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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~
Quest Humanity
"Ti ringrazio Sorella, mi sei stata molto utile" annuendo in direzione della donna. Guardò Jon fare cenno agli altri di avvicinarsi. A quanto pare il suo contatto aveva risposto. Si avviò quindi in direzione del soldato "Abbiamo un nome, Robert Gurski, qualora ancora servisse forse posso provare recuperare qualche informazione su quest'uomo. Se siamo fortunati il gruppo sanguigno. Ma mi servirà fare una chiamata" gli disse a voce bassa per non farsi sentire dall'interlocutore al telefono. Si guardò intorno cercando di controllare che nessuno li stesse vedendo o spiando mentre Jon si avvicinava alla portiera. "portiamolo dentro nel mentre" aggiunse, pronto a dare una mano per trasportare l'uomo nella clinica.
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1
Quest Humanity
Arthur ignorò Valery e lasciò che gli altri si tenessero impegnati con i loro diversi compiti.
Lui si avvicinò ulteriormente alla porta e posò le dita sul tasteirino numerico, concentrandosi, per prepararsi all'eventualità che l'amico di Jon fosse riottoso.SPOILER (clicca per visualizzare)Cercod i usare Tocco degli Spiriti, se riesco ad avere percezione di chi usa il tasteirino, e se riesco a trovare il codice. Combinerei il risultato della visione con ragionamenti investigativi, tipo quali pulsanti sembrano più consumati, per poi ricostruire l'ordine dellas equenza da ciò che vedo (o non vedo) con Auspex, o i suoini che fanno i tasti.. -
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La risposta di Mike suonò spiazzata e un po’ confusa:
Mr. Trupp?? Che cos…?
Non era mai capitato, sinora, che Jon facesse un’improvvisata. Concordava sempre con Mike i loro incontri, e con un certo anticipo.
Mike si prese un attimo per elaborare le varie informazioni e poi continuò, più deciso:
Va bene, le apro. C’è un problema, però…
Il seguace di Jon sospirò e aggiunse:
…Niente sangue “universale”.
Subito dopo, Jon e Jacob tirarono fuori il corpo di Gurski e lo trascinarono nel vicolo, fino alla porta sul retro.
L’uomo era esanime e, se possibile, ancora più pallido di prima. Che fosse già cadavere?
I due trovarono Arthur intento a fare qualcosa di imprecisato nei pressi della porta.
Al Toreador, infatti, era bastato un attimo per capire che quel tastierino veniva usato di frequente, e che lo era stato fino a poche ore prima. Ciò avrebbe facilitato il suo tentativo.
Fu sufficiente sfiorare i tasti e concentrarsi pochi istanti perché nella sua mente si formasse la visione di una mano che premeva i tasti nella sequenza giusta:
…nove…
…otto…
…sette…
…e zero.SPOILER (clicca per visualizzare)2021-05-28 05:45:54 Arthur rolls 7 dice to Auspex 3 (Diff 5) 10,7,10,5,9, 2,9 [6 successes]
@Jon: ho immaginato che Mike ti dia del lei, casomai fammi sapere e modifico. Stabilisci tu anche tutti gli altri dettagli del vostro rapporto: come ti comporti con lui, se sa qualcosa di te e cosa sa, ecc.. -
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nome Jon Trupp
Descrizione fisica Maschio, 35 anni, testa rasata, veste militare, sguardo a volte assente perso nel vuoto.
Umanità 7
Carattere Conformista
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità [Autorità 1 Intimidazione 2 | Background
Quest Humanity
La risposta arrivò un po' spiazzata, poteva comprenderlo. Di solito si organizzavano per tempo, con una procedura usuale rodata dagli anni di comuni scambi. Dopo tutto erano due militari entrambi, quindi tutto era più semplice. Quel giorno però la situazione era drasticamente cambiata.
< Merda...>
Alla sua informazione sull'assenza del sangue, avrebbero dovuto provare a caso oppure tenerlo in vita a sufficienza con il "loro" sangue per permettere il classico controllo del gruppo sanguigno. Sicuramente la struttura aveva gli strumenti, ma era una tecnica analitica che richiedeva tempo? sarebbe stato possibile farlo? questo non lo sapeva. Garze, bende e flebo di fortuna poteva procurarsele, sapeva come fare l'infermiere, anche in battaglia, ma non era un medico o un analista di laboratorio.
< Non importa, apri...ci inventeremo qualcosa, non sono solo...>
Aggiunge, visto che probabilmente vedrà altre persone assieme a lui. In quel momento non ci pensa minimamente che Arthur E Jacob sono facilmente spiegabili, ma la signorina non lo era. Ha altro a cui pensare in quel momento. Spegne il telefono e lo abbandona in macchina (non pensa in quel momento di restituirlo).
A Jacob, arrivato in suo aiuto, riferirà....
< Ci apre, non ha sangue universale però...se non conosce qualche modo rapido, lo convincerò a lasciare la stanza...>
Forse per prendere tutto l'occorrente, o altro. Troverà un modo.
< Avrete pochi secondi per dargli Sangue, per farlo reggere qualche istante di più...>
Gli riferisce, non un piano perfetto ma meglio di nulla. Si fa aiutare a trasportare il corpo. Alzando lo sguardo per potersi muovere verso il retro, noterà anche Arthur davanti alla porta.
< Ci stanno per aprire...>
Gli dice semplicemente, ignorando che cosa stesse facendo in quel momento.. -
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Quella situazione mi stava facendo innervosire e così, ancor prima che la porta secondaria si aprisse, mi allontanai dall'entrata in direzione della macchina dove Jon stava dando disposizioni anche per l'incerto futuro un attimo, se ha ragione Arthur, e non ho nessun motivo per non credergli, un solo sorso lasciai volutamente l'oggetto sottinteso farà diventare colpevole chi da e magari anche chi copre e io non ho nessun interesse a diventare una criminale. è il classico esempio del tram, su un binario c'è una sola persona e su un altro ce ne sono quattro, con il guidatore del mezzo che non può fermarlo e deve scegliere chi uccidere. Se l'idea è violare la legge per tenerlo vivo, in caso non ci sia sangue del suo tipo non voglio partecipare a questa cosa. se l'idea di dargli sangue era sempre stata una possibilità, allora non aveva senso averlo portato fin qui e tanto bastava fare come avevo consigliato io in casa. Mi sentii come si può sentire una donna in un gruppo di uomini, inascoltata e bisfrattata, ma non ero una segretaria e, finchè non fosse stato chiaro cosa rischiavamo nel dargli sangue e legarlo, non avrei rischiato la mia carriera nella società per una persona che magari sapeva anche troppo e avremmo dovuto uccidere lo stesso. . -
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1
Quest Humanity
Sentendo l'annuncio di Jon, Arthur riaprì gli occhi e si allontanò dalla tastiera.
D'accordo.
Rispose semplicemente alla comunicazione che gli avrebbero aperto; non ci sarebbe stato bisogno per lui di intervenire e sfruttare le conoscenze appena conseguite. Si ripeté però mentalmente la sequenza di numeri, finché non li ebbe memorizzati per quel tanto che sarebbe bastato per segnarseli come appunto nero su bianco su della carta. Chissà che l'accesso a quel luogo non gli sarebbe potuto tornare utile in futuro.
Arthur ascoltò ciò che avevano da dire gli altri. Non sapeva come contribuire in una situazione di emergenza medica.
Io... Non ne sono sicuro.
Disse, in risposta alle affermazioni di Valery.
Non sono sicuro sia una violazione. Ma è molto probabile che lo sia.
Si rendeva conto in quel momento di quanto le lleggi che governavano gli Immortali fossero confuse.
Io non voglio prendermi la responsabilità di violare le indicazioni del Principe, ma se qualcun altro volesse farlo, credo che non potrei fare nulla per impedirlo.. -
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~
Quest HumanityAscoltò attentamente prima Jon e poi il dire di Valery, annuendo di rimando a quest'ultima. Poi ascoltò Arthur "nessuno violerà alcunché. Le leggi del Dominio non sono qualcosa su cui disquisire." sentenziò poi guardando i presenti facendo, serio "non ce ne sarà bisogno, comunque" aggiunse come a voler distendere i toni uscendo da quell'empasse. "Come vi ho detto, credo di poter risolvere io questa situazione. Ho solo bisogno di fare una chiamata e di interrogare un mio amico. Il nome di quest'uomo lo sappiamo, non dovrebbe essere difficile risalire ad ulteriori informazioni. Il mio telefono per favore Jon" disse e allungò la mano in direzione dello stesso come in attesa. -
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Pochi istanti dopo la porta sul retro scattò con un "Bzzzzz" e si aprì.
Ne uscì fuori un giovane in camice bianco, dai tratti vagamente asiatici e dall'espressione del volto allarmato, che incitò così i presenti:
Forza, portatelo dentro! Sbrigatevi, vi prego!!
Il tono della voce era terrorizzato.
Jon era in una posizione particolarmente difficile: doveva scegliere se restare a parlare con Mike - dopotutto era lui l'unico a conoscerlo - oppure assecondare la richiesta di Jacob e tornare a prendere il telefono che aveva deciso di lasciare in auto.SPOILER (clicca per visualizzare)Normalmente non vi avvertirei della cosa perché odio questo genere di off game, ma visto che il manuale della prima edizione dice esplicitamente di farlo, devo avvertirvi che se Gurski non riceverà immediatamente del sangue vampirico rischia molto seriamente di tirare le cuoia e alcuni di voi (ma non vi dico chi, vi dico solo che è una cosa che dipende dal proprio punteggio di Umanità e dalla propria Natura) rischiano di dover fare un tiro di Degenerazione e quindi di perdere Umanità, in quanto il lasciar morire consapevolmente una vittima - vi ho già scritto in un paio di punti che Gurski è a un passo dalla morte - è a mio giudizio assimilabile all'omicidio colposo/accidentale.
N.B.: ovviamente, l'eventuale scelta di dare il sangue vampirico a Gurski non vi solleva dalla responsabilità di aver infranto una delle regole del Principe, se veniste scoperti.
Siete voi, ciascuno di voi, a dover scegliere tra la legge dei vampiri e la legge morale.. -
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Fino a quel momento ero stata solo davanti alla porta, in attesa delle decisioni altrui e ribadendo quello che sapevo. Non sarei diventata una criminale e non avrei macchiato il mio curriculum precludendomi la possibilità di diventare Qualcuno nel mondo di Manhattan! Ora i salotti buoni dei non morti erano gli unici ad essermi rimasti da poter dominare e non esisteva che mi fregassi alla prima occasione. Del resto il ripulitore pure si era comportato così, no? Quindi perchè io avrei dovuto far più di quello che un uomo navigato in queste situazioni aveva già dato? Strinsi i pugni, non accettando l'idea che anche quella prospettiva mi fosse portata via e per giunta, di nuovo, da uomini! Ascoltai le loro parole e sentii le varie proposte che avevano portato Jon a buttare il cellulare sul sedile dopo aver finito la chiamata al suo amico, subito sbucato da dentro l'ospedale supplicando di far in fretta ad entrare. Sicuramente il medico era amico del Fratello e sicuramente stava correndo un rischio enorme a far entrare individui dentro un reparto da una porta che non dovrebbe essere varcata se non dal personale autorizzato. Jacob però se ne era uscito fuori con un'idea ulteriore per salvare la situazione, ma rivoleva quel costoso gingillo da dirigente che s'era portato appresso. Vidi la scena e feci una delle cose che una donna è costretta a fare in continuazione, vale a dire salvare i suoi uomini dal panico. Mi recai velocemente all'auto di Jon e aprii lo sportello non adeguatamente sigillato con la chiave, per poi prendere il cellulare, chiudere la portiere con un colpo dell'anca e darlo a Jacob Tieni cherìe, ma dubito che una chiamata gli salverà la vita visto che ha i minuti contati una volta svolto il servizio, senza nessuna intenzione di sporcarmi il vestito con il trasporto del morituro, me ne restai leggermente in disparte pronta a seguire gli altri che potevano scegliere: fiondarsi dentro o rimanere lì. Ipotizzai che tergiversare significava esser chiusi fuori dall'umano-medico in preda alla paura di venir scoperto da un secondo all'altro. In realtà, a voler proprio essere sincera con me stessa, c'era anche altro che la mia maschera non voleva far trapelare. Ok che non gli avrei dato il mio sangue perchè significava violare le leggi del principato, ma non volevo vedere una persona spirarmi tra le mani. Ero salda sulle mie scelte, ma non avrei di certo patito più del dovuto per queste! . -
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Nome Jacob
Descrizione fisica E’ un individuo sulla trentina. Magro e longilineo. Una folta chioma nera come la pece gli incornicia il volto squadrato. Due folte sopracciglia sovrastano i suoi occhi, anch’essi neri. Labbra carnose risaltano sul suo pallido viso, sovente increspate in un accennato sorriso talvolta beffardo. E’ solito vestirsi con completi eleganti d’alta sartoria ma non disdegna nemmeno abbigliamento più’ sportivo ma sempre griffato. Sul suo braccio sinistro risalta un Rolex. Un anello di liscio metallo brunito gli cinge l’anulare della mano destra.
Carattere Fanatico | Umanità 6
Carisma 3 | Aspetto 4
Autorità 2 | Intimidazione 3 | Galateo 2
~ Scheda ~
Quest Humanity
Valery si mosse in direzione della macchina di Jon e estrasse il cellulare. Labbra del ventrue che si serrarono appena vedendo un così prezioso strumento lasciato abbandonato. Sguardo di disappunto che non nascose a Jon. Il medico d'altro canto fece la sua comparsa e con tono allarmato e perentorio fece capire che oramai era questione di minuti. "Entrate! Arrivo subito! preparatelo per la trasfusione, prendete una sacca per tipo." e detto questo iniziò a correre verso la macchina. Annuì a Valery di rimando a mo' di ringraziamento e si allontanò appena digitando dei numeri sul cellulare. Attimi di attesa " Robert James Gurski, gruppo sanguineo. Subito." attimi di silenzio poi esplose in un fragoroso "GRUPPO B!" in direzione dell'ingresso qualora Valery o gli altri fossero a distanza di urlo per poi correre verso l'ingresso.. -
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nome Jon Trupp
Descrizione fisica Maschio, 35 anni, testa rasata, veste militare, sguardo a volte assente perso nel vuoto.
Umanità 7
Carattere Conformista
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità [Autorità 1 Intimidazione 2 | Background
Quest Humanity
Jon in questo momento era entrato in modalità "salvare un compagno", come se fosse tornato in missione. Portare il telefono a Jacob? lavoro inutile per la sua mente e di fatti ignora la cosa, portando invece il corpo all'interno una volta che Mike gli aveva aperto.
< Dentro...>
Disse semplicemente sforzando i muscoli perché gli dessero una mano a fare più in fretta, non ci pensa minimamente a fare le presentazioni di tutti quanti, non era il momento.
< Mike! flebo, siringa e sangue...>
E altre cose tecniche per fare la trasfusione in fretta, ovviamente non avevano idea del sangue che dovevano prendere, ma aveva un piano. Jon adagia sulla barella che Mike aveva portato l'uomo, per far si che si possa portare dentro l'uomo in sicurezza.
< Mi spiace Mike, ti leverò l'impiccio quanto prima...>
Era sinceramente dispiaciuto del "disturbo" che stava creando all'amico.
< Ti chiedo di non far domande...>
Onde evitare qualsiasi situazione in cui debba mentire o altro, per il momento c'era un altra priorità.
< Prendiamo una sacca per tipo, ti aiuto...>
Aggiunge verso Mike, offrendosi di dargli una mano (e anche per dare tempo agli altri in caso vogliano donare Sangue al morituro) e facendosi a fianco dell'amico. Sente però la voce di Jacob, forse aiutato dal suo udito sviluppato e della sua nuova condizione.
< B! sangue B>
Aggiunge verso Mike, dandogli così l'informazione necessaria per poter prendere tutto il necessario per poter agire di li a poco.
Spera che, con quei pochi secondi che impiegherà assieme a Mike a prendere il necessario, gli altri abbiano sufficiente tempo per agire come meglio credono. Jon spera che sia per il bene del morituro, ovviamente.. -
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1
Quest Humanity
Intontito da quel susseguirsi caotico di eventi, Arthur restò in silenzio, a osservare quel rondò. Non sapeva come aiutare l'uomo moribondo, se non rischiando di violare le Tradizioni del Principe, e non l'avrebbe fatto. Non ora che la situazione si era per lo meno sbloccata. Gli altri del gruppo sapevano come muoversi, più meno. L'architetto non sarebbe stato di aiuto dentro alla clinica, e non voleva vedere un uomo morire, così lasciò che gli altri seguissero il testimone e il medico. Lui restò fuori. Si diede qualche lungo secondo per ritrovare la calma e la lucidità, e poi si guardò intorno per cercare un telefono pubblico.. -
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Arthur si allontanò e uscì dal vicolo, per poi guardarsi intorno: ma non c’erano telefoni in vista.
Era possibile però che nella hall della Banca del sangue ve ne fosse uno.
In alternativa, in fondo alla strada, a circa duecento metri da lì, c’era l’insegna al neon di un bar.*
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Mike aiutò a mettere Gurski sulla barella e a portarlo dentro, rispondendo distrattamente alle richieste di Jon:
Sì, è già tutto pronto…Non ti preoccupare, in qualche modo facciamo.
Quindi fece segno di attendere, si affacciò su un corridoio e disse:
Di qui.
Mike aprì la prima porta sulla sinistra e invitò Jon e Jacob a portare dentro la barella, per poi chiudersi dietro la porta: erano in uno sgabuzzino, la barella ci entrava a malapena.
Aspettate qui, vi prego. Meglio se vado solo io, è una zona sorvegliata.
Ritornò pochi istanti dopo con due buste di sangue in mano e il catetere.
Senza perdere tempo prezioso, l’uomo, con fare esperto, attaccò una busta del sangue a un palo della flebo già presente nello sgabuzzino, quindi il catetere alla busta, da un lato, e al braccio dell’uomo, dall’altro.
Il sangue, però, non scorreva a dovere.
Sulle prime Mike osservò con attenzione la busta di sangue e l’attacco del catetere, per assicurarsi che tutto fosse a posto.
Quindi, con lo sguardo sbarrato, tastò il polso all’uomo. E poi il collo. E poi si piegò ad auscultare il cuore.
Mike passò la mano sugli occhi dell’uomo, per aprirli. Li tenne così per qualche secondo, poi li richiuse...e scosse il capo.
L’uomo si voltò lentamente verso Jon e lo guardò terrorizzato, dicendo soltanto:
Mi dispiace, Jon.
Avevano fatto una corsa per salvare la vita a Gurski ed erano persino riusciti a individuare il gruppo sanguigno giusto ma, ironia della sorte, lui aveva deciso di morire proprio pochi istanti prima della trasfusione che gli avrebbe, forse, salvato la vita.
Mike tossì e aggiunse:
Jon, devo chiederti di portarlo via. Ora.
Se si scoprisse che è morto un uomo qui dentro…
Mike si mise le mani ai capelli.
…Non voglio nemmeno pensarci.
E concluse:
Senti, abbiamo fatto tutto ciò che abbiamo potuto per salvarlo, no?
Quell’interrogativo riecheggiò nella mente di Jon, e lo avrebbe fatto per molto tempo a venire.SPOILER (clicca per visualizzare)2021-06-11 07:54:46 Gurski rolls 2 dice to Live or die 1,2 (BOTCH x 1)
2021-06-11 08:06:43 Jon rolls 3 dice to Conscience (Diff 5) 6,2,6 [2 successes]
Jon non perde Umanità. Il tiro per Arthur verrà fatto successivamente. Gli altri non hanno bisogno di tirare.
@Jon: importante: sapere della morte di Gurski ti causa una sensazione di rimorso/senso di colpa (sapevi che Gurski stava morendo e hai avuto più volte l’opportunità di dargli del sangue vampirico e ciononostante non l’hai fatto), interpreta questa cosa nei tuoi prossimi post.
Sei scosso. Decidi tu come interpretare la cosa, non devi per forza darlo a vedere agli altri.. -
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Seguii i tre dentro l'ospedale fino alla stanza che per me era inaccessibile perchè non c'entravo fisicamente a quanto pareva. A quel punto stavo per andare via, ma Mike continuava a supplicare di non muoversi e così guardaii l'effettiva pericolosità del luogo, anche perchè dovevo cercare quelle pagine gialle da consultare per gli indirizzi. Quando sentii la notizia sulla morte di Gurski fui triste eppure sollevata allo stesso tempo perchè quella era una persona pericolosa. Volevo andarmene perchè ero in preda ad un dissidio interiore che mi stava logorando dentro, ma alla fine restai per non farmi vedere da nessuno delle persone che potevano mettere nei guai Mike
Edited by Valklein - 11/6/2021, 23:43. -
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nome Arthur Graymoor
Descrizione fisica Uomo alto e allampanato, 38 anni apparenti. Aria spesso annoiata ed espressione quasi perennemente accigliata, come se le cose non fossero al giusto posto.
Carattere Architetto
Carisma 3 | Aspetto 2
Abilità Intimidazione 1 Galateo 2 | Background Fama 2, Status 1 Prestigio di Clan 1
Quest Humanity
Volontariamente ignaro della tragedia che si stava consumando all'interno della clinica, Arthur decise di dirigersi verso il bar e chiedere di poter usare il telefono pubblico, se ce ne fosse stato uno a disposizione, oppure quello del locale (previa consumazione, ovviamente).
Non potendo fare nulla per la vittima, almeno avrebbe potuto cominciare a fare qualcosa per il carnefice. Avrebbe telefonato ad Anna per raccogliere informazioni su Wesley Sanders..
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