Archer Apartments

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    Morris sapeva che Spider cambiava base operativa con una certa frequenza, l’ultima da un anno a questa parte era situata in un palazzone popolare alla periferia di Harlem, tra i cosiddetti Archer Apartments.

    I quattro, Joshua con la sua moto, Cora con lo scooter, Morris e Jason con l’auto, arrivarono sul posto: una zona di grossi casermoni di mattone riservati alle classi meno abbienti, edificati negli anni Sessanta o Settanta. Tra l’uno e l’altro spazi aperti, adibiti a campi da basket, piazze, giardini – tutto in stato degradato e di semiabbandono.

    Appena scesi dai rispettivi veicoli, i quattro si accorsero di essere fissati: facce nuove nel quartiere attiravano sempre la curiosità, ma in questo caso gli sguardi (poco piacevoli) si soffermavano soprattutto su Cora e Joshua.

    E non perché fossero vampiri, ma perché erano – si resero conto – gli unici bianchi in vista.

    Di certo, a giudicare dai fischi che provenivano in lontananza – e che Jason riconobbe come i classici segnali delle vedette dello spaccio –, i quattro erano stati individuati come elementi nuovi, dunque come potenziali pericoli.

    I quattro stavano attraversando il parco che dava accesso al palazzo che li interessava quando si accorsero, prima Morris e poi gli altri, che davanti loro stava sbucando un trio di uomini, e da dietro un altro trio. Gli uomini, che poi erano dei ragazzi, portavano le pistole in bella vista, benché non avessero al momento messo mano alle armi.


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    I ragazzi si fermarono a una ventina di metri di distanza. Uno di loro, un giovane dalla camicia gialla e nera abbottonata fino al collo e una collanina africana, si rivolse così a Morris:

    Hei professore. Loro sono con te?


    Il “professore” era un titolo generico, Morris era sicuro di non aver mai visto quel ragazzo prima d’ora. Il “loro” era evidentemente riferito a Cora e Joshua.

    Che vi serve?

    2021-04-23 08:33:29 Morris rolls 5 dice to Perc + Consapevolezza (Diff 7) 1,6,9,8,7 [2 successes]

    2021-04-23 08:34:02 Cora rolls 4 dice to Perc + Consapevolezza (Diff 7) 3,8,4,3 [1 success]

    2021-04-23 08:34:30 Joshua rolls 5 dice to Perc + Consapevolezza (Diff 7) 1,9,3,9,3 [1 success]

    2021-04-23 08:34:49 Jason rolls 4 dice to Perc + Consapevolezza 5,5,10,3 [1 success]


    Nessuno di voi si è fatto trovare impreparato dalla situazione.

    A titolo informativo, vi ricordo che nella 1° edizione ci sono solo Danni “semplici” (equivalenti a Letali) e Aggravati. Le armi da fuoco fanno danni semplici che non vengono dimezzati dai vampiri.

    @Morris: sai anche che Spider ormai si fa vedere pochissimo, in pochi conoscono il suo nome. Meglio riferirsi a uno dei suoi Ghoul, come per esempio Scarface.

    P.S.: ho editato, Cora arriva col suo scooter e non con gli altri


    Edited by Ater Pater - 27/4/2021, 10:39
     
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  2. Khai
     
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    nome Morris Izambard
    Descrizione fisica Uomo afroamericano sui 40, dal bell'aspetto messo alla prova dai completi casual che indossa. Porta un paio di baffi rigogliosi ed una pratica capigliatura.
    Carattere Pedagogo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 2 | Intimidazione 1 Background Prestigio di Clan 1


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    Bei ricordi. Fa di colpo a Jason Da queste parti... Ah, saranno quanti... Oh merda, quindici cazzo di anni? Venti? Scuote la testa, rallentando nell'imboccare la sua destra ed entrare così nel quadrato degli Archer; Morris sa che 9/10 è dall'isolato precedente che li tengono d'occhio, ma sembra esserci abituato. Si premura di gettare uno sguardo a Jason, di tanto in tanto, per testarne lo stato nervoso. Nemmeno fosse lui quello con la miccia corta. Per una stronzata tra un bianco ed uno spacciatore lì, al terzo mi pare, stava per generarsi una vera cazzo di rivolta popolare. Tutti e dico tutti quanti erano usciti dagli appartamenti, cazzo, persino i bambini tiravano roba ai poliziotti che cercavano inutilmente di delimitare la zona, dai balconi vedi? Tiravano bicchieri dai balconi... Il codice era di entità bassa, capirai, ed intervenì sulle prime una sola pattuglia... E quei due stronzi si sono ritrovati un intero block ad urlargli contro. Sporge il viso sopraciglia inarcate, a cercare complicità; di colpo si apre un sorriso tremendamente divertito, che con la situazione raccontata e l'aria da insegnante delle superiori entra in forte contrasto. Non riesco ad immaginare quanto quei due si saranno riempiti i pantaloni di merda... Un ampio gioco di palmo e volante assicura un parcheggio tranquillo alla Oldsmobile, seguita a - letteralmente - ruota da scooter e moto delle altre parti dell'Artiglio. Ok Jason. Ora, la faccenda qui è che basta un niente per scatenare un putiferio. Tieni a mente che più ti innervosisci, più lo percepiranno, più cominceranno a ronzarti intorno come se solo loro avessero il cazzo nel raggio di tutta Manhattan. Pressing. Una pausa per rifletterci sopra. Ma penso che non debba insegnartelo io, dopotutto. Ho idea che tu abbia già superato gli esami preliminari per questo tipo di merda. Sicuro cominceranno a fare queste stronzate più con i bianchi che con noi.

    * * * * *

    E appunto. Appena scesi dai mezzi quegli sguardi carezzano ruvidi sia Joshua che Cora e solo in secondo luogo ma non meno ruvidamente Morris e Jason; nemmeno a dirlo. Un ragazzo, mai visto prima e con le spalle protette dai raffreddori del ghetto da altri due compadres. Dietro di loro hanno lasciato anche i cappotti, qui da Spider deve girare parecchia influenza ultimamente. Le semiautomatiche in bella vista sono un messaggio piuttosto chiaro. Niente tensione ragazzi, un movimento e ci sparano alle spalle. Sicuro che ce ne sono altri dall'altro lato della strada... Sussurra ai suoi, di compadres; alza brevemente le mani mostrandole nude di calcio, tamburo e grilletto.

    Ehi ragazzi. Risponde, gioca cool e da una lunga occhiata ai suoi. L'obiettivo è "passare la dogana", nulla più. Qui il testosterone miete più vittime dell'eroina. Che roba eh? A pensarci bene girare per i blocks con una bella ragazza ed un uomo di quel tipo certo non rientrava nelle cose immaginabili. Sì, sono con me. Lascia che tutti i thugs percepiti assorbano la semplicità e la sincerità delle sue parole, poi risponde di nuovo. Vederlo, se fosse possibile. Non pronuncia il nome, lo lascia intendere. E' una storia che vorrebbe sentire di persona. Valuta alcuni istanti il ragazzo e la gang, opta per rendere ancor più chiaro - come se già non lo fosse - che il controllo lo hanno loro. Pensi si possa fare?


    Domanda: Conosco Spider, so che aria tira con lui, ma è possibile che sei uomini armati - che sono solo quelli che vediamo ma considerato il presidio e la distribuzione delle vedette ce ne saranno anche altri - siano un po' troppi? Nel senso, per Morris tanti sgherri assieme suonano come qualcosa di inusuale?


     
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    Nome Joshua Clark
    Descrizione fisica Uomo sulla trentina. Veste solitamente in modo elegante.
    Umanità 8
    Carattere Penitente
    Carisma OOO | Aspetto OOO
    Autorità OOO | Intimidazione OOO | Galateo O
    Status O





    Seguii la macchina di Morris a breve distanza, non avendo alcuna intenzione di perderla di vista. Ci spostammo come previsto verso la periferia di Harlem, uno di quei posti discutibili in cui nessuno vorrebbe davvero andare. Di quelli da cui la gente vuole solo scappare insomma. Se non fosse stato per incarichi del genere, non sarebbe mai rientrato nei miei radar, e certo non ero a mio agio in quel contesto, perche era evidente che non eravamo i benvenuti.

    Persino i muri sembravano osservarci con espressione sorpresa e contrariata. Le questioni razziali avevano incattivito la gente, che a ragione o torto che fosse, ora guardava con sospetto chiunque arrivasse in quel quartiere e non apparisse chiaramente come uno del posto.

    Ovviamente non avevo alcuna intenzione di far incazzare qualcuno e compromettere "la missione". Ero consapevole di non avere alcuna idea di quale fosse il modo più giusto di muoversi in quel contesto, cosi ancora una volta mi limitai ad evitare di far cazzate, decidendo di tacere e lasciare che fosse Morris, palesemente più avvezzo a trattare con quella marmaglia, a parlare.

    Mi piazzai alle sue spalle, seguendolo durante il breve tragitto a piedi cercando di non apparire troppo spavaldo ne di indugiare troppo con lo sguardo sui mortali che ci trovavamo intorno. Già il mio aspetto in quel posto poteva facilmente scatenare le ire di qualche testa calda, figuriamoci se mi fossi messo a guardare la gente dall'alto verso il basso.
     
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    nome cora
    Descrizione fisica donna sui venti, capelli castani e occhi chiari, pelle rosata quasi diafana. veste di scuro ma indossa sempre una giacca blue jeans. labbra di un rosso mattone intenso.
    Umanità 6
    Carattere gaudente
    Carisma 2 | Aspetto 3
    Abilità Autorità1 Intimidazione 2 | Background -


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    Per raggiungere la base di Spider mi mossi col mio mezzo; bastò seguire l'auto di Morris tenendo come punto di riferimento anche il damerino, così... per sicurezza. Lo scooter non aveva chissà quanti cavalli ed era mezzo sgangherato ma, per il momento, non mi aveva mai dato forfait. Ogni tanto però faceva qualche strano rumore...
    Non t'azzardare a mollarmi proprio adesso, che cazzo di figura ci farei?

    Neanche il tempo di mettere piede nel quartiere che subito mi sentii osservata, spiata, seguita da tanti piccoli occhietti bianchissimi e indagatori. Dio imprecai tra me e me mentre ricambiavo qualche sguardo con fare sommesso, per mantenere un profilo basso e non mandare a puttane la missione senza che neanche fosse iniziata. Dopotutto bastava pochissimo perché s'indisponessero...

    Harlem era un quartiere periferico a maggioranza nera che conoscevo in modo superficiale e che non avevo mai frequentato, non perché fossi razzista - praticamente venivo dalla strada come gran parte degli abitanti del quartiere - ma conoscevo l'andazzo: avevo voluto evitare delle gran rotture di coglioni.
    Parcheggiato vicino ai mezzi degli altri, sistemai la borsa a tracolla e i capelli dietro la schiena. Come previsto, ci ritrovammo circondati in men che non si dicesse: davanti, alle spalle, di fianco. Perfino sopra i fottuti tetti, dicevo io. I più interessanti eravamo io e Damerino: davamo nell'occhio più degli altri, come due granelli di zucchero caduti tra le formiche.
    Non mi faceva piacere sentirmi squadrata e torchiata, mi metteva sotto pressione e sotto pressione davo il peggio di me...
    - Ecco perché evitavo di venirci - mugugnai tra i denti alzando lo sguardo verso la parete al mio fianco fingendomi distratta. Accettai comunque il consiglio di Morris di restare il più calma possibile per non finire nei guai e mi fermai poco dietro di lui e Jason - ad almeno tre passi - con le braccia incrociate e l'espressione neutra - più seccata che neutra a voler essere onesta ma era la mia fottuta faccia, che ci potevo fare? Ascoltai lo scambio di battute, sentendo comunque i peli dietro la nuca dritti come aghi, sperando le presentazioni finissero in fretta.


     
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    Il ragazzo con la camicia gialla dondolò la testa, squadrando Morris da capo a piedi per poi sussurrare qualcosa al compare.

    Il compare mise subito mano alla cintola ma non fu per prendere la pistola, bensì per tirare fuori un grosso aggeggio con un’antenna.

    Ne seguì una telefonata, di cui i Fratelli colsero solo qualche spezzone:

    C'è un fratello che ti cerca…Non lo so, è un vecchio…no, ma ha portato due bianchi…ok...ricevuto.

    Il ragazzo chiuse la telefonata e passò il cellulare al compare, per poi comunicare a Morris:

    Aspettate qui.


    Quindi fece un gesto alla seconda squadra di compari, che si dispersero. Adesso erano rimasti solo in tre.

    I Fratelli dovettero aspettare qualche minuto prima che da una delle porte del palazzo uscisse un afroamericano dal fisico possente, testa rapata a zero e vistose cicatrici sul volto.

    Morris lo riconobbe subito: era Scarface, uno dei Ghoul di Spider.



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    nome Scarface
    Descrizione fisica Giovane uomo di colore, rapato a zero e dalle profonde cicatrici che ne deturpano il volto. Fisico atletico, porta una felpa nera sul petto nudo, jeans di due taglie più larghi e un paio di Converse All Star.
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    Carattere Bullo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 1, Intimidazione 3 | Background


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    Anche Scarface riconobbe Morris:

    Ahh, chi abbiamo qui…

    …il ritorno del figliol prodigo.


    Sghignazzò, per poi cambiare espressione e rispondere a muso duro:

    Che vuoi?




    @Morris: Sì, assolutamente normale, anzi ce ne sono molti di più: gli Archer Apartments sono la roccaforte di Spider. Però bada bene: solo una piccola parte sono esclusivamente addetti alla sicurezza. La maggiorparte sono lavoratori dello spaccio (vedette, pusher, ecc.) che hanno una pistola. E la maggiorparte sono sotto i vent’anni.

    @tutti: sta a Morris, poi - a meno che non vogliate fare qualcosa di specifico - rispondo nuovamente io.
     
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  6. Khai
     
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    nome Morris Izambard
    Descrizione fisica Uomo afroamericano sui 40, dal bell'aspetto messo alla prova dai completi casual che indossa. Porta un paio di baffi rigogliosi ed una pratica capigliatura.
    Carattere Pedagogo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 2 | Intimidazione 1 Background Prestigio di Clan 1


    Quest Humanity


    Tira un'aria non infausta, ma poco manca per etichettarla come tale. Morris fa del suo meglio per non cedere terreno, ma un conto sono i ragazzi della scuola serale, un altro la prolifera corte di Spider armata sino ai denti. Può avvertire la tensione dei compagni, ed in un certo senso la vicinanza di Joshua gli dona un briciolo di coraggio in più. La candida coppia è intuitiva, pur facendo gravare la responsabilità su di lui per ovvie ragioni non aggrava la già pendente situazione. Qualche parola al mattone che fa da telefono, momento di respiro per loro. Ok ragazzi. Null'altro da dire, resta in attesa di nuove.

    * * * * *

    Lo so Cora. Bisbiglia in risposta al mugugno che deve aver udito, comprendendo anche Joshua. Ma se non vogliamo incrinare ancora di più i rapporti con le frange non abbiamo altra soluzione. Preme le labbra, un annuire secco. Possiamo cavarcela. Sangue freddo.

    * * * * *

    E come fosse stata una previsione, quell'ultima affermazione è foriera - come l'esordio del ghoul - di una mezza molla che scatta in Morris, ma subito viene frenata. Ragazzo Fa all'intimidatorio servo del sangue Dopo che avrai fatto il salto forse potrai parlarmi così, sempre che lui ti permetterà di farlo in futuro.* Il viso di Morris si sforza di tornare rilassato, ora che sente di aver pareggiato il conto.
    ...Comunque si tratta di un evento nella norma. Abbiamo saputo di un cane sciolto che sta dando problemi, sinora è sempre riuscito a fuggire. Dice quieto. Il fatto è che però è uscito dalle zone che aveva eletto a sue strade, e dalle ultime voci sembra che sia venuto a casa di Spider, ora.
    Come spiegasse la visione di Keats ad un branco di scappati di casa, attende che Scarface assapori il concetto, lo faccia suo. La faccenda è questa. Cercarlo, capire un paio di cose, ma prima di muoverci vorremmo la benedizione di Spider... E prima che crei problemi anche da queste parti e comincino a volare accuse reciproche, è bene parlarne. Già prevede ipotesi di brighe da una parte all'altra della Camarilla a causa di avvenimenti sin troppo comuni nella Trappola. In ultima concede parte delle poche info da loro possedute al ghoul, a dimostrazione che al di là delle parole spese reciprocamente poco prima, ne rispetta il ruolo nel mondo del Ragno. Non sappiamo da quanto sia da queste parti, ma se i tuoi hanno riportato fatti più singolari della norma al tuo orecchio... Magari c'è dietro questa persona.


    *Si riferisce alla mancata "conferma" derivata dall'Abbraccio. Sarà pure un protetto, ma resta un servo.




    Edited by Khai - 1/5/2021, 12:44
     
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    nome Scarface
    Descrizione fisica Giovane uomo di colore, rapato a zero e dalle profonde cicatrici che ne deturpano il volto. Fisico atletico, porta una felpa nera sul petto nudo, jeans di due taglie più larghi e un paio di Converse All Star.
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    Carattere Bullo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 1, Intimidazione 3 | Background


    Quest Humanity


    A quelle parole, Scarface ribollì di rabbia ma per qualche motivo si trattenne.

    Guardò Morris in cagnesco, quindi fece segno ai ragazzi di tenere d’occhio i quattro e si appartò per fare una chiamata al cellulare.

    La conversazione tra Morris e Scarface non era sfuggita ai ragazzi armati di pistola. Uno di loro chiese agli altri:

    Chi è Spider?

    E un altro rispose:

    Boh, dev’essere uno nuovo.

    Scarface tornò un istante dopo:

    D’accordo, vi accompagno io.

    Rivolto a Morris:

    Tu puoi passare.

    E poi ai suoi ragazzi:

    Perquisite gli altri. O entrano senza armi o restano qui.





    Poiché nessuno di voi ha Auspex, non vi faccio nemmeno tirare per vedere se riuscite ad ascoltare qualche spezzone della telefonata di Scarface.

    Sta a Joshua e Cora, in qualsiasi ordine (specificatemi anche se vi fate perquisire o meno). Morris può intervenire se vuole fare o dire qualcosa, altrimenti può saltare questo giro.

    Il giocatore di Jason si è ritirato dal forum e da ogni quest (compresa questa); da questo momento Jason diventa PNG.
     
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  8. Khai
     
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    nome Morris Izambard
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    Carattere Pedagogo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 2 | Intimidazione 1 Background Prestigio di Clan 1


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    Morris si rende conto di qualcosa, si ritrae dal breve scambio allo stesso modo in cui questo fosse un bollitore troppo caldo e lui un malato di raffreddore decisamente avventato. Mastica piano tra sé, simula un sospiro. Diamine. Beh in fondo non sono io a costringere la gente a parlare in una piazzetta piena di pistole e bulli. E' un miracolo che non ci sia scappata la rissa.[/color] Quello s'è allontanato, fa ciò che ci si aspetterebbe da un fanciullo troppo cresciuto; chiama di nuovo la mamma. In senso lato, figuriamoci, il ghoul di fanciullesco ha ben poco.
    Sebbene colga le domande dei dipendenti - apparentemente inconsapevoli - di Spider, si guarda dall'insistere con banali scuse, al massimo con il silenzio passerà come socio occulto di Scarface, o come finanziatore, o qualche altra menata da bassifondi. Dal risultato della chiamata l'obiettivo è stato comunque raggiunto, e tanto basta. Annuisce, fa un breve cenno ai ragazzi incaricati di perquisire e risparmia loro la fatica: cautamente discosta la falda della giacca per far prendere loro la .357, e di seguito non si opporrà al resto della procedura.

    Termitato il doveroso sul piano della sicurezza, si rivolge a Scarface, stavolta solo quando i suoi saranno lontani. Grazie, lo apprezziamo molto. Lo guarda in tralice. Quando avrai un istante inventiamoci una storia plausibile per la conversazione di prima. Accenna Se i tuoi ragazzi ci faranno domande, non ne faranno altre quando sentiranno versioni concordi. Una pausa appena più lunga. Lo apprezzerà. Non dice chi stavolta, lascia intendere. Tipo particolare Morris; finita la ciancia, lo scontro, o qualsivoglia bisticcio e chiariti i punti, sei di nuovo qualcuno da sostenere, una gemma grezza che vuol far brillare.


     
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    nome cora
    Descrizione fisica donna sui venti, capelli castani e occhi chiari, pelle rosata quasi diafana. veste di scuro ma indossa sempre una giacca blue jeans. labbra di un rosso mattone intenso.
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    Carattere gaudente
    Carisma 2 | Aspetto 3
    Abilità Autorità1 Intimidazione 2 | Background -


    Quest Humanity


    Morris era senz'ombra di dubbio la persona tra noi più adatta a trattare con quei micro-criminali: conosceva bene Spider e l'ambiente, sapeva come muoversi e soprattutto come trattare con loro. Io al suo posto avrei fatto molta più fatica - la diplomazia non faceva parte del mio corredo genetico - e la missione sarebbe fallita prim'ancora di cominciare.

    Rimasta due passi indietro rispetto a lui e Jason, aspettai con le braccia conserte e lo sguardo un po' scontroso che ci dicessero dove fosse quel fottuto Spider. Nel frattempo, le iridi chiare si spostavano da un paio di occhi ad un altro: non mi piaceva essere guardata in quel modo ed era un fatto. Sangue freddo... aveva suggerito il compagno, conoscendomi ed avendo percepito il mio disagio. Io e il sangue freddo stavamo decisamente agli antipodi e la cosa, nella mia giovane esistenza, spesso e volentieri mi aveva procurato dei casini. Mi sarebbe costato un grande sforzo ma avrei fatto del mio meglio per mantenere il controllo della situazione. Tieni un basso profilo, fu l'unico consiglio che mi venne da darmi.

    Finalmente lo scagnozzo più importante in strada ci diede il suo benestare. Morris poteva passare, Joshua ed io invece...
    - Che cosa? - corrugai un po' la fronte, guardando gli altri. Non era un tono drammatico e nemmeno troppo acuto. Perquisirmi? Te lo scordi, non mi faccio mettere le mani addosso. Spostai il peso del corpo sull'altro piede e cercai un po' incredula lo sguardo di Morris: aveva lasciato la sua pistola e si mostrava pronto alla perquisizione.. Basso profilo, sangue freddo, possiamo farcela. Cazzo. Cazzo, cazzo. Feci quindi boccuccia e dopo avere fatto schioccare la lingua sotto il palato portai la mano alla cintura, recuperai la pistola e la consegnai un po' riluttante al tizio incaricato. Alla fine alzai ed allargai un po' le braccia perché constatassero che fossi pulita.



    Anche Cora consegna la pistola e, riluttante, accetta la perquisizione.
     
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    Nome Joshua Clark
    Descrizione fisica Uomo sulla trentina. Veste solitamente in modo elegante.
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    Carattere Penitente
    Carisma OOO | Aspetto OOO
    Autorità OOO | Intimidazione OOO | Galateo O
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    Diamine, quel posto e quelle persone alla fine dei conti risultavano ancora più ostili nei nostri confronti di quanto mi sarei aspettato. I loro sguardi veicolavano messaggi tutt'altro che lusinghieri, e l'unica cosa che realmente avrei voluto fare in quel momento era voltarmi ed andare via. Non eravamo i benvenuti, ed in un posto dove non mi volevano tendenzialmente non ci sarei rimasto un secondo di più.

    Mi sforzai di rimanere calmo e concentrato, focalizzandomi sullo scambio di battute in corso tra Morris e gli altri. Io e Cora eravamo al momento dei semplici comprimari, delle comparse che era meglio rimanessero tali. Alla fine si decisero a farci proseguire, ma - guarda un pò - io e Cora ci ritrovammo a dover subire un trattamento speciale. Curioso il fatto che volessero togliere le armi ai due bianchi del gruppo quando quasi tutte le sparatorie avvenivano per mano della loro gente. Questo ovviamente non lo dissi, non volevo certo dar loro la scusa per farci fuori prima ancora di finire la frase...

    Fosse stato per me me ne sarei rimasto li fuori ad aspettare, ma vedendo Cora cedere alle loro richieste mi decisi che non era il caso di far proseguire il gruppo senza di me e fu cosi che anch'io mi ritrovai a consegnare le armi che mi portavo dietro: una pistola ed un coltello da caccia. Lanciai un'occhiata d'intesa a Cora, alla fine anche se non eravamo mai andati molto d'accordo in quel momento eravamo dalla stessa parte della barricata e valeva la pena assicurarmi che ci guardassimo le spalle a vicenda.

    Ecco quà... Non ho altro..

    Aggiunsi mentre consegnavo il tutto, allargando poi le braccia quasi invitandomli a verificare che avessi detto il vero.

    Sbrigata questa seccatura, avrei continuato a mantenere un basso profilo ed evitare inutili provocazioni, seguendo Morris e lasciando che fosse lui a guidarci in quel territorio che palesemente conosceva meglio di tutti nel gruppo.
     
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    nome Scarface
    Descrizione fisica Giovane uomo di colore, rapato a zero e dalle profonde cicatrici che ne deturpano il volto. Fisico atletico, porta una felpa nera sul petto nudo, jeans di due taglie più larghi e un paio di Converse All Star.
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    Carattere Bullo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 1, Intimidazione 3 | Background


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    Scarface prese a parte Morris e gli rispose sottovoce, senza guardarlo:

    Non ce n’è bisogno. Qui c’è sempre gente che viene…

    Fece il segno di tagliarsi la gola, in modo velatamente intimidatorio:

    …E che va.

    Nel frattempo, Cora, Joshua e Jason avevano consegnato le armi. Gli scagnozzi fecero per perquisirli ma Scarface fece loro segno di lasciar perdere.

    A posto così.

    Disse, per poi avviarsi a passo lento verso un’altra palazzina, differente da quella da cui era uscito.

    La palazzina verso cui erano diretti stava in posizione centrale rispetto ad altre quattro, una sorta di “mastio” del forte di Spider.

    All’ingresso della palazzina due giovani di colore, armati, che però vedendo Scarface non dissero nulla, limitandosi a gettare occhiate ai bianchi del gruppetto.

    Arrivati al decimo piano Scarface, che era rimasto zitto lungo tutto il tragitto, bussò alla porta di fronte, prima tre volte e poi, più lentamente, altre due. Una guardia aprì la porta e i cinque entrarono.




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    Si ritrovarono così in un grande open space fatto di divani, tavolini bassi, camino ardente, scale a chiocciola e persino una cantina piena zeppa di bottiglie d’annata – un luogo surreale perché del tutto fuori contesto rispetto alle palazzine popolari. Quel posto era stato completamente rimaneggiato, sventrando gli appartamenti del piano e probabilmente anche quelli al piano superiore, per ricavarne un “attico”.

    Anche il mobilio costoso, fatto di vetro, marmo e articoli di design, scimmiottava i lussuosi attici dell’East Side, ma l’incanto spariva tristemente non appena si guardava lo squallido panorama fuori dalla finestra, che riportava alla realtà di Harlem.

    Dal lato opposto al loro, un nero vestito in modo curioso, bombetta, baffi a penna e una grossa catena d’oro al collo, stava svaccato su un divano di pelle nera.

    Accanto a lui, due giovani ragazze - una di colore, l'altra bianca - dallo sguardo svampito e i vestiti attillati e dai colori sgargianti.

    Agli angoli del salone delle guardie, cinque in tutto, sguardo impassibile fisso davanti a sé, braccia conserte e uzi in mano.

    Scarface aveva superato Morris e gli altri, andandosi a piazzare ad un colonnato alle spalle del boss.

    Alla vista di Morris e degli altri, il nero con la bombetta diede uno spintone alle ragazze, facendo segno di portarle via: le due ragazze, non totalmente in possesso delle proprie facoltà, vennero portate via a peso morto da due degli sgherri.

    Sul tavolino di vetro davanti all’uomo, alcuni cristalli di colore bianco.


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    Era crack, cocaina da fumare che aveva invaso il mercato qualche anno prima divenendo in poco tempo la droga dominante presso le fasce povere della società e causando un drastico aumento della tossicodipendenza e perciò anche del crimine nella Grande Mela.


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    nome Spider
    Descrizione fisica Un gangster e non lo nasconde: i movimenti lenti e irregolari, lo sguardo obliquo, la bombetta in testa e la grossa catena d'oro al collo comunicano l'idea di un individuo instabile e pericoloso.
    Umanità 5
    Carattere Sfruttatore
    Carisma 4 | Aspetto 3
    Abilità Autorità 3, Intimidazione 5 | Background Status 2 (Anarchico)


    Quest Humanity


    Il nero con la bombetta fece segno a Morris e agli altri di avvicinarsi. Si pulì le mani, si passò qualcosa in bocca e poi, sempre rimanendo svaccato sul divano, disse – rivolto a Morris:

    Chi non muore si rivede…

    L’uomo aveva un’aria accigliata e palesemente diffidente.

    …A cosa devo l’onore…

    L’uomo lanciò quindi uno sguardo a Cora, Joshua e Jason, come per studiarne le reazioni.

    Figlio mio?




    sta a Morris, poi agli altri

    N.B.: come potete vedere, Spider ha Status 2. Nella prima edizione di Vampiri, infatti, gli Anarchici non sono una Setta a sé ma semplicemente la fazione più giovane e ribelle della Camarilla. Quegli Anarchici che si affermano a sufficienza acquisiscono uno Status di 1 o 2 perché sono rispettati (e in alcun casi persino temuti) dagli Anziani.


    Edited by Ater Pater - 12/5/2021, 11:13
     
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    nome Morris Izambard
    Descrizione fisica Uomo afroamericano sui 40, dal bell'aspetto messo alla prova dai completi casual che indossa. Porta un paio di baffi rigogliosi ed una pratica capigliatura.
    Carattere Pedagogo
    Carisma 3 | Aspetto 2
    Abilità Autorità 2 | Intimidazione 1 Background Prestigio di Clan 1


    Quest Humanity


    Quello di conoscere Harlem è forse il migliore vantaggio che al momento il Professore può apportare alla Coterie, e stanotte sembra che sarà sfruttato a dovere. Scarface lo chiama a sé, lui non si oppone, anzi da quando ha potuto chiarire la propria posizione poco prima, Morris sembra persino amichevole con lui; forse è per questo che sceglie di dare ad una affermazione e ad un gesto - da parte del ghoul - un significato meno intimidatorio rispetto quello che altre persone estranee all'ambiente gli darebbero. E' così che va. Emette pian piano, tono riflessivo. E tu sei a posto, uno che conosce questa vita... Tieni le orecchie aperte. Il tizio è comunque pericoloso, il rischio alto, ma puoi spuntarla. Ha le proprie ragioni per dirlo, difatti il tizio (o la tizia) in fuga, è probabile sia inesperto, ed un ghoul combattivo potrebbe avere la meglio, specie se spalleggiato da altri cainiti.
    La risposta di per sé, bonariamente incoraggiante, potrebbe persino disorientare Scarface, che forse si aspettava altri scatti o sciocchezze da parte sua.
    Morris, però, crede nelle capacità di chi lo circonda, a prescindere da alti e bassi, e per ciò che lo riguarda il ghoul è una forza sulla quale investire.
    Quando questo li anticipa verso la palazzina anonima, si premura di voltarsi presso la coterie; cerca in loro conferma, messaggi indiretti, facendo leva sulla propria fermezza per confermare loro che - paradossalmente - per ora la serata sta andando bene.

    * * * * *

    In un certo qual modo il posto riflette grandemente tutte le ragioni che spingono Morris a fare quel che fa. Realizzare, costruire, in questo Spider è ammirevole, ma... Oltre i confini dei desideri di Spider, non v'è che miseria, e le sue integrità, generosità e capacità terminano esattamente alla periferia delle sue brame. Un moto di silente malinconia lo coglie, ma non sapendo bene che farsene, lo lascia sulla porta assieme al disinteresse del Sire per chiunque non sia egli stesso.

    Il decadente teatrino risulta talmente familiare da fargli intuire che in realtà, l'unica ad essersene andata è forse la fiducia di Spider nei confronti della progenie, progenie che difatti, già dal momento in cui Raven si pronunciò al telefono nominandolo, immaginava che l'eccessivo ego della controparte non gli avrebbe permesso di evitare certe frecciate.
    Morris sorride per mezzo di quella malinconia lasciata distante, esprimendosi con un cenno semplice, informale. E' bello rivederti. Te la passi bene. La semplicistica replica intende fare eco al modo in cui lo stesso Spider lo etichetta immediatamente, non offrendo pertanto motivo di dubitare di quelle parole agli ascoltatori: la reazione dei suoi compagni, che quasi certamente sarà di naturale stupore, è volutamente calcolata da Morris: essa infatti indurrà il Brujah criminale a supporre di avere vantaggio sulla situazione attuale, e pregustato quel potere, gli sarà difficile negare concessioni ora che proprio quell ego è stato sollecitato in modo così irresistibile.
    Prima di andare oltre, attende che tutti i non interessati siano usciti, compreso il ghoul, a meno che Spider non lo inviti a restare. ...Una questione che forse si rivelerà poco piacevole. Per alcuni già lo è. Ammette, restando in piedi. Scarface ti ha già riferito il breve antefatto o non ci avresti accolti... Vorremmo parlarti di questa storia. Sceglie di usare bene l'illusione che forse nel Sire ha attecchito. Non ne sappiamo neppure noi ancora molto, ma qualcuno sta seminando il panico tra i benpensanti I sottintesi sono lasciati lì, in attesa di essere colti. per mezzo di atti poco prudenti. Misura Spider. Alcune voci riferiscono che sia finito dalle tue parti in cerca di rifugio, o nutrimento. Lo guarda lungamente, lasciandolo riflettere, poi domanderebbe. Possiamo accomodarci?


     
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    nome cora
    Descrizione fisica donna sui venti, capelli castani e occhi chiari, pelle rosata quasi diafana. veste di scuro ma indossa sempre una giacca blue jeans. labbra di un rosso mattone intenso.
    Umanità 6
    Carattere gaudente
    Carisma 2 | Aspetto 3
    Abilità Autorità1 Intimidazione 2 | Background -


    Quest Humanity
    Mentre tenevo le braccia larghe per facilitare la perquisizione (l'aria seccata, neanche a ripeterlo) incrociai lo sguardo di Joshua: anche a lui era stato riservato lo stesso trattamento in quanto bianco (nessuno aveva fatto niente per nasconderlo, era per quella ragione che ci avevano requisito le armi e imposto la perquisizione corporale) e per un misero - oltre che unico, certamente - istante ci sentimmo sulla stessa lunghezza d'onda.
    Alla fine arrivò l'ordine perentorio da Scarface ai suoi scagnozzi: niente mani addosso, potevamo passare. La reazione che ebbi fu di chiara soddisfazione mentre abbassavo le braccia e sollevavo un sopracciglio, nonostante il tono canzonatorio che riservai a chi mi ritrovavo di fronte.
    - Sarà per la prossima, ok? -

    Seguii gli altri dentro la palazzina, lanciando sguardi anche un po' superbi ai boyz che mi stavo lasciando alle spalle e quelli armati all'ingresso, e poi su fino al decimo piano; in silenzio, dietro Morris e Jason. Alle parole preferivo i fatti: mi piaceva osservare in cerca di dettagli, agire più che chiacchierare.

    Due passi indietro rispetto al gruppo, varcando la soglia tanto ambita mi ritrovai in un posto fin troppo elegante e raffinato rispetto al contesto urbano in cui ci trovavamo.
    - Porco cazzo - sussurrai scandagliando con gli occhi verdi ogni centimetro di quell'appartamento immenso e dal soffitto altissimo. Mi sembrò di metter piede in uno di quei super attici dell'Upper East Side. Non ne avevo mai visto uno se non attraverso le pagine delle riviste che c'erano al bar ma in quel posto tutto aveva il sapore del lusso, dai pavimenti agli interruttori della corrente. Apprezzabile ad un primo sguardo perché del tutto inatteso - oltre che ben curato e lontano anni luce da tutte le case che avessi mai visto in vita mia -, ma bastava davvero pochissimo per compromettere la magia: un attico da un milione e mezzo di dollari con vista degrado, avevo detto tutto. Mi faceva girare anche troppo i coglioni quella storia: il proprietario (un tizio strano svaccato sul divano, come avrei scoperto di lì a poco) avrebbe potuto spendere quei fottuti soldi per riqualificare il quartiere e aiutare la povera gente invece di comprare quei fottuti soprammobili o solo portare l'UES ad Harlem.
    Finalmente, però, potevo sentire di nuovo il dolce suono delle mie scarpe.

    Mi fermai di fianco ai miei, in piedi, lasciando parlare Morris con quello che è il suo Sire. Le braccia conserte, la posa un po' svogliata, lo sguardo vispo.



    Niente, Cora segue il gruppo fino all'appartamento di Spider - che considera fin troppo lussuoso per gli standard di Harlem, quindi vaneggia sul tema come spendere male quintali di soldi in un quartiere popolare.
    Resta ferma e indietro di un paio di passi rispetto a Morris e lascia parlare lui, ovviamente.

    PS: mi dispiace veramente tanto per il ritardo! spero non ricapiti.
     
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    Nome Joshua Clark
    Descrizione fisica Uomo sulla trentina. Veste solitamente in modo elegante.
    Umanità 8
    Carattere Penitente
    Carisma OOO | Aspetto OOO
    Autorità OOO | Intimidazione OOO | Galateo O
    Status O





    Superato finalmente il controllo di sicurezza e la confisca delle armi ci addentrammo nell'edificio dove Spider aveva deciso a quanto pareva di sistemare la sua tana. Il quartiere squallido faceva da perfetto contorno a quell'edificio altrettanto fatiscente, eppure una volta dentro ci ritrovammo in un appartamento che sembrava provenire da tutt'altra zona. Ebbene si, la bella vita, il lusso, l'agiatezza erano qualcosa che si potevano trovare - e portare - davvero dovunque, a patto di avere denaro a sufficienza.

    Chissà da dove venivano i soldi che avevano comprato tutto ciò. Il Crack sul tavolo in vetro lasciava intuire quale potesse essere la risposta, ma erano mere supposizioni a cui neanche mi andava di dare seguito. Era cosi che funzionava in fondo. I "fratelli" giù in strada si uccidono per le briciole e qui qualcuno fa la bella vita. Tutto regolare, insomma.

    Spider si rivolse direttamente a Morris percui evitai di inserirmi nel discorso e rimasi in disparte, rispondendo però allo sguardo indagatorio del nostro interlocutore con un timido accenno di saluto rispettoso. In fondo quello era il suo territorio, non mi pareva fosse il caso di farlo incazzare.

    Quando Spider si rivolse a Morris lasciò intuire che ne fosse il Sire, cosa che effettivamente, ammesso fosse vera, mi colse piuttosto di sorpresa.

    Rimasi quindi in silenzio a seguire il flusso del discorso, sperando che da quell'incontro ne sarebbe uscito qualcosa di utile, e che non si rivelasse una mera perdita di tempo prezioso.

     
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    nome Spider
    Descrizione fisica Un gangster e non lo nasconde: i movimenti lenti e irregolari, lo sguardo obliquo, la bombetta in testa e la grossa catena d'oro al collo comunicano l'idea di un individuo instabile e pericoloso.
    Umanità 5
    Carattere Sfruttatore
    Carisma 4 | Aspetto 3
    Abilità Autorità 3, Intimidazione 5 | Background Status 2 (Anarchico)


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    Spider fece un gesto ampio con la mano, invitando i quattro Fratelli a sedersi in uno dei divani di fronte:

    Come no, certo, accomodatevi.


    Quindi iniziò a fissarli sfrontatamente, uno per uno, soffermandosi con lo sguardo proprio su Morris.

    L’Anarchico stava per mettersi a dire qualcosa quando Scarface si scostò dalla sua posizione e gli mise una mano sulla spalla, per poi sussurrargli qualcosa all’orecchio.

    Spider annuì appena con sguardo pensoso, per poi dire rispondere a Morris:

    Un ragazzo problematico, ho capito.

    Immagino di dovervi ringraziare dell’avvertimento, allora…


    Studiando l’espressione sul volto dei presenti e aggiungendo:

    …O eravate venuti per chiedermi qualcosa?

     
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