New York Blood Center

Avevano già avuto emergenze in missione, Jon e Mike erano una squadra affiatata. O così almeno gli piaceva pensare. Li fece attendere un attimo, giusto il tempo per dare all'uomo del sangue vampirico. Però nessuno lo fece, ne Jon (impegnato a pensare a salvarlo in maniera convenzionale) ne gli altri per i loro motivi che a Jon non sono dati sapere. Jon diede una mano a Mike come poteva, dopo tutto era "esperto" anche lui in quelle cose, anche se non era un medico vero e proprio. In missione dava una mano ai medici da campo e qualcosa aveva imparato. Quanto meno poteva fare un massaggio cardiaco oppure inserire una flebo.
A quanto pare però quell'uomo aveva deciso di crepare lo stesso. Jon scosse il capo, voleva quasi tentare un massaggio cardiaco insultando l'uomo per "riportarlo in vita intimorendolo" ma il pensiero gli passa per la testa e nasce e muore molto rapidamente.
Sono le parole di Mike però ad attanagliargli il cuore e a farlo quasi trasalire.
Avevano fatto tutto il possibile?
No.
Lui poteva dare a quell'uomo del sangue, prendersi la responsabilità di quell'azione davanti al Principe e ai Fratelli.
Ma anche gli altri potevano farlo. Dopo tutto lui non era nessuno e gli altri non avevano preso nessuna decisione in merito.
Jon era arrabbiato con se stesso, ma non solo.
< Tu Mike hai fatto tutto il possibile...>
Conferma le parole dell'amico ed è sincero nel dirlo.
< Io...>
Anche se sembra più un "noi", visto che sposta lo sguardo anche sugli altri presenti.
< Potevo fare di più...>
Lasciando intendere che magari poteva arrivare prima o altro. Non specifica.
Dopo un istante in cui fissa il corpo si ridesta e...
< Certo! certo...ti levo subito il disturbo...>
SEnza pensarci due volte, andrà a prendere su il corpo di peso, vista la sua stazza non dovrebbe dare pensieri sul fatto che riuscirà tranquillamente a sollevarlo (e in caso, non si cura di limitarsi questa volta).
< Qualcuno mi apra...>
La sua intenzione è uscire...per andare dove?
Non sa dove "fanno sparire" i corpi gli uomini di Clarence. Ne ha idea di dove andare lui stesso, ma per il momento deve uscire e fare almeno una cosa buona: Non mettere nei guai Mike. Ci penserà una volta in macchina.
Come ex-soldato, alla morte ci è abituato. Questo non vuol dire che gli è indifferente, ma quanto meno sà che non deve farsi vedere in preda al panico o al rimorso, non almeno dagli altri membri della squadra (che sia militare o coterie).
Avrà tempo per soffrire e compiangersi in privato.
Si è anche dimenticato di ringraziare (e chiedere scusa per il disturbo) Mike. Lo farà dopo, quando si sarà ripreso.

Un accenno di sorriso a Mike, nulla più, per poi lasciare il luogo e dirigersi alla sua macchina. Posò il corpo con "delicatezza" o quanto meno ci provò, nel bagagliaio della sua macchina e lo chiuse dietro di se. Si osservò un poco attorno e poi entrò dentro la sua vettura al posto di guida.
< Merda!>
Con conseguente pugno sul volante, per fortuna un semplice colpo per stendere i nervi e senza la furia che potrebbe muoverlo in quel momento. Non sfonda il volante e si trattiene da ulteriori scatti.
Una malsana idea gli passa per la testa, ma viene subito accantonata.
Abbracciarlo? No.
Punto primo: non sa se sia possibile farlo su una persona da poco morta.
Secondo, era contro la legge del Principe. Un conto forse poteva essere il recuperare un uomo morente con del Sangue, ma quello sicuramente sarebbe stato visto come un crimine.
In ogni caso, senza la certezza del primo punto, non farà nulla in merito.
Gli altri sono in giro a fare dell'altro, Jon si limiterà ad attendere un poco in macchina.
Stando con i suoi pensieri.
E un cadavere nel bagagliaio.
Dovrà chiedere a Clarence di Ramirez, lui non ha idea di come sbarazzarsene.

Aveva atteso qualche minuto in silenzio, osservando il volante a macchina spenta. Qualche attimo ancora e poi Jon riuscì ad alzare lo sguardo verso un punto indistinto davanti a se e...
< Dove sono tutti?>
Si domandò a mezza voce iniziando seriamente a guardarsi attorno, sempre rimanendo dentro la macchina per il momento. Tutto quello che era successo nell'ultimo momento lo aveva scosso e non si era accorto di essere rimasto pressoché da solo. Aprì la portiera e uscì dalla macchina, fermandosi a metà via con un piede dentro e uno fuori. Tanto poteva essere sufficiente per guardarsi meglio attorno e vedere uno dei compagni, magari Jacob con il suo cellulare di ultima generazione. Dovevano informare Clarence e farsi dare il numero del "pulitore" visto che loro non sapevano farlo. O almeno, lui non sapeva farlo, magari gli altri avevano più dimestichezza con la cosa.
Ne dubitava, fortemente.
I suoi compagni erano, a prima vista, dei "damerini" o, per usare un termine in voga in quel momento tra i Mortali: dei fighetti.
< Corey...Corey!>
Almeno il ragazzino poteva tornargli utile, visto che non vedeva nessun altro per il momento e non aveva prestato abbastanza attenzione a dove si fossero cacciati. Lo richiama anche con un cenno della mano, non voleva alzare troppo la voce onde evitare di attirare sospetti e curiosità.
Una volta che si sarà avvicinato...
< Mi serve Jacob...o viene qui o chiama lui Clarence, ci serve il numero del pulitore...Reyes. Oppure che Reyes venga a club o dove vuole, non possiamo girare con un corpo nel bagagliaio...>
Gli parla come se sapesse che l'uomo che avevano tentato di salvare era morto, non ricorda di aver visto Corey dentro il centro ma in questo momento non ci pensa minimamente. Dopo tutto ha un compito da portare a termine e non ha idea di come farlo, quindi cosa è la prima cosa che fa un soldato? chiede ordini direttamente al suo superiore. Cioè Clarence in questo caso.
< Cercalo...io rimango qui.>
Indica la macchina, onde evitare che qualcuno ci curiosi attorno.
< Ti seguo con lo sguardo, mi basta un cenno...se devo partire per il club.>
Così da minimizzare i tempi, in caso.

La risposta iniziale era normale, alla fine era bene sapere dove fosse andato almeno uno di loro: quello con il cellulare. Il Bar non era lontano dopo tutto e Jon si aspettava che Corey facesse una corsa e tornasse di lì a poco. Ma no a quanto pare il ragazzino non ne aveva voglia.
< Se arriva qualcuno inventati qualcosa, visto che non puoi guidare...>
Sbotta in sua direzione, le chiavi se le porterà dietro Jon (non si fida a lasciarle a Corey, o a qualcun altro.)
Esce dalla macchina e si avvia a passo svelto verso quel Bar, si darà una rassettata solo poco prima di entrarvi, sperando che Corey non lo avesse preso in giro e gli avesse dato una informazione sbagliata.
Deve solo trovare Jacob, sperando che non si sia infilato in un bagno con qualcuno per nutrirsi.
Voleva portare via il corpo quanto prima, liberarsi dell'impiccio e conferire con Clarence sul da farsi, sperando che qualcun altro avesse trovato il nome e l'indirizzo del vampiro che aveva fatto tutto quel casino.