Vampire GdR

Posts written by Bartholomew Dunsirn

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    Rigira tra le dita piene l'accendino, un oggetto mondano che potrebbe in seguito tornare utile, e giunto al riparo della staccionata che, malmessa, permette il suo spiare, prende nota dell'ebbro dondolante; l'ansare, d'altra parte, resta avvolto nel mistero.
    A prima vista non sembra esserci modo di aggirare la recinzione. Riflette L'unica possibilità di raggiungere la strada è passare all'interno del giardino. Dubito che questi villici abbiano anche solamente un furgone, ma varrebbe la pena controllare.
    Prese misure del giardino, delle zone d'ombra e dei possibili punti ciechi che gli permetterebbero il passaggio in sordina, il Dunsirn applicherebbe la sua dubbia grazia per aprire silenziosamente il piccolo cancello.
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    Insediatosi nell'abbraccio delle ombre, lo strisciante pachiderma emette in un flebile mugugno un comando. Nasconditi qui. La Scopa come ci si aspetterebbe, dovrebbe ubbidire.
    Frugherebbe, quindi, la salma semovente; guarderebbe nelle tasche, cercherebbe di scovare documenti che possano rivelarne l'identità od oggetti di vario genere, che se trovati metterebbe da parte.
    A quel punto il Dunsirn si prende qualche momento per cercare un punto nel quale celare del tutto il cadavere; se trovato, un altro comando alla Scopa farà il resto.
    Solo allora, faticosamente, si rimetterebbe in piedi, tentando l'avanzata verso la fonte di quello strano rumore.


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 2/3/2022, 10:16
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    L'ansante cordame, qualsiasi cosa sia, lo immobilizza sulla riva, aria perdu ...Ma che cazzo è? Pensa in italiano, cosa per lui molto rara; c'è che la lingua principe del Clan in certe occasioni esprime in modo ineguaiabilmente adeguato stati d'animo e riflessioni, come nessun'altra lingua riesce a fare. Dopo tutto questo ho davvero trovato la salvezza davanti all'unica catapecchia con un cane chitarrista in cortile? Perché si sa, al peggio non c'è mai fine. Non domo, prende a strisciar via lontano dallo strano rumore ed in barba ad una curiosità comunque crescente. Il Richiamo, l'operazione da eseguire per tornare operativo; le priorità sono ben altre. Si prende giusto un momento per valutare lo stato ed il funzionamento dell'orologio da tasca: dubita persino lui che funzioni correttamente dopo quella lunga nuotata e le mistificazioni della ragazza francese, ma sebbene si possa tranquillamente essere fermato, può dare comunque al banchiere una vaga idea di quanto tempo gli resta a disposizione prima dell'alba.

    Striscerebbe in un tratto di riva più appartato, magari in mezzo a del sottobosco o ad un canneto, seguito dalla Scopa.
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    Le dita grassocce agguantano rabbiose erba e fango, il coltello affonda nel terreno: l'odobenide è ormai al sicuro sulla sponda debolmente animata da quelle che paiono proprio abitazioni. Pian piano, si fa strada lontano dall'ultima carezza dell'acqua e si rende ben presto conto della reale entità del danno subìto dalla ragazzetta francofona.
    Mugugni ed imprecazioni vengono soffocati in favore di una più celere e produttiva determinazione a finire quanto cominciato, unico testimone di quella sventura il muto cadavere che gode di riposo, sdraiato su di un fianco a fissare il padrone con aria ebete; dalle narici e dalla bocca stupidamente semi aperta, percola acqua di fiume.

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    E' il rumore, dapprima, ad attirare la sua attenzione, anche più delle rade luci che ha appena spiato in cerca di movimenti nella zona. Tenderebbe l'orecchio, proverebbe persino a sbirciare in quella direzione, ascolterebbe il richiamo che - non fatica ad immaginarlo - può provenire da Villa Vinci. Chiamano da casa... Gli altri saranno già arrivati. Dovrò fare in fretta. La gamba mi rallenta e non posso farmi vedere in giro con la Scopa. Più lento sarò, più difficile sarà non farmi intercettare da qualche ficcanaso, dalla polizia o peggio. Se ne sta lì a determinare, distratto dal rumore...


    Capire da cosa provenga quel rumore e se ci sono nei pressi movimenti e/od osservatori è al momento la priorità. L'ascendente lo costringe alla fretta, perciò niente finezze.
    E' ancora sdraiato, sia per via dell'impedimento fisico che per vantaggio di copertura.


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 21/2/2022, 11:21
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    Sembra una zona residenziale. Medita il natante cominciando a dirigere la navigazione presso le basse case dai tetti inclinati, sfruttando la spinta ricevuta dalla corrente. La civiltà va presa a piccole dosi nelle mie condizioni. Forse sarebbe più facile spostarsi da quella parte, con la copertura di quegli edifici... Ma sono sicuro che sarebbe anche più facile incontrare i posti di blocco. Non so che ore siano, è bene pensare anche alla possibilità di doversi fermare in vista dell'alba. Nuota e nuota, zitto e nuota. Una casupola lasciata a sé stessa con una buona cantina od una rimessa, potrebbe fare al caso mio, sia per l'operazione da fare a questa gamba che per l'eventuale torpore.

    Scelta la sponda destra, farebbe quindi per raggiungerla e trascinarsi fuori dal Mississippi.
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    Valutazione del rischio: responso, meglio lasciar lavorare la corrente per un po', assicurandosi che quantomeno quel token semovente dallo sguardo vitreo e l'aria emaciata possa essere riportato, intero od in parte, a Villa Vinci.
    Senza parole, le azioni si susseguono, molli ed in parte rassegnate, alle vicende di quella peculiare festività del Clan; dispostosi col cadavere a mò di naufrago su un pezzo di legno, segue la scia del Mississippi e per quanto possibile, timonerebbe per restarsene nelle zone più buie del corso d'acqua, fino oltre la struttura portuale.


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 16/2/2022, 19:29
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    Faticosamente rivede la luce; lunare, s'intende, ma comunque tale sebbene argentea. L'enorme scafo della Caio Duilio gli risulta piuttosto lontano, ma ancor più lontana è la sponda nord del Mississippi.
    Bartholomew, assicuratosi che il ben strano compagno di nuotata sia ancora al suo seguito, si prende alcuni momenti per fare mente locale e trovare la soluzione più conveniente al proprio sfortunato caso.*


    *Da ciò che può vedere, di cosa si rende conto riguardo la sponda nord? Poche luci, molte luci, possibilità di luoghi isolati, del tipo dove uno scozzese sovrappeso, fradicio, con gli abiti stracciati, un coltello militare in mano, una gamba di pietra ed uno zombie al seguito non dia nell'occhio :'D
    Non specifico altro nella richiesta, è comunque notte, è comunque confuso e sono comunque 800 m.
    Verso il porto ed il mercantile, ci sono delle bocche fognarie che riversano nel Mississippi? E sempre verso quella sponda, sarebbe per lui possibile semplicemente seguire la stessa strada di Berenice, ma dalle acque, e trovare un punto per tornare a riva oltre il limitare della zona portuale, evitando così le correnti del letto più profondo?

    *Ammetto candidamente che è un blando seppur motivato tentativo di limitare l'influsso della pigrizia, sfruttando invece la Natura del pg.
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    Ciò che non aveva calcolato il Dunsirn, è stato preso in forte considerazione dalla fisica. E dai suoi recettori del dolore. Quando il giro di giostra termina, il grasso è ridotto alle contusioni ed alla confusione più totale. L'unica certezza, parrebbe quel corpo animato che se ne sta tra le sue braccia, insensibile a tutto tranne che al comando del padrone.
    L'area, sebbene oscura come l'ombra jungiana, gli è in un certo senso di conforto: la quiete apparente, dopo gli ultimi e frenetici minuti, appare come la più dolce delle novelle.
    Circospetto lascia il cadavere, trattenendolo momentaneamente giusto per il polso, a testare le acque.
    Recuperata quel minimo di cognizione necessaria e certo dell'assenza di correnti pericolose, ricomincerebbe a liberarsi dalle porzioni di abito pietrificatesi, dal cappotto, da ciò che gli impedisce i movimenti; subito poi, se dovesse riuscirvi, tenterebbe la lenta risalita seguito dalla silenziosa salma.


    Notato il malus ferite, investirei altri 2 PS per cura


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 14/2/2022, 16:35
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    Tastando, prima il gozzo, poi l'impugnatura; sfila il coltello assicurandolo alle dita per la robusta guardia dal fodero, fedelmente adeso alla cintura presso le reni. I primi tentativi, goffi, fanno rantolare il grosso vampiro che sempre più scivola verso il fondale, appesantito dalla gamba che - dolorosamente - vede terminare su sé l'incipiente alterazione fisica. S'è ferito, ma non è certo prono alla resa.
    Fa per continuare col resto degli abiti, ma le correnti - prima immote - si appropriano della massa liquida tutto attorno. Un'altra magia? Eppure sembrano proprio dei mortali a tutti gli effetti, come tanta esperienza sia giunta a loro... La gamba afflitta garantisce ulteriore peso, certo, ma forse non basterà a contrastare la forza del vortice... Sempre che di magia si tratti, e sempre che sia verso l'alto che verrà diretto.
    Le Scope. Un pensiero automatico, spartano, assolutamente privo dell'artificiosa colloquialità che l'ha condotto a quella situazione. Da un lato, la mano libera afferra brutalmente il collo di uno dei corpi alla deriva, in attesa come i compagni rianimati di un proseguire da parte del loro Padrone; avvicinatolo, l'avambraccio andrebbe a stringerlo contro il corpo del vampiro, che lo cingerebbe dal costato al di sotto del braccio sino a sopra la clavicola, dove afferrati i cenciosi abiti già fradici di morte, si assicurerebbe la stretta delle dita. La lama del coltello cercherebbe l'affondo in un secondo cadavere, così da trascinare anch'esso nelle vicinanze ed ancorarsi. Il tempo è dalla sua parte, tutto ciò che deve fare è starsene là sotto e guadagnare altro tempo. Forse il vortice farà perdere lui uno dei caduti della Caio, ma due su tre è comunque un pronostico accettabile.


    Spende un PS, aumenta Forza.
    Nella foga ipotizza si tratti di un'altra magia scagliata dagli arcanisti, atta a forzare la sua emersione. Un tiro di verifica in questa situazione mi sembra ridondante ed eccessivo, quindi opto per far mantenere una linea di pensiero ed azione rapida al pg.
    A discrezione del master comunque, se occorreranno delle verifiche passive per mezzo dei dadi, ovviamente mi rimetto a lui.
    In forza di questo, cerca di afferrare un cadavere animato e stringerselo addosso, mentre un altro cercherebbe di trascinarselo vicino sfruttando il coltello e la peculiare impugnatura, che rende difficile sfilare l'arma bianca dalla mano.
    L'acqua entrata negli stomaci e nei polmoni dei cadaveri può dare ulteriore vantaggio allo scopo.
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    Più che pugnalarsi, userebbe prima la punta, poi sfrutterebbe la bifilarità del trench knife (coltello militare) così da perforare e tagliare le trame di tessuto alterato. Di lì, l'operazione continuerebbe, sempre con un lavoro di punta e filo, in forza dello spessore ridotto delle superfici un tempo in mero tessuto.
    In azione ho comunque descritto l'intento di liberarsi degli abiti in generale, ma deve pur partire dalle braccia così da ottenere una maggiore efficacia in favore del resto della sequenza.

    CITAZIONE
    Andrebbe a liberarsi degli abiti dapprima, che gli impediscono i movimenti anche più se possibile del moncone bituminoso che è divenuta la sua gamba

    E poi in spoiler

    CITAZIONE
    Recuperata la motilità e quindi il malus, cercherebbe di allontanarsi assieme agli zombies

    Qui ho forse ingenuamente dato per scontato che il descritto in azione risultasse come sottinteso, nello spoiler.
    Si intende in questa sede con "recuperata la motilità e quindi il malus", specificatamente, una sequenzialità futura e pertanto conseguente alla liberazione dalle parti - o dalla totalità - degli abiti pietrificati.
    Lo scopo è cercare di sintetizzare una modalità di azione ripetitiva, il taglia taglia, che renderebbe brodosa una scena invece percepita come tesa, quindi fortemente tendente al botta e risposta; la sintesi è dunque volutamente esposta, così da favorire lo scorrere del narrato stesso.
    Infine, mi sono permesso di sottintendere ad una riuscita perché di fatto, anche in caso di fallimento, continuerebbe a provare a togliersi di dosso quella roba, pena il rimanere sotto il pelo dell'acqua per molto tempo.
    Pur Lillian potendo tentare un nuovo cast, si troverebbe a dover scegliere tra quattro bersagli anziché uno, sempre che sia in grado di vederli ed ancor più distinguerli, al di sotto dell'acqua; giocando sulle probabilità e sul guadagnare tempo quindi, confermo l'eventuale tentativo continuato da parte di Bart di liberarsi della zavorra, in caso di fallimento in questo turno.

    Naturalmente, va da sé che questo tentativo presenta comunque il rischio, per Bart, di ferirsi senza volerlo.


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 10/2/2022, 16:35
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    I visi allampanati, occhi vitrei e privi di espressione, bocche riarse dalla morte. I viaggiatori tuffatisi da buoni manichini sconnessi - assieme alla pece acquatica - sono ciò che scorge il banchiere nella fuga ridicolmente rocambolesca. Il dolore, l'accelerazione verso il fondale, l'ira, neppure poca. La lucidità però la vince, e con quella afferra il trench knife, impugnandolo per un sacrificio estremo. Andrebbe a liberarsi degli abiti dapprima, che gli impediscono i movimenti anche più se possibile del moncone bituminoso che è divenuta la sua gamba, un fastidioso contrattempo che forse la rigenerazione innaturale del suo corpo potrà contrastare al prezzo di una brutale amputazione.
    Ma prima, guadagnare la fuga; gli scafi in pigra attesa scuriscono ancor più le già ombrose acque del molo, offrendo al Dunsirn maggiori possibilità di sopravvivenza.


    Spende PS, aumenta Forza. Cerca di liberarsi subito le braccia sfruttando il coltello, che dovrebbe dare un ulteriore bonus all'azione. Recuperata la motilità e quindi il malus, cercherebbe di allontanarsi assieme agli zombies, sfruttando l'ulteriore copertura delle navi ormeggiate, lungo la parallela sommersa che costeggia i moli, poco prima percorsi da Berenice.
    La situazione non gli rende possibile tenere il bastone che aveva con sé, da ritenersi tranquillamente perso nel tuffo e nel prendere il coltello.
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    Possibile non capiscano? E' l'unico pensiero sensato - ma neppure troppo - che il Dunsirn riesce a formulare; il senso delle cose così come il Doppio le conosce si disfa ben presto come i cadaveri con i quali armeggia più spesso rispetto ai cugini. Il terreno, l'asfalto, si animano ed iniziano a ricoprirlo.
    L'incredibile fenomeno trova però l'innaturale resistenza della non vita a fare da contraltare: contro ogni pronostico solo gli abiti subiscono l'effetto della magia appena scagliata da Lillian; la Bestia tuttavia, solleticata dalla costrizione arcana e dalla ferita all'orgoglio, tenta terribilmente il banchiere, costretto a ritrarsi di quanto s'era avvicinato, ad un uso sconsiderato dei corpi lì abbandonati dai propri compatrioti, quando...
    Sorella. Mmh. Grazie? Già svanito, il misterioso messaggero fornisce una importante indicazione. Una "sorella" ha certo seguito il gruppo di italiani, quindi non resta che la strada già percorsa per giungere alla Caio, irta di sguardi di lavoratori in cerca di qualcosa di più interessante della prossima cassa da caricare. Inoltre un altro mago sta per raggiungerli. Oppure...

    La Bestia non ha avuto una cattiva idea, dopotutto. Al Diavolo, Miss Lillian! Non vede il quadro generale, proprio non vuol capire... Gesticola opponendosi il più possibile contro i suoi stessi abiti pietrificatisi. In questo modo abbiamo entrambi già perso. Gli italiani sono lontani, dei maghi al momento non gli importa; è pronto a scommettere che anche loro mantengono un gran numero di segreti al riparo dai comuni esseri umani, che incontrerebbe sulla strada a ritroso. Non c'è molta scelta.
    Basta il volerlo. Basta guardare appena quei tre corpi lungo il molo, a ridosso delle acque nere verso le quali si dirige con ogni grammo di forza che l'incanto gli permette.


    Bart cercherebbe la salvezza nelle acque: Non può affogare ed in questo modo guadagnerebbe un po' di tempo per togliersi di dosso gli abiti pietrificati senza restare direttamente sotto il cast di Lillian, una volta immersosi. Lungo il tragitto cercherebbe di usare Necromanzia II, Via delle Ossa, Scope dell'apprendista per animare i cadaveri dei migranti.
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    Fermo dinanzi al succedersi del Mesmerismo, tuttavia sorpreso dalla sua riuscita, mette a parte le numerose domande che si destano al di sotto del cilindro così da accogliere la critica oculare di Lillian.
    ...Me ne scuso. Comprenderà che avrei potuto ordinarle ben altro, e non l'ho fatto.
    Un inclinarsi del capo alla propria destra; il Dunsirn continua ad osservare i miracolosi effetti del loro potere, senza invidie e con sola ammirazione.
    Spero basti questo a rassicurarla sulle mie intenzioni, affatto bellicose. Ho interesse nel giungere alla non belligeranza e ad una certa reciprocità per far fronte al pericolo.
    Prende una decisione, manifesta nell'avvicinarsi alla coppia di arcanisti di qualche passo.
    Ci piaccia o meno, non possiamo permetterci un conflitto. Avvantaggerebbe gli autori dell'attentato dinamitardo, oltre che farci perdere elementi, tempo, risorse... E lo scoprire cosa stia accadendo veramente.
    Si ferma, quindi, a circa tre metri da loro.
    Innanzitutto c'è da comprendere la ragione della rabbia di Daniel. Vi offro fiducia restando, pur consapevole dell'ovvio pericolo che corro, vista la tensione.
    Si giunge al compimento della decisione del banchiere con quest'ultima affermazione.
    Mi affido a lei, Lillian. Solo lei può farci scoprire cosa ha turbato così profondamente il Daniel che fino a poco fa credeva quanto me nella possibilità della collaborazione. Solo lei può fare ora la differenza tra la disfatta di entrambi i nostri gruppi ed il giungere ad una risoluzione positiva.
    Labbra distese, assenso incoraggiante. So che non sprecherà questa possibilità.


    Avendo intuito che Mesmerismo ha avuto sì successo, ma limitatamente vista la reazione di Lillian ed il suo mancato indurre Daniel a parlare, questa volta non insiste con Dominazione, piuttosto cercherebbe di farla ragionare sull'entità della situazione stessa. Gli unici a guadagnarci da un conflitto tra Giovanni e Tizi Incogniti & Magici sono di fatto gli anonimi cospiratori.
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    Neppure io. Osserva cauto e nuovamente gentile, senza ombre. L'inconsapevolezza è nemica della ragione, come l'emozione lo è della retorica. Conoscere e conoscersi comporta dei rischi, sempre. Sa di cosa parla, o così pare, come pare incoraggiare la giovane incantatrice a non soffermarsi su piccolezze come offese di poco conto od iniziali diffidenze, certo da non prendere seriamente con poco più di un primo scambio di battute nel portfolio sociale.
    Ciò che importa è la trattativa, e cosa da essa i gruppi coinvolti nella vicenda loro malgrado, possono guadagnarci, in primis evitare un conflitto che avvantaggerebbe un concorrente. Per questo non intendo tagliarvi fuori. Avete salvato delle vite, vite per noi molto importanti. Un quasi impercettibile e grato chinarsi del capo in favore di lei, reso evidente giusto dall'alto cilindro che porta sulla testa che ne esagera la movenza.
    Quello strano rituale di cortesie dialettiche viene interrotto dal sopraggiungere dello sconvolto Daniel. ...Appunto. Esala stancamente, deluso per una qualche ragione del tutto intima ed affatto espressa*.

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    Anche senza aver adocchiato le macchie, la Gola del Dunsirn avrebbe comunque potuto notare quel sangue col solo olfatto, anche da quella distanza.
    Silenzio. Può non essere sciocco pensare che entrambi possiedano gli stessi talenti, come noi. Un Maestro, che forse segue più di un solo allievo... Riflette brevemente su quanto accaduto a loro Doppio poco prima, nella sede import export.
    Il temporaneo congedo verbale vuol confermare il cedere controllo a Daniel e quindi rassicurarlo sin da subito, nel non trattenerla, almeno per il momento che certo porterà lei a voltarsi verso il compagno ed il suo sbraitare.
    La mancina va a poggiarsi sul dorso della destra, appollaiata sul bastone da passeggio. Lillian. Bartholomew ha già cominciato ad intonare la vecchia canzone mesmerica, forte dello scambio verbale ancora in corso e del probabile di lei voltarsi al sentir pronunciare dal vampiro dotato di quella Voce il proprio nome, sinora negato.
    Ne catturerebbe immediatamente lo sguardo, approfittando del disorientamento causato dalla sconvolgente kermesse, pronunciandosi. Voglio che tu induca Daniel in uno stato che lo impossibiliti alla reazione, se non quella di farti spiegare davanti a me l'accaduto, finché non si sarà calmato. A scapito del modo sempre impeccabile, il tono di voce diviene penetrante.


    *Lillian può scoprire qualche cosa di più sull'aria delusa di Bartholomew, a patto che sia empatica a sufficenza.

    Principierei con un tentativo di Mesmerismo su Lillian [Spendo FDV]. Non desidera che lei usi forza letale o poteri offensivi, piuttosto basterebbe renderlo più malleabile, un po' come Daniel ha fatto con Berenice e Bart.
    Consapevole del rischio, vorrebbe comunque evitare di animare dei cadaveri per il momento, nella speranza che l'eventuale azione di Lillian dissuada Daniel dall'attaccare sconsideratamente l'inattesa avversaria. Se ella non dovesse riuscire nell'intento, o dovesse invece fallire il tiro di Dominazione, od entrambe le cose, anticipo sin d'ora che sì, Bart andrà di Necromanzia.


    Edited by Bartholomew Dunsirn - 3/2/2022, 01:47
91 replies since 15/11/2020
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