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Jon e gli altri arrivarono alla Banca del Sangue dell’East Village, piuttosto periferica e malmessa, ma ancora funzionante.
Di fronte a loro l’entrata principale, che però finora Jon non aveva mai usato.
Nel vicolo che fiancheggiava la clinica c’era un’entrata di servizio, era da lì che avvenivano furtivamente gli scambi con Mike.
Jon sapeva però che l’entrata di servizio si sbloccava solo da dentro oppure con un codice, codice che lui non possedeva. Certo, c'era sempre la possibilità di provare a bypassarlo.
Altrimenti avrebbero dovuto contattare Mike, ammesso si trovasse sul posto, perché aprisse lui dall’interno.
@Jon: hai il numero di telefono di Mike, solitamente lo chiami, lui non risponde ma ti richiama appena può – ha un cercapersone |
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Una bella donna su una bella auto era forse l'unica cosa giusta di quella serata. Mi adagiai sui sedili della lussuosa pur se non nuovissima auto, per poi andare a sfogliare la rubrica telefonica presa dall'appartamento della mia ex "amica", con attenzione pur se incurante del fatto che quell'oggetto apparteneva ad un morto. A lei non serve più del resto e magari c'è qualcuno che posso contattare per mio interesse mi ripetei ancora una volta mentalmente, volendo trarre il massimo profitto da quella situazione in cui Asso mi aveva cacciato senza il mio permesso... come si sarà mai permesso?!? A quel presi il mio tempo per fare le dovute ricerche, che, tra l'altro, avrei pure dovuto relazionare agli altri. Come si chiamava il pazzo assassino? domandai con una nota leggermente acuta, rammentandomi solo in un secondo momento che era lui ad interessarmi e non qualche produttore a cui andare a parlare per avere un aggancio col mio vecchio mondo... quanto mi mancava quelle meravigliose luci in un ambiente dove sarei emersa come una regina e grande star! Effettivamente di quel tipo, il vampiro impazzito, sapevo solo il nome di battesimo sentito di sfuggita dalla segreteria mentre scendevo le scale Ma poi la statuetta e il coltello insanguinati vi hanno detto qualcosa di interessante? Immagino che siano entrambi stati usati contro il nostro amico che finirà ben presto a vedere l'alba non ero nè divertita e nè preoccupata, visto che della sorte di un uomo che mi stava facendo fare tutto fuorchè ciò che interessava a me non fregava nulla, anzi semmai mi interessava fosse punito per l'affronto che mi aveva fatto. Nel frattempo eravamo arrivati ad una banca del sangue, edificio che guardai con rinnovato disinteresse, non fosse che poi una vocina mi disse che magari mi sarei dovuta fare almeno un amichetto lì dentro, per i tempi di necessità quanto meno
Nel viaggio faccio una ricerca sull'agenda e nel portafoglio per vedere meglio se ci sono indizi interessanti. Se ci sono da fare tiri di ricerca spendo un punto volontà sia sull'agendina che sul portafoglio |
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nome Jon Trupp
Descrizione fisica Maschio, 35 anni, testa rasata, veste militare, sguardo a volte assente perso nel vuoto.
Umanità 7
Carattere Conformista
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità [Autorità 1 Intimidazione 2 | Background Quest Humanity
Aiutato da Jacob riuscirono a portare l'uomo nella sua macchina, Corey aveva preso posto nell'altra auto. Jon si avviò rapidamente verso il centro medicale, prima con comodo per non destare sospetti nelle volanti della polizia e poi in maniera più spedita. L'unica cosa, oltre al guidare e a iniziare a ragionare sul da farsi, fu un unico gesto. Porse verso Jacob il pacchetto di gomme da masticare.
< Gomma?>
Propone, per poi tornare con l'attenzione sulla strada. Jacob si era accorto della condizione dell'uomo, probabilmente era anche quello che poteva aiutarlo in caso di crisi. Per quanto ne sapeva Jon, ormai alcuni organi erano stati danneggiati dall'assenza di ossigenazione, forse sarebbe stato necessario fornirgli un poco di sangue vampirico per la sua rigenerazione.
Arrivati alla Banca del Sangue dell'East Village, Jon gettò subito l'occhio sulle macchine parcheggiate li attorno: potrebbe riconoscere quella del suo contatto.
< Allora io di solito uso l'entrata di servizio, ma si sblocca con un codice che io non ho...devo trovare una cabina e chiamare il mio uomo, farci aprire o farmi dare il codice se non è qui...>
Il che sarebbe un problema, come spiegare all'altro di turno la loro presenza?
< Potrebbe non rispondere subito però...e noi tempo non ne abbiamo.>
Precisa a Jacob.
< Intanto che io lo cerco, se qualcuno può tentare...vi indicerò la porta di servizio.>
Ovviamente non si sarebbero mossi con un cadavere in mezzo alle strade senza sapere se potevano correre dentro rapidamente oppure no. Attende che Jacob riveli, in caso, le sue capacità informatiche, oppure che sappia quelle degli altri...o che chieda, in caso. Lui deve andare alla cabina locale per chiamare Mike. Inoltre ancora non sa nulla sul gruppo sanguigno dell'uomo.
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~Quest Humanity
Jacob entrò in macchina e coprì alla bene e meglio l’uomo privo di sensi. “No grazie” declinando così l’offerta della gomma da parte di Jon. Sguardo fisso sullo specchietto laterale, attento che nessuno li seguisse “Abbiamo una potenziale minaccia in giro… dobbiamo sbrigarci” bofonchiò piu’ a se stesso che al compagno andando poi a serrare le labbra, sbiancandole appena.
Arrivati vicino al centro si sporse leggermente in avanti andando a studiare il complesso indicato dal compagno mentre ascolta il suo piano. “Non serve” gli disse di rimando e portò una mano in una piega della giacca andando a tirar fuori un ingombrante telefono cellulare di ultimissima (!!!) generazione. Con pollice e indice afferrò un piccolo pomello d’acciaio e lo tirò su facendo comparire un’antenna “Usa questo… cerchiamo di capire se qualcuno ci può aprire dall’interno senza essere costretti ad usare misure più rischiose. Se non dovessimo riuscirci, potrei provare a fare qualche chiamata. Mentre tu chiami il tuo amico, vedo se Miss Klein ha trovato qualcosa negli effetti personali dell’uomo.” e detto questo aprì lo sportello intenzionato, qualora Jon non avesse riflessioni ulteriori o obiezioni, a muoversi verso la macchina dei compagni.
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1Quest Humanity
Arthur cercò di stare dietro a Jon, sebbene non fosse abituato a quel tipo di guida sportiva, che non gli eprmetteva di osservare l'ambiente urbano, in tutte le sue sfacettature.
Gudava in silenzio, concentrato sula voltante, ma la speitatezza e la vacuità di Valery lo fecro sbottare.
Wesley Sanders. E non è un pazzo assassino.
Disse con l'irritazione di chi aveva ascoltato troppo.
E non vedrà l'alba. Non necessariamente. Siamo tutti bombe a orologeria, e tutti noi siamo stati preda della Bestia. S'indebiterà col Principe per il servizio di pulizia, ma fino a quando non ci saranno le prove che si è macchiato di violazioni meritevoli di pena capitali, è solo un povero diavolo come tutti noi.
Fermò l'automobile dietro a quella di Jon, zittendosi. Osservò la situazione esterna dal finestrino, e notò che i suoi compagni avevano qualche difficoltà. Così uscì dal mezzo e, mani in tasca, si avviò verso la porta, osservandone le finiture e l'intelaiatura.
Vorrei osservare la porta e la serratura, per valutarne debolezze strutturali o possibilità di forzarla in qualche modo (tipo agendo sui cardini) |
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Valery sfogliò la piccola rubrica telefonica, trovandovi molti nomi – tre o quattro dei quali a lei già noti.
C’era anche il nome "Wesley" (Sanders, certamente) con il suo numero telefonico.
Perquisendo il portafoglio dell’uomo, Valery vi trovò 40 dollari, patente e tessera di previdenza sociale.
La patente riportava il nome di Robert James Gurski, maschio, quaranta anni di età. Rispetto alla foto del documento, l’uomo era invecchiato di qualche anno – ma era sicuramente lui. Anche l’indirizzo sulla patente corrispondeva a quello dov'erano appena stati.
Nessuna traccia, invece, del gruppo sanguigno dell’uomo.
Jacob passò il telefono cellulare a Jon, per poi raggiungere l’auto di Arthur. Valery era nell’auto, stava esaminando qualcosa. Arthur, invece, uscì dall’auto diretto alla porta di servizio.
Il Toreador si rese conto che scassinare la serratura sarebbe stato piuttosto facile.
Tuttavia era molto probabile che quella fosse una porta allarmata, e disattivare l’allarme sarebbe stato assai più difficile.
Sapete tutti che negli Stati Uniti non esiste una vera e propria Carta d'identità, ma piuttosto altri documenti (tessera di previdenza sociale, patente, eventualmente passaporto) che ne fanno complessivamente le veci.
A parte piastrine miitari e gli occasionali casi di tessere da donatori del sangue, negli Stati Uniti non esistono documenti che riportano il gruppo sanguigno. |
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Master due domande! Vedo cabine telefoniche? E se vado in una cabina telefonica ci trovo tipo le pagine gialle? Con nome e numero potrei riuscire a trovare l'indirizzo se non vado errata |
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CITAZIONE (Valklein @ 12/5/2021, 18:18) Master due domande! Vedo cabine telefoniche? E se vado in una cabina telefonica ci trovo tipo le pagine gialle? Con nome e numero potrei riuscire a trovare l'indirizzo se non vado errata Sì, con le pagine gialle e il numero telefonico confidi di poter trovare l'indirizzo (sempre se è sulle pagine gialle). Sì, sai che in alcune (non tutte) cabine telefoniche è possibile trovare le pagine gialle. No, non vedi cabine in vista, ma - forse - nel Blood Center potrebbe essercene una. |
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Guardai di sbieco il Toreador, considerando le sue parole e probabilmente anche altro che lo riguardava, fino a concludere il tutto con un sorriso leggermente tirato. Scesi dall'auto per comunicare agli altri quel che avevo trovato. Miei cari, ho il numero di telefono dell'aggressore e il portafoglio del tipo. affermai con una teatralità da diva che mi accompagnava ogni volta, indipendentemente dal set e le luci che avevo addosso, pur se il tono di voce era tenuto ad un volume utile solo ai miei compagni di disavventure Il signor Wesley Sanders è segnato su questa agendina con il numero telefonico xxxxxxx e con un elenco telefonico possiamo facilmente trovare dove abita, mentre il moribondo si chiama Robert James Gurski, che abitava con la mia amica Alex... prima che venisse uccisa. Nessuna informazione sul suo gruppo sanguigno in caso qualcuno di loro volesse vedere uno dei due oggetti, se non entrambi, li avrei passati loro.
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nome Jon Trupp
Descrizione fisica Maschio, 35 anni, testa rasata, veste militare, sguardo a volte assente perso nel vuoto.
Umanità 7
Carattere Conformista
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità [Autorità 1 Intimidazione 2 | Background Quest Humanity
Jacob gli passò uno di quei telefoni di ultima generazione, non tanto dissimili da un CB solo senza tutta la parte meccanica ed elettrica da portarsi a spalla per contattare il satellite e parlare con il campo base.
< Ehm..si...>
Accettò il telefono e rapidamente andò a cercare la sua agenda tra le sue cose in macchina per arrivare in fretta al numero da chiamare.
Lo compilò, due volte perché alla prima sbagliò a premere il tasto per la chiamata (non era pratico di quell'aggeggio) ed infine riuscì a a prendere la linea e a sentir suonare. Non aveva tempo di attendere di venir richiamato, doveva sbrigarsi e quindi in caso di mancata risposta richiamerà una seconda volta. Jacob uscì dall'auto per raggiungere gli altri e allora Jon si portò poco più indietro nel sedile, mentre teneva il telefono, per controllare che l'uomo ancora (per lui) senza nome continuasse a vivere.
Tirò anche giù il finestrino dal suo lato, per riuscire a tenere un orecchio attento anche ai discorsi dei compagni, nel caso ci fossero rivelazioni di un certo peso. Ora il suo obiettivo era farsi richiamare da Mike e vedere il da farsi successivo.
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~Quest Humanity
Jacob uscì dall'auto e si guardò intorno in cerca di qualcosa o qualcuno che potesse destare la propria attenzione mentre con la mancina andava a congiungere e abbottonare la giacca. Iniziò così a muoversi verso la macchina di Arthur e quando questi uscì dalla stessa gli annuì e portò ma mano destra all'orecchio a mo' di cornetta andando poi ad indicare Jon.
Si avvicinò al finestrino di Valery e tamburellò un paio di volte sul vetro con la nocca della mano attendendo che quest'ultima lo abbassasse.
Osservò quel che la donna aveva in mano "Quelli sono i documenti della vittima? Hai trovato nulla d'interessante?" chiese e allungò la mano ricevendoli da quest'ultima e andando a scorrerli attentamente "conosciamo quindi qualcuno di questa lista, sorella?"
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1Quest Humanity
Ci penserò io a Wesley.
Esordì Arthur, riprendendosi dalla sua riflessione sulla struttura dell'ingresso.
Posso provare a telefonargli. Oppure sono sicuro di poter trovare i suoi recapiti sfruttando le mie conoscenze. Non c'è bisogno di affannarsi, né di considerarlo per forza un ostile. Pensiamo alla vittima, prima.
Non c'era altro da fare che aspettare che Jon sentisse il suo contatto.
Se non dovesse rispondere, posso scassinare la porta, ma non posso fare granché per l'allarme.
E nemmeno per le informazioni mediche.
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Jon fece il numero di Mike, una prima e poi una seconda volta.
Avrebbe risposto a un numero sconosciuto?
Jon restò nell'incertezza un paio di minuti, prima che Mike lo richiamasse:
Sì, pronto? Con chi parlo?
Nel frattempo, il volto di Gurski era sempre più pallido...l'uomo era a un passo della morte.
Edited by Ater Pater - 20/5/2021, 17:12
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nome Jon Trupp
Descrizione fisica Maschio, 35 anni, testa rasata, veste militare, sguardo a volte assente perso nel vuoto.
Umanità 7
Carattere Conformista
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità [Autorità 1 Intimidazione 2 | Background Quest Humanity
Jon provò il numero, una due...era pronto anche a farlo tre volte se fosse stato necessario. Gli avrebbe risposto? non ne era certo. Il numero non era il suo solito dopo tutto.
Ma ebbe fortuna, dopo un paio di minuti Mike lo richiamò.
< Mike! Mike sono io jon...>
Rapidamente diede una controllata all'uomo che aveva in macchina, poi cercò di fare dei cenni con la mano libera verso gli altri all'esterno dell'auto per far loro capire che gli aveva risposto.
< Ho un problema, sono qui fuori...c'è un uomo che ha bisogno di una trasfusione, subito o morirà...>
La voce è rapida, agitata si potrebbe dire.
< Aprimi il retro, o dammi il codice...mi serve del sangue universale, non so il suo gruppo...>
Aprì la portiera e fece cenno agli altri di raggiungerlo mentre continuava a parlare al telefono e si avviava ad aprire la portiera sul retro.
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Quando Arthur scelse di prendersi quell'incombenza non mi opposi. L'unica smorfia sul mio delizioso viso era rivolta ad un pelucchio che si trovava sul mio vestito e che tolsi con la punta delle dita Abbiamo il suo nome e il suo numero, quindi i recapiti ce li fornirà un elenco telefonico senza che scomodi nessuno dei tuoi. Dubito che un amico di Alex non sia sull'elenco. Poi, se vorrai parlargli tu e garantire tu per lui, non obietto alzai le mani chiarendo che non mi opponevo a quella stravagante necessità di fare il buon samaritano però deve essere chiaro che la tua intenzione non deve ledere il nostro.... gruppo. Per quel che ne sappiamo lui non è stato censito alla nostra anagrafe chiarito il mio punto di vista ad Arthur, mi rivolsi verso Jacob Quello che ti ho detto Fratello, gli altri nomi dell'agendina, non è gente interessante o comunque non li reputa importante per il caso. In definitiva lì dentro avevo letto pure il nome di Stefy, la truccatrice, ma non aveva proprio rilevanza nella storia. Rimasi invece alla porta dell'edificio senza recarmi al furgone ed i motivi erano chiari. Innanzittutto non mi sarei sporcata, nemmeno accidentalmente, portando il moribondo. E se un fiotto di sangue fosse improvvisamente uscito da qualche parte e mi avesse macchiato gli abiti? Sarebbe stato inaccettabile! Inoltre il corpo pesava e io avevo il fisico di Rossella O'Hara, non di certo di un'energumeno. Non avrei fatto una fatica più degna di un bravo cavaliere che di una gentile donzella! In compenso avrei sicuramente tenuto aperto la porta una volta che fosse stata aperta, sforzo non da poco!
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67 replies since 6/5/2021, 14:09 1078 views
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