Skatepark

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    Situato sotto alcuni incroci e strade, sopraelevate, lo skatepark è un ritrovo per ragazzi in tutta gentilly che abbiano necessità di buone ogive in cui testare le proprie abilità ed allenarsi. Il luogo è pieno di personaggi di vario tipo ed età disparate, contando sia il promoter, che l'insegnante, che il tossico. Inutile dire che, di tanto in tanto, chi si diverte in questo posto vede qualche pattuglia di polizia fermarsi, essendo anche zona di spaccio e consumo di alcolici.
    Per la maggior parte del tempo è un punto tranquillo, non desta grandi problemi e nè è necessario chiuderlo. I residenti in definitiva sono contenti di non avere pazzi in giro per strada, ma bensì rinchiusi in un punto di sfogo come quello.
    Chiunque frequenti il posto indossa la "divisa" da skaters, fatta di vestiti con marche ben specifiche. Si ode spesso e volentieri della musica del tipo hip hop, rap, trap, eccetera. Quello che però è davvero sempre presente, a patto che anche un solo atleta sia presente, è il rumore delle rotelle sulla pavimentazione irregolare.
     
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    continua da qui


    La strada davanti a Minako è illuminata dagli alti lampioni che permettono una vista decente del cammino percorso a piedi dalla vampira. Il panorama è abbastanza monotono e continuo: da un lato ed in lontananza ci sono case con giardino recintati da staccionate, l'una vicina all'altra, e con macchine prevalentemente di tipo americano posteggiate per gli ampi viali alberati; mentre dall'altro lato, quello più vicino a lei, si snodano strade che si immergono in New Orleans.
    Comunque, sua fortuna, Minako non deve fare poi chissà che passeggiata per arrivare ad un punto che gli da la netta impressione di essere quello giusto.
    Si trova infatti davanti al locale skatepark, zona recintata con grandi vasche a forma di ogiva, dagli atleti chiamate fagioli, che sono meta per chi pratica skate, vale a dire tavole dotate di quattro rotelle.
    Considerando che la velocità di Ulisse è parificabile a quella di una tartaruga, di certo il luogo, da lui comunque descritto come distante, non poteva essere poi così difficile da raggiungere.
    Minako, specie durante il tragitto, ha avuto modo di fare il punto della situazione. Ripercorrendo il racconto del barbone si rende conto che l'informazione più triste è che una certa Betsy è stata rapita, o comunque sia portata via da Ulisse, da qualcuno. Sostanzialmente è stato commessa una violenza! Un atto di chiaro bullismo, dove una debole - seppur folle - creatura ha subito un torto da un gruppo di persone, chiamate da questo "rotelle", che lo ha privato di qualcosa a cui tiene e che lo ha portato a soffrire per la perdita.
    Tale assunto dei fatti salta fuori in particolar modo quando vede un gruppo di ragazzi fermi in un punto a fumare e con gli skate in mano, a ridere come nulla fosse. Oltre a loro nel parco non c'è nessun altro... che siano loro i bulli?
     
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    @Narratore
    Domanda, che ore sono?
    C'è un punto da cui osservare la pista non vista?
     
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    Per pista cosa intendi? Lo skatepark non è un circuito, ma proprio una zona aperta. Puoi basarti sull'immagine per fare la tua azione, anche il tuo PG è così che vede il posto.
    Per quanto riguarda l'orario, sono le nove di sera
     
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    Minako era consapevole he non fosse il caso di avvicinarsi. Le rotelle potevano benissimo essere degli skeaters, magari un gruppetto di bulli che trovavano divertente infastidire i barboni.

    O qualcosa di piú? In fondo Ulisse aveva parlato di una sorta di rapimento, affermando che gliela avevano portata via. O parlava in senso metaforico? Potevano averla uccisa?

    Tante domande frullavano nella mente della ragazza di origini nipponiche, la quale aveva però na certezza: parlare con quei ragazzini dopo essersi rotolata nell'immondizia non avrebbe portato a nulla, salvo forse se li avesse minacciati di morte.

    Non era però il solo modo per ottenere informazioni, si disse dopo un momento. Solo avrebbe dovuto agire con un po' di cervello.

    Per prima cosa cercò di non farsi notare dai ragazzi che si esibivano quindi, usando il proprio telefono, cercò di riprenderli inquadrandone i volti.

    Se avesse avuto successo si sarebbe allontanata, per tentare di ottenere su di loro qualche informazione tipe sfruttando la rete.

    @Narratore
    Ti sintetizzo le azioni che vorrei tentare di fare:
    1) evitare di farsi notare per quanto possibile
    2) riprendere/fotografare i ragazzi, cercando di ottenere immagini ei loro volti col cellulare
    3) allontanarmi un po' per agire senza attirare attenzione e fare ricerche su questo posto e questi ragazzi (eventualmente sando il riconoscimento acciale dalle foto): fatti di cronaca, piccoli crimini. Se faccio un tiro particolarmente buono (l'importante crederci!) anche accedendo a qualche profilo scolastico fedina penale


    ***** ***** ***** ***** *****



    Dati anagrafici e descrizione
    Nome: Minako Sato, chiamata "Mina" da chi é in confidenza.

    Età apparente: 25

    Profilo: Ex agente di polizia specializzato in crimini informatici. Collabora con un giornale per portare alla luce i comportamenti segreti dei potenti

    Descrizione: Minako é una ragazza orientale (giapponese per la precisione) che dimostra circa 25 anni (anche se, in realtà, ne ha circa 30), non particolarmente alta (1,60m) né fisicamente imponente (50 kg).
    Ha capelli neri lucidi e lunghi fino a mezza spalla che, per praticità, di solito tiene legati in una coda di cavallo.
    Non ama indossare abbigliamenti sofisticati o eleganti, preferendo jeans e magliette o, al massimo, vestitini leggeri.

    Salute attuale: 7/7

    Punti Sangue attuali: 7/10

    Setta: Camarilla


    Valori percepibili:
    aspetto: OO

    carisma: OO

    intimidire: OO

    Risorse: OO

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    1) evitare di farsi notare per quanto possibile -> ok, nesssun problema. Ipoteticamente è un tiro di furtività, ma la difficoltà è così bassa da non essere nemmeno necessario tirare
    2) riprendere/fotografare i ragazzi, cercando di ottenere immagini ei loro volti col cellulare -> senza un'apparecchiatura professionale è difficile avere delle foto nitide, questo comporta un aumento della difficoltà -> è un tiro di destrezza + espressione artistica che, a causa delle condizioni ambientali, ha una difficoltà maggiore
    3) allontanarmi un po' per agire senza attirare attenzione e fare ricerche su questo posto e questi ragazzi (eventualmente sando il riconoscimento acciale dalle foto): fatti di cronaca, piccoli crimini. Se faccio un tiro particolarmente buono (l'importante crederci!) anche accedendo a qualche profilo scolastico fedina penale -> ok, valuto la ricerca come qualcosa fatta sui giornali locali e sui social. Ti faccio però presente che per motivi di privacy tutte le banche dati con dati sensibili non sono accessibili al pubblico se non in locale. Per accedere ad esempio alla fedina penale di qualcuno devi fare una richiesta o connetterti da un terminale della polizia hackerando da lì. Si tratta di un tiro di Intelligenza + Investigare che, per i motivi esposti, viene fatto solo nell'ambito cronaca mondana e social, ma dipende molto dall'esito del secondo tiro. Di base questo tiro comunque non ha una grossa difficoltà.

    Vuoi usare Volontà su uno di questi due tiri (come ti ho detto quello di furtività non lo considero un tiro) per caso?
     
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    Sul secondo tiro sí. Ovviamente estenderei la ricerca anche ai social se riesco a individuare qualche nome e cognome
     
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    Arrivata come una normale passante nei pressi della colonna più vicina al gruppo di ragazzi, Minako si ferma dietro di questa senza proseguire. Il grosso pilone di cemento armato è un luogo quasi perfetto per potersi nascondere e sporgere. Certo con un angolo netto, magari di novanta gradi, tutto sarebbe più facile, ma il fatto che il suo nascondiglio ha una curvatura non è poi così tanto un problema per le sue necessità. Si sporge leggermente verso l'interno dello skatepark ed inizia a fare delle foto, numerose foto si intende, ed anche un video. Riesce a catturare le immagini e ode sparuti sprazzi di conversazioni, non comprensibili nel video. Nella ripresa compare anche un carrello della spesa, pieno di robaccia che i tre tengono in una posizione un po' separata, ma comunque vicina a loro, senza farci granchè.

    Sg93D7X



    I ragazzi parlano di argomenti abbastanza triviali, ovvero di questioni più attinenti con la loro passione per lo skate. Quindi non ci sono argomenti di grande interesse, ma, tutto sommato, aiutano l'immortale nella sua ricerca. A questo punto Minako si può allontanare per fare le sue indagini.
    Effettivamente reperire notizie sulla maggior parte dei presenti, dalla corporatura gracile pur se allenata, è difficile. Tutto sommato una di loro è ben più presente sui social rispetto agli altri e, proprio grazie a questo, le informazioni sugli altri due vengono fuori a cascata.

    e4p2bPA



    Si tratta di Skyroller o Sky o Skie, a seconda di chi la chiama. Un nome d'arte che si è data la bionda Britney Robertson, forse perchè il suo vero nome non è poi così tanto artistico. Pare essere una di quelle ragazzine che ama lo skateboard fin dalla più giovane età ed ha effettivamente una fissa per il famoso Tony Hawk.
    Questa dovrebbe essere, tra i tre, il capetto o comunque il leader carismatico. Sky è una skater che ha partecipato localmente a competizioni di bravura sulle quattro ruote a più riprese e, forse proprio per il suo forte interesse in questo sport, è riuscita a mettere insieme una crew di tre persone. Loro sono Skyroller, JJ, DotheBest (o Doddy, come viene chiamato dagli altri in certi video) ed insieme compongono i Wheels on Fire. L'ultimo evento a cui hanno partecipato è una campagna di sensibilizzazione che si chiama Sports no Drugs. Ogni atleta faceva vedere il proprio talento e dava un'alternativa concreta all'entrare all'interno del mondo della droga.
    Fare queste ricerche, interessandosi anche ai video e ai vari video, le è costato necessariamente tempo, circa un'ora di tempo. Calcolando la loro giovane età, le dieci di sera sono un orario che inizia d essere decisamente proibitivo e, probabilmente, stanno per rincasare.
     
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    Le informazioni che Minako trovò su Internet erano piuttosto in contrasto con l'idea che si era fatta di questi ragazzini: ragazzi che si esibivano per lo sport contro la droga o erano dei perfetti ipocriti o non erano le persone he stava cercando!

    Dato che - per i ragazzini - si stava facendo piuttosto tardi, Minako decise di rimanere in attesa paziente, cercando di scoprire e vi fosse un "secondo turno" di skeater, che magari corrispondesse maggiormente l suo profilo.

    Nel frattempo i mise a lambiccare il cervello cercando una soluzione alternativa e si fosse invece rivelato necessario continuare ad indagare su di loro.

    @Narratore
    Minako resta nascosta per vedere se sul tardi arrivano degli Skeaters piú grandi e del caso, tenta di ripetere il procedimento precedente.

    Intanto - ignoranza mia - ti chiedo se esiste un modo che Minako può ragionevolmente entare di usare per accedere da remoto ai loro telefoni (previa prova riuscita, ovviamente).

    PS ho speso volontà prima?

    Ne approfitto anche per scusarmi per i tempi di risposta ma sono sotto bilancio e abbiamo scoperto alcune grane informatiche grosse per cui davvero mi servirebbe una Minako in ufficio


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    Il gruppo di skater se ne va via, ma, prima di andarsene dalla zona, lasciano il carrello della spesa in un punto un po' più riparato senza volerselo quindi portare appresso.
    La donna inizia ad attendere, sempre rimanendo nascosta dietro la colonna per non essere vista da chi invece potesse entrare nello skatepark per usufruire delle ogive lì presenti.
    Durante quell'attesa di un'ora, Minako vede che un paio di macchine, in momenti differenti e consecutivi, rallentano per consentire al guidatore di osservarla. I veicoli sono guidati da persone diverse tanto quanto lo sono le macchine, ed hanno al loro interno una sola persona che, non appena posato gli occhi su Minako, quindi avendola meglio inquadrata, fanno una smorfia e poi accelerano.
    Nell'ora però non è successo nulla di che. Non si sono presentate altre persone ad occupare lo skate park, almeno per il momento. Potrebbe darsi che sia un orario non sufficientemente tardo nella serata, ovvero potrebbe darsi che, di contro, sia troppo tardi e certi individui si presentino solo durante il giorno.

    Sono le dieci di sera.
    Per avere accesso al cellulare di un'altra persona dovresti installargli una room di controllo da remoto. Sostanzialmente un piccolo programma che appunto ti consente di entrare abusivamente nel dispositivo altrui.
    Altrimenti, senza creare/avere programmi da hacker, hai bisogno del permesso del gestore telefonico anche solo per capire se il cellulare si è connesso ad una certa cella telefonica.
    Esistono comunque applicazioni che consentono la lettura dei dati sensibili tramite l'interrogazione di certi microcip presenti, ad esempio, su carte di credito. Bisogna comunque avvicinare il dispositivo al cip o, se in possesso di antenne che amplificano il segnale dell'antenna del cellulare, trovarsi entro 20 cm dallo stesso (ovviamente anche qui è una pratica illegale).
    Per quanto riguarda volontà, sì l'hai spesa. Mea culpa che non ho aggiornato il bugiardino della scheda di quest, ma provvedo subito.


    Edited by Alteraego - 29/5/2022, 14:38
     
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    Osservò le macchine passare e, come esercizio per far passare il tempo cercò di memorizzare le targhe e di vedere se riusciva a trovare informazioni sulle stesse. Con ogni probabilità si trattava solo di uomini in cerca di compagnia per la notte o di sostanze stupefacenti, ma non si sapeva mai.

    Quindi - ormai certa di essere sola -si avvicinò al carrello della spesa abbandonato, chiedendosi se potesse essere quello dell'amica speciale di Ulisse. Si mise cosí a controllarlo, in cerca di qualche indizio che tradisse chi lo aveva preso o precedentemente frugato.

    @Narratore
    Riepilogo azioni: memorizzo se riesco con memoria fotografica le targhe per cercare informazioni.
    Quindi ispeziono il carrello


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    2022-06-01 01:05:32 Minako rolls 3 dice to memoria targa 3 5,4,4 [failure]
    2022-06-01 01:05:16 Minako rolls 3 dice to memoria targa 1 2,5,4 [failure]
    Troppo veloci e troppo rapidi nel muoversi. Sostanzialmente non ti hanno dato il tempo di leggere attentamente e quindi poterti ricordare la targa senza dubbio alcuno.


    Minako si avvicina al carrello della spesa lasciato dagli skaters nell'area attrezzata. Percorre dunque tutto il parchetto, raggiungendo il punto sostanzialmente nascosto in cui è depositato il "quattro ruote" e nota subito una cosa strana.
    Il carrello, pur se non emana un odore gradevole, comunque è particolarmente ben tenuto. Al suo interno c'è parecchia robaccia, come sacchi della spazzatura, cianfrusaglie di ogni tipo e specie, alcuni vestiti, cibo (parzialmente andato a male e maggior causa dell'odoraccio), ma, tutto sommato, il carrello è ben curato e pare addirittura decorato. Infatti, a ciascun lato dell'asta che serve per guidarlo, ci sono delle nappe con frange con i colori dell'arcobaleno.
    Il carrello però non ha nessun tipo di rimando al mondo dello skate ed i beni al suo interno non hanno alcun tipo di attinenza con le informazioni che Minako ha reperito dai ragazzi. Non ci sono, ad esempio, cacciaviti o bulloni o ricambi con cui effettuare riparazioni; non ci sono coperture come paragomiti e ginocchia o casco per non farsi male; non ci sono elementi per curarsi da eventuali cadute. Insomma quel carrello, che è ben tenuto, curato e addirittura abbellito, non ha nessun tipo di connessione logica con i Wheels on Fire, ma nemmeno con i singoli elementi di questo team.
     
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    Rinunciato a tentare di regustrare la targa delle auto di passaggio, Mina osservò con attenzione il carrello appartato, giungendo subito alla conclusione che non poteva essere dei ragazzini che aveva visto o - quantomeno - non doveva essere originariamente loro.

    L'ipotesi che fosse stato rubato alla barbona e poi tenuto come una sorta di trofeo tornò quindi prepotentemente lla carica nella sua mente, ma per averne conferma aveva bisogno di fare una sorta di controllo incrociato: per prima cosa scattò alcune foto alle aste decorate del carrello e al carrello nel suo insieme poi, quasi per un ripensamento, studiò i vestiti che vi erano dentro per capire se fossero da uomo o da donna.

    Infine si allontanò, tornando verso il tunnel. Per quanto frustrante voleva parlare nuovamente on Ulisse, se fosse stato presente, o con qualcuno dei suoi compagni di sventura.

    @Narratore
    Come scritto faccio alcune foto del carrello con lo scopo di vedere se Ulisse - o altri barboni - lo riconoscono. I vestiti sono da donna? Ci sono fogli di carta o biglietti?
    Poi torno al tunnel cercando sempre di tenere un basso profilo. Se c'è Ulisse vado da lui, altrimenti studio il secondo accampamento tentando di capire come é organizzato, se c'è un leader o qualcosa di simile.


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    Ha capelli neri lucidi e lunghi fino a mezza spalla che, per praticità, di solito tiene legati in una coda di cavallo.
    Non ama indossare abbigliamenti sofisticati o eleganti, preferendo jeans e magliette o, al massimo, vestitini leggeri.

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    Il carrello è un modello silenzioso delle foto dell'informatica. Questa gli gira attorno e scatta più di un'inquadratura all'immobile modello. Certo è mono espressivo e non segue le richieste del fotografo, ma, quanto meno non si indispone e non richiede di parlare di make up prima di essere immortalato.
    Mettendo le mani dentro il carrello, estraendone così il reparto "vestiti", Minako può farne agilmente la cernita del contenuto non troppo vasto.
    - 1 coppola nera di ottima fattura, ma sicuramente usata. Emana un odore davvero delizioso.
    - 1 maglione verde militare di lana pesante. Ha dei buchi, ma è ottimo per proteggersi dal freddo.
    - 2 Jeans di marca con il tessuto scolorito. Hanno però buchi fra le cosce che li rendono inutilizzabili.
    - 5 Magliette di cotone ella salute. Forse una volta erano bianche, sono del tipo che si mette sotto la camicia.
    - 2 Bermuda color kaki (uno scuro e uno chiaro). Di fattura nuova, ma di poco pregio avendo un marchio sconosciuto.
    A questo punto l'immortale si allontana, tornando verso la zona del tunnel

    continua qui
     
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    CITAZIONE (Alteraego @ 24/5/2022, 13:42) 

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    Situato sotto alcuni incroci e strade, sopraelevate, lo skatepark è un ritrovo per ragazzi in tutta gentilly che abbiano necessità di buone ogive in cui testare le proprie abilità ed allenarsi. Il luogo è pieno di personaggi di vario tipo ed età disparate, contando sia il promoter, che l'insegnante, che il tossico. Inutile dire che, di tanto in tanto, chi si diverte in questo posto vede qualche pattuglia di polizia fermarsi, essendo anche zona di spaccio e consumo di alcolici.
    Per la maggior parte del tempo è un punto tranquillo, non desta grandi problemi e nè è necessario chiuderlo. I residenti in definitiva sono contenti di non avere pazzi in giro per strada, ma bensì rinchiusi in un punto di sfogo come quello.
    Chiunque frequenti il posto indossa la "divisa" da skaters, fatta di vestiti con marche ben specifiche. Si ode spesso e volentieri della musica del tipo hip hop, rap, trap, eccetera. Quello che però è davvero sempre presente, a patto che anche un solo atleta sia presente, è il rumore delle rotelle sulla pavimentazione irregolare.

    continua da qui
    A riguardo del ragionamento che hai fatto in ON, è ok, ma per il futuro mi preme però chiarire una cosa.
    In realtà non ti saresti dovuto basare sulle location presenti in forum, in quanto potresti essere fuorviato. Vuoi perchè magari è un posto ancora non creato dal narratore, vuoi perchè magari il tuo personaggio non lo conosce specie per i punteggi in scheda, comunque è meglio seguire gli indizi o chiedere di fare ricerche al narratore. In questo caso ti scrivevo qui: "Poi tutto d'un tratto alza la testa e si guarda attorno, puntando il volto e torcendo il busto in una direzione precisa in cui rimane per tutto il resto della conversazione. Non degnando più di alcuno sguardo Cristoph" proprio che il barbone ti indicava la direzione da prendere, per poi sbrodolarsi in una nenia continua e senza senso. Quello è l'indizio dato dal tuo buon senso, al di là che poi sei arrivato tu, con i tuoi ragionamenti, che piccole rotelli e assi sono gli skateboar.


    La moto percorre il tragitto velocissima. Non gli ci vogliono nemmeno cinque minuti ed è già arrivato. Certo, 5 minuti sul suo due ruote lo hanno portato bello distante dal cavalcavia, quindi, voltandosi indietro, il campo barboni è nettamente scomparso dalla sua vista. Il panorama è abbastanza monotono e continuo: da un lato ed in lontananza ci sono case con giardino recintati da staccionate, l'una vicina all'altra, e con macchine prevalentemente di tipo americano posteggiate per gli ampi viali alberati; mentre dall'altro lato, quello più vicino a lui, si snodano strade che si immergono in New Orleans.
    Il locale skatepark, zona recintata con grandi vasche a forma di ogiva, dagli atleti chiamate fagioli, che sono meta per chi pratica skate, vale a dire tavole dotate di quattro rotelle e piccole assi.
    Considerando che la velocità di Ulisse è parificabile a quella di una tartaruga, di certo il luogo, da lui comunque descritto come distante, non poteva essere poi così difficile da raggiungere.
    Non c'è praticamente nessuno lì in quel momento, a parte un gruppo di ragazzi fermi in un punto, alcuni di loro stanno fumando, con gli skate in mano, a ridere come nulla fosse.
     
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