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SPOILER (clicca per visualizzare)
Il resto del percorso non offre alcun tipo di combustibile alla motivata paranoia di Vivienne; se qualcuno la sta effettivamente seguendo, deve essere qualcuno di davvero bravo, oppure le probabilità non le stanno mentendo: in effetti, potrebbe non essere seguita affatto.
Il parking lot è null'altro che un grande ed accogliente piazzale dante direttamente su una delle arterie stradali a doppio senso del French Quarter, la cui necessità è chiaramente motivata dalla natura stessa della zona, ampiamente turistica e vivace nelle ore notturne. Vede videosorveglianza standard nei pressi di ingresso ed uscita dal piazzale stesso, ma essendo un parcheggio non direttamente provvisto di vigilanza, Vivienne è consapevole che difficilmente saranno state installate telecamere in ogni angolo: lo testimonia il fatto che, opposti all accesso su strada, spesso si possono intravedere gruppetti di ragazzi intenti a passare le serate a fare skate.
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Macchina partita, poteva finalmente dirsi di smettere con la paranoia: aveva fatto check e double-check, e l'unico modo per cui avrebbero potuto seguirla fino ad'ora era essere invisibili, o dei maestri dell'arte del pedinare.
A causa del forte flusso di turisti, il parking lot è un grande piazzale situato su una stra da a doppio senso, un buon punto base per parcheggiare in città.
A fare da protezione per le vetture c'era videosorveglianza basilare all'ingresso, ma mancava una vigilanza diretta. Quindi poteva dedurre che non si sarebbe ritrovata nel mirino di molteplici telecamere.
Tempo di preucazioni, di nuovo: prima di scendere, controllare se una preda adatta si stia muovendo in un posto abbastanza isolato. Localizzata e agganciata con lo sguardo, incominciare ad avvicinarsi, a distanza e senz esitazione, come se avesse tutto il diritto di passare per quella stessa strada percorsa da preda e predatrice.. -
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L'abitacolo non offre molte ispirazioni per una caccia; nei dintorni del suo parcheggio, Vivienne non nota passanti solitari o facili prede. Discesa, il grande piazzale si estende attorno a lei. La memoria e l'assidua frequentazione del French Quarter le suggeriscono di quei ragazzi e ragazze di sottocultura che fanno skate o graffiti - spesso entrambi - nei dintorni, perlopiù nelle aree più distanti dalle visuali concesse alla strada principale ed alle telecamere.
Incamminatasi, dopo alcuni minuti di sopralluogo comincia ad avvertire il suono di ruote in materiale sintetico sull asfalto, voci allegre e tonfi a terra. Nel proseguire e dare identità ai rumori ambientali, si ritrova ad un paio di decine di metri rispetto uno di questi gruppi di girovaghi notturni.
Qualcuno fuma; l'odore tipico di erba le viene portato da un refolo d'aria. La maggior parte di loro è impegnata nell esercizio di alcune ingenue acrobazie, un paio sono anche parecchio bravi. Qualche 360°, dei grind. Qualcuno osa di più e cade, ma la perseveranza e la filosofia da skater li fanno rialzare rapidamente, senza piagnucolii. Se la cavano e sembrano un gruppo molto unito. Quelli che non sono sulla tavola, tre, fanno gruppo e conversano accanto alla pista improvvisata. Nessun alcolico in vista, solo borracce e bottigliette d'acqua. Vivienne ne conta otto.. -
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Luogo aperto e disteso, zero prede solitarie e facili facili...le sue aspettative sulla soddisfazione di quel languorino serale forse erano un po' altine per quel parcheggio. Al momento c'erano solo quei ragazzi, cosi stoici nell'eseguire le loro acrobazie su quella tavola, anche a costo di farsi male...ma non erano preda facile, avrebbe dovuto separarli....
Per un attimo una pazza idea le era balenata in mente: avvicinarsi ad un fumatore e spacciarsi per tale, chiedere se aveva dell'erba da acquistare...e siccome non era a secco, magari usare un pochino della sua vitae per tirare fuori "un persuasivo trucchetto dalla manica"; le sarebbe bastato dire "seguimi", chiederli di fare la transazione illegale dentro la macchina e approfittare della distanza dal resto della gente per un mordi e fuggi...
Nah, pazzia era e pazzia rimaneva: poteva penetrare nella mente di uno solo, ma gli altri si sarebbero fatti due domande sul motivo per cui, quasi randomicamente, una giovane donna di ventisette anni, convenzionalmente attraente, andasse a chiedere di comprare erba ad un ragazzo che bighellonava insieme ai suoi amici, e specificatamente di acquistarla solo in macchina usando come scusa il non voler acquistare tale merce in piena vista....
Pazzia...e poi, la sua non era proprio una fame assillante...avrebbe potuto resistere per quella sera...forse era meglio tornare in macchina ed esaminare i suoi averi di questa sera....
Peccato però, l'idea era risque, ma....appetitosa... -
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La Cacciatrice si trova di fronte numerosi dilemmi; osserva le potenziali prede con distacco, consapevole di sé, ma trova il teatro troppo complesso forse con la complicità dell'orario non così tardo. Troppe persone, troppi testimoni, troppe variabili.
Tra gli skater ci sono anche persone della sua stessa età apparente, oltre che più giovani, è possibile che tra qualche ora sarà diminuito il numero dei presenti.
Con i tiratardi sarà più semplice.
Optando per una mano sicura a sfavore del rischio, la Brujah dapprima tentenna, poi ignorando la tentazione del sangue torna verso la Pontiac. Nessuno sembra averla notata tanto da guardarla davvero.. -
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Ugh...forse se avesse aspettato qualche avrebbe trovato un tiratardi semplice semplice da gustarsi...ma non voleva sprecare quelle ore stando ferma in macchina...
Mhh...facciamo così...si, si può fare...
Entrò in macchina e, per ammazzare il tempo e sperare che una preda solitaria spuntasse fuori, iniziò a dispiegare il giornale ed esaminare quel curioso ritrovamento fatto nel cafe.. -
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Ingannare il tempo. Poche altre creature diventano eccelse in quest'arte come i vampiri, anche se occorre una certa quantità di esperienza per giungere alla perfezione. A Vivienne ciò che manca in vissuto, è offerto dal curioso sviluppo della serata.
Più immediato da esaminare è certamente il misterioso cellulare. Un vecchio modello, dei primi anni duemila, di quelli che si potrebbero reperire con notevoli sconti in qualche supermercato; E' carico ed acceso, nessun codice di blocco, un paio di tentativi bastano a familiarizzare con la combo di tasti analogici necessaria ad illuminare del tutto la schermata.
Lo sfondo semplice e ricco di pixel annuncia con fierezza l'operatore che campeggia al centro della schermata; ora e data sono corrette, il campo ottimale, c'è anche la possibilità - ingenua col senno del passare degli anni e degli avventi tecnologici delle telecomunicazioni - di accedere ad internet. Nessun messaggio, la rubrica è vuota.
Il pacchetto invece è leggero, compatto. Scartandolo, la giovane Brujah si ritrova per le mani una copia economica di un saggio di Hemingway, Morte nel pomeriggio. La grafica pesca a piene mani dalle vecchie locandine della corrida, i cui protagonisti - il matador ed il toro - non mancano certo all'appello, nel loro esprimere la lotta con i propri, armoniosi corpi illustrati sul terroso sfondo dell'arena.
Il mittente, sebbene anonimo sulla busta, a Vivienne non sfuggirà di certo.
Sulla quarta di copertina, il breve commento e la sinossi del contenuto da parte dell'editore, o più probabilmente e con precisione, del curatore della presente edizione; sfogliando il volume, non sembra a prima vista esserci nel mezzo alcun foglietto, o riferimento diretto a qualche cosa, ma dopo un esame appena più prolungato è facile a Vivienne notare numerose orecchie sulle pagine ingiallite, di tanto in tanto anche leggermente strappate, o provate dall'usura e dal tempo.
All'interno della busta, non c'è nient'altro.
Tra il gingillarsi ed il dar voce alla curiosità sono passati circa quaranta minuti, quando il cellulare gettato sul sedile del passeggero inizia a vibrare sordo.. -
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Bene bene, che cosa avevamo qui, in attesa che qualche ragazzo di troppo sgomberasse?
Partiamo dal cellulare: per quanto fossero passati anni da quando era un modello diffuso, funzionava ancora perfettamente; se si trovava in vendita probabilmente era per i nostalgici. O i vecchi senza spirito di apprendimento.
Il contenuto era...vuoto: zero messaggi, zero contatti sulla rubrica...beh, forse era fatto per essere riempito in seguito.
Meglio metterlo da parte e passare al pacchetto che si era trascinata dietro per tutta la serata. Zero firme dal mittente, ma forse era questo fare misterioso che le permetteva di capire subito chi fosse.
Ohh, guarda un po', Hemingway; prima o poi ciccia sempre fuori, e con non poco piacere. Morte nel pomeriggio, ed era rappresentato dalla copertina che illustrava una corrida; in un certo senso, se questa immaginaria lotta tra uomo e toro si fosse tenuta di pomeriggio, sarebbe stato un elemento ancora più azzeccato.
Sfogliandolo, non trovò foglietti o evidenziature particolari; ma rimanevano ben visibili orecchie sulle pagine e qualche strappo.
Povero libro maltrattato...
Questa esaminazione fu tuttavia interrotta dal telefono che iniziò a squillare.
Ora si che la rubrica poteva iniziare a riempirsi.
Dopo un'altra occhiata al parcheggio per controllarne la "popolazione attuale", Vivienne prese e premette sul tasto di risposta, facendo passare un paio di secondi in silenzio, nel caso colui all'altro capo avesse iniziato subito a parlare.
-.....pronto?-. -
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Il libro di per sé, come il suo stato, non appaiono grandemente rivelatori; tuttavia la vampira sa che le apparenze possono ingannare, specialmente quelle letterarie.
Il ricevitore stride d'interferenza; il respiro artefatto all'altro capo tentenna, percepibilmente spazientito; una frequenza sonora di intensità maggiore, cacofonica, del trafficare manuale, poi finalmente la voce atona, ferma, sintetizzata da un modulatore vocale fa il proprio esordio. Lieto che non abbia gettato a priori il quotidiano, Vivienne. In verità speravo di parlarle di persona, ma visti i suoi attuali interessi ho preferito prestare attenzione al suo lavoro... Investigativo, evitandole imbarazzi con le sue fonti. Una piacevole pausa, il tono educato e monotono assieme a quest'ultima rivelano una certa propensione alla conversazione. Al momento è libera di parlare?
Dal retrovisore si scorge un trio di quegli skater in allontanamento; ora di farsi un hamburger od una birra, magari. Qualche fila di auto indietro è probabile testimone di una riduzione del numero in quel raduno, e quindi anche di rischi per la caccia di Viv.. -
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Oh, ma che previdente che era: colui che aveva chiamato si era munito di modulatore vocale. Bravo, molto bravo...la voce è uno dei dettagli più sensibili, dopo il volto. E per questo genere di cose non bisognava offrire alcun rischio in pasto a eventuali ficcanaso.
Lasciò cantar la voce dall'altra parte della chiamata, mentre notò dallo specchietto retrovisore che alcuni ragazzi si stavano allontanando dal parcheggio..buono..ma aspettiamo ancora un po. Prima il lavoro, poi il piacere.
-Sono tutt'orecchi.-. -
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L'invito di Vivienne a continuare viene accolto tiepidamente; la sterile voce mascherata procede, lemme. Ci troviamo di fronte ad una situazione incresciosa, ed abbiamo bisogno di una asset la cui faccia sia relativamente nuova. Dovrebbe occuparsi per noi di una personalità divenuta, nel tempo, potenzialmente pericolosa a causa della sua instabilità. Asciutto e conciso, illustra non permettendo al preambolo di andare oltre il confine dell'utile. La discrezione è fondamentale. In cambio le forniremmo appoggio logistico e di intelligence per quanto concerne i suoi interessi. Una breve pausa. ...Ciò nel caso, ovviamente, che non voglia procedere con le sue sole forze. In quel caso, sono certo che un adeguato compenso possa essere arrangiato. Il piccolo gruppo di skater è ormai oltre la linea ideale disegnata dalle fiancate della sua auto, diretto sulla strada principale aderente al parchegio; nei dintorni, la Brujah non nota altri passanti, segno che probabilmente altri stanno temporeggiando nei pressi.
Se accetterà, le verrà fornito un briefing ed equipaggiamento adatto all'incarico. Se declinerà, semplicemente non avremo più contatti. E' il silenzio a presentare quella che per Vivienne è una semplice scelta; sta a lei muovere.. -
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Non c'era bisogno che la voce al di là della chiamata usasse un tono incalzante: cose di questo genere vanno servite..tiepide.
Avevano bisogno di occuparsi con discrezione di un obbiettivo classico: il fastidioso di turno. In questo caso era stata sottolineata la sua instabilità...mhh...
Discrezione era la sua parola d'ordine, e in questo caso era meglio accettare il supporto disponibile: non c'era ancora abbastanza certezza su cosa avrebbe affrontato. E per lei quanto fosse..una marcia in più rispetto alla gente comune, non era un semidio sceso in terra.
Inoltre al momento non era in necessità di alti compensi...per adesso....
Intanto gli skater avevano passato la sua linea sicura, dirigendosi verso la strada...dopo la chiamata avrebbe aspettato ancora due minuti prima di andare, giusto per controllare se la situazione fosse adatta per il suo...trastullo, per così dire.
-...Inviate pure tutto il necessario. Accetto con piacere l'incarico e il supporto logistico.-. -
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...Forse è presto per dirlo, Miss, ma è un piacere trovare questo tipo di bendisposizione. Avrà le indicazioni necessarie al reperimento del pacchetto nel minor tempo possibile. Potrà utilizzare limitatamente questa linea in caso necessiterà di ragionevole supporto. La voce si fa appena più partecipe. Le auguro buona fortuna. La comunicazione, così come iniziata, si interrompe.
Vivienne può di nuovo concentrarsi sulla caccia e sul terreno dove intende portarla a compimento; il via vai le ha suggerito negli ultimi minuti che un approccio nei confronti delle prede, ora, può essere ben più semplice. I secondi scorrono rapidi ed evolvono in minuti con la stessa naturale precisione con la quale le cellule si riproducono a tener in vita l'organismo che compongono.SPOILER (clicca per visualizzare)Vivienne è libera di tornare sui propri passi per procedere con la caccia o trovare altre soluzioni ai propri bisogni.. -
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Che gentili, addirittura ringraziare per la bendisposizione.
Certo, non solo si trattava del suo lavoro, ma era anche un suo... diletto che tendeva ad approfondire con piacere, diciamo così.
La curiosità era non poca: chi era il poveretto a cui avrebbe dovuto preparare un incontro con la dipartita definitiva?
Ma adesso è finito il tempo dei messaggi telefonici; il pacchetto arriverà quando potrà.
Torniamo alla caccia.
Il via vai ha reso la cosa più plausibile.
Quindi, entro un minuto, se con lo sguardo avesse trovato anche solo un giovane da solo, o perlomeno staccato dai suoi amici, si sarebbe avvicinata e provato a ... forzare la parlantina per persuaderlo.
Semplicemente si sarebbe avvicinata al povero solitario, e avrebbe pronunciato la semplice frase:
-Mi hanno chiesto di te, se per favore saresti così gentile da seguirmi-
Quel sostare sulla pronuncia del "seguirmi" avrebbe attivato un "piccolo trucchetto per sottrargli buona parte delle possibilità di rifiuto".
E da lì, sarebbe bastato far entrare in macchina entrambi. Bastava allontanarsi di poco, giusto per evitare che i finestrini svelassero troppo.
Se invece entro quel minuto le persone si fossero ritrovate ancora troppo coese per poterle approcciare senza destare domande, Vivenne avrebbe girato altrove. La fame non era troppa da costringerla a mosse disperate.. -
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Già al presa dalla curiosità in merito alla natura del lavoro, Vivienne si muove in automatico, forte della piena consapevolezza della situazione possibili prede. Lasciato il pacchetto ed il telefono galeotto in auto, ne scende aggirando le spalle del piccolo gruppo di skater che ha da poco superato la sua zona di appostamento. Avanzando, ne scorge giusto un paio: alcuni probabilmente si saranno allontanati in direzioni differenti, lasciando uno alle prese con dei tricks piuttosto elaborati - segno che vanta una certa esperienza - e l'altro alle prese con le allacciature dei roller blade, seduto poco distante.
Nessuno fa troppo caso a te, complice il look urbano, giusto il più facile da avvicinare al tuo sopraggiungere si volta, al di sopra della sua linea delle spalle, per inquadrarti.
Ciao... Sorride un po' ebete, sorpreso dall'avvicinarglisi di una giovane donna sconosciuta e piuttosto carina.SPOILER (clicca per visualizzare)Dominazione 1: [3 successes]
Ma subito quella sorpresa scema, dapprima per lasciar luogo ad un dubbio, ad una incertezza tutta interiore. Vorrebbe replicare, ma non sa proprio come. Stupidamente, nell'alzarsi si perde un pattino e nemmeno perde tempo a raccogliere lo zainetto od a infilarsi le scarpe. Si mette in piedi, in attesa che Vivienne faccia strada.* * * * *
Giunti all'auto, sale sul sedile di fianco a quello della Brujah... Nessuno si è accorto di nulla..
French Quarter Parking Lot |
