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Un anacronistico come me sarebbe portato a credere che in questi decenni di rivolta informativa non sia tanto il tubo catodico a farla da padrona, quanto la rete internet. Blando cenno al computer spento sulla scrivania. Il suo intento è lodevole, soprattutto se e quando verrà seguito da dei fatti...ma le consiglio di aggiornarsi, Black. Posò gli occhi vacui sul giovane. Noi siamo eterni, questo è vero...ma se il mondo si evolve dobbiamo stare al passo.
Per William fu come uno schiaffo in pieno viso. Era una correzione semplice, ma che portata dall'Anziano pesava come un macigno. Inoltre toccava il suo ambito, tra tutti...
Ma non l'ho chiamata qui per darle dei buoni consigli, signor Black. Duchamp si fece più indietro con la sedia, comodo sulla schienale. Qualche giorno fa mi è giunta voce che il Clan Tremere avesse acquisito un favore Maggiore da un Patrizio, in circostanze che tutt'ora non mi risultano ancora molto chiare. Gonfiò appena il petto, più con la stizza che con vera e propria aria. Come avrà già capito è un debito che la riguarda e che ho immediatamente riscosso...
Lasciò in sospeso la frase, placido.
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Iniziamo bene! ..............Se non altro è venuto subito al punto penso riprendendosi dagli appunti del patrizio
Il vampiro rimase calmo e composto, impassibile; mantenne il suo tono di rispetto verso l'anziano e rispose:
Corretto Primogenito, se mi consente posso dire che preferisco essere in debito con lei piuttosto che con un "Tremere"; fece una brevissima pausa come a voler trasmettere il massimo rispetto possibile in queste parole e concluse dicendo se è interessato alle circostanze posso spiegargli tutto l'accaduto, oppure mi dica se posso rendermi utile in qualche modo.
William pur rimanendo calmo e cercando di essere ottimista, inizio a pensare di essere finito dalla padella alla brace e che stava iniziando una altra nottata di merda di cui non si sarebbe dimenticato da li a breve.. -
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Duchamp poggiò piano le mani sulla scrivania, tendendo appena il collo e guardando il giovane con sguardo via via più imbrunito. Non aveva affatto gradito quel saltare a piè pari di Black, come un bimbo che dopo essere stato redarguito fuggiva lo sguardo del padre. Mh. Si schiarì la gola, null'altro.
Dopo un interminabile silenzio il Primogenito riprese parola. I Favori sono una valuta strana, quello che per uno non è altro che una vana promessa su carta è per altri una comoda stilettata. Socchiuse appena la mano destra, la punta dell'indice flessa a carezzare il legno smaltato. E a quel punto non resta che spingere la lama nel fianco. L'occhiata dell'Anziano era scesa sulle venature della scrivania, ritagliandosi qualche secondo per pensare.
Non ho interesse a stringerle un cappio al collo con questo debito, Black. Una blanda rassicurazione la sua, snocciolata con tono distante. Mi verrà in mente un modo per cancellare il suo debito, senza dubbio - ma prima...si, mi racconti pure cosa è successo.. -
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"Positive Thinking" questo era uno dei tanti nomi dei corsi a cui aveva partecipato William durante la sua vita mortale in cui gli avevano insegnato a pensare i maniera costruttiva anche nelle situazioni stressanti, cerco quindi di affrontare questa nuova situazione vedendola come un opportunità.
Il primogenito vorrà sicuramente qualcosa da me, solo informazioni? Ne dubito .... in ogni caso dovrò cercare di trarre il meglio da questa situazione e fare buona impressione su di lui. Penso questo per rincuorarsi, si piego leggermente in avanti ed inizio a raccontare la storia in modo calmo gesticolando leggermente per accompagnare le sue parole.
Tutto è iniziato presso Magnolia Bridge durante le celebrazioni del Mardi Gras dove ho avuto modo di conoscere i fratelli Jonathan Vardaman e Victor Crowley; li ha catturato la nostra attenzione una "chiromante" che leggeva il futuro attraverso l'uso di strani dadi. William proseguì quindi spiegando la profezia che la donna aveva fatto loro, l'incubo fin troppo reale in cui si ritrovarono i tre vampiri ed "il Rossellini" e avevano scoperto cosa volesse davvero la chiromante da loro. Descrisse all'anziano il suo aspetto e gli racconto che si era presentata come Arya Levau arconte del clan Venture sotto il conciliatore Lucinde.
Fece una breve pausa per mettere in ordine i ricordi e proseguì raccontando la missione di recupero degli amuleti chiamati"inseparabili", la strana casa in cui erano custoditi e tutte le trappole che affrontarono, il combattimento contro l'orso dove il sangue blu rimase gravemente ferito.
Terminando il racconto poggio la schiena sulla schienale come una sorta di rassegnazione e terminò il racconto dicendo
Nonostante tutto siamo riusciti a recuperarli e a riconsegnarli a Lei; Arya Levau per questo mi è debitrice di un favore vitale ma non sono riuscito ancora a rintracciarla, ho provato a parlare con le arpie ma non sanno chi possa essere e visto che ci siamo posso chiederle se lei la conosce?
Ripensando a questo gli venne in mente la scena di un vecchio film italiano visto in tarda notte tanti anni fa. -
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William iniziò a raccontare le sue strane disavventure all’Anziano, che ascoltò l’epopea con cipiglio via via più stranito. Quando venne nominata la Leveau e il suo blasonato status il Ventrue venne bloccato da un secco palmo di mano di Duchamp, ansioso di mettere in chiaro una cosa. Non ci sono Arconti con questo nome sotto la venerabile Lucinde. Ne sono più che sicuro, e se si fosse trattati di uno dei suoi agenti nascosti non si sarebbe certo presentata con quel titolo. E se nemmeno le nostre Arpie hanno idea di chi possa trattarsi può voler dire solo una cosa: si è fatto mettere nel sacco, Black. Il Primogenito scosse il capo, come deluso. Mon dieu.
William si rese finalmente conto di esser stato preso in giro, come mai gli era capitato. Quella puttana non solo era fuggita alla sua parola e agli accordi, ma aveva persino mentito sul suo Status! ...signor Black? L'interrogativo di Duchamp si infranse lontano, mentre la Bestia del Neonato risaliva la gola come nero grumo.
William tremò appena, digrignando i denti. Risentì la voce della donna nella testa, le sue promesse. E lì capì di stare per perdere il controllo.SPOILER (clicca per visualizzare)Fatto un tiro di self-control visto quello che hai appena sentito, purtroppo non è andato bene. Hai un turno di """""lucidità"""" in cui seguiranno dei tiri ad hoc. A te.. -
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In pochi secondi tutta le vicenda passò nella sua mente; senti la bestia scalpitare, lottare per spezzare le catena con le quali il vampiro aveva imparato a domarla. Ma il giovane Ventrue cercò di far ricorso a tutta la sua forza di volontà per non cedere e mantenere il self control per non liberarla.
Si prese un momento per cercare di calmarsi, strinse i pugni. Guardò il primogenito annuendo leggermente in segno di rispetto e rispose con tono di voce bassa ma calma Ha ragione ed ho molto da imparare, ho perso questa battaglia ma questo non significa che non possa vincere la guerra.
Pronunciate queste parole si concentro per mantenere il controlloSPOILER (clicca per visualizzare)Spendo WP per i successivi tiri di SC ed eventualmente per mantenere il controllo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)No william, non va bene. Stai entrando in frenesia, non ha senso che tu ti metta a sparare belle frasi. Normalmente saresti entrato immediatamente in frenesia ma ti ho concesso un turno extra per farti correre ai ripari come meglio può fare un personaggio vicino alla perdita di controllo. Inoltre non puoi spendere wp per evitare una frenesia in cui stai già entrando.
Passerò ad un breve narrato, al termine del quale avrai modo di ruolare di tuo pugno la frenesia.
Le belle parole del Neonato si infransero in un ringhio non voluto, così improvviso da stirarne i bei tratti in una maschera d'odio, accompagnata da uno stridulo digrignar di denti. Duchamp si alzò di scatto dalla sedia e arretrò appena, facendo correre la destra verso un cassetto. Qualunque cosa volesse fare non fece però in tempo, a causa dello scatto di collera di Black che finì per scaraventare la scrivania contro l'anziano. Gli era bastato un semplice calcio, come un bambino che scalcia in preda alle lacrime.
La vergogna lo spinse alla fuga, alla porta. Il mondo attorno a lui era lontano, ovattato. Era solo con la Bestia e l'onta subita, l'ombra tetra da cui scappare.
Prima che l'animale potesse buttar giù la porta qualcosa lo fermò sul posto, uno strattone repentino alla collottola che lo rimandò indietro di qualche metro. Provò paura, si strinse a sé mentre cercava il pericolo nella stanza. Ma c'era solo Duchamp, in piedi vicino a lui. Lo guardava con un disprezzo per nulla celato, e dall'alto della sua posizione sibilò un singolo ordine.Fermo!
Il Comando fu così forte da gelare la Bestia a terra, incatenata da una volontà così forte da riuscire a sopprimere in parte la Frenesia. Quando ti sarai calmato rimetterai a posto la mia scrivania, la sedia e ti accomoderai. Mi farai le tue più profonde scuse, le tue più sincere rassicurazioni sul far si che una cosa simile mai si ripeterà in mia presenza a poi chiuderai la bocca, ascoltando quelli che saranno i tuoi doveri nei miei confronti per le notti a venire.
Duchamp si sedette, lasciando William Black ai suoi ringhi e pianti.SPOILER (clicca per visualizzare)Giocati la frenesia ricordando che sei immobilizzato. Puoi gridare/emettere suoni. Il tutto durerà qualche minuto, al termine del quale l'Anziano spezzerà il comando e sarai libero. Mi raccomando.
La bestia ha speso 1 ps per alzare forza. Più tardi ti aggiorno la situazione nel topic quest..
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