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Sambuca.
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Il grattacielo svetta tagliando le nubi e imponendosi al panorama cittadino in maniera intensa. Come un faro nella notte, ha numerose finestre con luci perennemente accese, ad indicare che molte parti dell'edificio sono costantemente vissute.
Camere? Saloni? Zone private? Chi può dire cosa quelle luci indichino esattamente...
Le brochure pubblicizzano che l'hotel ha anche differenti aree in cui potersi divertire: C'è una palestra, una zona relax, una piscina, una sala casinò. Tutti servizi che comunque comportano un extra in più.
Sicuramente chiunque lo abiti ha parecchio denaro ed infatti è risaputo che le sue camere non sono minimamente per tutte le tasche, ma solo per quelle più abbienti.
Prima di entrare un fattorino si occupa di parcheggiare le macchine, sotto la supervisione di un uomo in divisa da maggiordomo.
Per accedere c'è una porta girevole a quattro ante, superata la quale ci si ritrova con almeno un facchino a disposizione per i bagagli.
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Sambuca.
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SPOILER (clicca per visualizzare)continua da qui: https://vampire.forumcommunity.net/?t=56531419#lastpost
La moto di Alexander arrivò allo Sheraton Hotel, svettante grattacielo dotato di molti piani.
Nemmeno il tempo di togliersi il casco, che ad alex si avvicinò un ragazzo con la blusa rossa dello Sheraton.
"Le parcheggio la moto signore?"
Domandò rapido in direzione del vampiro. Aveva un fare cortese e tipico di un sottoposto. Sulla targhetta c'era il nome Dave. -
Alexander Van Hallen.
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Va bene ragazzo.. Bada a non rovinarla e quando torno hai una mamcia garantita..
Scesi e proseguii verso la hall... -
Sambuca.
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Ma certo signore, non si preoccupi!
detto questo prende la moto e si dirige verso un lato dell'enorme edificio.
All'ingresso un uomo afroamericano in la con l'età accoglie Alexander aprendogli la porta
Benvenuto allo Sheraton hotel signore, le auguro una lunga e felice permanenza.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua qui: https://vampire.forumcommunity.net/?t=56531836. -
Cerulea.
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Odette arrivò sul suo scooter Yamaha nero satinato: una figura rotonda poco adatta al veicolo, era vestita con un semplice abito verde chiaro, senza gioielli.
Si fermò con una frenata morbida e breve, si volse verso la porta girevole con un gran sorriso a fior di labbra.
Stasera era la sua prima grande occasione.
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Un giovane ragazzo, Dave (almeno così diceva il cartellino appuntato sulla blusa rossa) Salutò Odette e prese in consegna il suo scooter, portandolo nell'area adibita al parcheggio. La Toreador si diresse verso l'ingresso dell'Hotel, e venne accolta da un uomo afroamericano di mezz'età che le aprì la porta.
Benvenuta allo Sheraton Hotel.
La accolse con un sorriso a trentadue denti.
Prima che Odette potesse ricambiare il saluto e varcare la soglia, da un lato uscì un uomo ingobbito avvolto in un cappotto lurido e con il volto indurito dalle intemperie. Il barbone si avvicinò a Odette, supplicando.
La prego, buona signora.
Tossì grassamente.
Sono malato e ho tanto freddo, avrebbe qualcosa da darmi?
Tossì ancora, più forte, lasciandosi scappare qualche goccia di catarro giallognolo per terra e piegandosi su sé stesso fino a mettere le ginocchia a terra, squassato dall'attacco di tosse.
Via! Pussa via!
Il portiere intimò al barbone di andarsene, spingendolo con il piede.. -
Cerulea.
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Dopo aver accennato un saluto a Dave, dimenticò che non aveva più bisogno di prendere fiato per allontanare la tensione: stava per incontrare dei completi sconosciuti che avrebbero condizionato la sua esistenza per il resto del tempo che le sarebbe stato permesso di vivere, che sperava essere molto lungo.
Sorrise al nero seguendolo Grazie e stringendosi la pochette al fianco, si avviò a un passo di distanza dietro di lui verso l'ingresso lucidato a specchio che la invitava ad entrare nella Danza Macabra cittadina.
Mentre abbassava la testa presa dalla preoccupazione su quanto l'avrebbe attesa in quell'hotel, entrò nella porta girevole e si scrollò mentalmente di dosso qualunque pensiero su quel barbone: stava per entrare per la prima volta nel mondo dei suoi simili, non c'era più spazio per i buoni sentimenti.. -
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Amarth.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Continua da qui
Addison sfrecciò nella notte evitando agevolmente il traffico notturno, tolto qualche idiota già brillo e dalla guida insicura non ebbe così tanti problemi a raggiungere il luogo che le è stato indicato dalla voce dall'altro capo del telefono.
Due giovanotti in divisa dell'albergo si davano il cambio ogni volta che un cliente o visitatore si fermava davanti all'ingresso con il mezzo di trasporto con cui giungevano; innanzi a se la Sportiva aveva da attendere tre automobili di grossa cilindrata prima che toccasse a lei, solo per pura fortuna riuscì a individuare durante la coda un cartello con una grossa P ed il simbolo delle moto appena segnalato oltre la coda.. -
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Arrivai in fretta alla destinazione datami da colui che mi aveva creato ed insegnato almeno a sopravvivere in questo nuovo mondo, mi avvicinai con la moto e notai due tizi all'entrata dell'hotel e due o tre macchine davanti a me in fila.
ma quanto cavolo ci mettono a prendere in consegna le vetture? Questi proprio non hanno voglia di fare il loro cavolo di lavoro?! Io devo andare ad un appuntamento importante e guarda che coda di macchine che c'è!! Maledizione ma perchè il mio creatore mi doveva lasciare così da sola?! Non ha detto che è una cosa importantissima? Perchè diavolo allora non è venuto con me!
Mi stavo davvero innervosendo quando il mio sguardo si posò su un cartello di un parcheggio con sotto il piccolo simbolo della moto sorrisi da dentro al casco integrale
ecco la mia meta... ma come faccio ad arrivarci? Ci sono queste stramaledette vetture in coda e io non posso passare per il marciapiede, non voglio certo farmi fare una multa adesso che sono praticamente arrivata a destinazione, non mi andrebbe di picchiare un poliziotto proprio il giorno della cerimonia. eh sì, sarebbe veramente un pessimo inizio. Deve andare anche tutto liscio o il mio creatore penso che se ne avrà molto a male! Ma cavolo muovete il culo!!!
Mentre finivo di pensare all'ultima frase suonai il clacson per fare capire alle macchine che se mi avessero gentilmente lasciato un piccolo passaggio io mi sarei anche potuta infilare e raggiungere i posti per i motorini che non avevano nessun bisogno di assistenza da parte dei posteggiaotori.. -
Amarth.
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La giovane Brujah si lasciò prendere dal troppo entusiasmo e fece suonare il clacson una o due volte, quel gesto apparentemente innocuo non riscontrò attenzioni nell'immediato se non il semplice voltare del capo di uno dei fattorini in sua direzione, il ragazzo addetto a spostare le auto alzò le braccia al cielo cercando così di farle comprendere che ci stava mettendo tutto il suo impegno per velocizzare la cosa.
Passarono giusto pochi attimi da quando la Sportiva suonò quando la portiera della macchina subito di fronte a lei si aprì in maniera del tutto inaspettata, un uomo dallo sguardo truce la fissò intensamente in sua direzione "Se hai così fretta potevi anche partire prima!" Disse con tono alterato e facendo qualche passo in sua direzione con fare minaccioso "Avete sempre solo fretta, siete un pericolo e vi comportate come padroni del mondo!" Urlò nuovamente mentre raggiungeva quasi il baule della propria macchina; la distanza che separava Addison dal riottoso era all'incirca di tre o quattro metri e pareva proprio che l'uomo fosse arrabbiato sul serio.. -
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Vidi i due farmi dei gesti come a dire, non è colpa nostra, per tutta risposta scossi la testa.
mio Dio! Fanno anche finta che non sia colpa loro? Sono in ritardo maledizione!!!!! Ed è tutta colpa del mio sire se lui mi avesse avvertito prima... dannazione!!!!
pensai e notai lo sportello della macchina che si apriva ed un energumeno che si faceva avanti, stava dicendo cose insensate e non capivo a chi si riferisse, indicai me stessa con il dito indice della mano destra come a dire, stai parlando a me?
Quando vidi che si stava avvicinando sospirai sgasando vistosamente con la mia moto senza alzare la visiera del casco integrale che portavo.
mi mancava solo il tizio iroso stronzo... ma cosa ho fatto di male nella vita?! Non posso spezzargli un braccio la cosa sembrerebbe sospetta ma se fa solo di toccarmi allora altro che ospedale!!!!!
pensai digrignando i denti da dentro il casco.
Alzai la visiera e lo guardai negli occhi dicendo con calma :
Non stavo suonando a te! Ma a quello davanti a te! Io non devo giustificarmi con te se sono arrivata adesso, ma io devo raggiungere i posti dei motorini e se quelli non si sbrigano non arriverò mai a parcheggiare e penso che anche tu sia arrabbiato perchè non riesci a lasciare la macchina no? Siamo sulla stessa barca no? Io non mi credo la padrona del mondo ma penso che quelli lì non siano adatti a questo lavoro. non lo pensi anche tu?
dissi cercando di portarlo dalla mia parte perchè davvero non volevo rompegli qualcosa, lo guardai sperando che abboccasse.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)2018-09-04 13:15:03 Addison rolls 5 dice to Carisma+empatia (Diff 7) 7,8,2,1,1 [failure]
Dall'auto era uscito un energumeno tamarro. Felpa stretta aperta sul petto muscoloso, occhiali da sole firmati, anche se era notte, capigliatura brizzolata improbabile, e lo sguardo arrogante di chi poteva ritenere chiunque al di sotto di lui.
Questa gente sta facendo il suo lavoro al meglio, e non sarà una stronza appena arrivata a poter criticare il loro onesto lavoro.
Si avvicinò alla moto, petto gonfio. Parlava puntando su Addison l'indice teso, come un wrestler che se la prendesse con l'avversario sul ring.
Sei un fiocchetto di neve troppo prezioso per stare in fila come tutti gli altri? Manchi di rispetto non solo al lavoro di quei ragazzi, ma anche a tutti noi che pazientemente aspettiamo.
Le vene del collo erano gonfie, mentre urlava contro la Brujah.
Col cazzo che non stavi suonando a me! Stavi suonando a tutti!. -
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Guardai l'individuo scendere dalla macchina e pensai incrociando le braccia al petto
Mio Dio ma questo come diavolo si è vestito?! E guarda i capelli... poi gli occhiali da sole in piena notte, ne vogliamo parlare? Mio Dio è terribilmente tamarro...
Che palle sta venendo qui, mi mancava solo questo isterico stressato!
Io stavo suonando a loro, perchè mi lasciasero passare, io come può vedere, anche se con quegli occhiali scuri ho i miei dubbi, ho una moto e il mio parcheggio è proprio poco più avanti, mi serviva solo che vi spostaste leggermente con la macchina si lei che quello davanti così che io potessi passare!
dissi cercando di mantenere la calma, stringendo i lembi della giacca con le mani, ma non staccai lo sguardo da quello dell'uomo neanche per un secondo pensando
senti stronzo, non è serata, il mio creatore mi ha detto all'ultimo che dovevo presentarmi proprio questa sera e io non ho proprio tempo da perdere con uno come te...
Abbassai lo sguardo sul suo dito che puntava adesso sul mio petto
ma questo pensa davvero di farmi paura... ehi Fiocchetto di neve non sai con chi hai a che fare e sei ancora peggio visto da vicino... Dio ma proprio stasera e capitano tutte e me...
Senta non ho davvero tempo da perdere con lei e sinceramente se vuole le posso dire che ... mio Dio che paura quel dito... ma
feci spallucce stando sempre con le braccia incrociate proseguendo mentre un lieve sorriso mi affiorava alle labbra.
non mi fa assolutamente paura, non sarà uno con le vene pulsanti come Gaston della bella e la bestia a terrorizzarmi, penso che tocchi a lei
indicai gli uomini che forse stavano aspettando il suo turno con il dito indice sinistro sciogliendo le braccia e portando quella destra in tasca.
per di più ... più perde tempo con questo fiocchetto di neve prezioso più non riuscirà a parcheggiare la macchina...
dissi sorridendo strafottente, cercando ancora una volta di rimanere calma per non spaccargli prima il dito e poi la faccia con un pugno..
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