-
.
L'acquolina di un pasto fresco o di un aperitivo sanguigno fa' brillare le pupille, passa la lingua sulle labbra per il languorino allo stomaco e placa l'appetito respirando a fondo dalla sigaretta accesa. Indugia in un'occhiata su Joriah prima di rispondere alla domanda del vampiro, l'imbarazzo di attaccare psicologicamente un fratello nel pieno del suo territorio la intimidisce ma ormai è in ballo e sarebbe solo più rischioso non tentare la sortita per arrivare alla verità.
A dire il vero ... non ho parlato di intuito. Piuttosto prove, o fatti se preferisci. Per farla breve, abbiamo rintracciato il ragazzo a capo della contaminazione del teatro e abbiamo avuto accesso ai suoi oggetti personali. Abbiamo trovato un biglietto ... imbarazzante. Forse lo sceriffo si trasformerà comunque in Flagello come lo scoprirà. Che dici? ...
Attende sadica un paio di secondi e conclude la frase.
... arriva il rinfresco?
Sorride e spegne la sigaretta, accomoda la postura della schiena sulla sedia e incrocia le gambe, quindi tamburella con le dita di una mano sul bordo del tavolino. Prova una strana sensazione di superiorità che le gonfia l'ego come la coda di un pavone aperta. Rimane in silenzio a fissare Joriah, aspettando la sua mossa successiva.
. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)2017-11-08 11:16:48 Joriah rolls 6 dice to dq 5,4,7,2,5, 2 [1 success]
2017-11-08 11:15:54 Faith rolls 3 dice to Persuasione + Intimidire 7,6,3 [2 successes]
Biglietto?
Jorah si sistemò nervosamente sulla sedia, mettendosi con le gambe accavallate e tenendosi la gamba sovrapposta all'altra con le mani intrecciate.
Faith cara, come ho già detto, sono solo una vittima, ingannato dal mio gusto per il bello, la dannazione della mia genia.
Si piegò verso la Brujah, come a cercare una maggiore intimità.
Ammettendo che ne sappia qualcosa, potrei parlarti del ragazzo, ma devi promettermi che non ne farai parola con lo Sceriffo. In confidenza,
vorrei evitare un nuovo interrogatorio.. -
.
Stende la schiena contro lo schienale della sedia, le spalle ben allargate e rilassate, fissa l'altro con circospezione e rimugina su un paio di frasi appena sentite. Infine spiega.
Posso crederti? Fino a poco fa' sapevi che ero un indagatore per lo Sceriffo e ti sei dichiarato estraneo, ora parli del ragazzo in relazione al biglietto che ti ho detto ritrovato tra i suoi oggetti ma non è l'unico indizio che ho.
Ticchetta ancora con la mano sul bordo del tavolino e distoglie per un po' lo sguardo, regala così enfasi alle parole con un'altra pausa ad effetto. Come cigliegina sulla torte, sceglie imbronciare il labbro e mordicchiarselo con fare dubitativo ma infine sospira e poggia ambo le mani sul tavolo dando attenzione a Joriah. Implicitamente gli offre una possibilità.
Dimmi tutto e riferirò dei fatti con benevolenza nel rapporto alla Sceriffo, se troviamo un indizio o una strada che conduca alla fine dell'epidemia non ci sarà certo bisogno di altri disturbi ... ma ricordatelo. Mi dovrai un favore.
Col cazzo! Solo perché ti ho beccato, altrimenti con il cappero che parlavi.
Sottolinea l'ultima frase, alzando l'indice a monito di tale richiesta, quindi allarga le braccia e ammicca un sorriso benevolo.
Parlami del ragazzo e di tutto ciò che sai al riguardo. Non è un caso che il teatro sia stato coinvolto.
Non è più una richiesta ma una semplice costatazione con tanto di sopracciglio alzato. Incredibile come la passione per l'arte, oltre che per la musica, possa aiutare a fingere di essere un vero duro e a sfoggiare una determinazione in realtà inesistente.. -
.
Non esiste persona più estranea ai fatti del sottoscritto.
Replicò Joriah.
Sono stato vittima del caso, come tutti noi. Ricordo ancora quando vidi per la prima volta quei capelli biondi profumati di lavanda. I suoi occhi azzurri come lo zaffiro osservavano con avidità i paesaggi onirici di Jacqueline Spruce, un talento ancora acerbo. Erano occhi così affamati di bellezza, che quasi rimasi folgorato nel guardarlo; un po' come la nostra Odette lì dentro. Conobbi così in quella serata serena, il povero Tobias. Un ragazzo dalla sensibilità fuori dal comune. Aspirante poeta, attore, artista, rinchiuso in una gabbia di povertà e squallore. Io sono un mecenate. Aborrisco lo squallore, e amo circondarmi di bellezza, a cui sono molto sensibile. Invitai quell'angelo di cui mi ero innamorato al ricevimento della dolce Odette. Il resto è storia.
Abbassò lo sguardo, facendo scendere una lacrima scarlatta sulla guancia, che andò ad asciugare con un fazzoletto viola di seta, dopo aver fatto passare un momento drammatico.
Lo squallore ha avuto la meglio sulla bellezza, ahimè.
Commentò mesto.
Dall'interno dell'atelier, uscì nel giardinetto un giovanissimo ragazzo di colore. I lineamenti morbidi, quasi femminei, lo facevano sembrare una bambola.
Ecco Jeremy!
Esclamò il Toreador, allargando le braccia e sorridendo.
Prego, Faith. Si serva pure.. -
.
E' per questo che aveva il tuo biglietto da visita? Eppure qualcosa ancora lo dovresti sapere ... una ragazza, un richiamo a potere e talento, un marchio particolare ... non ti fa' scattare niente? Non è un caso che tu abbia conosciuto proprio il portatore o meglio l'attore principale di questa malattia. Magari vuoi aggiungere dell'altro.
Questo stronzo sa' ben altro e se non aggiunge nulla chiamo lo sceriffo e lo faccio interrogare a lei.
Non conclude e ammicca, prova a dare l'impressione di sapere ben più di quello che è stato svelato fino al momento, la voce è un misto di quiete stentata a maschera di deduzioni e ragionamenti sotterranei, lo sguardo vivace è fissato sui vestiti dell'interlocutore come se fosse concentrata in altre deduzioni e annoiata di dover chiedere quello che già sa' (Che poi lo sappia davvero è tutt'altra cosa.).
Distratta dall'acclamazione del Fratello, volge il volto sul nuovo arrivato squadrandolo come fosse un manzo da macello, poi torna su Joriah.
L'indole festaiola di Leffe non può rimanere indifferente a un tale dono quindi prende volentieri una pausa dalla conversazione e argomenta prontamente.
Tu pensaci bene, mentre bevo. Grazie per la cena.
Finalmente, ho un buco nello stomaco.
Lenta, famelica e letale, alza la propria figura dalla sedia con un ghigno gelido e avvicina il giovane Jeremy. Lo fissa negli occhi, gli pone le mani sul petto e indirizza un bacio a distanza verso il volto per poi avvicinarlo a sé con vaga prepotenza fino a poterlo baciare sul collo e saziarsi di lui.SPOILER (clicca per visualizzare)Domanda: devo dirti quanto bevo o lo dici tu?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Devi dirmelo tu.
Fino a 2 ps non corre alcun pericolo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Bevo per 2 PS.
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Prendi 2 ps
Jeremy non fece alcuna resistenza. Il suo corpo e il suo sangue a piena disposizione di Faith, che gli azzannò il collo, suggendo la sua Vitae.
Quando il sangue fu in circolo, un'ondata di eccitazione pervase la Vampira. L'imitazione di pulsazione del cuore che lei stessa aveva attivato, accelerò in modo quasi incontrollabile. La faccia le si accese di un rosso vivace, e il suo respiro cominciò ad accelerare.
Si sentiva eccitata, energetica, felice, euforica. Si sentiva come se avesse potuto risolvere quel caso da sola. Il Vampiro che aveva davanti? Nessun problema. Lei lo aveva in pugno. Sarebbe stato inutile qualsiasi genere di precauzione. Era lei in vantaggio, tanto sarebbe valso vuotare il sacco e dimostrare quanto fosse stata figa ad arrivare fino a quel punto.SPOILER (clicca per visualizzare)Sei sotto l'effetto di cocaina. Hai un punto in più di velocità per i prossimi 5 minuti, e fino a che non ti dico diversamente, hai + 1 alla difficoltà alla frenesia. Inoltre comportati come se fossi, per l'appunto, sotto effetto di cocaina: energica, spavalda, sicura di te e con tanta voglia di parlare.
Spero che Jeremy ti piaccia. Lo conservo per i miei ospiti più speciali.
Ma non capisco cosa stai dicendo. Mi sembra che tu parli ad enigmi, Faith.. -
.
Lascia la presa al collo a fatica, dona così la libertà alla bambola umana, ritrae i canini infervorata da un'esaltazione già provata in passato e che ritrova piacevole e rinfrancante: cocaina. Non era certo la prima volta per la piccola musicista sempre a contatto con gente dello spettacolo ed anzi l'aveva usata diverse volte per superare alcune situazioni stressanti o opprimenti.
Fa' un respiro a pieni polmoni, le pupille si dilatano e accentuano la cupezza e la brillantezza dello sguardo, il muscoli del viso sono leggermente contratti e quando muove per tornare verso il tavolino ha una sicurezza nel portamento e una rapidità prima improbabili. Sorride, smagliante, nessun ammiccamento o movimento superfluo, è seduta e fissa dritto negli occhi Joriah.
Ottimo, corroborante, appagante ed effervescente, sei un ospite e un sommelier raffinato per le cene, direi per ogni tipo di pasto. Anche se, visto come hai saputo trasformare questo posto non potevo certo aspettare di meno. Carino poi lo stile Arcadia in uno spazio ristretto come questo. Allora, adesso veniamo a noi, dove eravamo?
Quella vacca era piena di coca, sembrava di succhiare da un sacco di farina, potevo berla con il cucchiaio o impanarci le cotolette ma anche prendere paletta e secchiello e farci un castello di sabbia se lo svenavo, certo, o riempirci una clessidra gigante da tanta polvere aveva tirato, avrei potuto chiamare delle groupies e organizzare un bel parti solo con il sangue del giovane e sfamarci tutti i loro amplessi oppure tagliarli la vena e farla gocciolare sul corteo in strada simulando una tempesta di neve. Certo. E' sicuro. Uno di questi giorni si può fare. Figata!
Senza sintomi preventivi, passa entrambe le mani sul volto, lo stropiccia, poi fissa Joriah e riprende la discussione immediatamente e senza lasciarli il tempo di interrompere.
Ti dico io, Joriah, perchè di tutto questo. Noi siamo nella merda fino al collo con l'epidemia e c'è qualcuno che è coinvolto, sai cosa succederà?
Muove le mani a ripetizione, indicando un'ipotetica via o corridoio con gestualità di carattere italiano e assumendo un tono da "Padrino" un po' incazzato, dai modi pare stia facendo una predica alla situazione e non all'interlocutore ma alla fine lo indicherà con il dito un paio di volte per evidenziare il ruolo della collaborazione che gli si richiede.
Un cazzo di casino. Ecco cosa, un cazzo di casino. E il principe si incazzerà e torturerà con il fuoco chiunque gli nasconda indizi da oggi in poi. Ci sono branchi di quelle cose infettanti che scorrazzano per la città, ecco perché interessa il coinvolgimento con quel ragazzo e il supporto del tuo Clan. Stanno attaccando esattamente quello che piace a voi: arte, musica, bellezza. C'è una merda gialla che ha inzaccherato di virus un sacco di gente, in ospedale c'è un reparto infettivo in cui studiano quel che resta dei poveracci, ci sono stata: fa' schifo. E sai una cosa? Bene, ho trovato un copione da teatro a casa del ragazzo. E' collegato anche quello con il Teatro e la pestilenza. Non so' ... Magari uno spirito vendicativo incazzato o un gruppo di Fratelli che ci odia? Che dici, ti dice nulla questo? Perché se scopro che uno di quelli a cui domando mi prende per il culo giuro su Caino che gliela faccio pagare.
... (quando parla tanto non pensa nulla) ...
Al termine, tiro un respiro e poggia la schiena alla sedia, l'espressività del viso torna subito neutra, serena, la postura regolare e ferma è interrotta solo da perpetua aprire e chiudere delle dita di una mano.. -
.
Un copione?
Joriah domandò, avvicinando il volto a Leffe, interessato.
Che tipo di copione? Parlami di questa tua teoria. Vorresti dire che c'è un gruppo di Fratelli che odia le Rose e vorrebbe distruggerle?. -
.
Prosegue a ticchettare con le dita della mano, un rumore sommesso e costante mentre il corpo è inverosimilmente immobile per un Fratello che ha attive le funzioni vitali. Annuisce e conferma.
Si, un copione ma ... No, non credo alla teoria cospirativa verso le Rose, credo solo che in qualche modo ancestrale siate coinvolti da vicino in questa faccenda. Non so' molto del copione, niente di ché, una commedia in due atti. Dobbiamo ancora studiarlo ma sembra un indizio. Come vedi ancora ci stiamo arrabattando nell'indagine ma potreste essere chiamati come esperti, se avete esperti o storici specializzati di teatro.
Allora, tu ... non hai nient'altro da aggiungere? Nessuno scheletro nell'armadio da mostrare o un nemico ancestrale che potrebbe averti voluto coinvolgere? Lo dico tanto per precisione d'indagine. Insomma ...
Quanti dubbi ...
La voce della giovane è vagamente tesa, la parlata rapida e sciolta eppure sente che le manca ancora qualcosa, un tassello ulteriore del puzzle in cui Joriah deve per forza aver avuto una parte. Decisa a venire a capo della questione, allunga la mano per sfiorare il Fratello di fronte a lei, utilizza un tocco dolce se ci riuscirà, lo sfiorerà con cortesia giusto il tempo per concentrarsi e richiamare possibilmente una visione o un'intuizione che lo coinvolga.
Improvvisamente è più cupa, allunga la mano e gli occhi fissano melanconici quelli del vampiro.
Joriah ...
Per Caino, dammi un indizio su Joriah e su come è coinvolto in questa faccenda. Una visione o l'illuminazione su questa patetica e tremante Rosa.. -
.
Piacere mio, piacere mio.
rispose Walter dopo la stretta di mano, se così la si voleva chiamare, con Joriah, fingendo di mettersi a osservare dei quadri quando quest'ultimo iniziò a parlare con Faith.
Ma quando mai? Devo ricordarmi di disinfettare questa mano.
Il gangrel mirava e rimirava i quadri, che non gli dicevano assolutamente nulla visto che di arte non capiva niente, in attesa che la vampira facesse spostare Joriah con qualche scusa, dando così modo al vampiro di poter girare più liberamente. Occasione che non tardò ad arrivare quando Joriah invitò Faith a seguirlo nel giardinetto sul retro.
Era ora. Mi spiace Monsieur Sgobineau, ma credo sia giunto il momento di separarci.
Voltò la testa verso Odette, cercando di richiamare la sua attenzione.
Odette, credo che... Ah, lasciamo perdere, continua così.
Era meglio lasciare Odette dove stava, sembrava così entusiasta di vedere quei quadri, che avessero di così interessante prima o poi se lo sarebbe fatto spiegare.
Walter iniziò quindi a girare per la sala, cercando possibili ingressi a stanze interdette al pubblico, dando di tanto in tanto un'occhiata ai quadri nel caso qualcuno in particolare potesse in qualche modo attirare la sua attenzione.. -
.
Walter si guardò attorno. Oltre a quella d’ingresso, le porte erano due: quella da cui erano usciti Joriah e Faith, e un’altra, che una volta esplorata, si rivelò essere il gabinetto.
L’unica area ancora inesplorata era il primo piano, su per le scale.
Walter si avvicinò ai gradini, ma si fermò al suono di passi che si susseguivano velocemente. Scese, quasi travolgendolo, un ragazzino di colore, che si fermò un attimo a guardare stranito il Gangrel, con occhi rossi e dalle pupille larghe, per poi scostarlo e correre verso l’esterno della casa, dove erano usciti gli altri due Fratelli.
Il Gangrel fece spallucce, e salì le scale. subito in cima la sua scalata venne interrotta da una porta chiusa a chiave.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nella mente di Faith cominciarono a delinearsi delle immagini. Sembrava di essere nella buia sala di un cinema, e assistere a un vecchio film.
C'era Tobias, biondo e dal viso pulito, che guardava i quadri dei pittori amatoriali con ammirazione, da fuori, attaccato alla finestra. Joriah uscì dall'atelier, e lo prese per mano. Entrarono insieme.
Joriah gli dà soldi, lo nutre, gli insegna le basi dell'arte. Tobias studia poesia e pittura, partecipa alle lezioni nell'atelier. In cambio il Fratello chiedeva solo compagnia, e di poter ammirare e immortalare la bellezza efebea di quel corpo.
Una notte, in uno sprazzo di memorie mortali, il Toreador si prende più libertà, si approccia al ragazzo con più decisione, ma lui rifiuta e fugge. Tobias quindi sparisce.
Joriah continua a frequentare altri giovani, ma non è felice, pare malinconico. Nel mentre, torme di topi cadaverici si annidano nelle ombre e negli angoli bui a osservare l'atelier. Gli occhietti rossi brillanti nell'oscurità.
Joriah ora è seduto a un tavolino in un bar di classe, con una donna. È Odette, si riconosce chiaramente la sua figura corpulenta. Chiacchierano scambiandosi complimenti e ruffianerie, e Odette gli consegna un biglietto, un invito.
Di nuovo all'atelier. I topi sono spariti, ma un ragazzo, biondo come Tobias, bussa alla porta. Il suo volto è nascosto da una maschera pallida. Joriah lo abbraccia, lo accoglie nel suo atelier, lo tratta come se fosse un vecchio amante di cui si fossero perse le tracce da tempo.
Joriah ora è con un'altra donna. Una stanza anonima, senza nulla di speciale. La donna è Eloise Tanner, l'Arpia. Discutono animatamente, sembrano eccitati. Joriah tira fuori l'invito, che nel percorso tra la tasca e lo sguardo della Tanner, si tramuta in una penna bianca. Entrambi si guardano soddisfatti. I due si trasformano. Joriah diventa una donna, mentre la Tanner indossa una maschera da teschio scarlatta. Sono in un enorme salone, e il ragazzo mascheratoè accanto a Joriah, ma all'improvviso questo si volta verso lo sguardo curioso di Faith. Una maschera pallida, dagli occhi neri e vuoti, che però sembrano osservare la Brujah, come se la percepissero.
Non mi cercare più. Sarò io a trovarti nei tuoi sogni.
Gli disse, con una voce deformata, né femminile né maschile, come composta da una moltitudine, che Faith aveva già sentito durante il periodo del riposo diurno, in un mondo pervaso dalla malattia e dalla putrefazione.
Come era già accaduto, quando la Brujah aveva usato i suoi nuovi doni per scrutare là dove le era stato proibito, ed era stata avvertita, un dolore lancinante in corrispondenza del bubbone, la riportò nel mondo reale.
La spalla bruciava, pulsava, come se una creatura la stesse divorando dall'interno, e nel frattempo, qualcosa stesse pompando acido, o fuoco liquido, nelle sue vene.SPOILER (clicca per visualizzare)1 danno aggravato. Vai a Graffiata (-1)
Oh, santo cielo!
La voce di Joriah, di fronte a lei, le arrivava lontana.
Che ti succede? Ti senti bene? Oh, Dio misericordioso! Faith!
Il Fratello si era alzato per sorreggerla e aiutarla, e quando la vista della Brujah tornò a essere chiara, vide il suo sguardo colmo di preoccupazione, contaminata con una punta di orrore.SPOILER (clicca per visualizzare)2017-11-14 14:42:13 Faith rolls 1 die to Fato 1 (BOTCH x 1)
3/6 Punti Fato. -
.
Affannata e piegata sul tavolino, le pare di riaprire gli occhi solo ora e prontamente inquadra la sagoma di Joriah, anche se sfocata, vicino a lei.
La ferita sulla spalla pare attraversarle tutta la scapola come una sbarra di ferro rovente, digrigna i denti per il dolore e stringe il bordo del tavolino con l'altra mano per sfogare la fitta pulsante.
Mggh ... Non è niente ... tra poco passa.
Che dolore incredibile. Forse la malattia torna in circolo quando attivo il circolo della vitae per le funzioni vitali?
Chiude per un poco ancora gli occhi, stringe i denti dopo aver parlata sforzandosi e tenta di recuperare la posizione da seduta, lasciando che la schiena crolli all'indietro, dopo un colpo di reni, sullo schienale.
Sudore. Ha la netta sensazione di sudare ma non è umida, sono sudori freddi. Il contraccolpo per la visione le fa' rivivere sensazioni che persino da viva aveva provato raramente ed i sudori freddi erano tra queste; feste, droghe, alcool, musica altissima, notti insonni e piccoli crimini dei tempi di New York le ripassano nella mente come fotogrammi ad altissima velocità, la vita precedente sembra richiamata da meccanismi mentali per sostenere il peso dell'emozione mai sperimentata nel nuovo stato di non-morta.
Rantola un'altra volta prima di accorgersi di essere seduta e aver raddrizzato la schiena, la fitta smette presto di pulsare anche se il dolore perdura e in viso appare provata ma ritrova una serenità interiore sufficiente per la conversazione.
Scusami Joriah, è un piccolo problema che ho da qualche tempo. Adesso va' meglio. Potrei chiederti il favore di un altro spuntino? Questi attacchi d'ansia mi ... consumano e devo rigenerarmi. Spero di non averti preoccupato oltre misura.
Mi sono fatta del male per niente. Joriah non ha nulla a che vedere con l'epidemia. Ma se la figura delle visioni fosse la medesima che ha prodotto l'epidemia?
Persino sotto l'effetto della cocaina sente che il metabolismo ha calato il regime vitale, l'euforia e la baldanza appena provate sembrano state intaccate pesantemente e ora è in preda a una qualche forma di down, come per chi ha la pressione bassa, forse temporaneo, che l'ammanta di una spossatezza greve e densa. Sospira, con le mani stropiccia gli occhi poi le appoggia sulla cosce, finalmente guarda attorno a sé, focalizza Joriah e il luogo con tutto quello che contiene.
Ti sei spaventato vero? Sono così mortificata. Tu volevi aiutarmi e ti ho fatto prendere un colpo. Dammi solo pochi secondi e toglierò il disturbo e non preoccuparti per la Sceriffa, non credo affatto che tu sia coinvolto e sarà questo che riferirò.
Cazzo. Mi sa' che ho sbagliato con lui. Che cazzo! Tutto da rifare, ancora questa maledetta malattia ... che la risposta siano i topi? Mah.
E' affranta e come aggravante si sente in colpa per aver tentato di accusare un Fratello totalmente innocente solo per una prova imbecille trovata per caso. La maschera da indagatrice di cui si era coperta durante l'incontro è ormai crollata facendo trapelare il lato più debole e indeciso di lei.SPOILER (clicca per visualizzare)Uso 5 P.s. per curare 1 livello di danno agravato
Edited by LEFFE - 15/11/2017, 00:19. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)I danni aggravati si possono curare solo dopo un giorno di riposo, prima del risveglio.
Cara, mi fai preoccupare.
Sospirò Joriah.
Se non sapessi che è una sciocchezza, sembreresti malata. Forse hai davvero bisogno di più nutrimento, ma il povero Jeremy non potrebbe reggere un altro Bacio, stasera.
Disse, volgendo brevemente lo sguardo verso il ragazzino, riverso su una sedia a occhi semi aperti e semi incosciente.
Ti serve del sangue più nutriente, mia cara.
Fece una pausa drammatica, come se stesse ponderando la pertinenza di un pensiero imbarazzante.
Potrei offrirti il mio polso,
se sei a tuo agio..
8232 Oak Street Atelier Mimi |
