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Cerulea.
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Luminoso appartamento di quattro camere e doppi servizi, ampie cabine armadio, con giardino privato e parcheggio interno, due piscine e centro benessere, ampio giardino condiviso, gestione professionale.
In posizione molto servita, dietro l'ospedale East Jefferson, vicino alla commerciale Veterans Boulevard, circondata da scuole d'eccellente livello.
Edited by Alterægo - 31/3/2020, 19:55
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Cerulea.
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La tapparella era abbassata per non far passare le luci pallide e cangianti della televisione all'esterno, sul tavolino di vetro un flute quasi vuoto con ancora tracce del liquido denso e delle sue labbra sul lato dove aveva bevuto, accanto all'ultima copia di Vogue.
La vampira era sprofondata nel divano grigio, con il lungo telecomando argentato abbandonato stancamente nella mano. Era la sera dei canali via cavo: dopo aver visto due film degli anni d'oro del cinema su Turner Classic Movies, stava guardando senza troppo interesse la replica di un episodio della prima stagione di True Detective su HBO, facendo zapping sulle news locali di WWL4.
Nel parcheggio di un supermercato aperto fino a tardi, la notte precedente ad Algiers una donna con due bambini era stata assalita e derubata da un ragazzo poi fuggito sull'auto trafugata. Cohle chiede a Hart di aiutarlo a trovare l'uomo con le cicatrici, e lo porta in un magazzino per spiegargli i risultati delle sue indagini: esiste una setta legata al reverendo Tuttle responsabile di decine di scomparse nel bayou risalenti agli anni 80. Fervono i preparativi per il Mardi Gras. Hart scopre che lo sceriffo della contea di Vermillion ai tempi aveva instituito nel 1995 insieme al reverendo Tuttle una task force anticristiana, oltre a fermare le indagini di Cohle nel 2002. Ancora scarsi i fondi per aiutare le famiglie colpite dall'uragano Katrina...
Allungò una gamba scoperta dalla vestaglia di raso rosso che toccò lo smartphone il cui display si accese inviando una diffusa aura di rosa sul muro alle sue spalle.
Edited by Cerulea - 13/7/2015, 18:26. -
Dark Singer.
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Era iniziata come una notte qualsiasi per la giovane Odette.. una notte da trascorrere all'insegna della tranquillità, lontana dalle preoccupazioni e dalle intricate trame che si celavano al di fuori della porta del suo rifugio.. una notte dove tutto si sarebbe potuto riassumere nelle pigre abitudini di un mortale che gettava via attimi della propria vita osservandola attraverso il pallido riflesso di uno schermo illusorio, capace di mostrare solo una realtà fittizia priva di offrire qualsivoglia tipo di reale esperienza o passione..
Giacere placidamente distesi sopra un divano, non era il tipo di apatico e vacuo passatempo che si addiceva ad una figlia della notte.. la quale, per quanto giovane e ingenua potesse essere.. davanti a lei si estendeva la prospettiva di percorrere quello che poteva essere mirato come un sentiero interminabile, lastricato di esperienze uniche, capaci di infondere in lei più vita di quanta il suo gelido corpo potesse nelle sue condizioni mai offrirle; e delimitato solo dall'intraprendenza di chi lo percorre. Non sempre i morti possono permettersi di riposare.
Mentre restava ancora adagiata sul suo posto; senza che le sue dita sfiorassero lontanamente i tasti dello sterile telecomando serrato ancora tra le sue dita.. il volume del televisore si attenuò sempre di più, ovattandosi assieme a quelli dell'intero ambiente circostante: fino a quando una voce.. una percezione.. un richiamo.. attraverso le sottili tapparelle delle finestre, si fece strada, giungendo ad Odette ed invocandola a sé a gran intensità.SPOILER (clicca per visualizzare)Eseguito un tiro il cui risultato resterà segreto.. a differenza degli altri master preferisco mantenere i risultati segreti così da non rivelare troppo palesemente eventuali successi o fallimenti di un personaggio.
Qualcosa di familiare la stava invocando.. Odette poteva sentire la notte che la stava chiamando a sé.. un richiamo fortissimo ed indescrivibile che le riportò alla mente il ricordo indelebile dei suoi primi natali trascorsi come creatura delle tenebre.
Un mosaico di remote sensazioni, scavarono una breccia nel suo petto e nella sua mente, così da insinuarsi in lei in un modo tale che mai sarebbe riuscita a scrollarsele di dosso finché non avesse provato dare loro ascolto..
Doveva uscire.. scendere in strada.. prendere un mezzo e partire..
Sentì all'improvviso i suoi istinti invitarla ed indirizzarla su un sentiero che per quanto invisibile, la convinsero quietamente che sarebbe stata capace di risalire fino alla sua sorgente di quella attrazione..
Non c'era altro tempo da perdere.. Odette sentiva il bisogno di uscire.. subito... -
Cerulea.
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Risucchiata in quel vortice di realtà altra, strinse forte il telecomando per aggrapparsi a qualcosa di familiare: finì per cambiare qualche volta canale, finché non fece uno sforzo consapevole e spense.
Divenne attenta a cogliere ogni sensazione, ogni pensiero, nella luce rosata e soffusa dello smartphone acceso. Guardando la tapparella ricordò che il suo sire le aveva parlato della possibilità di comunicare a distanza, ma non lo aveva mai fatto.
L'abbacinante piacere del Bacio di Roque circondata dal freddo marmo chiaro, nel profumo della notte... Quel godimento completo che la scosse in tutto il corpo e nell'animo ancora una volta. Una presa che la portò quasi all'incoscienza, tanto era forte l'orgasmo, per poi lasciarla ad un conato di vomito che questa volta riuscì a trattenere.
Poi tornò la colpa, il nutrirsi riluttante cercando di non guardare negli occhi la vittima, e il violento controllo del limitarsi ad assaggiare, senza che generosi fiotti di sangue le scorressero in gola. Penose ore a vagabondare intorno ai locali nella speranza di trovare qualcuno che almeno apparentemente sembrasse meritare quel furto.
Quindi un'impressione dolceamara, un vago sentore come di una festa lontana, echi di risa di parole a basso volume di musica... Forse il suo sire al pianoforte che suona Gershwin?
L'intensità del richiamo era assordante, e dopo aver dubitato per cinque lunghissimi minuti, quando la luce rosa si spense si decise ad alzarsi, accendere la luce, vestirsi velocemente con una maglietta, un paio di jeans neri e un cappotto di lana fino al ginocchio e delle scarpe da ginnastica tutti dello stesso colore. Lo smartphone, le chiavi, la borsa meno appariscente, e via dopo tre mandate, sul suo scooter a correre come ogni notte volava nella sua nuova vita.
Sarebbe tornata, salvo che avesse ricevuto indicazioni diverse nel frattempo, nel luogo più probabile per un suo nuovo incontro con Roque, il suo vecchio rifugio nello scantinato di un edificio alluvionato e mai sistemato della periferia della upper 9th ward. Molte domande si affollavano nella sua mente inespresse.
Mentre guidava con gesti automatici e mantenendo un minimo d'attenzione alla guida, si chiese se era davvero il suo sire a chiamarla e un brivido le corse lungo la spina dorsale. Chi altri poteva conoscerla tanto? La maggioranza della sua mente si impegnò a discernere ulteriori segnali mentali.. -
Dark Singer.
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PROSEGUE..
Edited by Dark Singer - 21/7/2015, 20:01. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ore 19.00
Dopo la difficile notte precedente, Odette si svegliò nel suo appartamento. Sentiva il morso della fame bruciarle lo stomaco a un livello così profondo che poteva trattarsi della sua stessa anima. Non amava cibarsi di sangue, Odette, che veniva tormentata dai sensi di colpa di sfruttare in questa maniera delle persone innocenti, che invece avrebbe dovuto aiutare. Eppure era una pulsione irrefrenabile, a volte, e questa volta aveva permesso a questa pulsione, alla Bestia, di diventare troppo forte anche per la sua volontà.SPOILER (clicca per visualizzare)Hai 3 punti sangue dopo il risveglio. Sei perciò affamata.
Il Fratello cercò di allontanare il pensiero della fame distraendosi. Accese la televisione, ma tutto quello che trasmettevano erano speciali sull'attacco bioterroristico della sera precedente.
Vedere il nome della sua associazione legato a un atto di tale barbarie le faceva male, ma non tanto quanto la Fame.
Odette spense la tv e tirò fuori il cellulare. Sullo schermo l'avviso di quasi un centinaio di chiamate perse, e almeno 50 messaggi in segreteria.. -
Cerulea.
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La nera creatura della notte si contorceva sul divano in preda ai crampi della sete, cercando di trattenere il desiderio di sangue e insieme le urla d'ira che avrebbero dovuto soffocare la colpa dei suoi ripetuti fallimenti nel sopprimerlo. La vergogna per questo impulso parassita era tale che pianse lacrime di sangue il cui sapore metallico sulle labbra la infiammò di una rinvigorita gola.
Doveva accettare che per questa volta avrebbe ceduto alla perversione della sua natura, come in fondo sapeva che avrebbe dovuto in futuro molte volte sino a che non avesse più retto a quella pantomima di vita che pure le pareva ben più preziosa di quella che aveva avuto da mortale. Quanto potere era racchiuso nelle pieghe di quella maledizione, quanti successi si sarebbero potuti dischiudere nelle sue piccole mani.
Non riusciva a pensare tanto era irrefrenabile quella forza che l'animava, eppure sapeva che doveva al più presto occuparsi di questioni direttamente legate alla sua sopravvivenza immediata proprio come la Fame.
Era scioccata dalle immagini che passavano alla televisione su quanto era successo alla sua festa, ecco cosa non aveva avuto il coraggio di vedere in prima persona, le urla vivide nella sua mente come se fossero presenti la tormentavano da quando si era svegliata: come avevano fatto quelle due ospiti ad essere così calme mentre si facevano strada verso l'uscita sul retro? Spense la tv, e guardando il cellulare rimandò di occuparsi delle chiamate.
In tutta fretta uscì con il suo scooter, mentre deboli pensieri le affollavano confusi la mente: era in pericolo, doveva al più presto formulare con cura e lucidità quanto avrebbe detto alla O'Ryordan. Intanto era diretta a una delle zone rinomate per i prostituti, per alleviare il peso morale di quanto stava per fare, almeno avrebbe pagato e poi gli uomini sono in grado di avere un atteggiamento veramente distaccato nei confronti del sesso.SPOILER (clicca per visualizzare)Visto il tempo da brontosauro che ho impiegato a rispondere, se vuoi risolvere in fretta la caccia e passare ad argomenti più "succosi" concordo in pieno, Odette ha intenzione di pagare due prostituti e sorbirà lasciandosi andare ben tre punti sangue totali.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Più che altro sicuramente ci sarà un tiro di frenesia per la fame, quindi 2 tiri di coscienza per il difetto del senso di colpa, e se fallisce, un altro tiro di frenesia. Vuoi spendere forza di volontà per un tiro di frenesia (o più)?.
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Cerulea.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Grazie per avermelo chiesto ma lasciamo pure l'esito ai dadi, così è resa più realistica la situazione disperata da Fame.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)2016-05-08 18:13:37 - Odette tira 3 dadi su Sensi di colpa (difficoltà 7) [10, 4, 5] 1 successo
2016-05-08 18:12:53 - Odette tira 3 dadi su Sensi di colpa (difficoltà 7) [5, 10, 9] 2 successi
2016-05-08 18:12:01 - Odette tira 4 dadi su Frenesia - fame (difficoltà 6) [10, 10, 10, 6] 4 successi
2016-05-08 18:10:27 - Odette tira 4 dadi su Frenesia - fame (difficoltà 6) [8, 10, 2, 1] 1 successo
Non vai in Frenesia né per fame né per il difetto, con nessuna delle due Vene, ma sei dilaniata dai sensi di colpa. Descrivi pure il pasto.
a -3 ps, le Vene svengono e avranno bisogno di essere aiutate da qualcuno. Al tuo livello di umanità vorrai sincerarti che ricevano soccorso, o si dovrà tirare di umanità.. -
Cerulea.
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Arrivata al ponte più malfamato di New Orleans, Odette girò sull'altra corsia, dove una serie di bidoni contenevano fiamme tanto alte che se fosse stata viva avrebbe sudato freddo. Le prostitute erano molto più numerose, ma trovò comunque due vittime adatte, uno vestito di pelle e l'altro a torso nudo con un paio di pantaloni rosso scuro. Gli chiese se avevano malattie e quanto era la loro tariffa, poi si appartò con loro dietro un pilone lontano da occhi indiscreti anche digitali e promise a ciascuno 500$ per un servizio veloce ma particolare, al termine del quale avrebbero potuto aver bisogno di soccoorsi.
Entrambi erano allettati dalla cifra ma dubbiosi sul mistero della prestazione, e dopo aver parlato sussurrandosi nelle orecchie, decisero di accettare ma sottoponendosi uno alla volta alla tortura (sarebbe partito quello vestito di pelle, più avvezzo alle pratiche sadomaso) così che l'altro potesse sincerarsi dell'incolumità del primo e potesse chiamare aiuto in caso di bisogno.
Dopo tutte queste discussioni la sete non poteva più essere frenata: si avventò su quel collo pulsante e bevve senza imbrigliarsi in scrupoli morali. Quando la vittima svenne si fermò e richiuse rapidamente i fori, gli mise i contanti promessi nella giacca e lasciò il tempo all'altro di controllare che ci fosse ancora battito: l'uomo a torso nudo inviò un sms a qualcuno e poi mostrò accondiscendente la giugulare, sembrava quasi che per lui non fosse la prima volta che assisteva o partecipava a un evento del genere, e per un attimo la Blanchard si chiese con quale altro Fratello avesse condiviso l'esperienza.
Lo pagò in anticipo e poi affondò i canini, succhiando lentamente, assaporandone il piacere che provava e gustando quello che stava dando a lui: egli ebbe il tempo di darle un biglietto con un numero di cellulare prima di perdere i sensi, lei accompagnò a terra il suo corpo pesante, leccò i fori che aveva lasciato.
Rimase per minuti interminabili appesa alla gocce di sangue e rimorso che le scesero fino al mento, lacrime di coccodrillo, mentre controllava da un punto lontano sulla strada di ritorno che qualcuno si avvicinasse ai due corpi esanimi. Alla fine arrivò un furgone bianco, in due scesero, aprirono i portelloni e si diressero verso la zona dove si era consumato il bacio. Solo allora Odette partì.SPOILER (clicca per visualizzare)Diretta a casa, legge i messaggi arrivati sul cellulare e scorre i numeri delle chiamate perse. Poi dimmi quanto tempo rimane per essere in pari con gli altri, immagino ci chiami la O'Ryordan.. -
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Odette si era appena seduta sul suo scooter e stava per mettersi in moto, quando un'automobile nera le si affiancò. Il finestrino posteriore si abbassò, rivelando un'attraente donna di colore. 
Odette Blanchard?
Chiese, per sincerarsi dell'identità del suo interlocutore, anche se qualcosa diceva a Odette che la donna sapeva benissimo a chi si stesse rivolgendo.
Lo Sceriffo richiede la sua immediata presenza a Palazzo. La prego di seguirmi.. -
Cerulea.
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La Toreador fu sorpresa di essere evidentemente avvicinata da una carica di Palazzo in quel luogo.
Dopo lo smarrimento iniziale, girata verso la donna di colore, disse
Si, sono io. E lei è?
Ricevuta la risposta accese il motorino e fece cenno di precederla.
Forse non era il momento, ma non ne aveva altri e doveva pensare in fretta. Accennare alle dubbie abitudini di Joriah senza prove avrebbe potuto come minimo rovinarle la reputazione, rischio molto importante visto che sarebbe stato il suo primo biglietto da visita diretto alla nuova gerarchia di cui per inciso non sapeva nulla, e che la O'Ryordan fosse rimasta al suo posto, o uno simile, non la rassicurava affatto.
Invece avrebbe sottolineato con tutta la veemenza di cui era capace la mancanza di un servizio di sicurezza come richiesto in cambio del favore già scambiato, a maggior ragione visto il massacro che si era svolto a teatro e di cui non sapeva dare spiegazione alcuna, a parte quello che aveva visto alla televisione. Quanto ai due intrusi nelle proprietà di Godeau sarebbe stata ferma ma cauta, visto che non era a conoscenza del loro peso politico e che sapeva che una di loro era addirittura un'Arpia, e che non sapeva che ruolo avessero assunto sotto la nuova Principe.
Si, poteva andare bene. Per il resto avrebbe semplicemente detto la verità.. -
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No, Miss Blanchard.
La donna aprì la portiera dell'automobile.
Prego, qualcuno si occuperà di prendere il suo mezzo.
Invitò la Toreador a salire sull'automobile con lei, senza però rispondere alla domanda di Odette.. -
Cerulea.
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Mi perdoni, ma io non la conosco e questa non è una buona zona della città per lasciare un mezzo come il mio incustodito.
Odette le sorrise rimanendo sul suo scooter.
Non si preoccupi, la seguirò, conosco la strada per il Palazzo.
E con un cenno di assenso della testa, partì.
Non era stupita che avessero mandato qualcuno a prelevarla, vista l'importanza della faccenda, né che l'avessero fatta seguire (per la stessa ragione), lo strano era che l'avessero fatta incontrare con una figura che non riconosceva. Ancora doveva apprendere il numero delle cariche, poiché faticava a credere che fosse un'esterna, e soprattutto associarle a volti e nomi del nuovo principato, per non parlare dei ruoli che le interessavano di più, ovvero Arpie e Toreador... Si, avrebbe dovuto risolvere in fretta e per il meglio tutto questo pericoloso coinvolgimento con ufficiali della violenza. In fondo alla mente non la rendeva tranquilla non sapere ancora che fine avesse fatto Alexander van Allen e perché..
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