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Amarth.
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La ricerca della Sportiva durò qualche attimo, ma per sua fortuna il cellulare non smise mai di suonare, ad ogni secondo che la Ragazza impiegava a trovarlo esso aumentava l'intensità della sua suoneria, fino a diventare quasi un urlo nella notte.
Il richiamo smise nel preciso istante in cui Addison fece scorrere il proprio dito sullo schermo "Campionessa, ben risvegliata, hai fatto colazione?" Chiese la voce dall'altro capo del telefono, colui che le stava parlando aveva un tono di voce a lei molto famigliare, infatti era colui che l'aveva fatta rinascere in questo Mondo di Oscurità.
"Senti Addison, oggi è il grande giorno, ti tocca andare allo Sheraton per presentarti, io non ci sarò e probabilmente sarà difficile che ci rivedremo" Disse alla ragazza con fare serio senza nasconderle nulla, la voce lasciò passare qualche attimo affinché la Brujah comprendesse cosa stava accadendo, poi riprese a raccomandarsi "Sei grande abbastanza da poter camminare da sola, io ti ho insegnato tutto quello che sapevo, ora sta a te metterlo in pratica, non è forse così anche nello sport? Uno ti allena, ma sei te a portare a casa il risultato, mi raccomando non tradire mai la causa a cui ti sei votata. Fai vedere chi sei Addison" E detto ciò la chiamata terminò senza darle tempo di risposta alle sue ultime parole, in questo Mondo esser troppo sentimentalisti poteva essere fatale.
Ora la figlia di Caino aveva innanzi a se un grande dilemma, rischiare di andare alla presentazione a stomaco vuoto o fare il possibile per nutrirsi e cercare di arrivare lo stesso in tempo al suo primo appuntamento ufficiale?
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La voce che mi giunse dall'altra parte dell'apparecchio era quello di colui che mi aveva creato. Sospirai quando mi chiese della colazione.
ovviamente non ho fatto colazione perchè quello stupido di Gabriel ha deciso di venire a trovarmi proprio questa volta, ma come mai riesce sempre a crearmi problemi, però da quando se ne è andato... la fame si è attenuata...
pensai ascoltando le parole del mio creatore, spalancai gli occhi e pensai nel panico
oh cazzo proprio stasera? chissà come mi devo vestire... dannazione, pensavo almeno di avere il tempo di tirare fuori i vestiti dagli scatoloni, dovrò andare vestita così, spero che non sia un problema ma io davvero non so dove siano gli abiti decenti per queste occasioni....
ma è proprio stasera? A che ora? Come dovrò vestirmi? Sì ho capito, era come quando ero in vita, insomma io ti sono riconoscente per avermi insegnato cosa fare e come... Dannazione ha già messo giù!!!!!!!!
dissi con un tono arrabbiato cercando di non stritolare l'apparecchio notando solo ora che il mio creatore aveva messo giù prima di avermi dato il tempo per ringrziarlo, come una deficiente avevo parlato da sola ad un telefono vuoto.
va bene andiamo a questo incontro, spero di fare una buona impressione, alla fine lui mi ha creato e mi ha insegnato bene... andiamo ce la posso fare, cel'ho fatta sempre nella vita quindi anche in questa dovrò portare a casa più vittorie possibili!!!!!!1
Dissi a me stessa per darmi coraggio, presi la borsa a tracolla posrtiva, mettendo dentro il cellulare e il coltello nella borsa, presi il casco mettendomelo sotto braccio, uscii dalla porta e chiusi a chiave.
Scesi in strada e mettendomi il casco montai la mia moto e partii verso i ricevimento.
o la va o la spacca.
pensai mentre la moto schizzava per le strade deserte della città verso lo Sheraton.. -
Amarth.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Continua la scena qui. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)
Addison guidò nella notte, in groppa alla sua moto, fino a casa. Quella notte era già stata faticosa, per quanto appena iniziata. Il suo Sire le aveva dato le indicazioni sbagliate, e ciò l'aveva condotta tra le grinfie di personaggi decisamente poco raccomandabili. La sua mascella era ancora dolorante per quell'incontro.
Il suo Sire, Arthur Black, doveva essere morto. Questo secondo tutti. Invece... Questo non poteva essere.
Piena di dubbi, ma tutto sommato sollevata che quella prova fosse, per ora, finita, la Brujah parcheggiò il suo veicolo, e risalì. Aprendo la porta dell'appartamento, notò che la luce era accesa. C'era qualcuno!
L'allarme durò solo un attimo. Steso sul divano, circondato da cartoni di cibo cinese mezzo mangiato e un paio di bottiglie di birra vuote, c'era Gabriel che dormiva con una gamba alzata, appoggiata sullo schienale del divano.
Addison sobbalzò nuovamente. Il campanello aveva suonato. Gabriel cambiò posizione, mugugnando leggermente, ma senza svegliarsi.. -
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Tornai a casa sfinita, parcheggiai la moto ed entrai in casa.
Trovai il caos più totale e Gabriel ancora lì, satollo e russante sul divano circondato da quello che un tempo mi piaceva mangiare e bere tutti i sabati sera, davanti ad un bel filmone trash in tv.
alla fine è rimasto davvero, ma si è addormentato... guarda che disastro. Ok,prendiamo un sacco della spazzatura e cominciamo a pulire, la casa è nuova,
non voglio questo macello in giro.
pensando così, andai a recuperare un sacchetto della spazzatura e stavo giusto per mettermi a raccattare le bottiglie vuote sparse per terra, quando il suono del campanello mi fece sobbalzare, chi poteva essere adesso?
Appoggiai per terra il sacchetto, andai al citofono e prendendo in mano la cornetta chiesi, guardando nel piccolo schermo in dotazione:
Sì, Chi è?
Nessuno sa dove abito o cosa sono, solo Gabriel ne è a conoscenza, stranissimo... e ci mancava solo questa da aggiungere ad una serata quasi disastrosa,
mi fa ancora male la mascella grazie a quell'energumeno vestito male...ma chi cazzo può essere adesso?!
pensai mentre attendevo una risposta dal citofono.. -
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Allo schermo del citofono, Addison trovò una spiacevole sorpresa: 
L'uomo dello Sheraton Hotel era lì che attendeva, guardando con l'occhio destro direttamente nella telecamera.
Sono io, biscottino.
Disse, sorridendo in modo inquietante alla telecamera.
Allora, mi fai entrare o devo accomodarmi da solo?. -
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NOOOO!!!!!!!!!!! E questo adesso cosa vuole? Com faccio, come faccio... entrai quasi nel panico, ma risposi all'apparecchio, pigiano il tasto per farlo entrare.
Sì, certo, ma fai piano ho un ospite a casa...
meglio avertirlo, sennò chissà cosa potrebbe succedere, meno male Gabriel ha il sonno pesante, sopratutto dopo essersi scolato tutta la birra che aveva portato... e adesso cosa vuole? Forse dei consigli di stile... la mascella mi fa ancora male, sarebbe bello se volesse ripararmi i danni che ha subito la mia moto a causa sua...ma dalla faccia non penso sia venuto per scusarsi. Questa giornata si sta rivelando più stressante del previsto... che palle! Cosa ha detto di essere? Un cavaliere? Un... qualcosa, qui tra sceriffi e cavalieri non ci sto capendo più nulla...
Pensando così aprii la porta aspettandolo sul pianerottolo, così da non disturbare troppo Gabriel.. -
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Addison non dovette aspettare molto, anzi, quasi troppo poco per permettere a una persona di salire le scale fino all'appartamento.
Eccolo, di fronte a lei, quello che si faceva chiamare Jordan Cooper, e che diceva di essere una Lancia. Quello che le aveva quasi spaccato la mascella.
Eccoti qua, fiocchetto di neve.
Sorrideva, ma era un sorriso che risultava innaturale e inquietante su quelle labbra.
Coraggio, fa' accomodare gli ospiti.
Non attese l'invito di Addison, e la scostò per entrare in casa.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi interrompo se intendi fare qualcosa. -
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eccolo qui questo stronzo che avrebbe bisogno di una lezione di stile...
pensai, mentre l'energumeno che mi aveva quasi spaccato la mascella e distrutto la moto entrava in casa mia.
Lo feci accomodare spostandomi e chiudendo a chiave la porta. Portai l'indice alle labbra e feci segno di fare piano dicendo sussurrando.
fai piano ho un ospite a dormire sul divano. Posso sapere il perché della tua visita? Sono andata dallo sceriffo e sembrerebbe tutto in regola ...
Lo seguii con passo lento,osservandolo e stando a braccia incrociate sotto il seno aspettando una risposta.. -
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Oh, oh! Cos'è? il tuo Ghoul, oppure è la cena?
Chiese l'uomo, entrato in casa, e dopo aver dato uno sguardo cattivo al ragazzo addormentato.. -
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è il mio primo fan ed amico, è un amico, voleva festeggiare con me, la mia nuova vita e la nuova casa... ma è finito così. Non si è ancora abituato che non sono più viva e quindi tutto quello che adoravo adesso non posso mangiarlo o mi fa stare male... posso chiedere come mai sei qui? Sono andata dallo sceriffo, ho compilato tutti i moduli, ho dato la mia parola di contattarla se il mio sire si fa vivo... comuque come hai fatto a trovare dove abito?
chiesi incuriosita, parandomi davanti al divano, come a proteggere Gabriel dallo sguardo cattivo di Cooper.
Incrociai le braccia e stetti con le gambe divaricate davanti al corpo inerme del mio amico, guardando il vampiro negli occhi serissima.
falla meno lunga Cooper, mi hai rotto la moto, mi hai tirato un pugno, hai parlato di cose incomprensibili... arriviamo al punto, voglio rilasarmi e pulire sto schifo che Gabriel ha sparso in giro.... -
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Cooper ignorò le domande di Addison.
Tch! Tch! Potenziale breccia nella Masquerade. L'hai segnalato alla Miller? Dovrai sbarazzartene, prima che ci pensiamo noi.
Quanto sa?
Disse, minaccioso, mantenendo però un tono basso di voce.. -
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Rimasi davanti al divano, a braccia conserte, con sopra Gabriel e fissai arrabbiata Cooper
Sì, c'era una voce nelle scartoffie, lo sceriffo sa tutto di quello che sono e di quello che possiedo, lui è un mio amico e sa solo che sono diversa da quella che ero un po' di tempo fa... non posso ucciderlo, non lo farò! Per favore mi puoi dire il motivo della tua visita? Come puoi vedere Gabriel mi ha lasciato tutto ovunque ed è ubriaco, io comincio ad avere sete e se lui ci sta potrei anche utilizzarlo come cibo, può andare bene così, ok? Io non posso ucciderlo, non lo posso davvero fare... ghoul? Cosa sarebbe?
chiesi incuriosita pensando
io non voglio ucciderlo e non posso nemmeno permettere che questo stronzo vestito male lo faccia fuori... ti prego ti prego ti prego, fa che se ne vada presto... sono veramente stufa e comincio ad avere sete.... -
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Lo sai cosa accadrà?
Cooper continuò poco rassicurante, ignorando le lamentele di Addison.
Che non appena la puttana avrà finito di leggere quelle stupide scartoffie, manderà i suoi scagnozzi dal tuo amico, e di lui nessuno avrà più sue notizie, mentre te, fiocchetto di neve, come minimo verrai esposta alla pubblica gogna per la violazione delle Tradizioni, e, se riuscirai a trovare qualcuno abbastanza stupido da farsi carico del tuo bel culetto, legata di sangue. Oppure esiliata dalla città. Se ti dovesse andare male, ti ritroverai impalata ad aspettare l'alba.
Si passò la lingua sulle labbra con aria famelica.
Ma posso aiutarti a toglierti dall'imbarazzo...
Aggiunse quindi scrocchiandosi le nocche, e avvicinandosi minacciosamente a Gabriel.. -
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Ascoltai tutto il discorso che mi stava facendo rimanendo bloccata davanti al divano, mentre sul mio volto si stava dipingendo piano piano, ad ogni parola, un velo di paura.
ma perchè tutte a me?1Non posso ucciderlo, ma già il mio Sire dovrebbe essere morto, quindi già io non dovrei esistere...se vengono a sapere di Gabriel mi uccideranno, di nuovo e stavolta per sempre... non voglio morire, non volevo la prima volta, figurati se voglio adesso... ma come faccio?! Non voglio che sia lui ad ucciderlo... tocca a me farlo... se è proprio necessario.
pensai guardando Cooper venirmi incontro scrocchiandosi le dita, mi girai e guardai Gabriel che dormiva, riguardai Cooper e dissi sciogliendo le braccia
Cosa devo fare? Se deve sparire, voglio essere io ad ucciderlo, glielo devo... lui è stato il mio primo fan, mi ha dato la sua fiducia e mi ha dato coraggio quando stavo perdendo le gare...quindi se deve essere fatto fuori, voglio farlo io...
Aspettai senza dare le spalle all'energumeno tamarro, ma guardandolo con determinazione.
meglio che sia io... sì, non altri. Solo io posso ucciderlo e dargli questo onore... Questo tamarro di merda non lo toccherà...ma poi come mai è qui, come ha fatto a trovare la mia casa e cosa vuole veramente?.
appartamento Addison Dannel |
