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Foxy bar, una vecchia insegna al neon per un posto poco appariscente in un quartiere poco appariscente. Inizialmente frequentato dalla gente della zona, negli ultimi mesi una banda di biker ha sempre più monopolizzato il posto, fino a farne una sorta di covo.
Una scelta di alcolici nazionali e d'importazione, un tavolo da biliardo, un vecchio flipper e l'immancabile juke box sono tutto ciò che ha da offrire, e pare che alla clientela basti. Poi c'è il retro, dove il boss della banda tratta i suoi affari al riparo da orecchie indiscrete...
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Dwight è un pregiudicato recidivo con lo sguardo da psicopatico, insomma quello che si dice una brutta persona. Finora però si è rivelato un'utile fonte di informazioni e, occasionalmente, di altro. Oltre naturalmente a condividere con Octavia la passione per le belle moto, che è forse la sua caratteristica migliore.
Hai fatto in fretta - esordisce.
Certe cose è sempre meglio discuterle di persona.
Tira fuori una bottiglia di qualcosa, potrebbe essere acquavite, si versa un bicchiere e lo offre all'interlocutrice:
Vuoi? Fatto in casa...
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Entra nel locale, per questa volta a piedi, attraversa la parata di motociclisti appollaiati e millesima lo un paio di cenni di saluto a chi fa’ andare la baracca, poi raggiunge Dwight con risoluta freddezza. Non le piace essere circondata dagli umani, è come se da un momento all'altro potrebbe spuntarle l'uccello o ritornarle l'anima. Trattiene il fastidio per gli sguardi impertinenti e apre la giacca fino a sotto il torace per facilitare l'eventuale estrazione del coltellaccio che porta sempre con sè. Non si è mai troppo prudenti tra i sotto sviluppati! Finalmente allo scranno del capo banda, fissa gelida e assente Dwight con modi tanto opachi quanto quelli di un malkavian sembrerebbero brillanti e stravaganti; eppure l’unica persona che risalta qui è proprio lui, da molti descritto come un sociopatico psicotico ma a lei stimola un vago interesse poiché è l'unico utile a qualcosa nel gruppo e può vantare una personalità decisa e forte. Scaccia lo scalpitare di richiami al passato una volta ancora e lo saluta con un cenno del capo, la voce è dura come un calcio nelle palle ma … femminile.
Ho i freni ancora nuovi dopo tanti anni. La chiamano ecologia.
Sorride d’intesa con l’altro e osserva il bicchiere ghignando divertita, un diniego della mano e spiega.
Ho già bevuto. Fortuna tua, se no pagavi un conto salato.
Altro ghigno sarcastico, divertito, ma la mente della vampira prende in considerazione un'ipotesi che l’umano ignora. Lo avvicina ed eretta di fronte a lui, con i pollici nelle tasche dei jeans, fissa gli occhi dell’altro per creare un legame che escluda chiunque altro. In tono più discorsivo e con voce morigerata domanda.
Hai staccato le mani dal culo della barista per chiamarmi: che casino è successo? Hai perso l’ordine per la mia BMW?
Incuriosita e rabbuiata all’idea, attende paziente la risposta.
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Dwight osserva Octavia con sguardo sornione, prima di scacciare via l'idea con un gesto della mano:
Naah, non è quello.
Quindi prende un sorsetto dell'intruglio alcolico non meglio identificato e continua:
Mi avevi chiesto di informarti se sapevo di giri strani...
Ed effettivamente era così, anche se ormai erano passati giorni da quella richiesta, più un tentativo alla cieca che altro.
...Beh senti questa.
Il biker prende un secondo sorso di grog, più lungo.
C'è questo posto. Algiers, praticamente fuori città.
Si entra solo dal parcheggio. Seminterrato.
E guarda Octavia in modo allusivo, scuote la testa e prosegue:
Dice che succedono cose strane là dentro. Dice che chi entra non ritorna.
Il biker posa il bicchiere, quindi mette le mani avanti e conclude:
No, non ci sono andato di persona. Ma hei!
Se ci fossi andato non sarei qui a raccontartelo, mi segui?
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Divora con gli occhi l'uomo di fronte a lei, quasi le facesse una proposta d'amore, e sorride gelidamente soddisfatta dell'informazione che le snocciola lì per lì.
Non si aspettava un'utilità tale da un umano e già il pensiero si perde in elucubrazioni su cosa possa contenere quel parcheggio seminterrato tanto misterioso.
La ghiotta novità la intriga e non si trattiene dal domandare ulteriori precisazioni, nella concitazione quasi spezza la maschera d’impassibilità che le strucca il viso da ogni espressione emotiva.
Ovvio … ma non sai nient’altro? Che c’è lì? Una chiesa? Un Pub? Uno stabile in disuso? Non sai nient’altro?
Sebbene sia evidente il suo interesse il suo cervello continua a ragionare e passata la tempesta quasi-emotiva la razionalità ha il sopravvento, ricorda le vecchie abitudini dell’interlocutore e aggiunge.
E soprattutto … cosa vuoi in cambio delle informazioni?
E’ tornata totalmente distaccata e professionale, una vera criminale all’opera.
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Dwight ridacchia e, a quel punto, tira fuori un cigarillo dal cassetto.
Se lo accende con calma, rigirandoselo in mano, tira una boccata ed espira:
Diciamo che se scopri che c'è un giro interessante, me lo vieni a dire: voglio entrarci. Il patto è questo.
In caso contrario, beh, vorrà dire che abbiamo perso un paio d'ore del nostro tempo. Ma io non penso.
Scuote il dito in segno di diniego e prende un'altra boccata con aria soddisfatta.
Non so cosa c'è, so solo che c'è un palazzo. Non so nemmeno come si chiama 'sto posto. Anzi non so nemmeno se un nome ce l'ha.
Allarga le braccia, tracciando volute di fumo che si disperdono lentamente nella stanza.
Comunque quanto sarà grande questo Algiers? Non è mica un grosso quartiere.
Sgrulla la sigaretta per terra, senza nemmeno cercare un portacenere, tossisce, si rimette a fumare.
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Algiers? E’ una punta di terra in una delle insenature del fiume, di rimpetto al quartiere Francese … dici un palazzo, eh? Mi dai pure l’indirizzo o faccio da me per quello?
Riflette dubbiosa ma soddisfatta dell'accordo con il delinquente. Se non vuole niente è davvero incuriosito anche lui dal mistero del posto e non è riuscito ad entrarci! Per bloccare la banda di motociclisti deve esserci un esercito all'interno. Così pensando dondola su sé stessa in un gioco di ginocchia e riflette sul da farsi ma non ci siano molte soluzioni a parte raggiungere il palazzo, entrare dalla porta principale per controllare ed eliminare eventuali aspiranti suicidi in attesa di visite.
Un’idea le balena per la testa: nella fretta della cena non ha preso il falcione da battaglia! Bello scazzo, ma forse c’è una soluzione.
Senti, non è mica che mi presti tipo … una spada? Potrei darmi al giardinaggio stasera. Te la riporto insieme alle informazioni che cerchi.
Sforza la propria memoria della vita mortale per ricordarsi come interagire con un maschio eterosessuale, quindi anche se controvoglia gli strizza l’occhio e fa un sorriso compiaciuto, quasi accattivante, per creare un certo grado di empatia reciproca tra sociopatici violenti.
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Sì esatto, proprio quella. Sulla riva sud del fiume. L'indirizzo preciso non ce l'ho, dovrai fare qualche giro.
Dwight prese un'altra boccata, poi, stufo, buttò a terra il cigarillo spegnendolo con la punta dello stivale.
CITAZIONE Senti, non è mica che mi presti tipo … una spada?
Spiazzato da quella domanda, Dwight ci mette diversi secondi prima di realizzare cosa la donna gli stesse realmente chiedendo:
Cioè tipo una cazzo di spada medievale?
Per poi scoppiare in una risata.
Non tengo quel genere di cose, mi spiace. Bellissime eh...
...Ma danno troppo nell'occhio per i miei gusti. Mi limito a cose più comuni, sai. Cose più difficii da tracciare e di cui è più facile sbarazzarsi.
Dice, parlando da criminale a criminale.
Magari puoi trovare una replica da qualche parte. Ci sono vari negozi di pegni da queste parti.
Edited by Ater Pater - 20/6/2019, 15:01
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Ascolta le repliche dell'uomo e conclude con una scrollata di spalle vacua e assente.
Va beh ... vedrò io per la spada.
Non ringrazia ma fa' un cenno di commiato con la mano e aggiunge pacata e serena.
Presto avrai quelle informazioni.
Lo dice con il tono di chi va a leggere il giornale o a bersi un caffè, nessuna preoccupazione appare sul volto della vampira sia che effettivamente ne abbia o meno. Limita i gesti poi al girare i tacchi e cominciare una camminata lenta verso la porta.
Ciao Dwaight, buon lavoro.
Rimane poi in silenzio e prosegue la camminata per dirigersi all'uscita del locale dove ha parcheggiato la motocicletta, già ragiona su che giro di vie fare per andare a trovare quel parcheggio seminterrato e che non ha bisogno della spada per rompere qualche testa.
Allora ... da qui posso costeggiare il Missisipi fino al Lower Garden, poi attraverso e mi faccio le tre vie principali di Algiers ... poi vedo.
La mano intanto attiva il cellulare con cui manda un messaggio al gregge di motociclisti.
Magazzino seminterrato su palazzo ad Algiers. Trovatemelo, ci vediamo in giro là.
Invia l'SMS prima di ricominciare la lenta e rilassata camminata fino alla moto.
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Ti farò fare un tiro di Bassifondi per vedere se/quando lo trovi. La Diff. è alta (non ti dico quanto esattamente, solo che l'utilizzo del Gregge l'abbassa di 1). Vuoi spendere Willpower sul tiro? |
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Il quartiere di Algiers a quest'ora della sera - è ormai passata mezzanotte - è quasi vuoto. Non è nemmeno enorme, ciononostante trovare il posto di cui Dwight aveva parlato non è affatto facile: Deadline passa un bel pezzo a setacciare gli isolati della zona prima di trovare qualche posto che assomiglia alla descrizione.
Ma nessuno sembra essere quello giusto: uno ha il parcheggio sopraelevato, un altro ha il parcheggio seminterrato ma senza nulla niente.
I motociclisti mandati per le strade del quartiere, naturalmente, non trovano nulla che si avvicini nemmeno lontanamente alla descrizione.
Il terzo posto sembra più promettente: il palazzo ha tutte le luci spente, c'è l'ingresso del parcheggio che scende giù, e Deadline entra a dare un'occhiata.
2019-06-20 07:57:52 Deadline rolls 7 dice to Perception + Streetwise (Diff 7) 9,6,2,9,4, 1,7 [2 successes] Continua qui
Edited by Ater Pater - 20/6/2019, 17:37
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