Appena Fuori Città

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  1. BloodTide
     
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    Ore: 23:34


    Il viaggio era stato complicato. Per gli immortali spostarsi era sempre problematico ma quando si era relativamente giovani ed inesperti allora la questione diventava ancora più difficile. Aveva preso una macchina e deciso per un sicuro viaggio sulle strade americane. I benefici erano ovvi e immediati: il controllo sulla totalità di ciò che accadeva gli permetteva di muoversi quando aveva voglia e di fermarsi quando lo riteneva opportuno. Tuttavia c'erano anche degli svantaggi abbastanza ovvi tra cui, il primo dei quali, era la lentezza. Ci aveva messo un bel po' per raggiungere la Louisiana e il viaggio non era ancora terminato.

    Durante il viaggio aveva dovuto ricorrere a parecchie astuzie, aveva dovuto stare parecchio attento nel cibarsi e l'utilizzo dei poteri del sangue propri degli Stregoni lo avevano parecchio agevolato laddove, altrimenti, sarebbe stato impossibile spuntarla. Ora camminava su una lunga strada in mezzo alle immense distese di paludi stagnanti, alberi rinsecchiti e isolate fattorie quasi tutte riverse in uno stato più che pietoso.

    Aveva sete. Di lì ad un'ora sarebbe arrivato al centro di New Orleans, certo, ma forse presentarsi in città per cacciare non era proprio una buona idea. Sapeva di poter resistere anche parecchi giorni in quello stato prima di diventare famelico ma, era anche vero che forse non era auspicabile entrare in città senza sapere quanto tempo avrebbe dovuto attendere prima di presentarsi. Certe cose, gli avevano detto, potevano andare abbastanza per le lunghe.

    L'appuntamento con il suo contatto era per la sera dopo. Questo gli permetteva di ponderare meglio su come procedere. Avrebbe provato a cacciare lì, nella desolazione delle paludi del Bayou? Oppure si sarebbe avventurato in città dove, lo sapeva, fino alla presentazione con il Principe sarebbe stato un "non desiderato"? Aveva modo di ponderare sulla questione mentre i fari della sua macchina illuminavano la statale che stava percorrendo.

     
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  2. zetmatt
     
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    Nonostante il lungo viaggio lo avesse di certo provato, era il caso di mantenere un minimo di lucidità, perché entrare in una nuova città senza alcuna preparazione per lui sarebbe stato imperdonabile. O peggio.

    Allora, facciamo il punto della situazione: di certo sono stanco e inizio a sentire i morsi della fame. Ma ancora non sto davvero morendo di fame. – si ritrovò a pensare, sorridendo tra sé e sé per la sua stessa scelta di parole – E poi, non sono neppure così in ritardo sulla tabella di marcia, quindi perché non prendersi un po' di tempo per dare un'occhiata ai dintorni.

    Era sua intenzione farsi un'idea più precisa della zona in cui si trovava prima di prendere una decisione definitiva. Sicuramente avrebbe voluto nutrirsi quella notte, ma non aveva senso gettarsi in una caccia alla cieca, quando poteva girovagare per un po', magari mappando quei posti che ad una prima impressione sembravano solo fatiscenti. Male non poteva di certo fare, e in passato non si era mai pentito di aver esplorato preventivamente un luogo.

    Mi concederò al massimo un'ora, e se alla fine non avrò trovato proprio nulla di interessante, vedrò di rivalutare i miei piani. Ci saranno abitazioni almeno all'apparenza disabitate nelle vicinanze? Oppure tavole calde o motel? Quale genere di persone ci saranno a quest’ora da queste parti? La zona potrebbe anche suggerire l’eventuale presenza di prostitute, me essendo ancora al confine con la città vera e propria sarà davvero così?

    Queste erano alcune tra le domande che gli frullavano in testa quando si mise all'opera, prestando tutta l'attenzione che il suo attuale stato mentale gli avrebbe consentito.
     
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  3. BloodTide
     
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    2017-05-21 13:19:42 Vincent rolls 6 dice to Percezione+Investigare 8,9,3,1,5, 7 [2 successes]

    IMG_1049




    Vincent continuò a percorrere la statale prima di decidere che, forse, era il caso di cibarsi prima di entrare in città e non dopo. Prese la prima uscita disponibile e si ritrovò a percorrere le strade sterrate delle paludi che circondano l'enorme città. Piccoli insediamenti di contadini e allevatori si avvicendavano per quelle strade secondarie. Le case e le fattorie erano diroccate e malandate ma, ad un'occhiata più attenta, fu chiaro che erano quasi tutte abitate. Trovò di certo delle abitazioni abbandonate ma queste non erano assolutamente la regola. Ma l'eccezione. Campi sconfinati e case di legno circondati da alberi e acqua stagnante.

    I fari dell'auto illuminavano la strada sterrata mentre l'auto del vampiro la percorreva. A intervalli regolari sugli alberi riuscì ad intravedere segni di una qualche tipo di credenza popolare locale. Piccole bambole di paglia e tessuti di scarto venivano attaccate agli alberi insieme a oggetti che richiamavano alla memoria gli acchiappasogni comuni in alcune culture indigene. Vincent si ricordò di ciò che gli era stato detto. Nella Louisiana c'erano tutte una serie di credenze legate alla religione voodoo che, nonostante tutto, continuavano a persistere.

    I locali aperti a quell'ora erano davvero pochi e Vincent nel tempo che dedicò alla ricerca riuscì ad intravedere solo un paio di bar. Si ricordò di avere letto sulla statale che poco più avanti di dove aveva svincolato lui c'era una stazione di servizio. L'ora che aveva deciso di dedicare all'esplorazione del luogo era terminata e aveva qualche opzione per la caccia: andare nella più classica delle bettole di periferia? Provare a chiedere "aiuto" a qualche fattore? Tornare indietro sulla statale e fermarsi nella stazione di servizio?

     
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  4. zetmatt
     
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    Era il momento di fare ancora una volta mente locale. Mentre accostava per fermare l’auto e darsi un attimo di tregua dal viaggio, si ritrovò a riflettere su quale fosse la linea d’azione più efficace in quella particolare situazione.

    Escluse la stazione di servizio. Troppe variabili in gioco: poteva trovarla deserta oppure, peggio ancora, troppo affollata e priva di luoghi abbastanza appartati.
    L’idea di approfittare di qualche contadino per uno "spuntino locale" lo intrigava, più che altro perché per deformazione professionale era già rimasto colpito dagli interessanti riferimenti alla cultura voodoo. Ed essendo una credenza perlopiù popolare, quasi sicuramente avrebbe potuto ascoltare qualche storia interessante al riguardo.
    Tuttavia, per Vincent era altrettanto vitale trovare un luogo dove passare la giornata seguente che soddisfacesse le sue particolari necessità, e proprio per questa ragione, arrivò a malincuore alla conclusione che si sarebbe dovuto piegare ai cliché. Dopotutto, se un locale è aperto significa che al suo interno si trova almeno una persona: il proprietario. Che guarda caso è anche quello da cui ho la maggior probabilità di ottenere le informazioni che mi servono. Inoltre, per quanta gente possa esserci, il bagno o il retro sono quasi sempre ottime soluzioni per sfamarsi in relativa tranquillità.

    Prima di ripartire alla volta del bar più vicino, prese il suo taccuino e disegnò una mappa piuttosto sintetica della zona, avendo però cura di mettere in risalto i locali da lui individuati e le case che a suo avviso apparivano come disabitate. Nel caso dovessi essere davvero sfortunato, potrei sempre provare a infilarmi in una di queste per un rifugio improvvisato…
     
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  5. BloodTide
     
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    Non ci volle molto con la macchina. Persino considerando gli appunti che il vampiro prese sulla zona circostante. Oramai per muoversi si aveva ogni genere di agevolazione. Internet e il gps avevano fatto compiere, in questo senso, passi da gigante. Tuttavia "viaggiando" alla vecchia maniera Vincent riuscì a prendere nota di particolari che, altrimenti, non avrebbe potuto individuare e che, forse, gli sarebbero tornati utili più tardi.

    Il bar era parecchio isolato. Una struttura di un solo piano con soltanto tre macchine nell'enorme spiazzale che fungeva da parcheggio. Le pareti, di un rosso scuro usurato dal tempo, erano ricoperte di graffiti vari e, in generale, l'aria che si respirava era in sintonia con quanto visto fino ad ora. Estremo decadimento e abbandono. Quelle comunità, in gran parte di origini creole ma non solo, erano lasciate quasi a loro stesse in uno stato di perenne abbandono e sopravvivenza urbana proprie di un mondo che, nei contrasti estremi e dissonanti, raccontava il suo inesorabile decadimento.
    Quel bar non faceva eccezione. La porta aveva un vetro sul verdino che, una volta, poteva essere stato trasparente ma che ora era ingiallito e incrostato dal tempo e dalla sporcizia.

    Entrando l'interno del bar rifletteva lo squallore esterno. Un'unica stanza in stile pub irlandese che, di quello stile, manteneva solo la denominazione. I tavoli erano traballanti, il bancone graffiato e umidiccio e in generale l'aria era ammorbata da un puzzo di sigarette che penetrava nelle narici. C'era persino una televisione a schermo piatto, sintonizzata su un canale sportivo, ma anche quella tv aveva visto sicuramente giorni migliori. Dei cinque tavoli solo due erano occupati e da soltanto due persone. Nell'angolo in fondo c'era quello che sembrava un contadino di colore che beveva la sua birra guardando la partita imprecando di tanto in tanto. Sull'altro tavolo, più centrale, c'era un signore di mezza età, magrissimo con i capelli lunghi, grigi ed ispidi che aveva il classico aspetto di chi fa uso eccessivo e smodato di stupefacenti. La mano, che teneva una sigaretta tremava vistosamente mentre l'altra era avvinghiata ad un boccale di birra quasi vuoto. Dietro al bancone, dal quale proveniva una leggera musica country, c'era il barman. Un grosso omone bianco con barba folta ed enormi baffi. In generale non si respirava un'aria raccomandabile e, quando Vincent entrò, il barman gettò verso di lui un'occhiata prima sorpresa e poi di leggero sospetto.

    Era evidente che non ci fossero mai troppi clienti in quel locale. E a ragione, ci sarebbe da aggiungere.

     
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  6. zetmatt
     
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    Questo posto fa schifo…
    Si trattenne dal sospirare disgustato, mentre dava un rapido sguardo a quel locale malandato. Come luogo per cacciare non era proprio il massimo. O meglio, le potenziali prede non lo erano: non aveva certo voglia di bersi un drogato! Un po’ di alcool nel sangue me lo aspettavo e posso anche gestirlo, ma di ritrovarmi fatto proprio non mi va. Quindi, grigio, tu puoi considerarti salvo…

    Stava già macchinando su un possibile approccio con l’uomo di colore, fingendosi magari interessato alla partita per attaccare bottone, da mettere in atto dopo aver chiesto informazioni al barman, ma proprio l’occhiata di quest’ultimo lo riportò alla realtà in meno di un secondo: era entrato così, sovrappensiero, senza prima pensare ad una storia plausibile. Ora avrebbe dovuto improvvisare.

    Devo essere veramente stanco per commettere errori del genere… Si passò lentamente le mani tra i capelli per prendere tempo, quasi a volersi stiracchiare un momento prima di accomodarsi. Vediamo di farci almeno un’idea un po’ più precisa del vostro umore…


    Vorrei usare Auspex 2 per fare una scansione superficiale. In particolare, sto cercando tracce di aggressività nelle loro aure per capire se potrebbero esserci problemi. Per ovvie ragioni, non intendo spendere FDV :cry:
     
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  7. BloodTide
     
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    2017-05-22 12:12:44 Vincent rolls 6 dice to Percezione+Empatia (Diff 8) 9,4,1,2,6, 7 [failure]
    Sfortunato sul tiro per il pool della fdv e sfortunato ora :cry: solo io trovo oscenamente alta la cd di auspex 2?


    Il vampiro era stanco. Il viaggio l'aveva provato parecchio e ora che era in dirittura di arrivo e i pericoli si erano fatti meno pressanti aveva modo di ragionare su questo oltre che su tutto il resto. Richiamò la concentrazione mentre i sensi vibrarono potenziati dalla vitae che aveva in corpo. Un lieve vibrare della vista e intensificarsi dei colori, un sussulto nel naso per quell'incredibile miscuglio di birra, fumo, marcio e... odore di pipì? Sarebbe impossibile dirlo perché la sensazione passò subito. La concentrazione sfumò rapida scivolando via indirizzata verso quel dono particolare dell'Auspicio che non richiedeva l'acuirsi dei sensi. Solo la vista doveva mutare. Acuirsi per un certo verso nel tentativo di captare qualcosa che andava ben oltre la vista.

    Gli aloni iridescenti comparvero e i colori iniziarono a ballare intorno alle auree dei singoli presenti. Eppure non si fissarono. Gli occhi del vampiro non riuscirono a stabilire nulla da quel gioco di colori indescrivibile per coloro che non l'hanno provato. Il dono dell'Auspicio era mutevole e non sempre era facile utilizzarne le sfumature. Era sfuggevole, così come quello che lo Stregone aveva provato a cogliere nell'animo degli umani. I due al tavolo continuarono a stare per conto proprio. Il barman, invece, prese un boccale e iniziò a pulirlo con uno straccio lercio e umido. Di tanto in tanto alzava gli occhi verso il nuovo giunto come in attesa che palesasse le sue intenzioni.



    Edited by BloodTide - 22/5/2017, 21:43
     
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  8. zetmatt
     
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    Niente da fare, Vincent, te la dovrai cavare alla cara vecchia maniera: vuota retorica!

    Si avvicinò al bancone e si rivolse al barman col tono di una persona che aveva sicuramente passato serate migliori.
    Mi scusi? Vengo da fuori città, sono in viaggio da ormai così tante ore che a stento mi reggo in piedi e questo è il primo posto che trovo con qualche persona nel raggio di almeno un chilometro! E fin qui, non aveva nemmeno dovuto mentire. Non è che mi saprebbe dire se c’è un posto dove potrei passare il resto della notte e magari anche la giornata di domani senza troppe storie? Visto che riprenderò il viaggio in auto non è il caso che io ordini alcolici, ma se può darmi un caffè da portar via sarò più che lieto di pagarle la consumazione. Anche perché avrei veramente bisogno di usare un attimo il bagno per una bella rinfrescata: credo proprio di avere un aspetto orribile!

    Come storia non era certo tra le più originali, ma come aveva ormai imparato già da tempo, era molto meglio risultare banali ed essere dimenticati piuttosto che lasciare fastidiosi ricordi nelle persone raccontando di rocambolesche e improbabili avventure. Ora restava solo da vedere come avrebbe reagito quell'uomo alla sua parlantina…

    Spero che stavolta se ci sono tiri da fare la mia voce ammaliatrice mi aiuti! ;)
     
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  9. BloodTide
     
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    Nessun tiro per il momento :D



    Il grosso barman alzò appena gli occhi quando quel "damerino" si avvicinò al bancone. Aggrottò la fronte continuando a pulire il boccale mentre ascoltava la storia del ragazzo. Sbuffò appena alla richiesta dello Stregone. Posò il boccale e poggiò entrambe le mani sul bancone osservando di bieco il ragazzo che aveva davanti "Senti, amico... ti sei dato un'occhiata intorno? Ti pare che qui vendiamo caffè?" scosse di poco il capo prima di alzare gli occhi al cielo. Si vedeva che non era un tizio propriamente simpatico e che non gli importasse molto del fatto che davanti aveva un cliente "Se non vuoi niente di alcolico posso darti una coca, o una sprite..." poi semplicemente si asciugò le mani gettando di fianco lo straccio lercio Sei arrivato con la statale giusto? Sei uscito appena prima di una stazione di servizio... lì c'è un motel ad ore ma... alzò le spalle indicando sommariamente la strada fuori dal locale "Sei ad un oretta scarsa da New Orleans e non è neanche l'una... forse ti converrebbe tirare dritto, se stai andando là!" intanto gli altri due avventori del locale non sembravano essersi accorti di nulla. Presi com'erano da quella che doveva essere la replica di una partita trasmessa in precedenza.

     
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  10. zetmatt
     
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    Vincent rimase vagamente sconvolto dall'assenza del caffè, ma poi si ricordò che non era più a Boston, bensì in un locale, probabilmente di seconda mano, della periferia di New Orleans. Ovvio che qui non ci sia traccia di caffè. Questo è il secondo strike nel giro di pochi minuti, meglio darsi una svegliata… Nonostante lo smacco, quella era comunque un’informazione utile per non ripetere lo stesso errore in futuro. E meno male che sta figura l’ho fatta qua e non in presenza del mio contatto! Chissà che belle risate si sarebbe fatto sotto i baffi…

    La ringrazio per le informazioni, e mi perdoni per il caffè: probabilmente era il mio subconscio a parlare al posto mio! Disse poi al "simpaticone" dietro al bancone. Penso che una coca andrà più che bene. Ma ora, se non le spiace, un’ultima cortesia. Avrei davvero urgenza di quel giretto in bagno, se capisce quel che intendo…è da quella parte? Indicò poi una direzione piuttosto vaga dietro i tavoli opposti all'entrata, sbirciando nel frattempo la tv. Tu continua pure a pensare che sia uno sfigato. Io intanto vedo se riesco a farmi un’idea di quale partita sia questa. Se come credo si tratta di una replica, magari potrei cercare il risultato su internet, se capisco quali squadre stanno giocando…
     
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  11. BloodTide
     
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    Il barman non sembrava particolarmente interessato alle esigenze "fisiologiche" del suo nuovo arrivato e Vincent ebbe quasi l'impressione che il tizio avesse fatto finta di non sentire perché voleva che il cliente ordinasse prima di utilizzare i servizi. Quando Vincent lo fece semplicemente l'omone con fare burbero indicò una zona del bar senza dire nulla. Vincent si avviò dando un'occhiata alla partita trasmessa. Da quello che poté capire era una replica di una partita di campionato tra Saints di New Orleans e i Vikings del Minnesota. Volendo avrebbe potuto cercare su internet il risultato della partita ma da quel poco che poteva vedere i Vikings stavano stracciando gli avversari e sembrava non ci fosse partita.

    Arrivò nel bagno e, il vampiro, ringraziò di non avere attivato il potere base dell'Auspicio. Amplificare i sensi lì sarebbe potuto essere fatale. Un puzzo di piscio e merda riempiva tutto e le piastrelle bianche erano incrostate di sporcizia. Sugli specchi c'erano scritte a pennarello di vario tipo e persino i muri sembravano non avere un centimetro libero. Un solo lavello, tre orinatoi a muro più un unico bagno a cui però mancava quasi completamente la porta. L'ambiente di degrado era, tutto sommato, concorde con il resto.

     
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  12. zetmatt
     
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    Devo dire che è proprio all'altezza! In effetti, la parola cesso descrive alla perfezione tutto il locale…

    Si guardò attentamente attorno, tentando di capire quanto appartato fosse davvero il bagno. Non aveva intenzione di perdere più tempo del dovuto, ma la sua natura scrupolosa gli imponeva di non cacciare mai in un luogo senza prima esplorarlo a meno che non fosse obbligato. Intanto, aveva verificato che non ci fossero altri clienti non visti: tre macchine nel parcheggio non implicano necessariamente solo tre persone all'interno. Ora poteva stare relativamente più tranquillo.

    Adesso non mi resta che decidere chi sarà il mio compagno di bevute stanotte. Potrei anche puntare al barista. Cambiare i piani in corsa non è una cosa che adoro, ma vista la sua simpatia… Disse tra sé e sé arricciando disgustato il naso, mentre "apriva" la mezza porta per dare un'occhiata anche dentro. Una scusa la posso di certo trovare…

    Vorrei cercare la presenza di eventuali improbabili telecamere, finestre che danno sull'esterno e anche capire se dalla sala principale è possibile vedere ciò che succede all'interno del bagno. Poi ti mando un MP perché ho un dubbio sulle regole che vorrei togliermi prima di decidere la tattica per cacciare :P
     
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  13. BloodTide
     
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    Gli occhi del vampiro ebbero il tempo di abituarsi allo squallore del luogo prima di iniziare la ricerca cosciente di tutto ciò che avrebbe potuto intralciare la sua caccia. Nel bagno, e da quello che aveva visto anche fuori dallo stesso, non c'erano telecamere e, dopotutto, questo non era così sorprendente. Un locale così squallido non aveva certo il modo (e la necessità) di dover videosorvegliare il tutto. La seconda cosa che poté notare Vincent era che, dall'esterno del bagno, era impossibile vedere quello che accadesse all'interno. Dopotutto per accedere ai servizi un corridoio svoltava verso sinistra dalla sala principale rendendo impossibile qualsiasi "sbirciatina". Nel bagno, poi, c'era una finestra piccola ed alta dalla quale sembrava impossibile poter sbirciare ma, d'altro canto, era una finestra impossibile da utilizzare per un eventuale via di fuga.

     
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  14. zetmatt
     
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    Il posto mi sembra adeguato: qui dovrei potermi nutrire non visto senza particolari fastidi, anche se a quanto pare la via d'entrata è anche l'unica via d'uscita.

    Ora non gli restava che decidere vittima e piano d'azione. Credo proprio che il barista sia appena stato promosso a preda. Pensò divertito, mentre un sorrisetto diabolico gli si stampava in faccia. Mi è appena tornato in mente un vecchio stratagemma apposta per te, mio caro…

    Iniziò ad agire rapidamente: prese la carta igienica e iniziò ad infilarla nello scarico del lavello, continuando a far scorrere l'acqua fino a che questo non risultò completamente intasato. Perfetto! Avrei anche potuto evitare, ma in questo modo qualsiasi traccia io possa lasciare si distruggerà da sola. E poi non gli sto di certo facendo esplodere il locale, anzi è un problema piuttosto facile da risolvere. Intanto però mi fornisce una scusa valida e una situazione realistica per chiamarlo qua dentro senza destare troppi sospetti.

    A questo punto lasciò che si creasse una piccola pozza sul pavimento e si schizzò un po' d'acqua sui vestiti, dopodiché chiuse il rubinetto e si precipitò frettolosamente nella sala principale. Mi scusi! – Fece al barista con voce agitata – Credo ci sia un problema al bagno: potrebbe venire a darmi una mano?

    Non sono sicuro se questa sia un'azione valida o se servissero dei tiri. Secondo me però era così semplice che ho preferito scriverla direttamente per velocizzare, ma se mi sono preso troppe libertà dimmi pure che modifico. :ahsi: Per quanto riguarda il barista, invece, sto proprio cercando attivamente di convincerlo a seguirmi, anche se per ora niente dominazione


    Edited by zetmatt - 29/5/2017, 16:37
     
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  15. BloodTide
     
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    Tranquillo, non servono tiri... né per l'azione, né per convincere il Barman!


    L'immortale, come il più efficiente dei predatori, aveva studiato il territorio prima di capire che, effettivamente, quello fosse adatto alla sua caccia. Ora si avvicinò al bagno dal quale usciva un tanfo incredibile e afferrò la carta igienica che restavano nell'apposito scompartimento quasi totalmente devastato. Iniziò il suo lavoro di "sabotaggio" e, quando fu abbastanza sicuro di quello che aveva fatto, aprì l'acqua del lavello.
    Come aveva programmato il lavello iniziò a riempirsi d'acqua dopo che la carta si fu inumidita. Il tappo creato ostruiva il passaggio e, in breve, il lavello fu pieno e l'acqua iniziò a riversarsi fuori dallo stesso andando ad inzuppare il pavimento con un rumore di gocciolio incessante. A quel punto si precipitò fuori dal bagno chiamando l'omaccione. Lo stesso, intento in quel momento a parlare con uno dei due clienti, probabilmente sulla partita. Si voltò verso Vincent con sguardo interrogativo prima di sbottare in una forte e colorita imprecazione "Fottuto cesso... Cristo Santo, giuro che se si è otturato di nuovo questa volta lo chiudo per sempre...!" posando lo straccio e volgendo in direzione di Vincent e, di rimando, del bagno "Che cazzo è successo?!"

     
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32 replies since 20/5/2017, 13:06   784 views
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