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A ridosso della strada che costeggia il fiume e a poche decine di metri dalla Chiesa Battista di San Luca, circondata da un desolante degrado del verde e dell'area urbana del quartiere, si erge una palazzina di appartamenti a tre piani, a forma di L, in evidente stato di abbandono.
Il piano terra è arroccato su uno spiazzo in terra battuta decorato da pezzi di mobilio accatastato agli ingressi, porte e finestre sono state sigillate con assi e plastica durante l'allagamento di Katrina e sono ancora lì, a memoria del tragico evento che ha devastato anche il resto della città. I restanti piani, raggiungibili tramite scale di emergenza, alternano delle porte divelte ad altre chiuse, quasi tutto ciò che poteva essere razziato è scomparso e non vi è traccia di attività di residenti, visto che il posto non è mai stato ufficialmente depennato dall'elenco degli stabili a rischio di crollo, eccezion fatta per alcuni senza tetto che vi trovano un temporaneo riparo e drappelli di teppisti che apprezzano lo stile post-atomico del luogo per bere birra economica e imbrattare i muri con dei rozzi graffiti.
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Dietro l'ultima porta non bloccata da assi e ancora funzionante, al piano più alto dell'edificio, si trova il rifugio di Octavia.
In genere vi accede dopo aver nascosto la motocicletta dalla vista delle pattuglie nella stanza degli attrezzi al piano terra, a cui ha cambiato la serratura per maggiore sicurezza.
L'appartamento ha la carta da parati strappata in varie parti, per contenere la muffa espansa durante l'inondazione che ha visto la struttura allagata a causa della leggera depressione su cui sorge. Anche il mobilio è raffazzonato e cigolante: alcune ante della cucina sono state buttate per il rigonfiamento del legno truciolato e il rimanente arredo, comprensivo di vecchia TV, radio gracchiante, letti a molle e tende impolverate donano al trilocale lo stile di Fallout che ogni tanto viene spezzato da un paio di poster nuovi di gruppi musicali, usati a come abbozzato abbellimento per coprire le assi inchiodate saldamente alle finestre.
Il soggiorno, da cui si accede alle scale esterne, è ricolmo di casse aperte in cui sono contenuti alla rinfusa ma divisi per genere gli attrezzi usati da Octavia per il fai-da-te, ad esempio vi è una cassa con parti di ricambio e attrezzi della moto in un angolo vuoto, al posto del puff per appoggiare i piedi invece c'è una piccola cassa con attrezzi vari e una minima scorta di batterie per la torcia elettrica, oltre alla cassa stretta e alta in cui è infilato il piede di porco ed altri oggetti per la medesima mansione.
In cucina funziona solo il frigorifero e la radio a batterie,le due camere da letto vengono illuminate con l'ausilio di candele per qualche motivo nel bagno funziona ancora l'acqua corrente ma è quasi unicamente utilizzato dal ghoul che frequenta la casa.
La camera da letto padronale è spartana, ha un letto matrimoniale, una spranga alla porta e le finestre bloccate e oscurate, oltre a qualche vestito di ricambio nell'armadio e un paio di porta candele, degli oggetti personali vengono riposti nel mobiletto accanto al letto ma nulla di più vi è. Nessuna comodità, nessuna ristrutturazione dell'ambiente.
La scelta dell'appartamento è dovuta, ai tempi dell'arrivo di Octavia, da alcuni fattori: per primo è all'ultimo piano e le scale in alluminio fanno casino e cigolano se vengono attraversate, inoltre l'appartamento sotto a questo ha il pavimento marcio e chiunque volesse coglierla di sorpresa dal piano inferiore rischierebbe facilmente di franare insieme alle parti del pavimento marcio. La polizia non controlla questo stabile in genere, è un noto centro di passaggio per barboni e non si sporcano le mani, lasciano alle comunità delle Chiese locali il compito di adibire altrove delle mense in cui sfamare chi ha perso tutto e non si è ripreso dall'Uragano. Almeno qui poi possono dormire.
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Dove ho messo la torcia? Eccola.
Il pollice fa' scattare l'interruttore della torcia elettrica che viene posata a terra in modo da far luce sulla parte inferiore e centrale della motocicletta che è appoggiata sul cavalletto.
La luce brilla nello spiazzo antistante la palazzina abbandonata, a ridosso delle scale metalliche di emergenza per accedere ai piani superiori dell'edificio mal messo. La sagoma di una motocicletta e di una donna china sulla carcassa risaltano in un gioco di ombre tra il bianco e il nero come uno spettacolo di ombre cinesi.
Vediamo se è tutto a posto.
Lei, l'ombra in contrasto con la luce della torcia, meglio nota come DeadLine in tempi passati, allunga una mano verso una piccola cassetta di attrezzi e ne preleva una chiave e un cacciavite con cui comincia a sondare alcune fessure tra il telaio del mezzo e le vecchie lamiere bombate che raggiungono la lunga e comoda sella un po' consumata. Piccoli rumori metallici ricordano dei campanelli e riempiono a tratti il silenzio del luogo ameno, scarsamente frequentato dagli "indigeni" di NOLA.
Octavia mugugna, sposta di lato la testa per intravedere un dettaglio o un altro e poi infila il cacciavite con cautela per tastare il fissaggio di pezzi e contatti.
E' un'operazione di routine, ogni tanto controlla il mezzo antiquato ma quasi indistruttibile che cavalca fieramente per le strade della città, in fondo nella non-vita c'è un sacco di tempo libero tra un'apocalisse e l'altra.
Il giubbotto di pelle è a ridosso della sella, Octavia ha capelli lunghi, lisci e corvini veste solo con i jeans e la canotta nera, ai polsi indossa catene e bracciale borchiato come sempre e per quanto la moda punk a cui si ispira la avvicini alle tendenze dei giovani dark o gotici che appestano la città, emana una sorta di pericolosità palpabile, una durezza pulsante che traspare indipendentemente dalle pose da dura o dai vestiti indossati.
A New York avrei già avuti quei dannati ricambi, per fortuna questi tengono ancora. Un punto alla BMW degli anni settanta.
Commenta a voce bassa tra sé e sé, poi si alza, tira una pacca sul sedere e dopo aver recuperato la torcia e gli attrezzi con le mani muove verso l’altro lato della motocicletta per ripetere la medesima operazione di controllo. Di tanto in tanto controlla attorno a sé e alle spalle per assicurarsi di non avere sorprese.. -
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Un cigolio appena udibile, seguito dall'inconfondibile sbattere di una finestra contro il muro, al piano di sotto. Chi c'era?
Deadline restò ancora qualche secondo immobile, antenne drizzate per capire se ci fosse pericolo, prima di concludere che non c'era nulla di serio di cui preoccuparsi. Erano solo i soliti rumori di sempre, praticamente fisiologici in un edificio vecchio e rovinato come quello.
Del resto non c'era ragione perché qualcuno venisse proprio lì senza una ragione. E lei era stata ben attenta a non crearne, di ragioni. In pochi l'avevano vista da quelle parti e nessuno - di questo era certa - sapeva che era in quell'appartamento abbandonato che la Sabbatica aveva stabilito il proprio, temporaneo, Rifugio. Nemmeno l'occasionale sciacallo di passaggio vi avrebbe trovato granché.
Allora cos'era la tensione che sentiva?
Octavia si rese improvvisamente conto di aver saltato il pasto notturno, la notte prima. E quella prima ancora. Non che fosse ancora realmente affamata, ma saltare due o tre pasti di fila era una trascuratezza eccessiva per chi, come lei, aveva scelto di seguire un certo codice di comportamento.
Un codice di comportamento che le richiedeva, tra le altre cose, di abbracciare appieno la propria natura predatoria, senza tralasciare le necessità intrinseche alla condizione vampirica, come quella di saziare la Bestia.SPOILER (clicca per visualizzare)Path of Caine
Rating Moral Guideline Rationale
10 Failing to research or study. The search for truth requires dedication.
9 Failing to teach another vampire about the Path. All vampires must have the opportunity to explore their potential.
8 Treating mortals as equals. Caine was separated from mortals; as all vampires should be.
7 Disrespecting other students of Caine. All of the Children of Caine deserve the respect due their heritage, as long as they strive to understand themselves
6 Failing to "ride the wave" of a Frenzy. Direct the Beast; don't be directed by it.
5 Succumbing to Rötschreck. Master your fear. Terror is for lesser beings.
4 Failing to diablerize a "humane" vampire. Those who don't explore their potential forfeit that potential.
3 Not testing the limits of your condition. Develop your capabilities to their limits in order to discern your true nature.
2 Failing to pursue knowledge about Caine and vampirism. Every scrap of knowledge adds a piece to the puzzle of undead existence.
1 Denying your hunger or other parts of the vampiric condition. To be a vampire, one must satisfy a vampire's needs.. -
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Il cigolio si ripete e un fremito di nervosismo muove convulsamente i muscoli delle labbra dipingendo un'espressione imbronciata sul viso di Octavia che con un gesto repentino di stizza ripone gli attrezzi nella cassetta e borbotta.
Sgranocchierei persino un topo per la fame! Meglio uscire per cena, magari trovo un Happy Meal!
Sghignazza malevola, gli occhi sono opachi e densi. Happy Meal: chiamava così i ragazzi del college che vagavano sulle romantiche rive alberate del fiume per “farsi” in un modo bohemienne. Ironicamente li aveva sempre visti come dei volontari per il salasso felici di esserlo, visto le variegate categorie di globuli rossi che avevano contribuito in quel modo da kamikaze del rischio alla sua cena.
Abbandona la cassetta al bordo della scala e indossa il giubbino, controlla per sicurezza che le tasche siano piene degli oggetti rituali per le uscite e visto che tutto è a posto sale in sella, scalcia sul cavalletto per toglierlo e ancora per avviare dalla pedalina la motocicletta. Suona bene il motore! A fari accesi, ancora ferma con un piede a terra per mantenere l’equilibrio, riflette sul tragitto prima di partire. La mano scatta di poco e dolcemente per non far spegnere il motore, intanto fa’ mente locale: questa è una zona di Chiese e Templi, tanto vale infilarsi al quartiere By Water e trovare qualcuno da prosciugare.
Passa la lingua sulle labbra al sol pensiero, pronta per dirigersi verso le future prede.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua qui
Edited by Ater Pater - 18/6/2019, 23:04.
Lower 9th Ward - Palazzina evacuata fatiscente. |
