-
.
Ascoltò con attenzione la ramanzina di Jax, evitando di rispondere o di lasciar trapelare una qualsiasi emozione mentre questi lo metteva in guardia sulla sua avventatezza.
E non aveva tutti i torti, dopotutto: altre persone in passati gli avevano già detto che era un tipo troppo impulsivo. E che non tutto si risolve con la violenza.
Su quest'ultimo punto, Ethan era piuttosto in disaccordo, ma non disse nulla al riguardo. Dopotutto il suo mentore gli stava dando dei consigli, ed era suo dovere farne buon uso. Qualche anno prima, il diligente Bielsky avrebbe preso appunti con attenzione, riportando quasi parola per parola quello che gli veniva detto... ma da allora era passato molto, molto tempo.
Quando il discorsetto "Non fare lo stronzo, Ethan" fu terminato, il Brujah sospirò, e annuì. Poi, passando bruscamente a un altro argomento, chiese:
"Dovrei sapere qualcosa su chi conta in città ? Il principe. Non so che tipo è, nè che aspetto abbia. Stesso discorso per lo Sceriffo. Siamo in buoni rapporti con lui e le Lance ? Ci sono arpie che dovrei conoscere o che dovrei evitare ?"
Fece una pausa, trattenendo a stento un sorriso cattivo, e puntò dove voleva davvero arrivare. "E dei nemici ce li abbiamo ? Sabbatici, nemici di clan, ricercati dallo sceriffo. Chiunque."
Come aveva appena detto Jax, i problemi si possono risolvere in modi ben più efficaci e meno appariscenti. Forse era vero... forse. Ma violenza o no, c'erano un mucchio di faccende da sbrigare, e gli sarebbe dispiaciuto non essere della partita.
. -
.
Strinsi le spalle mentre l'ascoltavo, come a sottolineare che ci fosse ben poco da dire a riguardo.
Per quanto riguarda il Principe, non c'è molto da dire, non si fa vedere quasi mai in giro ed è davvero difficile risucire a parlarci. Da quanto so è una tipa piuttosto schiva e riservata, reputo piuttosto difficile che tu possa averci a che fare prossimamente.
Lo Sceriffo è Susan Miller, una Ventrue, per quanto all'occhio sembrerebbe tutt'altro. In generale ben pochi sono in buoni rapporti con lei, ma penso di potermi mettere in quella lista. Non creare casini e non romperle i coglioni, e non avrai problemi.
Lance ed Arpie sono tante ed ognuna segue il proprio tornaconto, per cui se proprio non puoi evitare di averci a che fare sta sempre in guardia perche non sei che una pedina sacrificabile per loro..
Una breve pausa per consentire ad Ethan di memorizzare quelle informazioni.
Per quanto riguarda i nemici, certo, ce ne sono. Quanti ne vuoi. Sabbatici, Lupini, Cacciatori e chi più ne ha più ne metta. Ma se vuoi che la tua immortalità rimanga tale ti consiglio di evitare di averci a che fare.
Dal poco che so di te, sei molto giovane. Posso immaginare quanto potente tu ti possa sentire nella tua nuova condizione, ma non pensare di essere abbastanza forte da fare l'eroe... Neanche per un momento. Puoi fare la differenza, lavorando sodo e aiutandoci a creare una società migliore tanto per gli umani quanto per i fratelli...
Oppure puoi decidere di fare il giustiziere mascherato, e diventare cenere dimenticata nel giro di pochi giorni.
Allargai le braccia come a dire "a te la scelta".. -
.
Dunque il principe era una lei. E naturalmente si faceva vedere poco in giro. Se il fatto che fosse una donna lo colse un pò alla sprovvista, la seconda parte invece non lo stupì affatto. Era esattamente come si aspettava che fosse il principe di una città abbastanza grande come quella.
Personalmente, dubitò mai che l'avrebbe vista di persona, a meno che non si fosse ficcato in qualche guaio più grande di lui. Si, in effetti le chanches erano minime. Forse era meglio così.
Anche lo Sceriffo -figura che invece gli avrebbe fatto piacere incontrare- era una femmina. Ma non fu questo a fargli alzare un sopracciglio di disappunto davanti a Jax: Era una... sangue blu ? Una di quegli snob dediti alla raffinatezza come scopo di "vita" ?
Non che Ethan avesse problemi con qualcuno di loro, ma l'accostamento tra il ruolo e il clan gli sembrò piuttosto improbabile. Tuttavia, non fece commenti al riguardo, e si ricompose subito dopo mentre il suo Mentore proseguiva con il discorso. Si limitò a commentare con "Ricevuto." Al suggerimento di non rompere i coglioni.
Quando il resto del discorso Tieniti-Fuori-Dai-Guai fu terminato, Ethan sospirò visibilmente, ed unì le proprie mani sul tavolo.
"Voglio essere molto chiaro con te, ed evitare che ci siano equivoci tra noi. Nel Duemilaquindici stavo arrestando un tizio in un vicolo nel Metairie. Quella sera stavo lavorando da solo, e non avevo colleghi a coprirmi le spalle. Un amico di quello che stavo ammanettando mi arriva alle spalle e mi spara a bruciapelo con una quarantacinque ACP proprio qui, sul bordo del giubbotto."
Disse, indicandosi con il palmo della mano la spalla sinistra, appena sopra il cuore.
"Stavo morendo in quel vicolo, e tutto quello che mi restava era la rabbia, il rimpianto e la paura. Poi è arrivato... l'abbraccio."
Si prese qualche secondo di silenzio, fissando il vuoto davanti a sè mentre i ricordi di quell'evento gli tornavano addosso come una secchiata di acqua calda. Poi, come riprendendosi, si affrettò ad aggiungere:
"Lo so cosa vuol dire essere vulnerabili, e com'è ficcarsi in una situazione rischiosa. Non voglio che succeda di nuovo. Non lo farò succedere. Potrei darti l'impressione di essere uno di quegli idioti alla The Punisher, che credono di essere il nuovo sceriffo in città. Non sono quel genere di esaltati."
Sorrise, tra se e se. "Ma credo di poter fare la mia parte perchè il sistema in cui viviamo funzioni. Non da solo. Forse non secondo regole stabilite da me. Ma è tutto quello che so fare. È quello che sono."
Finito quello che aveva da dire, si rilassò sullo schienale della sedia. Era stato... faticoso. Non si apriva con qualcuno da un sacco di tempo, e si accorse che la cosa gli pesava più di quanto credesse. Ora che aveva detto la sua a Jax, gli parve di essere leggermente più leggero, nell'animo.
Non era male, in fin dei conti.. -
.
Ascoltai con attenzione ed interesse il suo racconto, alzando il sopracciglio quando si soffermò sulle dinamiche della sua dipartita.
Beh, si direbbe che la vita ti abbia dato una dura lezione
Affermai poi, qualche secondo dopo che ebbe terminato di parlare.
Spero per te che quell'esperienza ti abbia insegnato qualcosa. Specie nel nostro clan, è abbastanza comune trovare fratelli con esperienze simili alla tua.
I tuoi intenti sono nobili, e li rispetto.
Mi presi una pausa, durante la quale estrassi dalla tasca un pacchetto di sigarette logoro e ne portai una alla bocca.
E ti dirò, io voglio di più.
Non mi basta "far funzionare il sistema"...
Voglio migliorarlo.
Accesi la sigaretta e ne assaporai una boccata, inspirando ed espirando lentamente il fumo.
Te mi sembri un tipo a posto, sveglio, pronto a sporcarsi le mani se e quando serve, con una buona morale e validi principi. Mi auguro tu sappia essere anche un fratello leale.
Magari un giorno se la cosa ti interessa potresti entrare a far parte del mio Club, chissà...
Presi un'altra boccata, sfruttando quel momento per studiare le reazioni di Ethan a quelle mie parole.. -
.
Però, senti senti. Un tipo intraprendente.
Migliorare il sistema... non era mai stato qualcosa di facile PRIMA, e non doveva esserlo certamente ADESSO. Tuttavia, fissando Jax negli occhi, Ethan aveva come l'impressione che ci fosse un piano, dietro quella frase così vaga. O almeno un'idea.
Ma si trattenne dal chiedergli ulteriori dettagli. Glieli avrebbe dati lui a tempo debito, e non era quella la serata adatta per mettere troppa carne al fuoco.
Le uniche reazioni che si concesse, al discorso del Mentore, fu quando si parlò di Lealtà verso il clan. Annuì con un lieve cenno della testa, con l'aria di qualcuno per cui certe cose non erano nemmeno in discussione.
Il Clan era come una specie di seconda famiglia, secondo lui. Certo, al suo interno c'erano degli stronzi come in qualunque albero genealogico, ma malgrado ciò era qualcosa su cui il Brujah faceva molto affidamento.
Perchè lo sapeva: da solo non sarebbe arrivato lontano, e se lo sarebbero mangiato in un solo boccone lì a New Orleans. Era così anche prima, da vivo. Il gruppo è sempre più forte del singolo. Sempre.
Le stronzate alla The Punisher, dove un solo imbecille smantellava intere gang malavitose, funzionavano solo ed esclusivamente alla TV via cavo.
"Da soli siamo poca cosa. La nostra forza sono i compagni che ci coprono le spalle. Lo capisco."
Poi socchiuse gli occhi, guardingo. Curioso. Si sporse leggermente verso l'interlocutore, ed aggiunse "Un Club ? Sembra interessante.". -
.
Lo è...
Confermai, portando los guardo verso il bicchiere, per poi rimanere qualche istante in silenzio, come se stessi pensando o ricordando qualcosa.
Ripresi a parlare solo quando il silenzio via via più rumoroso mi riportò sul momento presente.
E'come hai detto, i compagni, la fedeltà...
Ma... Il discorso come sempre è più complesso, diciamo..
Iniziai a far girare il bicchiere tra le dita, distrattamente, mentre la conversazione si faceva più confidenziale.
Beh.. Se ti dovesse mai andare di essere dei nostri, mi trovi qui.
Certo, non sarà semplice entrare, ma credo potresti trovarti bene con noi!. -
.
A un certo punto della loro conversazione, Ethan parve rilassarsi un pò. Arrivò persino ad accennare un sorrisetto tra sè e se. Finora era andato bene, quel loro primo incontro... e c'erano diversi punti niente male su cui sarebbero tornati in futuro.
"Va bene, Jax."
Prese il celulare, controllò l'ora. Poi gettò uno sguardo appena sopra lo schermo, diretto in faccia al suo mentore. Tornò sullo schermo e aprì la rubrica. Una linea lampeggiante gli segnalava che era pronto a mangiarsi i numeri digitati, e a salvarli sotto il nome di JAX.
"Mi dai il tuo numero di cellulare ? Just in case, lo sai..."
Era importante avere un contatto con lui. Comunicare in fretta informazioni, idee, appuntamenti. Quella sera aveva avuto fortuna a trovarlo al bar al primo colpo, ma probabilmente non sarebbe successo una seconda volta.
Poi, dopo mezzo minuto di silenzio perso nei propri stessi pensieri, aggiunse "Ho ancora un sacco di lavoro da fare. Sarà una lunga notte. Se non hai bisogno di me già da ora, tolgo il disturbo."
Eh già... c'erano i mobili da riportare al suo appartamento. Chissà dove avrebbe potuto trovarsi un noleggio furgoni aperto di notte ?. -
.
Ma certo, è meglio avere i rispettivi contatti..
Commentai laconico prima di dargli il mio numero.
Per ora non ho nulla per le mani, prenditi pure il tuo tempo per ambientarti e sistemarti... Di lavoro da fare ce ne sarà, non temere.
Per qualsiasi cosa sai come contattarmi ora, edDovessi avere qualche lavoretto per te, ti farò sapere.
Mi alzai qundi in piedi, sottolineando il fatto che l'incontro si potesse considerare concluso.
Benvenuto a New Orleans!
Aggiunsi quindi amichevolmente sorridendo soddisfatto, mentre gli porgevo la destra in cerca di un'amichevole stretta di mano.. -
.
Le dita segnarono i numeri uno dopo l'altro, salvando il prezioso contatto in rubrica.
Altrettanto preziosa era la promessa di trovare qualcosa da fargli fare: quello era il primo gradino per il suo ingresso in città e nel Clan. E quella sera, lui lo aveva appena scalato. Ora c'era solo da darsi una sistemata, aspettare la sua occasione e cercare di non fare casini.
Si alzò in piedi poco dopo Jax. Risoluto, ripetè ancora una volta il concetto: "A disposizione, quando vuoi..."
poi strinse la mano del Mentore, con energia. "... e grazie."
Anche se quella era la sua città dalla nascita, era proprio vero: quello era un benvenuto a tutti gli effetti. Rispetto a prima, tutti gli equilibri, le priorità e le regole di ingaggio cambiavano. Era... un nuovo inizio, per lui.
Si diresse verso ingresso del locale con un certo senso di soddisfazione. Fece un cenno di saluto verso il Barman, nel caso lo stesse osservando, e poi guadagnò l'uscita.
Ed ora... toccava pensare al trasloco. Ci avrebbe messo almeno due sere a riportare tutti i mobili a casa. La sua seconda notte in città sarebbe stata, come quella prima e (probabilmente) quella dopo, una LUNGA notte.SPOILER (clicca per visualizzare)Chiedo il Permesso di aggiungere nella sezione EQUIP il numero di Jax nella rubrica del cellulare..
Role autonoma tra Jax O'Neill ed Ethan BielskyLarry Flynt's Hustler Club |
