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Il viaggio del coreano per le luminose strade di New Orleans si avventura in quartieri sempre più popolari. La città che non dorme mai offre molte sfaccettature di sè stessa, accostando, anche all'interno di in un medesimo distretto, a luoghi più variopinti e dediti al turismo quelli vissuti dagli autoctoni. Case di vario genere, pur se per la maggior parte di architettura coloniale, si susseguono spostandosi dalle villette con giardino a piccole palazzine fornite di pochi piani in verticale.
Il rifugio per senzatetto indicato da Popper è effettivamente una struttura di quest'ultimo tipo, grigia di colore e squadrata nella forma.
L'ingresso ha sparute persone che se ne stanno fuori ancora in attesa, mentre dall'interno si sente un odore di cibo cucinato e prodotti per la casa, mischiati insieme tanto da dare l'impressione di essere accomunato nel medesimo ambiente.
I pochi individui su citati sono in nervosa attesa, probabilmente sperando di poter prendere ricovero dentro alla missione per quella sera. Bofonchiano parole e scambi sottili e taglienti, che l'orecchio del vampiro coglie più o meno involontariamente. Si lamentano sostanzialmente che, nell'ultimo periodo, non si trova più posto lì dentro o che un maschio che vuole solo dormire viene ad essere emarginato a causa di una massiccia presenza femminile.
Inoltre sul telefono di Ji-Hoon, durante la sua passeggiata per passare dal French Quarter a Gentilly, è comparsa una notifica da Instagram, proveniente dal contatto di Elisabeth Green.
CODICE Ciao!
Hai qualcosa che vuoi raccontare? Per te la città può essere migliorata facendo sentire la tua voce? Scrivimi una mail a questo indirizzo Elisabeht.Green@reporter.com
La tua voce è importante, dammi modo di farla ascoltare!
Ovviamente è sera e l'immagine non rappresenta l'esatta quantità di persone, che sono in numero molto più esiguo rispetto a quello rappresentato |
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Ha dato un'occhiata al messaggio ricevuto nella messaggistica di Instagram, ha appuntato l'indirizzo mail in un banale file di note e sta tutt'ora cincischiando con il cellulare quando, nello sbirciare lungo la zona per l'ennesima volta, si rende conto di essere lì, di essere arrivato. Il blu elettrico dell'ape lasciato qualche decina di metri più indietro.
Il brusio delle poche persone presenti cattura parte della propria attenzione e una generosa porzione della propria curiosità.
Rintasca il telefono a schermo bloccato. Ha entrambe le mani infilate nelle tasche della giacchetta, quando cerca di chiudere le distanze, avvicinarsi ai pochi figuri presenti ed esordire con semplicità:
«Che succede da queste parti?» a tutti e nessuno, il primo che si prenda la briga di rispondere o nessuno dei tanti, in ogni caso prosegue di lì a poco, adocchiandoli prima di sporgersi per cercare di sbirciare all'interno «Mi è capitato di sentire che le cose sono diventate strane, da qualche tempo a questa parte e che il reverendo abbia preso particolarmente a cuore la questione.» vago, mentre dondola sul posto, quel passo indietro sufficiente a far comprendere che sì, osserva, ma non è intenzionato a passare avanti a nessuno.
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L'esiguo numero di persone antistanti la missione guardano stanche e senza molte prospettive i passanti, che poi sono i loro unici clienti. Anche quando hanno una buona prospettiva di mettere qualcosa sotto i denti, non manca in loro la necessità di ottenere qualcosa che sia anche per l'indomani.
Come un cane che nasconde l'osso sotto terra, in vista di giorni di magra, non si lasciano scappare nessuna plausibile mano amica. La voce fresca e cristallina del coreano, sceso dal proprio biciclo dallo sfavillante colore, attrae praticamente tutti i presenti che lo salutano con un cenno del capo
Buon signore, siamo in attesa di un pasto caldo
Fa uno dei derelitti, un cinquantenne moro di carnagione e grosso di corporatura, accostandosi al ragazzo il cui abbigliamento è ben distante dal loro.
La successiva affermazione del coreano però non trova pronta contezza da parte dei presenti. Alcuni di loro si guardano l'un l'altro perplessi, mentre altri semplicemente non hanno colto il soggetto.
Il buon reverendo ci da la possibilità di sopravvivere agli inverni di questa città buon signore. Il suo cuore è grande
Dice un altro dalla carnagione bianca (scurita solo dallo sporco) con denti marci e sguardo vitreo, lui non molto più vecchio dei quaranta. La sua parola è pronunciata con mielosa voce, quasi melliflua se si considera che è chiaramente intento a farsi udire dall'interno. La gratitudine non manca, ma c'è anche un po' di ostentazione che, quando si vuole far presente la propria gratitudine a chi ti porge la mano, non guasta mai.
Ji-Hoon al momento si trova almeno tre senzatetto nelle sue immediate vicinanze. Dovendo respirare per poter parlare, senza contare che è cosa buona e giusta farlo in presenza di umani, sente l'acre odore di chi non ha un tetto sopra la testa e vive di stenti. Inoltre nota come le loro parole e atteggiamenti amichevoli abbiano di certo un chiaro interesse in elemosine non programmate. Se i primi due ancora non l'hanno fatto, il terzo, un ragazzo afroamericano sui venticinque dall'atteggiamento più spregiudicato e di corporatura gracile più che esile, allunga la mano
Hai qualcosa per chi è meno fortunato?
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L'odore. Meglio: il puzzo della sfortuna e della malasorte gli arriva alle narici con ineluttabile chiarezza. Preme le labbra tra di loro, corruga la fronte in un piglio che appare concentrato. Si dimostra distratto ad alcune delle parole che vengono pronunciate. Solo alcune, solo per distrazione, nulla a cui non possa arrivare qualche attimo più tardi, quando si sente rivolgere la domanda d'elemosina.
Il sollevarsi del sopracciglio precede le parole «Non credo che tu abbia trovato il tipo giusto, vivo con il bribido di essere sempre sul lastrico...» alla prima, spontanea, reazione fa seguito una breve parentesi di silenzio e un più vispo «Ma.» gli occhi a mandorla del ragazzo passano in rassegna i tre presenti «Posso anche provare a rimediare qualcosa. Siccome a sfortuna ce la battiamo: sentivo che qualcuno di voi parlava di come la presenza femminile sia esponenzialmente aumentata di recente, da queste parti. E di come sia diventato più difficile rimediare di che dormire, giusto?»
Cerca in loro l'argomento topico che ha spinto l'attenzione del ragazzo sin lì «Il cuore del reverendo è grande anche per le vittime della strada. Forse non è grande abbastanza per contenere tutti quanti contemporaneamente. Pare che Gentilly sia diventato un macabro teatro per qualche ragazza, vi viene in mente qualcosa?» domanda, infilando le mani nelle tasche della giacca.
Sono un po' lenta questo periodo, rinnovo le mie scuse.  |
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Alle frasi distaccate del coreano le espressioni degli clochard si fanno amare, mentre lanciano occhiate a Kim raccogliendo tutta la sua figura partendo dall'alto verso il basso. L'immortale può sentire quasi come stiano soppesando il valore dei suoi vestiti o la sua evidente igiene personale, ben migliore della loro.
Uno dei tre se ne va, tornando in fila, ma invece non demorde quello che ha allungato la mano e nemmeno si allontana quello che ha parlato del reverendo. Quest'ultimo poggia meglio il peso sulle gambe, apparendo più fermo nella sua postura, ma lascia al contempo la schiena arcuata, forse perchè non riesce ad alzare il mento più di quel punto.
L'altro invece rimane esattamente come stava prima, vale a dire con una mano che chiede soldi a chi è più fortunato di lui
Secondo me qualcosa in tasca lo hai. Sono giorni freddi questi per chi non ha una casa o una persona che gli stiri le camicie. Fai uno sforzo
Incalza di nuovo con la richiesta sfacciata nel timbro di voce, per poi passare la palla all'altro
Che poi se si vuole sapere qualcosa forse prima bisogna dare prova di essere persone generose, ti pare?
Anche questo diventa sfacciato, allacciandosi al fatto che il Ji-hoon abbia fatto più di una domanda su eventi che non conosce e presume siano noti a questi derelitti.
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Sentirsi osservati è d'obbligo. Solo un paio d'occhi se ne vanno per fatti loro, in attesa del pasto caldo o della fortuna di un tetto.
Solleva il mento il ragazzo, spinge le braccia all'indietro per chiudere il polso sinistro nella presa della mano destra «L'intuito non è il tuo forte, amico mio, se credi che mi stirino le camicie... o che possa far sanguinare le rape. Mi vuoi mettere a testa in giù e vedere se esce qualcosa dalle tasche, forse?» lo sguardo palleggia dall'uno all'altro, soffermandosi sul secondo «Chi dei due ha i piedi più veloci? Perché se anche ne uscisse un penny, scommetto che non sono l'unico qui a non essere generoso.» la leggerezza del tono di voce gioca, infantile, con l'ingordigia della povertà e la sfrontatezza con la quale spinge gli uomini a voltar le spalle ai fratelli.
La suola dell'anfibio spazza il terreno a tempo perso, per compiere un passo che gli permetta di metterli a fuoco entrambi.
«Facciamo le cose in modo semplice.» riunisce un anfibio di fianco all'altro, le mani restano dietro la schiena «Non è che io voglia sapere qualcosa, non è niente di indispensabile. Mi incuriosisce un po' e il reverendo sembra particolarmente accorato e tormentato a riguardo, negli ultimi tempi, ma è più un problema suo che un problema mio.» solleva le spalle, gli occhi, guardinghi, ciondolano da un volto all'altro «Posto questo. Cosa volete, di preciso, per rispondere a una domanda?» dà per scontato l'ovvio: che vogliano qualcosa in cambio di qualcosa «Una buona parola per avere un letto al caldo, adesso che i letti scarseggiano?» ipotizza, propone, non prima d'aver lasciato intendere di conoscere il reverendo. Tenta di costruire le frasi, di spostare l'attenzione dei due da un profitto a breve termine in direzione d'uno a lungo termine.
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Ascoltano il discorso con altalenante espressioni di fastidio misto bisogno. Se da un lato c'è il fatto di non ottenere qualcosa o di star perdendo tempo con il solito tizio che non da nulla, dall'altro c'è la necessità di avere qualcosa, qualsiasi cosa, che gli permetta loro di sopravvivere anche il giorno dopo sotto l'egida legge della giungla urbana.
Tsk! Sei un ragazzo pulito e ben vestito
Dice inquadrando totalmente la figura che si muove quasi ciondoloando sugli anfibi
Se ti rigiri le tasche sono sicuro che esce qualcosa, ma non lo vuoi fare è questo la verità. Scommetto che quando ti sei comprato il telefono nuovo non hai detto al tizio che vivi in povertà, vè? Che hai, un iphone? Sarebbe tipico da chi piange miseria e poi è ricco tanto da poter mettere insieme almeno un pasto al giorno e un tetto sulla testa tutte le notti.
Muove la bocca portando il labbro superiore quasi alla punta del naso butterato e pieno di punti neri
Quindi è meglio che non commenti come facciamo qui, noi che siamo invisibili e che valiamo solo il tempo di un politico che fa un atto per mandarci via per un po' dalla nostra strada abituale per prendere voti, non ti conviene proprio
Parole dette con quella rabbia di chi vive o ha vissuto del disagio al solo fine che qualcun altro si approfittasse di lui. Nel discorso si vedono le file di denti verdognoli irrorati dalla saliva che forma piccole bollicine schiumose. L'ensafasi di un tizio che probabilmente non mette mai insisme poi così tante parole. La mano del compare gli va a finire sul braccio, come ad incoraggiarlo a calmarsi, ma lui prosegue
Perchè vedi, quando vivi in mezzo alla strada sai che devi condividere tutto. Oggi ho io, ma domani potrei non avere nulla e per giorni e mi aiuterebbe un altro. Mentre quelli che ci guardano dall'alto in basso hanno solo per sè e non capiscono quanto sia orribile dover fare le corse per guadagnare le grate della metro, così da potersi stringere tutti assieme solo per avere calore comune.
A questo punto la presa amica, già palesatasi prima di quest'ultimo esploit da mendicante che vuole levarsi qualche sassolino dalle sue scarpe bucate, esce fuori cercando di prendere le redini del discorso
Se ci fai avere l'accesso nelle sale e un letto per dormire ti dirò quello che so e a chi rivolgerti.
Conclude l'altro, prendendo le redini della discussione prima che termini con un nulla di fatto per entrambi i gruppi. Effettivamente due mendicanti hanno bisogno di tutto, non c'è nulla che possano rifiutare e qualsiasi trattativa per avere anche solo poco la devono prendere al volo. Ribellarsi per far valere la propria frustrazione è oggettivamente inconcludente e privo di senso...a meno di non avere qualcuno dietro che lo permette ovviamente.
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Dopo l'acquazzone della giornata precedente, non si è più presentato alcun rovescio e le strade sono asciutte e facilmente percorribili, sia per l'illuminazione che per il traffico presente seppur scorrevole.
Il paesaggio di quartieri popolari non varia granché, all'inizio, finché non si raggiunge quella parte del quartiere un po' più bohémien.
La città che non dorme mai offre molte sfaccettature di sè stessa, accostando, anche all'interno di in un medesimo distretto, a luoghi più variopinti e dediti al turismo quelli vissuti dagli autoctoni. Case di vario genere, pur se per la maggior parte di architettura coloniale, si susseguono spostandosi dalle villette con giardino a piccole palazzine fornite di pochi piani in verticale.
Il rifugio per senzatetto è effettivamente una struttura di quest'ultimo tipo, grigia di colore e squadrata nella forma, così come le ricerche su internet hanno già preannunciato al vampiro.
L'ingresso ha sparute persone che se ne stanno fuori ancora in attesa, mentre dall'interno si sente un odore di cibo cucinato e prodotti per la casa, mischiati insieme tanto da dare l'impressione di essere accomunato nel medesimo ambiente.
I pochi individui su citati sono in nervosa attesa, probabilmente sperando di poter prendere ricovero dentro alla missione per quella sera.
Essendo già notte inoltrata, sono circa le nove, sicuramente la mensa al momento è chiusa, ma la speranza di quegli individui di avere un posto caldo non demorde. Bofonchiano parole e scambi sottili e taglienti, che l'orecchio del vampiro coglie più o meno involontariamente. Si lamentano sostanzialmente che, nell'ultimo periodo, non si trova più posto lì dentro o che un maschio che vuole solo dormire viene ad essere emarginato a causa di una massiccia presenza femminile.
Ovviamente è sera e l'immagine non rappresenta l'esatta quantità di persone, che sono in numero leggermente più esiguo rispetto a quello rappresentato
Edited by Alteraego - 21/11/2022, 10:35
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Ok, prima cosa cercare qualcuno che lavora in questo posto
Cristoph si incamminò verso l'entrata del ricovero. Sapeva che non sarebbe passato per uno di quei senzatetto, non era vestito all'ultima moda, ma sicuramente non l'avrebbero scambiato per un indigente. Prima di approcciare uno di quei disgraziati voleva sapere se il fratello di Faith era lì e possibilmente avere notizie di quella Janet.
Guardo dentro. C'è qualcuno all'ingresso che lavora lì o a cui rivolgermi? |
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Il punto dove si affollano più persone è sicuramente l'ingresso. Sono circa cinque o sei che stanno facendo una fila scomposta per parlare con una ragazza giovane e cortese come il suo sorriso fa intuire.
La donna, si sente dalla distanza, sta parlando un po' con tutti che non ci sono posti disponibili per la notte, come del resto Cristoph già sa grazie alle sue ricerche prima di uscire. Non ha con sè alcuna cartellina, ma ha un microfono all'orecchio che ogni tanto preme chiedendo qualcosa.
Da lei se ne vanno via seccati alcuni uomini, maschi di non univoca etnia, spesso tornando sui propri passi per rincarare la dose. La ragazza, pur se gentile, è ferma nel negare l'ingresso, muovendo la testa di moro chiomata e tenuta all'indietro in una coda di cavallo.
Su un lato davanti alla porta sono presenti alcune brochoure in un porta cartoline verticale. Sono riempiti solo alcuni sparuti spazi, lasciandone la maggior parte vuoti.
Buon senso: un uomo ben vestito che si reca ad una missione per senza tetto al fine di chiedere se delle bambine sono presenti, stante la storia del killer di Gentilly, non è un po' sospetto?
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no, non è mia intenzione chiedere alla tipa delle bambine, al massimo del ragazzo. Comunque ruoliamo, vediamo come va
Cristoph si guardò attorno, aspettando che la ragazza alla reception finisse di parlare coi senzatetto. Prese una delle brochure e ne lesse il contenuto, cercando di assumere un atteggiamento che non destasse sospetti, dopotutto era lì anche per sincerarsi delle condizioni di quel ragazzo. Osservò distrattamente, o almeno in maniera apparente distratta, le persone presenti.
Continuo a temporeggiare. leggo la brochure, ascolto i discorsi dei presenti, vedo se mi si presenta qualche occasione
Edited by Cristoph Desbiens - 22/11/2022, 13:14
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La brochoure pubblicizza l'evento sportivo degli skaters allo skatepark di gentilly. La competizione si sarebbe dovuta tenere tutto il giorno, a partire dal pomeriggio e fino a sera, di dopodomani. La data però risulta cancellata a penna e la stessa mano ha scritto di controllare sul sito perchè al momento l'evento è rimandato a data da destinarsi. Non spiega ovviamente nulla, la nota è molto semplice. Dando un rapido sguardo anche alle altre brochoure è possibile vedere la stessa identica annotazione.
All'interno ci sono varie icone e richiami a società che sponsorizzano l'evento. La maggior parte sono di stampo basso (ad esempio Macelleria Jhon&Son, oppure Ristorante BigBestFamily), tutti marchi di stampo locale. C'è solo un marchi che ha un peso maggiore, un po' più rinomato a livello nazionale si può dire, che è Forever 21
Per partecipare come spettatori all'evento c'è da pagare una piccola quota di 12 dollari a titolo di donazione spontanea all'ingresso fino ad esaurimento posti. Se si vuole partecipare come atleti c'è da pagare una somma di 5 dollari, ma si promette un premio in denaro ai primi tre classificati. Infine sono presenti le note legali necessarie. Nulla che comunque Cristoph non abbia già visto durante le sue ricerche.
Mentre è intento a fare questa lettura, è la ragazza ad avvicinarsi. Sorriso e allegria caratterizzano una persona spontanea ed allegra. Non deve esserle stato facile avere a che fare con i senza tetto, ma ciò non menoma il carattere che di aiuto verso chi ha bisogno, lampante fin dai primi cenni del suo sprizzante modo di parlare
Hey ciao! Posso aiutarti? Sei interessato all'evento degli skaters? Magari posso darti qualche aiuto se ti serve. Io sono Michel
cordiale si mette a completa disposizione dell'immortale, mentre i barboni, liquidati con l'oggettiva impossibilità di farli entrare, confabulano tra di loro che tutta quella storia è uno schifo. Da quello che il Tremere ha potuto evincere, sono tutti incazzati neri con questo killer e professano frasi da super eroe, facili da dire quando non si ha nessuno davanti a cui dar conto.
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Buonasera Michel, io sono Frank quanti anni ha all'incirca la ragazza? o comunque quanti ne dimostra a prima vista?
Cristoph si profuse in un sorriso e in un leggero inchino, poi assunse un'aria malinconica, come di chi, guardando quelle locandine, sentisse affiorare in se ricordi di un passato ormai distante. Comunque apprezzava quell'aria allegra della ragazza. Ripensò alle riflessioni fatte poco tempo prima e a quanto fosse difficile mantenere un atteggiamento positivo pur stando a contatto con uno spaccato di realtà di quel genere.
Magari vent'anni fa mi sarebbe dispiaciuto leggere che l'evento è stato annullato, dato che avrei smaniato per partecipare. Ora mio malgrado posso solo essere un pò rammaricato perchè non potrò assistervi. Sei appassionata di skate? Che succede in questo posto? perchè sono tutti incazzati neri? ad ogni modo ti faccio in miei complimenti per come hai gestito la situazione
La guardò in un modo che voleva trasmettere il messaggio "so bene cosa significa aver a che fare con le grane"
quei poveri disgraziati non hanno un posto dove andare e sono bisognosi di tutto, ma possono diventare feroci quando gli si dice di no.
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Oh nononono Signore! L'evento non è stato annullato, ma solo posticipato! La Chiesa del Cattolica del Sacro Cuore di Gesù difende il diritto dei ragazzi ad aggregarsi socialmente in modi divertenti e competitivi al fine di dargli una valida ed evidente alternativa ad i mali che il mondo mette davanti loro.
Per buoni dieci minuti parla in modo preciso e puntuale delle iniziative benefiche della chiesa a riguardo che spaziano molto sul tema, ma tutte unite nel fine di portare via i giovani dalla strada, dalle droghe, dar loro un'alternativa come fonte di aggregazione e così via dicendo. Quel di cui parla è ridondante di informazioni, tutte sostanzialmente inutili e prive di interesse per la cerca. Comunque il vampiro capisce chiaramente che la chiesa organizza sempre un evento sportivo, sponsorizzato dalle piccole e medie industrie locali al fine di dar loro visibilità. Molte di queste organizzano stand per vendere i propri prodotti o farli conoscere al pubblico che va a passare una giornata all'aperto. Gli eventi cadono o di sabato dalla mattina alla sera, o la domenica dal pomeriggio subito dopo la santa messa con rito cattolico, alla sera.
La chiesa ha vari accordi con numerose scuole per raccogliere i ragazzi anche squadre, ma si rivolge anche ad altri enti che trattano con i giovani. Ovviamente il numero maggiore dei partecipanti è preso dal loro gregge.
Questo è il primo evento che viene spostato. La ragazza non da una chiarissima motivazione, anzi fa vari giri di parole, ma pare intuibile che il carico di lavoro che hanno adesso a seguito del killer non sia esattamente facile da gestire e quindi non possono togliere personale per destinarlo altrove. Questo sostanzialmente in risposta alle altre domande fatte su cosa accada. Inoltre dice che lo skate non è uno sporto che fa per lei, ma è genuinamente contenta del fatto che altri ne siano appassionati.
Non si preoccupi, a me non pesa. Anzi li capisco perchè sono brave persone, solo molto sfortunate. Hanno certamente bisogno di qualcuno che li aiuti, ma purtroppo non abbiamo fondi infiniti e quindi chiunque voglia fare una donazione a riguardo da sempre un aiuto concreto...anche con poco si può far tanto
L'antifona è chiara, anche se non mette davanti a Cristoph il cestino per le offerte
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Non è il suo sport, eh? peccato
Cristoph assunse un'espressione di genuinità, come se aldilà del motivo per cui lui era lì, fosse rimasto piacevolmente impressionato dal modo di fare della ragazza, e desiderasse fare la sua conoscenza. Niente di tipo sessuale, era da prima dell'Abbraccio che non provava pulsioni di quel genere, e anche allora non poteva definirsi un tipo focoso. Era più che altro il sangue, o la prospettiva di esso, ad attirarlo. Inoltre voleva accattivarsene un pò la fiducia, a meno che non le interessassero solo i soldi che potenzialmente poteva ottenere da quell'incontro. Comunque fosse voleva sapere del ragazzo, quindi decise di dedicarle un pò di tempo.
Questo toglie un possibile elemento di comunicazione fra me e una persona gentile come lei, che ha a cuore le sorti dei meno fortunati e le affronta col sorriso. Le posso assicurare che ne incontro veramente poche di questi tempi, quindi spero di non imbarazzarla se scambio qualche parola con lei che vada oltre le solite formalità. Lei vive in questo quartiere? ha sentito degli ultimi avvenimenti? devono essere in molti a bussare alla vostra porta e quest'occupazione deve portarle via molto del suo tempo e magari lascia poco spazio alla coltivazione di altri interessi.
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