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Richard dimostrò essere un insensibile droide protocollare, che forte del suo ruolo di comando elargì a tutti - tranne Elias - ordini precisi e direttive chiare.
Mise in chiaro che il loro compito era uccidere o catturare, poi portare via ogni possibile prova inerente alla cellula traditrice. Per loro fortuna non era un tipo da discorsi motivazionali, ma preferì spiegare a tutti come usare le armi ed indossare i giubbotti antiproiettile.
Un vero armamentario da Swat, con tanto di visori ed altri aggeggi il cui funzionamento non era molto chiaro a Vardaman, anche dopo la spiegazione. La cosa certa era una sola: erano una pallottola sparata con precisione, senza altra funzione. Alquanto svilente per chi aveva passato gli ultimi decenni ad intessere una fitta maglia di interessi a pro del Clan.
Fu così che si ritrovò nel retro di una camionetta blindata, dipinta esternamente come un corriere privato di zona. Richard era nell'abitacolo e guidava, e per fortuna di tutti Malachia aveva chiesto di prendere il posto del passeggero per "interfacciarsi con il comando, per poter meglio agire." Molte parole dotte, per un leccaculo.
Ma almeno Jonathan, Elias ed Elin erano soli.
La donna tirò fuori il suo libro dal giubbotto, che le stava piuttosto largo, e cercò freneticamente una pagina con un sigillo. Lo stesso che aveva usato alla vecchia cappella.
"Jonathan! Che diavolo ti ha detto il Lord? Quando sei uscito da lì sembravi..."
"Aver subito il proibito rituale chiamato 'torsione testicolare'."
"Dio, no. Cioè...si!" Si mise accanto a Vardaman, spronandolo a parlare.SPOILER (clicca per visualizzare)Da qui
Mi sono permesso di andare un po' avanti, anche perché non avresti avuto modo di parlare liberamente con gli altri png attorno. Se però volevi far qualcosa nel mentre dimmelo.
Elin, bibliotecaria
Malachia Johnson, Magister e Lancia
Elias capo clown.
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Durante il breve tragitto dalla cappella alla camionetta Vardaman parlò molto poco. I ridondanti pensieri delle ultime notti, e la frustrazione di dover sottostare a un Lord deliberatamente ignorante non potè che peggiorare la già pesantezza che stava affrontando.
Sebbene una parte di lui ripudiasse tutta quella situazione, ora ci si trovava nel mezzo. E il suo esitare lo avrebbe condannato a cadere ancora più in basso, più nei limiti del suo rango.
Ma non era una situazione in cui poteva avere il manico del coltello. Lo sapeva, e non voleva neanche sforzarsi di pensare diversamente.
...uh.
cominciamo, vedo.
l'amara tensione del viso che accompagnò il suo volto poco convinto non lo abbandonò neanche a salire sulla camionetta.
Alzò lo sguardo solo perchè interrogato, non potè evitare a se stesso di commentare, sebbene il joke di Elias gli passò addosso senza neanche toccarlo.
Agnieszka ha trovato l'ufficio di Maundrell. un commento estremamente secco, privo dei normali fronzoli. e con ogni probabilità ne ha già abbattuto le difese.
Non so cosa stiamo andando a fare, ma il succo credo sia "perdere tempo" mentre cercherà di trovare il succo degli studi di Milosh.
...
...perchè stiamo andando a perdere tempo, vero? Guardò Elin, avvolto per la prima volta da un dubbio.. -
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"Impossibile. Non è passata che qualche notte, come avrebbe potuto riuscirci? Il tutto è stato creato con arti diverse, di cui lei non ha contezza."
"Di preciso, che ti ha detto? E che era quella scatola che quella imbecille si portava dietro tutto contento? Ho provato a leggere la mente di Sheva e ho percepito...trepidazione. Come se si stessero preparando ad una caccia. Poi una sorta di rabbia, mista a rivalsa. Il tutto riflesso nell'argento vivo."
L'arte della telepatia era tutto fuorché chiara, andava letta e contestualizzata.
"Però no, se l'avesse aperta gli ordini non avrebbero avuto il minimo senso. Avrebbe semplicemente impalettato tutti quelli di cui non si fidava e chiuso dentro la Cappella, di cui vi ricordo ha il controllo delle difese. Ha trovato qualcosa di cui doveva occuparsi di persona, senza però permettersi di rinunciare alla caccia grossa."
Ed Elin fu d'accordo.
"Si, non avrebbe usato mezzi termini. Dobbiamo capire cosa sta facendo ed impedirglielo, almeno per questa sera." La bionda sorrise a Vardaman, tentando di tranquillizzarlo. "Non proprio, caro mio. Per loro ho lasciato, come mi hai suggerito, delle false piste e anche qualche trappola per rendere il tutto più credibile. Per noi anche uno specchio nascosto, dentro una vecchia roulotte, per fuggire nel caso finissimo in trappola."
"Ma dobbiamo prima capire cosa vuole fare. Io posso sostituire due di noi, ma se non sappiamo cosa ha in mente finiremo solo per rendere i suoi sospetti delle certezze."SPOILER (clicca per visualizzare)Elin, bibliotecaria
Malachia Johnson, Magister e Lancia
Elias capo clown.. -
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Vardaman abbozzò, molto poco convinto. un pezzo del guardiano. più o meno. in riferimento alla scatola. non so i dettagli, ma quando ci sono entrato quel Rotor c'era. e aveva connessioni più che particolari con l'ariete di ferro.
Non ho idea del livello, ma francamente sembra la cosa meno interessante.
non alzò lo sguardo, ma con attenzione volse un dito a un'immaginaria lavagna, quasi a puntare la questione.
Anche se fosse -e non sono così ottimista- la caccia potrebbe tranquillamente essere volta al guardiano stesso. Per questo noi stiamo andando a fare "qualcosa" mentre lei tutt'altro.
Non mi stupirei di una scusa ufficiale concluse in cui non facciamo che fallire e scavarci la fossa mentre lei ottiene quello per cui è venuta.
a sentire di trappole, un vardaman vivente sarebbe sbiancato. le condizioni in cui versava erano talmente drastiche che non riusciva a contemplare neanche un secchio d'acqua in cima a una porta come una "minaccia gestibile". Andò con la testa a quel momento con elin, come a volersi ricordare se aveva veramente suggerito una cosa del genere.CITAZIONEMa dobbiamo prima capire cosa vuole fare. Io posso sostituire due di noi, ma se non sappiamo cosa ha in mente finiremo solo per rendere i suoi sospetti delle certezze.
...se ho ragione non abbiamo modo di ostacolarla.
Se ho torto non so che cosa voglia. Parole pesanti, rassegnate e fin troppo sincere. La partita a scacchi era forse finita?
Zugzwang.
ormai tanto vale vedere cosa è rimasto. tenne ad aggiungere. ma se la situazione è questa, forse è meglio chiudere questa faccenda con il minor danno possibile.
Tirò fuori i due stramaledetti mnemosyne per guardarli. l'idea di morderli con tutte le sue forze sperando di spezzarli gli accarezzò la parte più primordiale del cervello, poi li allungò a Elias. Se si rivelasse una situazione ostiosa, sparite con questi. Indipendentemente dalle scoperte di Agnieszka non riuscirebbe a mettere le mani su Maundrell, e per quello che importa forse è una buona cosa.. -
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"Ma tu intendi quella mano che aveva gli stessi occhi di Christine?" Un dubbio colse Elias, e Elin dovette chiedere: "Quindi un Rotor a guardia, poi il guardiano. E a noi cosa ce ne viene?"
"Ce ne viene che quel Rotor ha una parte di Christine, quindi può essere usato per rintracciarla. Il fatto stesso che sia ancora operativo, almeno l'occhio, indica che il donatore è ancora vivo. Quindi Agnieszka sa che Christine e viva, e lo viene a sapere proprio quando l'unico amuleto in suo possesso viene rubato."
Tutti i presenti realizzarono, la Lord stava tallonando la ghoul.
"Dobbiamo ucciderla prima noi, e prendere l'amuleto. Fanculo tutto quello che sa di Maundrell, è un rischio. La secchiamo, prendiamo l'amuleto e via. Avremo fallito agli occhi di Agniezska del cazzo, ma lei entro pochi giorni sarà costretta a partire per seguire gli anarchici. E da lì..." Guardò Elin. "Si, lì potremo agire indisturbati. La cappella sarà riassegnata, ma potrei richiedere alla mia maestra di fare pressioni con gli altri Lord e mandare qualcuno di fidato. Forse perfino recuperare Maundrell, se il rituale non è stato sconvolto."
"Jonathan?" Elias rifiutò gli amuleti, almeno per il momento. "Aspetta un attimo. Riflettiamoci insieme. Abbiamo ancora una possibilità, una." Gli mise le mani sulle spalle, e lo scosse leggermente. "Guardami, fratellino. Io mi rifiuto di lasciarle decidere delle nostre vite. L'abbiamo fregata finora, e lo faremo un'ultima, fottutissima volta!"
Le parole di Elias, convinto del futuro, sicuro di loro, colpì nel profondo Jonathan. Che forse...?
Guardò i due, e la speranza crebbe. Una piccola, ma calda fiammella di speranza.
"Io sono Clooney, tu Pitt. Ocean's fottuto Eleven, cazzo!"SPOILER (clicca per visualizzare)Ovviamente hai ancora raziocinio e tutto, ma diciamo che ti senti mentalmente meno stanco. Le parole di Elias, messo a nudo, ti hanno colpito. Non riesci a capire se sia un artifizio, o semplice e pura fratellanza. Ma in cuor tuo capisci che forse qualcosa può essere ancora fatto, mettendo tutte le fiches sul tavolo.. -
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il pensiero di aver citato il futuro primogenito malkavian lo fece sorridere, sebbene debolmente.Non ricordo se l'aveva detto la marionetta o il calzino, ma era azzeccato all'epoca come lo è ora. La consapevolezza che ci fosse effettivamente ancora più gravità attorno a quello che aveva menzionato.
... rimase in silenzio, mentre il cervello indebolito pigroneggiava ancora andato totalmente fuori giri. Se Agnieszka rintraccia la ghoul e non la secca sul posto lei, vuol dire che arriverà a scoprire ogni cosa. sarà letteralmente finita. l'ennesimo boccone amaro, che ancora di più gli fece spingere gli amuleti verso Elias.
Quando questi cercò di rincuorarlo, Vardaman ne cercò lo sguardo, incredulo.
Ma sei serio?
Ma sei serio? in un raro momento di trasparenza totale, ove i pensieri da repubblicano erano pari pari ai versi che gli uscivano dalla bocca.
io non ho idea di dove cazzo sia finita Christine! e neanche tu!
l'unica stronza che ha una bussola è... si fece mettere le mani sulle spalle, si fece scuotere. E per qualche motivo la cosa funzionò.
...
Reclinò la testa in avanti, riprendendo in mano i due mnemosyne.
...
...forse...
...se quando mi riprendo non ho nulla si fa a modo mio.
E guardati un cazzo di film serio. mormorò. il mio Daniel Ocean è Frank sinatra.
Ciò detto prese entrambi gli mnemosyne e si punse con entrambi.SPOILER (clicca per visualizzare)quello che arriva arriva, devo parlare con Maundrell.. -
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"Oh, ma vaffanc-"
Il resto venne meno, sobissato da una potente visione.
Jonathan era in un parco, lo stesso parco della prima visione. Ma questo occupava tutto il piano del palazzo in cui aveva trovato Maundrell nella seconda visione, dando vita ad uno strano esperimento di architettura astratta. Non c'erano piloni a tener sollevato il blocco di palazzo sopra la sua testa, eppure era lì e non sembrava volergli crollare addosso. C'erano alberi che entravano nel soffitto, sovrapponendosi, e Maundrell era appoggiato a quello più grande. Cosa ancora più curiosa, guardando dietro di sé Jonathan vide lo skyline cittadino come se fosse a livello del mare, mentre davanti gli veniva offerta una visuale panoramica dall'alto dell'aeroporto cittadino.
Le due visioni si stavano sovrapponendo, e male.
"Jonathan." ~ "Signor Vardaman."
Un doppio saluto, discordante nonostante provenisse dalla stessa voce. Maundrell si girò, e chiuse la finestra. Perché ve ne era effettivamente una, sospesa a mezz'aria.
"Qualcosa non va." ~ "I ricordi non collimano."
Harriet, nella sua maschera, arrivò dal nulla. Lo stesso fecero Christine ed Elin. Le donne vagarono per il piano, come accellerate, intrappolate in uno schema che non sapeva bene come far collimare la somma delle parti.SPOILER (clicca per visualizzare)Piccola curiosità, per farti capire l'utilizzo della Tilde (~). In statistica denota una relazione di equivalenza, che in questo caso sarà tra i due parlati di Maundrell.. -
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l'architettura impossibile di Escher che si incontrava con i paesaggi anomali e inquietanti di Dalì, una strana chimera di due episodi talmente distinti da non potersi fondere in modo diverso.
Vardaman non se l'aspettava neanche. Sapeva di poter parlare con Maundrell, e voleva aumentare le sue chance cercando di tenere entrambi i ciondoli in mano.
...ma questo...
Gli occhi del suo interlocutore si spostarono a destra e sinistra, in un labile secondo o due di meraviglia, visibilmente disturbato ma al contempo affascinato dall'eccessiva naturalezza con cui niente era naturale.
Poi arrivò la voce di Maundrell. No... le voci di Maundrell. Sommate, parallele, un eco distorto l'una dell'altra. un pitch perfetto di due suoni disarmonici. Due parti del tutto incapaci di trovare equilibrio.
In altri contesti, Jonathan sarebbe stato addestrato appieno a risolvere questo genere di quisquiglie. Parlare con persone che contemporaneamente dicevano cose diverse, magari anche contraddicendosi?
Era stato già ad abbastanza Tea-party.
Ma in quel momento di sfibrata stanchezza, di dolore, ad un passo dalla sete, mentre le antiche limitazioni del clan si aggrappavano alla vitae di Vardaman riguadagnando lentamente potere, la calma interiore del tremere venne nuovamente meno con il suo "superiore".
...superiore!? cazzo, sto peggiorando. l'aveva veramente pensato. e non in un termine puramente ispirante, come un superiore intelletto. no, era un reggente. era un superiore.
Maundrell, io non ho tempo per questo. sibilò, con la stessa voce di Maundrell. Schivò Elin e la buon vecchia Harriet, lanciando un'occhiata a Christine di puro fastidio.
No anzi... la prese proprio per le spalle con le mani non sue.
Sei nella mia testa, nei miei neuroni, o in qualunque cosa ci balli fra la vitae e il cranio.
Quindi SAI che non sono capace di reggere a lungo. Era vero? difficile dirlo. Quanto gli sarebbe costato in termini di pazienza reggere Maundrell? un Maundrell Duplice e sovrapposto?
il Leone, Maundrell. Il leone sta per assaltare l'ultimo forte. E se ci riuscirà io sarò morto, e con me tutta la casta anarchica.
E tra loro te.
Non importa quanti piani hai fatto, sai che ho ragione. Se vorrai pietà per te stesso sbriciolerò gli mnemosyne prima di venir preso.
Ma non è auspicabile, vero? e non è ancora detta l'ultima parola.
... guardò la "sagoma" della ghoul.
Come faccio a contattare christine per un'emergenza? una vera emergenza, un modo che solo voi due avevate per un contatto immediato?. -
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Leone... ~ Leone.
Cammello, leone, fanciullo ~ la negazione della morale?
Stava cadendo nel maledetto Nietzsche."No. Lei." ~ "Ladra. Ha tentato più volte di rubarci..."
Jonathan evitò la deriva mettendolo davanti al punto, a Christine."Una buona serva." ~ "Non credo l'avremo mai resa una di noi."
"Tutto perduto?" ~ "No."
"La pietà è per i deboli." ~ "La pietà è per i deboli."
Jonathan, così Maundrell, strinsero con forza il pupazzo onirico con le fattezze di Christine."L'incantesimo del Pastore. Eseguilo usando non uno specchio, ma gli amuleti." ~ "Con il rituale, mutato dal principio di identità simboleggiato dai Mnemosyne, ti legherai all'ultima creatura di mia appartenenza. Saprai dove si trova Christine."
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... un utilizzo così specifico del ritus e al tempo stesso così alterato da rendergli difficile anche solo pensare alle implicazioni. Per un istante, l'ombra del fatto che Maundrell avesse calcolato di dover avere un backup per il primo stronzo possibile che gli permettesse (allo stronzo) di recuperare la ghoul gli fece paura.
Anche io un giorno mi ridurrò così? riflettè, noncurante di essere sentito o meno. fare patti coi demoni da un lato, dall'altro passare notti a pianificare come eludere i suddetti demoni e tutto quello che mi ha portato in principio qui? per cosa poi?
per il brivido? per la conoscenza?
...per dimostrare di essere meglio?
Ma come non aveva tempo per le emozioni quali la meraviglia o la chete, fortunatamente non aveva tempo per metabolizzare quella paura.
Cercò di sconnettersi dagli mnemosyne, di ritornare al mondo reale. Alla camionetta.
quanto tempo sarà passato? riflettè in quel barlume.
Ma non aveva tempo per quello.
Ritornato al mondo reale si sarebbe limitato a una debole spiegazione. Ho bisogno di cinque minuti., salvo prepararsi a fare quella strana, ennesima danza frutto della paranoia meticolosa di Maundrell.SPOILER (clicca per visualizzare)eseguo il rituale.. -
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Nessuno dei due lo interruppe, tanto era chiaro che avesse trovato qualcosa.
Jonathan dovette ripetere il rito tre maledettissime volte, prima che funzionasse e capisse come variarlo. Di base l'incantesimo del pastore creava una connessione tra un vampiro e ciò che esso riteneva una sua identità, ma in questo caso doveva farlo attraverso i Mnemosyne. Come se questi fossero un contratto di proprietà al portatore, l'unico modo per dare una parvenza logica a ciò che stava facendo.
Possedeva il contratto, quindi era egli stesso il padrone. Doveva essere la strada giusta, perché non ne vedeva altre.
Quando terminò l'ultimo tentativo sentì una presenza lontana, che riverberava attraverso i Mnemosyne. Stringendoli, capì che Christine distava da loro circa 16 chilometri, in direzione...beh, impossibile capire i punti cardinali lì dentro, ma si stavano allontanando.. -
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...porcodio.
Vardaman tirò appena su la testa. Qualcosa l'aveva ottenuto. lo saprò meglio quando ci fermeremo ma più o meno so.
al momento è a sedici... no diciassette chilometri da qui. un problema, ma è un'indicazione. Credo rimarrà precisa nel tempo.
Guardò il lato frontale della camionetta come se avess risposte, ma al momento gli era difficile trovare qualsivoglia conforto, al pensiero che gli era arrivato nel momento in cui l'aveva "trovata".
...SPOILER (clicca per visualizzare)non dico più niente finchè non arriviamo.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare).
Una scomoda camionettaa cui dovrebbero cambiare le sospensioni. |
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