-
.
Jonathan ricevette la pacca sulla spalla con la stessa verve di chi riceve una diagnosi terminale: shock appena accennato, e una tempesta di pensieri e cazzi propri che il colpo amichevole rigettò indietro quel tanto che bastava per rispondere con un ...eh?
La mente dello stregone macinava numeri e possibili calcoli meccanici sulle finanze proprie e altrui, al punto tale da essersi quasi estraniato dall'eventuale dialogo con il suo "salvatore". Non abbastanza da perdere il filo, ma sufficientemente da farlo sorvolare sulla definizione psicomentale dell'individuo.
...si. capisco. allora...
Notò quindi l'autista, rimanendone perplesso. Dominato, probabilmente. o complice? fino a quanto avanti si spingeva questa strana congiura?
...Domande?
a parte il fatto che nelle ultime... guardò il telefono, per una sicura definizione temporale. ventiquattro ore metà di quello che sapevo dell'avventura cainita si è rivelato...evitabile?
Le teorie si sprecavano, oggettivamente. Ma il sentore che Elias avrebbe potuto usarle contro di lui lo fece desistere. Idee zero, ma sono abbastanza curioso di capire come convinciamo il pacco a non parlare del fatto che il suo vagone letto a una certa si è ribaltato.
In realtà c'erano molte risposte a questa domanda, ma da bravo politicante quale era sempre stato, Vardaman cercava di confondere le acque. Una domanda dalla risposta ovvia poteva garantirgli un gambetto in un momento successivo con una persona poco attenta.
Inoltre ho una certa curiosità sui vostri metodi. Tu sei il "controllore" di questa giostra. Ma tutti gli altri come fanno a nascondersi?
. -
.
"Non ho la più pallida idea di cosa tu stia intendendo, ma io mi sono divertito." Ammise con un candore tale da meritarsi un pugno al pomo di Adamo. "E penso che per comprendere una persona si deve per forza buttarle in una nuova giostra, strappandogli quella cazzo di ipocrisia a cui ci siamo troppo, troppo abituati!" Alzò un po' il tono, tanto era preso dal discorso. "Altrimenti come potrei averne la sicurezza, Jonathan?"
Elias continuò per quella strada, che a Vardaman sembrava tanto un finto tonto che non la diceva tutta. Era ovviamente un po' rintronato, nessuno avrebbe mai potuto negarlo, ma Jonathan oramai riusciva ad inquadrarlo quel tanto da capire che non era un idiota totale, nonostante amasse mostrarsi in quel modo. Per scucirgli altro, anche solo delle impressioni, doveva essere più diretto e metterlo con le spalle al muro.
"Ah, si." ripeté. "Si, si."" L'altro Tremere guardò il grosso camion senza mostrare la minima traccia di preoccupazione, e cercando di rassicurandolo. "Il nostro caro fratellone è nel pieno di un torpore indotto, dubito che possa aver percepito qualcosa. La camera interna è studiata apposta per evitare qualsiasi tipo di infiltrazione esterna, e tanto basta." Ma poi brontolò un avvertimento. "Alcune cose sul nostro bagaglio...non siamo sicuri del perché Agnieszka lo abbia voluto qui, ma di certo non è solo per proteggere la nuova cappella." Fu la prima volta che qualcuno pronunciò il nome completo della Tremere, e nel pronunciarlo si fece sfuggire un tono greve. Odio.
"Sarebbe come usare un carroarmato per proteggere una baracca...senza offesa." si affrettò ad aggiungere. "Questo mi preoccupa, capisci." A differenza di molti Fratelli Elias non amava l'immobilità, e mentre parlavano continuava a muoversi o anche solo passare il peso da una gamba all'altra. "Giusto per informazione...lui non è libero, e al momento non abbiamo alcuna possibilità di aiutarlo. Il guinzaglio che hanno messo a quella povera anima è così stretto da impedirgli anche solo di sognare alla libertà, e senza quella..." Scrollò le spalle, lasciando cadere il resto della frase nel vuoto.
"In ogni caso, ecco cosa avevo in..." L'ultima domanda lo prese di sorpresa, senza dubbio. "Pensi davvero che io controlli qualcosa, Jonathan?"" Scosse la testa e schioccò la lingua con disapprovazione. "Per quanto riguarda gli altri...non posso dirti nulla. Sono io, e solo io a scommettere su di te. Loro non sono persone che amano l'azzardo, specialmente quando c'è di mezzo la loro sopravvivenza...per cui vedi l'aiuto che ci stanno dando come una gentilezza nei miei confronti. "
"Poi chissà, magari riesci a fargli cambiare idea."
. -
.
Vardaman ascoltò, in silenzio. Non era nemmeno certo di come la natura della garguglia potesse essere così manipolata, ma di certo non era il tipo da stupirsi di un magheggio tremere.
Ripensare solamente a quel cerchio alchemico che aveva plasmato la sua vitae sino a renderlo come un ventrue nel palato lo fece fremere.
Elias poteva dimostrarsi uno specchio negatgivo di Jonathan: scomposto, nevrotico, pieno di movimenti che lo facevano sembrare iperattivo. E soprattutto in controllo, una cosa che Vardaman non poteva dire di essere.
Anche se lasciarsi scappare un nome E al contempo provare un'emozione non era simbolo di grande autocontrollo, lo stesso aveva più informazioni da scucire. E lo stesso vardaman ne era certo.
Tu l'hai detto. mormorò in risposta. sei il controllore che controlla chi dev'essere controllato; la copertura perfetta, l'occultato in piena vista.
Ma io? ma gli altri? fece un paio di passi in direzione del nulla, portando le braccia conserte. Non voglio sapere chi sia chi in questa storia, voglio sapere come rientro nella tana del leone SENZA che al primo controllo mi usino per farne un'altra, di garguglia. Nonostante la teatralità ispirata di Vardaman, il punto che gli interessava era l'organizzazione... e vedere quanto questo Elias potesse essere stupido davvero o solo fintamente tonto. Se io torno da Agnieszka, e questa controlla la mia storia nei miei ricordi? noterà quella leggera incongruenza del suo socio che mi impala e mi libera... e tutto il resto.
Ancora, una preoccupazione falsata; La conoscenza taumaturgica di Vardaman aveva pensato almeno a un paio di soluzioni alternative prima ancora di esplicare. Ma nuovamente, voleva approfondire la creatura che lo aveva appena liberato.
Poi potremmo anche parlare dei perchè e percome del carroarmato, anzi.... -
.
"Ma resto uno, Jonathan. Un punto di saldatura, un incrocio sul bilico, l'unica corda rimasta tesa in un vecchio ponte tibetano. Capisci? Controllare non significa esercitare controllo..." Gesticolò alla rinfusa. "Ma avere la piccola, minuscola, labile, lontana e sperata speranza di dare a chi di dovere la possibilità di cambiare le cose!" Il fatto di non dover respirare rendeva le uscite di Elias serrate come poche cose al mondo, poco importa che eruttasse verità ascetiche o emerite stronzate. "Lo farà sicuramente, ed è per questo che ci siamo già organizzati."
Tirò fuori dalla tasca un pendente, che Jonathan aveva già visto due giorni prima: un amuleto di Mnemosyne, quarzo incastonato nell'argento. La foggia dei materiali e la lavorazione erano incredibilmente simili a quelli del pezzo che ospitava i ricordi di Maundrell.
"Sai cos'è." Non una domanda, ma un fatto. "Mi eviterà di doverti dominare pesantemente, anche se dovremo giocarcela bene con i tempi e su cosa lasciarti per non rendere l'ultima nottata inutile."
Edited by Shaitan - 26/6/2023, 15:21. -
.
mh. difficile discernere il pensiero lucido da quel fiume di cazzate orribili che gli straripavano dalla bocca, ma a prescindere non aveva torto: era uno solo. E a prescindere da quanto forte o influente, la natura solitaria dell'agente di congiura lo avrebbe reso ancora più schivo a parlare di un classico tremere.
la sensazione di salivazione accresciuta, non dovuta alla sete ma alla voglia di sputare per terra, lo prese, ma cercò di reprimere.
eh, sicuramente. Grazie al cazzo. Vardaman si sollevò dal pensiero che, almeno su questo, non sembravano degli elefanti. Dopo il "camion" non aveva la benchè minima di come l'organizzazione si sarebbe mossa.
Ma guardando l'amuleto fu felice... sebbene quella sensazione di Dejavu lo colse un po' alla sprovvista.
capisco... Anche Maundrell faceva parte del gioco? o magari non ne aveva manco idea non un fatto, ma quasi. Anche questo ha l'opzione di alterazione?SPOILER (clicca per visualizzare)cerco di cogliere se reagisce a queste affermazioni.
In linea di massima comunque eliminerei tutta la nostra conversazione, ma terrei l'incidente. Non so quanto ve la crediate, ma non voglio rischiare che un testimone casuale possa raccontare che un camion si è ribaltato sulla strada e io non me lo ricordo.
Se dovessi azzardare una teoria direi... mormorò guardando verso l'alto ...che il camionista ha voluto evitare una prostituta. banale, ma plausibile.. -
.
"Milosh...un discreto dito al culo, che amava giocare in un modo tutto suo." Stava cercando di prenderla alla larga, come se non fosse sicurissimo. Difficile dire su il timore dell'Astor era dovuto alla domanda in senso stretto o se, in qualche misura, a Maundrell. "Posso dirti che qui in giro ci sono persone che lo hanno conosciuto molto meglio di me. Per quel poco che l'ho visto mi è sembrato un amante delle vie non battute." Sibillino. "Forse dovresti parlare con la sua allieva, quella con la faccia mangiata da Hannibal." Si indicò il volto, come se ciò spiegasse tutto.
"Opzione di che? Che stai dicendo, Jonathan? Questi affari estraggono i ricordi." Aspettò che il per modo di dire giovane si spiegasse, mentre per la sua proposta lasciò a malapena due specifiche.
"E sia. Vorrei che mi permettessi di aggiustare alcuni punti per far collimare meglio il tutto, ma ti giuro che si tratta di cazzate marginali." Mano sul cuore, fisicamente. "Gli attimi prima dell'incidente, più la noiosa aggiunta di un'attesa per un nuovo camion. Ti va bene?". -
.
il non parlare di Maundrell apertamente, o non rispondere alla domanda per quello che era, poteva avere due spiegazioni.
La prima, per Vardaman, era la paura. Una paura dovuta al fatto che Maundrell non fosse poi parte del progetto... per non dire che vi fosse apertamente contro.
Tuttavia, sfregando con le dita il monile datogli, lo stesso non potè che chiedersi l'origine di quell'opera di artigianato così simile. La seconda opzione, ulteriormente presa dallo mnemosyne e dalle somiglianze, Era che maundrell fosse morto proprio per una vicinanza a questa gente.
Avrebbe spiegato molto la somiglianza. Ma allora perchè tutta questa rimostranza a parlare dell'effetto prodigioso?
Sospettò un attimo che in realtà lo mnemosyne di Maundrell non fosse nemmeno tale ma... non aveva prove. solo teorie.
Fece quindi spallucce.
non sono poi così esperto, evidentemente. ridacchiò. non gli importava nemmeno troppo confondere le acque, lasciò proprio cadere l'argomento.
Una volta specificate le ultime cose si limitò ad annuire.
comprendo. Allora direi che dobbiamo eseguire.. -
.
"No, aspetta. Niente prese per il culo." Palmo avanti, come lo stop del vigile. "Hai detto "anche questo ha...", quindi hai visto una roba che può farlo?" Confuso alla sola idea. . -
.
Vardaman non era uno scommettitore chissà quanto abile, e non avrebbe certo iniziato adesso a sedurre il destino con prese di posizione ridicole. intuì abbastanza in fretta che non era il caso di mentire o di glissare.
Ciò detto poteva essere un momento interessante per capire cosa pensava veramente lo strano individuo. Pensavo lo sapessi. sospirò. Maundrell custodiva i propri pensieri in un amuleto uguale in tutto e per tutto a questo. lo guardò distrattamente. non avevo mai esplorato uno mnemosyne capace di darmi possibilità di azione in un ricordo altrui ma considerata la fattura... tentennò un attimo, guardando Elias. ... il forgiatore è lo stesso? in grado di plasmare ricordi ampi?. -
.
Il Tremere masticò il nulla, confuso dalle parole dell'Ancilla. "Vorrei tanto dire impossibile" iniziò "ma suonerebbe come una presa per il culo, visto il circo in cui viviamo e ciò che siamo." Fece un ampio gesto, abbracciando l'altro e il tutto. "Si tratterebbe di un'applicazione così complicata che non saprei nemmeno spiegare i processi. Conservare un ricordo è una cosa, una..." schioccò le dita, alla ricerca di una parola specifica. "una costante. E quella è facile da manipolare." Non stava facendo la lezioncina, non era chiaramente quel tipo di persona. Era più che altro un brain storming. "Una variabile, invece, no,non lo è, perché...insomma, mancano le informazioni! Anche Matrix aveva i suoi bug, no? Non poteva spiegare tutto, nonostante la forza di calcolo immensa e gli agenti Smith addestrati nel JewJitsu." Retorico, o perlomeno era così a ruota libera da non dargli tempo per inserirsi e spezzare il flusso. "A meno che le possibilità di azione di cui parli non siano estremamente limitate."
"Questo mi è stato dato dai nostri amici. Avrei potuto usarne uno delle scorte comuni, ma poi avrei dovuto renderne conto." quando Jonathan parlò di 'ricordi ampi' Elias aggrottò leggermente la fronte, non riuscendo ad inquadrare del tutto questa piccola stranezza. "Gli chiederò chi se ne è occupato e, se sei d'accordo, parlerò anche del Mnemosyne che hai visto. A proposito, lo hai con te?". -
.
Vardaman cercò di filtrare attentamente le informazioni pratiche dalla torrenziale pioggia di idiozie di Elias. Sospettava già di suo che quello mnemosyne non fosse normale, e il fatto che anche a Elias non tornasse non faceva che confermare i suoi dubbi. no, non lo ho con me. Ma con il tempo potró averlo... Se mi resteranno ricordi dello stesso.
Annuì quindi alla domanda parla di quello che ritieni con chi ritieni. Sembra uno di quei dettagli sulla quale vale la pena avere un'idea più completa.
anche se potrebbe essere l'ennesima macchinazione o customizzazione del rituale stesso. Del resto non sarebbe la cosa più strana che Maundrell aveva in suo possesso... ripensò un attimo al suo "studio privato". -
.
"Ok, ok. Ti farò sapere appena riavrai i tuoi ricordi, dopo l'incontro con Agnieszka. Se non hai altri dubbi, paturnie, pensieri o altri sinonimi da paroliere io direi che possiamo procedere."
Fece roteare la collana sull'indice, fregandosene del suo valore.
"Ti consiglio di prendere un goccio dalla fiaschetta, e poi andiamo." Gli mise la collana davanti al becco, visto che doveva essere lui a decidere che ricordi cristallizzare.. -
.
Vardaman annuì. Non poteva effettivamente fare altro se non bere dall'amaro calice. Sia figurativamente che letteralmente.
Fatto ciò, prese l'amuleto fra le mani, e optò per una tabula rasa, un annichilimento degli ultimi avvenimenti tale che non avrebbe sollevato alcun dubbio... al quale una dominazione efficace avrebbe anche aggiunto maggior rigore.SPOILER (clicca per visualizzare)Rimuovo tutto il ricordo da che saliamo sul camion sino a sto momento. incidente, impalettamento, conoscenze di strane congreghe, cazzi, mazzi.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua qui..
-
.
Nessuna aveva gran voglia di parlare, e il resto del viaggio passò in silenzio.
Dopo dieci minuti il mezzo si fermò, e tutti scesero. Erano nel bel mezzo del nulla, a lato di una strada sterrata in salita. A sinistra un campo lasciato all'incuria, mentre a destra rispetto alla via di fortuna un boschetto fitto, filtrato da un sentiero battuto. Richard tentò di imbastire ordini, ma Elias prese subito le redini e divise i cinque in due gruppi: lui sarebbe andato con Jonathan, entrando da nord nel campo. Elin, Malachia e Richard da sud.
L'uomo si trattenne a stento dal rispondergli. Quasi tutti i presenti si rendevano conto che la guardia del corpo rispondeva ad una diversa gerarchia, quella con cuspide Agnieszka, ma non poteva certo ignorare quella ordinaria.
"Cercate di catturarli vivi, abbiamo bisogno di informazioni. E segnalatemi ogni trappola, oggetti o altro lasciato indietro. Elin, lei si occupi di sondare eventuali allarmi." Commentò, con voce secca. "Blabla." Rispose Elias. "E bla."
Così i gruppi si separarono, Jonathan e Elias lasciati soli nel buio della campagna. Proseguirono per un po' in silenzio, studiando l'ambiente: il terreno era ricoperto da un tappeto di erba selvatica, rocce e muschio, con la traccia del sentiero in parte coperta dalle foglie cadute. Passarono a forza un muro di rigogliosa vegetazione e agguerrite zanzare, oltre al quale emersero i resti di un accampamento che Jonathan aveva già visitato.
"Elin ha piazzato lo specchio nella camera dove sei stato l'altra volta, inizia ad andare. Io allestisco i doppi, il tempo di raccattare qualche topo."SPOILER (clicca per visualizzare)Da qui.
Per la descrizione del casermone basati su quella vecchia, solo che è abbandonato. Noti una trappola a filo all'ingresso, di cui Elin ti aveva detto..
Un postaccio dimenticato da dio? |
Contacts
Web