Elmwood Park Boulevard

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    Nemo continua qui: #entry374543354
     
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  3. +Nemo+
     
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    Continua da qui: #entry375170951



    The Cage era in centro, Nemo non sapeva l'indirizzo esatto ma l'avrebbe trovato successivamente. Prima c'era una cosa importante da fare: uno dei foglietti che aveva trovato riportava il nome della stazione ferroviaria di Carrolton e un numero con un codice, 22a, una cassetta di sicurezza. Il Vile ne era certo, perché questa sua intuizione era stata confermata anche dalla sua ultima visione.

    Nemo si guardò intorno: aveva bisogno di un mezzo veloce per raggiungere Carrolton. Ma non sapeva guidare e di prendere un taxi non se ne parlava: nessun tassista si sarebbe fermato davanti a uno straccione — quale appariva in tutto e per tutto Nemo a uno sguardo superficiale —, e del resto lui non avrebbe avuto i soldi per pagarlo.

    Meglio cercare un altro mezzo con cui muoversi: il vampiro camminò diversi minuti prima di trovare la fermata dell'autobus, che però gli partì proprio davanti.

    Merda! — imprecò il Caitiff, mettendosi a pensare: Devo trovare un modo per raggiungere in fretta Carrolton, non posso aspettare il prossimo autobus.

    Poi Nemo vide una bicicletta legata proprio al palo della fermata. Era vecchia e scassata, non c'erano nemmeno i freni, ma avrebbe fatto al caso. Dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno per strada, Nemo fece uscire i suoi artigli dalle mani e con un paio di colpi spezzo la catena che legava la bicicletta al palo, ci montò su e partì in direzione di Carrolton.


    2013-02-18 03:34:09 nemo rolls 6 dice to bici (perc+ ladro) (Diff 7) 5,5,6,6,2, 7 (1 success)

    Continua qui: #entry375201284


    Edited by +Nemo+ - 18/2/2013, 20:50
     
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  4. staceppadefava
     
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    Erano appena passate le 21.00, il sole era calato da non molto ed il crepuscolo stava per essere inglobato dalla notte.
    Hugo si era svegliato da poco. Doveva, come tutte le sere, fare la ronda e stare in attesa di qualche chiamata. In poco tempo era fuori dal suo segreto loculo. La casa era vuota, i suoi due coinquilini non erano presenti. Senza perdere troppo tempo prese quelle poche cose che doveva portar con se e si diresse verso il suo Iveco per partire. All’interno del mezzo c’era più o meno tutto quello di cui aveva bisogno nella ronda: gabbie, strumenti veterinari, torce, corde, guinzagli, bastoni ed altri arnesi vari.
    Tutta roba che non serviva a Hugo.

    La serata sembrava essere abbastanza tranquilla, non tirava un forte vento, la temperatura iniziava ad essere mite e nell’aria non si sentivano rumori insoliti, strani odori o altre strane cose: solita routine.
    Salì sul mezzo e partì. Aveva varie tappe da percorrere: Lousiana Nature, Werner Playground, Harris playground, Fortier Park, Annunciation square, The Fly, Jefferson, Elmwood, River ridge fino al Susan Park.
    Serata lunga.
     
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  5. .Constantine.
     
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    Con molta calma accese la radio.
    Il finestrino era abbassato ed Hugo ci aera appoggiato sopra, con un gomito.
    Guardava fuori, mentre si gustava in sottofondo le note di un tranquillo ma invitante Southern rock.

    Pensò che gli sarebbe piaciuto quella sera fare un salto al House of Blues, giù in centro.
    Nello stesso momento, la radio trasmittente gracchiò.

    Hugo abbassò il volume della autoradio e si sintonizzò meglio sul canale della Pet Rescue.

    "Hugo, buonasera! " - era Robin, uno dei suoi Seguaci e collaborati - "Allman Brothers? Ma non dicevi che erano dei 'bifolchi?' "
    Aveva riconosciuto le note della canzone in sottofondo.
     
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  6. staceppadefava
     
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    Buonasera Rob!Si sono dei bifolchi, come quelli dell’emittente che trasmettono questi musicisti da Quattro soldi ma in questo momento non c’è di meglio e soprattutto è una casualità che stia ascoltando proprio loro!

    Tono scherzoso e volto palesemente rilassato e sorridente. La serata era appena iniziata e voleva impostarla in maniera positivista.

    Dimmi tutto Robin, come mai mi cerchi?

    Domandava Hugo ora più seriamente. Aveva da fare e probabilmente Robin aveva da inoltrargli qualche messaggio di avvistamento.
     
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  7. .Constantine.
     
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    "Aspetta... ho una chiamata sul cellulare.."

    Una vecchia signora uscì di casa con la spazzatura in mano.
    Il Gangrel la seguì con lo sguardo, a gettare l'immondizia fino a che rientrò in casa.
    Una manciata di secondi dopo, la voce di Rob uscì di nuovo dalla radio trasmittente.

    "Scusami, beh.. abbiamo ricevuto una chiamata un po' insolita."
    Una pausa.

    "La chiamata è partita dalla zona di Fauborg's... la Signora dice di aver visto un -ti cito le parole esatte: orrendo cagnaccio, enorme e con due occhi gialli e luminosi aggredire un altro randagio... nel parco proprio sotto la sua villetta.."
    Un' altra pausa. Questa volta di proposito, in modo da lasciare ad Hugo il tempo di assimilare la cosa.

    "Ora... quanti cagnacci, enormi e con occhi gialli e luminosi come due fottuti fari di un auto, hai mai visto te?"
     
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  8. staceppadefava
     
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    Osserva con lo sguardo la signora, rallentando col veicolo e scrutandola. Nulla di anormale in quel gesto quotidiano, nessuna possibile incoerenza o incongruenza con la normale attività umana. Prosegue per la sua strada ascoltando le parole del seguace. La zona di Fauborg’s non era distante da lui ed era anche sul percorso di controllo della nottata.

    Rob, non esistono cagnacci. Siamo tutti figli di questa terra, non dimenticarlo mai. Sicuramente la signora si sarà spaventata e ti avrà descritto un animale esagerando nelle dimensioni e per il discorso degli occhi gialli e luminosi potrebbe facilmente essere i riflessi dei fari e dell’illuminazione pubblica a giocare questi scherzetti.

    Breve ma concisa pausa. Tono calmo e pacato, rassicurante.

    Mi sto recando nella zona, sono molto vicino. Passo e chiudo.

    Spegne la radio alla fine della frase, interrompendo la comunicazione con Robin.

    Un cagnaccio con gli occhi gialli…. Ci sono poche alternative…o si è sbagliata la signora o è qualcos’altro….

    Cogita e riflette sul possibile incontro che a breve lo avrebbe coinvolto mentre sfreccia mantenendosi non sempre sui limiti di velocità.
    Si era un po’ eccitato all’idea di trovarsi di fronte qualcosa di diverso da un cane randagio.
     
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  9. .Constantine.
     
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    "Come dici tu..."
    Tagliò corto Rob.

    "Ok... occhi aperti.."

    La comunicazione s'interruppe e Hugo tornò ad alzare appena il volume dell'auto-radio.

    L'unico posto somigliante ad un parco nei pressi di Fauborgs era nella zona di St.Roch.
    E se l'avvistamento era avvenuto poco fa non era così scontato pensare di poterlo trovare ancora lì... o perlomeno qualche traccia che potesse ricondurlo a lui.

    Continua QUI
     
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