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Il Mobilis in Mobili è un piccolo cantiere navale situato sulla punta di Algiers Point, dove il Mississippi curva a gomito nella sua continua corsa verso il mare. L'ingresso si trova sulla Patterson Road, la principale arteria panoramica di Algiers e da sempre sito di vecchie, quanto caratteristiche palazzine in stile creolo.
La darsena è abbracciata su tre lati da un lungo ed anonimo muro, interrotto solo dal cancello d'entrata su cui spicca il nome dell'impresa, Mobilis in Mobili. Se all'esterno vi è solo una sparuta coppia di alogeni ad illuminare l'ingresso basta entrare all'interno del cantiere per venire sopraffatti da una decisa schiera di fari, puntati sulle postazioni di lavoro esterne e le barche in attesa di posa.
Una spessa doppia anta funge da ingresso principale per l'officina interna, sviluppata su un unico piano ma organizzata in varie isole lavorative, in nome dell'efficienza e dell'ordine tanto care al proprietario. Parco lamiere e zona saldatura, due banchi adibiti alla meccanica dei motori e uno per gli impianti elettrici di bordo mentre al centro spicca un carroponte che permette ai dipendenti la lavorazione su imbarcazioni di piccole dimensioni.
Sull'estrema sinistra del comparto una piccola scala a chiocciola porta ad un ufficio ricavato dal sottotetto, un antro semplice ma in qualche modo piuttosto estraneo se paragonato agli ordinati, freddi piani da lavoro del piano sottostante. Da più l'idea di un ufficio di un universitario oberato dal troppo studio, con tutti quei libri e fogli sparsi in giro. Senza contare la grossa lavagna che occupa l'intera parete destra, colma di appunti calcoli e ordini in sospeso.
Basta però tornare all'esterno per ritornare alla più classica immagine associata ai cantieri: una piccola ma rispettabile darsena coperta collegata all'officina e un moletto privato oltre l'alta recinzione di sicurezza, nel quale sono ormeggiate svariate imbarcazioni.
Edited by Julius Deschain - 28/3/2021, 22:22
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua da qui
Dopo un non poi breve viaggio la Vespa con in sella i due Fratelli arrivò davanti al cancello del Dominio, sgommando leggera sull'asfalto bagnato. Il conducente diede le redini all'altro, andando a sbloccare il cancello di entrata. Mettiamo Sascha dentro, gira della gentaccia da queste parti. Chiudendo poi a chiave il cancello d'entrata.. -
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Il samedi scese dalla moto iniziando a guardarsi intorno e dando bastonate all'aria con fare annoiato tipo le persone anziane.
Eh, già, gentaccia. NOLA ne è piena, pensa che una volta ho trovato la porta di casa scassinata. Non ti dico lo spavento nel vedere la cassaforte aperta e la sorpresa nel trovarci dentro più soldi di prima. breve pausa Pare che il rapinatore avesse fatto una generosa donazione commosso dalla miseria trovata all'interno della cassaforte.. -
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Dal buio attorno ai due propendevano curiose carene in sosta, non dissimili dagli svariati imbarchi abbandonati negli anni lungo le zone paludose di New Orleans. Le prue erano rivolte verso l'interno e grazie alla poca luce prendevano, nelle menti dei più fantasiosi, forme curiose e propense verso il nuovo ospite. Cheti animali da guardia, disturbati nel loro habitat. Si poteva facilmente notare qualche vecchio legno alla fine della carriera, caratteristico ma ormai superato, anche se il più era composto da scheletri in metallo e scavi in vetroresina, tutti in attesa di essere messi a nuovo e poter così tornare in acqua. Nonostante la poca luce ambientale desse la sensazione di trovarsi in un cimitero per barche quello era a tutti effetti un luogo diverso, dove si tentava di donare nuova vita a quei poveri natanti.
Vedi che rubarti una cassaforte ti è servito? La prossima volta prova con una macchina a secco, sia mai che te la ritrovi con il pieno e anche con quei cerchioni lì, -breve gesto circolare con l'indice- che continuano a girare anche da fermi. Superò l'uscio dell'officina e lo circumnavigò, sboccando nei pressi di un molo con approdate varie imbarcazioni. Prenderemo un motoscafo da quattro posti, è veloce e attira meno l'attenzione dei mezzi più ingombranti, dovremo però metterci qualcosa per sembrare dei pescatori. Sono i soli che escono in barca a quest'ora. Gli indicò un grosso cassone di metallo posto contro la parete esterna del casolare, probabilmente un vecchio frigo ripensato per nuovi utilizzi, e ne tirò fuori canne da pesca e delle giacche a vela gialle, con tanto di cappuccio. Sia mai che riusciamo sul serio a prendere qualcosa, sono anni che vorrei catturare un'azzannatrice o un piccolo di alligatore. Così con un po' di sangue, una nuova casa... Indicò con ampio gesto il molo. Avrò messo in sicurezza il dominio. Ridacchiò malefico, passandogli una cassetta da pesca.
Edited by Shaitan - 17/11/2020, 17:41. -
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Me ne farei ben poco di una macchina, figliolo, ai miei tempi non c'erano tutte le diavolerie elettroniche di oggi, è già tanto se giro con un cellulare. rispose, dopo una scrollata di spalle Mi sono sempre chiesto come facciano a stare al passo con i tempi Fratelli in vita da secoli. Quando ne incontrerò uno penso proprio che glielo chiederò, sì sì.
Prese lesto una canna da pesca Sembrare un pescatore? E che ci vuole? dopo quest'affermazione, lasciò che le ombre avvolgessero il suo corpo, per dargli un nuovo e falso aspetto.SPOILER (clicca per visualizzare)
Et voilà, rapido ed efficace per ingannare le menti più ottuse.
Avendo assistito all'uso di Oscurazione, il Brujah vedeva due figure distinte che si contrapponevano, che alla lunga era anche fastidioso da fissare.SPOILER (clicca per visualizzare)Chi usa Auspex o sa dell'illusione vede una cosa del genere, ringraziamo il vecchio manuale per l'immagine. ❤️
La vedo molto difficile, gli animali istintivamente sanno chi siamo, così come istintivamente sanno chi è in cima alla catena alimentare. Muahahah
Era vero, purtroppo, gli animali percepivano subito la Bestia dei vampiri, motivo per cui non apprezzano la presenza dei vampiri e li attaccano se messi alle strette.. -
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Ma un secolo fa c'erano già diverse auto in commercio, per giunta dei signori modelli. Si armò di canna da pesca e attrezzatura di sorta, il minimo dovuto per mantenere la facciata del pescatore. Anzi, -leggero rialzo del tono- se avessi da qualche parte un'auto di allora potresti farci bei soldi...i collezionisti ne vanno matti. Imboccò il moletto, continuando a parlare. Ne parlai una volta con il mio Sire, mi disse che un suo avo ora in torpore non faceva altro che passare le notti in un rifugio fuori città, lontano dal presente. E che la prima volta in cui gli mostrarono una tv la trapassò con un pugno... Ora più soffuso. Forse non gli andava a genio il mezzobusto del tg, chissà.
Si avvicinò ad un piccolo motoscafo grigio, adatto ai bassi fondali, e iniziò a slegare la cima che lo ancorava al moletto. Non... Lo guardò dal basso. ...mi ci abituerò mai. Capisco il riuscire a passare inosservato, ma cambiare viso a piacimento mi risulterebbe un po' fuori misura come possibilità. Scosse il capo. Mi sentirei come Gengè Moscarda, di Pirandello. L'unicità che fino a quel momento consideravo sicura mi scivolerebbe via dalle mani, così come la mia identità... Osservò incuriosito il doppio aspetto dell'altro, il vecchio e il nuovo sovrapposto. Sotto sotto c'era anche un po' di insicurezza, ma difficilmente lo avrebbe ammesso. Vieni, saliamo. Saltò sul natante e una volta in compagnia allontanò lo scafo dalla banchina con una piedata, raccogliendo allo stesso tempo la cima. Ho qualche esca, e se stiamo buoni forse riusciamo a farli avvicinare. Alcuni animali reagiscono in modo diverso, più remissivo ed è più facile prenderli. Quello da evitare è usare la Vitae o lasciar andare la Bestia, attirerebbe i sacchi di pulci. Iniziò ad armeggiare con il motore, che in breve iniziò a borbottare a basso regime.
Ok, siamo pronti. E ricorda una cosa, se incontriamo qualcosa di pericoloso non fare l'opossum. Fingersi morto non funziona, prelude solo ad un brutto quarto d'ora extra. Azionò la leva dell'acceleratore e si perse in una bassa risata, ben presto tacciata dal rumore della risacca.SPOILER (clicca per visualizzare)Gengè Moscarda è un riferimento ad un personaggio Pirandelliano, precisamente il protagonista di Uno, Nessuno centomila.
Per me possiamo anche andare in chiusura!. -
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Fingermi morto? Io? Ma ti pare?
borbottò Crowley mentre metteva l'esca sulla canna da pesca fissando il brujah con sguardo stupito. Forse non era il caso di far notare che poteva sparire dall'altrui vista in qualsiasi momento anche se lo fissavano.
E mentre i due iniziarono a recarsi con la barca verso la destinazione scelta, il samedi ingannò l'attesa fischiettando la musichetta di Thriller.
Gentilissimo quel Michael Jackson quando ci propose di girare quel video, grande cantante lui. La tizia del video tra l'altro l'abbiamo dissanguata sul serio. Se avessi saputo che sarebbe diventato così famoso mi sarei fatto pagare di più quel giorno.THE END
Edited by No Life King - 24/11/2020, 20:37. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Start role autonoma.
La darsena veniva cullata dal solito tran tran notturno, amalgama tra il tenue sferragliare proveniente dal cantiere e i continui brusii stradali in rotta verso le vie più interne e popolose di Algiers; una nenia ripensata in chiave strettamente urbana, e a cui gli abitanti del quartiere si erano da tempo abituati.
La bellezza del vecchio quartiere creolo stava proprio in quello: era un organo malconcio ma indispensabile, un vecchio pneumo che non conosceva riposo, continuando dispettosamente a contrarsi. Un respiro alla volta, in equilibrio tra vecchio e nuovo.
Bastava guardarsi attorno per notare questi suoi piccoli sospiri, frammenti di vita nascosti nel notturno: le luci filtrate dalla finestra di un salotto lontano, riquadro per un piccolo alterco familiare. Il sibillino sfrecciare del 103bis verso il deposito centrale e il meritato fine turno. Il gruppo di ragazzotti in lontananza che sciamava in stormo compatto per Patterson Road, sospinti dal loro stesso vociare e dal continuo rimestare della battigia oltre il cantiere navale, che imprimeva la sua personale calata a quei tanti dettagli di scena.
Per molti si trattava solo di sciocchezze di poco conto, ma non per il Sapiente. La considerava come una normalità perfettamente in schema, isolata dal suo mondo attuale ma così vicina al suo personale guazzabuglio di ricordi passati da considerarla speciale, centrale nella sua formazione. Un balsamo per la Furia, ma anche per la sua logica. Casa sua.
A questo pensava mentre se ne stava poggiato al cancello d'entrata spalancato, covato dal suo personale cantico. Il volto colorato da una nota sorniona, quel curvare di labbra che presagiva una buona serata. Ingannò l'attesa mormorando qualcosa di non ben definito, che lo aiutò a far passare i minuti.
Edited by Shaitan - 13/1/2021, 23:38. -
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La Malkavian aveva ricevuto indicazioni stradali dal Brujah nella forma del nome di un attività. La malkavian non fece domande e semplicemente mise l'indirizzo su Google Maps.
La macchina della giovane aveva... beh, aveva visto giorni migliori. Sicuramente aveva bisogno di una pulizia esterna, ma le importava poco. La Citroen C3 della ragazza sfilò rapidamente per le vie cittadine non senza problemi dato che insomma, la città non la conosceva troppo bene.
Il Brujah non ebbe difficoltà a vedere l'auto arrivare, dato che lei parcheggiò praticamente davanti al cancello dove il Sapiente la stava aspettando. Dal finestrino abbassato si può sentire quello che la ragazza stava ascoltando durante il viaggio, ma la canzone viene interrotta a metà quando la Malkavian sfila le chiavi dalla macchina.
La portiera si aprì e le doc marten della malkavian cominciarono a fare i primi passi per avvicinarsi al Brujah ed allontanarsi dalla macchina, chiudendosi la portiera alle spalle.
"Sono in ritardo." dice, prima di dare un'occhiata al proprio telefono. "Anzi, sono in ritardo?" chiese, incerta. Indossava una semplice giacca da donna nera in simil pelle, con dei jeans scuri di quelli con i tagli all'altezza delle ginocchia, che lasciano intravedere la nuda pelle della Malkavian.. -
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Notando la Subaru Baracca in arrivo si staccò dal muretto, avvicinandosi di un due passi mentre la Malkavian parcheggiava. L'ingresso dell'attività era illuminato da dei faretti alogeni su ambo i lati, così da colpire sia il vialetto d'entrata che l'insegna del cantiere. Ehi. Julius indossava dei semplici jeans chiari e un maglione dal tono natalizio, di quelli che regalano le nonne. No, tranquilla. Ero appena uscito a prendere un po' d'aria. Scese verso la macchina. E ci sei arrivata dal Canada con questa, complimenti. Sguardo alla carrozzeria. Senza nemmeno un'artigliata... Ghignò, facendole cenno di seguirlo verso l'ingresso: una porticina blindata, incassata nel più grande cancello scorrevole. Il resto dell'esercizio era circondato da un ampio muro, oltre al quale Rebecca poté facilmente notare scampoli di barche, carcasse in vetroresina in attesa del loro personale Valhalla. Dai, entriamo. Da buon padrone di casa.
Edited by Shaitan - 17/1/2021, 22:31. -
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Come se fosse deformazione professionale, la ragazza alzò subito lo sguardo alla ricerca di eventuali telecamere o, nel caso ci fossero, eventuali punti ciechi delle stesse.
Fece un sorriso alle parole del Sapiente "Eh beh, immagino che tu abbia bisogno di molta aria." disse con un tono divertito, in allusione al fatto che... Ovviamente nessuno di loro due aveva bisogno di ossigeno.
Annuì alle parole dell'altro, dando un piccolo calcio alla gomma della ruota anteriore della macchina. "Beh ovviamente. Considera però che ovviamente ho viaggiato solo di notte e solo in superstrade. Niente vicoli bui, niente paludi." spiega all'altro, prendendosi una piccola pausa prima di continuare. "La via più corta è, secondo google maps, trenta ore di viaggio. Considerando cica sei ore a notte, sono soltanto cinque notti di viaggio." un'altra pausa, solleva lo sguardo al cielo, come a cercare di ricordare. "Ovviamente non sono un robot e non ho sempre guidato sei ore. Alcune volte cinque, altre volte sette o otto. Non ho nemmeno preso la strada più corta, ho fatto delle piccole deviazioni. Non potevo passare in Pennsylvania senza passare a dare un'occhiata alla famosissima Scranton. Poi da li sono passata per Washington e Baltimore... Poi praticamente in linea retta fino a Nashville. Ho deciso di evitare l'Alabama. Non ho letto cose carine su internet e in quanto io sono una donna che viaggia da sola... Meglio evitare rogne." si strinse nelle spalle, prima di continuare. Poi da li sono passata per Memphis e poi dritti a sud fino a New Orleans." nuovamente alza lo sguardo al cielo come per cercare di richiamare delle memorie a se In tutto penso di averci messo dalle due alle tre settimane. Oltre a cercare dei posti decenti per dormire in città che non si conoscono, ho dovuto anche cacciare. Un paio di volte ho adescato dei camionisti alle stazioni di servizio, un altro paio di volte ho beccato delle feste o dei rave a cui imbucarmi. non mi sono nutrita molto durante il viaggio, se non lo stretto necessario per avere abbastanza.. risorse per svegliarmi tutte le notti." insomma, lei diede una spiegazione completa del suo itinerario, talmente approfondita che l'altro potrebbe semplicemente rispondere ' si ma chi te l'ha chiesto?'.
"Vedi che la macchina ha queste cose di gomma sui fianchi? Sorprendentemente, mi hanno evitato un sacco di graffi!"disse prima di fare una risata aperta, mentre seguiva il Brujah all'interno della proprietà.
"Allora, cosa avevi in mente?" chiese guardandosi attorno e prendendo appunti mentali.. -
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Accolse lo sciabordio della Malkava con leggeri cenni del capo, approfittando della chiacchiera per farla accomodare all'interno del dominio. Ah, e come vanno i trimestrali della Dunder Mifflin? Spero bene. Quando sentì di Scranton. Sai...non mi avevi dato l'impressione di essere così amante dei dettagli. Ci scherzò un po' su. Anche se a pensarci bene è uno di quei viaggi da programmare come si deve, prendendosi il tempo che serve.
Le fece da Cicerone all'interno dello spiazzo esterno, il luogo dove le barche venivano a morire e chissà, rinascere. Pensavo di piazzare diverse telecamere lungo i tre lati del perimetro esterno, murando i cablaggi. Gli mostrò il muro di cinta esterno, piuttosto alto. Vorrei tanto dire che mi piacerebbe coprire ogni angolo ma le barche offrono buona copertura...e non posso certo levarle. Indice verso l'alto, ad indicarle il lampione centrale. Ma pensavo di piazzare un occhio lì sopra, non è visibile e offre una buona visuale. Si girò verso la ragazza. Che ne pensa l'esperto?. -
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"Il diavolo si nasconde nei dettagli." rispose, mentre osservava il locale, andando ad esaminare gli angoli e i punti piu o meno alti. "Non hai mai fatto un viaggio cosi lungo? ha un qualcosa di catartico." spiegò tornando a posare gli occhi sul Brujah.
Inarcò leggermente il sopracciglio alle parole del Brujah. "Cablati e murati?" chiese, scettica. Mimò un sospiro, prima di aggiungere la sua spiegazione. "Non siamo negli anni novanta, al giorno d'oggi non hai bisogno di cavi per queste cose." spiegò. Si prese una piccola pausa per prendere il cellulare dalla tasca ed aprire Amazon. Digita qualcosa nella ricerca, prima di mostrare i risultati all'altro.
"Esistono questi gioiellini, completamente wireless. Vanno a batteria, che va cambiata ogni sei mesi. Funzionano principalmente con il sensore di movimento, ma possono anche registrare in via fissa, ovviamente dovresti cambiare la batteria più spesso." lo osservò negli occhi, cercando di capire quanto l'altro stesse capendo.
"E le registrazioni vengono salvate all'interno di una sd e una copia viene salvata online in cloud, accessibile da tutti i tuoi dispositivi." nuovamente, si ferma per cercare di capire quanto l'altro la stia realmente seguendo "Ogni tot ore si cancellano da sole, ovviamente, nessuna telecamera del genere tiene piu di ventiquattro o quarantotto ore di registrazioni."
Si strinse nelle spalle, prima di continuare nuovamente "Sono leggermente più costose delle vecchie telecamere cablate, ma sono molto più semplici da installare e... Beh, molto più sicure." piegò leggermente il capo "Hai domande?". -
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Viaggi in mare, per la costa. Qualcosa verso ovest, ma mai così lunghi. Mi devo occupare di molte cose qui in città, sai. Scosse leggermente le spalle. Tra lavoro, studio e Clan mi è un po' difficile allontanarmi da Nola.
Si avvicinò per guardare lo schermo. Ma non sono più sicuri i cablati? Con il wi-fi non c'è pericolo che qualcuno possa metterci mano? Fece cenno di digitare su un'invisibile tastiera, l'atto dell'hacking. Cosa che vorrei evitare. Lieve cambio nel tono. Mi sto preoccupando per nulla? Annuì brevemente quando la Malkava gli mostrò la variegata sequela di aggeggi.
Quindi pensi che il cablato non sia più sicuro? Saltò dallo schermo a lei, poi di nuovo allo schermo. Di certo poter vedere le registrazioni dal cellulare sarebbe comodo, cosa che non penso sia possibile con i vecchi sistemi via cavo...giusto? Attese il benestare dell'altra. Il costo non è un problema, mi basta che sia un sistema non facile da aggirare o mettere fuori uso. Gli indicò alcuni punti sensibili della zona frontale, principalmente i lati. Quelle sui muri potrei metterle con il sensore, mentre potrebbe essere meglio mettere delle fisse nel retro.
Ci pensò un attimo. Ma cosa succederebbe se un Celato tentasse di entrare? Verrebbe ripreso, attiverebbe i sensori di movimento? Oppure riuscirebbe ad entrare senza problemi?. -
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La ragazza si strinse nelle spalle alle parole sul viaggio lungo che ha da poco compiuto "Ogni tanto fa bene cambiare aria, quasi terapeutico. Magari tra qualche anno mi muovo nuovamente, chissà. Ho l'eternità davanti, a meno di finire in pasto ai coccodrili... O peggio." insomma, i dintorni di Nola non erano proprio il posto più sicuro, per un vampiro, soprattutto dopo quello che il Sapiente e il Cadavere le avevano detto.
Inarcò un sopracciglio alle parole dell'altro. "No, se non ci sono i cavi è difficile metterci le mani sopra." rispose la nostra capitan ovvio.
"La sicurezza senza fili è più sicura in quanto viene tutto uploadato da qualche parte, anche nel caso dovessero venir manomesse le telecamere." fece una piccola pausa, prima di continuare. "Vedi, se io dovessi venire a rubare qua, mi accorgerei delle telecamere, dato che sono un'esperta in questo tipo di lavori. E se sono cablate, semplicemente seguo i cavi fino a trovare la cabina di sicurezza o qualsiasi cosa fisica possa esserci qua. Insomma, a meno che tu non decida di fare dei cavi che passano sotto l'asfalto e consegnano i dati in una seconda struttura, se io ti entro a rubare ho anche modo di controllare i tuoi dati ed eliminarli o manometterli, perché le registrazioni esistono in maniera fisica e senza una copia di backup in cloud." diede uno sguardo al soffitto ed ai vari angoli alla ricerca di possibili punti cechi, prima di continuare. "Potresti vedere le cose con un app anche con delle telecamere ibride, ossia che hanno un sistema cablato ma anche un sistema online. Vanno comunque ad interfacciarsi con un portale fisico od un computer in loco, quindi facilmente manomettibili" diede una rapida occhiata allo schermo del suo telefono su amazon, prima di continuare "Mentre invece se vuoi qualcosa che sia solo online, ci sono molto meno lavori da fare per nascondere e collegare i cavi. Se hai una connessione non perfetta o se hai paura che possano manomettertela, puoi prendere delle telecamere con la loro connessione ad internet personale, le fanno che te ci metti una sim dentro ed ognuna di quelle si connette indipendentemente alla rete."
Fece un'altra pausa che sfrutta per osservare il Brujah e cercare di capire se effettivamente, lui sta al passo. "In questo modo avresti tutto su cloud online, visualizzabile solo da te e da tutte le persone a cui dai la password. Puoi vedere in tempo reale tutte le tue telecamere, piu visionare le registrazioni. Se qualcuno dovese hackerarle, deve hackerarle o romperle una ad una e non ha comunque modo di entrare nel server online per eliminare le prove o le registrazioni." fa una piccola pausa, prima di continuare "O meglio, non è completamente impossibile manomettere il server, ma non è una cosa semplice. Nella peggiore delle ipotesi, avrebbero bisogno di qualche ora per entrare di bruteforce e... Non è qualcosa molto fattibile con i sistemi di sicurezza correnti." insomma, non voleva mentire e dire al Brujah che era completamente impossibile, ma era chiaramente confidente del fatto che non è una cosa che sanno fare tutti e che comunque richiederebbe tempo ed abilità.
"Devi partire dal presupposto che se qualcuno viene a rubarti, conosce un modo o due per metterti ko le telecamere e i sistemi di sicurezza. Quindi avere quanti più sistemi ridondanti possibili per avere backup online e cose simili, è indispensabile per una buona sicurezza." E qui finì la sua spiegazione. Potrebbe fare la venditrice di pentole mondial casa.
Prese degli appunti mentalmente per quanto riguardava il tipo di telecamere "Potresti prenderne anche una o due con sensori termici. In modo da sapere se i tuoi eventuali ladri sono umani o meno" disse, lasciando però intendere che la maggior parte delle telecamere le consiglia comunque normali.
Arricciò il naso quando l'altro menzionò le barche "Posso pensare a qualcosa ma... Sono oggetti molto grossi da proteggere e non sono fissi, altrimenti ci metteresti delle telecamere o altri sensori. Non puoi chiudere le barche dentro una stanza od una cassaforte. Ho bisogno di pensarci un po', ma difficilmente c'è qualcosa che possiamo fare oltre a mettere portoni piu blindati e cose del genere."
Piegò leggermente il capo all'ultima domanda dell'altro. "Se intendi la disciplina di Oscurazione... è completamente inefficace contro le telecamere. Oscurazione è un trucco della mente. Se io dovessi celarmi, la tua mente decide che tu non vuoi guardare dove sono io. Non mi rende effettivamente invisibile e nel caso tu avessi piantato una telecamera dietro di me, mi vedresti nella registrazione, anche se te fisicamente hai difficoltà a vedermi." fece un'altra piccola pausa, prima di continuare "Per questo, porte, cancelli ed altri oggetti che bloccano i movimenti sono il peggior nemico dei vampiri che abusano di Oscurazione. Non puoi aprire una porta od interagire con delle cose, se sei Oscurato.".
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