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I due vampiri si risvegliarono ancora una volta, da un po' di tempo ormai si limitavano a fare quello e ben poco altro. Attualmente si trovavano in una cella legati a un palo al centro della stanza. Polsi, caviglie e cintola erano legati da spesso acciaio che impediva un qualsiasi movimento e, come se non bastasse, erano bendati. Quest'ultima precauzione era molto probabilmente dovuta al fatto che i loro carcerieri non avessero la minima idea di quali Discipline fossero in grado di utilizzare, quindi per andare sul sicuro avevano ben pensato di bloccare qualsiasi Disciplina richiedesse l'uso dello sguardo. La loro riserva di sangue era al minimo, un uso sconsiderato di vitae avrebbe scatenato facilmente la Bestia, ogni notte un carceriere entrava per fornire loro la quantità di Vitae necessaria per evitare la Frenesia. Non dovevano avere neanche chissà quali programmi per loro, visto che non li stavano neanche vincolando col sangue.
Una situazione per niente allegra, e tutto ciò era successo per colpa di un maledetto libro!
Mentre i due borbottavano a denti stretti ripensando all'assurdo motivo per cui erano finiti lì sentirono la porta aprirsi e dei passi che si facevano sempre più vicini. Ora della pappa?
Edited by No Life King - 2/7/2020, 11:17
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Il corpo inerte e bloccato del circense era pervaso dai continui tremiti di nervoso che gli scivolavano appena sotto la pelle. le catene che lo costringevano, sebbene impassibili alla sua forza e disperazione, erano tese e vibranti come sempre, forse anche di più.
"Cristo, sembrano tre anni che non faccio niente. O sono tre anni?" mormorò tra se e se cercando di sciamare la frustrazione dell'immobilità.
Ormai tutte le domande che si era fatto circa la sua situazione non erano che un sottile eco, perso tra la rabbia e il bisogno disperato di fare qualcosa.
Aveva ripassato tutte le parole di tedesco che sapeva, tutte le canzoni, tutti i film.
poi, saturo di quella conoscenza, era passato a tutti i trick con la moto, con il fucile, e con il semplice uso del corpo.
Poteva liberarsi? Forse, ma di sicuro non con la forza. la fame l'avrebbe ghermito troppo in fretta.
Scassinare? con gli strumenti giusti, forse. ma non era quella la situazione.
i passi gli fecero tendere l'orecchio, ammutolendo anche i più immediati borbottii e mugolii di frustrazione. Arrivava qualcuno. altro sangue marcio, giusto per prolungare l'agonia? O finalmente gli avrebbero piantato un paletto nel cuore e l'avrebbero esposto al sole?
"tutto è meglio che qui. Il servizio lascia decisamente a desiderare, e nel mio piatto ci sono pezzi di scaglie."
Istintivamente girò la testa verso il provenire del rumore, e giusto per sincerarsi di quanto fosse a fondo nel pozzo di merda, cercò di percepire quanti fossero i suoi carcerieri... al momento.SPOILER (clicca per visualizzare)userei Auspex 1 sull'udito, per vedere se riesco a capire quante persone ci sono e quante si stanno avvicinando. -
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Il sogno e la veglia non le parevano poi così diversi. I suoi occhi, in entrambi i casi, non vedevano nulla, ma la sua mente era libera di vagare tra i ricordi e i mondi fantastici creati dalla sua mente. Era l’unico passatempo che riusciva ad avere in quel luogo, legata a quel palo in mezzo alla stanza. Si sentiva un animale sacrificale, lasciato affamato così che non potesse sottrarsi dal suo destino.
Sapeva di non essere sola in quel luogo, aveva potuto sentire il muoversi di qualcuno di tanto in tanto, ma non aveva mai cercato di capire chi fosse, anche se forse sarebbe stato il caso: avrebbero potuto trovare un modo per scappare e magari sarebbe stato un modo alternativo per passare il tempo, senza finire per pensare alla propria vita, alle infinite possibilità di lasciarsela sottrarre o di venirne privati per un’intera vita umano o di più.
Le mancava molto la sua vita, la biblioteca, il suo rifugio e in special modo i suoi libri; gli amati libri che amava catalogare e in cui desiderava infilare il proprio naso il prima possibile. Ironico che fosse finita lì a causa di un libro… “Chissà che starà facendo Ethan…” Il pensiero le sorse spontaneo, poiché vista la situazione era chiaro che la ricerca di quel libro fosse più ardua del solito. Rapido il pensiero che potesse trovarsi con uno dei suoi simili scomparsi le attraversò la mente, ma il cigolio della porta lo cancella, facendole tendere le orecchie. Non si volta, sussurra solo con voce esile: “Fai che siano qui per nutrirci.” Il suo corpo, come ogni qual volta sentiva un rumore in quelle quattro mura, si preparava al peggio e così la sua mente.. -
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Il vampiro utilizzò il dono di Auspex per amplificare il suo udito, dal rumore dei passi riuscì a capire che si trattava di una sola persona e che, cosa più curiosa, era senza scarpe.
La misteriosa figura si faceva sempre più vicina a Kappa, e tutto ad un tratto il vampiro sentì una mano enorme premergli sulla gola, dopo ciò gli venne infilato forzatamente in bocca quello che non tardò a riconoscere come un biberon, il cui contenuto, appena gli bagnò la lingua, si rivelò essere sangue.
Biberon... Li avevano presi per dei poppanti?SPOILER (clicca per visualizzare)Per ora mi interrompo qui nel caso Kappa voglia reagire in qualche modo. Percepisci qualcosa di strano in quella mano, la pelle ti sembra molto spessa.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)a scanso di equivoci: mi sarebbe possibile mordere? la sua mano è sotto la mia gola, io punterei a strappargli la mano ad aggravati, ma non so quanto sono impedito fisicamente..
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.SPOILER (clicca per visualizzare)La possibilità di muovere il collo ce l'hai, sebbene limitata per il fatto che il tuo carceriere ti sta trattenendo con la mano probabilmente proprio per evitare di essere morso, chiunque sia dopotutto sa che siete vampiri e che i vostri morsi possono far molto male. 😛 In questo caso prima di mordere si farebbero due tiri di forza per vedere se il tizio riesce a mantenere la presa..
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Il sapore del sangue, misto alla fame atavica che lo stava attanagliando, non creava una buona alchimia con la collera che gli montava dentro. Lo scivolare in basso nella spirale discendente aveva reso Kappa molto più diretto e coinciso, molto più "vampiro" di quanto il simpatico cazzone di facciata non fosse mai stato.
"Il maestro sarebbe contento di me?" si domandò, mentre il sangue gli scorreva sulla lingua. Ripensò per qualche momento al manoscritto, a Eve, alle infinite possibilità che poteva avere quella notte (tipo come buttarsi dal balcone).
e tutte le possibilità erano migliori di quella: imprigionato da qualche bastardo di merda per cose che manco aveva capito appieno.
"Fanculo."
I pensieri del circense erano sempre più macabri, e sempre più violenti. Forse fù questa tinta oscura a volerlo far agire, proprio in quel momento.
"può andare male in un milione di modi diversi.
altrimenti il bello dove sarebbe?"SPOILER (clicca per visualizzare)Cerco di bere il contenuto del biberon appieno, poi cerco di liberarmi dalla presa e quindi di morderlo.
Per liberarmi uso solo potenza passiva.
Per morderlo (posto di riuscirci) spendo 1 ps per i successi automatici di potenza.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Kappa rolls 5 dice to Forza 4,2,1,5,5 (BOTCH x 1)
Vabbé... Il tentativo di liberarti è talmente scarso che il carceriere manco se ne accorge.
Il vampiro aveva tutto un piano nella sua testa, tuttavia non riuscì a liberare il suo collo dalla presa del carceriere, che a dirla tutta probabilmente non si era neppure accorto del tentativo di Kappa, continuando in tutta tranquillità a fargli bere la Vitae.SPOILER (clicca per visualizzare)recuperi 2 ps
Dopo un breve ringhio, il carceriere levò il biberon dalla bocca del Malkavian e iniziò ad allontanarsi, i sensi amplificati di Kappa gli fecero capire che si stava dirigendo dall'altra ospite.. -
.Isuoni giungevano alle sue orecchie senza che lei potesse collegarli precisamente a qualcosa. Non vedere era fastidioso, lasciava che la mente vagasse e immaginasse vari scenari, da quelli più orridi, macabri e in grado di farle scorrere la paura nelle vene, a quelli più semplici, tranquilli, dettati dal ricordo di azioni già avvenute.
Era certa ci fosse qualcuno nella stanza, poteva sentire il suono di passi, ma niente più. Aveva paura che quel giorno sarebbe stato l'ultimo della sua vita o semplicemente diverso dagli altri. Ogni notte era identica, non accadeva nulla se non per il carceriere che veniva a dar loro da mangiare, ma il non vedere rendeva tutto snervante. Si maledisse per non essere stata attenta, avrebbe voluto Ethan al suo fianco. Lei era il cervello e lui il braccio, come faceva un cervello a muoversi senza il braccio? Non ha mica le gambe. Rimpiangeva la sua mancanza e si chiedeva dove fosse cercando di rimanere esternamente calma, tentando di capire perché i loro carcerieri desideravano tenerli in vita. Potevano benissimo esporli alla luce del sole o far penetrare un po' di luce durante il giorno, piantar loro un paletto nel petto o far loro tante altre cose fantasiose, cose che immaginava pieni di schizzi di sangue, urla e dolore. Perché? Si chiedeva, avrebbe volentieri aperto bocca, una volta recuperato un po' di forze per cercare di comprendere cosa stesse accadendo.. -
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L'evidente frustrazione del vampiro mentre questi falliva nel liberarsi era seconda solo al patetico approccio della sua "nutrice", che ora identificava più o meno come una mano irsuta e un paio di scarpe pesanti.
"porca di quella putt" sgrunt borbottò quando si rese conto che la sete gli impediva di concentrarsi abbastanza da liberarsi dal tipaccio. assaporò ogni maledetta goccia di sangue, e più ne beveva più ne voleva palesemente.
e quando iniziò a sentirsi meno affamato, nella sua testa non c'era più spazio per nulla che non fosse il giramento di coglioni.
"Ora basta." portò quindi le mani alla testa, e si limitò a raggomitolarsi in posizione fetale. ma il più era votato a nascondere la sua espressione facciale, al non far intendere che, nonostante tutto, una nuova linea di oscurità stava per dipingersi sul suo volto.
E come aveva fatto precedentemente, questa non era una situazione da dialogo, ma da guerra.SPOILER (clicca per visualizzare)Sempre auspex 1. Appena il tipo si allontana e lascia la cella (porta chiusa, e se lo sento allontanarsi) attivo Potenza e provo a rompere le catene.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Bloody recupera due ps.
Kappa rolls 7 dice to Tempo Malkavian 7,6,4,6,4, 4,7 [4 successes]
Sei riuscito a mandare il tuo messaggio, anche se hai percepito qualcosa di strano nella rete, anche se non sapresti spiegarti cosa.
Ricorrendo nuovamente al dono dell'auspex, Kappa rimase in attesa che il carceriere si levasse dalle scatole per attivare il potere del sangue conosciuto come Potenza per cercare di rompere le catene.SPOILER (clicca per visualizzare)Difficoltà aumentata di uno perché le hanno messe in modo da renderti difficili i movimenti, e dato che solo belle robuste ti serviranno almeno tre successi.
Kappa rolls 3 dice to Forza (Diff 7) 6,6,2 [failure]
Niente da fare.
Sembrava proprio che quella notte il Malkavian avrebbe fatto meglio a fare a meno di usare i muscoli, ogni volta che ci provava i risultati erano discutibili.. -
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Vibrante di palese frustrazione, Kappa stirò ulteriormente le catene che lo legavano in modo da tenderle, cercando di trovare nell'acciaio il punto di rottura adatto a frantumare l'anello debole.
"c'è sempre un anello debole! lo insegnano i polizieschi!"
si concentrò mentalmente per cercare di spedire un messagio all'interno del network un secondo prima di arcuarsi all'indietro con tutte le forze che gli venivano concesse dal movimento impicciato, e poi... niente.
in entrambe le cose.
Porca putt... e rompiti catena del cazzo, rompiti! mugugnava fra sè e sè, noncurante del casino, dopo quei giorni di quasi totale silenzio.
"Mannaggia a loro che non mi hanno legato con dei teppisti. con quelli vado fortissimo." si disse, constatando che anche nella rete vi era un particolare livello di silenzio. possibile che fosse stato zittito?
c'era un modo per zittirlo?
"Il maestro ne potrebbe sapere di più. ah già, non è qui"
Cazzo.SPOILER (clicca per visualizzare)Nuovo piano, probabilmente più irrealizzabile del precedente: Tenterei di divincolarmi dalle catene sfruttando le mie conoscenze da circense. non so se è più Ladrocinio, Atletica o bestemmie a flusso, ma sono ben quotato in tutte e tre le skill
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.Bevve affamata, succhiando come un neonato da seno materno, sentendo quel liquido inondarle il palato, accarezzarle la lingua e scendere lungo il suo esofago per riempirle le vene. La fame era vorace, prepotente e il desiderio del sangue rispondeva ad essa.
Avrebbe voluto saziarsi, ma come ogni notte le fu dato solo il sangue necessario per non andare in frenesia. Non le bastava, ne desiderava ancora, ma sapeva che non poteva averne altro. almeno non finché non fosse uscita da quel luogo. Non sapeva neanche dove fossero situati, se fossero tanto lontano da casa.
Uno stridio di catene le giunse alle orecchie e delle imprecazioni pronunciate da una voce maschile. Da quel che poteva capire egli stava cercando di liberarsi dalle catene a cui erano legati, ma senza successo. "Imprecare non ti aiuterà..." Sospirò, rivolgendosi all'uomo. Anche lui era nella sua stessa situazione e forse insieme avrebbero potuto trovare un modo per uscire da quella prigione. Sarebbe stato più facile se fosse stata sicura che lì non ci fosse nessuno a sorvegliarli, ad ascoltare le loro parole, almeno così avrebbero potuto allearsi per scappare. Cercò di usare l'unica abilità che poteva ancora usare, per captare qualcuno nelle vicinanze.SPOILER (clicca per visualizzare)Vorrei usare assaggio del sangue, per vedere se il tipo di sangue può essermi in qualche modo utile e auspeo, per cercare di capire se ci sia qualcuno intorno a noi, magari qualcuno che ci sorveglia e possa sentire le nostre parole.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Direi che è più una prova di atletica. 😁
Kappa rolls 7 dice to liberarsi (Diff 7) 7,7,5,5,2, 10,5 [3 successes]
Rosalind rolls 7 dice to taumaturgia (Diff 4) 1,3,1,6,10, 7,9 [2 successes]
-1 ps per taumaturgia
Diciamo che per un vampiro ogni genere di sangue gli può essere utile, perché è attraverso quello che possono rigenerarsi, risvegliarsi o utilizzare i loro poteri, poco importa da chi proviene. Assaggio del sangue in questo caso ti conferma che non è sangue di vampiro quello che vi stanno dando.
Facendo ricorso ai suoi poteri, la Tremere analizzò il sangue che le era stato offerto. Era sangue umano, e nelle vene del proprietario attualmente scorreva una quantità di sangue sufficiente per non morire o comunque necessitare di andare all'ospedale per evitarlo. I suoi sensi amplificati le confermarono che, oltre al chiassoso compagno di cella, non c'era nessun altro, né dentro la cella, né fuori. Il loro carceriere sembrava proprio che non fosse rimasto nei pressi della cella.
Kappa, nel frattempo, visibilmente frustrato per i suoi recenti fallimenti, tentò allora di divincolarsi dalle catene sfruttando le sue conoscenze da circense. La cosa gli richiese un po' di tempo, ma almeno ora aveva le mani libere. Il tempo di liberarsi le mani e gli arrivò una risposta dalla Rete, anche se continuava a percepire che ci fosse qualcosa di strano.CITAZIONE... Chi sei? ...
... Cosa vuoi? ...
... Perchè dovrei fidarmi di te? ...
... Mostrati per ciò che sei veramente, abbassa le tue difese se sei sincero! ...
... Pensi che sia così sciocco? ...
Dal tono della voce non era troppo sicuro che il messaggio fosse riferito a lui in particolare, ma del resto la richiesta d'aiuto l'aveva mandata lui, quindi a chi altro si poteva rivolgere?. -
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hai ragione sorella rispose, armeggiando con le catene che lo bloccavano molto meglio... iniziò a lambiccare con la flessuosa agilità del suo corpo e delle sue dita per divincolarsi da quella presa metallica.
"In effetti non serve la violenza, ma la gentilezza e un buon lavoro di mano... magari due fiori...
si liberò le mani
... molto meglio liberarsi. Oplà.
Come il re dei deficienti che era, il ragazzo fece le mani a forma di cuore in generica direzione della voce che gli aveva risposto. aveva un'altra stronzata da dire in canna, lo sguardo e il sorriso inebetito lo tradivano, ma proprio nell'attimo di alzarsi i messaggi lo bombardarono.
Incantato sul posto Kappa ascoltò inebetito.
Chi stava parlando? non era il maestro, non era una voce di nun fratello o di una sorella che conosceva.
"ma in fondo quanti Fratelli conosco? vengono a New Orleans, stanno un po' in eliseo e poi spariscono senza nemmeno un ciao."
Cercò quindi di issarsi sulla schiena, liberandosi di ulteriori catene. si tolse la benda dagli occhi e proseguì a liberarsi.
Ignorò la voce, ma rimase in ascolto e a voce più bassa si rivolse alla compagna di cella. dai, ti libero ora.
come ti chiami? ho bisogno che cammini sulle tue gambe se vogliamo sperare di uscire di qui.
ma se le risposte le ascoltava con un orecchio, l'altro era teso all'etere. qualcuno aveva recepito il messaggio, ma... amico o nemico?.
Prigione (?) |
