12th Apache Drive

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    Titubai nel guardare papà salire sul furgone. Avevo voglia di dirgli qualcosa, di parlargli e di potermi confrontare con lui. Erano tantissime le domande che questo nuovo corpo mi suscitava. Sentivo uno strano formicolio nelle membra e, mentre prima non ci avevo fatto caso perchè avevo altro a cui pensare, ora mi pareva sempre più una necessità avere un contatto con chi mi aveva innalzato ad un livello superiore nonostante io dovessi essere solo il pasto di una notte. La cosa mi eccitava incredibilmente...era effettivamente febbrile curiosità, coccolata da un velo di paura e timore.
    Giocherellai con le chiavi del furgone finchè non decisi di infilarle nella toppa sotto al volante e dar moto al veicolo. Il suono caldo del motore rombava con un leggero rumore di cinghia che, rapidamente, andò a scemare e sparire. Salita sull'auto, cinture messe in modo comodo per il mio seno, mi legai i capelli in una lunga coda di cavallo, usando un elastico che tenevo come braccialetto al polso. Sentii i capelli tirare sulla cute, per poi armeggiarci con le mani al fine di metterli composti e fluidi, senza ciocche ribelli che deturpassero i miei lineamenti perfetti. Aprii il finestrino per far entrare l'aria durante la corsa, visto che con la chioma schiacciata in quel modo avevo tutta la possibilità di lasciar lambire il viso dalle sferzate delle correnti esterne ed intanto la mente era via. Percorrevo le strade, cercavo di ricordarmi e conoscere quelle zone che visitavo, nella realtà dei fatti, molto poco frequentemente visto i miei incarichi all'interno del mausoleo. Lasciato a loro la scelta tra tuttocittà e il navigatore satellitare, iniziai a seguirne la rotta e la direzione in modo attento così da non dovergli far fare ricalcoli, una cosa che odiavo profondamente dato che poi bisognava aspettare che facesse tutto il percorso da capo e, tal volta, mi ero addirittura ritrovata a sbagliare due o tre traverse per la lentezza di quell'apparecchio. Non volevo che mi vedessero imbranata, anche se quella non era la prima missione che facevo con loro, comunque per la prima volta non ne ero al comando e sapevo perfettamente quanto potessero essere pesanti i risvolti di errori compiuti nell'eseguire di un ordine dato da un vampiro.
    Le ruote iniziarono a macinare la strada ad un andamento costante. Solo per un paio di sorpassi sulla linea tratteggiata avevo schiacciato l'acceleratore, ma il contamiglia non aveva mai registrato il superamento del limite consentito, consentendomi di sentire il fresco della sera sferzarmi sul volto.
    Non c'era però quella sensazione di una volta. La pelle era meno reattiva al gelo, forse più spessa? No semplicemente non era più viva come una volta e la sensazione era stranissima. Chissà se anche per gli altri è mai stato così...chissà se anche gli altri hanno avuto queste stesse perplessità nel passaggio al livello superiore!
    Guidavo più assorta nei miei pensieri che nel dialogo del gruppo. Ero completamente estranea alle loro pianificazioni, con un lato della mia coscienza che mi diceva di non preoccuparmi perchè in definitiva tutto poteva andare storto e quindi era inutile infierire a riguardo. Se poi avessimo fallito, per quelli che sarebbero sopravvissuti, sarebbe stata una bellissima barzelletta da raccontare.
    Mentre il mio mondo andava avanti per le proprie orbite, ecco che il presente si riaffacciava alla mia vita facendomi notare, grazie alla voce sul navigatore del cellulare, che eravamo giunti alla meta. Accostai e tirai il freno a mano. Spensi il motore e il furgone smise di borbottare e brontolare, stanco di fare le ore piccole.
    Vidi lo Spauracchio andare, questo ma io non mi mossi.
    vi aspetto qui col motore acceso
    Gli dissi per far capire come mai non mi ero mossa. Al momento ero poco più di una ghoul, vampiro che non sapeva usare i propri doni. Come serva avevo imparato che il sangue poteva andare a potenziare gli arti o rendeva più facile la rigenerazione, anche se il costo a riguardo era appunto la stilla di vitae elargita dalla benevolenza della Maschera.
    Avevo quindi quel vantaggio tutto sommato, potevo incrementare i miei riflessi e la mia agilità per diventare una miglior guidatrice.
    Di contro senza discipline avrei inutilmente rischiato la mia esistenza e non mi andava di perdere inutilmente una cosa che avevo desiderato negli ultimi sessant'anni.
    Se non mi dicono di fare differentemente io rimarrei in auto pronta a partire. In caso veda che la situazione diventa difficile pompo destrezza di 2 per diventare più brava nella guida
     
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11 replies since 2/10/2022, 14:58   281 views
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