Le notti attorno al fuoco col gatto iracondo

Ambientazione: Vampiri Secoli bui
Luogo: italia, Lazio, zone limitrofi a Roma
Anno: 120x
Ci trovavamo in questo paesotto del cazzo, quattro anime e una gallina, in cui risiedevano dei vampiri anziani. Nell'ordine:
- 1 toreador anziano con discipline anche in valeren e potestà della cittadina;
- 1 brujah ancilla/anziano molto stereotipato che tutte le sere pestava tutti i popolani in taverna senza riceverne conseguenze (a parte del biasimo);
- 1 Salubri anziano tendente matusalemme;
Esterni a questo piccolo principato vassallo di Roma c'erano anche degli assamiti (2) che scappavano da dei tremere (4 o 5) arrivati per ammazzarli - tutti almeno ancillae - e tutti con accordi con il toreador per girare liberamente. In ultimo una ravnos neonata che serviva al toreador per ottenere chimerismo e che si era alleata con gli assamiti.
Il nostro scopo era indagare su alcune faccende. Nel passare le notti lì dentro scopriamo che il brujah ci poteva essere molto utile per i nostri piani in quanto era figlio di un'anziana che il mio PG aveva legato di sangue e spacciato per morta. Il brujah cercava appunto la madre, ma si era arenato lì per non si sa bene quale motivo. Dico chiaramente: "ragazzi questo brujah ci può essere utile, cerchiamo di farcelo amico così che lo possiamo usare". Quindi l'omone viene avvicinato e accetta di dialogare con noi in un fienile. Dopo essere entrati gli spiego che la madre aveva una caccia di sangue sulla testa e che tutta roma sapeva essere morta, riuscendo a farlo senza farlo finire in frenesia. Ero pronto a fare la mossa successiva, dopo che finiva di imprecare contro tutti i romani. Il brujah, che sapevamo essere il tipico stereotipo della feccia (pochissimo cervello e molti pugni), inizia ad insultare anche noi e da della puttana alle donne nel gruppo.
La Lasombra, moglie del narratore, gli risponde "ma tu madre!"
Mentre il brujah stava tirando per la frenesia, la mia prima dichiarazione (toreador con il difetto bambino) è stata: "io me ne vado, scappo via".
Il brujah va in frenesia e carica tirando una buona quantità di successi con il pugno
Il pugno finisce addosso a me che vengo proiettato addosso al ventrue templare che mi stava dietro.
Faccio presente che frenesia dice che il vampiro si scaglia quanto più velocemente possibile contro la fonte della sua rabbia". A logica non aveva senso che il brujah quindi si scagliasse contro un altro soggetto, per di più qualcuno che non ha nemmeno a vista stante la differenza fisica di altezza, invece di arrivare dalla Lasombra. La spiegazione del Narratore è stata: "per me state in fila uno davanti all'altro e la lasombra è ultima, inoltre nel corridoio passa una sola persona. Quindi il brujah prima deve togliere di mezzo gli altri e poi può arrivare alla lasombra". Nell'azione successiva il potestà della città, sentito il trambusto e accompagnato dalla gangrel rimasta fuori, arriva sfruttando velocità e fa Colpo di Morpheo (Valeren 2 che non ha effetto sui vampiri) sul brujah passando di lato a noi e arrivando facilmente al bersaglio.
Tutt'oggi mi interrogo su questa azione sul motivo per cui:
1) stavamo parlando in fila indiana
2) perchè il brujah non è riuscito ad arrivare alla lasombra, ma il toreador da fuori ci è riuscito ad arrivare al brujah senza problemi
3) perchè colpire un PG che non era nemmeno in linea visiva rispetto al tipico brujah di un metro e ottanta

Ambientazione: D&D 3.5
Luogo: bosco
Anno: non importa
Facevo il master di una campagna con alcuni amici abbastanza neofiti, ma motivati. Il gruppo era composto da uno stregone, un mago guerriero, un chierico, una ladra e una ranger.
Il gruppo scopre che un gruppo di banditi doveva trasportare degli umani in sordina, PNG che il gruppo doveva libera. A seguito di un grande impegno e gestione delle risorse, riescono a scoprire dove questa carovana segreta sarebbe passata ed anche l'orario.
Il gruppo si apposta in un punto e inizia a pianificare, a condurre i giochi: chierico e ranger principalmente.
Quasi tutti assieme decidono che un attacco frontale sarebbe stato un suicidio, ma che avevano incantesimi e risorse che avrebbero potuto usare: nascondersi sugli alberi con le frecce, incantesimi di intralciare, sistemi per renderli inoffensivi da distanza e, quando il gruppo di banditi si fosse rifatto eventualmente sugli ostaggi, si sarebbero avvicinati. Il gruppo aveva calcolato i tempi quanto più dettagliatamente possibile (nel senso che al momento dell'avvicinamento intralciare doveva essere tolto, chi stava sugli alberi doveva scendere, l'avvicinamento di soppiatto mentre la battaglia infuriava, eccetera).
Tutti tranne il mago guerriero che era stranamente assente.
Indossando la miglior faccia da poker che potevo fare, facevo solo domande infami sul tipo "beh se ne siete sicuri di agire così...", ma avevo già deciso che l'azione sarebbe riuscita con un cospicuo premio in px che premiasse un così arguto ragionamento.
Tutti si preparano, ognuno sa quello che deve fare, tutti sono pronti, il d20 rolla e il primo a vincere l'iniziativa è il mago guerriero.
La sua azione: "carico contro i banditi"
DM: "mi confermi che lo fai"
Il mago guerriero tira il d20 e lo scontro inizia, mentre tutti perdono il cospicuo numero di px, ore della propria vita spese in ottima pianificazione e tanto tanto tanto altro ancora

Ambientazione: Vampiri Secoli bui
Luogo: italia, Lazio, zone limitrofi a Roma
Anno: 1210
Ci troviamo a Gaeta (quest ancora in corso). Il gruppo deve indagare su un trio di malkavian anziani (o matusalemme), che vive lì in un castello in rovina sopra uno sperone roccioso che da a picco sul mare. Prima il party fa varie azioni per ottenere informazioni, per ottenere dati di livello umano e molto folkloristici. Decidono alla fine di entrare nel territorio del nemico: un vecchio castello in rovina, descritto come struttura alquanto fatiscente. Il mio nuovo PG (un brujah che ho voluto stereotipare il più possibile tanto più che gli ho messo pure Robustezza come disciplina di clan), entrato in party solo nella sessione precedente, suggerisce di abbattere il castello con dei trabucchi. L'idea viene ovviamente scartata, da quei malkavian infatti la coterie vuole ottenere informazioni e un libro di predizioni. Sfondargli il castello sarebbe stato negativo per la quest. Il mio brujah è a secco della maggior parte delle nozioni, comunque è troppo pigro (che bello questo Difetto) per interessarsene, e rimane convinto della sua affermazione.
Entriamo all'interno del castello e sin dall'inizio la Demenza dei malkavian miete vittime portando tutti in illusioni e alterazioni mentali wireless (in quanto dei malkavian non c'è ancora traccia e la demenza permea nella struttura). Tutti sono dunque affetti dal primo pallino di demenza, a parte il mio PG che decide di scalare le mura del castello, arrivare in cima e prendere a cazzotti i punti nevralgici della struttura (le pietre miliari). Il castello inizia a crollare su se stesso, mentre gli altri sono ancora dentro, causando quindi l'impossibilità di proseguire e la chiusura della sessione anticipata (oltre alle bestemmie del narratore che ha inutilmente scritto le successive sfide da affrontare per ottenere informazioni)
La coterie riesce però a fuggire dalla scena, chi in un modo e chi in un altro. Si formano due gruppi: lasombra, ventrue e altro brujah + brujah (mio) e gangrel.
Svegliati dal crollo del castello i cittadini (praticamente tutti) si riversano con le fiaccole accese verso il castello per capire cosa sia successo.
La lasombra decide di andare davanti a tutti in forma di tenebre e scappare. Il panico che ne risulta porta i cittadini a scappare lanciando le torce verso il gruppo di vampiri. Si sviluppano muri di fiamme e l'altro brujah + il ventrue riescono a scappare miracolosamente scendendo dall'altro lato della scogliera (lo stesso usato dal mio PG per andarsene via mentre il gangrel stava volando come pipistrello).

Ambientazione: forum di vampiri
Luogo: New Orleans
Anno: era il 2015 tipo
il caro JB deve incontrarsi con un pretaccio che poi diventerà suo alleato. Il luogo dell'incontro è davanti il cimitero locale. JB arriva tardi all'appuntamento (tipo un'ora). Al cimitero il narratore (Deus) descrive che JB non vede il pretaccio, ma scorge un foglietto ficcato nel cancello. JB decide quindi di scavalcare il muretto del cimitero di New Orleans (di notte, che è territorio di cose brutte tra cui i Giovanni) e iniziare a girarselo senza una meta precisa per trovare il prete.
Passano varie azioni, in cui non so bene se Deus stesse ridendo o bestemmiando, ma alla fine mi viene la geniale idea di andarmi a rileggere i post precedenti finchè non vedo il richiamo al foglietto.
E niente, il PG improvvisamente ha un'epifania e torna indietro per prendere il foglietto e dirigersi al nuovo luogo dell'appuntamento.

Ambientazione: D&D 3.5
Luogo: dungeon
Anno: non importa
Il gruppo che masterizzavo entra in questo dungeon dove ad un certo punto beccano un tempio di una divinità malvagia. Entrando le porte si chiudono e un'acquasantiera recita "versate il vostro sangue in onore del dio" (o una frase simile). Il gruppo era composto da un ladro malvagio, un chierico buono, una maga, una ranger e un barbaro.
Il ladro dice di asseconda la richiesta, conscio che l'azione a lui non comporterà danni visto l'allineamento.
Il ranger ed la barbara guardano il chierico aspettandosi un'azione di biasimo da questo, ma dichiarano che mai avrebbero fatto una scelta simile.
La maga afferma che avrebbe seguito la decisione del chierico
Il chierico buono candidamente dice "se si va in un tempio bisogna rispettarne gli usi" versa il suo sangue come offerta alla divinità malvagia, cosa che ha quindi convinto la maga e permesso alla divinità di avere sufficiente devozione per rimettersi un minimo in sesto.
Nel frattempo la povera ranger e barbara sanno già che da lì in avanti si sarebbero sviluppate solo conseguenze negative...avevano ragione

Ambientazione: torneo d&d 3.0 appena uscito
Luogo: un setting faerun
Anno: boh! Ma comunque mostra di sicuro era appena rinata
Mi ero fatto questo guerriero molto easy, tanta forza e quel tipico balbettio da intelligenza bassa.
Gli altri giocatori ben rodati, di esperienza, avrebbero fatto il lavoro di intelletto.
Maledetti da una magia che ci dava un countdown prima di tirare le cuoia, ad ogni fine sessione dovevamo tornare in città per riazzerare il contatore.
Durante il giorno di esplorazione troviamo una cittadina abbandonata, dovevamo capire perché e quindi ammazzare il mostro che lì si nascondeva.
Troviamo alcune informazioni anche per la main quest e iniziamo il ritorno. Nella taverna c'erano anche le botti di birra abbandonate e, nonostante fossi umano, una bionda è una bionda, anche più gustosa se pesante una 50ina di kg!
Il guerriero prende un carretto, ci carica sopra il fusto e intanto la chierica mi redarguisce perché sto perdendo tempo. Effettivamente quel fusto ci stava rallentando, ma la birra era mia!!!
Più avanziamo più capiamo di essere spacciati, ci avevamo messo troppo a trovare l'item quest e quindi a tornare.
Sfranti di fatica, arriviamo alle porte cittadine chiuse.
Il mago inizia a cercare la ragione
La chierica lì prega dicendo che avrebbe pregato la sua divinità per loro
Il bardo bardeggia.
Niente da fare le guardie sono inamovibili, la città non ci avrebbe fatto entrare.
Così il guerriero prima guarda la sua ascia, poi le guardie, poi la sua ascia e quindi si avvicina alle guardie
Guerriero: "tu fa entrare noi e io do tutta mia birra buona"
Le guardie aprono il cancello e si intascano il prezioso biondo tesoro del mio povero guerriero...
Non c'è stata gioia in quel gesto di salvezza.
Nonostante ringraziamenti e pacche sulla schiena la tristezza aveva invaso il cuore di quel povero macellaio

Sempre il guerriero, sempre il torneo ormai giunto alla sua fase finale.
Erano rimasti 2 gruppi sopravvissuti, il mio e un altro. Ultima stanza del dungeon e quando si gioca a D&D come può mancare il drago?
E quindi eccolo lì: ultimo ostacolo da superare.
I gruppi iniziano a cercare un piano che gli permetta la difficile impresa, ma come battere un drago?!?
Beh questo di certo un guerriero dall'acume di una scarpa non lo può sapere. Non avendo nemmeno seguito il molto blabbeggiare dei suoi, tira un pugno al muro, sfodera l'ascia e urla: "ora vi faccio vedere io come si ammazza lucertola grande!"
Esce fuori, da solo, sbraitando contro il grosso nemico e minacciando di fargli il culo, per poi scagliarcisi contro sotto lo sguardo attonito di master e dei due gruppi...
Hippy ending?
Ma manco per il cazzo!
Quale idiota può pensare di affrontare da solo ad asciate un GS almeno 5 volte il proprio?!?!?
La risposta è una sola: il guerriero votato alla stupidità!
Prima di divorarlo il drago gli ha dato tante di quelle botte che lo ha frollato a dovere, così da poterlo masticare molto meglio!
Ciao guerriero, ti sei finalmente potuto ricongiungere alla tua bionda birra nell'aldilà!