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Mentre rimaneva fermo adeso alla parete osservando l'altro individuo che lo cercava con lo sguardo, Kajetan alimentava con la sua stessa vitae quell'antica Stregoneria e sentì subito il suo sangue nelle vene concentrarsi in un modo impensabile. Il volume vero e proprio di quel liquido scuro si ridusse fino a oltre il 90 percento, adesso sentiva che, se avesse voluto, avrebbe potuto consumare tutto il sangue che aveva in corpo in meno di un secondo e ne avrebbe potuto immagazzinare quasi dieci volte tanto. Era una sensazione strana, che lo rimetteva moltissimo con i piedi per terra soprattutto quando anche solo sfiorava il pensiero che c'erano individui al mondo che quel tipo di potenziale (che andava ben oltre la comprensione umana) lo avevano a disposizione sempre.
Era strano, per una semplice pedone, rendersi conto delle potenzialità che avevano torri e regine.
Il bisogno inarrestabile di dirigersi verso quell'individuo misterioso si affievolì immediatamente, lo percepiva mentre gli si avvicinava a grandi falcate ma ancora non aveva avuto la possibilità di vederlo.
Vide l'uomo biondo togliersi la cintura e poi colpire ripetutamente l'aria intorno a se, ma il vicolo era largo ed evitare quei colpi non fu un problema, eluse l'ultima cinghiata e scivolò via, verso l'apertura del vicolo, ancora adeso alla parete; fu allora che finalmente poté vedere il secondo dei suoi inseguitori, era un omone coi capelli rossi e un paletto di legno in mano.
Memorizzò bene il suo volto, era sicuro che si sarebbero rivisti prima o poi, e poi riprese a muoversi imentre con le orecchie bene aperte ascoltava quello che si dicevano i due Fratelli, finché poteva, perché presto le loro voci si sarebbero confuse con il resto del brusio della notte. Dal modo con cui si parlavano l'individuo coi capelli rossi doveva essere il custode dell'elysium o qualcosa del genere e l'individuo biondo doveva essere un suo sottoposto.
E pensare che ero venuto solo per fare amicizia.
Pensò mentre, dando l'ultima occhiata al duo di inseguitori, gli occhi gli caddero sul paletto mentre si allontanava, circospetto, ancora col favore delle ombre dalla sua.
Non riuscì a fare un'analisi razionale di tutto l'evento in se, era troppo pieno di adrenalina per mettersi a fare sofismi, non sapeva neanche di preciso se quello che aveva fatto fosse vietato o meno.
Doveva parlarne con la sua sire (e mentore) e infatti quando fu finalmente in auto si diresse da lei.
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E alla fine il fuggiasco ce l'aveva fatta.
Dimostrando notevole fibra e padronanza dei poteri vampirici, almeno in parte a loro sconosciuti, il Fratello (perché di questo sicuramente si trattava) era riuscito in qualche modo a uscire dal radar di Jax e Julius.
Probabilmente la fortuna aveva giocato dalla sua parte, perché nasconderlo. Ciò non cambiava il risultato.
Il professor Farkas aveva vinto la battaglia, non la guerra. La sua era una vittoria dal sapore amaro, una vittoria di Pirro. Il potere del Richiamo invocato da Jax rimaneva tuttora attivo e pronto a riemergere non appena il professore avesse abbassato la guardia. Quante volte ancora poteva ricorrere al potere della Magia del sangue? Per quante notti di seguito? E cosa sarebbe successo se avesse fallito?
A meno che Jackson non avesse voluto annullare il potere del Richiamo, l'incontro tra i due appariva come inesorabile.
Proclamare Farkas vincitore dello scontro, inoltre, corrispondeva solo in parte al vero. Da un certo punto di vista uscivano tutti e tre sconfitti dallo scontro, virtuale ma non perciò meno esoso. L'inseguimento aveva lasciato estenuati tanto Jax e Julius quanto il professore Farkas. Tutti, chi più chi meno, avevano sostenuto un notevole dispendio di forze morali e di Vitae, che avrebbe richiesto diverse notti per essere recuperato.
Il tutto per un nulla di fatto.
Mentre Kajetan Farkas spariva definitivamente tra le ombre, a Jax e Julius non rimaneva che tornare al Grey Room per riprendere il loro posto in Elysium e cercare di scoprire di più su quanto era accaduto.
La nottata, dopo tutto, non era ancora finita.SPOILER (clicca per visualizzare)Kajetan esce dalla Quest. I PX gli verranno assegnati successivamente, alla conclusione della Quest.
Jax e Julius possono proseguire al Grey Room, descrivendo il loro arrivo e - eventualmente - se si sono detti qualcosa strada facendo.. -
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Lysandre uscì dal Saenger Theater, emozionata e rapita dall'incantevole spettacolo che aveva appena visto. Le note della musica e le brillanti interpretazioni degli attori risuonavano ancora nella sua mente, mentre le luci della Mid City proiettavano una luce soffusa su tutto. Era stata una serata magica, un'esperienza che l'aveva portata lontano dalla routine notturna, immergendola nell'arte e nella cultura.
Camminando lungo le strade tranquille, ripensava alle scenografie mozzafiato e alle voci potenti degli attori. Il Saenger Theater, con la sua storia e la sua architettura maestosa, aveva contribuito a rendere quella serata così speciale. Era grata per aver avuto l'opportunità di assistere a uno spettacolo così straordinario.
Lysandre si sentiva più "viva" che mai. L'arte aveva il potere di trasportarla in mondi lontani, di farle dimenticare le preoccupazioni quotidiane e di farla sentire libera. Quella notte, aveva solo voglia di lasciarsi avvolgere dalla bellezza dell'arte e dalle emozioni che aveva provato, sapendo che quelle sensazioni avrebbero continuato a vibrare dentro di lei ancora a lungo.
Edited by Lucius56 - 11/10/2023, 11:49. -
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la notte è ancora relativamente giovane per una creatura della notte, e anche se il cuore è già saturo di forti emozioni, Lysandre sa fin troppo bene che le prossime ore sono ancora tutte da vivere, da scoprire.
Come i respiri di una città dormiente, i rumori di fondo delle strade di mid city si amalgamano in un coro sinergico, un'armonia degna di essere ricordata. Ogni mezzo, ogni suono lontano e vicino, ogni sfiato nel vicolo buio rende questa melodia inconsueta un accompagnamento dei passi della cainita.
La luna, simbolo del clan e astro di buon segno, è una faccia bianca e sorridente nel cielo, che irrora la Big Easy con i suoi raggi di luce, donando al tutto un'atmosfera magica.
E in quel momento, quando tutto è messo a fuoco al tempo stesso, quando le immagini e i suoni trovano agli occhi della malkava la perfetta armonia, che Lysandre sente... una nota stonata.
No, non stonata. semplicemente diversa. fuori sincrono con il polmone cittadino. Uno sfiato piccolo, un tamburellare metallico irregolare accompagnato dal suono di un soffio leggermente metallico.
Una bomboletta spray?
Può una cosa così piccola e innocua reclamare così tanta attenzione ai sensi di Lysandre?. -
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Lysandre, catturata dall'atmosfera magica della serata al teatro, si ferma un istante mentre cammina per le strade di Mid City. La sua mente registra immediatamente questa nota insolita nella sinfonia notturna. Il tamburellare metallico, il soffio leggermente metallico si fanno strada tra i suoni della città, una melodia dissonante in un concerto altrimenti armonioso.
La mente di Lysandre inizia a vagare, a cercare associazioni. Quel suono potrebbe richiamare il fruscio di un foglio che si sposta, il cinguettio di un uccello notturno o persino il suono di qualcuno che manipola un oggetto in metallo. Ma c'è qualcosa di più, un'associazione sfuggente che le sfiora la mente, quasi come un richiamo dalla sua memoria.
Alla fine la sua mente le suggerisce una connessione con questi graffiti che si stanno diffondendo per la città, come se il suono fosse un richiamo a decifrare un enigma. La curiosità la spinge ad avvicinarsi, desiderosa di scoprire cosa si nasconde dietro questa piccola interruzione nell'armonia notturna.
La curiosità la scuote, facendo crescere un brivido di eccitazione lungo la schiena. Con un movimento fluido e grintoso, come se fosse un'ombra danzante nella notte, si avvicina silenziosamente alla fonte del suono. I suoi occhi, brillanti di intelligenza e attenzione, scrutano intensamente l'oscurità circostante, cercando di individuare ciò che si nasconde dietro questa piccola interruzione nell'armonia notturna. Forse si sbaglia ma decide comunque di avvicinarsi.SPOILER (click to view)attiva Auspex. -
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Sotto i raggi della luna che paiono illuminare il suo cammino, irrorando di luce ogni suo passo e ogni sua mossa, Lysandre scivolò nella tenebra del vicolo acuendo i propri sensi al massimo, cercando di cogliere ogni tipo di dettaglio e rumore. Il suono della bomboletta, amplificato oltre ogni limite, divenne chiaro e concreto: qualcuno stava effettivamente spruzzando vernice, percezione confermata anche dall'odore chimico della vernice, e dalle particelle di materia appena visibili nel pulviscolo, chiaramente di un colore azzurrino innaturale.
Avvicinandosi lungo le pareti dello stesso, La vampira fece giusto in tempo a vedere una presenza che confermò quanto i suoi sensi già sapevano. Sulla distanza, a circa una ventina di metri, era presente una figura avviluppata in una larga felpa grigia e un paio di jeans scuri, che si abbandonava all'estro creativo
I movimenti erano rapidi e armonici, e alla bomboletta che aveva in mano seguivano le altre tre, quattro a terra.
Ma da quella posizione Lysandre non era in grado di vedere cosa stesse disegnando, o chi fosse il soggetto in sè.
Avrebbe potuto avvicinarsi, forse anche carpire un dettaglio del volto, o quantomeno il disegno tutto ora steso sul muro. Ma quando una volante a sirene spiegate passò nella via adiacente, colse un'immediata reazione nervosa nel misterioso graffittaro, che subito aveva istintivamente raccolto i suoi quattro averi e sembrava pronto a filarsela di gran lena.
Solo l'allontanarsi della sirena lo calmò, lo fece tornare a lavorare al suo murales. Ma era guardingo. Attento. Lysandre lo poteva comprendere anche solo guardandolo da quella distanza.. -
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Nel buio avvolgente del vicolo, Lysandre si muove come un predatore paziente. È lì, immobile e nascosta, occhi penetranti fissi sul suo obiettivo. Le ombre sono il suo mantello, avvolgono il suo corpo come ali nere, nascondendola perfettamente tra la notte.
Osserva il graffittaro con attenzione, come un felino che studia la preda. Ogni movimento, ogni respiro, è analizzato e previsto. Sa che il momento di agire si avvicina, ma deve attendere pazientemente il momento giusto, come un predatore astuto e paziente nell'oscurità.
Il "cuore batte regolare" mentre si prepara per il colpo. La sua mente è una calcolatrice precisa, valutando ogni possibile mossa e ogni possibile reazione. Deve essere impeccabile, precisa, come un predatore che non lascia spazio all'errore.
E finalmente, quando sente di avere la giusta opportunità, si muove. La sua avanzata è un lampo nell'oscurità, un attimo di rivelazione, e poi si ritrae nuovamente nell'ombra, pronta per il prossima mossa.SPOILER (click to view)Attiva Oscurazione 1. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Per quanto l'azione possa essere interessante dici che ti muovi ma poi mi scrivi che attivi oscurazione 1... che funziona solo se il personaggio sta fermo.
Considerando questo,ti faccio un check di furtività per vedere se sei comunque nascosta o se vieni vista.
2023-10-18 02:05:56 Lysandre rolls 5 dice to Dex+stealth (Diff 7) 3,5,9,6,8 [2 successes] riesci ad avvicinarti senza essere immediatamente notata.
Lysandre non è nuova al gioco delle ombre, e anche se i poteri non la supportano immediatamente riesce a infilare un paio di passi verso le lunghe ombre del vicolo, riuscendo a non essere immediatamente notata.
Certo, la figura incappucciata approfitta per lanciare un'occhiata disperata verso la sua direzione, ma è solo un caso. è solo sull'attenti, e come guarda verso la strada da cui Lysandre pare essere arrivata, così si guarda furtivamente attorno in tutte le possibili direzioni.
Nel frattempo le bombolette di vernice continuano a dipingere il murales sotto la mano esperta del guardingo incappucciato. La scena, che ritrae una luna azzurrina mentre si discioglie in un massiccio sciame di falene ove alcune divengono stelle lontane e altre in bocci di fiore imperlati di rugiada, è dipinta con maestria e capacità, tradendo un'abilità di disegno e un estro degno di un artista affermato.SPOILER (clicca per visualizzare)ti chiederei, per aumentare la scorrevolezza del gioco, di essere più precisa e proattiva nelle azioni che fai o che vuoi fare.. -
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Lysandre si muove con agilità nel buio del vicolo, cercando di mantenere una posizione che le garantisca un vantaggio strategico, senza tuttavia mostrarsi minacciosa. Il gioco di luci e ombre tipico dei vicoli le permette di mantenere il volto parzialmente nascosto, un equilibrio tra la prudenza e l'amichevolezza. Lysandre sceglie un approccio amichevole, riconoscendo che in quel momento il graffittaro sembra più preoccupato che minaccioso.
Con un sorriso gentile e un tono pacato, inizia a parlare del murales "Wow, è davvero un capolavoro quello che stai dipingendo qui" ammette con ammirazione "La luna e le falene che diventano stelle... è davvero affascinante. Hai una tecnica incredibile, davvero un talento unico."
Lysandre è attenta a non far trasparire alcuna minaccia, cercando di mantenere un approccio rilassato e interessato. Tuttavia, rimane pronta a reagire a qualsiasi mossa improvvisa da parte del graffittaro, sapendo che in questa situazione, la prudenza è la chiave.. -
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le lunghe ombre che si stendono nel vicoletto sembrano fagocitare la luce della luna, mentre la stessa Lysandre inizia a sentire meno l'armoniosa melodia della notte e più il rumore di una bomboletta che viene agitata e usata in modo esperto, ma convulso.
Il suo avvicinarsi non sembra essere nemmeno notato dal misterioso artista, che più che addocchiare lo stesso muro e "dipingere" non sembra fare. Animato dall'energia che la stessa Lysandre, per qualche motivo, riesce quasi a definire "affine", dedica ampi movimenti di braccia a rifinire i dettagli e le sfumature. Il lavoro finale è talmente apprezzabile che alla malkavian sembra quasi che l'opera in se si muova. Che le falene battano le ali, che la rugiada brilli sotto la luce danzante della luna, che i fiori sboccino quasi.
Ma è solo un momento.
Le sue parole escono flautate, melodiose e ammaliatrici dalla sua bocca. Sono complimenti verso la figura incappucciata. Parole che però non lasciano trapelare nessuna debolezza.
Ma sono parole che si perdono nel vuoto.
Quando il graffittaro si volta, in direzione della donna. La sua felpa e i suoi vestiti sono di tela, ma paiono essere un corpo unico, senza divisione tra sopra e sotto. le scarpe, i pantaloni, la felpa, i guanti. come fosse un'unica forma, calzata come un guanto dall'apertura sulla testa.
Ma nemmeno la tela più strana può essere attraversata da quelle crepe. Crepe luminescenti, che attraversano per tutta la sua lunghezza il corpo dell'artista, che tradiscono come tutto non sembri soffice tela, ma qualcosa di più solido, di... roccioso.
Chitinoso.
E mentre questi dettagli vengono registrati dalla malkava, la stessa non può che salire con lo sguardo, andando a cercare il volto. gli occhi. Qualcosa che indichi chi sia quest'essere.
Ma non vi è niente. il suo cappuccio non rivela un volto. Non rivea niente. È...cavo.
non c'è nulla che abiti quella felpa, neanche un fantasma o l'ombra. è solo una felpa, piena come a contenere una figura snella ma di cui non vi è traccia.
Un essere senza essere, quasi sul punto di esplodere pur non esistendo.
E che sembra più che mai pronto alla fuga.. -
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Mentre Lysandre si avvicinava all'enigmatico artista, le crepe luminescenti che attraversavano il tessuto della felpa sembravano ancora più definite da vicino. Erano strane e affascinanti, e tutto ciò alimentava ulteriormente la sua curiosità. Tuttavia, l'assenza di un volto, di qualsiasi traccia di presenza umana o vampirica, creava una sensazione di vuoto.
La Malkavian aveva visto molte cose strane nella sua esistenza, ma questa figura enigmatica la sfidava in un modo nuovo. La creatività espressa sul muro sembrava fluire direttamente da quell'essere misterioso, come se l'arte fosse diventata una parte intrinseca di lui.
Con un'aria di determinazione, Lysandre si avvicinò ancora, fino a toccare leggermente la superficie della felpa. La sensazione era strana, né calda né fredda, come se stesse toccando qualcosa di inanimato, ma al contempo vibrante di energia.Era come se fosse al di là della realtà, o forse una parte di essa.
Lysandre non poteva fare a meno di interrogarsi su chi fosse e da dove venisse questa figura enigmatica. Avrebbe avuto bisogno di tempo e pazienza per risolvere questo enigma, ma il desiderio di scoprire la verità era diventato irresistibile e continuò a toccarlo, determinata a svelare i segreti nascosti di quell'essere senza volto.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)capisco che tu sia nuovo al gioco di vampiri e al forum in generale, ma ci sono degli errori che non posso permettermi di ignorare.
In principio tra un post e l'altro fai passare comunque molto tempo, che non è il massimo dei problemi ma ho comunque richiesto un post MINIMO ogni quattro giorni. Per ora non è un problema: lysandre è da sola, non fa aspettare nessuno se non il master. Ma essendo che sei comunque in quest con un'altra persona, in futuro è probabile che vi troverete, e appendere un altro giocatore per più di due-tre giorni mi obbliga da regolamento a muovere il pg assenteista come un png.
Secondariamente sei passato dal fare azioni in cui non facevi molto ad azioni autoconclusive, probabilmente la cosa più sbagliata in un pbf. La narrazione non è condivisa, il mondo esterno è gestito solo dal master. Quindi non importa quanto Lysandre creda in se stessa; il png in questione davanti a te non è detto che ti lascerebbe avvicinare, non è detto che si farebbe toccare, non hai idea di che sensazione ti possa causare.
Ti chiedo, per favore, a essere più celere in futuro. E sempre per favore a leggere attentamente quanto ti viene scritto e soprattutto a non scrivere azioni autoconclusive.
Quella attuale la altererò in virtù di un esito più fluido.
Lysandre cercò di avvicinarsi all'essere, che con un movimento nervoso iniziò a ritrarsi contro il muro. La malkava potè notare come le crepe luminose sul suo corpo apparissero mobili, mentre si aprivano e si chiudevano come bocche impegnate in un respiro affannoso.
Qualsiasi cosa fosse l'essere che aveva davanti, non sembrava felice della compagnia. Intuire se avesse deciso se aggredire o scappare... era tutta un'altra storia.
La creatura rimase qualche secondo a fissare con occhi invisibili la donna.
Uno sguardo che sebbene Lysandre non riusciva a vedere non poteva non sentire: opprimente, pesante al punto da farla sentire a disagio.
Poi, dopo aver indugiato, scattò di lato dalla parte opposta del vicolo, in quella che pareva una precipitosa ma molto barcollante fuga.. -
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Lysandre, incuriosita e determinata a scoprire di più su quest'essere enigmatico, si sforzò di comunicare con lui. Mentre lui si ritraeva contro il muro, le crepe luminose sul suo corpo sembravano pulsare.
Non sapeva se fosse sicuro di avvicinarsi, ma sentiva il bisogno di provare a stabilire qualche tipo di contatto. Con voce calma e rassicurante, disse: "Aspetta, non voglio ferirti. Non sono qui per danneggiarti. Voglio solo capire chi sei. Se puoi sentirmi o capirmi in qualche modo, per favore, fermati. Non ti farò del male."
Lysandre cercò di comunicare la sua intenzione amichevole con la sua voce e il linguaggio del corpo, sperando che quest'essere comprendesse che non rappresentava una minaccia. Era consapevole delle incognite di questa situazione, ma la sua curiosità era più forte delle sue paure. Avrebbe fatto del suo meglio per stabilire una connessione e apprendere di più su questo straordinario essere senza volto.SPOILER (click to view)mi dispiace se ci impiego molto a scrivere i post, non mi fraintendere capisco il regolamento e so quali erano le tempistiche richieste avendo letto l'incipit di inizio campagna ma non riesco a stare dietro ci ho provato quindi se vuoi far fuggire la creatura e concludiamo la partecipazione del mio pg alla storia. -
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l'essere, per comportamento più simile a un gatto che a una creatura vera e propria, emise un rumore molto simile al frinire di uno sciame di cicale.
un suono grottesco, amplificato dall'ambiente circostante, dalle lunghe e scoscese pareti che componevano il vicolo, la stradina, quella porzione di labirinto fine a se stessa che altri avrebbero chiamato città.
Le parole di Lysandre, schiacciate da questo suono molesto, si persero nella notte, accompagnando solo l'uscita di scena dello strano essere che continuò a correre goffamente in avanti, sparendo nel buio del vicolo.
Lysandre rimase da sola, in cheta osservazione del murales, unica testimonianza di quanto fosse effettivamente avvenuto.SPOILER (clicca per visualizzare)Lysandre: quest finita..
Per le strade di Mid City |
