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Se Kappa sembrava il frutto marcescente di un incubo, Rebecca era l'araldo dei morti: il suo pallore intenso rendeva la sua pelle bianca come la luna e il sangue che le cingeva la testa come una corona, la facevanno apparire come una sinistra regina che anzichè essere seduta su un trono d'ossa, viveva in una tetra dimora con sofà sgualciti. A sottolineare l'aria regale della non morta, c'erano quelle labbra innaturalmente scure e increspate in un sorriso che non sembrava nè gioviale, nè tantomeno sinistro, ma semplicemente distaccato. E i suoi occhi erano di un nero abissale, profondi come pozzi, aperti come finestre che lasciavano entrare il buio. Le mani erano ossute ma aggraziate e le dita terminavano con lunghi artisgli color... vermiglio. E a quella parola, Jerome ebbe un brivido. Era essa stessa un'opera d'arte e all'artista sarebbe piaciuto poterla ritrarre.
Ma nessuno dei due cainiti sembrava lasciar trapelare alcuna verità: sembrava più un centro di recupero per rapiti anonimi. Nei loro discorsi parlavano di gabbie e torture perpetrate da sconosciuti. Racconti che avrebbe bollato distrattamente di scarsa credibilità, se non li avesse vissuti anch'egli di persona. Eppure, il trovarsi lì in mezzo a quei fratelli dopo quelle assurde esperienze, lo fecero sentire quasi scettico sull'argomento. In fondo, che cosa avrebbero potuto fare? Se avessere scoperto che esisteva una setta di mortali che bersagliava e rapiva i vampiri, sarebbero partiti per sgominarla? Li avrebbero denunciati alle autorità strombazzando nei salotti degli elisei? Sembrava davvero una faccendo più grande di quanto potessero gestire. E perchè avrebbero dovuto battersi? Erano salvi ora, potevano tornarsene ai loro affari e dimenticarsi dell'accaduto.
E per un istante fu quasi tentato di dare una pacca sulla spalla ad Otto e dirgli "andiamo via dai". Ma riguardando l'austera regina e Kappa, Jerome si rese conto che la sua era solo paura di scoprire qualcosa di ancora più torbido e disperato della morte stessa e non sapeva se aveva voglia di scoprirlo veramente. Strinse i pugni e si guardò intorno e proprio in quell'istante, Otto ricevete la chiamata. Sembrava che una voce familiare li volesse altrove. Mon dieu, cos'altro può accadere ora? pensò sconsolato.
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Nel rispondere alla chiama, Otto von Braun pare un po’ sorpreso di udire all’altro capo del telefono la voce di Julius. In occasione del loro rapimento e della successiva fuga, il sapiente gli era parso subito un tipo capace, anche se ostacolato da un serio problema di autocontrollo. Ma da quale pulpito poteva giudicarlo il lunatico, così ferocemente prigioniero delle proprie ossessioni da rischiare di compromettere l’ultima “missione”, se non fosse stato per l’intercessione dell’artista suo compagno di sventura? << Julius! Che piacere! Sono Otto, Zoobo è qui accanto a me… >> Lo precisa come se la cosa non fosse affatto scontata e il pupazzo nella sua mano sinistra avesse potuto anche decidere di andare per i fatti suoi. << Lieto anch’io di trovarti… animato. >> Ascolta dunque le parole del brujah, mentre il suo sguardo indugia fra i volti degli altri presenti nella stanza: Kappa, Rebecca, Jerome… e naturalmente Zoobo. << Come ho detto anche al nostro comune amico Musashi, sarà nostra premura quella di presentarci alle autorità e collaborare al meglio delle nostre possibilità. Il nostro non è dunque desiderio di disubbidire o mero tergiversare, poiché… >>
Spazientito Zoobo “scaccia” il ventriloquo, avvicinando la sua bocca (mano) al cellulare. << Julius. Sono Zoobo. >> Anche attraverso quel canale di comunicazione più indiretto del confronto faccia-a-faccia, Julius potrà distinguere quel tono autoritario e al tempo stesso così sinistramente seducente nella voce del pupazzo. << Abbiamo avuto un indizio. Un messaggio nella Rete. Grazie ad esso abbiamo incontrato altre presunte vittime di rapimento. Vi raggiungeremo appena possibile. >>
Quindi Otto riprende la parola e dubbioso domanderà al sapiente, prima di chiudere la chiamata a seguito della risposta di Julius: << Devono considerarsi convocati anche loro o dobbiamo venire solo noi tre? >> Con "noi tre" ovviamente si riferisce a lui, Jerome e Zoobo.. -
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E' proprio per questo che vi sto chiamando io, Otto. Sono certo che possiate facilmente immaginare l'attuale situazione. Rispose a quelle giustificazioni con modo lene ma fermo, facendogli velatamente intendere che il Sapiente stesse filtrando un più ampio nervosismo generale da parte degli Status. O ancor meglio, dirigendo. Ne ero sicuro, ma dobbiamo rimettere insieme i pezzi e coordinarci, al più presto. Al "cambio" di interlocutore corrucciò per un secondo le labbra, stranito dal sentire la stessa voce modulata in modo più cupo. Dalla Rete. Ripeté. Quindi vostri familiari, bene. Il Network Malkavian era un segreto ben custodito, ma negli anni qualcosa aveva finito per filtrare all'esterno e venir raccolto da quei pochi studiosi interessati, come il Cartaginese. Un misto di dicerie e verità, da prendere cum grano salis.
Come si chiamano i nostri nuovi amici? Chiese in primis, sfociando in un deciso assenso. Si, è meglio che vengano anche loro. Così potremo parlare con comodo e in sicurezza. Se siamo fortunati sapranno darci qualche indizio utile. Per quanto il tono fosse già di suo sicuro e di peso Julius sapeva mettere in ogni frase quel pizzico di rara comprensione, un'eloquenza che arricchiva e spronava gli altri. L'indirizzo è quello datovi da Musashi, vi aspettiamo. Concluse.SPOILER (clicca per visualizzare)n.b. per Kab: Julius oltre ad avere un alto livello di occulto ha pregi che tra le varie cose lo aiutano riguardo a certe conoscenze sui Fratelli, per questo mi sono giocato che sapesse a """grandi linee""" di cosa parlasse Otto. Se mi dovesse venire in mente qualcosa in particolare fammi pure sapere!. -
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L'artista lanciò un altro paio di occhiate alla regina dei dannati, mentre attendeva gli sviluppi della chiamata. Si mise a fare qualche passo in direzione di un mobile, ma era solo un modo per nascondere l'imbarazzo della situazione. Un lungo millepiedi schizzò da un lato all'altro della stanza, facendolo sussultare.Da una finestra rotta filtrò dell'aria, che fece sventolare una tenda sudicia e sbrindellata. Si, era decisamente una casa stregata, di quelle marce e malevoli come quelle dei racconti di Lovecraft.
Quindi? chiese Jerome guardando il ventriloquo agganciare con nonchalance.. -
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Otto fa a Julius i nomi non meglio definiti di Kappa e Rebecca, prima di congedarsi e chiudere la chiamata. Alla successiva domanda di Jerome sarà poi Zoobo a rispondere:
<< Siamo convocati. Tutti. Le lance pretendono da noi informazioni utili all’individuazione della grigia eminenza che si cela dietro il nostro tentativo di rapimento. >>
Otto nel mentre si liscia nervosamente e ripetutamente i baffi: un gesto che l’artista gli ha visto fare innumerevoli volte e che anche Rebecca e Kappa non stenteranno a ricondurre alla manifestazione psicosomatica di uno stato d’ansia. << Sarà bene non farli aspettare e non mancare al nostro rendez-vous… non è il genere di incontro che puoi rimandare con la scusa di un appuntamento dal dentista… >>
Zoobo annuisce leggermente in un quasi impercettibile movimento del polso sinistro del ventriloquo. << Proprio così, Otto. >> Quindi voltandosi verso i due cainiti appena conosciuti: << In breve: siamo stati presi, singolarmente. Io e Zoobo in coppia, ma perché probabilmente non si erano resi conto della mia presenza. Tutti i fratelli catturati sono stati prima impalettati, poi rinchiusi in delle gabbie metalliche caricate sul cassone di un camion e quindi i paletti sono stati rimossi. L’unica inferenza logica è dunque quella che i nostri rapitori, perfettamente consapevoli delle nostre nature e capacità, desiderassero farci interagire fra noi. Tale elemento mi ha spinto a congetturare la possibile presenza di un loro agente infiltrato. >>
Segue una breve pausa nella spiegazione, nella quale il pupazzo si rivolge brevemente al ventriloquo: << Otto. Tasca destra interna del trench. >>
Mentre l’uomo andrà a rovistare con le sue dita paffute nel taschino dell’impermeabile grigio fumo, Zoobo riprenderà: << Ad ogni modo i successivi eventi hanno reso questa teoria decisamente improbabile e di fatto indimostrabile: vi è stato un incidente stradale. Giovani lavativi ubriachi e forse drogati hanno provvidenzialmente centrato con la loro auto il camion che ci trasportava, dando così un senso finale alle loro miserevoli esistenze. Nessuno è uscito vivo dal violento impatto. Solo i morti, quali siamo, avrebbero potuto cavarsela e così è stato. >>
Ecco poi che il ventriloquo pesca dalla tasca indicata dal pupazzo un minuscolo oggetto scuro di forma quadrata, collegato ad un filo elettrico mozzato racchiuso in una guaina di nastro isolante.
<< È una fotocellula. Ce n’era una collegata ad ogni gabbia. Questo e il numero di targa del veicolo sul quale eravamo prigionieri sono allo stato attuale gli unici indizi a nostra disposizione. >>
Segue una lunga pausa di silenzio, nella quale Otto si va a sedere sul divano con Rebecca, mantenendo tuttavia una rispettosa distanza interpersonale.
<< Ho detto tutto ciò che c’era da dire da parte nostra. Ora tocca a voi. >> Decreta infine la cupa marionetta "fissando" prima Rebecca e poi Kappa.. -
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Kappa aveva seguito tutta la telefonata distrattamente, osservando Otto e Zoobo mentre si litigavano il telefono. Con un fare un po' annoiato cercò di reprimere il suo insistente chiacchiericcio in favore di telefono, e optò per sedersi su uno dei tanti divani ammassati.
Quando Zoobo lo "richiamò all'ordine", si limitò a tirar su' la testa flettendosi sugli addominali, in una posizione ferma e inarcata in modo quasi innaturale.
Dunque, vediamo un po'.
Teoricamente io sono stato preso circa sei mesi fa mentre cercavo di fare una roba per il principe. Mi piacerebbe dirvi quale ma credo che sia una di quelle cose ancora in ballo e non credo che sia il caso di scomodare i desideri del temuto e rispettato principe Artemisia.
E anche se fosse non me lo ricordo quindi...
Non ho avuto trattamenti di favore ne fortuiti incidenti stradali, ero in giro con un'altra tizia del principato e ci hanno soverchiati.
Per farla molto breve la tipa in questione non l'ho più vista. in compenso mi hanno elevato a prigioniero Premium e mi hanno dato la mia bambola inutile d'ordinanza. Una ragazzina un po' imbambolata che non saepva fare un cazzo.
Reprimendo l'istinto di prenderla per le caviglie e riutilizzarla a frusta mi sono fatto strada contro i miei carcerieri tra ghoul e vampiri e sono fuggito. Tempo di tornare con le lance e il posto era un deserto inutile, avevano ripulito anche i miei cadaveri.
E col tempo le lance hanno iniziato a lasciar perdere i miei problemi per concentrarsi su altra roba. nessuna indagine, nessun caso, nessun intervento o interrogatorio. La miller è sempre più strizzata in tutine di spandex, io non avevo indizi e non possiedo spandex, quindi l'ho presa nel culo.
quindi per farla breve, mi sono rivolto alla famiglia: del resto era improbabile che non vi fossero altri rapiti. Certo, ci avete messo un bel po' a rispondere, ma tanto è...
Sospirò, inarcandosi in avanti. puntellò le mani sul cuscino del divano e si esibì in un discreto numero da contorsionista, tirandosi in piedi roteando prima tutto il peso del corpo all'indietro e in equilibrio sui palmi.
Detto questo voi avete sentito il messaggio. e questo vuol dire che voi, o persone vicine a voi, hanno subito un destino simile. Anche se con trattamento di favore mi pare id capire.
Ma vabbè.
Quindi dobbiamo andare? quali lance ci sono? domandò con un sorriso, alzandosi in piedi e con una chiave della macchina già al dito.. -
.SPOILER (click to view)Mi pare un dialogo rivolto più a Otto che a Jerome..
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La ragazza da un'occhiata a Zoobo quando quest'ultimo le chiede cosa ci stia facendo la. "Se non mi volete me ne posso sempre andare e tornare a fare gli affari miei eh..." fa un sospiro leggero, inutile dato che non le serve respirare, ma esprime al meglio il suo stato d'animo.
Quando la telefonata inizia, la giovane riprende a fare click-clack sulla sua tastiera, alla ricerca di qualcosa, ma quando sente il nome di Julius decide che è forse meglio se ascolta quella conversazione. Aizza l'orecchio, usando il dono di Auspex per ascoltare quanto viene detto da Julius anche se non è il suo telefono. In fondo, il Sapiente è rinomato per non essere la persona più calma del circondario ed il suo essere un po' boomer lo fa chiaramente parlare ad un volume di voce inutilmente alto al telefono. Come se non bastasse, appena la telefonata finisce, le vibra il telefono, un sms. Inarca leggermente il sopracciglio leggendo quelle parole, alle quale risponde con una semplice emoji di Thanos.
Inutile dire che inarca nuovamente il sopracciglio quando la Rete viene nominata con non-chalance. Fa un piccolo sbuffo ma non è il momento di parlare di un determinato argomento.
Ascolta le parole di Otto e quando tira fuori la fotocellula, Rebecca scuote la testa. "Allora, ho già avuto modo di portarmi avanti con qualcosa, le fotocellule sono estremamente generiche, quindi non ci sono indizi che possiamo prendere da la in nessun modo, sono talmente banali che sono praticamente prive di identificativi di sorta." spiega con calma, aprendo la borsa del portatile che ha vicino i piedi e tirando fuori una fotocellula identica a quella mostrata dal compagno di Clan.
"Ho anche una ricetrasmittente che mi è stata mandata da Julius. Non è utilizzabile ed è stato difficile risalire alla fonte, ma posso confermare che si tratta di attrezzatura militare che non è più in uso ufficialmente dagli inizi dei 2000. La mia ipotesi è che sono state trafugate dall'esercito stesso e che probabilmente i vostri rapitori sono ex-militari di sorta. Non mi stupirebbe come cosa, ma ovviamente aumenta i nostri rischi, in quanto non sono dei semplici civili a caso, ma persone che hanno ricevuto un allenamento e hanno forse addirittura esperienza di combattimento in territori di guerra." insomma, questa è la sua deduzione e non aggiunge molto altro.
Ascolta interessata le parole di Kappa, per aggiungere semplicemente "Se le Lance ci hanno convocato, forse hanno qualche novità anche per te Kappa, vediamo che dicono..." non sembrava molto convinta di quanto ha appena detto, e si vede.
Quando Otto si siede vicino a lei, inarca nuovamente il sopracciglio. "Hai appena detto che ci dobbiamo sbrigare perché le Lance ci hanno convocato e ti siedi? Alza il culo che andiamo." afferma, andando a chiudere il suo portatile con un movimento secco della mano. "Adesso, se qualcuno di vuoi vuole fare il favore di guidare la mia macchina cosi nel frattempo che andiamo dove dobbiamo andare, io comincio ad indagare su questa targa, magari velocizziamo un po' questa ricerca eh?" chiede, tirando fuori le chiavi dalla tasca del suo cardigan, mentre si rimette in piedi.. -
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Otto ascolta con evidente interesse le parole di Kappa (specialmente quando questo cita Artemisia) e così sembrerebbe fare pure Zoobo, anche se l’assenza di muscoli facciali sotto quello strato di stoffa viola rendono di fatto questo aspetto una mera ipotesi.
Le dita della mano del ventriloquo (ovviamente la destra) tamburellano distrattamente sulla superficie impolverata del divano e all’improvviso si fermano…
<< Questa… tipa… che aspetto aveva? Ne conosci il nome? >> Domanda a Kappa, lanciando una rapida occhiata a Jerome. Tira fuori un block-notes molto rovinato con in copertina quella che si direbbe Saylor Moon e prende alcuni appunti con una penna stilografica, seduto placidamente ( << Orsù, non c’è ragione di essere scurrili, sto lavorando! >> apostroferà Rebecca, quando l’altra lunatica lo esorterà ad alzarsi).
Poi quando Kappa fa delle domande sulle lance, l’uomo si limita ad una semplice alzata di spalle. << Temo di non sapere di più a tal proposito di quanto già vi ho riferito. Ovviamente non ho intenzione di suggerirti o peggio ancora di esortarti ad agire in un certo modo… Posso però dirti che noi abbiamo intenzione di presentarci all’appuntamento e se ti dovesse occorrere un passaggio, puoi venire con noi. >>
Quando poi Zoobo rompe il silenzio, lo fa per rivolgersi a Rebecca: << Oggetti dozzinali. E piuttosto anonimi e impersonali per altri tipi di indagine. Per quanto poi la tua ricerca possa essere stata zelante, le conclusioni che hai esposto sono più una mera congettura, per quanto verosimile. La scelta di chiunque voglia mettere le mani su equipaggiamenti e armi di un certo calibro verterebbe in primo luogo su vecchie forniture militari. In quanto all’addestramento dei nostri rapitori, è difficile esprimersi. >>
Segue una “occhiata” d’intesa da parte del pupazzo a Jerome. << Erano certamente stati messi in guardia sulle insidie derivanti da un contatto occhio a occhio con un Fratello, ad esempio. >>
<< Ma sembravano più dei drogati su di giri che dei veri professionisti… >> Conclude Otto, dubbioso.
<< Non possiamo escludere fossero entrambe le cose insieme. Ma ad ogni modo sono solo altre congetture e non ci servono. >>
Una breve pausa e infine: << Otto, avvisa Ambrogio. Qui abbiamo finito. >>. -
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lo smilzo annuiva alle parole di Otto e di zoobo, sebbene non riuscisse palesemente a prendere in considerazione l'idea che Zoobo fosse una persona. O comunque lo guardava davvero molto poco, sebbene rispondesse a entrambe le voci con cenni di comprensione.
mi pare si chiamasse Rosalind. O qualcosa del genere. era sicuramente un riferimento a un libro di vampiri, ma ora non mi ricordo quale. Forse era Bella Swanson.
Quello che so è che cagava fuoco dalle mani. poco e male. quindi a naso direi Tremere. e non l'ho più vista in giro, quindi beh... sapete che si dice dei tremere eh?
a parte che hanno il cazzo grande dico.
Proruppe in una risata sguaiata e senza senso, ma continuò subito dopo, mentre il discorso andava avanti.
mmmh. non saprei concluse infine. i miei sembravano professionisti.
I vostri zecche in astinenza
Magari i primi hanno assunto i secondi?
Del resto sti ghoul non c'hanno granchè da fare quando decidiamo di abbandonarli alla loro vita molle e senza dignità. piagnucolano, fanno casini, scannano famiglie in preda all'astinenza...
...immagino che farsi assoldare da un branco di senzapalle per recuperare una stilla di vitae si sposi perfettamente con la definizione degli stessi, no?
Sorrise sinistramente. un ghigno che non solo faceva capire che tutto quello che aveva appena detto lo pensava, ma che probabilmente l'idea di queste bombe a orologeria viventi lo divertiva anche molto.
Beh, se avete bisogno di un passaggio, andiamo. ho giusto l'auto qua fuori.
Anche perchè immagino che prima o poi i padroni di casa rivorranno i loro salotti.
o i vicini i loro divani. una delle due.SPOILER (clicca per visualizzare)Se volete spostarvi a Fable Street fate pure un'azione conclusiva o comunicatemelo via spoiler. così vi sposterò.. -
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Quel dialogo surreale tra fratelli non morti, stava diventando davvero interessante: tre figli delle tenebre così immensamente diversi, con modi di esprimersi agli antipodi, con stile e portamento assolutamente inconciliabili. Quasi quasi il fatto che qualcuno avesse voluto rapirli per collezione, non gli parve poi così assurdo. Gli venne da pensare che un esemplare come Otto ad esempio, avrebbe potuto avere un valore enorme sul mercato nero. Nell'immaginario degli uomini, i vampiri erano creature misteriose che strisciano nel buio, ma allo stesso tempo eleganti: un pò come Gary Oldman a Londra nel Dracula di Bram Stoker. Chissà cosa avrebbero pensato trovandosi di fronte ad un malkavian ventriloquo con sdoppiamento della personalità.
Sentendo le parole di Kappa e i mugugni di Zoobo, a Jerome tornò alla mente la tipa schizzata del camion: i suoi occhi feroci e fuori di testa, che sottolineavano la sua resa alle debolezze e tentazioni degli umani. Le sue minacce e il tono borioso con cui le elargiva... In generale, tutti i mortali che dispensavano morte e rischiavano la propria breve vita per farlo, venivano etichettati da Jerome come dei falliti. Quando vivere ti porta a disprezzare la vita, la vita stessa perde senso. Ma cedere sotto i colpi di un'esistenza difficile, non giustifica il recare danno a chi dalla vita può ancora ricavarci qualcosa.
Direi che l'unico modo per scoprire cosa vogliano dirci, sia quello di andare da loro. Che aspettiamo? disse rivoglendosi ai presenti.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Confermo di volermi spostare, come lasciato intendere dalla mia risposta precedente.
Otto/Zoobo (e immagino Jerome) si farebbero sempre scarrozzare da Ambrogio, in modo da avere a disposizione più auto nell'eventualità ci si dovesse nuovamente dividere a breve.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Per me ci si può spostare tranquillamente. Rebecca offre le chiavi della propria macchina se qualcuno vuole guidare in modo che lei possa fare ricerche sul laptop nel frattempo, ma se nessuno accetta la proposta ovviamente guida lei da sola.
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