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Lo Spirals è un locale piuttosto famoso nell'ambiente underground, nonostante sia aperto da nemmeno cinque anni. Sorge in una vecchia fabbrica riqualificata su Gause Boulevard, mostrandosi come un massiccio casermone nero che la notte si colora sotto il battito dei neon, il vociare della folla. 
Da sconosciuto locale quale era è riuscito a farsi largo nel settore, diventando così un vero e proprio ritrovo per i giovani di Slidell; il merito è dovuto sia ai molti DJ set scelti tra i maggiori della costa orientale e alle guest star locali che hanno iniziato a frequentare il locale, attirando clientela da tutto lo stato.
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I due Cainiti arrivarono allo Spirals quasi in concomitanza, chi in sella ad una signora Harley e chi a bordo di un rispettabile pullman cittadino. All'ingresso del locale una gran folla di persone veniva controllata da due armadi dello security, fissi sul posto come delle moderne Colonne d'Ercole.. -
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Basse ed eleganti villette in legno e mattoni, il cui porticato si affacciava su un riquadro di verde delimitato da un sottile vialetto di cemento, scorrevano apparentemente tutte uguali oltre gli unti ed opachi vetri del pullman su cui viaggiava Vermesolitario. Il mezzo borbottava per le strade semi-deserte di Slidell a quell'ora della notte, viaggiando lentamente e facendo sobbalzare il cainita di tanto in tanto sulle forme sconnesse dell'asfalto, costringendolo ad aggrapparsi al corrimano in metallo. Questa volta, il vampiro era decisamente più sicuro: nascosto come un lupo travestito da pecora dietro il magnifico e seducente artefatto creato dal potere del proprio sangue, non fece nemmeno caso agli occupanti del mezzo o agli sguardi che poteva attirare su di sé.
Con la mano libera, Marcus sfilò dalla tasca interna della elegante giacca monopetto in tessuto pettinato, lo smartphone che vibrava producendo un ronzio irritante. Come irritante d'altronde, era anche la risposta di Joe, stampata sulla flebile luce display. Il volto di Marcus si contorse in un espressione di puro sdegno misto a disapprovazione. -Inutile sacca di sangue.- pensò con disprezzo, una smorfia amara sotto la barba ispida ma ben curata. Nascose nuovamente il telefono sotto la giacca, dopo aver inviato un breve messaggio in risposta a Joe:HTMLOk. Ci penso io... Come al solito! Tu tienimi aggiornato se scopri qualcos'altro.
Senza le registrazioni, non sarebbe stato affatto facile, risalire in qualche modo alla cosa. E l'unica pista che aveva in tal senso erano Lizzie, Ling e questo Santiago Benitez, di cui Joe era riuscito a fornirgli l'indirizzo. Ma forse Joe, in parte, aveva ragione. Non doveva attirare troppe attenzioni su di sé.
Lo Spirals era l'unica pista valida da seguire al momento, oltre al fatto che essendo così esclusivo, tanto da non permettere nemmeno alla polizia di ficcarci il naso all'interno, il locale poteva essere un valido terreno di caccia per predatori del calibro del Signor Tunning in persona.
Un'oasi di luci e rumori nel silenzioso deserto della notte, fece ben presto capolino oltre il parabrezza del bus, ridestando l'attenzione di Vermesolitario. Giunto alla propria fermata, il cainita scese dal mezzo pubblico con un sorriso affilato stampato sulla faccia da schiaffi, non prima però di darsi una bella sistemata, specchiandosi nel riflesso dello specchio che il conducente dell'automezzo utilizzava per controllare i passeggeri a bordo. Marcus sfilò con cura le maniche della camicia color porpora dai polsini della giacca, verificò che la costosa cintura fosse al proprio posto e infine che le appuntite scarpe lucide abbagliassero ancora lo sguardo di chi le osservava. Con fare compiaciuto, salutò l'autista con un sorriso ammiccante e atterrò con eleganza sul marciapiede, dirigendosi verso il locale.
In realtà, Vermesolitario non capiva assolutamente niente di moda; ma agli occhi degli altri, appariva come se fosse un adone vestito all'ultimo grido, assecondando i gusti di chi si soffermava ad osservarlo.
Con passo sicuro ed un intrigante ghigno fascinoso, si fece largo tra la folla: i costosi vestiti che indossava erano il suo biglietto da visita. Marcus si avvicinò all'entrata abbastanza da essere udito chiaramente dai due armadi che facevano la guardia all'ingresso, rivolgendo però la parola ad un gruppo di ragazze in attesa fuori dal locale. Dapprima le squadrò da capo a piedi, il sorriso subdolo e seducente stampato sulle labbra sottili, poi con aria arrogante e provocatoria disse, facendo attenzione affinché fosse sentito anche dai due energumeni: <Wow! Ho sentito parlare bene di questo locale, ma non pensavo che fosse così spettacolare! Insomma, se fanno entrare solo delle modelle come voi, immagino che sarà una notte indimenticabile. State aspettando i vostri ragazzi o questa notte volete divertivi? Io sono qui per festeggiare ed ho un mucchio di soldi da spendere... Volete aiutarmi?>SPOILER (clicca per visualizzare)Ovviamente se ci sono tiri da fare, tiro ogni cosa 😁 Magari butto un occhio per vedere se scorgo Lizzie e Ling. -
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L'Harley nera si avvicinò rallentando all'entrata dello Spirals, annunciata dal rombo calante del suo bicilindrico a "V", mentre Ethan scalava dolcemente le marce.
Manovrò con destrezza parcheggiando la moto in prossimità dell'ingresso, quasi perpendicolare alla linea del marciapiede, l'anteriore rivolto verso la strada, in modo che fosse pronta a partire alla svelta in caso di necessità.
Con un movimento fluido del piede sinistro fece scattare il cavalletto laterale e girò la chiave, ponendo fine al borbottio del motore che sovrastava il vociare della gente radunata davanti al locale.
Attese che Alma fosse scesa, prima di smontare a sua volta.
Si prese qualche istante per osservare i due energumeni che controllavano la folla di persone che si apprestavano a fare il loro ingresso allo Spirals.
In effetti Alma aveva ragione sul suo conto...era più un tipo da pub...il fatto di doversi mettere in fila con quella massa di fighetti già lo innervosiva...e non fece nulla per nascondere la cosa.
Si voltò verso la donna ammiccando mentre accennava col capo al locale
"In un battito di ciglia"
Inclinò il capo e riprese cavallerescamente il casco assicurandolo al manubrio, mentre aspettava di vedere come Alma aveva intenzione di procedere...se voleva entrare senza troppi problemi di certo lei sarebbe stata di grande aiuto. -
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Alma restituì il casco e si sciolse i capelli, portandoli dietro le spalle con gesto collaudato. Grazie del passaggio... Si guardò attorno. Uhm... Tornò su Ethan. Se vuoi possiamo entrare assieme, ma poi dovrò salutarti. Andiamo? E si mosse verso la fine della fila, accanto ad un tipo piuttosto alto e molto, molto bello. Sicuramente un marpione, visto come stava pressando un gruppo di ragazzette.
Una ragazza del gruppo squadrò felice la Maschera, seppur il suo istinto la tenne a quel mezzo metro di distanza a cui Marcus era oramai abituato. Siamo sole... E pronte a far casino! Interruppe una delle altre ragazze, probabilmente già brilla. In mano aveva una lattina di Budweiser. Aiutarti a far cosa? Chiese la prima, sospettosa. Rutto in sottofondo. Beth, se ci cacciano per colpa tua... La portavoce della combriccola era una castana slavata, naso gibboso a sostegno una montatura sottile. Comunque non mi sembri per niente uno con i soldi, fattelo dire. Piuttosto uno che cerca di imbucarsi! Eppur gli sorrise.
Fu in quell'attimo che il Celato si accorse di Ling e Lizzie, che accompagnati dalla palla di pelo superavano l'ingresso -l'asiatico ne approfittò per una scansione totale di ogni essere di genere femminile- per dirigersi verso il lato destro del locale e sparire così alla vista.SPOILER (clicca per visualizzare)Se Ethan seguirà Alma in fondo alla fila si ritroverà a sentire lo scambio tra Marcus e le tipe. In quel caso descrivetevi a vicenda, mi raccomando!
N.b. per Marcus, dietro di te vedi una ragazza che si accoda, aspetto 5 e Carisma 3.. -
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Ethan annuì in assenso alla donna, quindi le si affiancò al termine della fila.
Sprofondò le mani nelle tasche dei jeans lanciando brevi occhiate alla variopinta massa di persone che popolava lo spazio di fronte all'ingresso del locale.
Il suo sguardo si posò anche sul tizio che si era ritrovato accanto in fila, mentre captava parte della discussione che stava avendo con un gruppetto di sgallettate...almeno non si sarebbe annoiato mentre aspettava di arrivare ai due gorilla di guardia all'ingresso...per quanto lo spettacolo fosse deprimente.
Il tizio doveva essere molto stupido o molto sicuro di sè...per andare a gridare ai quattro venti che aveva le tasche gonfie di soldi da spendere...ad una prima occhiata gli fece l'impressione di uno di quei debosciati figli di papà, intenti a sperperare una fortuna piovuta del cielo senza sforzo...SPOILER (clicca per visualizzare)Un Ragazzo sulla trentina, capelli biondo cenere e un velo di barba incolta sul viso. Altezza circa 180cm e fisico atletico. Indossa un paio di Jeans stinti, sotto i quali spuntano un paio di stivali da moto, una semplice T-Shirt e una giacca in pelle da motociclista sul cui dorso spiccano i colori dei Galloping Goose MC, un Club di motociclisti di New Orleans.
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Marcus sembrò perdere per un lungo istante la sua proverbiale parlantina e tracotanza. Rimase attonito di fronte alla reazione del gruppetto di ragazze, come se fosse stato colto alla sprovvista, stupito ed impreparato nei confronti dei loro modi di fare tanto diffidenti. Poi tutto tornò alla memoria come al risveglio dopo un lungo sogno. Era caduto vittima del suo stesso inganno e adesso si trovava a contemplare nuovamente la sua vera natura mostruosa e bestiale. Sentì il sangue della bestia ribollire nelle vene morte e contorte, mentre quest'ultima scalciava per ricordargli di essere sempre celata da qualche parte nel profondo del suo animo dannato. Provava uno sdegno viscerale al solo pensiero di essere schiacciato tra tutte quelle patetiche vacche. Stupidi abitanti del mondo di superficie: patetici ed insulsi esseri dal tanfo nauseabondo e dall'ego smisurato.
Poi però, fu riportato bruscamente alla realtà alla vista, oltre l'invalicabile muro di corpi e di teste in fila, di Lizzie e Ling che sparirono dalla sua vista defilandosi alla destra del locale. Il cainita digrignò i denti mordendosi le labbra in un gesto di frustrazione, non appena i due scomparvero dai radar. Si guardò attorno cercando un modo per scalare verso di loro. Doveva rientrare subito nel personaggio.CITAZIONEComunque non mi sembri per niente uno con i soldi, fattelo dire. Piuttosto uno che cerca di imbucarsi!
Sulle labbra del Nosferatu sotto gli zigomi perfettamente proporzionati, si scavò un freddo sorriso di cortesia falso come quello di un politico, mentre a malapena si concentrava sulla ragazza; lo sguardo perso continuava a tornare oltre la folla scansionando attentamente il muro di teste e l'ingresso del locale. <Imbucarsi, entrare dalla porta principale o dalla finestra... che differenza fa?> tagliò corto, più misterioso e meno affabile rispetto a poco prima, gli occhi castani che rimbalzavano tra l'ingresso principale e le vacche in attesa. Poi aggiunse in tono canzonatorio: <Immagino quanto sia divertente la vostra vita rispettando sempre le regole da brave Boy scout... Continuate così. Vi conviene restare lontano dall'uomo nero quando lo incontrate.>. Si sforzò per lanciare un malizioso sguardo di sfida indirizzato all'unica ragazza del gruppetto che sembrava dargli spago.
Nell'attesa di una qualche sperata reazione, Marcus si guardò attorno con fare annoiato: portò le mani all'interno delle tasche dei pantaloni con la piega stirata, tenendo la giacca aperta e mettendo così in bella mostra l'elegante camicia color porpora, la quale aderiva perfettamente sul suo corpo atletico. Studiava la folla circostante. Si sentiva tremendamente un pesce fuor d'acqua. Ancora quella sensazione di nausea.SPOILER (clicca per visualizzare)Butto un occhio in giro: Che tipo di persone ci sono in fila? Fascia di età? Prediligono una moda o un abbigliamento particolare?
Tra tutte quelle facce, notò un biondino slanciato e ben piazzato sulla trentina subito dietro di lui. Era arrivato poco prima a bordo di una rumorosa motocicletta, tipico abbigliamento da biker con tanto di giacca in pelle alla Fonzie con lo stemma di un qualche gruppo di pseudo-teppisti amanti di Easy Rider. -Bingo!- pensò il Nosferatu, mentre un malefico sorriso divertito gli si stampava sull'espressione impertinente.
<Bella moto!> esordì Marcus inclinando leggermente la testa in direzione della carreggiata <Ma -ehi, senza offesa- non mi sembri proprio il tipo che frequenta questo genere di locale.> aggiunse, inarcando leggermente le spalle con uno sguardo innocente. <E nemmeno la tua amica...> sorrise divertito, mentre squadrò con aria compiaciuta l'accompagnatrice del biondino dalla testa ai piedi.
<Almeno che non siate qui per qualche altro motivo. Ho sentito dire che qui si ritrova un mucchio di gente che ama fiondarsi a tutta velocità contro le pizzerie.>
Edited by ACES - 19/1/2021, 21:03. -
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La donna sembrò stranirsi per quanto detto dal Nosferatu, come se quel cambio di marcia l'avesse presa alla sprovvista. Che non ti prendono a calci in culo fino alla porta. La fila tornò a scorrere, due coppiette erano state respinte dalla sicurezza e ora stavano mandando rumorosamente a quel paese i due molossi. Senti... Lo sguardo della ragazza si imbrunì, cercò di dire qualcosa ma l'amica la tirò per il braccio costringendola a girarsi e lasciar perdere quello strano, quanto affascinante tipo.
Vermesolitario si rese conto che le persone che entravano sembravano piuttosto agiate con i loro completi e vestiti alla moda, al netto di qualche esponente Grunge. Senza contare il range d'età piuttosto ampio: freschi ventenni e uomini più vissuto, il più vecchio avrà avuto quaranta anni suonati; le ragazze erano più o meno tutte giovani, con punte di trenta. Capì quindi che era un locale costoso, probabile tappa dei ragazzotti del country club.
Alma si poggiò al muretto nell'attesa, sorridendo tenue al Brujah. Dovresti coprirti un po' quando sei in moto, sei bianco. Il vento freddo fa male alla pelle, arriverai agli ottant'anni con il viso come carta vetrata... Perculandolo, e squadrandolo. Sembrava come interessata a qualcosa, persa in una sua personale rotta logica. Questo fin quando lo sconosciuto non decise di intromettersi tra i due, sciorinando un bell'amo discorsivo. Ho visto la pizzeria. Che c'entra questo posto? Entrambi i Cainiti notarono un filo di interesse nel tono di Alma.
Ai lati della scena la ragazzetta di poco prima girò veloce e circospetta il capo, buttando un'ultima occhiata insicura a quella stupenda bugia su gambe.SPOILER (clicca per visualizzare)2021-01-19 13:12:45 Verme rolls 2 dice to empatia (Diff 7) 3,10 [1 success]
2021-01-19 13:11:41 Ethan rolls 5 dice to empatia (Diff 7) 2,4,4,9,6 [1 success]. -
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Ethan fece una lieve smorfia al dire di Alma.
Stava per risponderle quando il tizio accanto si intromise tra loro, lanciando quella singolare affermazione che ebbe l'effetto di lasciarlo di stucco.
Anche la donna sembrava essere in qualche modo a conoscenza della faccenda visto il, seppur lieve, interesse che trapelava dal suo tono di voce.
Si voltò verso l'uomo agghindato di tutto punto.CITAZIONE<bella moto!> esordì Marcus inclinando leggermente la testa in direzione della carreggiata <ma -ehi, senza offesa- non mi sembri proprio il tipo che frequenta questo genere di locale.>
"Lo prendo per un complimento..." Rispose asciutto, senza sorridere.
"Tu invece non mi sembri proprio il tipo che capisce qualcosa di moto" aggiunse quindi..."E sinceramente il nesso tra questo posto e qualcuno che si schianta contro una pizzeria sfugge anche a me..."
"Si ho sentito dell'incidente...e allora?"
Inclinò il capo squadrandolo ancora, come a valutarne la figura una seconda volta.
"Cos'e' sei una specie di assicuratore? vuoi vendermi una polizza infortuni mentre facciamo la fila?". -
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Marcus abbandonò le ragazzine che aveva provato ad adescare inizialmente, dato che Lizzie e Ling erano ormai scomparsi dalla sua vista. Avrebbe dovuto seguirli quanto prima. Ma il biondino e la ragazza sembrarono abboccare all’amo gettato dalla Maschera, anche se non nella maniera sperata. Si percepiva un certo interesse da parte di entrambi riguardo alla storia dell’incidente, anche se nessuno dei due sembrò scomporsi più di tanto.
Sul volto di Marcus si dipinse un broncio di falso dispiacere, mentre facendo spallucce commentava: <Già, che vuoi farci? Quattro ruote sono il minimo per me.>
<Ho solo sentito dire -e mi domandavo se fosse vero- che è qui che si radunano i partecipanti di queste pericolose corse di cui si sente tanto parlare ultimamente.> spiegò restando sul vago, mentre stirò verso il basso la giacca scura in tessuto pettinato con le mani, prima di abbottonarla all’altezza dello stomaco.
<Solo che, a giudicare almeno dai frequentatori apparenti di questo locale, temo di essermi sbagliato.> continuò in tono seccato, guardandosi attorno scuotendo lentamente la testa.
<No non sono un assicuratore, tranquillo.> rispose il Nosferatu con una risatina accompagnata da un piatto e poco convincente sorriso di cortesia. <Vendo pneumatici. Ma scusatemi, non volevo certo disturbarvi, devo essermi sbagliato ancora una volta. Ti ho visto abbigliato in questo modo diverso e scambiandoti per uno dell’ambiente, ho pensato di chiedere se sapessi qualcosa riguardo l’incidente.>
Il sorriso sul volto spigoloso di Marcus si fece affilato sotto uno sguardo decisamente più penetrante. <Ma dimentico sempre che l’abito non fa il monaco.>
Edited by ACES - 22/1/2021, 19:58. -
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Vendere pneumatici frutta, eh? Squadrandolo, e riferendosi probabilmente ai fittizi abiti del Nosferatu. Anche per te è la prima volta? Cenno del capo verso l'ingresso, rendendo chiaro il soggetto. In tutto questo Alma si tenne vicino a Ethan, cercando istintivamente di non stargli mai troppo vicino.
La fila avanzò, erano a circa metà della trafila.
Piloti, dici... Inclinò il capo verso destra, guardando una lapalissiana Mitsubishi viola parcheggiata nelle vicinanze del locale.. -
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Ethan continuò ad osservare il tizio mentre parlava, spostando lo sguardo di tanto in tanto su Alma.
Lasciò intenzionalmente cadere l'argomento dell'incidente, lanciando a sua volta un'occhiata alla Mitsubishi viola.
"Ecco le corse mi interessano"
Proferì mentre spostava nuovamente l'attenzione dalla macchina all'uomo.
"Dicono che ci si possa fare un bel po' di grana...e come dicevo" Sorrise appena verso Alma "Un diversivo che faccia bollire un po' il sangue nelle vene ogni tanto è necessario. Stasera poi...c'è qualcosa di elettrico nell'aria...non vi sembra?"
Fece una breve pausa, guardando verso il nero cielo notturno, come alla ricerca di qualcosa di indefinito, sconosciuto anche a lui, per poi soffermarsi su Marcus
"Pneumatici eh?....Non è che per caso hai per le mani un mezzo adatto alla velocità...magari è per questo che ti interessano i piloti?". -
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La Maschera sorrise con aria sbarazzina, mentre passò in rassegna da capo a piedi l'amica del biondino, per poi rispondere in tono affabile: <Si, prima volta. Diciamo che non sono il tipo che di solito frequenta eventi mondani. E si, sono in cerca di piloti.>
Poi rivolgendosi al ragazzo biondo aggiunse: <Ah! Allora ci avevo visto bene! Anche a me piacciono molto le corse... e soprattutto la grana!> Squadrò i due cercando il loro consenso con lo sguardo, mentre sulla faccia di Marcus si disegnava un'espressione tentatrice.CITAZIONEUn diversivo che faccia bollire un po' il sangue nelle vene ogni tanto è necessario. Stasera poi...c'è qualcosa di elettrico nell'aria...non vi sembra?
Le ultime parole del motociclista incupirono per qualche istante gli occhi bruni di Marcus; il volto si fece scuro e più tetro. Una casuale scelta di parole dello sconosciuto? Oppure era ancora quella strana sensazione che aveva avvertito quella notte al risveglio? La stessa, strana sensazione che aveva provato anche Jordan quella stessa notte. Troppe coincidenze. E se c'era una cosa che aveva imparato negli ultimi cinquant'anni, era che nel mondo di tenebra le coincidenze non esistono.
Marcus si sforzò per scacciare quei pensieri dalla testa e tornare prontamente nel personaggio. Decise quindi di riavvolgere la lenza per tirare i pesci in barca.
<In realtà è proprio per questo che sono qui. Volevo parlare con la pilota della Mitsubishi Lancer viola, prima che si defilasse al lato del locale, ma poi ho visto voi due. Sto cercando un mezzo ed un abile pilota su cui scommettere. Voi ne conoscete qualcuno? Dividiamo la vincita cinquanta e cinquanta!> spiegò entusiasta, sistemando nell'attesa i polsini della camicia color porpora, tirandoli fuori dalle maniche della giacca. <Andiamo, non guardatemi così! Ognuno ha i propri vizi, dopotutto. No? > aggiunse per giustificarsi, allungando un gomito in direzione del biondino per punzecchiarlo leggermente.
<Ad ogni modo, perdonate le cattive maniere, il mio nome è Marcus.> disse infine, allungando la mano destra che, a giudicarne dall'aspetto curato, non aveva mai lavorato in vita sua.
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Alma seguì attenta lo scambio tra i due, ma non intervenne lasciando agli uomini le chiacchiere e preferendo concentrarsi sul cellulare. Alma, piacere. Porse la mano, ora distratta. L'espressione si rabbuiò mentre osservava lo schermo, come se avesse letto qualcosa di sgradevole. SPOILER (clicca per visualizzare)Prego, continuate tra voi per il momento! Io interverrò in caso di bisogno, o se Alma decidesse di dire la sua! 👀
Edited by Shaitan - 23/1/2021, 14:28. -
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Ethan allungò a sua volta la mano, una mano apparentemente abituata al lavoro manuale, con piccole tracce di grasso e olio da motore sotto le unghie, per poi stringere con decisione quella di Marcus.
"Ethan" Si presentò
"Non conosco piloti professionisti, ma di solito me la cavo abbastanza con la guida e i motori" Sogghignò verso l'altro.
"Però non ho idea di chi organizzi le corse, e soprattutto non ho un mezzo adatto..."
Si fermò un istante come valutando l'offerta.
"Uhm...direi che la cosa mi interessa, ma immagino dovremo discutere riguardo le percentuali in base a come andranno le cose..."
Tornò a guardare verso la Mitsubishi..."Hai idea a chi appartenga quella bellezza?".
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