Condominio Apollo House

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Dead
    Sollevò brevemente lo sguardo verso le luci sfarfallanti, e con un cipiglio corrucciato ci ripensò, andando a sfilar nuovamente dalla tasca interna della sua giacca di pelle il telefono. L'ennesimo breve armeggiare sullo schermo del telefono, e una fredda luce bianca illuminò il pavimento davanti a sè, seguendo l'esempio di Ethan senza commentare la cosa.

    C'era silenzio, e la voglia di infrangerlo si ridusse considerevolmente, preferendo concentrarsi su ciò che la circondava.
    Addocchiò le cassette della posta, illuminandole con il fascio di luce bianca, e lì per lì ponderò se curiosare in mezzo alle lettere: il problema vero, che avrebbe fatto loro perdere un mare di tempo che attualmente non avevano a disposizione, è che non aveva idea del numero dell'appartamento. Quindi si tenne quell'opzione per sè, per ora, riservandosela se per caso avessero avanzato del tempo per dopo, una volta scoperto quale fosse l'abitazione da ispezionare.

    Non protestò quando l'altro suggerì le scale; in realtà, anche lei era concorde con l'idea - senza contare che avrebbero potuto, in caso, utilizzare i loro poteri per raggiungere direttamente il settimo piano con una rapidità maggiore di un ascensore che doveva farsi il viaggio giù e su due volte, con conseguente perdita di minuti preziosi.
    Quindi si piazzò dietro il Brujah, seguendolo a due metri di distanza come dettole; badò a produrre meno rumore possibile nel salire gli scalini uno per uno, tenendosi quanto più possibile dal lato del muro, invece che verso la ringhiera, con la luce rigorosamente puntata a terra per fornire meno visibilità possibile alla propria persona se qualcuno, sentendoli avesse dato un'occhiata di sotto dalla tromba delle scale.

    I movimenti apparivano quasi in sincronia con quelli dell'altro, soltanto che lei invece di guardare sopra come lui, gettava occhiate lungo la rampa che conduceva verso l'ingresso, con i sensi in allerta pronti a captare qualsiasi suono sospetto o allarmante. In questo modo si sarebbero protetti le spalle vicendevolmente.

    Si maledisse mentalmente di non essersi portata un'arma, sebbene l'idea originaria fosse a suo parere corretta; la possibilità di incontrare un principe armata non le piaceva molto.
    Certo, ora le piaceva ancora meno l'idea di essere in un posto simile senza null'altro che un cellulare scassato e i propri pugni.
    Non le restava che sperare nella veridicità delle proprie ipotesi precedenti.

    Scalino dopo scalino, piano dopo piano, minuto dopo minuto, ringraziò il proprio status per l'assenza di fatica e fiatone. Da umana anche il casco avrebbe costituito un ostacolo non indifferente.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Huitzilopochtli sama

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    233

    Status
    Ghost
    Per Nicholas

    Il Toreador non ha difficoltà a raccattare quella bacheca di sughero con diversi documenti e foto attaccate con delle puntine. Stessa cosa vale per il portatile, che arraffa con l'altra mano libera. I suoi movimenti sono impacciati dagli ingombri che ha con se, ma non sono oggetti pesanti ed essendo un vampiro, non sente ne fatica, ne dolore muscolari di sorta.
    Si catapulta verso l'uscita, utilizzando i suoi poteri supernaturali.
    [-1 Punto sangue per l'attivazione della disciplina]
    Si catapulta a ritroso attraverso il corridoio che ha percorso per entrare nell'appartamento. Quando sta per passare davanti l'ascensore nota che qualcuno ai piani di sotto l'ha appena richiamato. Non ha difficoltà a notare che si tratta di alcuni giovani che chiacchierano tra loro. Difficile capire quello che dicono, dato che a distanza di diverse rampe di scale, i suoni non sono altro che dei lontani echi.

    [Nicholas tira 4 dadi Percezione + Consapevolezza (Diff 7 - difficoltà aumentata per via della distanza.) 9,2,7,7 [3 successi]]

    Ma non riesce a sentire nient'altro e il che gli fa capire che comunque prendere le scale è la sua chance migliore, anche perché ha con se degli oggetti ingombranti e rubati da una scena del delitto. Utilizza i suoi potere del sangue per rendersi ancora più veloce, approfittando del fatto che non sembra esserci nessuno in vista, rapidamente scende le scale, praticamente a due a due, avvalendosi anche dell'uso della gravità.


    Per Ethan e Myléne

    I due vampiri salgono le scale molto rapidamente, e senza problemi riescono ad essere molto silenziosi, dovuto probabilmente ad anni ed anni di lavoro nel campo.

    [Ethan tira 6 dadi Destrezza + furtività 1,10,8,9,1, 6 [2 successi]
    Myléne tira 5 dadi Destrezza + furtività 10,9,10,4,8 [4 successi]]


    I due sono molto spediti ma tengono un passo veloce senza difficoltà.
    Salendo, Ethan sente dei rumori provenienti dal piano terra, dei giovani che stanno rientrando nelle loro abitazioni e hanno chiamato l'ascensore, che comincia a muoversi. Non sa, ovviamente a che piano andrà l'ascensore e quanto tempo hanno.
    Myléne, invece, non nota niente di particolare, probabilmente troppo concentrata sul salire furtivamente.

    [Myléne tira 7 dadi Percezione + consapevolezza (spec) 6,2,1,4,3, 8,1 [fallimento]
    Ethan tira 3 dadi Percezione + Consapevolezza 8,5,6 [2 successi]]


    Per tutti e tre, dopo aver letto gli spoiler:

    Mentre i due Brujah continuano a salire, silenziosi come dei predatori in agguato, Nicholas si trova a scendere le stesse scale, a velocità supersonica.
    Il Toreador non sta provando in nessun modo ad essere silenzioso, in quanto sta correndo con in mano una bacheca piena di fogli che si smuovono e fanno rumore, considerando anche l'uso di Velocità che sta facendo.

    [Nicholas tira 5 dadi Destrezza + furtività (Diff 9) 9,10,1,1,7 [fallimento] - La difficoltà è aumentata per via del fatto che effettivamente Nicholas non ci sta nemmeno provando attivamente, sta correndo per le scale con velocità e ha una bacheca di fogli che fanno casino in mano]

    I due Brujah sentono senza nessun problema di sorta il trambusto causato dal Toreador che scende le scale rapidamente.
    Sono rumori di passi veloci, troppo veloci, accompagnati da rumore di scartoffie che vengono mosse dall'aria.
    Passano un paio di secondi prima che possano riuscire a vedere di cosa si tratta, ma istintivamente, Ethan (che è quello più avanti dei due) riesce a puntare la sua torcia in direzione del Toreador, che ha molto velocemente raggiunto il duo e si trovano, al momento sulla stessa rampa di scale, a metà tra due piani.

    Il rumore dell'ascensore che si muove verso l'alto continua e, tutti e tre, cominciano a sentire il rumore di alcune sirene della polizia in lontananza. Sanno bene che il loro tempo è agli sgoccioli.

    Scusate per il post lungo e per la frammentazione, ma ho velocizzato un attimo i turni, perché altrimenti avremmo speso giorni a fare gli stessi turni di fila :P
    Se avete domande, non fatevi problemi a mandare pm.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    139

    Status
    Dead
    Decisamente tra i vari doni giunti in dote alla sua rinascita come vampiro, quello della velocità, era il preferito dal Toreador. Il suo uso era sempre accompagnato da una leggera euforia e anche i suoi sensi e il suo pensiero sembravano reagire più rapidamente mentre il mondo sembrava rallentare.
    Percepì dei suoni in lontananza...persone, probabilmente amici che chiaccheravano aspettando l'ascensore, niente di preoccupante pensò mentre continuava la sua discesa incurante del rumore che produceva.
    Gli umani non prestavano attenzione a quelle cose ed era così veloce che, se anche qualcuno avesse voluto controllare, probabilmente si sarebbe convinto di aver sentito male e poi l'imprevisto...aveva percorso quasi 5 piani in pochi secondi quando fu investito dalla luce di una torcia . 2 persone, un uomo e una donna, l'uomo che gli puntava la torcia in faccia era anche armato...non sembravano poliziotti, forse detective privati? Chiunque fossero erano certamente pericolosi e, mentre avvertì anche dei suoni di sirene "Polizia?" non avendo tempo per pensare reagì quasi istintivamente facendo appello ai suoi poteri di Ascendente
    Chiedo scusa ma non ho ancora chiarissimi certi meccanismi. Vorrei usare ASCENDENTE per provare a confondere Ethan e Myléne, e continuare la mia fuga. SE, come credo, "Ascendente" non è un potere a se ma solo il "titolo" della disciplina, allora uso "SOGGEZIONE". Naturalmente lascio decidere a Pochi l'azione più corretta

    Nicholas cercò di imprimere disperazione e paura al suo tono di voce, cercando di suonare il più convincente possibile " Fate presto...al settimo piano...l'ha uccisa..." Gli sarebbe bastato riuscire a confonderli per pochi secondi e sarebbe riuscito a fuggire....
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Huitzilopochtli sama

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    233

    Status
    Ghost
    Nicholas prova ad attingere ai poteri di Ascendente per risolvere la situazione in maniera alternativa.

    Nicholas tira 6 dadi carisma + espressione (Diff 7) 3,4,4,9,1, 4 [fallimento]


    Purtroppo però, la fortuna non è con lui e le sue parole non vengono accompagnate dai poteri di Ascendente.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    139

    Status
    Dead
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,435

    Status
    Dead
    Erano arrivati a metà tra il secondo e il terzo piano, quando il rumore inconfondibile di qualcosa che stava scendendo lo fece istintivamente fermare sui suoi passi.

    I muscoli irrigidirono. Rimase in attesta, con l'arma puntata nella stessa direzione della luce, e dopo pochi secondi un individuo si fermò davanti a loro. Era stato troppo veloce per essere un uomo qualsiasi. Era lampante che, chiunque fosse, stesse usando la velocità tipica di alcuni clan di vampiri.

    Tuttavia, ciò che Ethan non sapeva era se fosse della Camarilla, o meno. E se fosse loro nemico. Per quanto ne sapeva, avrebbe potuto trattarsi dell'assassino stesso. La lancia che li aveva mandati, infatti, non aveva accennato a nessun Vampiro... al massimo un Ghoul.

    Lo tenne sotto tiro, col dito che scivolò a sfiorare il grilletto, pronto a sparare alla prima mossa strana del sospetto che avevano davanti. Ordinò a voce alta, ben scandita: "FREEZE !".

    Lo squadrò per bene: un bianco, alto, corporatura robusta, lunghi capelli scuri. Aveva con sè un computer portatile -o qualcosa del genere- in mano, e una ingombrante tavola di sughero, un quadro o un pezzo di mobile di qualche tipo. Non ci badò molto.

    Nonostante l'evidenza, quel tipo ebbe la faccia tosta di piagnucolare come se fosse del tutto estraneo ai fatti. Mentre aveva la refurtiva tra le braccia.

    Aggrottò la fronte, e gli urlò rabbiosamente "Un cazzo ! Posa quella roba e tieni le mani in vista ! Se provi a reagire ti sparo in mezzo agli occhi ! Ti mando in Torpore ! "

    Lo fissò senza battere le palpebre, pronto ad abbatterlo al minimo tentativo di girarsi e scappare, correre nella loro direzione o cercare di afferrare qualcosa nelle tasche.

    Era chiamato Failure to Comply, ovvero il tentativo disperato di un criminale già sotto tiro di scappare, aggredire gli operatori o cercare un'arma nelle tasche.
    In louisiana, le statistiche la indicavano come la terza causa di morte più diffusa dopo l'arresto cardiaco spontaneo e gli incidenti stradali.

    Senza voltarsi, aggiunse "Delaney. Prendi quello che questo stronzo ha in mano. Lo sceriffo vorrà vedere di che si tratta.", e non fu un caso se scelse quelle parole.

    Torpore... sceriffo... tutte cose che un vampiro conosce fin troppo bene. Se quello davanti a loro non era un completo imbecille, avrebbe intuito che loro NON erano la polizia, e che sapevano chi lui fosse.

    Inoltre, avevano una certa fretta di andarsene da lì: le sirene si sentivano in lontananza. Ci avevano messo addirittura meno tempo del previsto. Dovevano uscire di lì nel giro di UN minuto, o sarebbero stati intercettati dalla volante in arrivo.

    Non c'era tempo per salire al settimo piano, ma forse quel tipo gli aveva appena fatto un favore. Quello che aveva da dire, e quello che aveva addosso, sarebbe stato molto utile. Abbastanza utile da rendere non necessario salire e guardare di persona.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Dead
    Salì rapida e furtiva, seguendo Ethan pur mantenendo la distanza comunicatale, quando un rumore proveniente da sopra le loro teste la indusse d'istinto a fermare il passo e lanciare un'occhiata verso l'alto, proprio là dove vide fermarsi la figura di Nicolas.

    «Woh! Ma che cazz-» si lasciò sfuggire con la voce graffiante allarmata, sgranando gli occhi da dietro la visiera del casco integrale che le ricopriva il capo.

    Non aveva armi - mannaggia a tutto quanto - e soprattutto non aveva sentito un cavolo di quanto stava avvenendo al piano di sotto.
    Però poteva bloccare la possibile fuga di questo tizio, dunque si spostò alla sinistra di Ethan - sempre mantenendo i due metri di distanza dietro di lui - in modo tale che prima di poter continuare la sua discesa, Nicholas avesse dovuto passare letteralmente sopra il suo cadavere.

    Mentre Ethan gli dava il suo caloroso benvenuto in pieno stile Police Department, lei si soffermò a studiare la persona che avevano davanti, ragionando.

    Alto, capelli scuri, occhi chiari.
    Aria turbata.
    Una bacheca piena di fogli che si stavano ancora posando dopo l'estrema velocità con cui il vampiro appena arrivato si era mosso.
    Aveva sangue addosso? Ne cercò istintivamente le tracce sugli indumenti, sulle mani.

    Alle parole di Ethan, si mosse semplicemente in avanti e tentò di recuperare la bacheca, badando a ogni movimento sospetto che l'altro avrebbe potuto compiere per sorpassarla e fuggire verso l'infinito. «Questa se non ti dispiace la prendo io..» commentò. Un semplice allungare delle mani per cercare di sottrargli la bacheca piena di fogli, pronta ad assestargli una sonora gomitata sul naso o ad agguantarne un lembo di vestiti per acciuffarlo e impedirgli di battersela.

    «Non abbiamo molto tempo.» commentò l'ovvio con una certa irritazione, sentendo le sirene della polizia in lontananza. Avrebbe tanto voluto vedere quella maledetta scena del crimine.

    Il problema era semplicemente uno: Nicholas ai suoi occhi era sospetto. Aveva parlato del settimo piano, di qualcuno ucciso e stava fuggendo a spron battuto da lì; tre coincidenze fanno una certezza, per quel che la riguardava. C'era solo da capire se era solo il vampiro sbagliato nel momento sbagliato o qualcosa di più.
    Dato che poi il vampiro con la pistola non era lei, era giunto il momento di giocare a poliziotto cattivo e poliziotto buono.

    «Ti conviene collaborare.» disse rivolta a Nicholas «Non sei nella posizione di potertene andare così facilmente, spero tu te ne renda conto. Andiamo insieme dallo sceriffo per fare una bella chiacchierata su quel che hai visto, che dici?» suggerì con un tono ovattato dal casco che voleva essere conciliante e affabile - qualcosa che con tutta probabilità era mitigato dalla pistola spianata di Ethan contro di lui.

    Che poi, a dirla tutta lei stava ancora pensando all'appartamento.
    La Lancia aveva dato loro un incarico, si sentiva a disagio nel non aver compiuto la cosa nella maniera giusta.
    Se questo tizio si fosse rivelato dalla loro parte, cosa che avrebbe scoperto di lì a poco con la sua reazione, forse c'era ancora qualche speranza di riuscire a dare un'occhiata. Bastava mettere in atto un diversivo che distraesse i poliziotti.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    139

    Status
    Dead
    Quante volte un suono o un odore ci fanno scattare memorie inattese? E quante volte al sorgere di quelle memorie riviviamo anche le stesse sensazioni fisiche? In quel momento non c'erano stati ne suoni ne odori, ciò nonostante Nicholas provò per un istante le stesse sensazioni "fisiche" dei primi giorni da vampiro, forse perché come allora stavano succedendo una miriade di cose nuove contemporaneamente. Ma non era il momento di abbandonarsi ai ricordi ..."Vampiri!" pensò, tutto sommato sollevato. Con ostentata lentezza passò i materiali che aveva preso nell'appartamento alla femmina che si era evidentemente assunta la parte del poliziotto buono , scelta obbligata pensò Nicholas, dal momento che l'altro non sembrava in grado di recitare la parte del buono nemmeno sotto tortura. Senza mai staccare lo sguardo dagli occhi del poliziotto cattivo che continuava a tenerlo sotto tiro dell'arma, il Toreador, deliberatamente scelse di non alzare le mani sopra la testa nel gesto universale di resa, tenne però i palmi aperti bene in vista, un modo sottile per comunicare che non era una minaccia ma nemmeno un prigioniero. "Andare dallo sceriffo è un'ottima idea cherie, mi rendo conto di come può apparire la situazione e...non vedo l'ora di spiegarmi". Era passato forse meno di un minuto ma il suono delle sirene che si avvicinava diceva che avevano già perso fin troppo tempo prezioso. A giudicare dai gesti inconsci che facevano col capo, come per seguire il suono, anche i due cainiti sembravano avere la stessa preoccupazione, Nicholas allora si rivolse all'uomo che, tra i due, sembrava il più concreto e gli disse "Ascolta amico, c'è davvero un cadavere al 7° piano e, NO, non sono stato io... ma farci trovare qui dalla polizia sarebbe un disastro per tutti. Prima ce ne andiamo, prima potrò spiegarvi" e rivolgendosi alla donna disse "Dai, fai strada cherie, immagino che il tuo amico preferisca starmi dietro per non perdermi di mira"

    Edited by Nicholas Bannister - 28/3/2021, 17:49
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Huitzilopochtli sama

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    233

    Status
    Ghost
    Le sirene della polizia sono sempre più vicine, tutti e tre i vampiri sanno molto bene che sarebbe molto meglio andare via prima di essere scoperti. Inoltre, i loro schiamazzi all'interno della palazzina rischiano di attirare le attenzione degli abitanti della stessa, che potrebbero uscire fuori ed ascoltare quella discussione tra i tre che sarebbe meglio che gli umani non sappiano nulla per evidenti implicazioni alla Masquerade.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,435

    Status
    Dead
    "Puoi scommetterci."

    Ethan gli sorrise, di un sorrisetto cattivo, che non aveva niente di amichevole. Uno di quelli che lasciava intravedere di proposito i canini innaturalmente lunghi.

    Sarebbe restato dietro di lui, con la mano sull'arma... giusto nel caso si fosse messo a correre. Certo, non gli era concesso di ucciderlo definitivamente: la sesta tradizione era un argomento preso molto sul serio. Era stato interrogato in merito neanche un'ora prima, dalla Lancia a cui si era presentato.

    Ma Ethan era sempre stato un tipo piuttosto... pratico. Alle brutte, avrebbe sempre potuto gambizzarlo facendogli saltare entrambe le ginocchia. Era piuttosto sicuro che lo Sceriffo non si sarebbe formalizzato su certi dettagli secondari.

    Ma questo dipendeva tutto dal loro nuovo amichetto del cuore, il signor "Non sono stato io". Certo, come no. Era un grande classico vicino alle scene di un crimine, un pò come le mosche vicino alla merda.

    Ethan abbassò l'arma, tenendo il braccio leggermente in disparte dietro la schiena. Lasciò passare l'uomo, così da restargli incollato dietro e intrappolarlo tra sè e Delaney. Non gli staccò gli occhi di dosso per tutto il tempo, trafiggendolo con uno sguardo impassibile.

    "Filiamo via. Evitiamo l'ingresso principale. Proviamo dai garage di sotto, forse non ci noteranno. Aspettate che siano entrati dentro ed evitate di farvi registrare dalla telecamera sul cruscotto della volante."

    Camminò con loro, in silenzio, pensando al modo migliore e alle tempistiche per uscire di lì. Gli agenti sarebbero entrati, e sarebbero saliti sopra coprendo le scale come avevano fatto lui e la collega. Poi sarebbero arrivati al settimo piano e avrebbero trovato quello che avrebbero trovato.

    Sarebbero stati in due, massimo quattro. Non una irruzione S.W.A.T. insomma. Avrebbero potuto approfittare di quell'angolo cieco per andarsene via. Se erano silenziosi non avrebbero neanche sospettato della loro presenza.

    Sussurrando chiese allo sconosciuto "Tu. Quale è il tuo veicolo ?"

    Se quello aveva una macchina, era fatta. Non sembrava il tipo da farsela a piedi, e il fatto che si stesse fregando quella roba ingombrante escludeva l'opzione moto dalla rosa dei mezzi a disposizione.

    Se aveva un'auto, Delaney avrebbe potuto prendere la moto, e loro due sarebbero andati in macchina fino all'Hotel. Gli seccava un pò lasciarle la sua moto, ma non l'avrebbe certo fatta andare con quel tizio, da sola, disarmata. E non le avrebbe mai prestato la sua arma. Neanche per sogno. No, a quello ci avrebbe pensato lui.

    Sei veloce. Ma non sei "mille metri al secondo" veloce.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Dead
    Rifilò a Nicholas una lunga occhiata con le palpebre calate a mezz'asta - un'espressione che comunque non era visibile a causa del casco integrale indossato per celarne i lineamenti.

    «Ma non mi dire.» commentò con un tono sarcastico, mentre si sistemava meglio sottobraccio la bacheca piena di fogli e foglietti - cui per ora non dedicò particolare attenzione ma fece in modo di tenere la parte interessante rivolta contro se stessa, in modo tale da non perdersi nulla per strada.

    Tutta quell'accondiscendenza e modi affettati non le piacevano per niente; l'ipotesi del diversivo venne dunque scartata a priori un attimo dopo aver sentito Nicholas parlare. Sebbene Ethan fosse un perfetto sconosciuto e quello armato dei due, erano compagni in quel frangente e l'idea di smollarlo da solo con quel tizio mentre lei indagava al settimo piano non l'attirava nemmeno un po'.

    Un vago cenno affermativo compiuto col casco, e si accinse a scendere le scale con passo moderato - abbastanza rapida da potersi sbrigare ma non così di corsa da fare casino: dato che non voleva comunque attirare attenzioni indesiderate prestò cura nel non produrre troppo rumore, man mano che le suole degli stivali toccavano gli scalini. Il telefono venne rinfilato nella tasca interna della giacca di pelle, con ancora la tocia accesa; uno spreco di batteria forse, ma per il momento, mentre scendeva le scale, voleva evitare di annunciare con troppo anticipo la propria presenza.

    Cercò di prestare attenzione a eventuali rumori e movimenti sospetti sia alle proprie spalle - sempre per evitare un'improvvisa potenziale fuga del loro nuovo amico - sia per eventuali inquilini di quel condominio.

    Una volta giunta alla prima rampa di scale che, salvo complicazioni, li avrebbe condotti nell'ingresso del palazzo, il passo rallentò ulteriormente, sporgendosi appena per dare una controllata che non stesse arrivando nessuno prima di procedere e decidere di continuare ai piani inferiori, sempre usando le scale, per raggiungere il garage.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    139

    Status
    Dead
    Il Toreador era troppo abituato a suscitare fascino e interesse nei suoi interlocutori, tanto che per un attimo, provò un'istintiva punta di risentimento per l'atteggiamento di quei due, ma fu solo un'attimo. In fondo come poteva dargli torto? La diffidenza era una seconda natura per i vampiri e loro avevano ottimi motivi per non fidarsi di lui , certamente al loro posto si sarebbe comportato nello stesso modo, inoltre non era certo il momento per mettersi a fare polemica. La priorità era non farsi trovare dalla polizia (certo le sirene potevano anche essere ambulanze, ma era altamente improbabile) e questo valeva anche per suoi improvvisati "compagni" e, non meno importante, non aveva nessuna intenzione di beccarsi un proiettile in testa, idea che il cattivo non sembrava ancora aver scartato del tutto. Quindi obbedì docilmente agli ordini frenando la sua naturale propensione alle battute sarcastiche.

    Scendeva in silenzio le scale camminando tra i due immerso nei suoi pensieri, tanto che per un istante non si rese conto che il cattivo gli stava sussurrando qualcosa
    "Eh? Ah si, certo. Ho una Mini parcheggiata qui vicino" Poi, rivolgendosi alla vampira e indicando il casco che indossava, aggiunse "Se ci segui in moto non riuscirai a portare quella roba. E' meglio se la carichiamo in macchina"
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Huitzilopochtli sama

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    233

    Status
    Ghost
    Quando il trio di vampiri arrivò al mezzo pianerottolo tra il piano terra e il secondo piano, sentono chiaramente il rumore di portone che si apre, seguito da dei passi. Sembrano due, forse tre persone, che camminano nell'androne, parlottando tra loro. Non si curano di tenere il volume di voce basso, quindi nessuno dei vampiri ha difficoltà a sentire quello che dicono.

    "Che hanno detto..? Settimo piano?"
    "Se, col cazzo che me la faccio a piedi."
    E poi una terza persona sembra sghignazzare, quasi divertita.
    "Tanto se c'è un morto mica scappa."

    E le tre persone, probabilmente tre poliziotti, si avvicinano all'ascensore. Non hanno modo di notare il trio che aspetta che loro si muovano. Possono sentire nuovamente il rumore dell'ascensore che si muove nuovamente, chiamato dai tre gendarmi. Non ci vogliono che pochi secondi, prima che la porta dell'ascensore si apre davanti ai tre e finalmente il loro parlottare viene interrotto dal rumore delle porte che si chiudono e dall'ascensore che comincia la sua salita verso il settimo piano.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,435

    Status
    Dead
    Il gruppo si fermò appena sentì arrivare qualcuno nell'androne.

    Per diversi secondi, Ethan si sentì preda, più che cacciatore. Erano praticamente fatti: beccati in tre, armati e con della refurtiva. Erano fottuti. Avrebbero potuto stendere quei tipi facilmente, ma si sarebbero tirati dietro l'intero dipartimento di New Orleans. Avevano gli elicotteri, quelli. Si stava mettendo davvero male.

    L'istinto suggerì a tutti e tre, probabilmente, di restare immobili, senza fare un fiato. Letteralmente.

    Per una strana combinazione di fortuna e negligenza, quei tre presero l'ascensore. Andando contro ogni più basilare forma di buonsenso o addestramento base.

    Sul serio ?

    Il Brujah abbassò lentamente la pistola, incapace di credere alla botta di culo appena avvenuta. Dovevano aver preso i tre sfaticati meno professionali del loro distretto. Aveva conosciuto supervisori che se li sarebbero mangiati vivi, sei o sette anni fa.

    Attese che l'ascensore si mettesse in moto, per tornare a camminare e incitare a voce estremamente bassa gli altri. "Andiamo."

    Non era abituato a certe fortune. Doveva essere la sua notte SI, ma non era ancora finita.

    Magari qualcuno stava piantonando l'ingresso, o lo spiazzo appena di fronte l'edificio. Dove c'erano tre poliziotti, potevano benissimo essercene quattro.

    Il piano non era cambiato: dovevano squagliarsela dai garage, raggiungere la MINI del tipo che avevano beccato e con quella sparire dalla circolazione. Anche se in effetti era una delle auto più ridicole, effemminate e sopravvalutate che avesse mai visto. A parte i SUV, Ethan non riusciva a provare rispetto per le auto senza un bagagliaio posteriore orizzontale. Erano semplicemente patetiche. Troppo piccole, troppo lente, troppo europee per lui.

    Ma che non si fosse mai detto che non si sapesse arrangiare, lui.
    Date le circostanze, si sarebbe accontentato persino della peggiore tra le peggiori scatolette ignobili che andavano di moda tra le teenager da qualche anno: le SMART. Che schifo le Smart.

    Con molta discrezione, rimise la sicura alla Glock e la ripose nella tasca interna della giacca, ma fu attento a non farsi notare troppo da quello davanti a lui.

    La ragione era molto semplice, quasi elementare: se un piantone li avesse notati, al piano terra, era sempre meglio NON avere armi in mano. Era un ottimo modo di farsi sparare a vista da un agente nervoso, quello.

    E quella non era la serata giusta per certi... incidenti.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Dead
    Una MINI.
    Roteò lo sguardo scuro al soffitto, evitando di commentare.

    «Ovvio.» si limitò a replicare con voce bassa, sempre ovattata dal casco integrale che indossava, quando Nicholas le fece notare la cosa e lasciandogli chiaramente capire che sì, ci aveva già pensato. Gli rifilò un'occhiata da sopra la spalla, di difficile interpretazione data l'assenza di mimica facciale. «Ma questo non significa che la ridarò a te, ora.» puntualizzò.

    Nel sentire movimento all'ingresso, il passo si arrestò del tutto, facendo segno a quelli dietro di sè di fare altrettanto con un leggero movimento della sinistra sollevata verso l'alto. Avrebbe chiuso la mano a pugno, in realtà, certa che il collega alle sue spalle avrebbe compreso, ma non ne era del tutto certa per l'amico Fritz.
    Comunque, dopo essersi sporta per controllare, fu lesta a ritrarsi, e placida attese nell'ombra che i tre scegliessero la via facile.
    Buon per loro.
    Dove 'loro' stava sia per i tre vampiri, che per i tre poliziotti; era una vampira e si nutriva di sangue, ma non è che uccidere la deliziasse particolarmente, se poteva evitarlo.

    Attese che l'ascensore salisse di un paio di piani, poi finalmente si mosse, circospetta, per riprendere a scendere quanto più silenziosamente possibile l'ultima rampa di scale, tentando di dare un'occhiata verso l'esterno dell'ingresso in cerca di qualche pattuglia piantonata per bloccare condomini che avrebbero potuto fungere da possibili testimoni.

    Ciò che in principio avevano considerato una seccatura, si rivelò essere un altro colpo di fortuna: la luce sfarfallante dell'androne.
    Sfruttando la giusta tempistica magari avrebbe potuto passare inosservata e sgusciare dritta alla rampa successiva per raggiungere il garage, senza ulteriori imprevisti.

    Il pensiero scivolò nuovamente alla cassetta delle lettere; un brevissimo attimo ma, ancora una volta, causa circostanze avverse, dovette rinunciarvi. Non era davvero il momento adatto per fare la stalker della corrispondenza altrui, non con il viavai di persone che ci sarebbe stato di lì a poco: la prima pattuglia di polizia era solo l'apripista di tutto un codazzo di professionisti, quindi era imperativo per loro togliersi di culo da quel palazzo tipo subito.
     
    Top
    .
47 replies since 23/2/2021, 22:49   858 views
  Share  
.