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Aki si calma. Era agitato e la veterinaria lo capisce, ma composto come il suo addestramento vuole.
Forse un po' di cocaina lo potrebbe aiutare!
Lasciando stare questo consiglio (oppure azione che verrà portata avanti all'insaputa di Alice), il cane innanzitutto esce dalla gattaiola (che non è presente nella descrizione dell'appartamento e che si da il permesso alla giocatore di inserire modificando l'inizio di questo thread) e va a fare finalmente quello che deve fare. Forse anche portarlo fuori gli sarebbe utile, tanto per lasciarlo socializzare. Peccato che il lavoro è il lavoro e Alice prende innanzitutto il cellulare.
La cosa che vede sono 2 chiamate e due messaggi.
I messaggi sono entrambi di Philip in orario diurno. Il testo del primo messaggio è una risposta all'ultima mail inviatagli:
CITAZIONE Lascia stare la pubblicazione. Ti ho spostato di turno, oggi non hai interventi. Fammi un favore, vai all'allevamento appena puoi questa sera e vedi che cosa scopri. Capisco che non sia roba che ti compete, ma vacci per una visita da parte della struttura, di proprio che ti manda la clinica come omaggio per dei buoni clienti e visitagli gli animali. Se ti servono più giorni dimmelo e ti sposto altri turni
Il testo del secondo messaggio è una risposta al suo stesso primo messaggio:
CITAZIONE Ti ho messo con lavoro di pronto intervento sul campo e le tue operazioni le ho date ad altri. Dammi risposte per cortesia e dammi riscontro alla mail
Poi, successivamente a questi messaggi, le due chiamate.
Alice capisce che al momento ha molta disponibilità e libertà di tempo, ma soprattutto intuisce che Philip è preoccupato. Se questa storia uscisse fuori probabilmente i danni sarebbero enormi e metterebbero in serio pericolo la clinica.
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Alice si rese conto di quanto fosse agitato il suo cane sia come veterinaria che come sua padrona. Un pensiero ASSURDO le balenò in testa, per chissà quale ragione, che “una dose” l’ avrebbe aiutata. Non aveva nessun senso! Alice stava cercando di seguire un percorso per disintossicare il cane e non aveva intenzione di fare passi indietro invece che avanti!
Mentre leggeva le mail di Philip accarezzava Aki, il suo capo sembra parecchio preoccupato per la questione, le chiamate e anche il fatto di averla sollevata dal lavoro in clinica ne erano la dimostrazione. L’aveva lasciata libera d'indagare su quella strana e pericolosa storia.
Senza perdere ulteriormente tempo si andò a preparare, abbigliamento sportivo ma non troppo, stava andando in una scuderia ma in nome e per conto della clinica.
Jeans, anfibi e una maglia bianca morbida che le abbracciava la figura, sopra un blazer con le maniche leggermente tirate su sugli avambracci. Un trucco lieve ma curato.
Prese la sua borsa medica e controllò che ci fosse tutto l’occorrente per visite e analisi varie “se manca qualcosa faccio un salto in clinica prima di andare, non posso presentarmi senza l’attrezzatura” pensò. Piegò con cura il camice bianco che le era costato anni sui libri e lo infilò in uno scomparto della borsa.
Chiamò Philip, visto che era ancora un'ora umana per le telefonate, poggiò il telefono tra spalla e collo così da poter continuare a sistemare tutto prima di uscire.
Mentre attendeva la risposta pensava alle cose da prendere “borsa, chiavi di casa, chiavi della macchina, guinzaglio di Aki, ah si la borsa medica, il telefono ce l’ho in mano” una rapida occhiata alla casa “tutto chiuso, apposto” Fece per uscire e invitò Aki con un cenno della mano a seguirla mentre chiudeva casa e si dirigeva alla macchina.
Una volta salita in macchina e acceso il motore, il telefono si collegò automaticamente al sistema Bluetooth ciò le diede modo di riporre il telefono sull’apposito supporto e impostare nel navigatore l’indirizzo della scuderia Bennet.
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Il fato non avrebbe mai pensato che Alice si volesse appropriare di un'idea suggerita e non attribuitale, ma del resto, a quanto pare, lei la trova assurda e, ancora una volta, il piccolO Aki dovrà rimanere con questa sua voglia non soddisfatta.
Il cane sale in macchina sul sedile posteriore, mettendosi composto e preciso.
Nell'abitacolo risuona il suono del telefono libero, finchè non arriva la risposta.
Dimmi Alice
Risponde la voce stanca e nervosa di Philip.
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Il suono della voce di Philip risuonò nell'abitacolo, stanco e nervoso come Alice non lo sentiva da molto tempo. " Buonasera Philip, giornata lunga immagino... Ho visto le chiamate pensavo volessi aggiungere altro... Intanto ti dico che sto andando alle scuderie Bennet sono già in macchina, ti ricordi che dovrebbe esserci anche il giovane Claus giusto? Ti chiedo perché andando nel caso lo dovessi incontrare dovrei fingere che sia il nostro claus? Mi rendo conto che questa storia ti preoccupa parecchio, farò tutto il necessario per evitare problemi alla clinica" sospirò, anche lei era abbastanza nervosa in quei giorni "Questa storia è veramente assurda" continuò poi " hai avuto poi modo di parlare con il vero claus? non sono riuscita a venire mi dispiace molto" lasciò poi all'altro la parola
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C'è una buona dose di brusio e molto rumore di persone, il che da l'impressione che Philip in mezzo alla gente, non in clinica, spostandosi per trovare un punto separato.
No, volevo solo avere un riscontro alle mail. Comunque, visto che ci stiamo sentendo, vacci con i piedi di piombo dai Bennet. Non fare azioni di qualche tipo diretto e cerca di non farti vedere da quello che interpreta Claus.
Ho avuto un incontro oggi con il vecchio alla clinica e gli ho chiesto spiegazioni di questa situazione. Lui mi ha detto che dei Bennet non si è occupato direttamente, ma lo ha aiutato un suo familiare. Però non ha potuto finire la frase perchè ha iniziato a sentirsi male. Si è agitato tantissimo e adesso sono in ospedale con lui che ha avuto un infarto.
Ora la clinica rischia una causa enorme perchè uno dei nostri medici, firmandosi e non avendo ricevuto controlli di alcun tipo, ha appaltato il suo lavoro ad un suo familiare che, stante le tue analisi, ha fatto un immane casino!
È parecchio agitato, lontano dai modi eleganti che dovrebbe avere un amministratore delegato e il nome Claus viene detto generalmente con forte disprezzo. Inutile a dirsi c'è un fortissimo cinismo in questo momento, figlio di una paura dai tratti palesi e latenti, visto che i piani di rischio sono molteplici.
Si sente che si sta muovendo avanti e indietro e la sua voce per certi momenti è alta, ma subito si abbassa strozzando le sillabe in gola fino a far diventare le parole un sibilo. Poi prende a bisbigliare l'ultima parte
Non so se ti è chiara la gravità della faccenda. Anche costituendoci come parte civile, quindi dando le responsabilità totale a Claus, comunque il danno d'immagine sarebbe enorme, la negligenza professionale e quant'altro, considerando la controfirma della struttura...che ho firmato io, sono gravi.
Ora sto qui in ospedale a cercare di vedere se questo idiota si salva o si aggiunge anche questa faccenda al mucchio
Philip è platealmente disperato. Tutto potrebbe andare in malora da un momento all'altro e basta un solo passo falso perchè succeda un casino. Il suono accelerato delle parole non fa propendere per fattori positivi nemmeno nei suoi confronti.
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Ascoltò Philip, percepì la sua disperazione, la paura che da un momento all'altro tutto quello che aveva costruito in quegli anni cadesse a pezzi. Alice non aveva investito tanto quanto lui in quella clinica ma per lei quel lavoro era ugualmente tutta la sua vita. Non sarebbe stato facile in altri posti far coesistere la sua non vita con gli orari di lavoro. Tutta quella situazione sembrava un film, uno di quelli che lei non amava guardare. Solo che non era un film e ,anche se nei film alla fine va tutto miracolosamente bene al protagonista, nella vita vera non finisce sempre bene. " Capisco, non ci voleva quest'altra rogna" cercò di mantenere un tono neutro nonostante anche lei fosse agitata " Tranquillo non farò nulla senza la tua approvazione, cercherò di non farmi vedere dal quel tipo anche se, potrebbe essere li in ospedale, se un parente ha avuto un infarto..." la cosa era da considerarsi sia un male che un bene " visiterò i cavalli, li farò sentire talmente coccolati da fargli dimenticare che si siano mai rivolti ad altri oltre me.. e cercherò di portare via con me gli ultimi documenti in originale che hanno della clinica." poi proseguì " mi rendo conto della situazione purtroppo, dobbiamo restare lucidi e fare un passo alla volta" cercò di empatizzare con lui. Nel finale percepì una nota stonata anche nei suoi confronti, come se in qualche modo, la riteneva parte del problema. Questo però non era il momento di perdersi in cavilli, passato l'uragano avrebbe avuto modo di parlarne meglio. " se non hai altre raccomandazioni ci sentiamo più avanti, ah io sicuramente farò tardi e sai che sono abituata a stare sveglia di solito la notte quindi se ti trattieni in ospedale e hai bisogno d qualcosa, anche solo di compagnia chiamami ok?" Attese la risposta di Philip mentre procedeva verso la scuderia Bennet
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Cerca comunque di capire tutto quello che puoi, dobbiamo tutelarci! Vedi se gli sta curando qualcuno o se sta dando garanzie da parte della clinica.
Dalle carte che hai controllato timbri e firme sono di Claus vecchio, forse questo qua ha imparato a falsificare la firma e ciò mi può dare una pezza d'appoggio, ma devo convincere quest'altro a disconoscere le firme appena si sveglia e quindi al momento sarò out in tutto.
Ho comunque lasciato detto che hai massima libertà per i prossimi giorni, quindi niente impegni o scadenze di alcun tipo, solo questa
E chiaramente quell'impegno era il più importante di tutti, ammesso che la veterinaria tenesse ancora acchè la clinica dove è dipendente proseguisse la sua attività.
C'è comunque da dire che Alice poteva pure trovare un altro posto di lavoro ovviamente. Certo, avrebbe dovuto spiegare il perchè dei suoi orari di lavoro, ma hey! Siamo in America, la terra delle opportunità!
In bocca al lupo
Augurio o speranza? Probabilmente tutte e due. La telefonata termina, la macchina continua a macinare chilometri
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