Casa di Otto von Braun

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    In una pittoresca via sul limitare di Little Woods si trova una villetta azzurro cielo, nel tipico stile camelback di New Orleans. La graziosa casetta presenta una base di mattoni verdi dai quali si sviluppano parallelamente due piccole rampe di scale che conducono alle porte d’ingresso poste ai due estremi della facciata dell’edificio.


    All’interno l’abitazione è ripartita in quattro stanze al pian terreno, alle quali si aggiunge il sottotetto.
    planimetria

    1. Cucina/Sala da pranzo: una semplice sala da pranzo con annesso angolo cottura: credenze, fornelli, forno e un frigorifero “vintage” turchese in stile anni ‘50.

    2. Salotto/Biblioteca: ad eccezione del sottotetto, questa è la stanza più ampia della casa. Un divano in pelle, una comoda poltrona e un mobiletto con sopra un vecchio televisore col tubo catodico da un lato, librerie piene di romanzi, saggi umanistici ed un’invidiabile collezione di vinili dall’altro. A metà strada fra le due zone una scrivania di mogano e un grammofono.

    3. Camera da letto: dallo stile antiquato e con uno sfarzoso quanto ridicolo letto a baldacchino.

    4. Bagno: sanitari, uno specchio ovale e una piccola vasca da bagno.

    Sottotetto: l’ampio sottotetto sembrerebbe appartenere ad un accumulatore compulsivo con la fissa per il teatro. Se il resto della casa è in perfetto ordine, infatti, quella soffitta pare quasi un tempio dedicato ad un qualche oscuro dio del caos: scatoloni, casse e carrelli con abiti (di scena o ordinari) incelofanati creano un vero e proprio dedalo nel quale seguire un percorso lineare risulta impossibile. Nel sottotetto privo di finestre regna poi l’oscurità e l’unica fonte di illuminazione è quella di una lampadina che si accende tirando una catenella. E’ in questo luogo che, all’interno di un grande baule da prestigiatore, Otto von Braun riposa nelle ore diurne.


    La nota certamente più curiosa della villetta è che in ogni sua stanza è stata posizionata una sorta di “casa delle bambole”: un diorama posto all’interno di una scatola di legno nella quale è possibile infilare la mano attraverso un foro circolare posto su uno dei lati. Lo scenario in miniatura così riprodotto varierà di stanza in stanza: “La sala del trono” in sala da pranzo, “La biblioteca esoterica” in salotto, “Le segrete del castello” in camera da letto. Solo in bagno questo bizzarro particolare non è presente, sostituito da un tavolino di marmo, simile ad un piccolo altare. Su di esso una minuscola tinozza cilindrica di rame, una lozione profumata, un detergente per capi delicati e una scatola d’ebano contenente un kit per il ricamo: si direbbe tutto il necessario per la cura di un piccolo oggetto di stoffa, probabilmente di alto valore religioso...

    Edited by EnricoPallazzo - 8/3/2022, 00:50
     
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    continua da qui
    nuova notte: -1 ps


    Pagato il nuovo tributo di sangue, il duo composto da Otto e Zoobo riebbero coscienza. il mondo oscuro ma confortevole e la sicurezza del proprio rifugio non diedero adito a dubbi: erano finalmente a casa.
    Ma il viaggio, cominciato tre sere prima quando entrambi furono rapiti malamente da quella gentaglia, era ben lungi dal concludersi.
    Ma quale sarebbe stato il primo passo da compiersi?
     
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    Lungo un delizioso viale alberato ai confini di Little Woods si trova una graziosa casetta azzurra con un piccolo giardino ben curato. Ha l’architettura tipica del luogo e un aspetto molto curato, tanto che chiunque la fotografasse di mattina, si ritroverebbe con una perfetta cartolina di New Orleans.
    Ora seduto in cucina c’è Ambrogio: la divisa scura da chauffeur stirata e inamidata, una tazzina di caffè (italiano) posata sul tavolo, vicino al cappello da autista e un giornale aperto fra le mani.
    Ad osservare questa scena si potrebbe pensare alla banale immagine di un uomo che fa colazione prima di andare a lavoro… se non fosse per tre elementi piuttosto singolari.
    Il primo: non è mattina ma è da poco tramontato il sole. Ambrogio ha un’espressione stanca e a giudicare dal caffè doppio che ha appena bevuto, si aspetta ancora una lunga nottata di lavoro.
    La seconda stranezza: il giornale che Ambrogio sta sfogliando è di qualche giorno prima e così gli altri ammucchiati sul tavolo della cucina. L’uomo ha rimediato diversi quotidiani, prendendo le pagine della cronaca locale e buttando via il resto.
    Il terzo elemento singolare, infine, si produce proprio adesso: Ambrogio sente provenire dalla soffitta lo scricchiolio di qualcosa che si apre e subito balza in piedi. Dà una rapida lavata alla tazzina nel lavandino lasciandola poi a scolare. Si asciuga le mani e rapidamente infila i guanti d’autista.
    Quindi calzato il cappellino si mette sull’attenti, le mani mani dietro la schiena.
    Resta così, immobile e impassibile per una decina di minuti abbondante prima che Otto e Zoobo facciano la loro comparsa in cucina.
    << Una lieta notte a voi, signori. >> "Li" saluta l’attempato autista con un lieve inchino.
    << Grazie Ambrogio… è bello essere a casa! >> Esclama Otto espansivo.
    Freddo, diretto e decisionista come sempre è invece la marionetta del folle ventriloquo: << Abbiamo molto lavoro da fare: non perdiamo tempo in convenevoli. Ambrogio, fai rapporto. >>

    Come anticipavo Otto ha chiesto al ghoul di recarsi alla motorizzazione e verificare il numero di targa del camion, in modo da risalire al proprietario. Gli ha fatto capire che quello è il suo obiettivo principale e che all’occorrenza avrebbe dovuto “oliare gli ingranaggi” allungando un centone per superare le eventuali lungaggini burocratiche.
    La seconda direttiva era quella di procurare quante più informazioni possibili in formato cartaceo: copie dei giornali (o stampate dei quotidiani online) del mattino successivo all’incidente e di quello successivo che possano contenere informazioni di qualche utilità sull’incidente stradale.
    Infine il ventriloquo ha chiesto ad Ambrogio di procurarsi un nuovo cellulare a basso costo (tipo un vecchio Nokia per intenderci) in modo da avere di nuovo un telefono a testa.
    In base agli esiti delle ricerche diurne del ghoul deciderei poi il prossimo passo.
     
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    2021-07-06 01:07:26 Ambrogio rolls 4 dice to Oliare ingranaggi (Diff 8) 4,3,10,1 [failure]


    Ambrogio si volse con professionalità ai due padroni che serviva, non mancando di fare un veloce rapporto sulle richieste espresse. Sfortunatamente signore cominciò greve volgendosi a Zoobo La motorizzazione non è stata di aiuto. Non sono stati sufficienti i soldi a farmi dare quelle informazioni da lei richieste.

    Volse quindi lo sguardo a Otto ho recuperato varie edizioni di giornali, tabloid e similari riguardanti l'incidente con il minore intervallo possibile di uscita dall'incidente stesso.
    Alcune stampe che sono riuscito a fare sono in un plico a vostra disposizione.
    Troverete tutto sul tavolo assieme al telefono che mi ha... che mi avete richiesto.


    Si fece quindi da parte, facendo notare come sul tavolo alle sue spalle si trovasse effettivamente un discreto plico di carta da scartabellare.
     
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    Zoobo fissa (o meglio offre l’idea di fissare) lungamente Ambrogio. Il police e l’anulare della mano sinistra del ventriloquo si allargano sotto il calzino, dipingendo sul volto del pupazzo una smorfia di disapprovazione. Infine, dopo quel lungo silenzio: << Sono molto deluso, Ambrogio. >>
    Otto non prende le difese del ghoul, ma si limita a prendere posto sul tavolo e a iniziare a consultare i giornali con aria pensosa: l’unico indizio a loro disposizione si è rivelato un buco nell’acqua e ora può solo sperare di trovarne uno nuovo sul quale lavorare: il nome di una delle “vittime” presenti sul camion o qualche altro elemento che possa in qualche modo avvicinarlo al mandante del sequestro…
    Se ne resta lì seduto a consultare con attenzione il primo giornale della pila, ma poi preso fra le mani il secondo, il lunatico si rialza. << Consulterò gli altri lungo il tragitto… dovresti accompagnarmi di nuovo al quartiere francese, se non ti è di disturbo. >>
    Quella di Otto è una mera formalità della quale invece Zoobo fa a meno: Ambrogio, che è un uomo ben più anziano di quanto il suo aspetto suggerisca, ha già da parecchio tempo rinunciato alla sua libertà per l’amore incondizionato di un padrone contorto e imprevedibile e per vegliare a distanza sulle sorti degli adorati nipoti.

    Qui di seguito il piano a breve termine del malkavo e qualche riflessione di carattere generale:
    - come descritto Otto cercherà (disperatamente) qualche indizio utile sui giornali e contemporaneamente si farebbe accompagnare da Ambrogio al quartiere francese.
    - seguendo lo stimato collega, ho notato che ad un certo punto Jerome manderà un sms ad Otto. Gli risponderebbe a quel punto così:

    La ricerca della targa alla motorizzazione è stata deludente quanto la carriera da solista di Ringo Starr. Ti stiamo raggiungendo al French Quarter. Ci vediamo vicino al Rumpelstiltskin?

    - in base all’esito di questa nuova ricerca vedrei poi come procedere. Avrei anche un altro paio di mezze idee, ma aspetterei di confrontarmi in gioco con Jerome.
     
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    Jerome ha fatto una lunga caccia con tanto di quadro, quindi riceverai quell'sms tra almeno un'ora.
    2021-07-06 04:47:44 Otto rolls 7 dice to Scartabellare (Diff 7) 9,10,3,5,4, 1,7 [2 successes]


    A sguardo basso, ambrogio non esitò a reclinare il capo in segno di disappunto e colpa di fronte alle ire di Zoobo. Si fece da parte, lasciando occhieggiare il vampiro sul primo giornale.
    L'imput visivo primario ricevuto dal vampiro fu' però decisamente particolare. il titolo del paginone iniziale, appena sopra la foto diurna dell'incidente da Otto abbandonato, recitava

    Sei stato rapito?! Dicci come! Gentilly, Filmor Ave n. 34



    Salvo poi riosservare la scritta, quasi per metterla a fuoco, e trovarvi un titolo diverso.

    Grosso incidente a nord di Nola; ancora tragedia sulle strade.

     
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    Otto von Braun inizia a sfogliare il giornale ed ecco che…

    Sei stato rapito?! Dicci come! Gentilly, Filmor Ave n. 34

    Un battito di ciglia – o meglio “il tempo di un battito di ciglia”, poiché quando si trova nel suo rifugio alla sola presenza di Ambrogio, il lunatico rinuncia a tali vezzi mortali – e quel messaggio così sospettosamente specifico si trasforma in un banale titolo di cronaca nera.
    Per le ragioni di cui sopra Otto non impallidisce, non ulteriormente almeno, non essendoci afflusso sanguigno al suo viso, ma esclama sconvolto: << Acciderbolina, questo è proprio strano! >>
    << È una fottuta assurdità del cazzo. >> Ne conviene Zoobo. << Certamente una trappola. Il nostro nemico ha commesso il suo secondo più grande errore. >> Aggiunge poi lasciando trapelare nella sua voce sinuosa tutta la sua rabbia ancora inesplosa.
    << Vuoi… uhm… vogliamo… andarci davvero? >> Domanda Otto esterrefatto, ma che al tempo stesso sta appuntando su un angolo del giornale l’indirizzo, per non doverlo tenere a memoria.
    << Non prima di essermi fatto un drink. >>
    Il ventriloquo quindi annuisce riluttante e rivolgendosi infine ad Ambrogio, gli domanda cortese: << Avresti modo di controllare un indirizzo per noi? Non ci recheremo lì… non subito… ma vorrei capire in che zona si trova questo posto… e magari a quale tipo di edificio corrisponde questo civico. >>

    Grazie per il chiarimento sul messaggio di Jerome! Il piano di Otto e Zoobo nel breve periodo non è cambiato molto:
    - scoprire a grandi linee qualcosa su quell’indirizzo: quartiere, se si tratta di un luogo più o meno isolato e se risulta essere un’abitazione, un’attività commerciale o altro.
    - farsi accompagnare da Ambrogio nel quartiere francese in modo da incontrarsi con Jerome e strada facendo:
    - nutrirsi. Essendo il lunatico di bocca buona, per cacciare in tempi brevi l’ideale sarebbe un mendicante o una prostituta da far salire in macchina.
     
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    Ambrogio si limitò ad annuire, giungendo tempestivamente a navigare impacciatamente attraverso un'applicazione di navigazione satellitare.
    procedo immediatamente signore. rispose, inserendo un indirizzo nel quadrante digitale. dopo pochi secondi, una risposta: Eccolo qui signore, è una casa che si trova in un popoloso quartiere urbano nell'area di Gentilly. Una di quelle vie urbane che porta all'università Dillard.

    Volse quindi lo schermo verso il proprio domitor (quantomeno uno dei due) per fargli vedere qualche foto. Otto potè vedere una casa come tante altre ne aveva viste nella sua vita. Toni di giallo stinti, piano terra e primo piano, forse un giardinetto.

    2021-07-06 14:38:39 Otto/Zoobo rolls 5 dice to Intelligenza + occulto (Diff 7) 9,2,6,5,9 [2 successes]

    Ma la mente del ventriloquo procedeva su due binari, e mentre Otto si rendeva conto di dove fosse il quartiere, il suo alternativo compagno poteva già ricordare come non fosse la prima volta che subiva quel genere di "messaggi".
    Che fosse la rete Malkavian?
    Quell'esperienza condivisa di cui Isabelle aveva già parlato, quella sorta di comunicazione presente nel remoto di ogni cervello non morto nel sangue di Malkav?
    Di sicuro però era il messaggio più concreto e chiaro che gli fosse mai arrivato. Nella sua breve non vita nè il ventriloquo nè il suo alterego avevano mai sentito altro che brusio di sottofondo, che messaggi caotici.
    Alcune volte Isabelle gli aveva anche detto che i "cavalieri della luna" ne erano come mutilati.
    Eppure aveva appena ricevuto un...messaggio?

    Cavalieri della Luna -> Malkavian Dominate in gergo.
     
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    La bella villetta di Von Braun non ha un garage, ma un piccolo vialetto laterale che funge da posto auto per la vecchia Audi. Nonostante la giornata piuttosto movimentata e la stanchezza legata alla notte precedente, il buon Ambrogio ha persino trovato il tempo di lavare la Quattro che appare rosso fiammante alla luce fredda dell’unico lampione presente in giardino.
    Con rigore professionale, il ghoul apre per il padrone/i padroni lo sportello lato passeggero e fa scorrere in avanti il sedile anteriore (trattandosi di una tre porte) in modo che il lunatico possa accomodarsi nella parte posteriore… neanche si trattasse di una limousine.
    << Grazie Ambrogio. >> gli sorride cordiale Otto.
    Zoobo invece tace e “guarda” dal finestrino, offrendo così l’idea di essere assorto in chissà quale cupo pensiero.
    L’autista prende a sua volta posto sull’auto e avvia il motore, portando l’auto fuori dal vialetto.
    “La Rete.” Sta riflettendo Von Braun nel mentre. “Isabella me ne aveva parlato… inizialmente avevo pensato ad una qualche forma di comunicazione telepatica da parte del nostro rapitore. Ma se si avvale della collaborazione di idioti come quelli sul camion… le sue risorse devono essere ben più limitate. Dobbiamo adoperare prudenza, ma sarebbe ugualmente rischioso sopravvalutare il nostro avversario.”
    Medita su ciò che è successo e ciò che è da farsi il malkavo e nel mentre osserva distrattamente le finestre delle case di Little Woods scorrergli davanti.
    “Chissà quali segreti si nascondono dietro ad esse?”
    A vederle dietro quelle anonime di periferiaci si potrebbe aspettare nient’altro che ordinarie storie di vita domestica… ma più passa il tempo più Von Braun si persuadere di non essere affatto la proverbiale “eccezione che conferma la regola”…
    Nel mentre Ambrogio guida in silenzio, lanciando ogni tanto un’occhiata furtiva al padrone dallo specchietto retrovisore.
    << Facciamo ritorno al negozio di antiquariato, signori? >> Si azzarderà quindi a domandare una volta lasciato il quartiere.
    Questa volta è Otto a rispondere, destandosi dai propri pensieri: << Sì, Ambrogio. Ma guida piano… ho un leggero languorino… >>

    Grazie per le precisazioni :)
    Come anticipavo nella precedente risposta, mentre Otto è in macchina con Ambrogio cercherebbe un’occasione “facile” per nutrirsi: preferibilmente qualcuno da avvicinare dietro la promessa di denaro contante e quindi verosimilmente mendicanti o prostitute.

    P.S: non l’ho descritto nell’azione, ma se possibile lo preciso qui: Otto si è portato con sé un coltello serramanico (diverso da quello che appare nell’equipaggiamento andato perduto a seguito del rapimento).
     
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    2021-07-06 23:54:38 Otto rolls 4 dice to Percezione+bassifondi (Diff 7) 2,5,9,3 [1 success]
    Le tue scarse conoscenze di Nola ti mettono in difficoltà, ma in dieci minuti riesci a recuperare una vena. Descrivi pure l'azione di caccia di seguito.
     
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    La Quattro ora attraversa placidamente una strada secondaria che sfocia nel parcheggio male illuminato di un discount chiuso già da un bel pezzo. Lungo il tragitto, quasi ad intervalli regolari, professioniste del sesso appena montate in servizio.
    Di certo non si tratta di nulla di vagamente simile a squillo di lusso. Quelle donne di diversa età e provenienza sembrano avere, in fondo, una sola cosa in comune: la disperazione.
    Che sia stata la miseria, la costrizione di uomo che le sfrutta o la dipendenza a spingerle lì in quella grottesca versione notturna del “discount del sesso”, è evidente dai loro sorrisi artificiosi e dagli sguardi vacui, come ognuna di loro vorrebbe trovarsi in un altro luogo… o in un altra epoca della propria vita ormai deragliata.
    Con sguardo attento Otto e Zoobo passano in rassegna le prostitute, scuotendo alternativamente i rispettivi capi con aria critica.
    << Quelle a quanto pare girano in coppia. Ciò potrebbe complicare le cose. >>
    << Quella è troppo giovane… ha l’aria scattante e io non ho voglia di mettermi a correrle dietro… metti caso che qualcosa vada storto… >>
    << Quella viene certamente dall’Europa dell’est e non offre l’idea di capire una sola parola di inglese. Che fine hanno fatto le vere prostitute americane? Quelle che capiscono cosa dico loro mentre le sto dominando mentalmente... >>
    << E quella lì invece è cinese: potrebbe anche andare bene… ma fra un’ora avremmo di nuovo fame! >>

    - - -

    E alla fine di quel teatrino, il ventriloquo e il pupazzo identificano la candidata ideale:

    Certo, non sarà proprio di primo pelo e il suo alito puzzerà di sigarette al mentolo, ma in fondo il nostro Von Braun nel soddisfare questo suo particolare bisogno è un tipo di bocca buona…
    Fatto un cenno ad Ambrogio, l’autista accosterà al bordo del marciapiede dove sosta l’attempata esercente.
    La donna dal canto suo resterà stranita da una serie di particolari di singolarità e bizzarria crescenti.
    Il primo è il fatto che ad abbassarsi sarà il finestrino posteriore della macchina.
    Tuttavia la reazione sarà una lieve smorfia, mentre butta a terra la sigaretta fumata a metà e la spegne col tacco a spillo delle scarpe leopardate (che le ha prestato un’amica e che le stanno dannatamente scomode).
    << Cerchi compagnia tesoro? >> Domanda quindi ad Otto distendendo il viso rugoso in un’espressione che vorrebbe forse essere intrigante. << Sono cinquanta… >> Un’occhiata ad Ambrogio, imbarazzato eppure impassibile, al posto di guida e aggiunte: << Più altri venti se il tuo amico vuole guardare. >>
    Otto dal canto suo sfodera il suo sorriso più cordiale e senza replicare, si limita ad aprire la portiera anteriore del lato passeggero e abbassato il sedile, per fare accomodare la signora.
    Appena questa si sarà seduta, senza aver ricevuto alcun segnale dal padrone, Ambrogio ripartirà subito: non di corsa, ma comunque ad un ritmo sostenuto.
    << Allora tesoro, che cos’hai in mente? Io ho dei problemi all’anca ma per il resto ti posso assicurare che… >> Inizia a spiegare la donna per poi notare il ridicolo pupazzo nella mano del ventriloquo.
    << Oh no… non un’altra volta! >> È tutto ciò che enigmaticamente riesce ad esclamare prima che i lunghi canini affilati del lunatico affondino nel suo collo rugoso e cadente...
     
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    Otto si nutre fino a recuperare dalla donna 3 Punti Sangue


    La fermata 79-B2 della rete tramviaria di New Orleans è deserta.
    Non si tratta per il lunatico di un vero e proprio colpo di fortuna: è da un po' che Otto aveva tenuto d'occhio quel posto per lo "smaltimento dei rifiuti".
    Non solo il lampione vicino alla fermata del tram è rotto, ma la 79-B2 non ha praticamente traffico a quest'ora, essendo una tappa prossima solo ad un ospizio, un ufficio postale e un caseggiato abitato perlopiù da pensionati abituati ad andare a letto presto...
    La Quattro Rossa si ferma proprio nel cono d'ombra generato dal lampione rotto e rapidamente Ambrogio e Otto ne scendono, sollevando di peso la donna priva di sensi. << Certo che quando ti va di festeggiare, vecchia mia... tu non scherzi, eh? >> Domanderà il ventriloquo per puro scrupolo: non ha addocchiato osservatori nei paraggi, ma la prudenza non è mai troppa. Meglio salvare le apparenze.
    Quindi i due uomini poseranno delicatamente l'attempata prostituta sulla panchina della fermata del tram.
    Quando la sventurata si sveglierà intontita e confusa (ma priva di qualsiasi ferita o segno di violenza fisica) che decida lei a cosa credere...
     
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    Questa sera il Tottenham ha perso in casa 2 a 0 e Brandon Ryan – 57 anni, dipendente della LAWCO (il servizio idrico della Louisiana) – è ubriaco fradicio.
    Brandon è un irlandese di terza generazione e non nutre alcun sentimento per il club inglese, così come per sua sua moglie che – l’uomo ne è certo – lo starà aspettando alzato a casa solo per il gusto di rompergli le palle.
    No, Brandon Ryan ha solo un grande amore nella vita: le scommesse. Partite di calcio, baseball e basket; roulette, slot machine e video-poker; l'elezione della nuova Miss America e i risultati elettorali in Ghana: ovunque ci sia da scommettere, pur non possedendo alcuna competenza o informazione privilegiata in tutte le attività umane sopra descritte, Brandon è disposto a scommettere.
    Solo lo scherzetto di stasera di quei debosciati del Tottenham gli è costato lo stipendio di un mese e l’uomo, un po’ per sconforto e un po’ per anestetizzarsi prima del rientro a casa dalla moglie, ha deciso di "fare l’irlandese puro e duro".
    Eccolo dunque barcollare ai margini della strada, già deserta a quell’ora, che costeggia un piccolo parco pubblico di Little Woods, ad un centinaio di metri dal suo condominio.
    Quand’ecco che l’uomo ode una strana conversazione, che data la sua serata, ha oltremodo del bizzarro.
    << Scommetto che non indovinerai mai chi ha rubato la marmellata di mirtilli, Ispettore Peekaboo! >>
    << Io non tiro ad indovinare, Signora Orsa! Sono un investigatore e indago con l’aiuto della mia lente d’ingrandimento e della matematica! >>
    Brandon si guarda attorno con aria inebetita. Quei suoni provengono da una panchina vuota del parco, proprio lì dove c’è quel lampione rotto… eppure… che cos’è quella luce?
    Confuso e comunque non troppo ansioso di rientrare a casa, Brandon (come questo misterioso “Ispettore Peekaboo”) decide di indagare ed ecco che raggiunta la panchina il mistero è bello che risolto: qualcuno ha lasciato lì sopra un smartphone cinese da due soldi. Sullo schermo luminoso c’è uno sfocato video caricato su youtube, fatto da qualcuno che ha ripreso il proprio televisore durante la messa in onda di un programma per bambini: uno spettacolo con marionette e giovani attori mai andato in onda fuori dalla Contea di Los Angeles.
    Quando poi l’uomo si china per raccoglierlo, senza che egli possa accorgersene, qualcuno che prima non sembrava esserci, si materializza alle sue spalle.
    L’ultima immagine della quale al suo risveglio Brandon Ryan avrà un ricordo sbiadito è una di quelle marionette del video che pareva in qualche modo essere uscita dallo schermo.
    Questione di appena qualche secondo: una macchia colorata, bottoni azzurri e una fitta di dolore alla base del collo.
    Un piacere mai provato prima.
    Poi soltanto l’oblio.
     
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    Vera Fede 8

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    Terminata la caccia, il professor Otto, in compagnia dell'onnipresente Zoobo, poteva tornare ad occuparsi delle sue faccende. Mentre si incamminavano verso la loro prossima meta, Zoobo si accorse di qualcosa di strano in un vicolo buio.

    In un angolo il fedelissimo, che pensò bene di avvisare anche Otto, vide una persona intenta a bere con tutta fretta. Anzi, a giudicare dai movimenti frenetici con cui agitava la bottiglietta, era più corretto affermare che cercava di bere, ma evidentemente il contenuto della bottiglietta era finito. L'ennesima vittima del demone dell'alcolismo, poveraccio.

    Ma ciò che davvero turbò i due fu quello che accadde in seguito: lasciata cadere la bottiglietta, l'uomo iniziò a contorcersi in preda a degli spasmi, e, sebbene il buio non aiutasse nel vedere cosa stava succedendo, avrebbero giurato che si stava allungando.

    Terminate le strane contorsioni, la sagoma che ora si celava nel buio si presentava come un individuo ingobbito e con delle braccia leggermente più lunghe del normale, con degli occhi che brillavano nel buio di una luce sinistra.


    jpg




    Rapidamente, dopo aver borbottato qualcosa sulla situazione, la figura scappò per il vicolo.
     
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    Dopo aver perso il suo vecchio Nokia n70 a seguito di un piccolo imprevisto (un sequestro di persona) Otto von Braun aveva dovuto acquistare un nuovo modello e, con non poche riserve in proposito, era stato quasi costretto dall’attuale offerta di mercato a scegliere uno smartphone.
    Non aveva mai capito per quale ragione al mondo un telefono dovesse avere così tante funzioni da far sì che la più trascurabile fosse proprio il telefonare.
    Ad ogni modo quell’acquisto gli aveva dato accesso a internet e a youtube (il malkavo non possiede un pc) scoprendo così qualcosa di sorprendente: qualcuno aveva ripreso e caricato online alcune delle vecchie puntate del "Froggys Friends Show (TM)": il programma televisivo per bambini del quale il fu Ludwig Von Braun era stato ideatore e sceneggiatore.
    Ma di quell’uomo che giunse in America per realizzare i suoi sogni e per lasciarsi alle spalle una Germania appena riunificata e il fardello di un passato difficile, oggi non restano altro che due marionette: una ricavata da un calzino viola e da scampoli di tessuto colorato e l’altra di carne, con un ridicolo paio di baffoni a imitazione del fratello scomparso, Otto.
    << Te lo avevo detto che sarebbe stato un ottimo espediente! >> Commenta tutto orgoglioso quest’ultimo, in direzione del suo pupazzo da ventriloquo.
    << Te lo concedo, Otto. Quando si tratta di distrarre il prossimo con delle amenità, non hai rivali. >> Quella voce cinica è gracchiante e un po’ nasale, eppure in un qualche modo assolutamente irresistibile…


    * * *



    Il dinanico (e psichiatrico) duo sta ora procedendo ora lungo una strada secondaria semi-deserta e male illuminata, diretto nel punto dove Ambrogio, il loro ghoul, li sta attendendo in auto.
    Una serata tranquilla questa (anche se lo sfortunato Brandon Ryan potrebbe vederla diversamente) almeno finché Von Braun non arriva all’incrocio con un piccolo vicolo immerso nell’oscurità.
    C’è qualcosa lì… qualcuno, forse.
    “L’ennesimo disgraziato vittima del sogno americano.”, pensa il malkavian dal principio, vedendo quella figura annaspare disperatamente nel vano tentativo di bere da una bottiglietta vuota.
    “Ma che diamine…”
    Ecco dunque che quell’uomo – se poi davvero di un uomo di tratta – si contorce in una performance a metà fra la crisi epilettica e l’indemoniato sottoposto ad un rito di esorcismo… con la differenza che una trasformazione fisica si stava producendo in lui, allungando in modo innaturale le sue braccia.
    Per non parlare poi di quei suoi occhi luminosi, nei quali brilla una scintilla selvaggia…
    “Di certo non il proverbiale lume della ragione.”
    Tutto ciò è questione di pochi istanti, poi l’inquietante figura si addentra ulteriormente nell’oscurità del vicolo.
    Cercando di adoperare prudenza, il ventriloquo e la marionetta decidono di indagare.

    Allora, se possibile proprio quando la strana figura inizia ad essere percorsa dagli spasmi muscolari, il mio pg proverebbe a ricorrere a Sensi Acuti (vista) nel tentativo di catturare ulteriori dettagli.
    Sempre facendo questo uso di Auspex, cercherebbe quindi di seguire la fuga della creatura fin quando possibile dalla sua posizione e senza accennare minimamente ad inseguirla.
    Essendo nella sua abituale area di caccia, qui Otto dovrebbe avere ormai una buona conoscenza del quartiere e delle sue strade: sa se il vicolo sbocca da qualche parte e nei pressi di cosa?
    Infine, dopo essersi accertato che quell’essere si sia defilato, ammantato dalle ombre (Presenza Inosservata) entrerebbe nel vicolo e cercherebbe eventuali indizi, a partire dalla bottiglietta dalla quale poco prima quell’uomo stava cercando di bere, posto che non se la sia portata con sé.
     
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