-
.
Una sera Jonathan Vardaman, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato, nel suo letto, in un uomo libero. Un abominio così raro per la Piramide da non essere nulla più che una chimera giovanile, luminosa speranza tranciata di netto dal fatidico sorso di coppa. Va detto che visto dall'esterno Johnny non era minimamente cambiato...niente chitinose zampe da insetto alla Gregor Samsa, o appendici multi uso ad opera di uno Scultore birichino. Due braccia, due gambe, un paio di occhiali fumé. Tutto nella norma. Il problema, se così si può dire, era ben più personale. Interno, intimo.
Il suo stesso io era diverso, come fuori fase - o forse era semplicemente "accordato", per la prima volta dopo quarant'anni.
Ma non occorre dilungarsi molto su questo aspetto, non al momento. Jonathan vivrà almeno un altra notte e potrà decidere da solo se reputarsi finalmente padrone di se stesso o un prigioniero senza catene, sperduto senza il giogo del Clan.
Lasciamogli vivere la sua vita come più preferisce. La cos importante, molto più importante, è il dove: una camera in penombra, la stessa in cui quel pazzoide di Elias lo aveva mollato la scorsa sera. Un accozzaglia di fortuna composta da un letto, una sedia sulla quale attendevano i vestiti ben piegati e un comò monco del cassetto più basso, sovrastato da uno specchio ovale dell'anteguerra che faceva ben poca scena.
Nella penombra capì che l'umano offertogli ieri sera - lasciato rannicchiato e dominato in un angolo aveva lasciato la stanza, chissà da quanto. Unica nota di colore nel risveglio in bianco e nero la fetta di luce proveniente dalla porta socchiusa, e il mormorio in coda.
Edited by Shaitan - 24/5/2023, 23:36
. -
.
Vardaman aveva passato più di più di sessant'anni a cercare una piramide in cui infilarsi, salvo poi scoprire che voleva tutto tranne che fare parte di quella.
Uno strano giogo si muoveva al suo interno, tra il sangue ora libero e la mente sgombra da influenze esterne.
La paura.
Fare parte per così tanto tempo di una piramide e di una torre ti abitua alla ricerca degli intrighi, al calcolo dei rischi, alla valutazione del pericolo.
E lui si era fatto trasformare, più o meno scientemente, in qualcosa che se scoperto lo avrebbe condotto a morte ultima sicuramente più velocemente di quanto non fosse mai stato possibile.
ed è solamente giovedì.
E nonostante questo, nonostante il fatto che ora era possibilemnte ricattabile, forse addirittura peggio di quanto fosse prima... non lo distolse dal fatto che la sua vita era su un filo.
lo strano quadro che gli si poneva davanti agli occhi lo fece ragionare in modo distinto.
per prima cosa dobbiamo risolvere questo casino.
Ripresa coscienza del momentum fece per vestirsi, guardando attentamente il contenuto del "cambio" che gli era stato dato. Non che cercasse nulla di strano, ma era di rigore un controllo.
Poi si diresse verso il mormorio e la luce.
Se una briciola solamente di quello che mi è stato detto è vero, devo tornare con il carico quanto prima, specie per non destare sospetti.
Se invece mi vogliono morto, hanno comunque il coltello dalla parte del manico.SPOILER (clicca per visualizzare)Se ho un cellulare controllo se ci sono messaggi chiamate etc.
poi vado.. -
.
Il cambio era molto simile ai vestiti da lui indossati la sera prima, finiti chissà dove ma sicuramente rovinati dall'incidente e il paletto. Nelle tasche c'era solo la fiaschetta incriminata, il suo portafogli, l'orologio e il cellulare, che purtroppo non aveva campo.
Cosa particolare, non c'era alcun messaggio o chiamata persa.
Dalla porta aperta adocchiò un salone di fortuna, pochi mobili scelti alla rinfusa e due tv accese su diversi canali. Seduta al tavolo c'era una donna che non poteva vedere bene in volto, capelli bruni e fisico da fiammifero. Parlava in spagnolo ad un telefono fisso, posto al centro del tavolo e da cui partiva un lungo filo collegato alla prima tv. All'altro lato della stanza c'era una porta, unica uscita.
La donna non sembrava essersi accorta che il loro ospite fosse in piedi, tanto era impegnata nello scambio con l'altra parte.. -
.
Come stregato dalle imprescindibili vicissitudini che lo avevano condotto sino a quel punto, Vardaman si fermò a pensare scrutando la nuca e i capelli della donna che dava lui le spalle.
Un eco di quello che era successo sino a quel momento gli arrovellava le meningi, cercando di ricordare se in qualunque momento avesse incontrato una donna corrispondente alla figura. Ma non vi era.
Arresosi all'essere solo una pedina del fato, almeno per il momento, fece qualche passo in avanti nella stanza, senza fare rumore intenzionale ma senza nemmeno nascondersi. un camminare tranquillo, rilassato.
Buonasera. gli scivolò di bocca, dopo alcuni secondi di telefonata, cercando di essere cortese ,ma di notificare al tempo la sua presenza.
L'occhio corse comunque alle possibili vie di fuga, irrazionalmente incapace di accantonare tutta la paranoia.. -
.
Al saluto, la donna si girò bruscamente, mostrando una sorpresa evidente,ma anche qualcos'altro, che Jonathan non riuscì ad afferrare. La cosa di cui fu sicuro era che quello della donna era uno sguardo critico, di chi si rifiuta di ingoiare un boccone amaro. Per quanto la riguardava, era una ragazza piuttosto carina,sui venticinque anni di età e un pallore che poteva suscitare più di qualche dubbio sulla sua natura.
"...buonasera." Le uscì a mezza voce, alzando il tono solo quando decise di riprendere la conversazione al telefono... "Debo irme, continuar como acordamos." Esitò e, in quell'istante, mosse la mano destra mostrando a Jonathan qualcosa di...diverso. Aveva solo tre dita, invece delle usuali cinque, e sul polso era stato marchiato a fuoco un qualche tipo di simbolo. "Esté alerta y listo para partir a la menor señal..". E chiuse la chiamata, riprendendo il discorso senza fissare Vardaman negli occhi. "Immagino che tu stia cercando l'idiota... è fuori." Indicò la porta, continuando a guardare distrattamente le pubblicità tra i frammenti di notizie serali, come se fossero più interessanti di un nuovo traditore del Clan.SPOILER (clicca per visualizzare)https://i.imgur.com/TGeTa8G.png
La tipa. Se te lo stai chiedendo i simboli che ha addosso ti sembra di conoscerli ma dovresti vederli da vicino per esserne sicuro.. -
.
Vardaman fece un cenno del capo, cercando nella cortesia uno scudo per le proprie insicurezze. ... tentennò come per aprire bocca, iniziare conversazione, ma la donna continuò a parlare per i fatti suoi, facendogli abortire l'idea al volo.
Inoltre, il simbolo che Vardaman inquadrò sulla donna catturò la sua attenzione ben più di quanto si potesse attendere.
Dove ho già visto questi simboli? sul libro forse?
Rimase un istante a riflettere, senza nemmeno osservare la persona davanti a se mentre questa, attenta a dettagli a lui sconosciuti, lo guidava fuori. dall'"idiota", che istintivamente non potè che completare la descrizione del dirottatore di camion.
molto gentile. rispose tornando sul piano materiale, continuando a macchiavellare sul simbolo ma muovendo passi per uscire.
Devo completare la maledetta consegna.... -
.
Uscito dalla stanza e superato un lungo corridoio, si ritrovò all'esterno di una casupola quadrata, molto simile ad una casa matta. La struttura era rialzata di circa 60 centimetri dal terreno grazie a dei vistosi gradoni in cemento armato. Si trovava senza ombra di dubbio in campagna, poiché non c'era traccia di civiltà visibile e le stelle brillavano più intensamente rispetto a quelle di New Orleans. D'un tratto il cielo venne rigato da una lacrima bianca, che si divise in tre come un segno di buon auspicio, prima di dissolversi nell'atmosfera.
Capì fin da subito che il luogo era fortemente protetto. I segni per un adepto erano lampanti anche nella penombra: deboli tracce sul tappeto d'erba a circondare il basso edificio, segni tracciati a lama sulle cortecce di alberi vicini, alcuni sacchettini chiusi con del laccio rosso lasciati nel roveto alla sua sinistra.
In quella direzione Jonathan notò delle linee innaturali sopra la bassa cima degli alberi, la sagoma di un camion.
Da subito, capì che il luogo era fortemente. Per un adepto i segni erano lampanti anche nell'oscurità: deboli tracce sul tappeto erboso che circondavano la bassa struttura, segni di tagli sulle cortecce degli alberi nelle vicinanze e alcuni sacchettini chiusi con un laccio rosso, abbandonati nel roveto alla sua sinistra.
Guardando in quella direzione, Jonathan notà delle linee insolite che spiccavano dalla cima degli alberi, rivelando la sagoma di un camion a circa cinquanta metri nel verde.
Il cellulare, che fino ad allora sembrava non voler prendere alcun segnale, riprese improvvisamente a funzionare. In rapida successione, si udirono diversi trilli seguiti dalle notifiche. Jonathan ricevette un messaggio dalla sua ghoul, che gli chiedeva se tutto andava bene e se aveva bisogno del suo aiuto. Inoltre, diverse notifiche arrivarono dalla chat di Coterie, recentemente rinominata "L'Ordine dei Tagliapietre". Infine, c'era un solitario SMS da un certo Michael, che chiedeva di essere richiamato.. -
.
c'era un po' di scompenso tra il percepito ed il reale che Jonathan poteva spiegare affidandosi solamente ai sensi.
Coglieva il tutto che lo circondava come un unica percezione, ma che si apriva in mille domande ansiose.
Prima di tutto colse i riti di protezione. La mente non potè che tornare all'ultima persona che aveva visto proteggere un luogo prima di una "conversazione scomoda". Milosh, nel suo Mnemosyne, probabilmente aveva settato una schermatura non da meno per la conversazione con la sua adepta Harriet.
Erano gli stessi riti, almeno in parte, ma la mano che li aveva fatti era forse più capace. E di tutto quello che pensava di Maundrell, "poco capace" non era in lista.
Osservò il camion, sospirando di sollievo alla sua vista. Ma al tempo stesso una parte di lui trasalì alle parole che ricordava del matto.
una garguglia era nel suo container. un essere cosciente. un testimone che, per quanto cieco, poteva tranquillamente sentire e percepire una distorsione temporale nell'arrivo... o almeno il fatto che il camion avesse deragliato.
Avrebbe dovuto includere questa cosa nelle sue spiegazioni? come? fino a che punto la dannata Inuit gli avrebbe scandagliato il cervello alla ricerca di baggianate?
Infine il telefono, forse la cosa più normale tra tutte, che riprese a funzionare non appena uscito dal semibunker.
Una parte di lui rimase stupita che gli venisse concesso addirittura di telefonare, ma presto si arrese al fatto che non poteva far nulla se non accettarlo. Così come accettare la situazione in cui era, una scelta obbligata dettata tanto dalle circostanze quanto dal suo desiderio di fuggire dalla piramide.
mandò un rapido messaggio alla propria ghoul, per rassicurarla e per contenere la sua eventuale reazione.CODICEtutto bene. viaggio travagliato ma tutto bene. credo che tornerò a casa prima dell'alba.
Lesse quindi alla veloce "L'ordine dei tagliapietre", per farsi un'idea di cosa si fosse parlato nelle ultime ore. L'interesse poteva esserci come rivelarsi una perdita di tempo, ma se fosse sfuggita qualche voce di attualità almeno avrebbe potuto dissimulare di essere scomparso veramente per una serata.
Infine Micheal.
sforzò le sue meningi quel tanto che bastava per ricordarsi chi effettivamente fosse micheal. Poi ricordò quel piacevole momento a villa vinci, e optò per richiamare immediatamente.. -
.
Jonathan è ben consapevole del fatto che quella chat, con le sue crittografie end-to-end e compagnia danzante, è uno dei canali di comunicazione più sicuri di Nola. Ciononostante i suoi compagni preferiscono sempre parlare in modo generico, così da non sollevare mai alcun dubbio.
Si parla dello stesso Tremere che il Brujah aveva notato due giorni prima al Monteleone, insieme a degli esponenti dei Nosferatu. Ha saputo per vie traverse di una richiesta udienza al Concilio dei Primogeniti, e che questa è stata accettata. Non sa dire se l'incontro sia a nome del Clan o personale, ma la descrive come una tipa bassa con i capelli neri, all'apparenza non caucasica.
Allo stesso tempo discutono dell'uscita dei Nosferatu dalle tane, con qualcuno addirittura in Eliseo e il rinfoltirsi di alcuni traffici. Entrambi sembrano aver avuto nuove richieste dai Topi, ma non si sbilanciano, mantenendo un certo grado di professionalità e riservatezza. Sono inoltre convinti che stiano avvenendo degli scambi tra la Tremere e il Clan Nosferatu, di chissà quale natura.
Letto il lungo scambio si mise al telefono, attendendo tre lunghi squilli prima di avere risposta.
Buonasera, Jonathan.E' un buon momento? Chiese, retorico. Ho delle novità.. -
.
la lunga scorsa della chat fece sospirare appena Vardaman. Rebecca si era dimostrata competente nella sua area, e Vardaman aveva deciso tempo addietro, nonostante la rigida tentazione, di non mettere Julius come SPAM fisso; nonostante l'altisonanza di certe sue uscite, roba che manco i matusalemme, era un fratello in grado di intelletto, e le sue informazioni erano quantomeno utili.
in sta città non succede mai un cazzo ma nel momento in cui io vengo rapito una sola sera... si concesse un momento di divertimento, prima di ricordarsi che comunque continuava a considerarsi nella merda.
Quindi aprì la conversazione con Micheal.
Vivi saluti, Micheal. ammiccò involontariamente. è un ottimo momento a dire il vero, mi ha beccato proprio che non stavo facendo nulla.
Mi dica , mi dica. lo esortò a parlare, memore di quanto era stato costoso quello scambio, cercando con lo sguardo "l'idiota" e avvicinandosi a passo lento al camion (senza tuttavia uscire dall'area protetta). -
.
Mi sono informato su quella questione e ho scoperto che ci sarà un'asta tra circa dieci giorni. Tuttavia, visto che sembravi avere un po' di fretta e non vedo l'ora di vedere dove vuoi andare a sbattere la testa...ho convinto il banditore ad anticipare l'asta per dopodomani sera.
Se sei ancora interessato, posso inviarti la lista di ciò che verrà messo all'asta. In ogni caso, prima di proseguire, mi piacerebbe sapere come ti trovi economicamente. Le basi d'asta sono abbastanza alte, con la roba più economica che parte da 15.000 Schèi...
Eh...dollari.
Si avvicinò al camion dal sentiero vicino i rovi, adocchiando il consanguineo sotto un albero che dava ad una più ampia sterrata.. Era preso in chissà quale discussione con l'autista, e se la rideva di gusto.
Il camion era, incredibilmente, in perfette condizioni.. -
.
quindicimila. di base. i pensieri di Vardaman corsero alle sue finanze. Senza esagerare poteva attingere a una cifra stimata tra le tre e le quattro volte tanto, ma... non poteva certo fare lo spaccone.
ma poteva serenamente farlo credere.
posso attingere alle mie casse, forse chiedere qualche prestito al bastone rosso. Spennare Malachia. FORSE attingere anche alle riserve della Tanner, se ho fortuna.
il cervello di Vardaman elucubrò calcoli per qualche secondo, poi optò per rispondere al suo cortese "alleato". Beh di sicuro non posso fare invidia alle vostre magioni, Micheal, di questo sono sicuro. Ma posso difendermi per una buona parte dell'asta. Diciamo...
Fai il vago, fai il vago, fai il vago
... se ne vale la pena posso arrivare a dieci volte tanto.
cazzo.
Vardaman NON aveva quelle finanze. Non da solo. Ma non voleva e non poteva fare la figura del pischello con il Giovanni, o se lo sarebbe mangiato. Molto meglio giocare di sponda, e fare un pronostico positivo.
Ovviamente è un grosso Se, ma non sono certo problemi suoi se si rivelerà un fallimento, dico bene?
Jonathan avrebbe blaterato ancora qualcosa, ma nel mentre si fece catturare dalla figura oltre i rovi. Il camion intero soprattutto...lo colpì.
Potendo si sarebbe avvicinato al cassone sino a toccarlo, a passarvi la mano.
così bravi?. -
.
Con un portafogli del genere, non avrai molti problemi, considerando anche che alcuni dei partecipanti sperperano montagne di dollari per stronzate. Vedrai. Affermò il Giovanni, che chiaramente non aveva voglia di tirarla troppo per le lunghe. Parole sacrosante, caro. Se non hai domande, ti manderò tutto a breve e ci risentiremo domani notte per andare insieme all'asta.
Poi, in italiano. Tutto chiaro?
Nel frattempo Jonathan era arrivato allo spiazzo, dove Elias stava aspettando la fine della chiamata per rivolgergli la parola. Il mezzo era perfetto, anche da vicino. Un lavoro di fino.. -
.
Ignorato da Elias ma ancora capace di controllare con occhi l'operato, Jonathan si concesse un momento di alienazione per contemplare l'operato "del clan" per nascondere le proprie tracce.
Notevole. si disse, ammirando la natura illesa e di fino del camion stesso. Non che questo possa in alcun modo denotare la coscienza o meno del testimone, ma lo vedo come notevole.
per poi tornare sul suo interlocutore, annuendo senza pensarci. Certamente, comprendo. aspetterò domani. Lunga notte.
sorvolò sulle ultime due parole, che attribuì alla radice mafiosa della famiglia, ma ritenne improbabile che fossero insulti. immagino una forma di saluto triviale.
sti italiani.
Salutò come di rito, e chiuse la conversazione. Elias del resto era lì anche per quello.
...lunga notte.. -
.
Mentre Jonathan parlava al telefono lo sguardo di Elias si spense, come se si fosse automaticamente estraniato. Si fissava le scarpe e mordicchiava il labbro inferiore, con forza.
Ritornò sulla terra al saluto di Jonathan, estraendo dal cilindro un sorriso largo e che mal si accostava al mugugno precedente.
Hola, hola! Gli mollò una pacca sulla spalla, un po' più forte del dovuto. Sembri... Lo squadrò per bene. ...proprio uno che è riuscito a digerire il famoso boccone amaro. O era un coglione, oppure non aveva la minima intelligenza emotiva.
Al fianco dei due passò l'autista, che Jonathan notò essere lo stesso di ieri sera.
Abbiamo ancora una quindicina di minuti prima di partire, vogliamo...? Gli fece cenno di allontanarsi dal veicolo, per parlare con più calma. Avrai un sacco di domande, e magari anche qualche idea..
Un postaccio dimenticato da dio? |
Contacts
Web
