Union Passenger Terminal - Amtrak Station

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  1. White Nemesis
     
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    amtrackstation



    La Union Passenger Terminal o Amtrak Station è una delle più grandi stazioni ferroviarie di New Orleans, a discapito del suo aspetto non particolarmente solido e del fatto che occupi, a conti fatti, uno spazio decisamente inferiore a quanto ci si aspetterebbe da un centro nevralgico dei trasporti.
    Si erge poco lontano dal Central Business District, visibile da ogni lato delle strade principali, poiché posizionata in un ampio spazio vuoto semi circolare, posto fra due cavalcavia. Principalmente costituita da un grosso casermone squadrato, bianco ed un po' squallido, che funge da ingresso principale alle biglietterie, presenta una disarmonia evidente nelle pensiline e nei binari retrostanti, poiché lasciati alle intemperie per la maggior parte del tempo - essendo quasi completamente scoperti - e dunque presentandosi molto più fatiscenti rispetto al resto della struttura.
    I binari sono stati rimessi a nuovo e ri-disposti dopo l'uragano Katrina, mentre nelle banchine si possono ancora ritrovare le intelaiature metalliche tipiche dell'epoca in cui venne costruita, oltre ad un evidente livello di degrado a causa dell'umidità nelle parti in legno più esposte.
    In tutto la stazione ospita poco più di una ventina di binari, dei quali dieci si occupano prevalentemente di tratte interne alla Città, mentre la restante metà si dirama oltre i confini di NO, pur rimanendo quasi interamente entro ambito regionale.

    La qualità del servizio fornito non è passabile di giudizi particolarmente negativi, tuttavia, se di giorno la UPT si presenta affollata di passeggeri e la sicurezza è garantita efficacemente sia da telecamere che da ronde della polizia, la notte tende a svuotarsi drasticamente, principalmente a causa del numero ridotto di corse per via dei tagli alle infrastrutture ferroviarie, ma anche per un crescendo della popolazione di "homeless" che sceglie di ripararsi nelle tettoie all'aperto, facilmente raggiungibili scavalcando un muro di cemento non più alto di un metro e mezzo.
    Essendo privo di ulteriori barriere architettoniche che la proteggano da atti di micro criminalità, sono soventi gli sgomberi e, nonostante questo, le sale principali vengono minuziosamente ripulite ogni giorno, per permettere ai viaggiatori di non subire eccessivi disagi durante l'attesa.
    Nonostante le misure prese, non è raro imbattersi in qualche vetro rotto o vedere un clochard portato via a forza dalle panchine della piazzetta antistante l'entrata.
     
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  2. White Nemesis
     
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    Piove.


    Sono quaranta minuti che piove a dire il vero, ininterrottamente, praticamente sempre da quando Paul è uscito dal suo tranquillo rifugio, per avventurarsi nella malsana e fredda notte di NO.
    Un pessimo tempo per uscire, ed una scelta di tempistica poco azzeccata.
    L'enorme orologio tondo al centro della facciata principale segna le 23.45, le lancette nere risaltano sul bianco retro illuminato dai neon, l'unica cosa veramente visibile nel raggio di diversi metri. Il cielo è scuro ed ingombro di nembi color catrame, tratteggiato per lo più dalle gocce che cadono diagonalmente verso terra, rendendo così inutili anche i leggeri ripari forniti dai trafficati cavalcavia.
    Vista l'ora, considerando che sono rimaste ormai una decina di corse prima della chiusura per la notte della stazione, in giro non c'è anima viva. O quasi.

    Sebbene l'intemperia tenda a scontornare tutto già a pochi passi dal Nosferatu, rendendo sfocate specialmente le linee architettoniche più piccole e meno invasive, come le sagome delle auto parcheggiate, il cainita è in grado di avvertire nelle immediate vicinanze, la presenza di almeno tre o quattro esseri presumibilmente viventi, due dei quali proprio sotto l'orologio a muro di fronte alle porte automatiche dell'ingresso.
    Si tratta di una coppia di uomini d'affari d'etnia caucasica, a giudicare dall'aspetto dovrebbero essere all'incirca di mezz'età, entrambi in completi eleganti sui toni del grigio o del blu - difficile a dirsi dalla distanza -. I due sono appena scesi da un taxi giallo che, così com'era arrivato, una volta scaricati i bagagli dei passeggeri che aveva a bordo riparte alla volta del centro.
    Nel frastuono del vento e nello lo sfrecciare delle auto sopra la colata di cemento rialzata, è praticamente impossibile udire cosa si stiano dicendo, mentre le porte di vetro si richiudono alle loro spalle.

    La restante "fauna" del luogo è composta da un netturbino, intento a svuotare nel proprio camioncino bianco un grosso contenitore per la differenziata (a giudicare dal colore si tratta di quello della plastica), e da un barbone che fruga dall'altra parte della piazza nei cestini in prossimità delle panchine, prima che vengano giustamente raggiunti e svuotati dall'uomo della nettezza urbana.

    Attualmente Paul si trova - non visto - all'ombra di uno dei piloni del cavalcavia posto di fronte alla stazione, quindi ad una ventina di metri circa dalla piazzetta a semi cerchio che funge da scalo per i veicoli che depositano i passeggeri. Naturalmente anche se la visibilità è scarsa a causa del temporale, l'illuminazione rimane comunque ottimale tutto attorno al perimetro principale, diminuendo drasticamente sui lati, dove la recinzione di un muretto basso e facilmente scavalcabile porta direttamente ai binari.
     
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  3. MaddDogg
     
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    Paul raggiunse infreddolito la stazione, pensando come comportarsi. Chiedere informazioni a qualcuno? Cercare tracce? Queste erano le due strade migliori. Guardò la fauna umana locale: Due Vacche ben vestite, una Vacca sporca d'immondizia, una Vacca da mangiare... Le prime due non riuscirei a guardarle in faccia senza pensare a legarle e bruciargli i soldi in faccia, le evito se non sono costretto a parlarci. Quella ai cestini, beh, potrei portarla a rivelare qualcosa se ci parlassi nel modo giusto... Mentre il poveraccio... Beh, i barboni sono gente che canta facilmente di solito.

    Fatte queste considerazioni, Paul decise di andare dal barbone senza farsi notare troppo, tenendo sempre ben coperta l'orrendità del suo volto e stando pronto a scaldarsi le mani in caso di contatto con l'umano.

    Si rivolse così al poveraccio:"Ciao amico, sei qua tutte le sere? Ho bisogno di informazioni sui fatti recenti avvenuti qui in stazione.

    Cerco di persuadere il barbone a dirmi ciò che ha visto succedere nelle notti precedenti in stazione.
     
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  4. White Nemesis
     
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    2016-02-20 06:24:26 Paul Snooze rolls 6 dice to Persuasione + Espressività (Difficoltà 7) 9,3,10,10,8, 3 [4 successes]


    Il Nosferatu s'avvicina lentamente dal cavalcavia, approfittando delle ombre e della confusione provocata dal forte temporale, tanto da sgusciare più o meno silenziosamente fino al cestino dove il povero clochard è alla ricerca di cibo. Lo coglie alla sprovvista, abbastanza da farlo sobbalzare sul posto.
    Nonostante il primo evidente scatto nervoso del senzatetto, vuoi per la parlantina cavernosa ed il tono convincente, ingentilito dal porsi in maniera piuttosto umana nei confronti dell'altro, o magari perché l'uomo con cui sta parlando odora palesemente di alcool, lo vede quasi subito rasserenarsi.
    L'olezzo di una sottomarca di gin particolarmente scadente, viene inspirato e rigurgitato dal fiato dell'uomo, impestante quasi quanto i suoi abiti, che puzzano di deiezioni e di disperazione.

    < Ah... Eh? Uh, si, sono qui spesso, si spesso, tipo sempre si. >


    Tossicchia con forza mentre parla, ha la voce impastata e le parole sono più sconnesse di quanto normalmente ci si aspetterebbe da una persona normo dotata cerebralmente, tuttavia è evidente che il barbone sia ubriaco, non solo per l'aroma o per il dire biascicato, ma anche per lo sguardo evidentemente lucido e provato, capillari rossi su sfondo bianco dell'umore vitreo.
    Sembra piuttosto ben disposto nei confronti del cainita, anche se è più per via del fatto di essere quasi completamente sbronzo, che non per una vera e propria empatia, anche perché - per ora - non riesce ancora distintamente a scorgere i tratti grotteschi del suo volto sfigurato, grazie all'attenzione stessa che il vampiro impiega per impedirglielo naturalmente.

    < Fatti... Recenti? Beh amico, ne succedono molte di cose da queste parti *gnik*.
    C'è un sacco di polizia qui, c'è stato un casino al binario 23, una roba brutta amico, un sacco di giornalisti e di curiosi. >



    Nonostante appaia confuso, dondolando un po' sui propri passi quando tenta di staccarsi dal cestino, riesce a fornire un paio di elementi utili alla ricerca di Paul, anche se, molto probabilmente, lui dovrebbe fargli qualche domanda maggiormente specifica per ottenere altri dettagli, visto lo stato di evidente spossatezza, fame e, come già notato in precedenza, evidente stato di ubriachezza molesta.
    Il netturbino intanto sta terminando di svuotare i contenitori dell'umido poco distanti dal duo, nel giro di cinque minuti dovrebbe essere a portata di orecchio, raggiungendo la loro posizione con il proprio camioncino bianco.
    Un paio di tuoni squassano l'aria, facendo sobbalzare nuovamente sul posto il senzatetto, che di tanto in tanto scoppia in qualche risatina gongolante e sempre tossicchiata, riprendendo a fasi alterne a guardare dentro il sacchetto contenente pattume, naturalmente, ponendo comunque un orecchio verso eventuali altre domande dello sconosciuto.
     
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  5. MaddDogg
     
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    Ne ero sicuro, parla come una quindicenne di fronte ad un album del suo idolo in regalo, pensò Paul con profondo disprezzo.

    Paul si guardò attorno per vedere se stavano arrivando orecchie e occhi indiscreti a testimoniare la sua presenza in quel luogo e notò che il netturbino si stava avvicinando: Devo darmi una mossa.

    Raccontami del binario 23. Tutto ciò che hai visto, tutto ciò che sai. Dicendomi tutto potresti salvare altre eventuali vittime. O causare delle torture atroci contro una persona... Parla, ti ascolto. Non dimenticarti nulla.
     
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  6. White Nemesis
     
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    Più che come un adolescente, il barbone di mezz’età barcolla e singhiozza le parole a stento come l’ubriaco senza tetto che altro non è, in maniera sempre sconnessa e sempre evidentemente avvinazzata, senza sfumature di brio che non siano dettate dagli alcolici.
    Dopo essersi guardato intorno Paul ha la certezza che, fra poco meno di un minuto, il netturbino sarà effettivamente abbastanza vicino da poter sentire, e questo non infastidisce solamente lui, ma anche lo stesso clochard con il quale sta interagendo, visto che inizia a lamentarsi boffonchiando e stringendosi lo stomaco, affrettando la ricerca all’interno del cestino.

    Non che si possa sperare ricordi tutto, probabilmente, viste le sue condizioni di evidente confusione, tuttavia, alla premessa di aiutare per evitare altri omicidi, l’uomo si ferma dal proprio trafficare, così da rispondere più o meno completamente alla domanda che gli è stata posta.

    < So che hanno trovato una ragazza, era appesa, appesa per le caviglie si si, non ricordo in che vagone, forse il secondo…
    Io non ho visto niente eh!
    C’era tipo un poliziotto che ha detto una cosa tipo che era nuda e rasata, poi ecco si, mi sembra di ricordare che fosse stata sgozzata o una cosa del genere, aveva una specie di secchio sotto e li era stato raccolto il sangue, ma non mi viene in mente altro a dire il vero, beh, sicuro chiunque sia stato non è passato sotto le telecamere, visto che qui tutti brancolano nel buio e nessuno sembra saperne un cazzo. >


    Evidentemente lo sbandato non sembra – giustamente – saperne molto di più dei giornali, tuttavia fornisce un paio di elementi interessanti in più rispetto a quanto già in possesso del Nosferatu, ovvero il dettaglio sul secchio contenente sangue.
    Sempre che non stia semplicemente delirando, potrebbe fornire una pista nuova da seguire.

    < Spero che tu ci capisca più di me in questa faccenda amico, buona fortuna... >


    In ogni caso, quando ha finito di parlare semplicemente raccoglie le sue poche cose, allontanandosi dispiaciuto senza averci guadagnato nulla dal cestino, mentre il netturbino proseguire a pulire e comincia a svuotare il sacchetto dove l’uomo ravanava, guardandolo infastidito mentre si allontana.
    La pioggia intanto continua ad inzuppare tutto ed i tuoni si fanno sempre più incessanti, così come i lampi di luce che, se il cainita non si premurasse di evitare, potrebbero rivelare a tratti i suoi lineamenti se qualcuno dovesse prendersi la briga di guardarlo meglio e non da brillo.
    Fortunatamente per lui, l’uomo della nettezza urbana lo sta ignorando, passando oltre a dove si trova per proseguire ancora nel proprio giro, con le cuffie ben piazzate nelle orecchie.
     
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  7. MaddDogg
     
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    Paul, avendo scoperto che il sangue era stato raccolto in un secchio, si chiese se l'assassino fosse un umano piuttosto che un fratello. Chi sprecherebbe così della Vitae? Può essere solo qualcuno che non ne conosce l'importanza!

    Dopo averci pensato, Paul decise che la cosa migliore da fare fosse andare ad indagare direttamente sul treno, sperando di trovare tracce di colui che aveva compiuto questo efferato delitto, nascondendosi il più possibile da eventuali occhi indiscreti, dato che si stava avvicinando ad una scena del crimine e non voleva rischiare che qualcuno chiamasse la polizia vedendolo. Si avvicinò al treno ed entrò nel secondo vagone, cercando tracce.
     
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  8. White Nemesis
     
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    Anche se non hai specificato in azione, avendo detto che cerchi di nasconderti il più possibile, ti faccio automaticamente passare dai lati della stazione, dando per scontato che sceglieresti il punto in cui non ci sono controlli, ma dove devi scavalcare il muro di cinta.
    L’alternativa era infilarsi dentro la stazione sotto luci, telecamere, in mezzo alla gente e via discorrendo.
    Quando fai azioni più “Delicate” leggiti bene la descrizione del luogo e sii più preciso su come intendi effettuare gli spostamenti, dire “Vado da qui a lì” e basta, senza dettagli sul come, non va bene in una situazione di furtività o pericolo.

    2016-02-26 02:54:11 Paul rolls 6 dice to Destrezza + Furtività 10,3,2,4,1,6 (Difficoltà 6) [1 successo]

    2016-02-26 03:07:05 Paul rolls 5 dice to Destrezza + Atletica 8,5,10,2,10 (Difficoltà 6) [3 successi]

    2016-02-26 04:16:55 Paul rolls 4 dice to Percezione + Sesto senso 9,8,6,4 (Difficoltà 7) [2 successi]


    Dopo qualche istante trascorso a riflettere sul da farsi, ignorando l’allontanamento del barbone tanto quanto del netturbino, il secondo passato – parecchio inquietato – rapidamente oltre la sua figura incappucciata, al Nosferatu non rimane che incamminarsi lontano dai lampioni e dalla generica luminaria della strada, affrontando la pioggia ed il temporale per portarsi sempre più lontano da un possibile riparo.
    Per riuscire a raggiungere il binario 23 attraversa tutto il piazzale posto di fronte all’ingresso della Stazione, scivolando nelle ombre che ammantano il lato sinistro dell’edificio, fino a portarsi ad una discreta distanza di sicurezza, per poi cominciare ad aggirare il muro di cinta fino al lato sprovvisto di telecamere. Di tanto in tanto i lampi di luce provocati dai fulmini in mezzo alle nubi, incendiano l’aria proiettando la lunga ombra della sua imponente sagoma, tuttavia, riesce comunque a sfruttare il più possibile ogni nascondiglio d’occasione.

    L’unico momento problematico, per così dire, lo vive quando, superando l’angolo per raggiungere la porzione di muro più vicina ai binari esterni, non ode il continuo latrare di un cane di grossa taglia. Non riesce a vederlo oltre la struttura di cemento, cionondimeno continua a sentire il profondo abbaiare della bestia ed il commento del suo proprietario.

    < Hai sentito qualcosa Duke? Qui unità 3, ci muoviamo lungo il perimetro, seguo una traccia. >


    Se la prima parte del discorso viene evidentemente rivolta all’animale, la seconda è invece anticipata da un bip e poi seguita dal rumore statico delle radioline in dotazione alla polizia. Si tratta probabilmente di una coppia dell’unità cinofila, visto e considerato il luogo in cui ci si trova ed i recenti avvenimenti, è plausibile che stiano ancora cercando una pista sull’assassino seriale di cui parlava il giornale.
    In questo caso però, la bestiola deve aver percepito la presenza del cainita e, di naturale predisposizione all’astio nei confronti della razza crepuscolare, ha reagito con conseguente rabbia e paura annusandone la scia olfattiva anche da una certa distanza, comunque non più di una decina di metri considerando anche il muro. Fortunatamente per Paul i due si allontanano in direzione opposta alla sua, giacché sfila avanti e stando abbassato, riesce per il rotto della cuffia a superarli senza farsi vedere, arrivando finalmente in un punto comodo per poter scavalcare in tutta tranquillità.

    Non fa nemmeno fatica a darsi lo slancio grazie anche alla forza fisica di cui è dotato, e dopo essersi arrampicato su per il muro liscio, saltandolo con un balzo ed aggrappandosi sulla sommità, senza sforzarsi troppo supera agilmente l’ostacolo e si cala silenziosamente dall’altra parte. Adesso è a ridosso dei binari 25 e 24, molti sezioni limitrofe sono vuote e solo alcune sono in ombra.
    Studiando strategicamente la zona, riesce ad inquadrare alcune telecamere di sicurezza all’inizio delle pensiline, così da aggirarle in maniera il più furtiva possibile, sperando di non farsi inquadrare. Purtroppo a causa della stazza gli riesce comunque piuttosto complicato muoversi in uno spazio ampio, ben illuminato, e con così pochi nascondigli, e quindi impiega dieci minuti buoni a raggiungere in sicurezza il binario 23, ma alla fine, eccolo lì, con il treno di mezzanotte pronto a partire davanti ai suoi occhi.

    Sempre stando piuttosto attento riuscirà a salire sul secondo vagone, praticamente vuoto, fatta eccezione per un ragazzino smilzo, addormentato sui sedili, ed un uomo di mezz’età vestito con un cappotto marrone zuppo d’acqua. Vedendo quanto è pulito il posto, c’è da pensare che sia stato sostituito a quello incriminato, dunque non si tratta del luogo in cui è stata uccisa la ragazza, ma solo del medesimo treno.
     
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  9. MaddDogg
     
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    Me lo aspettavo. Chi ucciderebbe una persona in un vagone di testa? Pensò Paul tra sé e sé mentre si chiedeva cosa fare e come relazionarsi con i presenti sul vagone. Che schifo gli umani. Sacche di Vitae. Per oggi ho parlato con un umano di troppo. Meglio evitarli.

    Presa questa decisione. Paul si mosse verso i vagoni di coda senza scendere dal treno supponendo che fossero più plausibili come luogo del delitto, senza parlare con nessuno e cercando di non svegliare le persone addormentate.
     
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  10. White Nemesis
     
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    Dopo qualche minuto successivo all'ingresso di Paul nel secondo vagone, s'ode il tipico fischio del controllore sul binario che conferma l'assenza di passeggeri ancora intenti a salire a bordo, prendendo posto a sua volta sul mezzo di trasporto pubblico, prima che porte automatiche del treno inizino a chiudersi. Lo scatto successivo alla pressurizzazione delle stesse, da certezza del fatto che, di lì a poco, il treno si metterà in moto.
    Non appena scatta la mezzanotte, quasi a farlo apposta.

    Per un po' il Nosferatu potrà vagare solitario di vagone in vagone, c'è veramente poca gente, addirittura il quarto vagone è quasi completamente vuoto, oltre ad essere diviso a scompartimenti, in quanto seconda classe. Tendine di stoffa blu coprono molte delle porte a scorrimento, impedendo di vedere all'interno come normalmente accadrebbe, essendo per metà composte da vetri, ed i rumori delle ruote sui binari e del temporale rendono comunque impossibile udire che cosa stia accadendo eventualmente all'interno delle stesse. Insomma, bisognerebbe entrarvi per scoprire cosa celino, sempre che celino qualcosa.

    Il corridoio del quarto vagone finisce piuttosto in fretta, quando il cainita ha la possibilità di notare, con la coda dell'occhio, la porta di collegamento fra il quinto e il suo stesso scompartimento, andare ad aprirsi rivelando la figura di un uomo di media statura.
    Non gli ci vuole molto a capire che si tratta del controllore, anche per via della divisa completa di cappello e targhetta identificativa, ma sopratutto, non impiega molto tempo a ricordare di essere salito su un treno notturno senza biglietto.

    A lui il decidere cosa fare, se infilarsi in uno scompartimento e provare a nascondersi, sempre ammesso che riesca a trovare un modo per farlo, oppure affrontare l'imminente sopraggiungere dell'addetto alla verifica dei titoli di viaggio, che si trova a circa quattro metri da lui.
     
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  11. MaddDogg
     
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    Appena vide il controllore Paul si rese conto dell'errore che aveva fatto nel non comprare un biglietto e si mise a cercare un posto dove nascondersi. Pensò che fosse meglio cercare un posto dove sedersi, ricordandosi delle volte in cui è sfuggito agli occhi di gente che voleva evitare semplicemente stando zitto e immobile. "Speravo non passasse su un treno serale", pensò mentre cercava di nascondersi. Se mi siedo e qualcuno senza vedermi si siede su di me succede un putiferio. Forse è meglio se resto sul lato del corridoio.

    Uso Oscurazione 2 e mi posiziono attaccato alla porta contraria al lato di salita sul treno in modo da non essere né notato né urtato dal controllore e sperando che il rumore delle ruote del treno copra il rumore dei miei passi mentre mi sposto. Se il controllore non mi vede aspetto che passi oltre e continuo a cercare il vagone incriminato.
     
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  12. White Nemesis
     
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    2016-03-08 09:09:12 Paul rolls 7 dice to Prontezza + Furtività (Difficoltà 6) 4,1,7,10,1, 7,10 [2 successes]

    Per il rotto della cuffia il cainita riesce non solo a scorgere l’uomo in divisa che avanza, ma anche a ponderare rapidamente una soluzione efficace al togliersi d’impaccio, nonostante i pochi metri che li separano. La decisione di non entrare in uno scompartimento è più rischiosa, almeno nell’immediato, gli risparmierà tuttavia l’evenienza di essere scoperto per sbaglio in un secondo momento. Dopo aver sondato le eventuali reazioni del controllore, nonché studiandone i movimenti e la direzione dello sguardo, Paul sfrutta il momento propizio per accostarsi alla parete, appiattendovisi quando gli occhi dell’uomo sono puntati sul lato opposto del corridoio.
    Seppur sia una manovra avventata e piuttosto celere, riesce a sfuggire allo sguardo del capo treno, che lo perde di vista e sembra quasi scordarsi lì per lì d’aver dato attenzione alla sua sagoma, ora diventata null’altro che un punto dove non focalizzare il proprio interesse.
    Lo vedrà avanzare oltre la sua posizione, illuminato sia dalle luci interne che dai bagliori del temporale, continuando a sondare con stanchezza l’interno dei vari divisori, senza per ora trovare passeggeri ai quali controllare il biglietto. Naturalmente, ignora completamente la figura del Nosferatu, come se non si trovasse nemmeno lì, ed è facile notare il modo in cui involontariamente continua a dirigere lo sguardo altrove, anche perché una forza sovrannaturale allucinatoria lo sta effettivamente deviando da quella porzione di treno.

    Il vampiro ha la possibilità di avanzare e muoversi verso la successiva carrozza, così quanto meno per essere in grado di sfuggire all’uomo ancora per un po’, considerando che non dovrebbe essere così energico da ripetere subito tutto il giro fra le carrozze. Nel frattempo, una leggera patina di polvere si squaglia a pochi centimetri dal suo viso, lo sporco scivola lungo il vetro esterno a causa delle gocce d’acqua che vi piovono sopra in diagonale, stirandosi lunghe e sottili sia per la forza di gravità, che per la velocità accumulata dal mezzo di trasporto.

    Dovrà fare molta attenzione quando interagirà con la porta del corridoio, quella che separa il vagone in cui si trova da quello successivo, poiché certamente l’oscurazione verrà meno in quello stesso istante a causa del movimento e del rumore. Le opzioni sono attendere che il controllore finisca il giro ed entri nel vano iniziale da dove il Nosferatu proveniva, oppure tentare la sorte ed accelerare il passo per approfittare di un’altra fortuita distrazione del lavoratore delle ferrovie.
     
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  13. MaddDogg
     
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    Paul capì che era giunto il momento di agire. Non appena la figura del controllore svanì nello scompartimento si mosse per proseguire nella sua ricerca del vagone incriminato.
     
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  14. White Nemesis
     
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    In caso non avessi letto l'altro spoiler, quando si tratta di situazioni di pericolo o furtività come queste, se non specifichi un minimo quello che fai fare al tuo pg, ma dai solo "le conclusioni" di ciò che fa, inevitabilmente devo muovere io il tuo personaggio per capire dove si sposta, cosa che non va affatto bene, e decidere per il peggio delle conseguenze di ciò che NON scrivi. Tienilo a mente, è il mio secondo avviso questo.
    Ricorda che ogni azione tu hai ben tre giorni per scriverla, direi che è un tempo sufficiente per buttare giù qualche riga in più, non si pretendono papiri, si pretende il minimo indispensabile ad una comprensione del testo.


    Passa un secondo, prima che il controllore riesca a entrare nello scompartimento nel quale Paul si è oscurato; la puzza di sigaro e di scarsa igiene lo accompagna, tipica degli umani e di chi, in generale, si accontenta davvero di poco per vivere. Lo stesso, visibilmente claudicante, decide di lanciarsi in una accuratissima occhiata. Forse ha visto qualcuno, o forse è semplicemente tanto abituato ai pendolari abusivi dell'ora. Oppure odia semplicemente tutti, specialmente chi cerca di nascondersi per non farsi notare, vanificando qualsiasi eventuale manovra kansas-city.
    Il nosferatu, per un solo istante, sembra rendersi conto di essere stato visto.
    Ma non è una realtà, quanto una mera paranoia, data dall'occhio ballerino dello stesso controllore, che ora occhieggia attento da un occhio all'altro.

    Non sembra nemmeno rendersi conto, dietro quel doppiopetto farlocco e dietro quella tenuta da pagliaccio che indossa, che c'è un vampiro oscurato con lui. Paul si dovrebbe preoccupare più del contrario; perché mai in fondo un controllore dovrebbe osservarlo, specie mentre sfrutta la sovrannaturale potenzialità di oscurazione. Il vampiro quindi può definirsi sicuro del suo non essere notato, anche se lo sguardo vitreo del tizio della ferrovia si sofferma su di lui - o comunque sullo scompartimento in cui lui risiede per un minuto o forse due di più.
    Paranoia? O forse percezione? Difficile dirlo con certezza.
    Con un sorrisetto contento e strafottente, il controllore si allontana in direzione della carrozza di testa, dimenticando Paul e tutto quello che ha lasciato alle sue spalle. Se ha visto qualcosa non lo dimostra; così come se ha sentito o percepito qualcosa.
    E' difficile dirlo per un vampiro come Paul, abbracciato da così poco.
     
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13 replies since 17/2/2016, 00:15   136 views
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