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.SPOILER (clicca per visualizzare)Da dove sono riesco a vedere se hanno armi sotto agli abiti oltre agli evidenti paletti? Riesco a notare dettagli, oggetti, auricolari nelle orecchie etc?
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ti faccio fare un tiro perché alcune cose sono seminascoste.
Holly rolls 6 dice to osservare 9,2,3,5,3, 6 [2 successes]
Da quello che vedi hanno entrambi una pistola conservata in una fondina ascellare, l'uomo in una tasca sembrerebbe avere un walkie talkie, le cinture sono le classiche e stereotipate cinture da cacciatori con sacche varie dove conservare bottigliette di acqua santa, coltelli, bibbia tascabile e paletti di riserva.. -
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La nosferatu rimase immobile per qualche istante. Indecisa sul da farsi. Non era molto abituata agli scontri e due cadaveri sarebbero stati un problema. Per non contare poi che magari potevano essere più di due. Chi le assicurava che uccisi i due qualcuno non sarebbe venuto a controllare proprio lì? Optò per il silenzio. Muovendosi senza far rumore cercò di arrivare nel seminterrato, là dove in principio si era svegliata quella sera. SPOILER (clicca per visualizzare)Cerco, sempre con oscurazione attiva, di scendere giù ma tenendo sempre un orecchio verso i due.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Holly rolls 6 dice to furtività 3,9,3,10,10, 4 [3 successes]
Holly, sforzandosi di essere il più furtiva possibile, si diresse verso il seminterrato. I due cacciatori non si mossero dalla loro posizione, la donna borbottò qualcosa dopo essersi guardata intorno, il suo compagno, in risposta a quanto detto da lei, borbottò anche lui qualcosa, tirando poi fuori il walkie talkie per dire qualcosa a chi aveva l'altro.
Scesa nel seminterrato, a Holly non rimaneva che valutare bene la prossima mossa. Mentre ci pensava, notò una figura seduta a gambe incrociate su uno dei tanti divani sporchi e impolverati, era il signor De Vile.
Lunga notte, mio piccolo raggio di luna, ci incrociamo di nuovo, eh? Sì, ti vedo, nel caso ti fosse venuto il dubbio.
Il suo modo di parlare era differente dal loro primo incontro, aveva un tono decisamente più autoritario e a tratti sarcastico, inoltre il colore dei suoi occhi aveva qualcosa di decisamente strano.
Sei proprio in un bel casino, vero? Sei scesa qui pensando che saresti stata al sicuro, mh? SBAGLIATO! Vedi, ragazzina, quelle sono persone molto devote, hanno una cosa chiamata Fede, capisci? Questa loro Fede gli permette di percepire la presenza di tutto ciò che loro ritengono maligno, quindi nel momento in cui sei tornata nel tuo rifugio loro ti hanno percepita, e il simpatico damerino non stava utilizzando il walkie talkie tanto per, no, stava chiamando i rinforzi.
Una breve pausa, seguita da un sorriso esibito palesemente per sfottere la Nosferatu.
Proprio un bel casino, vero? Oh, sicuro, potresti rimanere oscurata per tutto il tempo che ti occorre, no? Bzzz, risposta sbagliata, ora che sanno che sei in questa casa ci rimarranno finché non ti avranno trovata, e ho seri dubbi che il tuo potere del sangue funzioni anche quando dormi. Quando giungerà il giorno non faranno troppa fatica nel trovarti e toglierti di mezzo. Zack, Morte Ultima.
Quindi, ricapitolando, nel rifugio c'erano cacciatori in attesa di rinforzi da una parte e tizio che poteva dire quanto voleva di essere un venditore di specchi, ma tanto era palese non fosse solo quello, dall'altra. Proprio una bella nottata.... -
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Senza indugiare troppo si mosse. Piede silenzioso, ammantata di ombre, si recò verso il basso. Notò l'agire dei due ma non capì una sola parola di quanto dicevano, e per quanto ne sapeva l'uomo stava comunicando di non aver trovato nulla in quella casa. Magari.
Quando ecco che, nel suo piccolo rifugio sotteraneo, lo vide seduto su un divanetto: il venditore di specchi.
Non emise un suono. Era attenta a certe cose. Ma nel vedere l'uomo si bloccò stupefatta. "Calma, non ti vede, sei..." Nemmeno il tempo di terminare quel pensiero che l'uomo parlò, distruggendo la sua convinzione. L'ometto la vedeva anche da dietro la sua disciplina. Rimase confusa da quel tono di voce così differente. Non sembrava neanche la stessa persona. Rivolse uno sguardo al soffitto, là dove gli uomini stavano ancora camminando presubilmente.
Dissolse l'oscurazione, rivelandosi alla presenza del venditore di specchi o presunto tale.
Una morsa di gelo le strinse il petto quando udì la parola fede. Da quanto ne sapeva la fede era qualcosa di temuto dai vampiri, una cosa pericolosa di cui sapeva alcuni accenni, e usata sopratutto dai cacciatori per combattere i cainiti.
"Sei con loro?" Mormorò verso l'uomo, restando a debita distanza. Si rese conto dell'idiozia detta solo quando l'ebbe pronunciata. Forse l'uomo non era con loro ma poteva aver fatto una soffiata per metterla alle strette. Cambiò subito domanda. "Cosa vuoi da me? Come hanno fatto a trovarmi? Non ho lasciato tracce." Almeno, lei era sicura di non averne lasciate. "Sei stato tu? Li hai portati tu qui?"
Una piccola pausa. "Come ha fatto a vedermi?" Un pensiero che non espresse ad alta voce.
"Hai detto che avrei avuto bisogno del tuo aiuto. Ebbene dimmi: puoi aiutarmi?"SPOILER (clicca per visualizzare)Dissolvo l'oscurazione. Orecchio sempre attento nel caso i due cacciatori si spostassero e decidano di scendere giù. -
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De Vile scosse la testa quando gli venne chiesto se aveva qualcosa a che fare con i cacciatori.
Se devo essere sincero, credo che non gli andrei molto a genio. No, non hai lasciato tracce visibili, è vero, ma individui così devoti... mh, come posso dirlo per farmi capire... percepiscono una scia di oscurità. La loro Fede gli permette di percepire scie di oscurità lasciate da quegli esseri che ritengono essere la personificazione del male. È una cosa che varia da individuo a individuo, uno che non ritiene pericolosi i discendenti di Caino ad esempio non percepirebbe nulla da voi. Ma ti è andata male e ti sei beccata dei chiesaroli devotissimi che non hanno particolari simpatie per la tua specie.
scrollò le spalle, esibendo poi un sorriso che per qualche motivo fece rabbrividire la vampira.
Mia cara, dolce piccina, ma certo che posso. Desideri che mi occupi dei cacciatori?. -
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Quel sorriso sul volto dell'uomo le fece venire uno strano brivido. La proposta era allettante ma le lasciava dei dubbi.
Puoi aiutarmi davvero? Come? Pausa. Silenzio. Un nuovo sussurro. Cosa sei, si può sapere? Non sei umano e non sei un cainita. Cosa sei? E perché vuoi aiutarmi? Cosa ci guadagni?. -
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Lo sguardo di Damien si fece improvvisamente serio.
L'ho già detto che posso. Mi occuperò personalmente dei cacciatori, ma fammi il piacere di non chiedermi come, credimi se ti dico che non ti piacerebbe saperlo.SPOILER (clicca per visualizzare)Holly rolls 4 dice to coraggio 7,7,10,6 [4 successes]
Il suo improvviso cambio di voce ti lascia del tutto indifferente.
L'ultima frase venne pronunciata con voce profonda e rauca, un cambio improvviso che sicuramente avrebbe fatto scappare chiunque, mortale o Fratello, ma Holly rimase ferma sul posto totalmente indifferente, probabilmente perché ormai conscia di trovarsi di fronte a qualcosa di non umano.
Io? Sono un semplice mercante di specchi, che altro potrei essere?
sorrise, esibendo un'espressione da finto scemo. Era abbastanza evidente che Damien non fosse intenzionato a rivelare alla vampira la sua vera natura.
Mettiamola così, aiuto chi ne ha bisogno, che si tratti di umani, maghi, vampiri, fatati, spiriti o licantropi, per poi ripresentarmi quando mi occorre per far estinguere il debito che hanno verso di me, niente di più e niente di meno.
Scrollò nuovamente le spalle, sempre esibendo quell'irritante espressione da finto scemo.
Allora, abbiamo un accordo?. -
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Il cambio di tono non le mise paura, se quello era lo scopo dell'uomo. Era conscia di non trovarsi dinanzi ad un essere umano. E aveva compreso che l'uomo non si sarebbe rivelato veramente alla vampira. Lanciò un'occhiata verso le scale e tornò a guardare l'uomo.
Aveva forse altra scelta?
"E sia. Quale è il tuo prezzo?". -
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Il mio prezzo? Per ora ti basta sapere solo che hai un debito col sottoscritto, e che un giorno verrò a riscuotere il dovuto. Potrà essere domani, dopodomani, tra 10 o anche tra 500 anni. Un giorno in ogni caso mi ripresenterò. E no, non importa quanto tempo possa passare, io non mi dimentico di chi ha un debito con me, quindi non sperare in eventuali vuoti di memoria.
agitò l'indice della mano sinistra in segno di negazione, poi si alzò.
Bene, visto che ora abbiamo un accordo, è tempo che mi occupi degli ospiti sgraditi. Ovviamente non posso occuparmi di me stesso.
rise particolarmente per la "battuta" che aveva appena fatto, dirigendosi poi verso le scale in tutta tranquillità con le braccia incrociate dietro la schiena.
Non ci metterò molto. commentò, mentre saliva le scale.. -
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La nosferatu rimase, per qualche secondo, senza parole. Non aveva la benchè minima idea di cosa dire, era intrappolata con dei cacciatori dotati di Fede ed un tipetto strano che le diceva di poter risolvere tutto. Un tipetto che la avvisò non si sarebbe scordato del debito stretto nei suoi confronti nemmeno dopo cinquecento anni.
Si limitò ad un cenno del capo, dubbiosa e incuriosita, osservando l'altro salire le scale. Non salì anche lei le scale, anche se fu tentata. Vi restò vicino, ai piedi, con l'orecchio aguzzato per cercare di capire/percepire cosa stava per succedere al piano di sopra. I due cacciatori avrebbe attaccato? E l'uomo cosa avrebbe fatto?. -
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La prima cosa che la vampira sentì fu De Vile salutare i due cacciatori, anche se dal tono era palese li stesse prendendo per il sedere, i due cacciatori a giudicare dal tono delle loro risposte inizialmente sembrarono confusi, momento di confusione che durò poco, perché iniziarono a gridare quelle che dovevano essere delle imprecazioni nella loro lingua. Seguirono poi degli spari, e le urla dei cacciatori. Poi il silenzio, Holly non sentiva più niente.
Puoi salire, raggio di luna, qui ho finito.
Il tutto nel giro di... quanto? Un minuto? Chi era davvero quell'uomo?
Salendo le scale, lo spettacolo che si presentò a Holly non era certo dei migliori, dei due cacciatori non rimanevano che due scheletri insanguinati, osservandoli bene sembrava che gli fosse stata strappata letteralmente la pelle di dosso. Qualunque cosa gli fosse successa, era abbastanza sicura che i due fossero morti tra atraci agonie.
De Vile sorrideva alla vampira, era completamente pulito, su di lui non era presente una singola goccia di sangue.
Soddisfatta? Grazie al tuo intervento i tuoi simili potranno dormire senza il timore di non risvegliarsi, dovrebbero ringraziarti.. -
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Il modo di fare dell'uomo era bizzarro, giocoso, quasi infantile per certi versi. Lo sentì salutare i cacciatori, sentì gli spari e le imprecazioni e le urla.
Salì le scale. Un passo alla volta. Molto lentamente. Non era preparata allo spettacolo che si ritrovò davanti.
Era qualcosa di macabro ed impossibile. Gli occhi erano sgranati dalla sorpresa, dall'incredulità di quanto vedeva. Era reale o era la scena di un film dell'orrore?
Si girò verso l'uomo. Non avrebbe chiesto come, sembrava non molto felice di rispondere a quel quesito.
"Grazie...per l'aiuto" mormorò tornando a guardare le carcasse dei due ex cacciatori. "Ci...saranno dei rinforzi. Ti...occuperai anche di loro...così? Ed indicò i due corpi morti. Si sentiva decisamente a disagio. Si era messa a fare patti con una creatura del genere senza aver la minima idea di cosa potesse chiederle né cosa avrebbe potuto farle se non fosse stata in grado di ripagarlo.. -
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Certo che mi occuperò anche dei rinforzi, è ciò che ho detto dopotutto.
Alla domanda della vampira su come se ne sarebbe occupato, De Vile esibì un'espressione perplessa, ma allo stesso tempo incuriosita.
Possibile. È davvero importante? Ti preoccupi per la loro salute? Sarebbe alquanto ironico per una figlia della notte.. -
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"Più che preoccupata per quei sacchi di carne direi che sono..." Sembrò fare una piccola pausa, come a cercare la parola giusta. Intimorita? Nah, non lo avrebbe mai ammesso. "Perplessa." Decise infine. "Se puoi fare queste cose con loro" Ed indicò con il pollice i due cadaveri. "A cosa ti serve far patti con me?" .
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