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Spalanca gli occhi, la piccola e minuta figura trapela dapprima tra le acque e poi, maan man avvicina la riva, esce con la testa e il busto dai flutti del fiume palesandosi a tutti loro.
Sgrana gli occhi, non è sicura se scappare via o se restare ammirata per l'evento decisamente raro dell'apparizione. Vorrebbe dire qualcosa ma riesce solo a balbettare muta muovendo un poco le labbra.
Ancora silenzio, ascolta la ragazzina e poi fissa dubbiosa Ethan mentre scribacchia ...
Che vita del cazzo nascosta in mezzo al fiume ...
Ragiona tra sè e sè, vagamente commossa per la sorte della giovane anima incatenata a questo luogo.
Non ha molto da dire, l'apparizione le fa' accapponare la pelle e la spinge ad avvicinarsi ad Ethan quasi a cercare protezione ...
...magari poterlo usare come scudo!
Eppure qualcosa non va, un pezzo in più nel puzzle dei cadaveri che non riesce a capire, quindi inilza il suo vicino, Ethan, con l'indice nelle sue costole.
Non dovresti scendere in acqua per cercare il cadavere che ha scaricato con il pick-up?
Domanda innocente e sfoggiando due occhioni docili e ingenui.
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"Basta. Basta. BASTA!!!!"
Per Nicholas era davvero troppo, il senso di colpa lo divorava a piccoli dolorosissimi morsi come una bestia con cento bocche.
Si trovava a pochi metri da dove, appena ieri sera si era disfato della sua vittima innocente, e contemporaneamente sentiva il dolore di Mandy, in più pensava che per non essere riuscito a fermare quel bastardo altre DUE vittime si erano aggiunte...colpa SUA naturalmente.
La luce della luna filtrava a sprazzi tra la fitta vegetazione unendosi all'innaturale luminescenza emanata da Mandy. Il suo senso artistico non poteva fare a meno di notare e commuoversi per quella bellezza, ma in quel momento non faceva che aumentare la sua tristezza e la sua malinconia.
Davvero troppo, avrebbe voluto morire...morire veramente e in quel momento avrebbe potuto farlo.
Non era sicuro se avrebbe potuto funzionare ma, forse, se si fosse lasciato scivolare nella palude la morte di cui quel luogo era pieno l'avrebbe tenuto con se.
L'unica cosa che lo trattenne era LA PROMESSA.
Aveva fatto una promessa a Mandy e doveva mantenerla, i suoi pensieri suicidi dovevano aspettare.
Con uno sforzo sovrumano cercò di ricomporsi e riordinare le idee.
Mandy aveva detto che l'assassino si era comportato in maniera INEDITA...era qualcosa a cui potevano aggrapparsi e poi pensava a un'altra cosa, elusiva ma forse più pratica... e la disse ad alta voce.
"E' arrivato sul bordo della palude col suv... avrà lasciato delle tracce andando via, forse possiamo seguirle...". -
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Il cuore di Nicholas è ancora attanagliato dai rimorsi di quanto accaduto la sera precedente. E come può dimenticare qualcosa del genere? La stessa cosa che infine lo ha portato a promettere a Mandy che avrebbe trovato e fermato quel colpevole.
E mentre il gruppo comincia a guardarsi attorno per cercare tracce, è proprio Ethan col telefono a fare luce. Non ha difficolta a trovare le tracce di quello che è chiaramente un veicolo di grosse dimensioni. Un suv, da quello che sanno loro, ma potrebbe essere anche un mini van dati i solchi pesanti che ha lasciato nel terreno fangoso della palude.
"Ecco, li! esatto!" esclama la voce della bambina quando il Brujah si avvicina e controlla le orme lasciate dal veicolo.
Anche la Brujah si guarda attorno, il pallino per le investigazioni è lo stesso del collega poliziotto, ed infatti tira fuori anche una torcia per guardare meglio.
Si piega, andando a prendere qualcosa per terra. Inarca un sopracciglio.
"Si tratta di... una ricevuta. Una falegnameria all'ingrosso...?" sembra confusa "La carta è abbastanza pulita però, leggibile... Vuol dire che non è qui da molto o la pioggia e il vento avrebbero rovinato la carta..." cerca di rimettere assieme i pezzi.. -
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Quando Lee chiese se dovesse andare a recuperare il corpo, la guardò negli occhi per qualche secondo. In effetti non era una brutta idea, ma cosa ne avrebbero cavato fuori una volta portato a riva il corpo ? Non potevano identificarlo, nè cercare tracce. Era roba da investigatori forensi, con le loro lauree e la loro attrezzatura costosa. Roba ben al di fuori della loro portata.
"Forse.", si limitò a dire secco.
Quando poi la luce del cellulare colpì il terreno, Ethan cercò di essere più schematico che poteva. Il terreno era come un foglio bianco pieno di scarabocchi. Bisognava fare ordine, escludere le loro tracce e le deformità del terreno fangoso, e concentrarsi solo su quello che volevano loro.
Ed eccole, infatti. Le tracce del Suv, o del Minivan. Le osservò con cura, fino a quando la bambina non lo confermò con la propria voce. Il Brujah la guardò per un attimo, indicando il punto esatto come per darle un cenno di assenso.
Naturalmente, seguirle sarebbe stato impossibile: per quanto sporche di fango, le ruote di un SUV non lasciano tracce per lunghe distanze. Il veicolo che stavano cercando si era ormai perso nel traffico notturno della città, ma FORSE loro avrebbero potuto stringere il cerchio: da quelle tracce avrebbero potuto identificare il tipo di pneumatici, e da lì il modello del veicolo.
Anche Delaney tirò fuori una torcia e si mise a cercare lì attorno. Smart Girl. E poco dopo, con gran sorpresa di Ethan, trovò un indizio.
Quella ricevuta poteva essere una qualsiasi anonima cartaccia portata dal vento da chissà dove... ma riflettendoci per qualche secondo, si rese conto che era una cosa decisamente improbabile. Era un posto isolato, abbastanza lontano da qualunque strada o edificio da cui avrebbero potuto gettare in terra delle cartacce. NO, quel pezzo di carta veniva da qualcuno che era stato in quel posto di recente, dopo le ultime piogge.
E le tracce in terra parlavano chiaro: c'erano stati solo loro e l'assassino. Quindi, per esclusione, quella ricevuta l'aveva persa o gettata via l'uomo che stavano cercando.
Si avvicinò a Delaney, in silenzio e muovendosi cautamente. Le fece luce col cellulare, prestando la massima attenzione a cosa veniva fuori da quell'insperata traccia.
Se quella era una ricevuta, sopra avrebbero trovato un posto e un orario precisi dove collocare il loro sospetto. Con queste due informazioni -lo aveva già fatto in passato, cercando un bambino scomparso- avrebbero potuto andare a controllare le registrazioni delle telecamere, e risalire all'aspetto del loro ricercato.
Di più: avrebbero potuto seguirlo fino al parcheggio e scoprire su quale veicolo si spostava. Con la targa, sarebbe stato uno scherzo risalire all'indirizzo.
E dopo... dopo gli sarebbero piombati addosso come un falco su un topo di campagna.. -
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Picchia il pugno nella mano ed esclama.
Bene! Un posso decente in cui andare a fare indagini. Senza fanghiglia. Ottimo.
Sorride soddisfatta e osserva gli altri stando bene attenta a non inzaccherare di melma le scarpe. Non si capisce se il cruccio sulla sua fronte riguardi questo o l'indizio ma presto riprende a parlare con enfasi.
Perché cazzo proprio una segheria? Che gli faceva le bare su misura? Non c'è scritto qualcosa di più specifico?
Ammicca come per sbirciare a distanza, anche se inutilmente, il biglietto.. -
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Nicholas ringraziò mentalmente i commenti ad alta voce di Leffe, potevano anche essere rudi e fuori luogo ma, in quel momento, erano quello che ci voleva per darsi una scossa. Riuscì perfino a pentirsi del suggerimento che aveva appena dato ...seguire le tracce del suv...per un pò di fango? Ridicolo, dopo 100 metri non ci sarebbe stato più niente da seguire, doveva essere proprio sconvolto. Per fortuna Ethan e Mylene erano riusciti a restare più freddi e avevano trovato qualcosa che poteva essere un indizio utile. Non vedeva l'ora di andarsene da quel posto così doloroso ma trovò il tempo di dire un'ultima cosa a Mandy.
"Mandy ora andiamo, forse abbiamo trovato qualcosa che ci aiuterà a trovare quel bastardo...spero che la prossima volta che ti vedrò sarà per dirti che ho mantenuto la mia promessa". -
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Lo spettro sembra essere scomparso, cosi come è arrivato.
La Delaney osserva quel pezzo di carta con rinnovato interesse dopo aver sentito i commenti degli altri.
"Credo... Credo che il nostro uomo abbia una fabbrica o qualcosa del genere. Questa è una ricevuta aziendale e il pagamento è fatto da... Mobilificio Johnson. C'è anche un indirizzo." dice, offrendo poi il pezzo di carta al collega poliziotto.
"Penso che se andiamo la, possiamo trovare il nostro uomo... O qualcuno che sa qualcosa.". -
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Attenta e con le orecchie ben aperte memorizza gli indizi trovati dal Fratello e fa' due conti, tra sè e sè, per collegare eventuali ragionamenti
Scusa ma di cosa è la ricevuta? Cioè ... Quale merce? Per capire se parliamo di un dirigente, chepuò comprare qualunque cosa, o a un magazziniere esterno magari, che invece ha limitazioni evidenti. No?!
Spalanca gli occhi per fissare gli altri, forse vuole vedere cosa ne pensano direttamente attraverso i loro occhi, e con il suo modo di fare sopra le righe e 'Cool' riprende subito a parlare il fare di un'esperta.
Sapendo questo, possiamo decidere se prendere per le palle il capo o fiutare indizi dai parcheggi delle auto aziendali o del magazzino. Faccio per dire. Allora, che cazzo c'è scritto?
Ora è più accigliata e tesa nel gesticolare con la mano ma appare impaziente di trovare un punto di svolta nella questione, in particolare: dalle movenze costipate dei suoi piedi e del corpo nonchè dalle occhiatacce che lancia a destra e manca si evince facilmente che il suo interesse primario è lasciare quel posto. E' troppo di merda anche per una Brujah.. -
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Alle domande di Lee gli venne un'idea. Alcune ditate sul cellulare, e aprì la fotocamera. Si assicurò che il Flash fosse inserito, e mise a fuoco la ricevuta. Ci mise alcuni secondi, perchè a causa della poca dimestichezza col cellulare la ricevuta andava sempre fuori fuoco.
Alla fine, dopo due tentativi a vuoto, quella dannata foto venne bene. La mandò a Lee, a Bannister e a Delaney, così che tutti loro avessero quella prova a portata di mano, nitida e illuminata per quanto possibile.
Poi, rimettendo in tasca il cellulare, si guardò attorno. Il fantasma era sparito... forse la ragazzina sentiva di aver fatto la sua parte e se n'era andata senza troppe smancerie... o forse era solamente stanca. A Ethan andava bene, lo rispettava.
poi, con il suo solito tono sbrigativo, ammise: "Lee ha ragione. Dobbiamo scoprire se il tipo in questione è un operaio o uno che comanda. E poi potremo andare al mobilificio Johnson a fargli il culo."
Poi aggrottò la fronte, con aria pensosa, e lanciò un'occhiata a Delaney. E poi di nuovo, a Lee. Si grattò il mento. "Oppure potremmo preparargli una trappola usando una di voi due come esca. Ora non dobbiamo più cercare a caso nel French Quarter.". -
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Nicholas ascoltava a malapena i discorsi dei suoi compagni, la verità era che voleva allontanarsi di li il prima possibile...troppo forte la sensazione di dolore e di colpa che quel luogo gli risvegliava e non avrebbe sopportato di stare li un'altra ora a blaterare su cosa fare.
Quindi, con passo deciso si incamminò verso la macchina certo che, così facendo, gli altri lo avrebbero seguito e il solo fatto di muoversi lo fece già sentire meglio, tanto da riuscire a riflettere.
Secondo lui il tipo di merce non avrebbe rivelato un granchè...in una piccola azienda il capo fa un po' di tutto, anche piccoli acquisti e in una grande, il capo non si scomoda per gli acquisti grandi o piccoli che siano ma ha una persona che se ne occupa.
"Credo che prima sarebbe più utile fare una capatina al negozio dove è stato fatto l'acquisto, se abbiamo fortuna potremmo dare un volto a quel bastardo". -
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La Delaney si gira la ricevuta tra le mani, scrollando le spalle.
"Dice merce varia. Ma si tratta di una grossa spesa, sono quasi duemila dollari di materiali. Non penso che si tratti di un operaio qualunque e il magazziniere non rimane... Al magazzino ad aspettare che arrivano gli ordini? A occhio, questo mi sembra un pezzo grosso, se non il capo." sposta poi lo sguardo verso il collega.
"In realtà... Siamo nel pieno della notte, dubito che questa falegnameria sia aperta. Ma se il tipo ha scaricato un cadavere qui da poco... Forse lui è ancora in giro, magari ha portato il furgone indietro nel magazzino..." mille domande.
"Non so, secondo me possiamo o andare tutti insieme da una parte, o dividerci... Insomma, voi che ne pensate?". -
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Alza la mano come fosse a scuola ma ha un modo di fare molto serio e compìto.
Io direi di dividerci, un gruppo al magazzino e un gruppo magari negli uffici della falegnameria in cerca di carte e dati sui computer.
Sbatte gli occhi e guarda gli altri, li scruta curiosa di capire cosa ne pensi il gruppo variegato di Fratelli.
A guardarli bene le sorge un dubbio e aggiunge.
Oppure qualche cosa che piaccia anche a voi.
Alza le spalle e rimane zitta ad ascoltare gli altri e i loro ragionamenti.. -
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Ogni buon combattente dovrebbe conoscere i propri limiti. Uno dei suoi, ad esempio, era la tecnologia. Sapeva cercare un percorso stradale su google, mandare un messaggio su una app come Whatsapp, o sapeva come salvare un porno tra i preferiti. Ma non si vergognava affatto ad ammettere -con se stesso- che non era in grado di setacciare un database in cerca di qualche informazione in particolare.
E poi, che cavolo. Lui voleva ammazzare di botte quell'assassino, magari lo beccava proprio nel parcheggio del magazzino. "Io prendo il magazzino. Uno di voi con me, gli altri ai computer. Lee, vuoi provarci tu con i computer?"
La Brujah aveva usato il cellulare disinvoltamente da quando si erano incontrati in quello sgabuzzino dell'hotel Monteleone. Doveva intendersi di tecnologia, lei. Mandarla ai computer era probabilmente la scelta migliore.
Valutò poi a chi chiedere di andare con lui. Delaney era senza dubbio una buona opzione, ed era quella con cui si trovava più in sintonia lì in mezzo... ma forse sarebbe stato meglio Bannister. Non si fidava ancora del tutto di quel tipo, e poi era probabilmente armato. Forse gli sarebbe tornato utile, se avessero incontrato guai al magazzino.
Tuttavia, non disse niente a nessuno dei due. Lasciò che decidessero da soli dove andare, visto che entrambi sarebbero stati utili sia a lui che a Lee.
Si voltò, infine, e camminò senza perdere altro tempo verso i loro veicoli. La serata era già a metà, e loro avevano ancora un mucchio di cose da fare.. -
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Discussioni, proposte, scelte...precisamente le cose che avrebbe voluto evitare anche se si rendeva conto che era impossibile. Decise di tagliare la testa al toro e assumere il ruolo del "capo" solo per tagliare le discussioni e sperando che gli altri non si accorgessero che fare il capo non era proprio nelle sue corde.
"Ok allora. tu e Mylène - disse rivolto a Leffe - andate al negozio e cercate soprattutto se ci sono registrazioni di telecamere di sicurezza - e quì gli parve di cogliere un cenno di assenso da parte di Ethan- con un pò di fortuna riusciremo a sapere che faccia ha quel figlio di puttana. Ethan, noi al mobilificio."
Cercò di sembrare il più deciso possibile e, senza aspettare risposte, si diresse verso la macchina facendo tintinnare le chiavi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Giurin giurello che ho chiesto al mio supervisore Shaitan di aprirmi le chat nuove che io ho problemi con i permessi e non l'ha fatto, quindi posteremo qua U_U
Leffe e Mylene si avviano verso questa falegnameria di cui trovano l'indirizzo su quella ricevuta. Si tratta di un'edificio non troppo distante da la, nel mezzo della zona industriale ma anche abbastanza vicina alle rive del fiume.
C'è un grosso parcheggio e un grande magazzino all'aperto sul retro, reti e filo spinato a protezione.
Ovviamente, data l'ora, il posto è completamente privo di illuminazione ed è, chiaramente, chiuso.
Mentre invece, Nicholas ed Ethansi avviano verso il Magazzino.
Anche qua, si tratta di un magazzino abbastanza anonimo con un vasto parcheggio. Un grosso Veicolo, con lo stesso stemma dell'insegna, è parcheggiato sul fianco del prefabbricato.
E in maniera simile alla falegnameria, anche qua sembra esserci la calma piu totale, luci spente, porte chiuse.
Il poliziotto, però, dalla distanza, riesce a notare che forse una luce sul retro è accesa. C'è qualcuno la? Oppure è una luce di sicurezza che permette la visione ad una telecamera di sorveglianza? Difficile da dire.
Edited by Pochì - 4/12/2021, 00:24.
Rive del fiume Mississippi |
