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Jonathan tirò fuori la parte più insopportabile e nuova di sé, diventando un bipede e ciarliero fastidio. Solo conoscendolo bene si poteva minimamente comprendere lo sforzo dietro ad un simile cambio di maschera, che ai presenti risultò come un noioso battibecco tra egocentrici.
I rilanci continuarono in un crescendo via via più pericoloso, con apice sugli 89.000 dollari. Stessa cosa per le lamentele di Elettra, via via più dirette. Michael Giovanni ci mise del suo dopo le prime battute, chiaramente divertito dall'andazzo della serata e del suo temporaneo compagno di serata.
"Senti, figlio di troia!" Elettra si girò e percorse due metri con uno scatto improvviso, bloccata solo da un pronto Merope che si frappose tra i due. Uno scontro tra ombre, terribile alla vista. Jonathan indietreggiò di un buon passo, pugni stretti e canini sul punto di estroflettersi. "Se ci tieni tanto a dare spettacolo aspettami fuori, Muppet del cazzo!"
Elettra ringhiò, e Jonathan dovette trattenersi con tutte le sue forze da fare altrettanto. Riuscì a non farsi trascinare in quella bolgia non solo grazie alla sua esperienza, ma ad un'inaspettata illuminazione.
Il modo in cui l'aveva insultato, con quello slang...non era americano. Era inglese. E lui conosceva solo una donna di quelle origini che, alle strette, parlava in quel modo.
Quella puttana di Eloise Tanner.
"ottantanove mila e uno...."
Atlas aveva ripreso a forza l'asta, stavolta senza riprendere i due. Uno strano comportamento, che cadde in secondo piano di fronte alla rivelazione appena scesa sul Vardaman.SPOILER (clicca per visualizzare)Piccola spiegazione, perché in italiano non rende e non ho intenzione di usare un dialetto nostrano per fare la pantomima dell'accaduto. Invece di dire motherfucker ha detto Mug, un modo di dire prettamente londinese. Stessa cosa per muppet usato come insulto, che si riferisce chiaramente ai Muppets e viene usato con l'accezione di "pupazzo", "coglione", "ritardato" e simili.
Come descritto lo scatto di Elettra/Eloise ti ha comunque spaventato, non ti aspettavi una cosa simile e vederti partire quella massa d'ombra in direzione collo non è una bella visione.
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La sicumera mostrata da Vardaman non era improvvisata. non lo era mai del tutto.
Nonostante l'anonimato e la severità delle premesse esposte, quella di Atlas era un'asta non diversa dalle decine che aveva fatto in vita e dalle centinaia che si erano susseguite in quarant'anni di parassitismo del partito repubblicano della louisiana.
Non era nemmeno nuovo alle violenza; ancora con affetto ricordava quella scaramuccia con Robert Trump del 2006, dove era riuscito a fargli venire un colpo soffiandogli da sotto il naso una collezione di stampe colonialiste.
Ma il trump meno popolare era già un vecchio repubblicano malfermo che delirava come la sua controparte presidentesca, e il peggio che poteva fare era minacciarlo di fargli causa a vuoto.
Quella che Jonathan aveva provocato era un'ombra. puro buio semovente, una forma di tenebra viscosa e senza lineamenti che puntava come una bestia feroce a lui, al suo collo.
alla sua non-vita.
Vardaman scattò di un passo all'indietro quando preso in contropiede: dovette sforzarsi per non farne un secondo, un terzo. magari anche un quarto.
Non importava quanto influente fosse, quanto la sua natura lo rendesse naturalmente superiore: in quel momento non era che una vittima, un politicante con nessuna arma, nessuna disciplina uitile a un immediato contrattacco.
E Eloise glielo aveva ricordato on brutalità.
... trasalì appena, mentre la realizzazione che aveva appena fatto. Elettra, chiunque fosse in origine, non poteva che essere la sua inseguita.
E il suo interesse nella situazione, nel ciondolo degli mnemosyne di maundrell. tutto era chiaro.
Cazzo jonathan, calmati!
N-Novantacinquemila! squillò al due, appellandosi al suo autocontrollo il più possibile per raggiungere l'obbiettivo. quell'amuleto doveva essere suo. doveva.
Ma non fece commenti di sorta. Non era più tempo. tutto quello che si manifestava davanti a sè era una serie di opportunità in cui non poteva permettersi neanche la minima pantomima.
Preso quindi quel secondo di attesa, si accostò all'orecchio di micheal, e con voce sommessa sussurrò.
mi dica micheal, che valore darebbe all'identità della nostra... "elettra"?
perchè io l'ho appena scoperta.
atteggiamento serio, nettamente in cambio.. -
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Michael, che aveva reagito con inaspettata fermezza allo scatto della novella Elettra -e che continuava ancora a fissare, chiaramente indispettito-, non rispose prontamente come prima. Jonathan riusciva a vederne le fattezze adombrate dal rituale, quella preoccupazione prima solo accennata era sbocciata in vera e propria preoccupazione.
"Atlas, se quella puttana prova di nuovo ad aggredirci mi aspetto che se ne occupi lei, altrimenti dovrò appenderla ad un balcone per i piedi. Così facciamo con le sgualdrine a casa mia."
Elettra ruggì in sua direzione ma venne ancora trattenuta dal Merope, a quanto pare abbastanza forte da trattenere un Vampiro nei suoi cinque minuti; nel mentre dal banditore venne solo una rassicurazione, portata con tono a dir poco definitivo.
"Se qualcuno alzerà le mani su altri partecipanti all'asta verrà distrutto. Primo e ultimo avvertimento. Il possessore di un invito, come un suo diretto ospite, è da me protetto...non tentatemi, Elettra. Sono stato paziente sulle circostanze che vi hanno portato qui, ma qua finisce la mia bontà."
Detto ciò puntò il martelletto verso la donna, che venne sbalzata di diversi metri verso sinistra e sbatté su uno degli scaffali. "Roosevelt, da lei mi aspetto contegno." Ordinò il banditore al Tremere, gettando così un po' d'acqua sul fuoco.
Ma l'incendio era tutt'altro che spento: tra lamentele degli altri astanti, insulti e tentativi di riportare la calma Elettra urlò l'ultimo rilancio, centodiecimila dollari.
Nel tumulto Michael porse orecchio alla proposta del Tremere, guardandolo dritto negli occhi per sincerarsi della sua onestà.
"Ti dovrei un grosso favore, questo è certo. O potrei anche iniziare a considerarti un buon amico di famiglia...se oltre a dirmi il nome hai intenzione di terminare la serata portandola a conoscere i miei maiali."
L'ultimo commento lasciò Vardaman un filo interdetto, visto che ci mise più di qualche attimo per capire cosa cazzo volesse dire il Giovanni.SPOILER (clicca per visualizzare)Lo specifico anche se sicuramente avrai inteso, intende farla divorare da dei maiali.
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Atlas aveva sfoggiato qualcosa di inumano, qualcosa che a Vardaman suggeriva la sua capacità taumaturgica - se non proprio magica - ancora più di quanto non avesse fatto il resto. Potere puro, sfoggiato solo per rimettere al posto qualcuno di troppo facinoroso.
domando scusa, Atlas chinò il capo. Non era rispetto per l'autorità, quanto rispetto per la paura.
Si distrasse da Micheal solo il tempo di ribattere alla puntata. centoundicimila. Non era più canzonatorio. doveva vincere, lo sapeva, e sapeva che stava andando ben oltre il limite che si era imposto.
Ma la possibilità di trasformare Micheal in un potenziale alleato a lungo termine fece sconfiggere quel residuo di terrore che aveva provato.
Era tempo di giocarsi il tutto per tutto.
Sapeva a cosa andava incontro. Sapeva che non poteva giocare con quel fuoco senza pagare le conseguenze. Agniezska aveva detto della caccia, ma aveva accennato di riportargliela.
Eppure la donna dall'occhio solo si era spinta sino a rischiare tutto per tutto per porgergli una possibilità, la possibilità di allontanare l'inquisitrice per sempre.
E in quel momento, mentre le possibilità si accavallavano dietro i suoi occhi, si rendeva nuovamente conto di non sentire il bisogno di ubbidire ad agniezska.
ma che cazzo...
..che Agniezska non sia un tremere? non sento la spinta ad ubbidire, la catena che mi tira al padrone. No... non è possibile! non può venire una così in alto e non essere chi dice di essere! sarebbe la fine del clan, la fine!
scacciò il pensiero. Era un problema per dopo. ora doveva mediare.
Se mi permette qualche riserva sul suo destino - vorrei prima almeno scambiarci due chiacchiere - non credo che avrò problemi a donargliela.
Di nuovo, un tono serio, chiaro, concreto. non stava scherzando, lanciava uno sguardo a Micheal e oscillava ad Atlas; doveva comunque tenere d'occhio l'asta.. -
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"Centoquindici!" grugnì in lontananza l'ombra, che si stava rialzando dopo la botta subita e sembrava più che mai pronta a fare a pezzi chiunque le si parasse contro: Roosevelt, Atlas, tutti!
"E sia." In italiano, incomprensibile se non fosse per un lapalissiano cenno del capo. Riprese in inglese. "Non so quanto il rituale la proteggerà qui fuori, quindi per prendere la mignotta dobbiamo farle perdere l'accesso all'asta in qualche modo. O convincerla a gettare la carta. Altrimenti...vedremo cosa fare più avanti, una volta che i legami con questo rituale saranno sciolti."
"Per adesso...ti presto cinquanta sacchi. Cinquantamila dollari, liberi da usura e tagli di dita."
Gli diede un sonoro schiaffo sulla spalla, veramente inaspettato.
"Falla secca, tigre.". -
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Ripulendo gli ultimi scampoli di paura dalla voce forzosamente impostata e dai brividi che la schiena ancora gli sparava dritti nel cuore, Jonathan si inarcò in avanti, occhieggiando l'ombra, forse codardamente più convinto di avere le spalle coperte, si fece più spavaldo. Le sorrise, come se la stessa potesse anche solo vederlo, e calò un rincaro.
centotrentamila.
si rilassò sulla seduta quindi, approfittando dell'immediato silenzio per avvicinarsi all'orecchio di Micheal, con un semplice consiglio. guardi adesso. per poi volgersi a Elettra a voce più alta. Un tono garbato, da risultare comunque un commento elegante e non la cagnara di poc'anzi. Doveva giocarsela bene, e non far scoppiare la vena ad Atlas, evidentemente già sul piede di guerra.
Buon cielo, elettra, rispetti questa casa, o verrà messa in fuga.
Non vorremmo mica ripetere la storia no?SPOILER (clicca per visualizzare)è un accenno velato, ancora sottile, più che altro perchè ho paura di Atlas e non voglio tirare troppo quella corda solo per fare il cazzone. Se non cogliesse rincarerò la dose (oltre che il prezzo). -
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L'ombra si arrestò, i contorni dapprima nebulosi si fecero definiti, come tratto di matita su sfondo chiaro.
Jonathan capì che la stava fissando, che aveva occhi solo per lui.
Poi ringhiò in un modo sconvolgente, che fece sobbalzare Merope e Asterope, e avanzare di un passo Michael e Atlas.
Inaspettatamente non attaccò, né rilanciò. Poteva quasi vedere Eloise che tremava dietro la coltre, in lotta con la rampante frenesia...ma la donna si trattenne.
E, sorprendendo tutto, corse via, verso le scale. Abbandonando l'asta, e il confronto.
Dopo cinque secondi di comune sconcerto, Atlas alzò il martelletto.
"Centotremila e uno...". -
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Era andata. non ottimalmente ma era andata. Vardaman si concesse un sospiro, immediatamente dopo il ringhio e l'aver visto (per quanto con l'occhio della mente) Eloise pronta a ucciderlo.
La prima mossa è fatta. riflettè, tornando con fare molto calmo verso il banditore. dalla seconda alla ventimilionesima ci pensiamo poi.
Per un secondo, un secondo soltanto, Jonathan si concesse il riposo della mente. chiuse gli occhi, si rilassò sullo schienale della seduta, si dimenticò di tutte le sue preoccupazioni, e si ritenne semplicemente soddisfatto di essere riuscito nel suo intento.
mentre aspettava che Atlas, chinuque egli fosse, finisse il suo conteggio, riprese l'attenzione di micheal Non sono sicuro che non sia qua fuori ad aspettarci per uccidermi, ma una volta finito qui per me possiamo uscire e... scambiare l'informazione. fece un cenno in direzione ell'uscita. ovviamente nel rispetto delle regole della casa.SPOILER (clicca per visualizzare)Vardaman non ha i coglioni di uscire subito e lanciarsi in un eventuale inseguimento, quindi lascia che sia Micheal a prendere la decisione (anche perchè è più probabile che lui sappia usi e costumi dell'asta senza sembrare degli stronzi). comunque per me l'asta è bene o male finita, non ho più soldi, quindi anche se presto attenzione a cosa circola in città (guardo gli articoli e cerco di memorizzarli per farmi un'idea) dubito che interverrò ancora.. -
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"...e due. E tre." la martellata definitiva, che mise nero su bianco la vendita.
" complimenti al vincitore. Se volete avvicinarvi possiamo discutere di alcuni dettagli per il pagamento. Prego"
"Sarebbe una stupida ad attaccarci così vicino, lo sai. Ora andiamo, prenditi quell'affare e accordiamoci per pagare Atlas. Verserai i soldi su un mio conto, e io lo girerò in modo anonimo a lui."
Detto ciò si avvicino al banditore, arretrato a fine sala per dare ai due una parvenza di riservatezza.
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Annuendo, Jonathan si tirò appena su dalla sedia. Volse la sua figura agli astanti, facendo un lieve chinar del capo. Signori, è stato un piacere. Nessun trionfo di pace è più esaltante di un trionfo di guerra. lanciò quindi il proprio sguardo a Merope, forse l'unico che aveva capito le sue citazioni o che quantomeno era stato al gioco. E, dissimulando il proprio nervosismo mai del tutto estintosi dopo l'attacco della tanner di tenebra, si diresse per seguire Micheal.
Gli annuì al pagamento, anche perchè sapeva fin troppo bene di non avere comunque i liquidi in quell'istante per il pagamento. non tutti, non certo nella giacca. E un assegno forse sarebbe andato in netto contrasto l'anonimato richiestogli.
Senza pensare eccessivamente alle quisquiglie burocratiche, Vardaman si approcciò ad Atlas.
gliene dò atto, un locale e un ambiente di gusto.
Farne partte non mi dispiacerebbe, magari non solo come accompagnatore.
Atlas non aveva una forma, ma lo stesso ne cercò ugualmente gli occhi. Sapeva che lui poteva vederlo. Sapeva che era il momento di essere (o quantomeno sembrare) una persona tutta d'un pezzo.. -
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Merope e Asterope salutarono l'uomo a modo loro, uno con un sussurro e l'altro strombazzando di ritornare, per farsi offrire un buon the senza ombre di mezzo.
Atlas passo alcuni fogli a Michael, che intascó, e poi tiro fuori dalla teca il gioiello per consegnarlo a Vardaman.
"Le basterà trovare una delle lamine che ho lasciato in giro per lo stato. Alcione e Taigete ancora vagano...una a baton rouge, l'altra nel bayou."
"Una persona con le sue abilità dovrebbe riuscire a rintracciarle piuttosto facilmente, signor Roosevelt."
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Baton Rouge Non poteva essere una coincidenza. E quel velato accenno alle capacità di Vardaman non poteva che essere l'ennesimo appoggio alla propria persona.
Mentre sentiva l'argento del gioiello passargli tra le dita, il vampiro si rincuorò delle proprie possibilità di fronte allo tsunami di lezzo che lo stava per soverchiare.
Quindi si allontanò di un passo.
interessante. Allora alla prossima asta. chinò la testa in saluto, e seguì per l'uscita.
quando questo disastro sarà finito, ci occuperemo di fare una vacanza al bastone rosso. ma per ora...
uscì quindi, rintronato dai mille impegni, e frastornato da tutto. una volta fuori dall'area dell'asta avrebbe parlato con più sicurezza.SPOILER (clicca per visualizzare)se non succede niente, fai pure conto che quando lui vuole parlare io gli dica tutto. Non a parole tuttavia, nell'eventualità che io mi sia sbagliato inizierò a tentennare dicendo che mi sono sbagliato e dandogli del tu, mentre scrivo su telefono che è per assicurarmi di non essere spiato da "un'ombra a caso" e gli dico la verità. -
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Dopo una breve ma non risolutiva chiacchierata Jonathan prese l'auto e si avviò verso il suo rifugio.
Passati dieci minuti al volante il suo cellulare squillò, numero sconosciuto.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)breve sunto, che altrimenti non ci si ricorda un cazzo
-non parlo ad alta voce di niente, scrivo solo. nel mentre faccio il cazzone
-mi guardo attorno con auspex. per quanto ne so io non siamo seguiti
-Micheal mi dice che eloise finchè non è uifficialmente cacciata dalla camarilla non può fare nulla, almeno finchè non è certo che elettra non stia bene. se è stata aggredita/uccisa da eloise "fanculo le regole"
-ho il pendaglio, propongo un piano disperato a micheal per trovare eloise ma giustamente mi dice picche, in un primo momento almeno.
ci congediamo e torno a casa con tutte le
Una volta in auto, riassicurandosi di avere il ciondolo ancora nella solida tasca interna della giacca, Vardaman si tranquillizzò.
Ben attento a non essere seguito, il vampiro prese qualche strada secondaria, e cercò idi tenere un basso profilo.
Quando il telefono squillò, non potè fare altro che rispondere. Non era ancora il momento di sparire dalla mappa, tutto doveva andare "bene".
pronto?SPOILER (clicca per visualizzare)rispondo dal vivavoce dell'auto.. -
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Inizialmente nessuna risposta, un brusio indistinto in sottofondo. Poi...
"JOHNNY BOY, TI SONO MANCATO?"
Grazie a dio il Tremere aveva risposto con il vivavoce, o si sarebbe giocato un orecchio. Elias era un tipo piuttosto...particolare, anche tra i Tremere. Soprattutto tra i Tremere, dove la buffoneria e l'ilarità tendono a sparire.
"Ho una cosa per te, dove sei? Anzi, una cosa proprio tua e che deve tornare dal papino prima di subito!"
"Forza, forza!"SPOILER (clicca per visualizzare)bravo uaglione che riassumi quando a me non va.
Adesso sto da cell e non riesco a mettere il font, poi sistemo.
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