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Aveva tentato di persuaderlo, di convincerlo a dar loro le informazioni prima di contrattare il compenso, ma non ci era riuscita; i suoi grandi e dolci occhi azzurri non erano riusciti a far breccia. Fu un po’ delusa da quella risposta, sebbene in compenso egli parlò di due tizi, altre due persone in cerca di informazioni sullo stesso libro; forse si trattava dei due agenti scomparsi.
“Che tipo di compenso desidera?” Le labbra della Tremere si mossero, scandendo perfettamente quella domanda alquanto semplice a cui talvolta qualcuno poteva non saper come rispondere, forse per l’imbarazzo, forse perché fin troppo diretta. Accavallò le gambe, sottili, pallide, coperte dai collant neri, attendendo un qualche tipo di risposta; una parola le sarebbe bastata per comprendere. Nella sua testa immaginava già ciò che l’uomo poteva desiderare: soldi.
Immobile e silenziosa attendeva, apparendo come una bambola di porcellana i cui solo occhi si muovevano per seguire i movimenti di colui che aveva di fronte. Freddi nel loro azzurro racchiuso nell’alabastro della sua pelle, di quel viso fine, rimasto cristallizzato nel fiore degli anni, in un’età che non avrebbe mai smesso di avere. “Possiamo decidere un prezzo base, che a secondo della qualità delle informazioni lieviterà oppure, beh potrebbe scendere. “ Un piccolo sorriso, dolce e innocente si fece largo sulle sue labbra. Non le sembra una cattiva idea, dopotutto era come se valutasse la qualità del suo lavoro, che prima di quel giorno aveva sempre trovato impeccabile. “Che ne pensa? Dobbiamo venirci entrambi incontro, dopotutto.” Il suo tono era calmo, pacato, contornato dal suo pregio che la faceva apparire come un dolce angioletto a gli occhi di chiunque. Rimase in attesa di una risposta, sistemandosi nel mentre con movimenti sinuosi la montatura degli occhiali sul setto nasale; sperava che una volta diventata vampira la sua vista migliorasse e invece non era ancora delle migliori, di certo non era cieca come una talpa, tuttavia non poteva neanche definirsi un falco.
“Forse nominare il principe lo può convincere…” Si ritrovò a pensare durante l’attesa, sebbene la sua coscienza le suggerisse di non dar troppe informazioni su di loro e per chi lavoravano. Non tutti i vampiri erano fedeli alla corte, non tutti la vedevano di buon occhio e perciò potevano essere stati loro a far sparire i due agenti nel nulla, per coprire magari un qualcosa che avevano fatto per mettere in difficoltà l’intero sistema e in special modo colpire il cuore della società delle tenebre di New Orleans; naturalmente erano tutte supposizioni, pura immaginazione della sua testa senza un vero e proprio fondamento.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)2019-06-30 15:12:30 rosalind rolls 4 dice to pers + sott (Diff 8) 8,3,5,1 [failure]
L'uomo ci pensò un po'.
Va bene... di sicuro non state cercando il libro per voi, state lavorando per qualcuno, ebbene fate sapere a questo qualcuno che ciò che conosco costa 5'000 dollari, garantisco che è un prezzo equo considerando che il Codex non ha valore.
Disse.
Che ne dite vi può interessare? Non sono un pazzo, lavoro in questo ambito da tantissimo tempo, e veramente vi garantisco che il prezzo è equo.
Rispose ancora.
Effettivamente a entrambi sembrò convincente, ma nessuno dei due aveva 5000 dollari di tasca propria da dargli.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Non ricordo, ci avevano lasciato un contatto per contattare l' entourage del principe?.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Sì. Avete un numero che è di una sorta di segretaria dello sceriffo..
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Alla richiesta Ethan si voltò verso la compagna
"Forse è il caso che facciamo una telefonata..."
Disse invitandola ad occuparsi dell'incombenza...dopotutto questo era il suo contatto, e di certo Rosalind avrebbe saputo trovare parole più melliflue ed adatte a presentare la richiesta.
In fin dei conti la somma era abbastanza ragionevole, se veramente quel maledetto tomo era così importante, probabilmente per il principe e i suoi scagnozzi non sarebbe stato un colpo troppo duro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Aspetto Rosalind se vuole fare la telefonata..
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.Il liquido scuro riempiva la tazza, lo poteva veder diminuire ad ogni sorso dell’uomo, sempre di più finché non sarebbe arrivato il momento in cui sarebbe finito e magari quell’essere strambo se ne sarebbe preparato dell’altro. In silenzio, immobile nella sua particolare bellezza immortale, attendeva una risposta; sempre se l’uomo avesse accolto le sue parole, placide e seguite dal suo sguardo d’angelo, da essere senza peccato e macchia.
Era certa che sapesse qualcosa o non si sarebbe trovata lì in quel seminterrato, seduta su quella sedia ad attendere che quel ghoul si decidesse a dirgli informazioni o a dirle un prezzo, uno che eventualmente avrebbero potuto contrattare, anche se… stava iniziando a dubitare sempre di più delle sue capacità di persuasione verso quell’uomo.***
Rosalind piegò lievemente la testa di lato, facendo muovere così la cascata di capelli biondi adagiata sulle sue spalle. “5000” Ripeté, senza staccare gli occhi dalla figura del ghoul, fissandolo con il suo guardo color zaffiro. Non aveva tutti questi soldi con sé e dubitava che il suo compagno potesse portarsi dietro con una tale somma in contanti, dopotutto chi andrebbe in giro con 5000 dollari in tasca?
Per un attimo rifletté sulla somma, pur volendo cercare un cavillo per abbassare il prezzo ammetteva a sé stesso che il prezzo fosse equo e non poi così elevato. “Va bene.” Le sue labbra si mossero formando la sua risposta, mentre si voltava verso il Brujah incrociando il suo sguardo.
Scese dalla poltrona, seguita dal fruscio delle sue vesti e si diresse verso il suo compagno in silenzio, rivolgendo le sue iridi dritte verso di lui, come se in quel luogo non ci fosse altro oltre loro. “Saremo subito di ritorno” Affermò, uscendo da quello che poteva definire un ufficio o una specie. Sospirò, poggiando la schiena contro una parete fredda e spoglia, mentre socchiudendo gli occhi prendeva il cellulare.
Avevano dato loro un numero prima d’iniziare la missione, perciò non esitò a comporlo. “Secondo te, accetteranno?” Domandò a Ethan, abbassando la voce, prima di spostare una ciocca di capelli dietro l’orecchio per portare ad esso il cellulare in chiamata. Lo sentiva squillare, poteva sentire il tipico suono di inoltro chiamata nelle orecchie, tendendola pronta a rispondere non appena qualcuno avesse deciso di accettare la chiamata.. -
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L'uomo annuì e premette il pulsante sotto la scrivania per fare aprire il cancelletto esterno.
Quando si ritrovarono fuori Rosalind compose il numero. Suonò a lungo e non rispose nessuno.
Delusa stava per riporre il cellulare quando esso, improvvisamente, cominciò a suonare, era lo stesso numero che aveva composto.
Rispose.
Si? Vi siete già persi?
Era la voce dello sceriffo in persona, non della sua segretaria.
Evidentemente il loro compito era più importante di quanto avessero fatto credere loro all'inizio.. -
.Ill telefono squillava, lo sentiva continuare ripetere lo stesso monotono suono da diversi secondi. Quel suono si ripeteva ancora e ancora, mentre camminava avanti e indietro nervosa, mentre l'aria fredda della notte le accarezzava la pelle e scompigliava i biondi capelli non proprio in ordine a causa di quel viaggetto sulla moto. Se fosse stata ancora viva il cuore nel suo petto avrebbe iniziato a battere all'impazzata, a salirle in gola per l'ansia, la paura e una moltitudine di emozioni che le avrebbero stretto lo stomaco in una morsa; invece adesso la tensione era un qualcosa di solamente mentale, non intaccava il suo fisico. "Non rispondono..." Guardò alquanto insicura sul da farsi il suo compagno di squadra. Incrociò volutamente il suo sguardo, sentendosi piccola e inutile improvvisamente.
***
Qualcosa le vibrava in mano, mantre una melodia si ergeva nella notte; una melodia composta da suoni prodotti da violini, pianoforti, viole e strumenti che contribuivano a rendere quella musica elegante, eppure tetra.
"Ci stanno chiamando!" Esclamò sorridendo e rispondendo alla telefonata senza perdere tempo. Mise subito l'orecchio contro l'apparecchio e attese di sentire una qualche voce, quella della segretaria e inveve fu lo sceriffo a risponderle. "Mi scuso per il disturbo che le reco, ma abbiamo qualcuno con delle informazioni,
tuttavia l'informatore vuole un comprenso in denaro. Desidera 5000 dollari." Andò subito al sodo, senza cercare di girare intorno alla faccenda, dopotutto non avrebbe avuto senso e a avrebbe solo fatto perdere del tempo a tutti. Sperava solo che tutto si potesse risolvere velocemente così da ottenere le informazioni e continuare la loro missione.. -
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Ethan nel mentre si limitava ad osservare la Tremere con un certo nervosismo, non potendo capire cosa veniva detto all'altro capo del telefono. SPOILER (clicca per visualizzare)Aspetto che la telefonata termini o di venire interpellato. -
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La ragazza sentì come se la persona all'altro capo stesse sbuffando.
Che cosa stiamo comprando di preciso con questa cifra?
Chiese sbrigativa.
Bada bene Rosalind...
La chiamò per nome.
Io te li posso anche fare portare subito. Ma sappi che se doveste fallire avresti l'onta di aver fallito più un debito di cinquemila dollari con la corte di sua Magnificienza il Principe di New Orleans. Il tuo collega è d'accordo? Anzi passamelo.
Disse con tono perentorio.SPOILER (clicca per visualizzare)Do per scontato che glielo passi senza aspettare la tua azione solo perché hai scritto che manchi per una settimana. Normalmente non mi sarei permesso.
La Tremere non potè fare a meno di obbedire.
Hart, hai capito? Io i cinquemila ve li posso anche mandare, ma non sono a fondo perduto, se non porterete a termine la missione vi rimangono sul groppone fino a che non li restituite, e la corte riesce sempre a ottenere i soldi che gli spettano. Comunque per che cosa vi servono?
Rimase in attesa per attendere la risposta del Brujah.. -
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Ethan lanciò un'occhiata stupefatta a Rosalind mentre questa gli passava il cellulare
"Cazzo no...mi prendi per il culo?...io sono qui solo per spaccare teste..."
Pensò mentre portava il telefono all'orecchio
L'udire la voce fastidiosa dello sceriffo all'altro capo non fece altro che peggiorare il suo umore...se la immaginava fasciata in quella tuta di pelle aderente, seduta su una qualche poltrona stile "Sono io il Boss" coi piedi appoggiati sulla scrivania...
Non sarebbe nemmeno stata tanto male se avesse tenuto la bocca chiusa...
Prese un profondo respiro prima di parlare, facendo appello alle proprie riserve di tolleranza.
"Sceriffo...siamo qui con un individuo, un contatto dei Tremere...che dice di avere informazioni rilevanti sul Tomo...ma ovviamente non sono gratis."
"Vaffanculo...sguazzate nel lusso cosa volete che siano 5000 dollari" Pensò ascoltando le minacce provenienti dal cellulare...
"E comunque se 5000 dollari possono aiutarci a portare a casa la pelle saranno di certo ben spesi"
Riprese dopo una breve pausa
"Ho capito, ho capito....ma direi di fare questo piccolo investimento...sono certo che il Principe se ne scorderà in una battito di ciglia se servirà a farle avere quello che desidera"
Rimase in ascolto attendendo la replica della sua interlocutrice che, non dubitava, sicuramente non avrebbe perso occasione per fare commenti acidi quanto inutili in questo momento.. -
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E va bene.
Disse lo sceriffo.
Allora vi mando un pony express. Mi dia l'indirizzo.
Disse con un tono leggermente divertito.
Se non c'è altro vi saluto. Tenetemi aggiornata.
Disse aspettando la risposta del suo interlocutore.SPOILER (clicca per visualizzare)Se non hai altro da chiedere le dai l'indirizzo e proseguo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ok prosegui pure.
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Lo sceriffo chiuse il telefono.
Dopo dieci minuti arrivò un corriere su una moto. Era stranamente molto simile a Ethan come tipo, anzi forse era sicuro di averlo visto già da qualche parte, il tizio però andò via subito. Forse era l'ennesimo esempio del senso dell'umorismo dello sceriffo.
Ethan e Rosalind si ritrovarono con 5'000 dollari in contanti nelle mani, dentro una busta.
Nel giro di pochi minuti erano di nuovo giù, dal tizio che li aspettava.
Aprì la busta, contò i soldi, li mise in un cassetto e poi disse:
Allora siete fortunati, perché oggi prendete due informazioni al prezzo di una.
Circa un mese fa, il giorno in assoluto più piovoso di quelli della famosa tempesta... quella che i più informati pensano sia stata cagionata dalla presenza del libro in città qualcuno è penetrato nella casa del libraio Foster, un collega, ha un appartamento sopra la sua libreria, in una traversina senza uscita di Bourbon street: Antioch Street. Da allora lui non ci sta più con la testa. Fossi in voi gli farei una visita.
E la seconda informazione, forse ancora più importante, è che per questo tipo di cose fossi in voi andrei a fare due domande a Cogliostro. Per trovarlo dovete cercare l'edificio coi graffiti, a Lakeview. In un certo senso è buffo che proprio voi non lo conosciate.
E terminò la frase con un bel sorriso stampato sul volto, qualcosa di abbastanza facile da trovare sul viso di chi ha appena guadagnato 5000 dollari per due frasi..
Una serie di garage a schiera |
