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Le ombre gli scivolarono di dosso, Kajetan si guardò intorno e poi prese il telefono, i primi da chiamare erano i taxi, fece il numero velocemente e ne chiamò uno.
Subito dopo bisognava mettersi in contatto con l'unica che poteva dargli qualche consiglio, la sua sire.
Fece il numero e ascoltò gli squilli del telefono, si spazientì già al primo.*
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L'agitazione di Kajetan aumentò. Gli squilli si ripetevano e nessuno rispondeva.
Solo al sesto o settimo squillo, quando il Fratello stava mettendo giù, la voce familiare della Baronessa rispose:
Kajetan, caro. Finalmente ti fai sentire.*
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Francoise.
Disse Kajetan.
Mi fa piacere sentirti, ho portato a termine il compito che mi avevi affidato. Ho una notizia buona e una notizia cattiva. Al contrario della prassi ti darò prima quella buona: ho incontrato l'arpia Brujah.
Abbiamo discusso amabilmente e mi ha invitato alla Sugar Factory... si tratta di un capannone abbandonato nel Garden District.
La notizia cattiva è che la manovra attraverso la quale mi sono ritrovato a parlare con lei deve aver fatto incazzare qualcuno. Peraltro grosso e aggressivo.
Ti spiego.
Sono entrato celato nel locale, lei mi ha visto e mi ha invitato a parlare in una zona privata, hai presente un privé di una discoteca. Lì le ho lasciato un biglietto e le ho recapitato il tuo messaggio. Nonostante io abbia insistito non mi ha voluto darmi un suo contatto, però si è presentata, si chiama Michaela Holbourne.
Quando è uscita mi sono ritrovato da solo in questo perimetro di tendine, su un ballatoio sopra la pista.
Sono uscito cercando di non farmi vedere. Fino a qui non mi aveva visto nessuno a parte lei, più invisibile di un soffio di vento.
Purtroppo uscendo mi ha visto un tizio, un biondino.
Ho provato a fare il vago ma ha messo subito mano alla radio.
Una reazione che mi sono potuto spiegare solo pensando che evidentemente ero in una zona vietata oppure che non avendomi visto entrare si è preoccupato vedendomi uscire.
Il principe ha decretato che la Maschera dei mille volti è vietata nelle zone di Elysium e quindi non potevo usarla.
Senti purtroppo la frittata era fatta, ho visto una finestra e mi sono buttato di sotto.
Non si rimane mai fermi quando qualcuno dà l'allarme, è la prima regola, lo sai anche tu.
Non mi potevo fare prendere.
E' andato tutto liscio, sono atterrato e sono corso via, hanno provato a inseguirmi per un po', lui e un altro, ma sono sparito.
Il problema è che uno dei due mi ha evocato attraverso l'infimo dono dell'Ascendente. Era un richiamo forte, ho dovuto ricorrere al sentiero dell'acqua della Vita.*
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Passarono molti secondi prima che la Baronessa rispondesse, con tono lievemente preoccupato:
La cosa del Richiamo è una seccatura, ma mi preoccupa relativamente. Mi preoccupa di più quello che ti ha detto, o meglio, che non ti ha detto, Michaela Holbourn.
Ho già sentito il suo nome, è un personaggio di una certa prominenza, ma non l’ho conosciuta.
Sono soddisfatta che tu sia riuscito a stabilire un contatto con il Clan dei Brujah.
Il punto è: perché non ti ha voluto dare un suo contatto? Questo è un campanello d’allarme.
E a questo punto lo stesso luogo che ti ha indicato, la Sugar Factory…
…Devi prendere informazioni sul posto, se necessario fare anche un sopralluogo, prima di presentarti.
Capisci?
La Baronessa non spiegò ulteriormente, lasciando che fosse Kajetan a completare quel ragionamento.
Quindi, prima che lui potesse replicare, aggiunse:
Tornando alla cosa del Richiamo. Non riesco proprio a capire la dinamica di quello che è successo
Per esempio, perché tentavi nasconderti? E da chi tentavi di nasconderti? E perché ti hanno fermato, perché ti hanno inseguito?*
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il tono di voce della Baronessa cominciò a instillare un po' di preoccupazione nell'incosciente professor Farkas.
Certo, non è piaciuto neanche a me, è chiaro.
Tu dici quindi che io mi debba presentare lì. Sei sicura?
Senti io non li capisco e detto con il massimo rispetto ovviamente "Perché tra tutti proprio i Brujah?"
Ma dico io, arriva in città il clan che TUTTI vorrebbero dalla propria parte, arrivo silenzioso come la morte a proporre affiliazioni su un piatto d'argento e quella fa la preziosa e mi lascia pure dentro il privé.
Allora mi spiego meglio: il locale era pieno di gente, suonava una tizia, non so neanche chi è. Potevo stare lì a bighellonare in giro e al massimo ci avrei rimediato una bevuta. Sono andato dritto all'obiettivo, sono entrato da celato per osservare la situazione un po' meglio e recarmi nei posti dove avrei potuto trovare qualcuno di importante.
E l'ho trovato.
Quando poi sono uscito mi hanno visto, hanno intentato intenzioni ostili e sono fuggito.
Come avrei potuto fare a entrare nel privé se non così? Annunciandomi al gran ciambellano degli Hell's Angels?
Kajetan dimostrava una palese emozione, in un certo senso tradiva la percezione che il suo "lavoro" gli fosse piaciuto.*
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Kajetan, caro, non ti sto dicendo di non andare. Ti sto solo dicendo di prendere delle precauzioni prima di andare.
Hai fatto un buon lavoro, e non va sprecato.
È andata come è andata. Non sono riuscita a capire appieno cosa sia successo, non importa. Mi fido abbastanza di te per sapere che hai fatto la cosa che ti sembrava più opportuna in quel momento.
Tutto sommato, questa storia potrebbe essere finita anche peggio: anzi, se giochi di anticipo, questa cosa del Richiamo potrebbe dissolversi come neve al sole.
Chi era questo individuo grande e grosso che ti ha inseguito? Prendi informazioni su di lui.
Dopo tutto non è detto che molli la presa.
E preparati a incontrarlo, possibilmente in territorio a te favorevole o almeno neutrale.*
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Va bene.
Disse lui.
Cercherò di fare del mio meglio. Spero di avere fortuna.
Giocare d'anticipo è un buon consiglio, ti ringrazio.
Senti la mia intenzione non era non farmi scoprire, era non farmi prendere da loro, lì, in quel modo e in quel momento, adesso proverò ad approcciarli in maniera pacifica se possibile, inoltre senti credo di aver inviato un buon biglietto da visita: non siamo gente sprovveduta, facciamo il cazzo che vogliamo noi "Assassini", entriamo e usciamo come ci pare.*
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Facciamo quello che ci pare, certo…
…A patto di non venire colti sul fatto.
C’era un tono di rimprovero appena percepibile nelle parole della Baronessa. Che poi concluse con una domanda:
Volevi dirmi altro?*
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Baronessa, hai accesso alla Canzone di Giove?
Chiese lui con tono sornione.*
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La Baronessa ci pensò su un istante:
Canzone di Giove, no...no mi dispiace.
Aggiungendo immediatamente:
Però forse posso metterti in contatto con qualcuno che la conosce. Ma lo sai, queste cose hanno un prezzo. Sei interessato?*
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Secondo te funziona per telefono?*
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La Baronessa rispose:
Non saprei. Secondo me no.
C'era altro, Kajetan?*
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Prova a chiederlo a questo tuo contatto, certamente lo saprà.
Augurami buona fortuna, Maestra, presto saremo insieme e fumeremo del Kaliff.*
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Se lo prendo in un momento in cui è ben disposto, non mancherò di farlo.
Buona fortuna Kajetan.
Aggiornami quando hai risolto la faccenda con i Brujah.
Detto questo, la Baronessa chiuse la chiamata.*
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La chiamata era finita da poco che il taxi arrivò.
Prima di arrivare a destinazione, però, il telefono di Kajetan squillò.
Non era la Baronessa. Era lo Sceriffo.
Che fosse una coincidenza?SPOILER (clicca per visualizzare)@Kajetan: se decidi di rispondere, continui qui
Edited by Ater Pater - 19/3/2021, 22:23
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Nei pressi del Grey RoomRole tra Kajetan Farkas e La Baronessa |
