Il Libro di Nod

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    Cronaca di Caino




    I primi tempi

    S
    ogno dei tempi antichi
    del ricordo più lungo.
    Parlo dei primi tempi,
    del più antico Padre
    canto dei primi tempi
    dell'alba dell'Oscurità.

    A Nod, dove la luce del Paradiso
    illuminava il cielo notturno
    e le lacrime dei nostri
    genitori bagnavano
    la terra.

    Ciascuno di noi, a suo modo,
    si preparava a vivere
    e a trarre nutrimento dalla terra.

    E io, Caino il primogenito, io,
    con oggetti aguzzi
    piantavo i semi oscuri
    bagnandoli nella terra
    accudendoli, osservandoli crescere.

    E Abele, il secondogenito Abele,
    accudiva gli animali
    aiutava le loro sanguinose
    nascite
    nutrendoli, osservandoli
    crescere.

    Lo amavo, mio
    Fratello
    era il più intelligente
    il più dolce
    il più forte
    era la parte migliore
    della mia gioia.

    Poi, un giorno
    nostro Padre ci disse,
    Caino, Abele,
    dovete offrire un sacrificio all'Altissimo
    un dono della miglior parte
    di tutto ciò che avete.

    E io, Caino il primogenito, io
    raccolsi i teneri germogli
    i frutti più belli
    l'erba più dolce.

    E Abele, il secondogenito Abele,
    uccise il più giovane,
    il più forte,
    il più dolce dei suoi animali.

    Sull'altare del Padre
    disponemmo i nostri sacrifici
    e vi appiccammo fuoco
    guardando il fumo portarli
    fino all'Altissimo.

    Il sacrificio di Abele, secondogenito,
    fu dolce all'Altissimo
    e Abele fu benedetto.

    E io, Caino il primogenito, io,
    fui colpito di lassù da
    parole dure e maledizioni,
    perché la mia offerta non fu ritenuta degna.

    Guardai il sacrificio di Abele,
    ancora fumante, la carne,
    il sangue.
    Piansi, mi coprii gli occhi,
    pregai giorno e notte

    E quando
    il Padre disse
    il tempo
    per il sacrificio
    è di nuovo giunto

    E Abele
    condusse il suo più giovane,
    più dolce,
    più amato
    al fuoco sacrificale.

    Io non portai i miei
    più giovani,
    più dolci,
    perché sapevo
    che l'Altissimo
    non li avrebbe
    voluti.

    E mio fratello,
    il mio amato Abele
    mi disse
    "Caino, non hai portato
    un sacrificio,
    un dono della miglior
    parte della tua gioia,
    da ardere sull'altare
    dell'Altissimo".

    Piansi lacrime d'amore mentre,
    con oggetti aguzzi,
    sacrificavo ciò
    che era
    la miglior parte della
    mia gioia,
    mio fratello.

    E il sangue di Abele
    coprì l'Altare
    e odorava di buono
    mentre bruciava.

    Ma mio Padre disse
    "Sii maledetto, Caino,
    che hai ucciso tuo fratello.
    Come io fui cacciato
    così sarai tu".

    E mi esiliò a vagare nell'Oscurità,
    la terra di Nod.

    Fuggii nele Tenebre
    non vedevo alcuna fonte di luce
    ed ero spaventato.
    E solo.


    L'Arrivo di Lilith
    E
    ro solo nelle Tenebre
    ed ebbi fame,
    ero solo nelle Tenebre
    ed ebbi freddo,
    ero solo nelle Tenebre
    e piansi.

    Ed ecco giungere a me
    una dolce voce,
    una voce di miele
    parole di conforto
    parole di quiete.

    Una donna, oscura e
    bellissima,
    con occhi che
    penetravano le
    Tenebre
    venne
    a me.

    Conosco la tua storia, Caino di Nod"
    disse, sorridendo.
    "Sei affamato. Vieni! Ti nutrirò.
    Sei infreddolito. Vieni! Ti vestirò.
    Sei triste. Vieni! Ti conforterò".

    "Chi conforterebbe un Maledetto come me?
    Chi mi vestirebbe?
    Chi mi nutrirebbe?”

    "Sono la prima moglie di tuo Padre,
    che disobbedì all’Altissimo
    e ottenne la Libertà nelle Tenebre.
    Sono Lilith.

    Un tempo ebbi freddo, e non c’era calore
    per me.
    Un tempo ebbi fame, e non c’era cibo
    per me.
    Un tempo fui triste, e non c’era conforto
    per me”.

    Mi accolse, mi nutrì,
    mi vestì.
    Tra le sue braccia, trovai conforto.
    Piansi finché il sangue
    non scese dai miei occhi
    e lei lo fece andare via con un bacio.


    La magia di Lillith
    R
    estai per un po'
    nella Casa di Lilith
    e le chiesi
    "Come hai costruito questo posto,
    come hai tessuto abiti,
    come hai coltivato del cibo
    dalle Tenebre?"

    E Lilith sorrise e disse,
    "Diversamente da te, io mi sono Risvegliata.
    Vedo i Fili che si intrecciano,
    intorno a te. Faccio del Potere
    ciò di cui ho bisogno".

    "Allora svegliami, Lilith", dissi.
    "Ho bisogno di questo Potere
    così da tessere i miei
    vestiti,
    coltivare il mio cibo,
    costruire la mia Casa".

    La preoccupazione solcava la fronte di Lilith.
    "Non so cosa possa
    il Risveglio per te,
    poiché tu sei davvero Maledetto
    da tuo Padre.
    Potresti morirne.
    Esserne cambiato per sempre".

    Caino disse, "Tuttavia, una vita senza
    il Potere
    non sarebbe degna d'esser vissuta.
    Morirei senza i tuoi doni.
    Non vivrò come tuo Schiavo".

    Lilith mi amava, lo sapevo.
    Lilith avrebbe fatto ciò che le chiedevo,
    malgrado lo temesse.

    E così Lilith, Lilith dagli occhi splendenti,
    mi Risvegliò.
    Si tagliò con un coltello
    e versò il suo sangue per me in una ciotola.
    Ne bevvi a fondo. Era dolce.

    Poi caddi nell'Abisso.
    Caddi per sempre, precipitando
    Nella Tenebra più profonda.


    La tentazione di Caino
    E
    dall'Oscurità
    giunse una luce sfolgorante
    - un fuoco nella notte.
    E l'Arcangelo Michele si rivelò
    a me.
    Non avevo paura. Gli chiesi cosa volesse.

    Michele, Generale del Paradiso,
    che brandisce la sacra Fiamma,
    mi disse
    "Figlio di Adamo, Figlio di Eva, grande è il tuo crimine,
    e ciononostante grande è la pietà
    di mio Padre.
    Ti pentirai del male che hai fatto,
    lasciando che la sua pietà ti purifichi?"

    Ed io dissi a Michele,
    "Non per grazia dell'[Altissimo], ma per la mia
    io vivrò, con orgoglio".

    Michele mi maledisse, dicendo
    "Allora, finché camminerai su questa terra,
    tu e i tuoi figli avrete
    timore della mia fiamma vivente,
    che morderà a fondo e assaporerà le vostre carni".

    E al mattino, venne Raffaele
    su ali splendenti,
    luce sull'orizzonte
    conduttore del Sole,
    guardiano dell'Est.

    Raffaele parlò, dicendo
    "Caino, figlio di Adamo,
    figlio di Eva,
    tuo fratello Abele
    perdona il tuo peccato.
    Ti pentirai, accettando
    la pietà
    dell'Onnipotente?

    E io dissi a
    Raffaele
    "Non dal
    perdono
    di Abele,
    ma dal
    mio,
    sarò
    perdonato".

    Raffaele mi
    maledisse, dicendo
    "Allora, finché camminerai su questa terra,
    tu e i tuoi figli
    avrete timore dell'alba,
    e i raggi del sole cercheranno
    di bruciarvi come fuoco
    ovunque vi nascondiate, per sempre.
    Ora nasconditi, che il Sole sorge
    a scagliare la sua ira su di te.

    Trovai un posto sepolto nella terra
    celandomi dalla luce bruciante del
    Sole.
    Dormii nelle profondità della terra
    finché la Luce
    del Mondo non si nascose dietro
    la montagna
    della Notte.

    Quando mi svegliai dal mio sonno diurno,
    udii il suono di un battito gentile
    di ali
    e vidi le nere ali di Uriele
    avvolte attorno a me -
    Uriele, mietitore, angelo della Morte,
    Uriele l'oscuro che vive nelle tenebre.

    Uriele mi parlò sommessamente, dicendo
    "Figlio di Adamo, Figlio di Eva, Dio
    Onnipotente
    ha perdonato il tuo peccato.
    Accetterai la sua pietà e mi lascerai
    portarti alla tua ricompensa,
    non più maledetto?"

    E io dissi ad Uriele dalle ali scure,
    "Non per pietà di Dio, ma per la mia,
    vivrò.
    Sono ciò che sono, ho fatto ciò che ho fatto,
    E ciò non cambierà mai".

    E allora, Dio Onnipotente mi maledì
    attraverso il terribile Uriele, dicendo
    "Allora, finché camminerai su questa
    terra
    tu e i tuoi figli vi stringerete
    alle Tenebre
    berrete solo sangue
    mangerete solo ceneri
    sarete sempre come eravate al momento della morte,
    senza mai morire, continuando a vivere.
    Camminerete per sempre nelle Tenebre,
    e tutto ciò che toccherete
    si sbriciolerà nel nulla,
    fino alla fine dei giorni".

    Gridai d'angoscia
    a questa terribile maledizione e
    dilaniai la mia carne.

    Piansi sangue.
    Raccolsi le lacrime in una coppa
    e le bevvi.

    Quando alzai il capo
    dal mio calice di dolore
    l'arcangelo Gabriele
    Gabriele il gentile,
    Gabriele, Signore della Pietà
    mi apparve.
    L'arcangelo Gabriele mi disse,
    "Figlio di Adamo, Figlio di Eva,
    osserva: la pietà del Padre
    è più grande
    di quanto tu possa immaginare
    perché già adesso s'apre un sentiero,
    una via di Pietà
    e tu la chiamerai [Golconda].
    Parlane ai tuoi figli,
    Perché attraverso questa via potranno
    tornare a vivere nella luce".

    E con ciò l'oscurità
    fu sollevata
    come un velo
    e l'unica luce fu
    lo sguardo splendente di Lilith.

    Guardandomi attorno, seppi
    di esser stato Risvegliato.

    Quando le mie forze
    iniziarono ad aumentatare improvvisamente in me
    scoprii
    come muovermi alla velocità del fulmine
    [Velocità]
    come prendere a prestito la forza
    della terra [Potenza]
    come rendermi pietra
    [Robustezza]
    Queste cose erano diventate
    per me naturali come respirare.

    Poi Lilith mi mostrò
    come nascondersi dai
    cacciatori [Oscurazione]
    come imporre
    obbedienza [Dominazione]
    ed esigere
    rispetto. [Ascendente]

    Quindi, Risvegliandomi ulteriormente, scoprii
    come mutare forma [Proteide]
    come regnare sugli animali [Animalità]
    come far sì che il mio sguardo andasse oltre la vista [Auspex]

    Lilith mi ordinò di fermarmi,
    dicendo che
    avevo oltrepassato i miei limiti
    che ero andato troppo in là
    minacciando la mia stessa essenza.

    Usando i suoi poteri mi ordinò di
    fermarmi.
    A causa del suo potere, le dovetti obbedire
    ma dentro me un seme era stato piantato
    un seme di ribellione
    e quando si voltò,
    mi avviai ancora una volta verso la Notte,
    vidi le infinite possibilità nelle stelle
    e seppi di esser pronto a prendere
    una via di potere,
    una via di Sangue.
    E così Risvegliai in me quest'Ultima Via,
    da cui tutte le altre sarebbero state accresciute.

    Con questo nuovo potere, spezzai i ceppi
    che la Dama delle Notte mi aveva messo
    lasciai la Regina Dannata quella sera,
    ammantandomi di oscurità,
    fuggii dalle terre di Nod
    e giunsi infine in un luogo
    dove nemmeno i suoi demoni mi avrebbero trovato.


    La storia di Zillah
    L
    asciate che vi racconti la storia di Zillah
    prima amante di Caino,
    prima sposa di Caino,
    colei dal sangue più dolce
    dalla pelle più soave
    dagli occhi più limpidi.

    Sola tra i suoi figli,
    fu Lei che Caino desiderò.
    e lei ignorò il suo amore,
    voltandogli le spalle.

    Né regali, né sacrifici
    né profumi o colombe
    né bei ballerini
    né cantanti, né buoi
    né sculture o bei vestiti
    niente avrebbe mutato
    il cuore di Zillah
    dalla pietra ai dolci frutti.

    E Caino si tirò la barba,
    e si strappò i capelli,
    e prese a vagare per il deserto
    di notte, pensando a lei
    ardendo per lei,
    e una notte incontrò
    una vecchia strega che cantava alla luna.

    Caino disse
    alla strega:
    "Perché canti così?"
    E la strega rispose:
    "Bramo ciò che
    non posso avere..."

    Disse Caino
    alla strega
    "Anch'io.
    Cosa posso fare?"
    La strega sorrise
    e disse:
    "Bevi il mio sangue
    stanotte,
    Caino, padre dei
    Fratelli
    e torna domani
    notte.
    Allora, ti mostrerò
    la saggezza
    della Luna".
    Caino bevve
    Dal nudo collo della Strega,
    E se ne andò.

    La notte seguente, Caino
    trovò la Strega
    dormiente su una roccia.
    "Svegliati, Strega"
    le disse Caino,
    "Sono tornato".
    La Strega aprì un
    occhio e disse:
    "Questa notte
    sognerò la tua
    soluzione. Bevi
    ancora da me
    e torna domani di notte.
    Porta un recipiente di ceramica,
    porta un coltello affilato.
    Per allora avrò
    la tua risposta.

    Così Caino bevve un'altra volta
    il sangue della Strega
    che piombò immediatamente
    in un profondo sonno.

    Quando Caino tornò, la notte seguente,
    la strega lo guardò, e sorrise.
    "Salve, Signore della Bestia",
    disse la Strega.
    "Ho la conoscenza che cerchi".
    "Prendi un po' del mio sangue
    nella bacinella che porti,
    mischialo con queste bacche,
    e queste erbe,
    e bevine la pozione".

    "Sarai irresistibile.
    Sarai potente.
    Sarai imperioso.
    Sarai ardente.
    Sarai incandescente.
    Il cuore di Zillah si scioglierà
    come la neve a primavera".

    E così, Caino bevve la pozione
    della Strega,
    poiché era innamorato profondamente di Zillah,
    e così tanto desiderava il suo amore.

    E la strega rise.
    Rise forte e chiaro.
    Lo aveva ingannato!
    Lo aveva incastrato!
    Caino era furioso oltre ogni limite,
    Caino ricorse ai suoi poteri
    per fare a pezzi la Strega
    con la sua forza.

    La strega rise un'altra volta e disse "Non farlo".
    E Caino non potè nulla contro di lei.
    La strega ridacchiò e disse
    "Amami".
    E Caino non potè fare nulla se non fissare
    i suoi vecchi occhi
    desiderare la sua pelle rugosa.
    La strega rise e disse:
    "Rendimi immortale".
    E Caino l'Abbracciò,
    e lei rise di nuovo,
    rise con la pura estasi
    dell'Abbraccio
    poiché non le fece male.

    "Ti ho reso poderoso,
    Caino di Enoch,
    Caino di Nod,
    ma sarai sempre legato a me.
    Ti ho reso il padrone di tutto
    ma non mi dimenticherai mai!
    Il tuo sangue, potente com'è,
    legherà chiunque ne beva,
    come tu facesti, una volta
    a notte, per tre notti.
    Sarai tu il padrone.
    Saranno tuoi schiavi, come tu sei il mio.
    E benchè Zillah ti amerà,
    come desideravi,
    tu amerai me, per sempre.
    Vai ora, e reclama
    la tua amata compagna. Io ti aspetterò
    nei luoghi più oscuri,
    preparando altre pozioni
    per proteggerti".

    E così, molto abbattuto,
    Caino tornò a Enoch.
    E ogni notte,
    per tre notti,
    Zillah bevve dal suo Sire,
    senza saperlo.
    E nella terza notte,
    Caino annunciò che avrebbe sposato
    Zillah, La sua più dolce Progenie,
    ed ella accettò.


    La storia della Strega
    P
    er un anno e un giorno
    Caino lavorò al servizio
    della Strega, che con la sapienza del sangue,
    lo aveva legato a sé
    come un prigioniero.

    Gli rendeva visita di notte,
    obbligandolo a consegnarle il suo sangue
    per i suoi elisir segreti
    e le sue potenti pozioni.

    Prendeva i Figli dei suoi Figli,
    e mai più ritornavano.

    Però Caino era saggio. Non bevve
    mai più il suo sangue.
    Né lei glielo chiese, pensando
    che sarebbe stato suo schiavo per sempre.

    Una notte, nel bosco,
    Caino andò a trovare la Strega,
    le parlò dei terribili sogni
    che aveva quando dormiva.

    "Temo per la mia vita, Strega,
    Temo la profezia di Auriele,
    e la brama dei miei Figli per il mio sangue.
    Dammi la conoscenza segreta, che mi renda
    potente fra i miei".

    E la Strega andò a un albero di cipresso
    e ne staccò un ramo.
    Prese un coltello
    e lo affilò.

    "Prendi questo legno,
    affilato, forte,
    trafiggi il cuore del tuo figlio ribelle.
    Lo lascerà immobile,
    alla tua mercé.
    Invece di bere il sangue del tuo cuore,
    Sentirà il peso della tua giustizia".

    Caino disse: "Grazie, Madre"
    e, muovendosi rapidamente,
    prese il paletto di cipresso
    lo sollevò e lo ficcò profondamente
    nel cuore della Strega.

    Poiché Caino, il saggio Caino,
    non si era nutrito di lei per un anno e un giorno
    e poiché costrinse la sua Volontà con le proprie mani,
    ruppe il Legame che lo teneva avvinto a lei,
    e mutò la sua fortuna.

    Lei rise ancora, mentre il sangue sgorgava
    e usciva a fiumi dalla sua bocca
    E i suoi occhi trasudavano odio.

    Caino
    la baciò una
    volta ancora, baciò
    le sue labbra fredde e appassite
    e la lasciò lì,
    al gentile sorriso di Raffaele:
    il sole che sorge.


    La storia della Prima Città
    I
    n principio c'era solo Caino.
    Caino che [sacrificò] suo fratello
    per [amore]
    Caino che fu esiliato.
    Caino che fu maledetto per sempre con
    l'immortalità.
    Caino che fu maledetto con la brama
    di sangue.
    E' da Caino che tutti noi proveniamo,
    il Sire dei Signori.

    Per un'era egli visse nella
    [Terra di Nod],
    in solitudine e sofferenza.
    Per un eone egli restò solo
    ma il passaggio del tempo affogò
    il suo dolore.
    E così ritornò nel mondo dei mortali,
    al mondo che suo fratello [Seth, Terzogenito di Eva]
    e i [figli di Seth] avevano creato.

    Ritornò e fu il benvenuto.
    [Perché nessuno poteva ferirlo
    a causa del Marchio che gli era stato imposto]
    la gente vide il suo potere,
    e lo adorò.
    [Divenne potente, e il suo potere
    era forte
    grande era il timore e l'obbedienza che suscitava].

    [E i Figli di Seth] lo resero Re
    della loro grande città, la Prima Città.

    Però Caino si sentiva solo nel suo potere.
    Dentro di lui germogliò il seme
    della solitudine, e crebbe un fiore oscuro.
    Vide nel suo sangue la potenza
    della fertilità.
    Invocando demoni
    e ascoltando i loro sussurri,
    apprese il modo per creare
    dei figli propri.
    Arrivò a conoscere il suo potere e, così facendo,
    decise di Abbracciare qualcuno vicino a sé.

    Ed ecco che Uriele, il temibile Uriele,
    si mostrò a Caino
    quella stessa notte,
    e gli disse:

    "Caino, per quanto tu sia potente
    e marchiato da Dio,
    sappi questo: ogni tuo Figlio
    porterà la tua maledizione,
    la tua Progenie
    camminerà per sempre nella Terra di Nod,
    avrà paura della fiamma
    e del sole,
    berrà solo sangue
    e mangerà solo
    cenere.
    E poiché
    porteranno
    con sé
    il geloso
    seme
    che il loro padre
    diede loro,
    cospireranno
    e lotteranno
    gli uni
    contro gli altri,
    per sempre.
    Non condannare coloro
    tra i nipoti di Adamo
    che cercano di camminare
    nella rettitudine. Caino!
    Contieni il tuo terribile Abbraccio".

    Tuttavia, Caino sapeva cosa doveva fare
    e un giovane,
    di nome Enosh, il più caro
    della stirpe di Seth, chiese
    di essere reso Figlio del Padre oscuro.
    E quantunque Caino fosse memore
    delle parole di Uriele,
    prese Enosh e lo avvolse
    nell'oscuro Abbraccio.

    E così, successe che Caino generò
    Enoch, e nel farlo chiamò Enoch
    la Prima Città.
    E successe che Enoch chiese un fratello,
    una sorella, e Caino, padre indulgente,
    glieli diede, e i loro nomi
    furono Zillah, il cui sangue
    fu il preferito di Caino
    e Irad, la cui forza servì il braccio di Caino.

    E questi Figli di Caino appresero
    come creare
    la propria Progenie,
    e Abbracciarono altri figli di Seth,
    senza pensarci.

    E allora Caino il saggio disse: "Poniamo fine
    a questi crimini.
    Non ve ne saranno altri".
    E, poiché la sua parola era legge,
    la sua Prole obbedì.

    La città visse per secoli,
    e divenne il centro di un potente Impero.
    Caino divenne intimo con gli altri.
    I [Figli di Seth] lo conoscevano,
    e lui, a sua volta, conosceva loro.

    Il mondo si oscurò di peccato.
    I Figli di Caino vagavano quì e lì,
    indulgendo nei loro desideri oscuri.

    Caino arse di collera quando i suoi figli lottarono.
    Scoprì menzogne ogni volta
    che litigavano.
    Conobbe la tristezza quando li vide abusare
    [dei Figli di Seth].

    Caino vide i segnali
    nel cielo del crepuscolo,
    ma non disse niente.

    Allora venne il Diluvio, una grande Inondazione che lavò via il mondo.
    La Città fu distrutta
    e con essa i figli di Seth.

    Nuovamente, Caino cadde in un grande dolore e fuggì in solitudine.
    Abbandonò noi, che ne siamo Progenie, al nostro destino.

    Lo trovammo, dopo aver cercato molto,
    nel profondo della terra,
    e ci ordinò di andarcene, dicendo
    che il Diluvio era stato un castigo,
    per essere tornato al mondo
    della vita
    e aver infranto la vera legge.
    Ci chiese di andarcene, così che lui
    potesse dormire.

    E così restammo soli per trovare
    i figli di Noè,
    e annunciammo loro
    di essere i nuovi regnanti.
    Ognuno di noi creò una Prole
    per rivendicare la gloria di Caino,
    ma senza averne la saggezza
    o il ritegno.
    Scoppiò una grande guerra, gli Anziani
    schierati contro i loro Figli,
    proprio come disse Uriele,
    e i Figli uccisero i loro genitori.

    Si ribellarono
    usarono legna e fuoco
    spade e artigli
    per distruggere coloro che li avevano creati.

    I ribelli edificarono una nuova città.
    Lontano dall'Impero caduto,
    raccolsero i Tredici clan,
    dispersi dalla Grande Guerra,
    e li riunirono.

    Portarono il Clan dei Re [Ventrue],
    il Clan della Bestia [Gangrel],
    il Clan della Luna [Malkavian],
    il Clan dei Celati [Nosferatu],
    il Clan dei Vagabondi [Ravnos],
    il Clan della Rosa [Toreador],
    il Clan della Notte [Lasombra],
    il Clan degli Scultori [Tzimisce],
    il Clan del Serpente [Setiti],
    il Clan della Morte [Cappadoci],
    il Clan dei Guaritori [Salubri],
    il Clan della Caccia [Assamiti],
    e il Clan dei Sapienti [Brujah].

    Costruirono una bella città
    e gli abitanti li adoravano come divinità.
    Crearono una nuova propria Progenie,
    La Quarta Generazione di Cainiti.

    Ma temevano la Jyhad,
    la Profezia di Uriele,
    e agli Infanti fu vietato
    di creare altri della loro specie.
    Questo potere spettava solo
    agli Anziani.
    Se veniva creato un Infante,
    esso veniva cacciato e ucciso,
    e con lui il suo Sire.

    Sebbene Caino fosse lontano da noi,
    sentivamo il suo occhio attento a sorvegliarci,
    e sapevamo che seguiva
    i nostri movimenti,
    i nostri destini.

    Egli maledisse [Malkav], quando quello
    diffamò la sua immagine,
    condannandolo alla pazzia, per sempre.
    Quando [Nosferatu] fu trovato a soddisfare
    in modo osceno
    i suoi piaceri con i suoi stessi Figli,
    Caino posò la sua mano su [Nosferatu],
    e gli disse che avrebbe sempre
    indossato il suo male,
    e ne distorse il volto.
    Ci maledisse tutti, per aver ucciso la parte migliore
    dei suoi Figli, la Seconda Generazione,
    che avevamo inseguito, uno a uno,
    Zillah la bella,
    Irad il forte, e
    Enoch, il Primo Sovrano.
    E li avevamo pianti tutti,
    poiché eravamo tutti della stessa specie,
    e tutti della famiglia dei figli di Caino.

    Benché questa città fosse grande come quella di Caino,
    anch'essa
    invecchiò.
    Come tutte le cose viventi, cominciò
    lentamente a spegnersi.
    Gli dei non videro subito la verità,
    e quando infine la colsero
    era già troppo tardi.

    Poiché, come Uriele aveva detto,
    dal seme del Male
    fiorì una rosa
    rosso sangue,
    e [Troilo], il Figlio
    del Figlio di suo Figlio
    si ribellò, e ammazzò
    suo Padre, Brujah.
    E mangiò la sua carne.
    Allora la guerra investì la città
    e niente poté più essere
    come prima.

    I Tredici videro la loro città
    distrutta, e il loro potere,
    estinto.
    E allora furono obbligati
    a fuggire, la loro
    Progenie con loro.
    Molti furono uccisi
    nella fuga, poiché
    erano diventati deboli.
    Senza la loro autorità,
    tutti erano liberi di creare
    la loro Prole,
    e presto vi furono molti nuovi Fratelli,
    che governarono sulla faccia della Terra,
    ma ciò non era destinato a durare.

    Nel tempo, finirono
    per esserci troppi Fratelli
    e allora fu di nuovo guerra.
    Gli Anziani erano già nascosti,
    perchè avevano imparato la cautela,
    ma i loro Figli avevano fondato
    le proprie città e Stirpi,
    e furono loro a morire
    nella grande guerra che ne seguì.
    La guerra fu talmente grande, che nessuno
    di quella Generazione
    sopravvisse per raccontarlo.
    Ondate di carne mortale furono inviate
    per i continenti
    a distruggere e bruciare le città
    dei Fratelli.
    I Mortali credettero di combattere
    le proprie guerre,
    ma fu per noi che versarono
    il loro sangue.

    Quando la guerra fu finita,
    tutti i Fratelli si nasconsero gli uni dagli altri,
    e dagli umani
    che li circondavano.
    Tuttora continuiamo a nasconderci,
    perché la Jyhad continua ancora.

    E nessuno può predire quando Caino
    si desterà
    dal suo sonno in terra
    e invocherà
    la città della Gehenna,
    l'Ultima Città, la Città del Giudizio.
    La Jyhad continua ancora.



    Cronaca delle Ombre


    Sulla Progenie
    Q
    ueste sono le parole che Caino disse,
    riguardo la nostra Progenie,
    mentre governava Enoch come Re.
    Udite le parole di Caino il Legislatore:

    "Non creerete Progenie contro la mia volontà,
    e se ne avrete il permesso,
    sceglierete saggiamente fra i Figli di Adamo
    pensando a loro come ai vostri futuri Fratelli o Sorelle.

    Pensate alla notte eterna che vi aspetta,
    memori della Profezia di Auriele:
    sempre gli Infanti si leveranno
    per trucidare il Sire.

    Sappiate che, come in tutte le cose, Il Padre
    supera il Figlio, la Madre la Figlia:
    solo attraverso me giungerete alla Verità,
    solo attraverso me giungerete alla Pace,
    solo attraverso me Risveglierete
    il vostro Potere.

    Sappiate che il diritto di vita e di morte,
    come già ai miei tempi,
    spetterà sempre al Sire sull'Infante,
    Nei Cieli
    come in terra
    così è stato stabilito.
    Mio Padre, Adamo, su di me
    io su di voi
    e voi, Figli miei, sulla vostra Progenie.

    Non permetterete che vostro Figlio viva
    se si scopre che ha ucciso
    uno dei vostri Fratelli
    bevendone il sangue del cuore.
    Questa è la Via dei Serpenti, e io la proibisco.

    Non Abbraccerete gli indegni,
    né userete l'Abbraccio come punizione
    e non Abbraccerete nemmeno i più giovani
    che dovrebbero vivere a lungo prima di essere introdotti
    nella mia famiglia, in modo che la saggezza della nostra
    stirpe cresca.

    Non Abbraccerete gli ammalati,
    i folli o chi è pieno di malumore,
    poiché macchierebbero il Sangue.

    Mai ci sarà un numero di Figli di Caino
    maggiore dei Figli di Seth in uno stesso posto,
    né più d'uno di Caino
    per ogni tre di Seth.

    Ogni Figlio apprenderà dal proprio Sire
    la Legge e le Tradizioni,
    i Riti e i Costumi
    come io li ho dati a voi.

    Non Abbraccerete le Bestie della Luna,
    poiché sarebbero reietti
    e Abominio sarebbe il loro nome.
    Non assaggerete il loro sangue,
    poiché vi sono proibiti,
    e porterebbero la Morte al nostro uscio.

    Non Abbraccerete il sangue degli Illuminati,
    ma ascolterete le loro parole
    osserverete le loro azioni,
    pronti a muovervi rapidamente se colpissero:
    sono una spada utile, ma spesso troppo aguzza.

    Non assaggerete il sangue dei Selvaggi,
    perché in esso vi è Follia, né
    li Abbraccerete: perché non sopravvivereste.

    Non Abbraccerete Amore, perché nel mio Abbraccio
    Amore diverrebbe freddo, appassirebbe e morrebbe.


    Le Leggi della Canaille
    Q
    ueste sono le parole che Caino disse,
    riguardo i Figli di Seth,
    mentre governava Enoch come Re.
    Udite le parole di Caino il Legislatore:

    "C'è stato dato Dominio
    sulla discendenza di Seth,
    terzo figlio di Adamo,
    e poiché è il nostro Fratello minore,
    veglieremo sui suoi Figli
    come fossero i nostri,
    mostrando loro la retta via,
    e, in cambio,
    loro ci serviranno per il resto dei loro giorni.

    Ci serviranno quando il Sole cavalca il cielo,
    vegliando sulle nostre case con acqua fresca,
    contro il Fuoco di Michele.
    Ci nutriranno, ci vestiranno,
    balleranno per noi, ci offriranno una canzone
    giaceranno con noi, ci daranno
    conforto
    ci consiglieranno, e noi ascolteremo
    i loro consigli
    ci adoreranno, e noi non permetteremo
    il loro culto.

    Non diverrete Dei agli occhi
    dei Figli di Seth
    perché l'Altissimo, ingelosendosi nel suo cielo,
    distruggerebbe la stirpe di Caino per sempre.
    Ricorda Ashtareth dal volto gentile
    ricorda l'abbondanza di Baal
    ricorda il forte Tammauz
    sappi che i Figli di Seth
    si ribelleranno
    con le armi dell'Altissimo
    e ci conquisteranno, se saremo come Dei per loro.

    Guiderete i Figli di Seth
    come un pastore
    fa col proprio gregge,
    li abbatterete quando necessario,
    ne purificherete il sangue,
    e li manterrete in salute.

    Sul Nutrimento
    T
    rova un posto che sia tuo,
    e i mortali che vi dimorano,
    fanne il tuo ovile
    fanne il tuo calice,
    fanne il tuo pane santo.


    Sui Doni di Caino
    T
    enete a mente che ciò che fa un Mortale
    segnato con il Potere di un altro Cainita,
    in realtà è come se venisse fatto
    dal Figlio di Caino stesso,
    e sarà quel Cainita a pagare il prezzo
    di un crimine o di una pena.
    Che si tenga un Conto di queste cose,
    e che i Figi di Seth
    non siano mere spade
    nelle mani
    di loschi estranei.

    Tenete a mente il triplice sorso, il Legame
    di Sangue, e lasciate
    che i più capaci fra i Figli di Seth,
    servano i Figli di Caino,
    perché noi siamo l'origine della Saggezza,
    e dobbiamo essere serviti.

    Parimenti, nei Legami di Sangue
    sappiate che non vi è Legame più forte
    di quello che Caino ha con i propri Figli,
    e che attraverso me, tutti i vincoli sono rotti,
    tutte le catene spezzate.

    Tenete a mente i Figli dell'Altissimo,
    i Cherubini, i Serafini, gli Arcangeli,
    poiché il loro tocco vi brucerà
    come la Fiamma di Michele.

    Tenete a mente i Figli del Bassissimo,
    la Stirpe del Serpente,
    poiché anche il loro tocco vi brucerà,
    le loro lingue vi blandiranno,
    vi inganneranno.

    Se necessario, nutrite le Bestie
    dei campi col vostro Sangue:
    diverranno forti e leali,
    ma guardatevi
    dalla Bestia dentro la Bestia,
    e non alimentate una Sete
    che non può essere placata.


    Su coloro che Servono
    C
    oloro che scegli di benedire
    con la Potenza di Caino,
    potranno vivere nella tua casa,
    per proteggerti,
    e non permetterai che nessuno Abbracci questi custodi,
    lasciandogli bere il tuo sangue
    al momento appropriato:
    fa' che la loro Forza sia la tua,
    una Forza che non cessi col sole,
    fa' che i loro Occhi siano i tuoi,
    Occhi che vedano di giorno.
    Fa' che le loro Orecchie siano le tue,
    Orecchie che sentano mentre tu dormi.

    Fa' che coloro che servono siano considerati i più grandi
    tra i Figli di Seth,
    i più privilegiati.
    Fa' che godano delle eccellenti stoffe
    dei Fratelli,
    fa' che godano della lieve musica
    dei Fratelli,
    fa' che conoscano la dolcezza del nostro vino.
    Proteggili da coloro che vogliono
    ostacolarli e ferirli,
    e indignati se uno di
    coloro-che-servono
    dovesse essere ucciso da un altro Fratello,
    poiché nessun Fratello ha il diritto di uccidere
    il Servitore di un altro senza esserne provocato.


    Sulle Bestie della Luna
    L
    e Bestie della Luna,
    coloro-che-cambiano,
    sono i più Antichi di tutti,
    vagavano già per le terre
    prima di mio Padre.
    Non indugiare sulla loro via,
    scansali, loro ci braccano
    come lupi nell'ovile.
    Poiché noi siamo di una razza,
    e loro di un'altra.
    Guardati dalla loro terra sacra,
    cammina con cautela nelle regioni selvaggie.
    Il loro morso è come il nostro,
    i loro artigli come i nostri,
    non indugiare sulla loro via,
    poiché noi siamo di una razza,
    e loro di un'altra.


    Sui Selvaggi
    D
    ei pazzi,
    dei selvaggi,
    ti dico, per prima cosa,
    non bere il loro sangue!
    Piuttosto guardali,
    belli nella loro
    impetuosità,
    affascinanti nel loro
    mistero,
    letali
    in combattimento.
    Sole tra le creature
    della notte
    mi tennero compagnia
    sulla terra
    portandomi acqua
    quando ero assetato
    e potevo ancora respirare.

    Come me, anch'essi furono scacciati,
    come i miei Figli, essi non hanno una casa,
    come i Figli dei miei Figli,
    essi si aggirano,
    come mia Madre e mio Padre,
    sanno troppo,
    ma tengono per sé
    i propri consigli
    di loro dico
    ricordati bene: taci!
    Non dire nulla.
    Osserva, e impara.


    Sugli Illuminati
    L
    a Madre del Potere, Lilith l'oscura,
    E' la più grande di loro,
    ma ce ne sono altri,
    e altri ancora verranno.
    Non bere il loro sangue,
    o ti intrappoleranno.
    Diffida di loro, poiché sono astuti.
    Conoscono la sapienza di Adamo,
    e la saggezza di Eva,
    sono alfieri del fuoco,
    coltivatori della terra,
    allevatori di animali,
    forieri della scrittura,
    sono i figli del Sole,
    gli Astri Nascenti.
    Cercheranno di coinvolgerti
    nel loro viaggio.
    Resisti! Resisti! Il loro cammino non si cura
    alla fame, al sangue e al corpo.
    Non fidarti di coloro che guardano all'alba
    con occhi splendenti:
    Ricorda sempre che l'Albeggiare
    annuncia la tua morte.


    Sugli Spiriti dei Morti
    R
    icorda: vi è un luogo
    oltre lo spirito,
    oltre la vita
    che è Tenebra,
    Oscurità,
    ove dimorano le Ombre.
    Un'isola, una fortezza,
    un regno dei Morti,
    ho viaggiato fino a lì
    attraverso
    un sentiero di rovina
    e ho veduto
    il temibile re
    della Città stigia
    che sedeva a corte.
    Ho visto gli incappucciati senza volto
    traversare lo Stige.
    Sciamavano attorno a noi
    come mosche sulla carogna,
    e come noi,
    si nutrivano di paura,
    estasi
    e ira.

    Morti eppur non morti,
    sono più vicini a noi
    di quanto mai sapremo.

    Il Sangue di mio Fratello
    inveisce contro di me nel sonno
    mentre il Sole solca il cielo,
    sento mio fratello,
    il secondogenito Abele,
    urlare.
    Ricorda gli spiriti
    di coloro che sono morti,
    sappi che la loro forza
    non ti appartiene.
    Ascolta le loro parole:
    sono colme di saggezza.
    Non ascoltarne le canzoni:
    sono la strada per l'oblio.
    Non cercare di legarli,
    ma liberali, se puoi.
    Così comanda Caino,
    lui stesso
    imprigionato e liberato.


    Sui comandamenti ai Fratelli
    N
    on ucciderete il vostro Sire
    né berrete sangue
    dal suo cuore.

    Avrete come Signore
    il più anziano tra di voi,
    poiché il più anziano è anche
    il più vicino a me, vostro Padre.

    Onorerete l'un l'altro
    la vostra Casa.

    Onorerete l'uno l'altro
    il vostro Dominio.

    Mai vi paleserete
    come Dei agli occhi
    dei Figli di Seth.

    Onorerete la Progenie di un altro.

    Onorerete sempre il vostro Sire.

    Insegnerete
    alla vostra Progenie
    le vie dei Fratelli.

    Non Abbraccerete mai
    Amore.

    Mai vi nutrirete
    delle Bestie della Luna,
    dei Selvaggi, dei malati,
    dei folli o degli ubriachi.

    Proteggerete sempre
    coloro-che-servono.

    Offrirete sempre ospitalità
    ai vostri Fratelli e Sorelle.
    Ai Fratelli e Sorelle
    del vostro Sire
    offrirete sempre la parte migliore
    della vostra casa,
    mentre ai Fratelli e Sorelle della vostra Progenie
    offrirete riparo dal Sole e il sangue di una pecora,
    e nient'altro.

    Mai scorderete il Sire di tutti i Signori,
    Caino il Vagabondo.

    Le parole dei Capi Tribù

    I Comandamenti di Brujah
    S
    crollatevi di dosso le catene mentali
    dell'Anziano, trovate voi stessi
    E vedete la verità che si rivela.
    La verità, così vista,
    rischiarerà la vostra anima
    e guarirà le vostre ferite.

    Per prima cosa, conoscete voi stessi,
    e siate sincero con voi stessi.

    Tutti voi siete miei figli,
    ma preferirei frantumarvi
    come porcellana difettosa
    piuttosto che assistere alla vostra debolezza
    essendo voi nient'altro
    che una copia malriuscita
    del mio stampo.

    Le parole di Gangrel ai suoi Figli
    A
    scoltate figli miei,
    camminerete sulla terra,
    viaggerete lontano e porterete queste Parole.
    Siate un passo avanti
    a coloro che vedono dalla Luna.

    Non tollerate debolezze,
    mantenete la lealtà tra i vostri figli.
    Camminate a testa alta,
    e lasciate che sia la Bestia a guidarvi.

    Segnate il vostro territorio di caccia,
    così che i vostri fratelli e sorelle lo sappiano
    e non vi entrino.

    Prendete tutto ciò di cui avete bisogno, ma ricordatevi
    che il cacciatore può divenire preda
    e che ci sarà sempre chi ci troverà
    non importa quanto fuggiamo.

    Se sarete confusi,
    andate e nutritevi solo di animali
    per tutta una luna,
    dormite nella terra
    e bevete acqua dolce.

    Sentirete la mia voce nelle vostre orecchie
    come il lontano richiamo di un uccello
    o il ruggito del leone.
    E allora saprete cosa fare.

    Non permettete che nessuno dica
    che la Casata dei Gangrel
    è disonorevole.
    Non permettete che nessuno dica che non siamo coraggiosi.
    Non permettete che nessuno dica che non siamo leali.

    Voi, figli della Bestia,
    figli dell'Oscurità
    siete primi tra i Fratelli.

    Le parole di Malkav
    N
    ella mezzanotte in frantumi che canta,
    tra le sabbie coralline del tempo
    per i cancelli sanguinanti del cielo
    oltre le sentinelle nella mia mente.

    Scatenate presto la trasformazione
    scatenate la notte di terrore
    scatenate il sangue degli amanti
    scatenate l'odore della paura.

    Vi vedo seguire i miei passi
    per i campi di gelsomino al chiar di luna.
    Porgete l'orecchio mentre vi parlo
    delle stelle e dei loro antichi amori.

    Oltrepassate i campi di papaveri
    accesi dalla fiamma
    verso torri d'Osso Annerito
    Seguitemi, Bastardi di Caino
    seguitemi, io non ho dimora.

    Mentre prosciugo dolcemente il sangue della vostra vita
    mentre sospirate nelle mie calde mani
    mentre suggo con cura la vostra follia
    che cola giù come nastri cremisi

    Danzo al ritmo dei folli
    e prego che mi troviate matto
    perché se guarirete la radice
    mi vedrete senza veli
    e mi troverete colpevole della verità.

    Le parole di Nosferat
    S
    iete i figli dell'Ombra
    siete i figli e le figlie dell'Oscurità
    Andate in cerca del luogo più oscuro
    fatelo vostro
    cibatevi del malvagio,
    cibatevi del peccatore,
    cibatevi delle anime malvagie,
    perchè questa è la nostra dieta, questo
    il desiderio di nostro Padre,
    il nostro pasto
    prestabilito.

    Figli miei,
    non guardate ai vostri volti per maledirmi,
    perché io so
    che la bellezza interiore
    sarà sempre
    la più grande.

    Le parole di Toreador ai suoi Figli
    N
    ella quiete conoscerai la bellezza, nella bellezza conoscerai la verità,
    nella verità l'amore, nell'amore la quiete.

    Figli miei, mie creazioni, mie meraviglie
    osservate e ascoltate, ascoltate e osservate.

    Usate la vostra vista,
    per vedere la verità nella bellezza.
    Usate la vostra velocità,
    per restar fermi.
    Usate la vostra bellezza,
    per conoscere la verità.

    Figli miei, mie creazioni, rose gentili
    ho invocato la vostra scultura
    ho invocato la vostra pittura
    ho invocato le vostre canzoni
    ho invocato le vostre danze.

    Figli bellissimi, bellissime creazioni
    l'oro non è così prezioso, il Miele non così dolce
    il Latte non così puro

    Come la tigre, azzannate, come il falco, andate in picchiata,
    come il gatto, predate.

    Bei predatori!
    Dolci succubi!
    Audaci incubi!
    Assaggiate il sangue delle vergini e prendetene godimento!

    Trovate la vostra più grande Gioia,
    perseguite la vostra più grande Gioia,
    e sappiate che vi osservo, affascinato,
    figli miei, mie creazioni,
    mie beltà!

    Le parole di Ventrue ai suoi Figli
    G
    overnammo Enoch! Governammo la [Seconda Città]!
    Dumuzi! Gilgamesh! Zeus! Giove!
    Siamo ogni grand'uomo, ogni uomo perfetto.
    Governiamo, non con la forza, ma per diritto.

    Sii il legislatore, l'artefice
    porta [la mia sacra persona] tra i popoli,
    tieni fede al patto,
    riduci in ceppi i ribelli,
    glorifica i combattenti e i vincitori,
    porta sempre con te spade robuste,
    e occhi attenti alle tue spalle.

    Non fuggire impaurito alla vista del Sole!
    Né indietreggiare a quella del Fuoco!
    Benché maledetti
    siamo i Signori della Terra,
    e tutto ricade in nostro potere.

    Le parole di Saulot
    S
    appiate che foste creati per essere distrutti
    siete il candido agnello,
    il nobile sacrificio
    siete la parte migliore del dono di Caino
    e sulle vostre spalle grava il suo più grande Peccato
    poiché, unico tra i figli di Caino
    chiesi perdono all'Altissimo,
    e fui raggiunto dai peggiori demoni
    del Bassissimo
    serpenti che mi mordevano nel sonno
    vermi ripugnanti che succhiavano il mio sangue
    da cui appresi come togliere il nero dal sangue
    le ferite dalle carni,
    il male dalle anime.
    E sebbene possa morire, voi, figli miei,
    continuerete a vivere.

    Schiudete l'Occhio, e guardate al mondo com'è realmente,
    e sappiate che ciò che fate ora
    andrà a giovamento di un'altra generazione.

    Un commiato, il divieto della Diablerie
    E
    i nemici di Caino erano potenti,
    e scesero a combattere sulle sue tracce,
    come segugi, l'odore non sarebbe scemato
    con la pioggia o il trascorrere delle lune, e con molta fatica

    Grande era l'abilità dei cacciatori,
    mentre cercavano il proprio Padre
    e videro
    ...usarono l'antica Disciplina per trovare
    la strada per Shal-ka-mense.

    Al fine giunsero nel luogo segreto
    dove Caino si era nascosto, tra le acque.
    Mostrandosi, Caino li chiamò
    "Nobili figli, nobili figlie,
    perché disturbate il mio sonno?"

    E quelli tentarono di abbracciare loro Padre
    con armi d'acciaio
    e di legno,
    ma Caino il Lampo, Caino il Rapido,
    non sarebbe stato fermato da alcuno di loro.

    Sotto le acque tempestose e arricciate,
    oltre la pozza del Veyd-sah-me,
    nell'antro di Shal-ka-mense
    si riunirono, si riunirono,
    per abbracciare la forma del Padre dormiente.

    Lo trovarono assopito? Lo trovarono sveglio
    battagliero, con occhi brillanti,
    sorridente ai suoi antichi Infanti,
    guerreggiante nel giorno nascente.

    Ora le stelle, una ad una
    si accendono nel cielo luminoso,
    ora le fiamme ardono inferno e cenere
    ora il calore svela il rogo.

    Troppo a lungo! I cacciatori attesero ancora,
    troppo a lungo! Stettero sul Veyd-sah-me
    indugiarono abbastanza per vedere
    la luce dell'Alba sul Volto del Padre.

    E nel Marchio ardente e mutevole,
    videro l'odio di sé del Dito di Dio
    torcersi e rivoltarsi, la parola di Dio
    che segnò il destino solitario di Caino.

    E mentre quelli si consumavano nelle fiamme infernali,
    mentre vedevano le carni sciogliersi,
    mentre bruciavano coi loro stessi Fratelli,
    Caino benedì altre pire funebri
    compiendo il suo sanguinoso Sacramento.

    Non aspirate al sangue del vostro Anziano
    non aspirate al sangue del Sire del vostro Sire
    non aspirate al sangue che vi rese sua Stirpe
    poiché subirete il rogo funebre
    quando pagherete per il vostro peccato immortale.

    La Legge e il Castigo di Caino
    E'
    molto difficile, figli miei,
    previscrivere per voi le pene
    del rogo,
    del dissanguamento,
    della decapitazione,
    della tortura,
    della paralisi,
    dell'esposizione al sole.

    Siete i miei Infanti:
    soli tra ciò che esiste,
    siete voi la mia sola compagnia,
    sarete sempre incatenati
    come i padri sono legati
    ai propri figli
    e i figli, ai padri.

    Pur tuttavia, sradicherò il seme
    cattivo
    estirperò i peggiori tra voi
    poterò il mio albero oscuro
    nel modo che mio padre, Adamo
    mi insegnò.


    Proverbi
    "N
    on chiedere consiglio al Clan della Rosa,
    poiché non ti daranno una sola risposta".

    "Attento ai Gangrel, e quando li vedi inquieti,
    vattene".

    "I primi a morire in qualunque Jyhad sono i Nosferatu".

    "Benedici coloro che combattono i nostri nemici naturali,
    tieni in salvo il portatore d'acqua, il costruttore,
    il becchino. Costoro non saranno prede".

    "Non lasciare che preti, poeti o contadini ti vedano nutrirti.
    Nessuno di loro te lo permetterà".

    "Fa' dell'Onore il tuo scudo, la tua spada e il tuo mantello:
    lascia che il Ventrue salvi la faccia,
    e andrai lontano".

    "Se vuoi sbarazzarti di un nemico, sopravvivigli".

    "La vendetta è migliore se il sangue è ancora caldo".

    "Sappi che vi sarà sempre un Cesare:
    pagagli quanto gli è dovuto".

    "Combatti la prima battaglia, vinci la prima guerra".

    "Attento ai tuoi stessi Infanti: sulle loro labbra
    c'è il dolce sapore della Diablerie".

    "Un sorso di Sangue, lo bevo. Due, li accetto.
    Tre, li rifiuto".

    "Non commerciare con le Tenebre:
    a tempo debito ci reclameranno tutti".

    "Cavalca la Bestia, non lasciare che sia essa a cavalcarti".

    "Non stringere amicizia con i Poeti,
    finiranno col cantare troppo di te".

    "Nessuno ti conosca. Vivi nell'ombra".

    "Quando la Croce ha una punta,
    mettiti in salvo".

    "Prendi delicatamente dalle donne. Direttamente
    dagli uomini. Dolcemente dai bambini.
    Cautamente dagli animali. Con i Fratelli, spartisci.
    Con le Bestie-della-Luna, banchetta".

    "Sii un Re: tuo sacro dovere
    è proteggere il debole e combattere il forte".


    Cronaca dei Segreti


    I segni della Gehenna
    S
    ilenzio! Ascolta il richiamo del corvo!
    La quiete del vento
    che sale caldo sulla strada,
    le torri celano
    le tenebre del giorno.

    Quando i Sogni di Lasombra diverranno realtà,
    nel giorno in cui la luna correrà come sangue
    e il sole s'alzerà nero in cielo,
    quello è il giorno del Dannato,
    in cui i figli di Caino risorgeranno.

    E il mondo diverrà freddo
    e presenze immonde sgorgheranno dal suolo
    e vi saranno grandi tempeste, il fulmine
    accenderà incendi, le bestie marciranno
    e i loro corpi, contorti, cadranno.

    Così, anche, i nostri Antenati
    sorgeranno dalla terra
    romperanno il loro digiuno
    con i primi di noi
    ci consumeranno tutti.

    Il Secondo Giorno, Caino tornerà
    e chiamerà a raccolta i suoi Figli
    nel luogo della Prima Città farà loro un cenno,
    dal suo trono di basalto.

    E Caino chiamerà ad alta voce i nomi di coloro che saranno distrutti,
    poiché troppo grandi sono i loro crimini
    e tutti coloro che si cibarono del sangue del cuore del loro sire
    saranno condotti innanzi al Trono Nero
    e costretti a bere il sangue di Caino
    e il Sangue di Caino divorerà il loro sangue
    e la Madre Oscura in persona sarà condotta innanzi
    e lì, nella valle di Enoch, vi sarà battaglia,
    un duello tra il Padre Oscuro e la Madre Oscura.
    La Regina Demone morderà a fondo
    il Re Dannato morderà più a fondo
    non ci sarà dato sapere ciò che accadrà,
    ma il cielo si spaccherà, come la terra al di sotto
    e le forze degli Inferi si riverseranno dal sottosuolo.

    Il Terzo Giorno, vi sarà silenzio,
    i corvi si ciberanno delle carogne,
    la peste danzerà tra le rovine
    gli ultimi Selvaggi lasceranno questo luogo
    le ultime Bestie della Luna combatteranno
    e periranno
    e gli Antidiluviani faranno per sé
    un Impero di Sangue
    governeranno con ferrei artigli
    strapperanno i cuori dei sopravvissuti
    e la totalità dei viventi sulla terra
    andrà a vivere nell'Ultima Città, chiamata Gehenna.
    E verrà un regno di mille anni,
    e non vi sarà amore, vita, o pietà,
    i potenti saranno come schiavi,
    i puri saranno resi immondi
    ogni buon dono, ogni dono perfetto verrà corrotto
    dal Padre delle Tenebre, il cui potere
    salirà dai reami inferiori.

    Quando le nevi devasteranno la terra
    e il sole guizzerà come una candela nel vento,
    allora, e solo allora nascerà una donna,
    L'ultima Figlia di Eva
    e in Lei si deciderà il destino di tutto.

    E non riconoscerete questa donna,
    che per il marchio della Luna su di essa
    e lei affronterà itradimento, odio e dolore
    poiché in lei risiede l'ultima speranza.

    E conoscerete
    questi ultimi tempi
    come l'Era
    dei Sangue Debole,
    che segnerà i vampiri
    che non possono Generare
    la riconoscerete dai Senza Clan,
    che verranno a governare,
    la riconoscerete dai Selvaggi,
    che ci daranno la caccia
    perfino nella città più salda
    la riconoscerete dal risveglio
    di alcuni tra i più antichi,
    la Strega si desterà e annienterà tutto
    riconoscerete questa era perché una mano nera
    si leverà e soffocherà tutti coloro
    che le si opporranno
    e coloro che si bevono il sangue del cuore
    fioriranno
    e i Fratelli staranno per conto proprio,
    e la vitae sarà rara come i diamanti.

    Badate a questi segni,
    sono in arrivo! Gehenna
    verrà sulla terra.

    Badate
    all'ombra
    che vola
    badate al drago
    che si leva
    badate all'oscurità
    che si muove
    badate all'ombra
    della luna
    badate all'angelo che muore
    badate alla fanciulla che piange
    badate ai bambini
    Abbracciati
    badate ai Senza Clan
    che fuggono.

    E verrà il tempo
    in cui
    il Sire scaccerà
    l'Infante
    il Sire
    abbandonerà l'Infante
    alla mercé del sole
    e non vi sarà scampo
    per i Senza Clan
    nessuno scampo
    per i Senza Clan
    benché bastardi dei
    loro Signori dimenticati
    saranno la maledizione
    di Auriele
    sui loro odiosi Signori
    saranno la maledizione
    sui loro ignavi Signori
    per aver imbrogliato
    Caino
    saranno la maledizione
    dei cacciatori
    resi preda.

    I Senza Clan
    non avranno sentiero da seguire
    né famiglia da menzionare
    né generazione da sostenere
    né tradizioni da mantenere
    né usanze da tramandare
    né ospitalità da offrire.
    Perché create questi orfani?
    Perché li abbandonate in mezzo alla strada?
    Sono il nero seme della nostra rovina
    si uniranno a coloro
    che ci odiano
    seguiranno gli Infanti di Brujah,
    faranno scorrere il sangue in abbondanza
    uccideranno i morti
    mangeranno la nostra stirpe
    urleranno e sfonderanno le nostre porte
    invocheranno a gran voce giustizia
    I Senza Clan, tutti, si riverseranno
    sulle nostre mura
    I Senza Clan, tutti, scopriranno i passaggi segreti
    I Senza Clan, tutti, sono l'immonda schiatta di Lilith
    I Senza Clan, tutti, sono Risvegliati nuovamente
    I Senza Clan, tutti! Nessuna famiglia, nessuna insegna,
    nessuna lealtà, nessun anziano.

    Badate a coloro che vagano senza un clan,
    poiché saranno la nostra fine.
    Compatiteli! Adottate gli orfani
    se potete.
    Ma teneteli d'occhio. In essi vi è il seme cattivo
    del loro Sire.

    Dell'amore
    E
    loro chiesero a Caino, il vecchio Padre:
    "Perché ci vieti di Abbracciare
    coloro che amiamo?"
    E Caino rispose loro: "L'amore è la dolce pioggia
    che piove dall'Altissimo.
    L'amore è il dono della vita.
    Non ricordate dunque la Maledizione di Auriele?
    Che dobbiamo mangiare solo ceneri, bere solo sangue?
    Il sangue non è dolce pioggia. La nostra bevanda ruba la Vita".
    E allora gli occhi di Caino presero ad avere Visioni,
    ed egli si calmò, e disse:
    "Ma se mai uno di noi
    ricevesse in dono
    l'amore di un mortale
    senza il Comando
    o la Soggezione,
    senza coercizione alcuna,
    un Amore donato liberamente,
    allora quell'Amore sarà
    come dolce pioggia
    perfino per il più umile di noi.
    E sebbene non lo Abbracceremo,
    ci nutrirà come se cenassimo alla tavola del Padre
    sazierà la sete più profonda.
    Ma ricordate, figli miei!
    I Figli di Seth ci odieranno per sempre
    perché siamo i loro predatori
    siamo i loro Padroni
    ed essi, nel profondo dell'anima, lo sanno.
    Non cercate l'Amore tra di loro! Non ve lo daranno.
    Non siate sciocchi.

    Delle Bestie della Luna
    C
    he ci dici
    delle Bestie della Luna
    che ci predano, Padre?"
    "Verrà un tempo,
    negli ultimi giorni
    in cui le Bestie della Luna diveranno inquiete
    e cominceranno ad estinguersi
    come un lupo infermo che deve lasciare il branco,
    preferiranno lottare
    piuttosto che morire di malattia
    e così ci troveranno
    e ci uccideranno.

    Badate bene al Clan della Bestia!
    Perché essi avranno la chiave
    essi apriranno il sentiero della protezione
    essi apriranno il sentiero dell'inganno
    essi apriranno il sentiero della pace.

    Il Tempo dei Sangue Debole
    V
    errà un tempo in cui
    la Maledizione dell'Altissimo
    non sarà tollerata oltre
    in cui la Discendenza di Caino finirà
    in cui il Sangue di Caino si indebolirà,
    e non ci sarà Abbraccio
    per questi Infanti
    poiché il loro sangue scorrerà come acqua,
    E la sua Potenza scemerà.
    Allora, saprete che Gehenna
    sarà presto su di voi.

    Il Risveglio del Padre Oscuro
    V
    errà un tempo
    in cui le teste di tre Principi
    vedranno ardere l'alba
    su una colonna bianca.
    Verrà un tempo
    in cui un'antica fame si risveglierà
    nelle profondità dei boschi del nord
    e consumerà tutti i suoi figli.

    Verrà un tempo
    in cui un'Antica Oscurità si desterà
    nelle profondità di una città che ha dimenticato
    e sorprenderà gli Anziani suoi figli.

    Da questi segni saprete
    che il Padre Oscuro, bastardo di Caino
    si sarà risvegliato, e berrà a fondo il sangue
    che gli è stato sacrificato.

    Da questi segni saprete
    che è giunto il tempo di rivendicare
    la salvezza del vostro Clan
    e di combattere il Padre Oscuro.

    Da questi segni dovete sapere
    che Gehenna attende dietro la porta
    come una attore aspetta dietro le quinte.
    Sta arrivando! E' vicina!

    Rifulge di nero il sole!
    Rifulge di sangue la luna!
    Gehenna è in arrivo.



    Grazie a Bloodyrosevampire e Alrauun per l'assistenza sui font


    Edited by Ater Pater - 4/9/2019, 11:37
     
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