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la contemplazione delle mosse future aveva messo il vampiro in leggera difficoltà. qualcosa doveva fare, ma non riusciva minimamente a concentrarsi nell'attuazione di una caccia.
Quel qualcosa che ancora lo chiamava lo distraeva. quel qualcosa che ancora cercava di esercitare il suo richiamo sulla concentrazione del vampiro.
I troppi dati si accumulavano nella usa mente senza che riuscisse a distrarsene.
Qualcosa non andava, e il Ghiberti se ne era fin troppo consapevole. Quando il gatto si palesò sulla sua gamba ebbe la chiara impressione che non stava realizzando niente, e che doveva necessariamente calmarsi.
concentrati idiota. si sorprese a pensare, sorprendentemente in italiano quasi fosse la famiglia a irriderlo e non se stesso. la grondaia non mi sembra un grosso problema, ma se ci si trovasse nella situazione di abortire in corsa per cambiare piano mi troverei come appeso come un frutto e con pochissima manovrabilità.
La scala è molto palese invece, ma almeno avrei più punti di appoggio, che per una qualunque manovra atletica potrebbe almeno risultare positivo. Ma in questo momento è necessario?
in quella, il doppio sangue fu colto dal dubbio. ma altrettanto celermente riuscì a decidere, dissipando il dubbio.
le Pluviali mi forniranno la furtività necessaria. questa notte il Khonvoum sarà serpe.
si mosse quindi con calma verso le stesse, cercando tuttavia di saggiarne prima la resistenza e l'eventuale solidità.
sono circa nove metri di arrampicata. se fosse solida abbastanza non sarebbe nemmeno così tanto...SPOILER (clicca per visualizzare)Se le grondaie non sembrano divorate da ruggine e merda, hagos si curerebbe di non essere osservato per poi iniziare a scalare il più silenziosamente possibile la struttura. una volta giunto alla finestra (posto di riuscire) prima di tutto darà un'occhiata furtiva all'interno per sincerarsi della stanza. se via libera si entra. altrimenti via di altra azione.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, ho fatto un po' di tiri di atletica e furtività. Sei un ninja, e pure veloce. La pluviale non cigola nemmeno, in due minuti contati sei alla finestra
La grondaia sembrava in buono stato, e dopo qualche metro di scalata in scioltezza l'Africano si sentì già più sicuro. Sfruttando l'ombra stessa dell'edificio iniziò a risalire la pluviale fino a raggiungere il secondo piano, quando la musica proveniente dall'appartamento si fece più forte, attutendo così i pochi rumori prodotti. Sotto l'occhio vigile del felino, che da basso seguiva gli spostamenti di quello strano bipede, Hagos raggiunse la finestra suo obiettivo; l'interno era completamente buio, e tra lui e la stanza solo delle persiane lasciate aperte a metà per far entrare un po' d'aria. Bastò un colpo al fermo delle due ante per aprirle e così issarsi all'interno.
Nuovo miagolio dal basso, complimento tra predatori.
Fu così che il Becchino si ritrovò acquattato all'interno di un piccolo e buio bagno, con una vasca in ceramica alla sua destra e i servizi con lavandino alla sinistra. E soprattutto di fronte ad una porta, chiusa e da sotto la quale spirava luce e musica.. -
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Ritornato più in bolla con le proprie granitiche convizioni da becchino, Hagos optò per scivolare all'interno del piccolo bagno.
Conscio di aver causato una quantità irrisoria di rumore, poteva ancora contare sul fattore sorpresa.
Il gatto miagolante, tempo addietro, avrebbe lasciato a tendersi un tenue sorriso di compiacimento sul suo volto. Ma ora la via Ossium imponeva di scrostare via questa emotività.
Sarebbe venuto poi il momento di concedersi una pacca sulla spalla per l'ottimo lavoro, ma non era quello il momento.
La musica irruppe nelle sue orecchie, soave e accompagnata da un debole filtro di luce.
La musica potrebbe coprire parte dei miei rumori riflettè, avvicinandosi lentamente alla porta meglio agire in sicurezza.
Fallire non era un'opzione.SPOILER (clicca per visualizzare)non so bene che musica sia ma presumo sia a volume discreto. il piano è dare un ascolto generale per percepire eventuali voci che parlano, altre persone, gente che cammina etc... se poi mi sembra ragionevole, proverei a girare la maniglia e aprire leggerissimamente la porta per dare un'occhiata meglio alla stanza.. -
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La musica, dolce chitarra blues, era abbastanza bassa da permettere al vampiro di carpire qualcosa dell'ambiente: sentiva una voce, un mormorio...poi dei passi molto leggeri a qualche metro di distanza. Veloci e sbrigativi, molto ravvicinati.
Una volta tornata la pace fu libero di schiudere leggermente la porta e curiosare dallo spiraglio: un corridoio, quattro porte. Sulla sinistra tre porte, con la stanza più vicina tutta buia, mentre la seconda era spalancata con tanto di luci accese. Probabilmente una cucina, per quanto visibile dalla sua posizione. L'ultima porta era invece troppo distante dalla sua posizione per capirne l'uso.
Altrettante porte sulla destra, con la prima e la seconda porta chiuse, mentre l'ultima porta sul lato destro era aperta e con le luci accese. Era proprio da lì che proveniva la musica, e un parlottare appena udibile.
Mhhh...Fimofhy? A me piace! La voce di un bambino piccolo, rivolto a chissà chi.
No, pensavo a Paolo. Rispose una voce femminile, dolce e paziente. Faolo? Paolo, con la P. Riprova. F...fpaolo! Bassa risatina dalla donna. Bravo, Winston. Vedi che la tua mamma fa bene ad insistere con le lezioni? A me annoiano. Ma la mamma quando torna dal lavoro? Presto, ora siediti ed ascolta... Una lunga pausa in cui fu la musica a farla da padrona, con bimbo e ragazza intenti ad ascoltare il brano vomitato dal giradischi. Fpaolo è un nome strano, Lou! Protestò il bambino, interrompendo l'ascolto. E' italiano...non è strano. Senti, facciamo così. Adesso tu mi porti qualcosa da bere dalla cucina e poi ascoltiamo il disco da capo, ok?
Fiffignora! Il piccolo tornado uscì lesto da quello che doveva proprio essere un salotto, entrando nella seconda porta di sinistra -la cucina, senza dubbio- senza accorgersi minimamente del vampiro nascosto nel bagno.SPOILER (clicca per visualizzare)Il bambino che passa è piccolino, avrà...boh, tre quattro anni ed è afroamericano. La musica che senti è questa.. -
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Lou. Louise. il Ghiberti si sorprese ad annuire.
Sebbene nella sua prima analisi della situazione aveva visto un possibile piccolo intoppo per il ragazzino, quel suo accenno al nome gli aveva confermato la presenza della sua futura vittima.
Tuttavia, il dialogo che il doppiosangue aveva origliato lo aveva lasciato un po' interdetto.
Disinteressato al mondo mortale da meno di un anno, era già abitudine per lo stesso ignorare la maggior parte dei costrutti sociali.
Ma una donna che ciancica di nomi più o meno belli buttandola anche su un richiamo italiano?
Poteva esserci una sola risposta.
ma da quanto cazzo è gravida sta troia? si colse a domandare il Ghiberti.
Lasciò passare il piccolo nero, attento a dove andasse ma non considerandolo nemmeno remotamente una minaccia.
Ma di certo poteva fare rumore, o essere un testimone scomodo.
non padroneggio ancora il potere di alterargli i ricordi.
mi toccherà neutralizzarlo.
Una piccola deviazione necessaria, Hagos approfittò del momento di distrazione del tenero frugoletto per seguirlo.
Con l'intento disumano di strangolarlo.SPOILER (clicca per visualizzare)dal momento che non ho sentito altri rumori presumo che siano solo il frugoletto e la tipa (quantomeno al terzo piano).
Come detto: svicolo dietro al moccioso di nascosto e credo proprio che opterò per strangolarlo. Spendo 1 ps per aumentare forza.. -
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Approfittando della musica alta Hagos sgusciò fuori dal bagno, e seguì il bambino all'interno della cucina. Lo pescò con le mani dentro al frigo, mentre da gran furbo quale era intingeva l'indice in un dolce sul ripiano basso.
Non si accorse di nulla fin quando le mani del vampiro non iniziarono a stringergli il collo, così forte da bloccare qualsiasi grido. L'unica cosa che poté fare fu quella di agitare mani e piedi, tentare di graffiare le braccia dell'adulto. E mentre la vita abbandonava quel cucciolo d'uomo Hagos percepì la paura altrui, quella dell'anima che guardava il buio, spaventata dalla morte. Era tangibile, un umore del corpo morente nato da qualcosa di più antico e puro, lo Spirito immortale. Qualcosa di mai percepito, mai sperimentato.
Le ossa del collo scricchiolarono sotto la forza innaturale della presa, e le braccia della vittima caddero lungo i fianchi.SPOILER (clicca per visualizzare)Fatto un tiro si sesto senso a diff molto alta, 4 successi. Ne serviranno 10. Fino alla fine della scena (o prima, a seconda di ciò che potrebbe accadere) considera come se avessi 2 successi automatici in ogni tiro di empatia, la cui descrizione puoi leggere sopra (insomma, una percezione molto distante e non dissimile da una reazione osservata, come vedo giusto per un Ossium).. -
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Non era la prima vita che Hagos spezzava.
Il clan aveva chiesto allo stesso rudezza e violenza già quando ancora il suo cuore batteva, e scaldava il corpo della sua amata madre con il calore del proprio.
Ma ora quell'eco era indistinguibile dagli altri. quel villaggio dato alle fiamme, le decine di anime spezzate per portare nutrimento ai superiori, quelle uniche idee di morte e guerra che orbitavano attorno alla famiglia.
E quella che aveva fra le mani non era che carne. Carne che ancora non aveva capito di essere morta, e che ancora cercava inutilmente di sbracciarsi contro il fato.
Come se al fato importasse. commentò mentalmente.
Il pargolo smise di respirare. il calore del sangue di Hagos aveva irrorato i muscoli non morti di nuova linfa, per velocizzare la cosa oltremisura. Del resto Kamilah aveva richiesto miseria per la donna, il bersaglio di Micheal.
Hagos non aveva pietà da spartire per un mero ostacolo.
Tuttavia qualcosa cambiò. La stessa sensazione che aveva percepito nell'aria poc'anzi tornò a tormentarlo, sebbene in forma diversa.
Era una sensazione più sottile, quasi come una corda tesa sul fondo della sua anima.
Qualcosa a cui doveva fare attenzione, poichè meno capace ancora di comprenderla. E ora quella sensazione veniva dal pargolo morto. No, era venuta da lui. Ma l'aveva sentita.
Meglio essere sicuri. aggiunse.
Per strangolare il bambino non ci aveva messo che un minuto. Altri due e la donna si sarebbe insospettita, o quantomeno preoccupata. Cosa che non doveva assolutamente capitare. Sarebbe equivalso a dargli un vantaggio che fino a quel punto era dell'invisibile Khonvoum.
Assolutamente inconcepibile.
Ma in una situazione già di per sè strana, Hagos optò per un veloce calcolo del rischio.
In prima istanza il suo sangue era ancora caldo. Una risorsa che non poteva sprecare in alcun modo, specialmente considerata l'importanza del compito e della discrezione richiestagli.
Quindi, una volta ucciso il moccioso, Hagos richiamò ancora i poteri del sangue per essere più performante ancora. e fatto questo gli si attaccò al deltoide, suggendo preziosa vitae.SPOILER (clicca per visualizzare)aumento anche dex e cos di 1, poi suggo 3 ps dal piccolo stronzo.
più satollo di prima dall'eterna sete del corpo, Hagos ebbe un istante per riflettere.
La corte del sangue potrebbe già aver reclamato questo piccolo ingordo. Meglio essere certi di ogni cosa.
Reggendo come una valigia il bambino per il collo ormai inerte, il Doppio Sangue cercò un punto in cui non era direttamente visibile. Anche solo fosse dietro la porta, in modo tale da essere comunque in vantaggio qualora la stessa donna avesse deciso di dedicare premura ulteriore nella sua attenzione al pargolo.
Quindi si mise freddamente a esplorare il corpo del bambino. Gelido, come stesse analizzando una borsa o un sacco e non carne ed ossa ancora caldi.SPOILER (clicca per visualizzare)Vedo se il nano ha oggetti personali, e a quel punto tento un Cenotafio 2 su eventuali oggetti trovati (giocattoli, ninnoli, quelle robe).
Se la cosa non porta a nulla entro i primi minuti abbandono il pupo in una mensola con sportello, o in frigo (comunque un posto chiuso in cui non è visibile di prima occhiata) e mi avvicinerò alla donzella.
per il momento il piano in realtà è quello di avvicinarsi alla porta e spiare la situazione all'interno, poi mi fermo per varie ed eventuali.. -
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Dopo essersi nutrito dal corpo riuscì a nasconderlo in un mobiletto basso, pieno di tovaglie ottime per nascondere alla meglio il fattaccio. Ne approfittò per controllare bene il corpo, ma purtroppo il piccolo mortale non portava nulla di adatto a fungere da ancora. Doveva provare altrove.
Coperte le sue tracce arrivò senza problemi al muro vicino alla porta del salone, rasente per non attirare attenzione. Sbirciando poté farsi un'idea migliore del soggiorno: poco più grande della cucina, il pavimento coperto da un vecchio tappeto zeppo di giocattoli ai cui lati erano state sistemate due poltroncine e un divano. Lì si era stesa la sua preda, il viso nascosto dietro le pagine di un libro sfogliato con poca intenzione. Dall'altra parte della stanza una piccola scrivania chusa e un mobiletto ad hoc su cui era stato appoggiato il grammofono, ora al lavoro.
Rispetto alla porta il divano su cui la donna riposava era leggermente inclinato, ma di certo la mortale avrebbe notato l'entrata di un perfetto sconosciuto. Winnie? Non stai mangiando la torta, vero? E' per domani!. -
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tempo perso. commentò con disappunto il Ghiberti. L'infanticidio non aveva portato alcunchè alla sua figura, e mentre riponeva il corpo morto e privo di ancore si concesse l'istante di contemplare il proprio armamentario.
Armi da taglio e da fuoco, il sacco nero. la corda cerata, il robusto nastro adesivo.
Niente che non fosse fuoriposto.
Eppure quella strana ricettività con la quale era venuto in contatto non solo non lo abbandonava, ma non voleva nemmeno schiodarsi da lui.
E questo approccio, per quanto distaccato, non lo metteva in totale controllo della situazione. Doveva agire con calma e tutto andava contro questo suo desiderio.
Ma nonostante questo si poteva ancora dire in controllo. E avrebbe usufruito di quella particolare ricezione a suo esclusivo vantaggio.
Non poteva certo entrare dalla porta, non senza aspettarsi una reazione avversa.
E la posizione non faceva granchè bene a un'azione furtiva.
Inoltre, come ulteriore gravosità, la sua ricettività empatica aveva aperto nella sua glaciale mente lo spiraglio per uno spinoso dubbio.
perchè la troia sta perdendo tempo a cercare un nome per l'aborto?
perlopiù di pari con la terra d'origine del padre. Paolo, italiano. Come... noi. Dubito che questa puttana non sia mai rimasta incinta nella sua carriera, e so dove trovare qualcheduno di questi "piccoli miracoli" negli orfanotrofi di città...
Nessuno ha un nome.
...cosa ti ha promesso quell'imbecille?
La sua domanda non aveva grande risalto nel grande schema delle cose, e tanto era facile capirne l'inutilità. Potevano esserci mille motivazioni stupide dietro tutto quello. Anche fosse solo la speranza dell'amore e di tutte le sue illusioni.
Ma per brillare Hagos era abituato: doveva muoversi almeno due passi avanti rispetto ai suoi Don. Doveva accertarsi di tutto.
Micheal sarebbe contento se io approfondissi... si disse. Dubitava del resto che la mano nera si muovesse su dubbi malcerti, nonostante la sua nota brutalità.
io con questa devo parlarci, prima di scannarla... meglio un'esca. dedusse infine.
Non era impossibile pensare a un esito per quella situazione. Occorreva arrivare rapidamente a una posizione di vantaggio.
E l'avrebbe avuta facendo in modo che fosse la stessa donna a muoversi da quella saletta.
Il Ghiberti tributò la caccia al Khonvoum, trovò un punto cieco rispetto alla porta con lo sguardo e poi saettò un colpo di mano verso un qualunque soprammobile o quadro disponibile. L'obbiettivo era semplice. Fare uscire la vittima nel corridoio, per poi schiacciarla contro il muro sfruttando l'inumana forza concessagli dalla vitae.
Non ucciderla Hagos. Non subito.SPOILER (clicca per visualizzare)Dishonored 101: Fai casino a sinistra - Nascondidi a destra - le guardie vanno a guardare a sinistra - ti avventi sulla guardia quando ti da le spalle.
Solo che anzichè ammazzarla, come ho scritto, l'idea sarebbe più di assalirla e bloccarla, magari con tanto di mano piazzata sulla bocca e chiave articolare sul braccio. Se mai riuscisse questo assalto "special" le sussurrerei
Fai un solo fiato e ammazzerò te e il moccioso che si abbuffa di dolce in cucina... Se invece mi rispondi finirà presto.. -
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Al rumore Louise si alzò con uno sbuffo, rimproverando il bambino. Dai, basta scherzare. E' tardi e tra poco dovrai andare a letto, e stavolta non ti faccio aspettare la mamma alzato. Hagos la sentì alzarsi e avvicinarsi alla porta. Winnie? Mise la testa fuori e guardò a destra, dove credeva di trovare il bambino. Poi lo sguardo saettò spaventato proprio verso Hagos, purtroppo per lei in ritardo.
Venne sbattuta e tenuta ferma con la forza, una mano a tappare il grido in arrivo. Sembrò non capire subito le parole del Ghiberti, tanto era spaventata: scalciò e tentò di divincolarsi con così tanta foga da mettere il vampiro in difficoltà, ma gli bastò torcerle al limite il braccio per farla calmare.
La sentì tremare, terrorizzata.SPOILER (clicca per visualizzare)Fatto dei tiri, ci riesci per il rotto della cuffia.
La pool di sesto senso è ora a 8
Edited by Shaitan - 24/8/2021, 11:01. -
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Le mani ferme e fredde del ghiberti, troppo abituate forse a commettere violenze e soprusi nel nome di clan, famiglia e tornaconto personale, si erano già avvinghiate sul corpo della donna gravida. E senza alcun rispetto o pietà, l'avevano chiusa in una morsa dalla quale la stessa non doveva muoversi.
Il suo istinto aveva contrastato qualche momento le forze del fato. Combattiva. si concesse Hagos, un complimento verso la propria preda.
Fai bene ad aver paura. le sussurrò all'orecchio. La voce era piatta e ferma, senza alcuna inflessione emotiva. Ora ti farò qualche veloce domanda: Se mi risponderai bene non dovrai più preoccuparti di me. Non mi vedrai ne sentirai più. non da questa parte del velo, almeno.
lasciò scorrere una veloce pausa, giusto per capire se stesse recependo. Poi continuò.
Urla o mentimi anche solo una volta e non ti piacerà scoprire in quanti punti posso romperti prima che tu muoia. concluse, premendo maggiormente sulla presa al braccio, quasi a sottolineare la parte del "Rompersi".
Non si curò eccessivamente che la donna avesse capito. nella sua mente gli umani erano carne facilmente manipolabile giocando sulle loro paure. e dolore e morte erano quelle paure elementari e ridicole che albeggiava nei cuori di tutti.
prima domanda: chi ti ha messo incinta?
Hagos levò la mano dalla bocca della donna.SPOILER (clicca per visualizzare)spenderei un ulteriore ps per aumentare forza, tentando di portare la minaccia non su un piano sociale ma su un chiaro piano fisico.
Da questo momento fino a che non la ammazzo, sfrutterei la mia ritrovata percezione empatica per checkare
1) se mi sta mentendo
2) se sta omettendo
3) se sta intenzionalmente tergiversando.
Le farò bene o male quattro-cinque domande, ma prima di continuare con l'interrogatorio nel prossimo post mi fermerei, che magari questa ha voglia di scoprire in quante parti posso spezzarle un braccio.. -
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Piagnucolò quando le venne torto il braccio, tentò anche di mordergli le dita della mano; ma quando lo sentì parlare si raggelò nel profondo, tanto che le cedettero per qualche secondo le gambe.
Io...dov'è il bambino? Winnie? Pausa, sbigottita dalle sue parole. Come...come lo sai? Dio se era spaventata, poteva sentire quell'inutile corpo buttare fuori paura come il vapore di una locomotiva. Ma sapeva di cosa stava parlando, non era una stupida. Marco...io sto con Marco! E quando lo saprà ti sparerà in testa e darà i resti ai maiali, stronzo!
Bastò torcerle ancora il braccio e sbatacchiarla un po' per rimetterla in riga. No, no ti prego...basta! Lasciaci stare!. -
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Minacce vuote, dettate da un'emotività dimentica e fuorviante per il Ghiberti Becchino. Marco. Risposta esatta. annuì, come se lei lo potesse vedere nella posizione in cui erano.
non diede spiegazioni. Lei non doveva appesantirsi la già piccola mente con cose più grandi di lei. Meglio lasciarla nell'ombra, attraverso la quale la verità filtrava cristallina.
Dimmi: cosa ti ha detto di lui? cosa ti ha promesso? quale è il vostro rapporto? c'è troppa intenzionalità per essere un incidente. la gravidanza è stata intenzionale?
Lo sa qualcun altro?
Hagos non sembrava ne irritato ne scocciato. Solo un mostro gelido, che voleva delle risposte.
Dimmi tutto, e non omettere niente. Non ti piacerebbe l'alternativa.. -
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Lui è un uomo di tutto rispetto, un uomo d'affari. E' arrivato qui da poco e ci siamo incontrati nel locale dove lavoro, dove faccio la cameriera e ci siamo innamorati...ci saremo sposati, e ha detto che mi avrebbe tenuto con sé per sempre! Basso e inutile singhiozzare. Quando lo saprà manderà i suoi uomini per te! Non hai idea di cosa può farti Marco, di chi sia davvero!
Nessun altro, nessun altro! Lasciami adesso! Cosa hai fatto al bambino?!SPOILER (clicca per visualizzare)fatto dei tiri, capisci subito che sta mentendo. E anzi, il fatto che rinomini il bambino dopo un blocco intero di minacce e pianti in cui non se n'è preoccupata ti insospettisce. E' preoccupata, te ne rendi conto...ma c'è anche qualcosa di più. Un collegamento.. -
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Molto bene. rispose pacato il Ghiberti. Quindi Marco è un membro della cosca mafiosa e tu sei una puttana.
A questa "correzione" della realtà menzognera espressa dalla donna, Hagos aveva incrementato la forza sulla presa. Non abbastanza da rompere nulla, ma sicuramente da far sentire il dolore.
Presumo quindi che lo sappia qualcn altro oltre che io e te. Kamilah? fece una breve pausa per sentire le reazioni. La madre di "Winnie"?
La mente di Hagos era troppo oltre la realtà per attuare con tempismo la minaccia delle ossa rotte. Non aveva dimenticato, ma sapeva che la missione era un'altra e non dimenticava la promessa fatta a Kamilah. Benchè il suo interesse fosse tutto forchè emotivo, le ragioni per non venire meno alla sua parola erano superiori rispetto alle ragioni per farlo.
...Ma questo non voleva dire che che non poteva dilettarsi in qualche minaccia.
Hai cinque secondi per dirmi la verità e cosa non mi stai dicendo O la prossima cosa che avrai per le mani -che ti sfracellerò a martellate- sarà la pelle del piccolo negro nell'altra stanza.
a te la scelta.
5...4...
Scuoiare un cadavere non è un'azione poi così elaborata. riflettè, come se fosse veramente il caso di farlo..
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