Utopia

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  1. Bruno Millivri
     
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    Bruno entrò nell'ufficio ma non si sedette nel consueto posto riservato agli ospiti: si appoggiò invece ad un angolo della scrivania, impuntandosi leggermente con i piedi. Cercò con uno sguardo rapido un'eventuale presenza di fede sulle dita del signor Prestman, poi i suoi occhi tornarono ad incrociare il suo sguardo.

    < Iniziamo col darci del tu allora, almeno finchè siamo soli. >

    Sorrise

    < Michael. Michael Swift. Drew, tu sei l'unica persona a conoscienza del mio vero nome. Sapevo non sarebbe stato facile arrivare sino a qui, solo per parlare con te.

    Con un leggero colpo di reni si rimise dritto

    E tutt'ora la cosa non è semplice: Dobbiamo andarcene da qui, almeno per il momento. Trovare un buon nascondiglio è la prerogativa principale, ho già in mente un paio di posti.. Dobbiamo aspettare che escano allo scoperto ed il primo posto dove certamente si faran vivi è questo. Dobbiamo giocar d'astuzia e non esser presenti quando arriveranno, o per noi due non vi sarà alcuna chance. Noi due... Abbiamo una possibilità solo se restiamo uniti. >

    Fece una breve pausa, guardandolo dritto negli occhi. Sorrise nuovamente, ferendosi con i denti la punta della lingua,

    Dominazione 1


    < Baciami , Drew. Baciami come mai hai fatto in vita tua. >

    tenendosi pronto a farla guizzare nella bocca dell'uomo.
     
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  2. .Constantine.
     
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    Bruno Millivri:
    Comando 7 dadi (diff. 7).
    Master VtM rolls 7 dice to Comando (Diff 7) 1,2,6,9,9, 1,1 (failure)


    Drew continuava ad ascoltare le parole del cainita, ma questa volta la sua espressione appariva diversa, quasi derisoria nei confronti del Lasombra.
    "Ma perché dovremmo scappare? Ho già tutta la protezione che mi serve qui.."
    CITAZIONE
    < Baciami , Drew. Baciami come mai hai fatto in vita tua. >

    Drew spalancò gli occhi, poi abbozzò un sorriso.
    "Come scusa? Oh, mi dispiace ma ho ben altri gusti..."
    Poi, come se la scena fosse stata programmata la porta dell' ufficio si aprì di nuovo e ne entrarono tre tizi vestiti di nero, con occhiali scuri.
    Non erano gli stessi gorilla di prima.
    Questi avevano l'odore del sangue potenziato addosso e Bruno riusciva a sentirlo benissimo.

    "La invitiamo a seguirci all' istante. Lo Sceriffo odia attendere.."
    Parlò uno dei tre, quello con una folta chioma di capelli biondi.

     
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  3. Bruno Millivri
     
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    Bruno scoppiò in una fragorosa risata, duplice era la sua sorpresa, del fallimento della sua concentrazione e dell'avvento tempestivo della Camarilla. La cosa non parve turbarlo molto e quando la risata smise il suo volto si ricompose immediatamente. In un certo senso gli avevano salvato la situazione. Rivolse ai suoi nuovi interlocutori un'espressione garbata e sorridente.

    < .. E la mia persona odia far attendere lo Sceriffo. L'invito è accettato. >

    E così dicendo si apprestò ad uscire, questa volta rivolgendo un'ultima parola a Drew, alzando il braccio in segno di saluto, mentre si avviava:

    < Ti chiamo io! >
     
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  4. .Constantine.
     
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    Prosegue QUI
     
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    Continua da qui


    Durante il viaggio in taxi a Lesley è anche arrivato un messaggio da parte di Shawn che dice:
    CODICE
    Ehi ciao, allora per domani a che ora e dove ci vediamo ?


    CITAZIONE (.Constantine. @ 10/11/2010, 14:47) 
    L'Utopia è un Club di lusso.
    Al suo interno offre musica, bar, ristorante, spettacoli e scommesse.
    Tutto ciò che chi è ben disposto ad investire i suoi verdoni cerca..

    Il locale è affollato. I clienti, ad un primo rapido sguardo, paiono appartenere tutti all'alta borghesia, a giudicare almeno dai loro abiti costosi e le auto parcheggiate fuori del locale.

    oQJODC3


    Aspetto: oooo
    Carisma: ooo
    Autorità ooo
    Espressività ooo
    Intimidazione oo
    Galateo ooo


    Lesley viene avvicinata da una donna afroamericana il cui aspetto rappresentava perfettamente il livello di lusso del locale. Il vestito di seta nera, abilmente lavorato per sembrare un singolo pezzo di stoffa adagiato sul sinuoso e scolpito corpo della metrè, era impreziosito da pochi fronzoli. La donna stessa ha un trucco impercettibile e sicuramente presente in proporzioni che poche altre avrebbero potuto eguagliare. La sua applicazione è studiato sicuramente a dovere. Potrebbe avere dai venticinque anni in su, impossibile stabilirne l'età solo basandosi dall'estetica. Il portamento però è quello di chi studia ogni passo a dovere, capacità ottenibile solo in anni di lavoro.
    2022-01-23 04:44:15 Lesley rolls 6 dice to percezione + empatia 1,4,5,6,4, 1 [failure]

    Elargisce un sorriso tirato alla ragazza che le è davanti, adeguato al posto. Evidentemente la sua granitica e bellissima figura deve avere un contegno pacato nel parlare con gli avventori del locale. Lesley sente di non essere esattamente vestita per il luogo, ma non le viene rimarcato nulla. Con voce ferma ed impostata, l'afroamericana chiede subito dopo

    "Buonasera. Ha una prenotazione?"



    Sembra un po' fredda e il tono della voce è sicuramente a chiudere. Con sè ha un tablet, ma non lo guarda ancora, attendendo di avere risposta da Lesley, affinchè quest'ultima spieghi come mai sia in un locale tanto rinomato (tra l'altro vestita in quel modo)

    Edited by Alteraego - 23/1/2022, 15:04
     
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  6. AnPitt
     
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    Auspex 2 subitissimo sulla donna!
     
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    tiro segreto effettuato

    Per quanto si sforzi, Lesley non riesce a percepire l'aura della donna e non ottiene quindi alcun tipo di informazione dall'utilizzo della seconda vista. Se quella è un umana o una dotata di qualche tipo, rimane per la vampira un dubbio
     
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  8. AnPitt
     
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    Dalle informazioni che avevo su Tuttle, chiaramente non mi sarei potuta aspettare nulla di meno dal pubblicitario. Un ottimo locale, sicuramente molto più costoso di quanto io non mi potessi permettere con il mio lavoro e tutte le spese che mi decimavano le entrate. Ancora mi chiedevo come mai mi avessero dato da gestire quella libreria invece di lasciarmi ai miei studi all’interno della chantry. Mi trovavo bene nel mio spazio, disturbata solo dal suono della sveglia che mi obbligava a pause stante il modello di lavoro “pomodoro”. Forse era un modo per incrementare anche la mia capacità di comando e non solo per permettermi di avere più facile accesso a certe liste di libri particolari. Non vedevo l’ora di rendere la struttura ai miei superiori, così da ottenere un nuovo incarico più afferente alle mie capacità. Più che nel ramo di gestione risorse umane e controllo magazzino, volevo far fruttare la mia passione per il restauro. Non era però quello il momento di pensarci e di perdermi in sogni. La mia vita al momento era particolarmente scomoda, molto fuori dalla mia zona di confort, e ci avrei dovuto fare il callo finchè non avessi raggiunto una cerchia adeguatamente alta. Forse, proprio a causa del fatto che ero persa in questi ragionamenti, non mi riuscii a render conto dell’aura della donna che avevo davanti. L’avevo scrutata perchè aveva un’aura di superiorità tale, da trasudare una sicurezza più marcata del normale. Forse era una creatura legata al mondo dei maghi? Conoscevo così poco dei ridestati che poteva essere vero tutto e io ci avrei creduto. Mi tornarono alla mente le parole di Malachia, il quale per due volte era rimasto deluso dalla mia scarsa capacità di analisi dati. Dovevo fare un lavoro più completo, fidarmi di meno ed essere più recettiva di quello che è utile alla Casata e Clan. L’avevo deluso prima con la storia di Ioan ed ora con il numero di telefono del tipo che sarei andata ad incontrare, anche se in quest’ultimo caso la colpa era almeno al settanta per cento del mio collega. Ho un appuntamento con il signor Tuttle, non so se è già arrivato le risposi, cercando di buttare un occhio sopra la lista senza farmi vedere. In caso fossi stata vista sarei di certo rimasta imbarazzata e mi sarei ritratta. Avrei voluto chiederle se conosceva l’uomo che sarei andata a breve ad incontrare, almeno nelle mie speranze, in sala, ma diffidavo che un simile comportamento mi sarebbe stato d’aiuto e presunsi che invece mi sarei solo cacciata nei guai. Rimasi dunque in attesa, mano destra lungo il fianco e sinistra a reggere la bretella della borsa. A tratti facendomi anche piccola piccola perché non era quello il mio ambiente ideale. Sarei forse dovuta diventare una creatura più sociale per far piacere ai miei superiori? Il percorso che avevo intrapreso, fatto di segmenti pregni di solitudine ed in cui mi dovevo costantemente relazionare con altre persone, mi lasciava presagire proprio questo tipo di specializzazione, od in alternativa l’immobilità. Ma allora quando avrei potuto iniziare a spendermi nella linea occulta che mi interessava? Di nuovo mi stavo perdendo in questioni non direttamente attinenti nella situazione odierna.
     
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    La donna alza il tablet, ponendolo davanti a sè come se stesse osservando un leggio. Sposta lo sguardo sullo schermo, toccandolo più volte e scorrendo con il polpastrello sulla superficie. Evidentemente sta leggendo nomi su una lista, attività che compie finchè non si ferma e quindi solleva di nuovo lo sguardo verso l'interlocutrice. Sorride quasi impercettibilmente, seppure la voce diviene meno rigida. Ciò che non muta però è quanto già traspariva dallo sguardo, sentimenti che, purtroppo, sono sfuggiti al vampiro tanto quanto i riflessi dell'aura che circonda la metrè

    Certo, voglia seguirmi cortesemente.



    Detto questo si volta, come se fosse una modella in passerella, recandosi verso la posizione dove è il tavolo palesato tra i nomi sulla lista. Lì, in attesa con un tablet della Apple in mano, c'è un uomo affascinante e molto ben vestito.

    274baae032935ef98414b78d4983d2a4--glasses-man-glasses-style



    Quando le due donne lo raggiungono lui non alza gli occhi dalla sua lettura nemmeno nel momento in cui la metrè richiama la sua attenzione tramite la propria presenza.

    Signor Tuttle, la sua ospite è qui



    Gli annuncia e lui, con flemma e un pizzico di fastidio, dona finalmente la sua attenzione anche alle due. L'afroamericana non si scompone, ma, invece, ha uno sguardo che taluni potrebbero identificare come cortese più che gentile. Fisicamente si pone in modo da apparire servile, ma non tanto da prostrarsi ai capricci del cliente. Comunque la metrè ha nei confronti di Tuttle un atteggiamento molto diverso, anzi proprio diametralmente opposto, rispetto a quello dimostrato nei confronti di Lesley solo pochi attimi prima.
    Tuttle osserva dall'alto in basso la bionda fanciulla. Storce le labbra, tirandole ai lati. Traspare come unico giudizio sulla presenza che gli è innanzi disgusto, sensazione che non prova minimamente a celare. Poi passa alla donna dalla pelle d'ebano e le fa un cenno con il capo che deve aver funzione di ringraziamento. Questa se ne va, ringraziando gli ospiti e dicendo che avrebbe mandato qualcuno a servirli entro poco.

    Prego, si sieda signorina che afferma di essere amica di un investigatore e che ha inesistente gusto nel vestire. Spero che capisca come mai non l'ho chiamata al numero che mi ha dato, ma bensì al numero da cui sono stato chiamato. Dunque, mi dica, come mai dovrei essere ben disposto a sentire una persona che ha come referenza qualcuno così scorretto negli affari? Sono molto curioso. Le do 15 minuti, scaduti i quali deciderò se prolungare il suo tempo in mia compagnia o, cosa più probabile, invitarla a non seccarmi ulteriormente.

    Il suo comportamento si dimostra subito altezzoso e totalmente irrispettoso verso Lesley, la quale, a quanto pare, non si sta presentando con la migliore delle raccomandazione. Anzi può essere certa che l'uomo non ha gradito nulla di ciò che ha fatto fin'ora e del come loro due siano arrivati ad incontrarsi.
     
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  10. AnPitt
     
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    auspex 2 e uso volontà! Questa volta non posso fallire! è_é
     
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    tiro segreto effettuato
    -1 volontà

    Lesley vede un’aura con una miriade di scintille su un colore che le è facile rimandare al biasimo.
     
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  12. AnPitt
     
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    Ora che mi trovavo davanti a Tuttle, avendo prova di cosa lui fosse, improvvisamente capii una cosa... io ero davanti ad un mago! Uno vero! Non un fenomeno da baraccone, ma un vero ed autentico essere vivente che poteva dar origine miracoli con la sua volontà. Non ci avevo fatto caso fino a quel preciso istante, forse perchè nella mia mnete ancora c'era l'idea che fosse tutto uno scherzo e quindi mi stavo solo immaginando io le cose. Certo, ad informarmi del fatto che Tuttle fosse un mago era Malachia, ma concretizzare un'informazione solo ascoltato, palese da un'aura mai vista prima in vita mia e soltanto favoleggiata... quella era tutta un'altra cosa! Millle domande si iniziarono ad affastellare nella mente, senza che questa perdesse il contatto con ciò che la Seconda Vista le permetteva di sapere. Forse per creare qualcosa gli serviva qualche componente arcana come a noi tremere? Poteva darsi, calcolando che comunque la magia ha formule complesse a cui si può accedere solo tramite un certo numero di elementi e conoscenze a propria disposizione. Io stessa, per creare la giara, dovevo usare componenti particolari e fare disegni rituali. Ne dovevo dedurre che quindi anche lui, probabilmente, aveva le mie stesse limitazioni? La nostra magia, per quel che ne sapevo, era alla pari. Magari lui fa il mago da un po' più di me mi fermai a riflettere, conscia che non sapevo come si diventasse effettivamente dei maghi. Avevo una gran voglia di chiederglilo, sbrodolargli addosso mille domande che mi giravano per la testa e turbinavano in modo così forte da farmi quasi svenire. Una Tremere, unico vero Clan della Camarilla, al cospetto di un mortale che praticava un tipo differente di incantesimi, però basati sicuramente su una matematica ed alchimia simile. Lui però di certo non poteva contare sul consumo di sangue per le sue evocazioni e quindi la nostra magia doveva per forza essere superiore! Oppure no? Se non evocava la magia tramite il sangue, allora forse aveva qualche altra forza da cui attingere? Magari una trama di qualche tipo simile ad Harry Potter? Avevano bisogno di bacchette di foggia particolare, o magari erano altri i vettori usati? Troppe, ma davvero troppe domande. Non riuscii a dar peso alle emozioni di disgusto e dissenso che provavo, sentendomi molto più vicina a John Greaves quando riuscì a stare a tu per tu con la piramide di Cheope, piuttosto che come una qualunque interlocutrice a cui Tuttle stava concedendo il suo tempo. Lo guardai con gli stessi occhi con cui una bambina guarda il gelataio, colmi di commozione, speranza, gioia, e un bel po' di altre buone sensazioni ed emozioni che traspaiono anche dal mio timbro vocale. La ringrazio moltissimo per il suo tempo cominciai con un timbro involontariamente un po' acuto, cosa che mi portò a schiarirmi la gola con un colpetto di tosse. Non che potesse servirmi, ma fu un'azione più istintiva che reale mi scusi... ripresi a parlare, avrei voluto fare attenzione al mio comportamento, ma non ero una persona conosciuta per la stoicità della sua volontà e quindi uscì da me un modo di parlare più aperto e più trasparente del dovuto. Il tempo di quel colpo di tosse mi diede modo di rendermi conto effettivamente di cosa mi aveva appena detto e la cosa non riuscì a stupirmi più di tanto. A quanto pare Shawn aveva fatto arrabbiare questa persona ed io quindi mi trovavo davanti a qualcuno non ben disposto verso di me permettetemi innanzitutto di presentarmi, il mio nome è Lesley Monaghan. Se le ho mancato di rispetto me ne scuso sentitamente, ma non è mai stata mia intenzione. Purtroppo anche io per contattarla mi sono dovuto fidare della persona di cui mi sono detta amica. Io non sapevo veramente i termini ed i rapporti intercorrenti tra di voi, ma, nella pochezza delle informazioni che sono riuscita ad ottenere, mi sono rivolta a lei nel modo che ho reputato migliore. Da un lato cercando dicendole l'ambito e dall'altro tutelandomi. Ma immagino, scusi se mi permetto, di starla annoiando e arriverei subito al fatto. Io so che il signor Shawn ha con lei un contratto di lavoro per cui deve trovare un burattinaio che muove certi fili e porta alcune persone ad interessarsi di fatti che hanno finito per danneggiarla. Io sarei qui per darle tutto il mio supporto gratuitamente, risolvendo la faccenda al posto della persona che lei ha assunto. L'unica cosa che le chiedo è un modo per contattarci e un le stesse informazioni che ha dato al signor Shawn. Il resto sarà a mio totale carico e, mentre dicevo questo, non riuscivo a non essere eccitata
     
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    Tuttle osserva effettivamente annoiato la donna. La cameriera del locale, donna anche questa molto curata nell'aspetto e di classe, sta avvicinandosi per prendere le ordinazioni

    non ora

    come se stesse dicendo ad entrambe che forse lui non sarebbe rimasto a lungo e per questo non aveva interesse ad ordinare nulla. Questo porta la neo aggiunta ad andarsene via con un sorriso. Lesley sente che nella sua tasca il telefono vibra, deve aver ricevuto un messaggio.

    mi dica esattamente i rapporti che millanta di avere con il signor Shawn. Sappia che al momento sono più propenso ad andarmene che restare.

    afferma con tono pieno dello stesso biasimo che è ancora ampiamente leggibile dalla sua aura. L'uomo si reputa una spanna - anche molto alta - superiore alla sua interlocutrice. Impettito ed altezzoso, il suo aspetto bello e socievole è diametralmente opposto rispetto a quanto invece non dimostri nei toni e nei termini. Prima di lasciare la parola a Lesley guarda il suo orologio e poi, sospirando dalle narici, riporta gli occhi sulla donna. Tic tac tic tac... i quindici minuti stanno per scadere.
     
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  14. AnPitt
     
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    Non stavo riuscendo a far colpo, ma del resto era un risultato quasi scontato non avendo mai avuto modo di adoperarmi nelle arti sociali. Ancora mi risultava difficili lasciarmi andare a simili modi di fare e di atteggiarmi e, in quell'occasione, avrei forse pagato lo scotto di questa mia mancanza. Però non mi sarei arresa, non questa volta, superando addirittura la mia normale e personale lena nell'adoperarmi. Rimasi per qualche secondo a trovare le parole migliori e, al contempo, a scacciare quelle entusiastiche che sgorgavano dalla mia voglia di appagare ogni lacuna nell'ambito esoterico e magico. Guardai verso il basso, tenendo le mani serrate e con le dita incrociate. Non potevo descrivere il Fratello per quello che effettivamente mi aveva mostrato, sarebbe stata una cattiveria gratuita da parte mia e, visto quello che anche io gli avevo fatto, non me la sentivo di dimostrarmi una compagna di percorso tanto infame. Però, al contempo, non ne potevo nemmeno dipingere un ritratto lusinghiero, dato che mi sarebbe di certo costato il fatto di mentire spudoratamente. Shawn mi aveva delusa così tante volte in quelle poche notti da farmi reputare inutile concludere il legame di sangue e da farmi propendere per un differente esito sul percorso da fare. Se io ora stavo davanti a Tuttle significava che lui non mi aveva dato qualcosa che ci serviva, il numero del mago appunto, fregandosene del fatto che, a causa di ciò, entrambi eravamo nei guai. Era evidente che Tuttle ne fosse rimasto scontento, ma la cosa non poteva ripercuotersi sulla mia missione! Non potevo permetterlo, altrimenti sarei rimasta Apprendista di I cerchia a vita. Superai il desiderio di andar via e lasciar perdere che già stava salendomi come una carogna affamata della mia sconfitta, prendendo a piene mani coraggio io ed il Signor Shawn ci siamo incontrati da poco, affari comuni che ci hanno portato ad interessarci di alcuni concerti molto particolari. Mi ha detto che lui cercava un burattinaio, qualcuno che muoveva i fili collegati ad un giornalista che stava seguendo una storia di cui comunque, la vorrei rassicurare, non si è fatto scappare una parola. Non so quindi perchè si fosse messo alle calcagna dei concerti che hanno interessato anche me, ma, grazie alle mie doti investigative, sono riuscita a risalire a lei. Ho nei riguardi di Shawn un certo debito morale che vorrei ripagare e, calcolando la persona di cui sto parlando ed i metodi che la stessa deve aver usato con lei, presumo di non dire sciocchezze nell'affermare che al momento posso esserle utile. Prima che lei mi dica che il mio tempo è scaduto mi permetta di farle presente la situazione. Io sono una persona che è riuscita a risalire a lei mediante mie personali indagini, questo connota spirito di iniziativa e capacità investigativa; le sto proponendo un accordo in cui io risolverò l'impegno del burattinaio preso dal signor Shawn gratuitamente, incarico per il quale, sono certa, lei abbia interesse al buon esito, altrimenti non sarebbe qui a perder tempo con me; le offro risultati rapidi e senza alcun tipo di rintracciabilità o di ritorno di fiamma, per così dire. Mi basta solo sapere cosa vuole ed il suo contatto per dirle che ho sistemato tutto. Sono una persona che mira in alto Signor Tuttle, sono certo che non la deluderò e che le darò motivo per chiamarmi anche per ulteriori casi, ma deve darmi una possibilità di dimostrarglielo. Se poi se ne dovesse pentire, basta che dica al signor Shawn che l'ho contattata e che non è rimasto soddisfatto dalle mie prestazioni, sono sicuro che il nostro comune conoscente non sarà entusiasta di esser stato scavalcato a sua insaputa e le darà modo per avere la sua vendetta. Le dico questo con la certezza che non avverrà! fui ferma e salda nelle mie parole, non potevo permettermi che ci fosse un esito nefasto nella mia opera. La Casata e Clan Tremere doveva guadagnarsi il contatto di quel mago, solo così avrei potuto dar modo al mio superiore di essere contento di me.
    se c'è da fare un tiro spendo volontà
     
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    Il mago rimane a fissare la donna con sgardo penetrante. Dietro agli occhiali dalle lenti bicrome, si nascondono occhi intenti a valutare e un cervello calcolatore. Fa una smorfia, forse noia o forse seccatura, prima di iniziare a parlare

    non ho idea di questa faccenda su burattini e burattinai

    lo dice come se anche solo accennarglielo è una gran perdita di tempo... il suo tempo! Intanto con le dita inizia a premere sullo schermo del tablet che tiene ancora seco. Poi rigira l'apparecchio alla ragazza e quindi, senza aspettare che questa ne abbia contezza, riprende subito a parlare.

    al suo amico, o presunto tale, avevo chiesto un lavoro davvero molto semplice, o, quanto meno, qualcosa che la sua fama lasciava intendere essere alla sua portata. Gli ho fatto leggere quello stesso articolo del NolaIN, parlandogli del fato avverso e delle malelingue che il Reverendo Perry, nota personalità di spicco nella politica della Luisiana, ha subito nell'ultimo periodo. La richiesta era quella di sistemare il pennivendolo bastardo che lo ha colpito e farlo ritrattare. Per tale incombenza ho anticipato ben seimila dollari, a cui dovevano seguirne altri tremila, ma, ad oggi, non ho ancora ricevuto soddisfazione. Nel campo della notorietà il tempo è tutto ed io ho atteso invano ben una settimana. Acciò si aggiungono i comportamenti di inaudita cafonaggine del signor Stone. Questi infatti mi aveva detto di procurarmi un numero di telefono nuovo e metterlo in un certo punto del suo giardino. Inoltre, in caso di incontro, ci saremmo dovuti vedere in un locale di streaptease, dove avrei dovuto chiedere di tale Maryse. Con mio disappunto il telefono non ha mai suonato, costringendomi ad andare da lui di persona. Lì, a seguito di nuovo, ulteriore e ben pagato incarico, gli ho dato un ultimatum di 48 ore, che non ha rispettato lasciandomi solo nel discutibile locale di cui sopra. Si è dunque dimostrato inidoneo ad avere fiducia ed incapace di tenere alla propria clientela. Gli avevo dato anche un altro incarico che adesso voglio dare pure a lei. Voglio le foto che il fotografo presente all'ultimo evento di Jo Wilson ha fatto e un rapporto sui fatti lì intercorsi. So che il signor Stone era presente e, dalla sua narrativa, è facile presumere che per lei valga lo stesso. Me li procuri e saprò esserle riconoscente. Mi procuri quei dati e risolva la faccenda del reverendo Perry e le sarò molto riconoscente. I soldi per me non sono un problema. Detto questo, calcolando i modi e la totale assenza di professionalità del Signor Stone, voglia farmi la cortesia di comunicargli che rescindo dal contratto. Se l'incarico del reverendo Perry sarà da lei portato a termine, allora non agirò per le somme già versate e di cui ho ampia traccia. Se non otterrò risultati... beh diciamo che non sarà solo il signor Stone ad essermi sgradito ed avermi come nemico

    Detto questo fa un cenno alla ragazza di prima di avvicinarsi nuovamente e fa la sua ordinazione per la cena. Quando la cameriera sta per chiedere anche a Lesley, la quale ha avuto tutto il tempo necessario a leggere quanto passatogli, si intromette Tuttle che dice

    Lei se ne sta andando proprio ora. Buona serata signorina

    Detto questo riprende il tablet, lasciando al contempo il suo biglietto da visita, per poi disinteressarsi completamente della (non)commensale. Si capisce che i 15 minuti siano finiti, anche se, a quanto pare, il tempo è scaduto perchè non c'è più altro da dirsi. Eppure Lesley ha appena ottenuto due missioni da parte del pubblicitario ed il numero di quella persona.

    questo è quello che leggi: si tratta di un articolo a pag 15 del NolaIN, in cui si parla di Joseph Perry III, stimato pastore protestante, in lizza per la carica di senatore. Questo è stato scoperto a partecipare niente popò di meno che ad orge bisessuali, con tanto di fotografie a testimonianza (in realtà immagini sgranate e pesantemente censurate, che lasciavano tutto all'immaginazione). Secondo quanto riportato dal paparazzo, non è stato solo quell'uomo timorato da Dio a farsi beccare con le mutande calate, anzi, Perry sarebbe stato solo l'ultimo caso di una serie di personaggi pubblici e politici con tale vizietto.
    Le foto dell'articolo non erano attribuite a nessun fotografo, e l'articolo in sé era stato semplicemente firmata da "la Redazione".


    Edited by Alteraego - 27/1/2022, 17:07
     
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64 replies since 10/11/2010, 14:47   654 views
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