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S ogno dei tempi antichi del ricordo più lungo. Parlo dei primi tempi, del più antico Padre canto dei primi tempi dell'alba dell'Oscurità.
A Nod, dove la luce del Paradiso illuminava il cielo notturno e le lacrime dei nostri genitori bagnavano la terra.
Ciascuno di noi, a suo modo, si preparava a vivere e a trarre nutrimento dalla terra.
E io, Caino il primogenito, io, con oggetti aguzzi piantavo i semi oscuri bagnandoli nella terra accudendoli, osservandoli crescere.
E Abele, il secondogenito Abele, accudiva gli animali aiutava le loro sanguinose nascite nutrendoli, osservandoli crescere.
Lo amavo, mio Fratello era il più intelligente il più dolce il più forte era la parte migliore della mia gioia.
Poi, un giorno nostro Padre ci disse, Caino, Abele, dovete offrire un sacrificio all'Altissimo un dono della miglior parte di tutto ciò che avete.
E io, Caino il primogenito, io raccolsi i teneri germogli i frutti più belli l'erba più dolce.
E Abele, il secondogenito Abele, uccise il più giovane, il più forte, il più dolce dei suoi animali.
Sull'altare del Padre disponemmo i nostri sacrifici e vi appiccammo fuoco guardando il fumo portarli fino all'Altissimo.
Il sacrificio di Abele, secondogenito, fu dolce all'Altissimo e Abele fu benedetto.
E io, Caino il primogenito, io, fui colpito di lassù da parole dure e maledizioni, perché la mia offerta non fu ritenuta degna.
Guardai il sacrificio di Abele, ancora fumante, la carne, il sangue. Piansi, mi coprii gli occhi, pregai giorno e notte
E quando il Padre disse il tempo per il sacrificio è di nuovo giunto
E Abele condusse il suo più giovane, più dolce, più amato al fuoco sacrificale.
Io non portai i miei più giovani, più dolci, perché sapevo che l'Altissimo non li avrebbe voluti.
E mio fratello, il mio amato Abele mi disse "Caino, non hai portato un sacrificio, un dono della miglior parte della tua gioia, da ardere sull'altare dell'Altissimo".
Piansi lacrime d'amore mentre, con oggetti aguzzi, sacrificavo ciò che era la miglior parte della mia gioia, mio fratello.
E il sangue di Abele coprì l'Altare e odorava di buono mentre bruciava.
Ma mio Padre disse "Sii maledetto, Caino, che hai ucciso tuo fratello. Come io fui cacciato così sarai tu".
E mi esiliò a vagare nell'Oscurità, la terra di Nod.
Fuggii nele Tenebre non vedevo alcuna fonte di luce ed ero spaventato. E solo.
E ro solo nelle Tenebre ed ebbi fame, ero solo nelle Tenebre ed ebbi freddo, ero solo nelle Tenebre e piansi.
Ed ecco giungere a me una dolce voce, una voce di miele parole di conforto parole di quiete.
Una donna, oscura e bellissima, con occhi che penetravano le Tenebre venne a me.
Conosco la tua storia, Caino di Nod" disse, sorridendo. "Sei affamato. Vieni! Ti nutrirò. Sei infreddolito. Vieni! Ti vestirò. Sei triste. Vieni! Ti conforterò".
"Chi conforterebbe un Maledetto come me? Chi mi vestirebbe? Chi mi nutrirebbe?”
"Sono la prima moglie di tuo Padre, che disobbedì all’Altissimo e ottenne la Libertà nelle Tenebre. Sono Lilith.
Un tempo ebbi freddo, e non c’era calore per me. Un tempo ebbi fame, e non c’era cibo per me. Un tempo fui triste, e non c’era conforto per me”.
Mi accolse, mi nutrì, mi vestì. Tra le sue braccia, trovai conforto. Piansi finché il sangue non scese dai miei occhi e lei lo fece andare via con un bacio.
R estai per un po' nella Casa di Lilith e le chiesi "Come hai costruito questo posto, come hai tessuto abiti, come hai coltivato del cibo dalle Tenebre?"
E Lilith sorrise e disse, "Diversamente da te, io mi sono Risvegliata. Vedo i Fili che si intrecciano, intorno a te. Faccio del Potere ciò di cui ho bisogno".
"Allora svegliami, Lilith", dissi. "Ho bisogno di questo Potere così da tessere i miei vestiti, coltivare il mio cibo, costruire la mia Casa".
La preoccupazione solcava la fronte di Lilith. "Non so cosa possa il Risveglio per te, poiché tu sei davvero Maledetto da tuo Padre. Potresti morirne. Esserne cambiato per sempre".
Caino disse, "Tuttavia, una vita senza il Potere non sarebbe degna d'esser vissuta. Morirei senza i tuoi doni. Non vivrò come tuo Schiavo".
Lilith mi amava, lo sapevo. Lilith avrebbe fatto ciò che le chiedevo, malgrado lo temesse.
E così Lilith, Lilith dagli occhi splendenti, mi Risvegliò. Si tagliò con un coltello e versò il suo sangue per me in una ciotola. Ne bevvi a fondo. Era dolce.
Poi caddi nell'Abisso. Caddi per sempre, precipitando Nella Tenebra più profonda.
E dall'Oscurità giunse una luce sfolgorante - un fuoco nella notte. E l'Arcangelo Michele si rivelò a me. Non avevo paura. Gli chiesi cosa volesse.
Michele, Generale del Paradiso, che brandisce la sacra Fiamma, mi disse "Figlio di Adamo, Figlio di Eva, grande è il tuo crimine, e ciononostante grande è la pietà di mio Padre. Ti pentirai del male che hai fatto, lasciando che la sua pietà ti purifichi?"
Ed io dissi a Michele, "Non per grazia dell'[Altissimo], ma per la mia io vivrò, con orgoglio".
Michele mi maledisse, dicendo "Allora, finché camminerai su questa terra, tu e i tuoi figli avrete timore della mia fiamma vivente, che morderà a fondo e assaporerà le vostre carni".
E al mattino, venne Raffaele su ali splendenti, luce sull'orizzonte conduttore del Sole, guardiano dell'Est.
Raffaele parlò, dicendo "Caino, figlio di Adamo, figlio di Eva, tuo fratello Abele perdona il tuo peccato. Ti pentirai, accettando la pietà dell'Onnipotente?
E io dissi a Raffaele "Non dal perdono di Abele, ma dal mio, sarò perdonato".
Raffaele mi maledisse, dicendo "Allora, finché camminerai su questa terra, tu e i tuoi figli avrete timore dell'alba, e i raggi del sole cercheranno di bruciarvi come fuoco ovunque vi nascondiate, per sempre. Ora nasconditi, che il Sole sorge a scagliare la sua ira su di te.
Trovai un posto sepolto nella terra celandomi dalla luce bruciante del Sole. Dormii nelle profondità della terra finché la Luce del Mondo non si nascose dietro la montagna della Notte.
Quando mi svegliai dal mio sonno diurno, udii il suono di un battito gentile di ali e vidi le nere ali di Uriele avvolte attorno a me - Uriele, mietitore, angelo della Morte, Uriele l'oscuro che vive nelle tenebre.
Uriele mi parlò sommessamente, dicendo "Figlio di Adamo, Figlio di Eva, Dio Onnipotente ha perdonato il tuo peccato. Accetterai la sua pietà e mi lascerai portarti alla tua ricompensa, non più maledetto?"
E io dissi ad Uriele dalle ali scure, "Non per pietà di Dio, ma per la mia, vivrò. Sono ciò che sono, ho fatto ciò che ho fatto, E ciò non cambierà mai".
E allora, Dio Onnipotente mi maledì attraverso il terribile Uriele, dicendo "Allora, finché camminerai su questa terra tu e i tuoi figli vi stringerete alle Tenebre berrete solo sangue mangerete solo ceneri sarete sempre come eravate al momento della morte, senza mai morire, continuando a vivere. Camminerete per sempre nelle Tenebre, e tutto ciò che toccherete si sbriciolerà nel nulla, fino alla fine dei giorni".
Gridai d'angoscia a questa terribile maledizione e dilaniai la mia carne.
Piansi sangue. Raccolsi le lacrime in una coppa e le bevvi.
Quando alzai il capo dal mio calice di dolore l'arcangelo Gabriele Gabriele il gentile, Gabriele, Signore della Pietà mi apparve. L'arcangelo Gabriele mi disse, "Figlio di Adamo, Figlio di Eva, osserva: la pietà del Padre è più grande di quanto tu possa immaginare perché già adesso s'apre un sentiero, una via di Pietà e tu la chiamerai [Golconda]. Parlane ai tuoi figli, Perché attraverso questa via potranno tornare a vivere nella luce".
E con ciò l'oscurità fu sollevata come un velo e l'unica luce fu lo sguardo splendente di Lilith.
Guardandomi attorno, seppi di esser stato Risvegliato.
Quando le mie forze iniziarono ad aumentatare improvvisamente in me scoprii come muovermi alla velocità del fulmine [Velocità] come prendere a prestito la forza della terra [Potenza] come rendermi pietra [Robustezza] Queste cose erano diventate per me naturali come respirare.
Poi Lilith mi mostrò come nascondersi dai cacciatori [Oscurazione] come imporre obbedienza [Dominazione] ed esigere rispetto. [Ascendente]
Quindi, Risvegliandomi ulteriormente, scoprii come mutare forma [Proteide] come regnare sugli animali [Animalità] come far sì che il mio sguardo andasse oltre la vista [Auspex]
Lilith mi ordinò di fermarmi, dicendo che avevo oltrepassato i miei limiti che ero andato troppo in là minacciando la mia stessa essenza.
Usando i suoi poteri mi ordinò di fermarmi. A causa del suo potere, le dovetti obbedire ma dentro me un seme era stato piantato un seme di ribellione e quando si voltò, mi avviai ancora una volta verso la Notte, vidi le infinite possibilità nelle stelle e seppi di esser pronto a prendere una via di potere, una via di Sangue. E così Risvegliai in me quest'Ultima Via, da cui tutte le altre sarebbero state accresciute.
Con questo nuovo potere, spezzai i ceppi che la Dama delle Notte mi aveva messo lasciai la Regina Dannata quella sera, ammantandomi di oscurità, fuggii dalle terre di Nod e giunsi infine in un luogo dove nemmeno i suoi demoni mi avrebbero trovato.
L asciate che vi racconti la storia di Zillah prima amante di Caino, prima sposa di Caino, colei dal sangue più dolce dalla pelle più soave dagli occhi più limpidi.
Sola tra i suoi figli, fu Lei che Caino desiderò. e lei ignorò il suo amore, voltandogli le spalle.
Né regali, né sacrifici né profumi o colombe né bei ballerini né cantanti, né buoi né sculture o bei vestiti niente avrebbe mutato il cuore di Zillah dalla pietra ai dolci frutti.
E Caino si tirò la barba, e si strappò i capelli, e prese a vagare per il deserto di notte, pensando a lei ardendo per lei, e una notte incontrò una vecchia strega che cantava alla luna.
Caino disse alla strega: "Perché canti così?" E la strega rispose: "Bramo ciò che non posso avere..."
Disse Caino alla strega "Anch'io. Cosa posso fare?" La strega sorrise e disse: "Bevi il mio sangue stanotte, Caino, padre dei Fratelli e torna domani notte. Allora, ti mostrerò la saggezza della Luna". Caino bevve Dal nudo collo della Strega, E se ne andò.
La notte seguente, Caino trovò la Strega dormiente su una roccia. "Svegliati, Strega" le disse Caino, "Sono tornato". La Strega aprì un occhio e disse: "Questa notte sognerò la tua soluzione. Bevi ancora da me e torna domani di notte. Porta un recipiente di ceramica, porta un coltello affilato. Per allora avrò la tua risposta.
Così Caino bevve un'altra volta il sangue della Strega che piombò immediatamente in un profondo sonno.
Quando Caino tornò, la notte seguente, la strega lo guardò, e sorrise. "Salve, Signore della Bestia", disse la Strega. "Ho la conoscenza che cerchi". "Prendi un po' del mio sangue nella bacinella che porti, mischialo con queste bacche, e queste erbe, e bevine la pozione".
"Sarai irresistibile. Sarai potente. Sarai imperioso. Sarai ardente. Sarai incandescente. Il cuore di Zillah si scioglierà come la neve a primavera".
E così, Caino bevve la pozione della Strega, poiché era innamorato profondamente di Zillah, e così tanto desiderava il suo amore.
E la strega rise. Rise forte e chiaro. Lo aveva ingannato! Lo aveva incastrato! Caino era furioso oltre ogni limite, Caino ricorse ai suoi poteri per fare a pezzi la Strega con la sua forza.
La strega rise un'altra volta e disse "Non farlo". E Caino non potè nulla contro di lei. La strega ridacchiò e disse "Amami". E Caino non potè fare nulla se non fissare i suoi vecchi occhi desiderare la sua pelle rugosa. La strega rise e disse: "Rendimi immortale". E Caino l'Abbracciò, e lei rise di nuovo, rise con la pura estasi dell'Abbraccio poiché non le fece male.
"Ti ho reso poderoso, Caino di Enoch, Caino di Nod, ma sarai sempre legato a me. Ti ho reso il padrone di tutto ma non mi dimenticherai mai! Il tuo sangue, potente com'è, legherà chiunque ne beva, come tu facesti, una volta a notte, per tre notti. Sarai tu il padrone. Saranno tuoi schiavi, come tu sei il mio. E benchè Zillah ti amerà, come desideravi, tu amerai me, per sempre. Vai ora, e reclama la tua amata compagna. Io ti aspetterò nei luoghi più oscuri, preparando altre pozioni per proteggerti".
E così, molto abbattuto, Caino tornò a Enoch. E ogni notte, per tre notti, Zillah bevve dal suo Sire, senza saperlo. E nella terza notte, Caino annunciò che avrebbe sposato Zillah, La sua più dolce Progenie, ed ella accettò.
P er un anno e un giorno Caino lavorò al servizio della Strega, che con la sapienza del sangue, lo aveva legato a sé come un prigioniero.
Gli rendeva visita di notte, obbligandolo a consegnarle il suo sangue per i suoi elisir segreti e le sue potenti pozioni.
Prendeva i Figli dei suoi Figli, e mai più ritornavano.
Però Caino era saggio. Non bevve mai più il suo sangue. Né lei glielo chiese, pensando che sarebbe stato suo schiavo per sempre.
Una notte, nel bosco, Caino andò a trovare la Strega, le parlò dei terribili sogni che aveva quando dormiva.
"Temo per la mia vita, Strega, Temo la profezia di Auriele, e la brama dei miei Figli per il mio sangue. Dammi la conoscenza segreta, che mi renda potente fra i miei".
E la Strega andò a un albero di cipresso e ne staccò un ramo. Prese un coltello e lo affilò.
"Prendi questo legno, affilato, forte, trafiggi il cuore del tuo figlio ribelle. Lo lascerà immobile, alla tua mercé. Invece di bere il sangue del tuo cuore, Sentirà il peso della tua giustizia".
Caino disse: "Grazie, Madre" e, muovendosi rapidamente, prese il paletto di cipresso lo sollevò e lo ficcò profondamente nel cuore della Strega.
Poiché Caino, il saggio Caino, non si era nutrito di lei per un anno e un giorno e poiché costrinse la sua Volontà con le proprie mani, ruppe il Legame che lo teneva avvinto a lei, e mutò la sua fortuna.
Lei rise ancora, mentre il sangue sgorgava e usciva a fiumi dalla sua bocca E i suoi occhi trasudavano odio.
Caino la baciò una volta ancora, baciò le sue labbra fredde e appassite e la lasciò lì, al gentile sorriso di Raffaele: il sole che sorge.
I n principio c'era solo Caino. Caino che [sacrificò] suo fratello per [amore] Caino che fu esiliato. Caino che fu maledetto per sempre con l'immortalità. Caino che fu maledetto con la brama di sangue. E' da Caino che tutti noi proveniamo, il Sire dei Signori.
Per un'era egli visse nella [Terra di Nod], in solitudine e sofferenza. Per un eone egli restò solo ma il passaggio del tempo affogò il suo dolore. E così ritornò nel mondo dei mortali, al mondo che suo fratello [Seth, Terzogenito di Eva] e i [figli di Seth] avevano creato.
Ritornò e fu il benvenuto. [Perché nessuno poteva ferirlo a causa del Marchio che gli era stato imposto] la gente vide il suo potere, e lo adorò. [Divenne potente, e il suo potere era forte grande era il timore e l'obbedienza che suscitava].
[E i Figli di Seth] lo resero Re della loro grande città, la Prima Città.
Però Caino si sentiva solo nel suo potere. Dentro di lui germogliò il seme della solitudine, e crebbe un fiore oscuro. Vide nel suo sangue la potenza della fertilità. Invocando demoni e ascoltando i loro sussurri, apprese il modo per creare dei figli propri. Arrivò a conoscere il suo potere e, così facendo, decise di Abbracciare qualcuno vicino a sé.
Ed ecco che Uriele, il temibile Uriele, si mostrò a Caino quella stessa notte, e gli disse:
"Caino, per quanto tu sia potente e marchiato da Dio, sappi questo: ogni tuo Figlio porterà la tua maledizione, la tua Progenie camminerà per sempre nella Terra di Nod, avrà paura della fiamma e del sole, berrà solo sangue e mangerà solo cenere. E poiché porteranno con sé il geloso seme che il loro padre diede loro, cospireranno e lotteranno gli uni contro gli altri, per sempre. Non condannare coloro tra i nipoti di Adamo che cercano di camminare nella rettitudine. Caino! Contieni il tuo terribile Abbraccio".
Tuttavia, Caino sapeva cosa doveva fare e un giovane, di nome Enosh, il più caro della stirpe di Seth, chiese di essere reso Figlio del Padre oscuro. E quantunque Caino fosse memore delle parole di Uriele, prese Enosh e lo avvolse nell'oscuro Abbraccio.
E così, successe che Caino generò Enoch, e nel farlo chiamò Enoch la Prima Città. E successe che Enoch chiese un fratello, una sorella, e Caino, padre indulgente, glieli diede, e i loro nomi furono Zillah, il cui sangue fu il preferito di Caino e Irad, la cui forza servì il braccio di Caino.
E questi Figli di Caino appresero come creare la propria Progenie, e Abbracciarono altri figli di Seth, senza pensarci.
E allora Caino il saggio disse: "Poniamo fine a questi crimini. Non ve ne saranno altri". E, poiché la sua parola era legge, la sua Prole obbedì.
La città visse per secoli, e divenne il centro di un potente Impero. Caino divenne intimo con gli altri. I [Figli di Seth] lo conoscevano, e lui, a sua volta, conosceva loro.
Il mondo si oscurò di peccato. I Figli di Caino vagavano quì e lì, indulgendo nei loro desideri oscuri.
Caino arse di collera quando i suoi figli lottarono. Scoprì menzogne ogni volta che litigavano. Conobbe la tristezza quando li vide abusare [dei Figli di Seth].
Caino vide i segnali nel cielo del crepuscolo, ma non disse niente.
Allora venne il Diluvio, una grande Inondazione che lavò via il mondo. La Città fu distrutta e con essa i figli di Seth.
Nuovamente, Caino cadde in un grande dolore e fuggì in solitudine. Abbandonò noi, che ne siamo Progenie, al nostro destino.
Lo trovammo, dopo aver cercato molto, nel profondo della terra, e ci ordinò di andarcene, dicendo che il Diluvio era stato un castigo, per essere tornato al mondo della vita e aver infranto la vera legge. Ci chiese di andarcene, così che lui potesse dormire.
E così restammo soli per trovare i figli di Noè, e annunciammo loro di essere i nuovi regnanti. Ognuno di noi creò una Prole per rivendicare la gloria di Caino, ma senza averne la saggezza o il ritegno. Scoppiò una grande guerra, gli Anziani schierati contro i loro Figli, proprio come disse Uriele, e i Figli uccisero i loro genitori.
Si ribellarono usarono legna e fuoco spade e artigli per distruggere coloro che li avevano creati.
I ribelli edificarono una nuova città. Lontano dall'Impero caduto, raccolsero i Tredici clan, dispersi dalla Grande Guerra, e li riunirono.
Portarono il Clan dei Re [Ventrue], il Clan della Bestia [Gangrel], il Clan della Luna [Malkavian], il Clan dei Celati [Nosferatu], il Clan dei Vagabondi [Ravnos], il Clan della Rosa [Toreador], il Clan della Notte [Lasombra], il Clan degli Scultori [Tzimisce], il Clan del Serpente [Setiti], il Clan della Morte [Cappadoci], il Clan dei Guaritori [Salubri], il Clan della Caccia [Assamiti], e il Clan dei Sapienti [Brujah].
Costruirono una bella città e gli abitanti li adoravano come divinità. Crearono una nuova propria Progenie, La Quarta Generazione di Cainiti.
Ma temevano la Jyhad, la Profezia di Uriele, e agli Infanti fu vietato di creare altri della loro specie. Questo potere spettava solo agli Anziani. Se veniva creato un Infante, esso veniva cacciato e ucciso, e con lui il suo Sire.
Sebbene Caino fosse lontano da noi, sentivamo il suo occhio attento a sorvegliarci, e sapevamo che seguiva i nostri movimenti, i nostri destini.
Egli maledisse [Malkav], quando quello diffamò la sua immagine, condannandolo alla pazzia, per sempre. Quando [Nosferatu] fu trovato a soddisfare in modo osceno i suoi piaceri con i suoi stessi Figli, Caino posò la sua mano su [Nosferatu], e gli disse che avrebbe sempre indossato il suo male, e ne distorse il volto. Ci maledisse tutti, per aver ucciso la parte migliore dei suoi Figli, la Seconda Generazione, che avevamo inseguito, uno a uno, Zillah la bella, Irad il forte, e Enoch, il Primo Sovrano. E li avevamo pianti tutti, poiché eravamo tutti della stessa specie, e tutti della famiglia dei figli di Caino.
Benché questa città fosse grande come quella di Caino, anch'essa invecchiò. Come tutte le cose viventi, cominciò lentamente a spegnersi. Gli dei non videro subito la verità, e quando infine la colsero era già troppo tardi.
Poiché, come Uriele aveva detto, dal seme del Male fiorì una rosa rosso sangue, e [Troilo], il Figlio del Figlio di suo Figlio si ribellò, e ammazzò suo Padre, Brujah. E mangiò la sua carne. Allora la guerra investì la città e niente poté più essere come prima.
I Tredici videro la loro città distrutta, e il loro potere, estinto. E allora furono obbligati a fuggire, la loro Progenie con loro. Molti furono uccisi nella fuga, poiché erano diventati deboli. Senza la loro autorità, tutti erano liberi di creare la loro Prole, e presto vi furono molti nuovi Fratelli, che governarono sulla faccia della Terra, ma ciò non era destinato a durare.
Nel tempo, finirono per esserci troppi Fratelli e allora fu di nuovo guerra. Gli Anziani erano già nascosti, perchè avevano imparato la cautela, ma i loro Figli avevano fondato le proprie città e Stirpi, e furono loro a morire nella grande guerra che ne seguì. La guerra fu talmente grande, che nessuno di quella Generazione sopravvisse per raccontarlo. Ondate di carne mortale furono inviate per i continenti a distruggere e bruciare le città dei Fratelli. I Mortali credettero di combattere le proprie guerre, ma fu per noi che versarono il loro sangue.
Quando la guerra fu finita, tutti i Fratelli si nasconsero gli uni dagli altri, e dagli umani che li circondavano. Tuttora continuiamo a nasconderci, perché la Jyhad continua ancora.
E nessuno può predire quando Caino si desterà dal suo sonno in terra e invocherà la città della Gehenna, l'Ultima Città, la Città del Giudizio. La Jyhad continua ancora.
Q ueste sono le parole che Caino disse, riguardo la nostra Progenie, mentre governava Enoch come Re. Udite le parole di Caino il Legislatore:
"Non creerete Progenie contro la mia volontà, e se ne avrete il permesso, sceglierete saggiamente fra i Figli di Adamo pensando a loro come ai vostri futuri Fratelli o Sorelle.
Pensate alla notte eterna che vi aspetta, memori della Profezia di Auriele: sempre gli Infanti si leveranno per trucidare il Sire.
Sappiate che, come in tutte le cose, Il Padre supera il Figlio, la Madre la Figlia: solo attraverso me giungerete alla Verità, solo attraverso me giungerete alla Pace, solo attraverso me Risveglierete il vostro Potere.
Sappiate che il diritto di vita e di morte, come già ai miei tempi, spetterà sempre al Sire sull'Infante, Nei Cieli come in terra così è stato stabilito. Mio Padre, Adamo, su di me io su di voi e voi, Figli miei, sulla vostra Progenie.
Non permetterete che vostro Figlio viva se si scopre che ha ucciso uno dei vostri Fratelli bevendone il sangue del cuore. Questa è la Via dei Serpenti, e io la proibisco.
Non Abbraccerete gli indegni, né userete l'Abbraccio come punizione e non Abbraccerete nemmeno i più giovani che dovrebbero vivere a lungo prima di essere introdotti nella mia famiglia, in modo che la saggezza della nostra stirpe cresca.
Non Abbraccerete gli ammalati, i folli o chi è pieno di malumore, poiché macchierebbero il Sangue.
Mai ci sarà un numero di Figli di Caino maggiore dei Figli di Seth in uno stesso posto, né più d'uno di Caino per ogni tre di Seth.
Ogni Figlio apprenderà dal proprio Sire la Legge e le Tradizioni, i Riti e i Costumi come io li ho dati a voi.
Non Abbraccerete le Bestie della Luna, poiché sarebbero reietti e Abominio sarebbe il loro nome. Non assaggerete il loro sangue, poiché vi sono proibiti, e porterebbero la Morte al nostro uscio.
Non Abbraccerete il sangue degli Illuminati, ma ascolterete le loro parole osserverete le loro azioni, pronti a muovervi rapidamente se colpissero: sono una spada utile, ma spesso troppo aguzza.
Non assaggerete il sangue dei Selvaggi, perché in esso vi è Follia, né li Abbraccerete: perché non sopravvivereste.
Non Abbraccerete Amore, perché nel mio Abbraccio Amore diverrebbe freddo, appassirebbe e morrebbe.
Q ueste sono le parole che Caino disse, riguardo i Figli di Seth, mentre governava Enoch come Re. Udite le parole di Caino il Legislatore:
"C'è stato dato Dominio sulla discendenza di Seth, terzo figlio di Adamo, e poiché è il nostro Fratello minore, veglieremo sui suoi Figli come fossero i nostri, mostrando loro la retta via, e, in cambio, loro ci serviranno per il resto dei loro giorni.
Ci serviranno quando il Sole cavalca il cielo, vegliando sulle nostre case con acqua fresca, contro il Fuoco di Michele. Ci nutriranno, ci vestiranno, balleranno per noi, ci offriranno una canzone giaceranno con noi, ci daranno conforto ci consiglieranno, e noi ascolteremo i loro consigli ci adoreranno, e noi non permetteremo il loro culto.
Non diverrete Dei agli occhi dei Figli di Seth perché l'Altissimo, ingelosendosi nel suo cielo, distruggerebbe la stirpe di Caino per sempre. Ricorda Ashtareth dal volto gentile ricorda l'abbondanza di Baal ricorda il forte Tammauz sappi che i Figli di Seth si ribelleranno con le armi dell'Altissimo e ci conquisteranno, se saremo come Dei per loro.
Guiderete i Figli di Seth come un pastore fa col proprio gregge, li abbatterete quando necessario, ne purificherete il sangue, e li manterrete in salute.
T rova un posto che sia tuo, e i mortali che vi dimorano, fanne il tuo ovile fanne il tuo calice, fanne il tuo pane santo.
T enete a mente che ciò che fa un Mortale segnato con il Potere di un altro Cainita, in realtà è come se venisse fatto dal Figlio di Caino stesso, e sarà quel Cainita a pagare il prezzo di un crimine o di una pena. Che si tenga un Conto di queste cose, e che i Figi di Seth non siano mere spade nelle mani di loschi estranei.
Tenete a mente il triplice sorso, il Legame di Sangue, e lasciate che i più capaci fra i Figli di Seth, servano i Figli di Caino, perché noi siamo l'origine della Saggezza, e dobbiamo essere serviti.
Parimenti, nei Legami di Sangue sappiate che non vi è Legame più forte di quello che Caino ha con i propri Figli, e che attraverso me, tutti i vincoli sono rotti, tutte le catene spezzate.
Tenete a mente i Figli dell'Altissimo, i Cherubini, i Serafini, gli Arcangeli, poiché il loro tocco vi brucerà come la Fiamma di Michele.
Tenete a mente i Figli del Bassissimo, la Stirpe del Serpente, poiché anche il loro tocco vi brucerà, le loro lingue vi blandiranno, vi inganneranno.
Se necessario, nutrite le Bestie dei campi col vostro Sangue: diverranno forti e leali, ma guardatevi dalla Bestia dentro la Bestia, e non alimentate una Sete che non può essere placata.
C oloro che scegli di benedire con la Potenza di Caino, potranno vivere nella tua casa, per proteggerti, e non permetterai che nessuno Abbracci questi custodi, lasciandogli bere il tuo sangue al momento appropriato: fa' che la loro Forza sia la tua, una Forza che non cessi col sole, fa' che i loro Occhi siano i tuoi, Occhi che vedano di giorno. Fa' che le loro Orecchie siano le tue, Orecchie che sentano mentre tu dormi.
Fa' che coloro che servono siano considerati i più grandi tra i Figli di Seth, i più privilegiati. Fa' che godano delle eccellenti stoffe dei Fratelli, fa' che godano della lieve musica dei Fratelli, fa' che conoscano la dolcezza del nostro vino. Proteggili da coloro che vogliono ostacolarli e ferirli, e indignati se uno di coloro-che-servono dovesse essere ucciso da un altro Fratello, poiché nessun Fratello ha il diritto di uccidere il Servitore di un altro senza esserne provocato.
L e Bestie della Luna, coloro-che-cambiano, sono i più Antichi di tutti, vagavano già per le terre prima di mio Padre. Non indugiare sulla loro via, scansali, loro ci braccano come lupi nell'ovile. Poiché noi siamo di una razza, e loro di un'altra. Guardati dalla loro terra sacra, cammina con cautela nelle regioni selvaggie. Il loro morso è come il nostro, i loro artigli come i nostri, non indugiare sulla loro via, poiché noi siamo di una razza, e loro di un'altra.
D ei pazzi, dei selvaggi, ti dico, per prima cosa, non bere il loro sangue! Piuttosto guardali, belli nella loro impetuosità, affascinanti nel loro mistero, letali in combattimento. Sole tra le creature della notte mi tennero compagnia sulla terra portandomi acqua quando ero assetato e potevo ancora respirare.
Come me, anch'essi furono scacciati, come i miei Figli, essi non hanno una casa, come i Figli dei miei Figli, essi si aggirano, come mia Madre e mio Padre, sanno troppo, ma tengono per sé i propri consigli di loro dico ricordati bene: taci! Non dire nulla. Osserva, e impara.
L a Madre del Potere, Lilith l'oscura, E' la più grande di loro, ma ce ne sono altri, e altri ancora verranno. Non bere il loro sangue, o ti intrappoleranno. Diffida di loro, poiché sono astuti. Conoscono la sapienza di Adamo, e la saggezza di Eva, sono alfieri del fuoco, coltivatori della terra, allevatori di animali, forieri della scrittura, sono i figli del Sole, gli Astri Nascenti. Cercheranno di coinvolgerti nel loro viaggio. Resisti! Resisti! Il loro cammino non si cura alla fame, al sangue e al corpo. Non fidarti di coloro che guardano all'alba con occhi splendenti: Ricorda sempre che l'Albeggiare annuncia la tua morte.
R icorda: vi è un luogo oltre lo spirito, oltre la vita che è Tenebra, Oscurità, ove dimorano le Ombre. Un'isola, una fortezza, un regno dei Morti, ho viaggiato fino a lì attraverso un sentiero di rovina e ho veduto il temibile re della Città stigia che sedeva a corte. Ho visto gli incappucciati senza volto traversare lo Stige. Sciamavano attorno a noi come mosche sulla carogna, e come noi, si nutrivano di paura, estasi e ira.
Morti eppur non morti, sono più vicini a noi di quanto mai sapremo.
Il Sangue di mio Fratello inveisce contro di me nel sonno mentre il Sole solca il cielo, sento mio fratello, il secondogenito Abele, urlare. Ricorda gli spiriti di coloro che sono morti, sappi che la loro forza non ti appartiene. Ascolta le loro parole: sono colme di saggezza. Non ascoltarne le canzoni: sono la strada per l'oblio. Non cercare di legarli, ma liberali, se puoi. Così comanda Caino, lui stesso imprigionato e liberato.
N on ucciderete il vostro Sire né berrete sangue dal suo cuore.
Avrete come Signore il più anziano tra di voi, poiché il più anziano è anche il più vicino a me, vostro Padre.
Onorerete l'un l'altro la vostra Casa.
Onorerete l'uno l'altro il vostro Dominio.
Mai vi paleserete come Dei agli occhi dei Figli di Seth.
Onorerete la Progenie di un altro.
Onorerete sempre il vostro Sire.
Insegnerete alla vostra Progenie le vie dei Fratelli.
Non Abbraccerete mai Amore.
Mai vi nutrirete delle Bestie della Luna, dei Selvaggi, dei malati, dei folli o degli ubriachi.
Proteggerete sempre coloro-che-servono.
Offrirete sempre ospitalità ai vostri Fratelli e Sorelle. Ai Fratelli e Sorelle del vostro Sire offrirete sempre la parte migliore della vostra casa, mentre ai Fratelli e Sorelle della vostra Progenie offrirete riparo dal Sole e il sangue di una pecora, e nient'altro.
Mai scorderete il Sire di tutti i Signori, Caino il Vagabondo.
S crollatevi di dosso le catene mentali dell'Anziano, trovate voi stessi E vedete la verità che si rivela. La verità, così vista, rischiarerà la vostra anima e guarirà le vostre ferite.
Per prima cosa, conoscete voi stessi, e siate sincero con voi stessi.
Tutti voi siete miei figli, ma preferirei frantumarvi come porcellana difettosa piuttosto che assistere alla vostra debolezza essendo voi nient'altro che una copia malriuscita del mio stampo.
A scoltate figli miei, camminerete sulla terra, viaggerete lontano e porterete queste Parole. Siate un passo avanti a coloro che vedono dalla Luna.
Non tollerate debolezze, mantenete la lealtà tra i vostri figli. Camminate a testa alta, e lasciate che sia la Bestia a guidarvi.
Segnate il vostro territorio di caccia, così che i vostri fratelli e sorelle lo sappiano e non vi entrino.
Prendete tutto ciò di cui avete bisogno, ma ricordatevi che il cacciatore può divenire preda e che ci sarà sempre chi ci troverà non importa quanto fuggiamo.
Se sarete confusi, andate e nutritevi solo di animali per tutta una luna, dormite nella terra e bevete acqua dolce.
Sentirete la mia voce nelle vostre orecchie come il lontano richiamo di un uccello o il ruggito del leone. E allora saprete cosa fare.
Non permettete che nessuno dica che la Casata dei Gangrel è disonorevole. Non permettete che nessuno dica che non siamo coraggiosi. Non permettete che nessuno dica che non siamo leali.
Voi, figli della Bestia, figli dell'Oscurità siete primi tra i Fratelli.
N ella mezzanotte in frantumi che canta, tra le sabbie coralline del tempo per i cancelli sanguinanti del cielo oltre le sentinelle nella mia mente.
Scatenate presto la trasformazione scatenate la notte di terrore scatenate il sangue degli amanti scatenate l'odore della paura.
Vi vedo seguire i miei passi per i campi di gelsomino al chiar di luna. Porgete l'orecchio mentre vi parlo delle stelle e dei loro antichi amori.
Oltrepassate i campi di papaveri accesi dalla fiamma verso torri d'Osso Annerito Seguitemi, Bastardi di Caino seguitemi, io non ho dimora.
Mentre prosciugo dolcemente il sangue della vostra vita mentre sospirate nelle mie calde mani mentre suggo con cura la vostra follia che cola giù come nastri cremisi
Danzo al ritmo dei folli e prego che mi troviate matto perché se guarirete la radice mi vedrete senza veli e mi troverete colpevole della verità.
S iete i figli dell'Ombra siete i figli e le figlie dell'Oscurità Andate in cerca del luogo più oscuro fatelo vostro cibatevi del malvagio, cibatevi del peccatore, cibatevi delle anime malvagie, perchè questa è la nostra dieta, questo il desiderio di nostro Padre, il nostro pasto prestabilito.
Figli miei, non guardate ai vostri volti per maledirmi, perché io so che la bellezza interiore sarà sempre la più grande.
N ella quiete conoscerai la bellezza, nella bellezza conoscerai la verità, nella verità l'amore, nell'amore la quiete.
Figli miei, mie creazioni, mie meraviglie osservate e ascoltate, ascoltate e osservate.
Usate la vostra vista, per vedere la verità nella bellezza. Usate la vostra velocità, per restar fermi. Usate la vostra bellezza, per conoscere la verità.
Figli miei, mie creazioni, rose gentili ho invocato la vostra scultura ho invocato la vostra pittura ho invocato le vostre canzoni ho invocato le vostre danze.
Figli bellissimi, bellissime creazioni l'oro non è così prezioso, il Miele non così dolce il Latte non così puro
Come la tigre, azzannate, come il falco, andate in picchiata, come il gatto, predate.
Bei predatori! Dolci succubi! Audaci incubi! Assaggiate il sangue delle vergini e prendetene godimento!
Trovate la vostra più grande Gioia, perseguite la vostra più grande Gioia, e sappiate che vi osservo, affascinato, figli miei, mie creazioni, mie beltà!
G overnammo Enoch! Governammo la [Seconda Città]! Dumuzi! Gilgamesh! Zeus! Giove! Siamo ogni grand'uomo, ogni uomo perfetto. Governiamo, non con la forza, ma per diritto.
Sii il legislatore, l'artefice porta [la mia sacra persona] tra i popoli, tieni fede al patto, riduci in ceppi i ribelli, glorifica i combattenti e i vincitori, porta sempre con te spade robuste, e occhi attenti alle tue spalle.
Non fuggire impaurito alla vista del Sole! Né indietreggiare a quella del Fuoco! Benché maledetti siamo i Signori della Terra, e tutto ricade in nostro potere.
S appiate che foste creati per essere distrutti siete il candido agnello, il nobile sacrificio siete la parte migliore del dono di Caino e sulle vostre spalle grava il suo più grande Peccato poiché, unico tra i figli di Caino chiesi perdono all'Altissimo, e fui raggiunto dai peggiori demoni del Bassissimo serpenti che mi mordevano nel sonno vermi ripugnanti che succhiavano il mio sangue da cui appresi come togliere il nero dal sangue le ferite dalle carni, il male dalle anime. E sebbene possa morire, voi, figli miei, continuerete a vivere.
Schiudete l'Occhio, e guardate al mondo com'è realmente, e sappiate che ciò che fate ora andrà a giovamento di un'altra generazione.
E i nemici di Caino erano potenti, e scesero a combattere sulle sue tracce, come segugi, l'odore non sarebbe scemato con la pioggia o il trascorrere delle lune, e con molta fatica
Grande era l'abilità dei cacciatori, mentre cercavano il proprio Padre e videro ...usarono l'antica Disciplina per trovare la strada per Shal-ka-mense.
Al fine giunsero nel luogo segreto dove Caino si era nascosto, tra le acque. Mostrandosi, Caino li chiamò "Nobili figli, nobili figlie, perché disturbate il mio sonno?"
E quelli tentarono di abbracciare loro Padre con armi d'acciaio e di legno, ma Caino il Lampo, Caino il Rapido, non sarebbe stato fermato da alcuno di loro.
Sotto le acque tempestose e arricciate, oltre la pozza del Veyd-sah-me, nell'antro di Shal-ka-mense si riunirono, si riunirono, per abbracciare la forma del Padre dormiente.
Lo trovarono assopito? Lo trovarono sveglio battagliero, con occhi brillanti, sorridente ai suoi antichi Infanti, guerreggiante nel giorno nascente.
Ora le stelle, una ad una si accendono nel cielo luminoso, ora le fiamme ardono inferno e cenere ora il calore svela il rogo.
Troppo a lungo! I cacciatori attesero ancora, troppo a lungo! Stettero sul Veyd-sah-me indugiarono abbastanza per vedere la luce dell'Alba sul Volto del Padre.
E nel Marchio ardente e mutevole, videro l'odio di sé del Dito di Dio torcersi e rivoltarsi, la parola di Dio che segnò il destino solitario di Caino.
E mentre quelli si consumavano nelle fiamme infernali, mentre vedevano le carni sciogliersi, mentre bruciavano coi loro stessi Fratelli, Caino benedì altre pire funebri compiendo il suo sanguinoso Sacramento.
Non aspirate al sangue del vostro Anziano non aspirate al sangue del Sire del vostro Sire non aspirate al sangue che vi rese sua Stirpe poiché subirete il rogo funebre quando pagherete per il vostro peccato immortale.
E' molto difficile, figli miei, previscrivere per voi le pene del rogo, del dissanguamento, della decapitazione, della tortura, della paralisi, dell'esposizione al sole.
Siete i miei Infanti: soli tra ciò che esiste, siete voi la mia sola compagnia, sarete sempre incatenati come i padri sono legati ai propri figli e i figli, ai padri.
Pur tuttavia, sradicherò il seme cattivo estirperò i peggiori tra voi poterò il mio albero oscuro nel modo che mio padre, Adamo mi insegnò.
"N on chiedere consiglio al Clan della Rosa, poiché non ti daranno una sola risposta".
"Attento ai Gangrel, e quando li vedi inquieti, vattene".
"I primi a morire in qualunque Jyhad sono i Nosferatu".
"Benedici coloro che combattono i nostri nemici naturali, tieni in salvo il portatore d'acqua, il costruttore, il becchino. Costoro non saranno prede".
"Non lasciare che preti, poeti o contadini ti vedano nutrirti. Nessuno di loro te lo permetterà".
"Fa' dell'Onore il tuo scudo, la tua spada e il tuo mantello: lascia che il Ventrue salvi la faccia, e andrai lontano".
"Se vuoi sbarazzarti di un nemico, sopravvivigli".
"La vendetta è migliore se il sangue è ancora caldo".
"Sappi che vi sarà sempre un Cesare: pagagli quanto gli è dovuto".
"Combatti la prima battaglia, vinci la prima guerra".
"Attento ai tuoi stessi Infanti: sulle loro labbra c'è il dolce sapore della Diablerie".
"Un sorso di Sangue, lo bevo. Due, li accetto. Tre, li rifiuto".
"Non commerciare con le Tenebre: a tempo debito ci reclameranno tutti".
"Cavalca la Bestia, non lasciare che sia essa a cavalcarti".
"Non stringere amicizia con i Poeti, finiranno col cantare troppo di te".
"Nessuno ti conosca. Vivi nell'ombra".
"Quando la Croce ha una punta, mettiti in salvo".
"Prendi delicatamente dalle donne. Direttamente dagli uomini. Dolcemente dai bambini. Cautamente dagli animali. Con i Fratelli, spartisci. Con le Bestie-della-Luna, banchetta".
"Sii un Re: tuo sacro dovere è proteggere il debole e combattere il forte".
S ilenzio! Ascolta il richiamo del corvo! La quiete del vento che sale caldo sulla strada, le torri celano le tenebre del giorno.
Quando i Sogni di Lasombra diverranno realtà, nel giorno in cui la luna correrà come sangue e il sole s'alzerà nero in cielo, quello è il giorno del Dannato, in cui i figli di Caino risorgeranno.
E il mondo diverrà freddo e presenze immonde sgorgheranno dal suolo e vi saranno grandi tempeste, il fulmine accenderà incendi, le bestie marciranno e i loro corpi, contorti, cadranno.
Così, anche, i nostri Antenati sorgeranno dalla terra romperanno il loro digiuno con i primi di noi ci consumeranno tutti.
Il Secondo Giorno, Caino tornerà e chiamerà a raccolta i suoi Figli nel luogo della Prima Città farà loro un cenno, dal suo trono di basalto.
E Caino chiamerà ad alta voce i nomi di coloro che saranno distrutti, poiché troppo grandi sono i loro crimini e tutti coloro che si cibarono del sangue del cuore del loro sire saranno condotti innanzi al Trono Nero e costretti a bere il sangue di Caino e il Sangue di Caino divorerà il loro sangue e la Madre Oscura in persona sarà condotta innanzi e lì, nella valle di Enoch, vi sarà battaglia, un duello tra il Padre Oscuro e la Madre Oscura. La Regina Demone morderà a fondo il Re Dannato morderà più a fondo non ci sarà dato sapere ciò che accadrà, ma il cielo si spaccherà, come la terra al di sotto e le forze degli Inferi si riverseranno dal sottosuolo.
Il Terzo Giorno, vi sarà silenzio, i corvi si ciberanno delle carogne, la peste danzerà tra le rovine gli ultimi Selvaggi lasceranno questo luogo le ultime Bestie della Luna combatteranno e periranno e gli Antidiluviani faranno per sé un Impero di Sangue governeranno con ferrei artigli strapperanno i cuori dei sopravvissuti e la totalità dei viventi sulla terra andrà a vivere nell'Ultima Città, chiamata Gehenna. E verrà un regno di mille anni, e non vi sarà amore, vita, o pietà, i potenti saranno come schiavi, i puri saranno resi immondi ogni buon dono, ogni dono perfetto verrà corrotto dal Padre delle Tenebre, il cui potere salirà dai reami inferiori.
Quando le nevi devasteranno la terra e il sole guizzerà come una candela nel vento, allora, e solo allora nascerà una donna, L'ultima Figlia di Eva e in Lei si deciderà il destino di tutto.
E non riconoscerete questa donna, che per il marchio della Luna su di essa e lei affronterà itradimento, odio e dolore poiché in lei risiede l'ultima speranza.
E conoscerete questi ultimi tempi come l'Era dei Sangue Debole, che segnerà i vampiri che non possono Generare la riconoscerete dai Senza Clan, che verranno a governare, la riconoscerete dai Selvaggi, che ci daranno la caccia perfino nella città più salda la riconoscerete dal risveglio di alcuni tra i più antichi, la Strega si desterà e annienterà tutto riconoscerete questa era perché una mano nera si leverà e soffocherà tutti coloro che le si opporranno e coloro che si bevono il sangue del cuore fioriranno e i Fratelli staranno per conto proprio, e la vitae sarà rara come i diamanti.
Badate a questi segni, sono in arrivo! Gehenna verrà sulla terra.
Badate all'ombra che vola badate al drago che si leva badate all'oscurità che si muove badate all'ombra della luna badate all'angelo che muore badate alla fanciulla che piange badate ai bambini Abbracciati badate ai Senza Clan che fuggono.
E verrà il tempo in cui il Sire scaccerà l'Infante il Sire abbandonerà l'Infante alla mercé del sole e non vi sarà scampo per i Senza Clan nessuno scampo per i Senza Clan benché bastardi dei loro Signori dimenticati saranno la maledizione di Auriele sui loro odiosi Signori saranno la maledizione sui loro ignavi Signori per aver imbrogliato Caino saranno la maledizione dei cacciatori resi preda.
I Senza Clan non avranno sentiero da seguire né famiglia da menzionare né generazione da sostenere né tradizioni da mantenere né usanze da tramandare né ospitalità da offrire. Perché create questi orfani? Perché li abbandonate in mezzo alla strada? Sono il nero seme della nostra rovina si uniranno a coloro che ci odiano seguiranno gli Infanti di Brujah, faranno scorrere il sangue in abbondanza uccideranno i morti mangeranno la nostra stirpe urleranno e sfonderanno le nostre porte invocheranno a gran voce giustizia I Senza Clan, tutti, si riverseranno sulle nostre mura I Senza Clan, tutti, scopriranno i passaggi segreti I Senza Clan, tutti, sono l'immonda schiatta di Lilith I Senza Clan, tutti, sono Risvegliati nuovamente I Senza Clan, tutti! Nessuna famiglia, nessuna insegna, nessuna lealtà, nessun anziano.
Badate a coloro che vagano senza un clan, poiché saranno la nostra fine. Compatiteli! Adottate gli orfani se potete. Ma teneteli d'occhio. In essi vi è il seme cattivo del loro Sire.
E loro chiesero a Caino, il vecchio Padre: "Perché ci vieti di Abbracciare coloro che amiamo?" E Caino rispose loro: "L'amore è la dolce pioggia che piove dall'Altissimo. L'amore è il dono della vita. Non ricordate dunque la Maledizione di Auriele? Che dobbiamo mangiare solo ceneri, bere solo sangue? Il sangue non è dolce pioggia. La nostra bevanda ruba la Vita". E allora gli occhi di Caino presero ad avere Visioni, ed egli si calmò, e disse: "Ma se mai uno di noi ricevesse in dono l'amore di un mortale senza il Comando o la Soggezione, senza coercizione alcuna, un Amore donato liberamente, allora quell'Amore sarà come dolce pioggia perfino per il più umile di noi. E sebbene non lo Abbracceremo, ci nutrirà come se cenassimo alla tavola del Padre sazierà la sete più profonda. Ma ricordate, figli miei! I Figli di Seth ci odieranno per sempre perché siamo i loro predatori siamo i loro Padroni ed essi, nel profondo dell'anima, lo sanno. Non cercate l'Amore tra di loro! Non ve lo daranno. Non siate sciocchi.
C he ci dici delle Bestie della Luna che ci predano, Padre?" "Verrà un tempo, negli ultimi giorni in cui le Bestie della Luna diveranno inquiete e cominceranno ad estinguersi come un lupo infermo che deve lasciare il branco, preferiranno lottare piuttosto che morire di malattia e così ci troveranno e ci uccideranno.
Badate bene al Clan della Bestia! Perché essi avranno la chiave essi apriranno il sentiero della protezione essi apriranno il sentiero dell'inganno essi apriranno il sentiero della pace.
V errà un tempo in cui la Maledizione dell'Altissimo non sarà tollerata oltre in cui la Discendenza di Caino finirà in cui il Sangue di Caino si indebolirà, e non ci sarà Abbraccio per questi Infanti poiché il loro sangue scorrerà come acqua, E la sua Potenza scemerà. Allora, saprete che Gehenna sarà presto su di voi.
V errà un tempo in cui le teste di tre Principi vedranno ardere l'alba su una colonna bianca. Verrà un tempo in cui un'antica fame si risveglierà nelle profondità dei boschi del nord e consumerà tutti i suoi figli.
Verrà un tempo in cui un'Antica Oscurità si desterà nelle profondità di una città che ha dimenticato e sorprenderà gli Anziani suoi figli.
Da questi segni saprete che il Padre Oscuro, bastardo di Caino si sarà risvegliato, e berrà a fondo il sangue che gli è stato sacrificato.
Da questi segni saprete che è giunto il tempo di rivendicare la salvezza del vostro Clan e di combattere il Padre Oscuro.
Da questi segni dovete sapere che Gehenna attende dietro la porta come una attore aspetta dietro le quinte. Sta arrivando! E' vicina!
Rifulge di nero il sole! Rifulge di sangue la luna! Gehenna è in arrivo.
Grazie a Bloodyrosevampire e Alrauun per l'assistenza sui font
Edited by Ater Pater - 4/9/2019, 11:37
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