso le irrigidite mani femminili che ancora andavano a sfogarsi stritolando il calice. Il volume della frase andò a rialzarsi, pur mantenendo un tono basso e consono ad una elegante conversazione tra donne ..più di quanto lo conosca io.. Nuovamente il suo sguardo andò a cercare quello altrui mutando i suoi angelici tratti verso la serietà ..Mi perdoni per la domanda se in qualche modo ho invaso la sua.. vie privée.. la sua privacy.. ma dal modo in cui stringe il calice.. Finì la frase con una inflessione che non sanciva la fine d'essa.. quasi volesse imboccare la favella in Nora.
L'angelo decaduto mutò ancora una volta la sua postura per regalare la sua bellezza all'intera sala mentre le sue sussurrate parole uscirono ugualmente dirette verso la donna la suo fianco ..Spero sia solo una reazione inconscia dettata da quest'opera e non la mia presenza, visto che anche a me suscita non poco disagio.. oppure c'è qualcosa che è accaduto all'inizio della mostra che non ho veduto?..
Non osservò più la donna dalla bionda capigliatura. Non la inquadrò più nel suo campo visivo per non dettare in lei forse altro nervosismo e chiusura mentale che avrebbe mutato ancor più le sue risposte già abbastanza tese e sintetiche. Piccoli ragionamenti intervennero nella sua mente.. brevi intervalli di senno a dividere, frammentare, per cercare di eludere quella bestia ancora precariamente mantenuta a bada con quella sua posizione defilata rispetto al centro della stanza. Non più di quelli risiedente nel poco tempo di attesa della eventuale risposta e non troppo complessi insomma.. mentre il suo sguardo andò a rispecchiare in quei suoi cristallini l'immagine di quel signore elegantemente vestito in compagnia della ragazza orientale e nuovamente la curatrice Fleurette e quell'individuo anziano intenti in quella animata discussione.. -
.Rorschach.
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Con il suo sguardo leggermente altezzoso, Nora osservò in silenzio la femminea figura del suo interlocutore. Le scintille che la circondavano le davano un'aria statuaria, e lei stessa trasmetteva una sensazione di immobilità inquietante. Più che altro lo conosco di fama. Non è esattamente uno sconosciuto qui a New Orleans... Si affrettò a precisare pazientemente, per nulla turbata dalle conclusioni affrettate del giovane.
L'accenno al modo in cui stringeva il calice ebbe l'effetto di uno schiaffo invisibile sul volto della donna. Le sue labbra si contrassero, e uno sguardo di puro gelo infiammò gli occhi abbagliati dalle scintille. Il modo in cui stringo il calice? Mi perdoni Miss Blanchard, ma ritengo di poter tener in mano un calice come più mi aggrada... Questa volta la risposta fu secca, per nulla bilanciata, anche se pronunciata con un tono di voce sufficientemente basso perché solo Michel potesse udirla. Una nota offesa intaccava la voce cristallina della donna, un inequivocabile segno che il toreador aveva commesso un passo falso.
Il cambio di espressione di Nora non passò inosservato all'accompagnatore di quest'ultima, che scoccò un'occhiata torva al volto angelico. Non disse comunque una parola, rimanendo in attesa di una reazione, o forse un comando della sua adorata.. -
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Chiamatelo istinto, chiamatela pura routin di tutti quegli anni passati a servire gli altri, chiamatelo animo piegato da anni di soprusi.. ma l'unica cosa che la Rosa poté fare non fu altro che abbassare il capo e rivolgere, con mezze palpebre abbassate, il suo fin prima attento sguardo verso il pavimento. Venne rivolto solo un fugace sguardo di rimando per quel signore silenzioso di nome Banks che con il suo modo di fare aveva ammonito abbondantemente il fare del degenerato. Il suo calice ancora pieno venne elevato leggermente per venir stretto a se con tre dita della mano destra mentre la mancina andò ad accostarsi al ventre, quasi volesse proteggersi da chissà quale altra cosa, oltre alle scintille che rendevano il tutto più irrequieto.
..Chiedo umilmente scusa per il mio comportamento poco accettabile.. una piccola pausa per poi riprendere alzando lo sguardo e rivolgendolo verso la donna, come tutta la sua figura apparentemente femminile .. la mia non voleva essere affatto una critica oppure un consiglio su come mantenere o meno il calice. Ho percepito in lei solo una sorta di nervosismo, tutto qua, e mi sono permesso di voler capire se tale stato fosse dovuto alla presenza conturbante dell'opera.. ad altri fatti che sono accaduti.. oppure.. alla mia presenza.. L'ambiguo corpo del degenerato andò a muoversi lentamente ruotando su se stesso ..Se fosse l'ultimo caso.. le basta un cenno.. e sarò felice di renderla più serena..
..Ma che cazzo mi è preso.. pensò di getto Michel mentre attendeva la risposta femminile. Una nube di pensieri inondò la mente della Rosa valutando quanto quelle sue frasi precedenti avessero così incrinato il già esile rapporto con la donna e quel silenzioso uomo. Se avesse avuto un cuore pulsante, ora, sarebbe sicuramente fibrillato tuonando nell'intero corpo. ..devo stare calmo.. sono qui per Mc Carthy e ciò che faccio si riflette su di lui.. non posso permettermi sbagli..
Il suo volto apparve ora lievemente contratto mentre le sue pupille corvine andarono a sorvolare l'intera stanza. Nuovamente andò ad osservare quel chiassoso Signor Amos per poi passare, quasi con fare distratto, su tutto il resto dei presenti: la curatrice e quel signor elegantemente vestito in compagnia della giovane ragazza.. -
.Rorschach.
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Lo sguardo severo di Nora affondò con durezza ancora maggiore nel capo chinato di Michel, traendo forza da quella sottomissione che inevitabilmente dava ragione al suo essere offesa. La prossima volta simili osservazioni le può tenere per se, signorina Blanchard. Disse con ancora accesa ostilità nella sua voce. Di certo i miei assistenti non vanno in giro a sparlare in questo modo. Se mai dovessi sentire una simile mancanza di rispetto trapelare dal mio staff, il licenziamento sarebbe il minimo... Non si esprimette sul resto della pena che spettava in risposta a tale maleducazione, ma la nota minacciosa della donna lasciava intuire che non fosse una soluzione pacifica.
Come a voler rinacarare la dose, il signor Banks mosse un passo verso Michel, con aria bellicosa. Sarà il caso che vada a importunare qualcun altro, signorina. Esclamò rabbioso, del tutto incurante della bellezza e della grazia femminile del suo interlocutore. La sua aria intimidatoria però venne completamente smorzata da un'occhiata nervosa in direzione dell'unica donna per la quale sembrava avere occhi. Quasi stesse cercando approvazione, osservò l'espressione di Nora, che tuttavia sembrava contrariata da quel gesto cavalleresco. Trevor per favore vai a prendermi qualcos'altro da bere. Questo vino è un po' troppo dolce per i miei gusti. Accompagnò le sue parole a una seconda occhiata gelida, che non ammetteva repliche. Banks balbettò qualcosa di protesta, lanciando sguardi sempre più adirati alla figura della Rosa, apparentemente intenzionato a non permettere a quella maleducata ragazza di rimanere ad importunare la povera Lafevre.
Vai! Gli intimò allora la donna, con aria seccata, ponendo un certo peso sull'ordine: una nota imperativa impregnata di potere che non sfuggì al Degenerato. Un'istante dopo le due ragazze erano rimaste sole, mentre il tozzo uomo, preda degli effetti di un dono del sangue, si affrettava a cercare un cameriere.
Jonathan Amos stava ancora conversando allegramente con le sue conoscenze, apparentemente troppo impegnato a pavoneggiarsi per prestare attenzione a ciò che stava avvenendo a pochi metri da lui.
Nella zona dei divanetti invece, lo sconosciuto dalla pelle scura stava guardando nella loro direzione interessato, come se avesse notato un particolare che prima gli sfuggiva. Il suo sguardo non sembrava puntare precisamente ne a Michel ne a Nora, quanto più a qualcosa alle loro spalle.. -
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Ammutolito d'innanzi a quella scena d'ostentazione di potere e brutale superbia la Rosa non fece altro che osservare il proseguo degli eventi per attendere il momento più opportuno per lasciarsi scappare qualche parola. Da solo con la Lafevre il suo sguardo venne prima rivolto verso la bionda donna per cercare le iridi altrui ed in seguito, mentre le sue labbra si mossero per la prima volta dopo quel silenzio, andarono verso lo sterno. ..Capisco.. In questo caso allora porgo le mie più umili scuse per il fraintendimento e togliendo il disturbo le auguro un piacevole proseguo di serata.. Un cordiale quanto accennato movimento del capo e del busto vennero rivolti in direzione della donna per rappresentare il prologo di quella sua ultima frase verso quella figura ..Da parte mia è stato ugualmente un piacere.. le sue parole si interruppero poco per volta, quasi scemando nel tono per muovere il suo volto angelico verso quello femminile opposto, compiere un impercettibile sorriso a lato labbra e dirigere il suo sguardo verso quell'altro ..fare la sua conoscenza.. un passo indietro mutò la posizione della sua immagine che mantenne fino a quel momento il lato principale diretto alla sua interlocutrice ..Madame.. con permesso.. pronunciò reggendo sempre lo sguardo. Solo dopo aver ultimato la frase la figura androgina del degenerato andò a voltarsi per dirigersi, sempre con un lieve nervosismo e movimenti del carpo atti a schivare il più possibile quelle scintille ancora così spaventosamente brillanti e vive, verso quella zona divanetti un po' defilata.
I suoi passi vennero alternati con lentezza mentre la sua destrosa reggeva in mano ancora quel flute intatto che di tanto in tanto veniva spostato, volente o nolente, da quei suoi movimenti inconsci di autodifesa dall'opera. Un paio di innocenti sguardi andarono in tutto quel movimento, ed in tutto quel teso viaggio attraverso l'opera, verso lo spazio aperto della sala dove poté incrociare alcune iridi fameliche richiedenti la sua immagine.
Edited by +Seipher+ - 16/4/2017, 01:05. -
.Rorschach.
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Quindi pensa di andarsene senza fare ammenda per la mancanza di rispetto? Rispose la Lefevre con cipiglio severo, passando una delle mani libere sui suoi capelli, come a volerli sistemare. Per quanto mi riguarda le scuse sono vuote se chi le porge non si impegna nemmeno un po' per rimediare. Parole senza sostanza... Proseguì, in tutta calma, senza alzare la sua stupenda voce nemmeno una volta.
Apparentemente la donna stava offrendo alla Rosa una possibilità di rimediare al suo "errore". E forse aveva anche ragione. Nei salotti della Camarilla essere troppo diretti non era considerato un pregio. Lo stesso Mc Carthy glielo aveva gentilmente ricordato la notte precedente.SPOILER (clicca per visualizzare)2017-04-15 07:27:02 Michel rolls 4 dice to smascherare (Diff 8) 8,5,7,2 [1 success]
Eppure c'era uno strano fremito nelle parole della donna e nei suoi modi di fare. Sembrava quasi che non attendesse altro per chiedere qualcosa al degenerato, e forse aveva mandato via il signor Banks proprio per quello. Ma cosa poteva mai volere quel Fratello da un giovane vampiro appena giunto in città?SPOILER (clicca per visualizzare)immagino che tu voglia editare sopra
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Editato il post precedente e risposto
Con eleganza e tranquillità, apparentemente come se nulla fosse, la Rosa protetta dall'effige di Mc Carthy si voltò verso l'austera donna che con la sua voce secca in sua direzione lo aveva nuovamente tratto a se. Non fece vibrare una sola corda vocale il vampiro dall'immagine androgina mentre con passi leggeri ritornò al cospetto di quel richiamo per udirne anche le ultime.. calme.. parole.. proprio quelle che accostate a quel suo comportamento finale lo fecero insospettire.. quasi quelle non fossero altro che il pretesto e preludio per altro tra loro due.
..D'accordo Nora.. vediamo se il materiale piuttosto duro di cui sei fatta è modellabile o meno..
..Madame Lafevre.. pronunciò cercando lo sguardo altrui e scansarlo a tratti per mettere la psiche altrui in condizione di superiorità fittizia facendola tranquillizzare e sguazzare in quel stato naturale di superbia ..Le posso assicurare che le mie scuse fatte erano legate da un profondo sentimento sincero e sono altresì costernato per la situazione.. una breve pausa venne consumata per riprendere con un lieve inchino del capo..non dicevo parole al vento quando ho detto che mi ha fatto piacere conoscerla e penso che una donna come lei debba in ogni caso essere conosciuta. Ammetto che la mia preoccupazione, forse troppo sincera e diretta verso di lei, sia stata troppo avventata.. ma il mio agire, è stato immerso sin dall'inizio in soli onesti intenti..
Il suo capo andò ad inclinarsi leggermente verso destra mentre il flute passò di mano in mano e con la nuova mano libera il biondo ciuffo che scendeva lungo il suo volto angelico venne riposto ed ancorato dietro l'orecchio ..Per quanto riguarda il fare ammenda.. ecco.. ho immaginato che il non poter conversare con lei affiancandola, sia già di per se una pena tremendamente infausta da dover sopportare.. ma se ciò non dovesse essere bastato.. ecco.. rimarrò ad ascoltar ciò che mi aspetta.. Terminò in modo strano quella frase.. appositamente o meno con quel tono di voce lievemente più basso e profondo che andò a sfumare verso il maschile mentre il suo volto ora libero dalla bionda chioma si rivelava ancora una volta verso la donna. Azione fatta apposta ed atta a destabilizzare la sensibilità inconscia della donna, oppure meccanismo oramai dettato da una infinità di tempo, passato ad esternare semplicemente il dualismo naturale di se stesso, fu l'ultimo dettame del degenerato prima di sostare in attesa di quel che Lafevre voleva ed avrebbe voluto esternare.
Già.. lo si leggeva in quel minimi cenni di movimento che in tutto quel tempo avevano scosso la figura femminile, forse inconsciamente, persino in quel suo modo linguistico di fare. C'era altro.. ne era certo.. e modellando l'animo altrui forse avrebbe scoperto ciò che si celava.. -
.Rorschach.
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Ascoltare... Ripetè soavemente la Lefevre, con la voce limpida che la distingueva e con aria sognante. Pronunciò quella parola come se la stesse soppesando. No, non c'è nulla che io debba dirvi, Miss Blanchard. Sono di gran lunga più interessata alle vostre parole. Siete o non siete in fondo la portavoce di uno dei membri più stimati della nostra comunità. Per la prima volta da quando avevano cominciato a conversare, Nora sorrise. Un sorriso felino, da predatore. Con un lento gesto della mano scostò le scintille, che avevano lentamente iniziato a rarefarsi, quasi come se quella bizzarra nevicata stesse lentamente volgendo al termine.
Ammetto di essere avidamente curiosa riguardo al suo superiore. Proseguì la "creatura" tornando a nascondersi dietro alla sua maschera di seria altezzosità. Perchè non mi racconta i dettagli del vostro incontro. Sono sicura che una simile nuova conoscenza cancellerebbe in un istante la memoria della vostra....mancanza. -
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Un sorriso.. solo quello esternò in risposta la Rosa alla prima frase della Lefevre.. quasi di rimando a quell'altro che in quella circostanza apparve come un limpido avviso di nascosti intenti. Le sue iridi lo avevano colto.. come avevano colto quel lento incedere della mano.. quasi per prepararsi ad un fulmineo attacco verso la sua preda.
..Cosa posso dirle.. pronunciò tanto per affrontare il discorso ed installare il preambolo di quella conversazione mentre la sua mente elaborava sarcastica un rapido pensiero ..Dovrò scriverlo nei miei appunti personali... mai avere un debito in questo ambiente.. o meglio.. dovrò farmi insegnare quando averne e quando no.. Le sue pupille corvine per un istante andarono a sorvolare su quelle scintille quasi spente ancora parzialmente in movimento.. La mia prima impressione è stata davvero sbalorditiva. La sua stimata reputazione di certo non raggiunge quello che, personalmente, monsieur Mc Carthy è.. quando lo si conosce.. una piccola pausa permise al degenerato di sistemarsi in modo accurato la sua bionda capigliatura nuovamente dietro l'orecchio .. Fa delle parole una vera e propria arte.. e parte di quei discorsi e momenti mi hanno davvero aperto.. occhi.. e mente.. mentre altre parole udite direttamente dalla sua erudita conoscenza ed esperienza si stanno rivelando poco a poco..
Labbra e gote mosse a comporre nel volto una espressione di dolcezza e pacatezza ..Sta di fatto che avere l'onore di poter affiancare una persona così importante ha sicuramente dei risvolti personali davvero impensati.. e tuttavia inattesi visto la fiducia che ha riposto su di me per questo evento.. Terminò così.. con una semplice sviolinata al suo mentore ed a una parziale elusione al forse vero intento della donna.. ficcanasare nel Roseto.. -
.Rorschach.
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Lo sguardo severo di Nora non si attenuò nemmeno un po'. Non sembrava per nulla soddisfatta della risposta del Toreador, anzi: il suo cipiglio si abbassò lievemente, come se quella risposta l'avesse leggermente seccata. Proprio ciò che volevo sentire. Una smielata descrizione delle sue "impressioni" sullo stimato Mc Carthy. Mia cara, spero davvero che questa non sia la carta migliore che ha da giocare. Non voglio sembrare scortese, ma non state facendo una buona impressione. Una sottile vena di sarcasmo permeò nella limpida voce della Lafevre.
Speravo di ottenere qualcosa di più fisico sul vostro incontro. Fatti. Concretezze. Eventi. Parole. Non la gamma di sensazioni che questi possono aver suscitato. Proseguì con un sospiro, altezzosa come prima, muovendosi a poco a poco verso l'interno della sala, e prendendo con nonchalance Michelle sotto braccio per condurre il Toreador con lei. Attorno a loro la tormenta infuocata sembrava essersi placata. Solo qualche rara scintilla balenava qua e là, trasportata dalla corrente.. -
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Finalmente il suo animo andò a placarsi e a rilassarsi anche subconsciamente visto la crescente moria delle piccole e tanto temute scintille.. e fu proprio per quello stato di tranquillità che il Toreador sorvolò sulla ennesima manifestazione di superiorità esternata dalla donna con la quale accoppiava il suo passo. ..Ma non è mai stata mia intenzione usare carte speciali durante le normali e piacevoli chiacchierate.. il mio era solo un inizio di conversazione..
nulla di più Così.. Con leggiadria femminea e tono cortese il Degenerato riprese il suo verbo dopo un attimo di stallo, dove il suo sguardo andò a verificare le presenze attorno a loro ..Comunque.. tutte le positive impressioni sono state scaturite da una semplice e informale chiacchierata..
se sono i fatti che stuzzicano il suo interesse.. In un locale del centro.. molto elegante.. anche se ora non mi sovviene il nome.. Un complice sorriso andò a tagliare orizzontalmente il suo androgino volto prima di continuare ..sa..la mia conoscenza della città è veramente limitata.. per poi alternare di tanto in tanto il suo sguardo tra Lafevre e la sala .. beh.. la serata è stata interamente passata li dentro.. in una saletta privata molto confortevole e lontana da occhi indiscreti. I camerieri sono stati parecchio servizievoli e gentili.. pronti a soddisfare qualunque nostra richiesta..
Il suo passo, accostato a quello della bionda donna venne di proposito rallentato per cercare di stazionare per qualche istante e lasciare che il suo sguardo, apparentemente ed appositamente distratto da qualcosa sul soffitto, andasse a vagare come in cerca di qualcosa di concreto ..Mmm.. proprio non mi sovviene quel nome.. beh.. quando mi verrà in mente al limite la avviserò se le interessa.. a proposito.. disse volgendo quasi di scatto il suo angelico volto verso quello altrui quasi ridestato da chissà quale illusione ..c'è altro di cui vuole sapere? Voglio dire... oltre al simple lieu.. rapidamente trovò una rapida traduzione a quella parola uscitagli quasi per caso ..hhh.. al semplice luogo.. dell'incontro e ad una conversazione di presentazione e dove il più ed il meno si sono fatti protagonisti..
Rimase li, a fissar con quelle sue iridi ghiaccio, lo sguardo altrui per cercare di vedere ogni minimo accenno mimico che la donna potrebbe andar ad esternare.. non solo fisico.. ma l'attenzione andrebbe a ricadere anche sulla più piccola inflessione vocale. La sua espressione nell'attesa?.. Beh.. neutra ma pur sempre cordiale e composta.. -
.Rorschach.
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Un locale? Ripetè la vampira, sovrappensiero, lievemente più rilassata, abbandonando per qualche istante la sua espressione severa. Michel non poté fare a meno di ricondurre quel repentino cambio comportamentale al placarsi della tormenta di scintille attorno a loro.
La luce nel magazzino si era fatta ora soffusa, e una cortina di ombre avvolgeva quasi interamente i suoi ospiti. Un'oscurità che quasi sembrava viva, e dava l'impressione di muoversi attorno a loro come una nebbia nera: un gigantesco incorporeo animale. Anche i suoni attorno a loro erano cambiati. Le voci di coloro che li circondavano si erano fatte più soffuse, ed erano annichilite da un rumore strisciante, che sembrava prodotto da quella stessa oscurità che si muoveva attorno a loro.
Nora si fermò qualche istante ad osservare ed ascoltare, ma il suo animo non parve particolarmente colpito da quel cambiamento, ne dall'animalesca ombra che era diventata la protagonista della stanza. Invece riprese a conversare con la Rosa come se nulla fosse successo. Un locale è un luogo alquanto bizzarro per un incontro del genere...non sarebbe forse stato meglio il Monteleone? O un ambiente di più elevato peso cittadino? O magari c'è un motivo particolare per cui questo luogo è stato scelto?. -
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Quasi totalmente rapito da quel cambio d'opera, che da quelle spaventose scintille andò a tramutarsi in un sibilante muoversi d'ombre che lentamente andarono ad avvolgere i corpi dei presenti, il vampiro quasi dimenticò quella domanda pronunciata dalla donna dopo a sua spiegazione dell'incontro al Delmonico. Volto, collo, busto, braccia.. tutta la parte superiore del suo corpo si mosse inconsciamente per seguire quei sinuosi movimenti che di tanto in tanto saggiavano anche i loro corpi.
Sguardo glaciale ed assottigliato da quelle sue palpebre ora fisse venne solo a metà dell'intervento femminile voltato verso quell'interlocutrice per tramutare in uno più consono ad una conversazione mentre il suo senso dell'udito, oltre che a quei suoni prodotti per far entrare ancor di più l'ospite nell'opera, andò a registrare in maniera nitida le parole in sua direzione ..Si.. effettivamente un locale è insolito come luogo d'incontro.. ma personalmente non amo chiedermi troppe cose riguardo alle scelte fatte dei miei superiori. Se ha deciso un luogo del genere avrà sicuramente avuto i suoi buoni motivi.. forse per mantenere il livello dell'incontro ad un piacevole quanto semplice formalità.. oppure per non scombinare il suo tempo già ricco ed abbondante d'impegni.. disse con voce tranquillizzante mentre i suoi occhi andarono di sfuggita, e solo per una manciata di secondi verso l'opera ancora in movimento, per poi tornare al cospetto di Lafevre.
..Lei invece? Usa una delle sue proprietà oppure.. come suggerito prima opta per il Monteleone per ricevere i nuovi oppure vecchi membri del suo... Entourage? domandò con un lieve sorriso ed una perfetta pronuncia francese al termine della sua frase.. persino il suo busto venne rivolto alla donna con quella mano destra che nuovamente, in modo elegante, andò ad accogliere fra le sue dita il flûte. ..Come penso, ad esempio, il signor Banks... ... terminò lasciando in sospeso quella frase.. quasi per imboccare la risposta alla donna quando allo stesso tempo il suo corpo, con principalmente il volto e quel suo sguardo, andarono alla ricerca di quel buffo quanto sclerotico e nervoso personaggio..
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