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Valery e Corey lasciarono signora e aiutanti per ricongiungersi al resto della compagnia.
Jacob, nel frattempo, aveva suonato al citofono spacciandosi per un fattorino della pizzeria.
La risposta che arrivò dall’altro capo del citofono, però, non era quella che si attendeva:
Mr. Sanders?
...Strano, non c’è questa confidenza.
E poi, dopo qualche attimo di esitazione:
Mi dispiace, non posso farla entrare.
E Tabitha, o chi per lei, chiuse il citofono.
Rimaneva la possibilità di suonare ad altri vicini, sperando fossero in rapporti migliori con Sanders.
Ogni campanello in più che suonavano, però, aumentava il rischio di mettere in allarme il palazzo.SPOILER (clicca per visualizzare)2021-10-25 06:56:07 Jacob rolls 5 dice to Persuasione+Sotterfugio (used willpower) 1,5,3,2,10 [1 success]
2021-10-25 06:56:38 Tabitha rolls 3 dice to Percezione+Sotterfugio 2,6,7 [2 successes]
Reminder: Valery ha speso 2 punti Forza di Volontà, Jacob ne ha spesi 3, Jon non ha spesi.
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~
Quest HumanityJacob serrò le labbra appena, sbiancandole in una smorfia di frustrazione. La sua pazienza stava venendo messa a dura prova quella notte. "Ragiona. Focus. Suonare alla vicina aveva un'alta possibilità di riuscita ma a quanto pare questo idiota non era l'anima delle feste e non ha socializzato. Perseverare nel suonare a Miss Rocelyn oramai aveva un'altissima possibilità di insuccesso. Maledetta Tabitha! Potevi rispondere e accendere una fiammella di speranza per il futuro in questi tempi così alienanti..." increspò la fronte mentre quel flusso di coscienza prendeva piede silente dentro di lui poi sgranò gli occhi tornando a concentrarsi sul problema "Quindi Mr. Sanders è molto probabile che non si sia fatto amicizie nello stabile. Sicuramente più si sale in alto, più la visuale sarà migliore e più gli appartamenti costeranno e saranno per un'elite di persone. Selezione. Forse è per questo che quella stupida bitch non ci ha fatto entrare... non capisce il dramma che prova un povero pizza guy nel dover consegnare la sua pepperoni prima che si freddi... ma anche i ricchi possono capirlo se vedono questo dramma titanico come un anello fondamentale di un business. Un business fatto di tempo, efficienza e di customer care. Ma se gente come tabitha è troppo stronza o troppo ricca per sviluppare empatia per un povero lavoratore dipendente pagato meno di 10$ l'ora lordi... sicuramente scendendo di piano la situazione muta radicalmente e possiamo fare breccia in gente comune che troverebbe conforto nell'aiutare con un piccolo gesto qualcuno in difficoltà. Ma nemmeno troppo basso, non sia mai che si innescasse un senso di pericolo essendo troppo vicini all'ingresso..." socchiuse gli occhi e inspirò istintivamente come a voler far trovare ordine e poi luce a tutto questo flusso di pensieri che all'esterno era durato pochissimi istanti . Riaprì gli occhi, e con fare risoluto suona un campanello al 14 piano. Il più consumato dei tre.SPOILER (clicca per visualizzare)Colore verde = pensiero. -
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Guardai quasi concupiscente l'espressione meditabonda del ventrue, trovando molto affascinante il suo atteggiamento fermo e risoluto, così sicuro e deciso da non scoraggiarsi davanti al primo ostacolo e pronto a riprovare trovando soluzioni uguali e diverse, tanto da farmi correre un brivido di piacere lungo la schiena. Mentre J metteva insieme un piano nella sua mente, che poi lo portava a premere un nuovo bottone della pulsantiera, mi dovetti costringere a distrarmi per non assaggiarlo proprio in quel momento, appagando quelle che sono le mie giuste pretese su un maschio di quel carisma Odio quando queste stupide regole vanno contro i miei interessi... tsk! non sopportavo quando qualcosa si frapponeva fra me e ciò che volevo e così decisi di riflettere meglio su quello che avevamo scoperto quella sera Allora Wesley è stato trasformato e per creare un vampiro bisogna innanzitutto uccidere l'umano bevendo tutto il suo sangue e poi dandogliene un poco del proprio. Lo stesso giorno era stato invitato a cena da Alex e quel tizio morto. mi era indifferente se si trattasse realmente del ragazzo o dello scopamico o altro e comunque, anche da viva, non avevo mai dato un nome ad una bistecca, quindi perchè cominciare a farlo da morta? Solo perchè sapevo che si chiamava Robert James Gurski non significava che dovesse importarmi. Da quello che ho capito dai fatti, Wesley è stato abbracciato ieri e, presumibilmente, gli è stato dato abbastanza sangue per sostentarsi fino al prossimo risveglio senza far follie, direttamente o indirettamente magari lasciandolo in un punto con degli animali ma ero conscia che a riguardo sarebbe stato meglio controllare i giornali di domani per capire se ci fossero state aggressioni impreviste oltre a quella a cui avevo appena assistito, oppure una strana scia di aniamali morti. Il fatto che comunque non si sia nascosto e non abbia cercato di rimanere nell'ombra mi fa pensare che non gli deve essere stato spiegato nulla a riguardo di che cosa è diventato, cosa che mi porta a ritenere che l'abbraccio sia stato dovuto a fattori istintivi per qualche motivo non chiaro. Il che significava che il sire poteva averlo abbracciato per un motivo che andava dal puro diletto al rimorso di star uccidendo Altrimenti avrebbe dovuto aver paura o il desiderio che il vampiro che lo ha mutato si potesse ripresentare alla sua porta. Una volta abbracciato è andato in torpore ed Alex, durante il giorno, lo deve aver invitato a cena a casa sua. Inizialmente aveva detto di no perchè si sentiva scombussolato, quindi stava subendo gli effetti della trasformazione in vampiro e non capiva di cosa avesse appetito, poi però ha deciso di muoversi lo stesso, prendendo troppo poco sul serio la sua condizione, già annunciando però che non ci sarebbe stato per cena. Infatti il primo messaggio, lasciato quando Alex non lo poteva ascoltare, dava responso negativo, mentre il secondo, magari ascoltato proprio al rientro a casa in diretta e con ancora la chiave nella serratura, diceva l'esatto opposto. Quindi lui era già conscio che qualcosa in lui era mutato, ma probabilmente non voleva accettarlo pur se il senso di fame lo aveva! Affamato deve essere andato a casa di Alex, la quale si è tagliata con il coltello mentre affettava le carote. La bestia ha preso il sopravvento e lui ha dissanguato prima lei, bevendo più del dovuto seppur non completamente, e poi il tizio morto da poco, accorso per fare l'eroe e brandendo la statuetta in mano. Sanders è riuscito a staccarsi prima di togliere la vita anche all'altro, ha quindi bevuto solo qualche sorso e per il resto quel tizio è restato a dissanguarsi sul pavimento. Forse era inorridito da quanto aveva fatto? Magari ha chiamato lui il 911? Non riesco a capire come altrimenti Clarence sia riuscito ad essere informato dell'attacco alla Masquerade, dando il tempo a Reyers e noi di arrivare prima della polizia e iniziare a pulire mi grattai il capo, quasi ne avessi davvero la necessità, ma il prurito era solo immaginario e dovuto ai tasselli mancanti Magari durante il tragitto ha dovuto guarire le proprie ferite o forse usa il sangue senza saperlo, tutto può essere, però di certo aveva ancora la necessità di nutrirsi. è tornato a casa da poco, spaventato per tutto quello che ha fatto, messo in gabbia per qualche motivo deve essersi fiondato sulla stronzetta che gli ha usato contro lo spray al peperoncino... ma funziona anche contro di noi? Ci irritano queste cose? Devo assolutamente provare il mio su qualcuno pensai guardando di sottecchi Jon, ma questa era una questione che poteva aspettare. Inoltre cercai di ricordare se su quella ragazza vista poco fa c'era qualcosa che potesse attrarre così tanto un fratello da farlo ricadere nel desiderio di nutrirsi. Magari Sanders aveva commesso questa ennesima idiozia proprio perchè stimolato da qualche cosa esterna e non la mera paura... SPOILER (clicca per visualizzare)master io ho dato per scontato che tutto quello che abbiamo scoperto ce lo siamo scambiato e lo conosciamo, se mi sbaglio correggo
Comunque mi cerco di concentrare per capire se la donna aggredita aveva qualcosa di utile da sapere. -
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Jacob suonò un campanello a caso del 14o piano, con suscritto:
Belinski - Cohen
Dopo qualche secondo, una voce di ragazza rispose:
Chi è?
Il tono della voce era un po' incerto, impacciato. Sembrava che la ragazza stesse parlando con qualcosa in bocca.SPOILER (clicca per visualizzare)@Valery: bene la ricostruzione. Non ti viene in mente nient'altro da chiedere alla donna.
Anche Kitter ha deciso di abbandonare il forum quindi, a meno che non cambi idea, siete rimasti in due. Forza e coraggio.. -
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Una donna? pensai non appena sentii quella voce, chiedendomi se non fosse il caso di cogliere la palla al balzo. Dovevo decidere in pochissimi secondi e mi buttai anticipando il bel ventrue al mio fianco senta... scusi qui fuori c'è un tipo strano che mi segue e mi fa paura... io... non sono di qui... mi può aprire? La prego, solo il tempo di chiamare un taxy o che quel tizio se ne vada via... è notte e... io sono sola qui fuori, non vorrei che oltre ai fischi e quei commenti.. ecco.. non vorrei che lui passasse ad altro... per favore! balbettai con voce disordinata e poco lineare, passando da un timbro basso e veloce ad uno basso e preoccupato, come se anche alzare troppo il volume della voce potesse essere un modo per farmi scoprire o indurre il maniaco a farsi avanti. Volevo far leva sul tipico dramma di una donna che non può mettersi un'abito che gli da un po' più di autostima senza trovarsi animali sbavanti attaccati al culo. Come fanno gli uomini a non capire quanto questo atteggiamento faccia paura? Un estraneo, spesso pesante il doppio di noi donne, che si avvicina con quello sguardo! Quegli occhi che sembrano dire "o ci stai o ci stai"... maledetti porci! il dubbio mi venne spontaneo, ovviamente perchè come grande attrice mi sapevo immedesimare alla perfezione nel ruolo che avevo scelto di far mio SPOILER (clicca per visualizzare)@Ater: meglio pochi, ma buoni!!
@Tutti: scusate se scrivo prima non rispettando i turni, ma ho pensato che fosse un'occasione ghiotta per Valery. -
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~
Quest HumanityIl citofono rispose alla pressione, di rimando. Jacob aprì la bocca come a voler dire qualcosa ma Valery si inserì prima che potesse dire alcunché. Richiuse la bocca e non proferì parola. "Mossa azzardata... speriamo che oltre alla porta non vada ad alzare il livello di attenzione nel condominio. Una cosa alla volta, comunque." pensò e allungò la mano in direzione del portone, in attesa.. -
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Dopo svariati, lunghissimi secondi, il portone d’ingresso si aprì con un “Buzzzzz….” e la donna dall’altra parte del citofono rispose un po’ balbettante:
S…sì, va bene.
La voce, titubante e un po’ spiazzata, era quella di una giovane ragazza, ma l’escamotage di puntare sull’empatia femminile aveva funzionato.
Corey disse a quel punto: Io faccio il palo.
Gli altri Fratelli poterono così entrare finalmente nel palazzo, dove l’ascensore li avrebbe portati al ventiseiesimo piano – quello a cui, a giudicare dal citofono, abitava Sanders.
E in effetti, giunti al 26. Piano, Valery, Jacob e gli altri videro solo due appartamenti: il primo targato “R. D. Bashir” e il secondo “W. Sanders”.
La porta, però, era chiusa.
Oltre l’altro appartamento e la tromba delle scale, c’erano poi due finestre che davano entrambe su un terzo lato dell’edificio.. -
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Adoravo le mie Yves Saint Laurent, anche se erano un'imitazione di quelle originali. Quando le riuscii a comprare, impresa non facile visto che ero dovuta passare attraverso non pochi passaparola per poterle infine indossare, rimasi per parecchio tempo con i piedi in alto e la schiena distesa sui cuscini del divano, ad ammirarle. Erano favolose e la mia mente era totalmente rapita, non riuscendo nemmeno ad immaginare quanto sarebbero state più comode quelle vere e dal valore cinque volte superiore ai 250 $ con cui avevo pagato le mie. La scelta dell'ascensore fu dunque ovvia, non volendo che la suola ed il tacco dolessero di quella marcia forzata che mi aveva portato dalla donna piagnucolante alla cabina dell'ascensore e quindi su fin da quel piantagrane che mi aveva già dato noia da molto. Mi avvicinai all'unica cosa buona di quella situazione, mettendogli una mano sul petto così da avere un contatto e sentire il gonfiore dei pettorali di un ricco rampollo della buona società ti prego di scusarmi mio caro Jacob, non volevo intromettermi nei tuoi piani, ma ho pensato che la timida voce di una donna fosse più appropriata di quella di un uomo del tuo carisma sorrisi gentilmente, lascindo le dita ad indugiare sulla sua cravatta, mentre l'anulare e il mignolo si permettevano il contatto con la camicia bianca. Il ventiseiesimo piano stava arrivando, ma, prima che le porte si aprissero, gli dissi per quando le porte si apriranno me ne resterò dietro di te, non temere ritrassi la mano e quindi lasciai che fosse lui protagonista della nuova scena. Non mi importava di Arthur, non al momento quanto meno, visto che era una persona silente e che arrivare a farlo sbottonare sembrava più impresa da nerd delle pietre che da me, una divina. Jon non lo calcolavo proprio, i suoi muscoli di barbone avrebbero fatto comodo nel momento della rissa, ma non nel momento del dialogo e, cosa più importante di tutte, non mi aveva ancora chiesto scusa per il suo inaudito comportamento da cafone. SPOILER (clicca per visualizzare)Master una precisazione per favore, calcola che io lo vado proprio a vedere mentre la porta è chiusa e stiamo cercando di farci aprire da Sanders, questa frase: "c’erano poi due finestre che davano entrambe su un terzo lato dell’edificio." significa che c'è un altro modo per uscire ed entrare nello stabile?
Mi spiego meglio, come passaggi ci sono le scale che salgono e scendono + l'ascensore. Questo terzo lato dell'edificio che ci viene mostrato dalle due finestre invece potrebbe essere una via di fuga, ad esempio camminando sul cornicione si arriva ad una zona con scale antincendio o cose simili? Grazieeeee. -
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
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~ Scheda ~
Quest HumanityAnnuì alla donna accennandole un sorriso di rimando. Sorriso tirato che faceva trapelare un po' di tensione via via che l'ascensore si avvicinava al piano di Sanders. Una volta giunti a destinazione Jacob si guardò intorno cercando di studiare la situazione o se sul piano ci fosse traccia di qualche videocamera di sicurezza. In questo caso l'avrebbe segnalata ai compagni. "Jon, sporgiti alla finestra e vedi se fuori c'è la possibilità di accedere dall'esterno all'appartamento. Magari un cornicione o comunque la possibilità in base alla tua prestanza ed esperienza di raggiungere piu' o meno agilmente la finestra. In caso prova per favore a controllare la situazione in casa dall'esterno." bisbigliò al compagno "io sento se dalla porta c'è qualche rumore che possa farci capire lo stato di agitazione di Sanders e cosa stia facendo." aggiunse indicando la porta dell'appartamento per poi voltarsi verso la donna "Valery, per favore posizionati vicino la porta del vicino e tappa con la mano lo spioncino. Non vorremmo impiccioni in caso di trambusto. Che chiaramente cercheremo di evitare. Tu comunque avvisa se senti qualcuno avvicinarsi alla porta o se noti l'ascensore muoversi". -
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Aperte le porte dell’ascensore, Jacob, Valery, Arthur e Jon si ritrovarono sul pianerottolo del ventiseiesimo piano.
Da una parte l’appartamento di Sanders, dall’altra quello di Bashir, poi la tromba delle scale con l’ascensore e le finestre che davano verso l’esterno del palazzo.
Valery, a cui si unì Jon dopo qualche istante, rivolse la propria attenzione alle finestre, accertandosi che non c’erano – almeno lì – scale antincendio.
C’era invece un cornicione, ma era molto, molto stretto: non più di una trentina di centimetri di larghezza. Usarlo per arrivare all’appartamento di Sanders era possibile ma difficile.
E soprattutto era rischioso: perdere l’equilibrio e cadere giù avrebbe significato fare un volo di sessanta metri e più.
Jacob si guardò intorno, non scorgendo telecamere di sicurezza.
Quindi si accostò alla porta per capire se all’interno dell’appartamento vi fosse qualcuno e cosa stesse succedendo.
Rimase diversi secondi così, ad ascoltare, ma dall’interno della casa – gli parve – non proveniva nessun rumore.
Cosa ne era stato di Sanders?SPOILER (clicca per visualizzare)2021-11-10 07:26:32 Jacob rolls 2 dice to Perc + Consap 3,5 [failure]
Prego.. -
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Aggraziata e sinuosa come una dea, mi muovevo verso la finestra, lasciando spazio al bel ventrue di fare quanto doveva fare per entrare nell'appartamento di Sanders. Guardai oltre il vetro, prima nella profondità del cielo blu notte e poi, con più precisione e meno romanticismo, verso il cornicione. Rabbrividii al salto sottostante, lasciando dunque l'espressione da affranta Marilyn Monroe e avendo, per qualche secondo, il volto segnato da una paura degna di una star che presta sè stessa al grande maestro Hitchcock. Ciò che però più mi disturbò era però la presenza di quel cafone vicino a me, che si era permesso di occupare il mio stesso spazio ancor prima di professare sentite e dovute scuse. Andai subito via di lì, non volevo che la sua puzza mi restasse sui vestiti. Così mi recai vicino a Jacob, lasciando Jon di guardia ad appurare se la finestra si potesse aprire, cosa di cui dubitavo visto che ci trovavamo al ventiseiesimo piano. Guardai con espressione interrogativa il sangue blu, aspettandomi da lui indicazioni su cosa fare. Misi al contempo le dita della mano sul legno della porta, dando una leggera pressione tanto per capire se si potesse aprire per imperizia del nostro braccato, ed inoltre guardai l'ambiente della porta con maggior cura SPOILER (clicca per visualizzare)Uso Auspex 1 e guardo per terra o sulla porta se c'è qualche traccia ematica o di altro tipo.. -
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
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~ Scheda ~
Quest HumanityTese l'orecchio ma non sentì nulla. Si indicò l'orecchio e poi agitò il dito a mo' del no. "La porta è chiusa. L'uomo per essere entrato fin qui deve aver riacquistato un attimo di lucidità, forse. Potremmo sfondare la porta ed entrare. Farebbe rumore. Ma che sia lucido o meno, bussare porterà comunque ad una sua reazione.. A questo punto tanto vale..." pensò silente in pochi millisecondi mentre alzava lo sguardo sulla donna "per favore resta vicino la finestra... se vedi qualcuno uscire, cerca di convincerlo a non far cazzate." bisbigliò nella sua direzione Sguardo che si spostò su Jon "spostati dalla visuale dello spioncino... non farti vedere ma resta a portata d'azione.". Aspettò che i compagni si spostassero secondo le sue indicazioni e qualora questi lo avessero fatto senza obiezioni, avrebbe alzato la mano destra andando a suonare il campanello.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)master io vorrei rispondere a Jacob, ma prima vorrei capire se noto qualcosa nella zona della porta
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Valery si spostò dalle finestre alla porta, aguzzando lo sguardo in cerca di traccie di sangue.
Ed effettivamente, sulla maniglia della porta, un po' anche sulla porta stessa, qualche traccia di sangue c'era: poca roba, appena percepibile, ma la maniglia era stata aperta da qualcuno che aveva la mano insanguinata.
Impossibile capire se il sangue fosse quello di Sanders o di altre persone.
Nel frattempo, Jon osservò:
C'è un cornicione fuori dalla finestra, ma non ci sono maniglie per uscire.
Bisognerebbe sfondare la finestra.
Per poi spostarsi più verso l'interno, secondo le indicazioni di Jacob.
Il quale decise di suonare il campanello dell'appartamento di Sanders.
Passarono diversi secondi, ma la porta non si aprì. Né dall'interno dell'appartamento provenivano suoni che indicassero una reazione al suono del campanello.
Cosa ne era stato di Sanders?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Master il sangue è fresco? Tipo se è liquido lo dovrei capire anche grazie ai miei sensi amplificati, o no?.
Appartamento di Wesley Sanders |
