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Questo condominio a Little Woods è come un grande puzzle in costruzione, con pezzi di mattone e acciaio che aspettano di essere assemblati. Si erge più in alto di ogni altro palazzo dei dintorni, le impalcature che lo avvolgono come un lenzuolo su un letto disfatto. Il comune ha dato il via a questo progetto con tanto entusiasmo, ma i soldi si sono esauriti troppo presto, lasciando il cantiere sospeso nel tempo delle grandi speranze.
Sotto la scorza di teloni pubblicitari, che coprono tre lati dell'edificio, una solida struttura di metallo e cemento armato, pensata inizialmente per un palazzo che potesse - vista la zona molto esterna, a capolino sul mare - resistere agli uragani in ingresso. In realtà un incredibile spreco che non teneva conto del budget, abbinato ad una infelice scelta del luogo.
Ciò che rimaneva del doerfer erano venti piani di abbandono e tenebra, con trombe delle scale mai terminate e stanze incompiute, strapiombi verso il nulla.SPOILER (clicca per visualizzare)
Elias e Jonathan parcheggiarono a una traversa di distanza dal cancello del complesso, ancora cinto dalle palizzate della ditta edile che doveva occuparsi di terminare quel sogno in acciaio e armato. C'erano ancora diversi grossi macchinari nel piazzale, visibili anche dall'esterno, ma soprattutto una guardiola di sorveglianza accanto ad un bagno chimico. Era piccola, e visto la singola ombra all'interno era probabile che vi fosse un solo, annoiato vigilante.
"Allora, allora..." Iniziò Elias, abbassando il volume dei Take That. Erano soli, visto che Christine li stava raggiungendo con la sua macchina. Questo gli avrebbe dato qualche minuto per parlare e terminare con gli ultimi preparativi.
"Io scavalco e vado circa al decimo piano, piazzerò lì le trappole. Poi mi nasconderò lì attorno ed attirerò il mio Elias-bot da queste parti." Con tutta probabilità intendeva il simulacro che il Gargoyle stava sorvegliando. "Messaggino quando dovrete unirvi alle danze?"
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Che ore sono?
uno sguardo al "Doerfer" riportò a Vardaman la memoria di vecchi sciapi scandali della frangia repubblicana, ma era troppo distratto e stanco per perdersi in rimirazione dei pessimi investimenti sul territorio.
Ora quella trappola di impalcature, metallo, plastica e cemento era l'arena per un decisivo momento della sua non vita: quello in cui voltava le spalle per davvero al clan e ai suoi scopi.
Nella forma di Agnieszka e della sua garguglia, Jonathan vide lo spiraglio nella quale aveva sempre desiderato trovarsi... e al contempo dove non avrebbe mai essere voluto essere.
Libero, ma sulla prima linea di guerra.
Tutto quello che mi hai chiesto lo trovi nella camionetta. Vardaman indicò col pollice verso al suo mezzo.
non sembrava poi nemmeno troppo convinto, occhieggiando il decimo piano dal basso. Non potremmo entrare fino a che non è il momento opportuno, e questo ci darà molto poco margine di manovra. tentennò appena, riflettendo su quali rituali dei suoi potesse utilizzare per darsi un vantaggio.
la maschera delle ombre otrebbe celarmi alla vista, ma scoprirebbe presto che ci sono. dovrei avvicinarmi comunque in fretta. mugugnò mentalmente. Sei tu il cacciatore esperto, credo che mi affiderò al tuo genio strategico.
Se le cose si mettono male non mandare messaggi, urla e cerca di trattenerla.
ricorda il piano. si raccomandò E anche se non mi scandalizzerei poi tanto... non uccidere christine. Ci serve, al momento..
Chiarito velocemente l'ultimo punto si cercò un punto dove scaricare il materiale. Avrebbe poi imboscato la camionetta e trovato un posto per tenere se stesso e christine nascosti, ma vicini a un ingresso epr poter accedere rapidamente alla struttura.. -
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"Allora io vado e sistemo tutto, vedrai il doppio scavalcare non appena tutto sarà pronto. Da lì penso...qualche minuto. Voglio spingerla ad entrare dentro ed immobilizzarla, per cui è meglio che vi dia il via ad entrare prima della festa. Sennò tra passare il muro, evitare attenzioni e risalire le scale perdete troppo tempo. E poi dal decimo piano e le pareti difficile tu riesca a sentirmi, insomma..."
Spense la radio e prese la cassa bluetooth, che abbinò al telefono. "In caso non finisca in fretta come vogliamo." Jonathan sbirciò, vedendo la playlist...chi diavolo era Arisa?
"Guarda nella scatola sotto Farkas, per te. A dopo."
Con ciò uscì dall'auto, prese tutta l'attrezzatura - era tanta, ed ingombrante, ma ci riuscì - ed effettuò un salto doppio carpiato spezza Masquerade oltre il muro orientale della struttura, una roba che avrebbe fatto sbiancare anche Simone Biles.
Dopo qualche minuto arrivò Christine, che entrò in macchina. Il suo dito sembra guarito. "Elias è già dentro?" Chiese, dopo aver salutato e guardato i sedili posteriori. La cavia squittì, indolente.. -
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Capito. starò comunque con le orecchie aperte si concesse un sorriso e lasciò andare l'uomo, ignaro di chi fosse Arisa e ben felice di non cogliere il delirio mentale dentro la testa dell'uomo, scambiando uno sguardo con Farkas e curiosando con lo sguardo sotto la sua gabbia (ma senza andare a controllare)
Ho come l'idea che se imparassi a parlare con te potrei finire in analisi. commentò fissando il roditore negli occhi, per poi tornare alla sua routine.
Attese quindi, attese christine, e il doppio Elias, sperando che niente andasse ulteriormente storto nella serata. Il vincolo che gli era stato imposto già era frustrante, ma non doveva essere la fine della sua carriera da libero. Non doveva neanche pensarci.
è come smettere di fumare del resto mentalizzò uno deve farlo poco a poco. concilio dei sette... setiti... poi passo alle light...
L'arrivo di christine lo sollevò dai suoi pensieri. le guardò le mani, notandone la guarigione. Maundrell? o hai ancora rifornimenti? si chiese, senza dar voce ai suoi pensieri. Si e no. era entrato, ma a breve l'avrebbero visto rientrare del resto. ma non si preoccupi, è tutto disposto.
Speriamo in bene. Vardaman tirò fuori il telefono e tornò sulla zona, occhieggiando cielo e terra in attesa di qualcosa, dando uno sguardo saltuario al telefono di tanto in tanto.
Una parte di lui voleva anche contattare Elin ma... il tempo era già poco, distrarsi per sapere se era riuscita a fare il suo forse era eccessivo.. -
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I due aspettarono in silenzio.
O almeno Christine non disse una singola parola, almeno fino a quando non vide una figura sghemba scivolare nell'oscurità tra due vicoli: Elias.
"Eccolo, è lui...assurdo." Un commento appropriato, perché quella sorta di esca agiva in tutto e per tutti come Elias. Il modo in cui guardava agli angoli, lo sguardo in tralice fermo tra l'omicida e l'esperto della Lore di Elden Ring, quella strana sensazione di pericolo che dava a chi riusciva ad andare oltre al naso da clown.
Una stupenda prova di quanto l'inventiva poteva far crescere l'arte Taumaturgica.
Elias 2.0 fece di tutto per rendersi sospetto agli occhi di eventuali inseguitori, aveva anche una di quelle ventiquatt'ore che nei film conteneva codici segreti, diamanti, o l'anima di Marsellus Wallace.
Saltò oltre la recinzione, optando per un carpiato quadruplo con avvitamento mandrake - a differenza del più contenuto sforzo ginnico dell'originale. Tanto Christine quanto Jonathan studiarono ossessivamente il cielo, fin quando un pezzettino di volta celeste non sbiadì ed entrambi notarono un movimento confuso tra un cornicione di un palazzo lontano e l'undicesimo piano del Doerfer.
Ghoul e vampiro guardarono fissi il palazzo, aspettandosi perlomeno una deflagrazione. Nulla. Passarono i minuti. Ancora nulla, nemmeno un messaggio da Elias.
"Non è che...?" Suppose l'orba, senza osare di finire la frase.
Aprì il finestrino e fece per uscire. "Se è così dobbiamo intervenire, se scappa è finita." Aveva ragione, Jonathan lo sapeva fin troppo bene. Eppure...cosa diavolo era quel rumore?
Due schiocchi. Aveva sentito due schiocchi in lontananza, ne era certo. Ma non avrebbe saputo definirne la fonte, era un suono così specifico eppure mai udito. Un sospetto lo portò a concentrare l'Aruspice, chiudendo gli occhi per sentire...captare qualcosa, un segno di vita di quel pazzoide che, in fondo in fondo, poteva iniziare a chiamare amico.
E la notte gli restituì una strana, calorosa melodia...proveniente dal palazzo!. -
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Una parte di Vardaman voleva godere di quel silenzio, riponendo la fiducia totale in Elias.
Purtroppo però non ne era del tutto in grado. Tutto il piano gli fischiava tranquillamente e al tempo stesso non lo faceva.
Vedere il clone non lo tranquillizzò. Anche se tutto stava andando per il verso giusto, anche se ogni cosa sembrava così... casuale. Legata a una fortuna che Jonathan non poteva controllare.
E aveva fatto affidamento a quello... nonostante tutto. nonostante la mente pragmatica, il piacere personale nel calcolare ogni cosa.
Ma l'aveva fatto dopo tutot no? non era tutta la sera che calcolava? che pianificava?
si stava affidando così poco al caso? oppure era troppo orgoglioso per ammetterlo?
in ogni caso, direi che l'universo me ne deve una. bofonchiò mentalmente, tornando sulla torre.
Poteva andargli bene.
si preparò per minuti interi l'idea di comando, mentre nervosamente afferrava la maniglia pronto a scattare fuori, pronto a salire le scale, a valutare tutte le possibilità.
Poteva forse drenarne il sangue?
poteva dominarlo al volo?
Sarebbe stato veloce abbastanza?
Domande che si persero con il vociare della canzone italiana mentre si diffondeva nel silenzio.
...non ci credo.
ridacchiò, e uscì con calma dall'auto.
Andiamo christine disse, prendendo le chiavi. ha fatto. sorrise.SPOILER (clicca per visualizzare)
Jonathan scende con questa faccia e va a passo svelto per raggiungere Elias.. -
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Jonathan si fece tutti i piani di scale di corsa, incredulo. Lo stesso Christine, che non sapeva davvero cosa dire.
Arrivati al decimo piano videro una scena che mai avrebbero potuto immaginare: Elias stava con il piede destro sopra la schiena del Gargoyle, che era immobile dentro la rete e infilzato in vari punti da degli arpioni. Gli aveva persino bloccato le ali alla base con il blocco per ruote...
"Oh, eccoli qui. Jonathan, fammi una foto." Gli lanciò il cellulare e si mise dritto, una posa fintamente impettita.
"Lo scemo è rimasto immobile quando ho reso l'esca uguale ad Agniezska, e allora...zaaaaac!" Iniziò a parlare a macchinetta, inventando particolari fumosi e mischiandole a spicce verità. "E' debole alla Tremens, buono a sapersi!"
Non c'erano molti segni di battaglia, giusto due artigliate su un pilone di cemento e alcuni buchi sospetti su una lastra di acciaio. Il Gargoyle era una massa grigia, che poteva quasi confondersi con l'asfalto secco; uno degli arpioni lo aveva preso alla gamba destra, mentre l'altro dritto al cuore. Ed era...beh, difficile da descrivere con parole diverse da terribile. Una macchina di morte ridotta in catene da un'altra macchina, in quel caso di logorroico sterminio.
"Niente filtri, au naturel!"
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Tante cose poteva dire di aver visto, ma di sicuro non quella, Vardaman era così imbambolato dalla scena che per un istante, un singolo istante, pensò quasi di dare retta ad Elias.
Ma si trattenne.
Temo che dovrà bastarti il ricordo ammiccò in sua direzione, concedendogli addirittura un informale Pollice alzato lasciare prove simili alla mercè di chiunque... suvvia. si avvicinò quel tanto che bastava per ridargli il telefono con un lancio sicuro. Comunque un ottimo lavoro. Sapevo di aver fatto bene a cavarti da quel parcheggio.
Ora gli entreremo nel c... lo danneggeremo senza rischiare la pelle. ammiccò in favore del folle. I francesismi accennati erano un cenno di stanchezza mentale, e Jonathan ne aveva da vendere.
Christine si volse verso la ghoul, la cui parte aveva ancora da compiersi Voglia effettuare il cambio. senza aspettarsi remore o risposte si scansò quel tanto che bastava per permetterle di giungere al mostro di pietra, e a perquisirlo.
Ammesso che l'abbia addosso, bene finire quanto iniziato. Tanto ormai...
Osservò a lungo la creatura, mentre ciò che aveva suggerito/ordinato veniva portato a termine.
Nel mentre lui pensava alla versione dei fatti da instaurare nella mente della gargolla.
E quanto potente farla.
Dici che posso riscriverla in questo stato? chiese quindi nuovamente a Elias, come a voler fugare ogni dubbio.SPOILER (clicca per visualizzare)mentre christine si lancia nella perquisa io uso Sangue 3 per abbassarmi la generazione il più possibile. Willo.
faccio una piccola pausa nel mentre, per sincerarmi che vada tutto bene, che ci sia o non ci sia l'amuleto.
Chiariti gli ultimi dettagli procederò con una dominazione e una riscrizione. che eventualmente narrerò nella prossima azione.. -
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"Tu levi proprio il piacere dalle piccole cose!"
Ma si levò dal macigno, stiracchiandosi come un cane. Jonathan capì che era ferito, ma lo stava nascondendo.
"Ma si, è solo inpalettato. Aprigli gli occhietti e via, sarà costretto a subire." E detto ciò si sedette, in attesa della magia.
Christine riuscì a girare con non poco sforzo il colosso, e districandosi tra strane appendici, ali e le reti che tenevano la creatura intrappolata riuscì a trovare un sacchettino. Lo aprì e sorrise. "E' lui, ce l'abbiamo fatta." Poi girò la testa del gargoyle verso Jonathan, e lo costrinse a palpebre aperte.
Il Repubblicano non perse tempo e amplificò l'efficienza del Sangue, giungendo a vette che sono poche amministrazioni di destra avevano raggiunto nella storia dell'elefantino. Ad uno scampolo dalle leggende, si sentiva pronto a tutto.SPOILER (clicca per visualizzare)sei di quarta. -1ps, -1fdv. -
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ti concederò di essere un vero uomo. guardò Elias nascodere con stoica ostinazione quella ferita, e lo lasciò ai suoi pensieri. Gli aveva già tolto tanto, almeno quello sentì di poterglielo lasciare.
Chiarificato che la bestia avesse l'amuleto necessario, Vardaman si fece avanti. mh.
Si assicuri, Christine, di mettere il più simile che trova.
E meno manipolazioni possibili, la ringrazio. si mosse quindi verso la bestia, più forte e potente di quanto non si fosse mai sentito, al punto tale da raggiungere temporaneamente un'anzianità di sangue degna del concilio.
Sapeva però che questa era temporanea soltanto. Non si arrestò. imbroccò lo sguardo della bestia e cercò di dominarla.
Resta ferma, ascolta. Dimentica tutto questo tuo cadere in trappola.
Non hai mai perso di vista Elias per tutta la notte.
È rimasto a casa, per tutto il tempo, salvo un'uscita in un vecchio condominio >questo< per nutrirsi e cercare uno scenario perfetto per una...posa.
Non ha fatto altro se non foto a se stesso. Quindi se ne è andato, ed è tornato a casa. Dopo la tua ronda tornerai dalla tua padrona come concordato, e riferirai un rapporto completo con questa aggiunta.
Non mi hai mai visto stanotte, nè hai mai visto nessun altro se non Elias.SPOILER (clicca per visualizzare)Continuo per il tempo necessario, lo manipolo finchè non credo di avere imprintato una storia coerente. Spendo un altro will per Dominazione 3.. -
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Parole soffuse, comandi multistrato, semplice narrativa. Così la memoria della povera creatura si piegò come il ramo di un salice perso nei venti d'autunno, impresso nella forma voluta da Jonathan.
Con quel contatto percepì anche altro...una resistenza strana, che aveva oltrepassato solo grazie al sangue raffinato. Quell'essere era antico. Se fosse stato libero...dio, cosa avrebbe potuto fermarlo?
Ma la dea bendata aveva concesso, in via del tutto eccezionale, un occhiolino al suo prode. Quella sera sarebbe andato tutto liscio.
"Fatto? Fatto? Fatto? Fatto? Aggiungi qualcosa che spieghi le ferite, mi raccomando! O ancora meglio, un comando per guarire le ferite! Sennò finirebbe per chiedersi che cazzo gli è successo!"
Dietro di loro Elias stava facendo shadowboxing, muovendo solo un braccio.
"Sono come Bruce Leeing, ma prima che muore! Sono come Mike Tyson ma del giusto col..."
"Ok, è andata incredibilmente bene." Si intromise Christine, interrompendo l'Astor sotto coca. "Lo liberiamo e andiamo via? Non manca molto all'alba."SPOILER (clicca per visualizzare)da qui puoi andare un po' avanti da solo, andate via senza problema alcuno. Elias libererà il coso e poi vi raggiungerà dopo qualche minuto, giusto il tempo per assicurarsi che Garghy voli via.
Se accetti il consiglio di Elias non c'è bisogno di tirare ancora, descrivi ed entra.. -
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giusto, le ferite. vardaman stava quasi dimenticando che la bestia era appena stata pestata e impalettata. Doveva cercare una scappatoia anche da quello. Si guardò attorno individuando una gru con carico sospeso, cercando di identificare il carico. Quando vi riuscì sorrise.
cercò lo sguardo della bestia paralizzata e... dopo aver spiato Elias al palazzo, hai effettuato una cabrata terribile, e hai urtato una gru. Ti sono crollate addosso diverse travi d'acciaio e pezzi di impalcatura.
Hai fatto casino, ma per fortuna Elias non ti ha visto, limitandosi a posare in modo plastico anche sul bordello che hai fatto prima di andare via.
Finita la dominazione, vardaman posò lo sguardo su Christine. Sul sul borsone.
vuole essere così gentile da andare a troncare il contrappeso di sicurezza? Lo trova alla base della gru, e farà crollare il carico attuale.
Non era decisamente una richiesta volontaria: il tempo del resto era poco, Christine aveva ragione, Elias era ferito e vardaman decisamente non avvezzo a opere di sabotaggio pratico.
Rimaneva lei.SPOILER (clicca per visualizzare)fatta anche questa poi io me ne andrei con Elias, ritorniamo al parcheggio dove ci siamo visti prima e poi via ognuno per la sua cazzo di strada. -
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"D'accordo, voi preparatevi ad andare via. Abbiamo ancora quella guardia al pian terreno, accorrerà subito."
Christine scese, per sancire l'ultimo atto della sceneggiata, e Jonathan continuò la sua opera di mesmerismo ai danni della povera cucciola.
Elias liberò reti e retine dal gargoyle, poi estrasse uno dei due arpioni. Non appena sentì un terribile cigolio, lamento di metallo proveniente dalle immediate vicinanze, estrasse l'arpione dal cuore e corse via insieme a Vardaman.
Pochi minuti dopo erano in macchina, pronti a partire.
Elias fece guidare Jonathan, per chissà quale motivo. Ma prima di partire entrò anche il costrutto dell'uomo, che si sedette in uno dei sedili posteriori e posò la testa all'indietro, come per spegnersi. Al posto dell'uomo c'era un manichino da boutique snodabile, con un buco nel petto circondato da un intricatissimo sigillo solomonico. Proprio nel buco, una cavia morta.
Probabilmente il predecessore dell'attuale Farkas.
Il pazzoide gli passò un paio di occhiali da sole, e ne inforcò un altro paio uguale.
"Sono 126 miglia per Chicago. Abbiamo il serbatoio pieno, mezzo pacchetto di sigarette, è buio e portiamo tutti e due gli occhiali da sole."
"Vai!"SPOILER (clicca per visualizzare)Ore 4.45, a te.. -
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Messosi alla guida, Vardaman si concesse una prima occhiata al "compare", per rendersi conto dell'effettiva ferita.
In un primo momento non si accorse che stava entrando anche il doppione, ma quando lo vide sfibrarsi e "morire" davanti a lui tradì una certa fascinazione.
...ammetto di provare dell'invidia.
Tornò su Elias "originale", e ignorò teatralmente gli occhiali. Blues brothers è morto con John Belushi, e si può solo citare ogni 13 novembre. inforcò la marcia e iniziò a guidare.
Pensi di farcela? gli domandò mentre abbandonava il quartiere per immettersi sulla Drive più affollata -per quanto affollate le strade potessero essere alle cinque-
Ti posso riportare al rifugio del manichino se non credi di riuscire a guidare. Magari ti prendo anche un paio di multe, ma dovremmo fare in tempo.
Guardò l'ora preoccupato. Non mancava poi molto all'alba, e la sua zona gli appariva così lontana da farlo sclerare.SPOILER (clicca per visualizzare)Se mi dice di portarlo a casa lo faccio, guido anche in modo discretamente celere, poi lo mollo li in auto e saranno cazzi suoi il resto.
Diversamente guido fino alla mia auto e poi buona fortuna amici.
Avevo lasciato la "mia" auto al mcdonald vicino al luogo dell'appostamento. Andrò poi a prenderla di volata e me ne torno ancora a casa.
Ti anticipo anche che poi, al rifugio, controllerò i file che Elin mi ha inviato per fingere la mia grande indagine su Eloise.
La mia ultima azione sarà quella di lasciare un messaggio a Martha di andare a prendermi lo Mnemosyne nella cassetta Xyz che mi è stato detto che vi era.. -
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Dopo un sonoro fanculo Elias gli disse di andare al parcheggio, e lì si separarono. SPOILER (clicca per visualizzare)Se ti ricordi hai già il mnemosyne,s ei passato a prenderlo prima.
Torni a casa senza problemi, e ti giungono i documenti da Elin. Non entro nel dettaglio, ma sono piuttosto solidi. Non risulti come un incompetente, ma neanche come mastro Sherlock. Non hai idea di quanto possano resistere ad una vera e prolungata indagine, ma senza vere ed inconfutabili prove sei al sicuro.
Hai ancora prima di andare a nanna, se vuoi parlare con qualcuno, fare cose....
Complesso comunale "Doerfer"Titolato ad una vecchia gloria dei quiz show |
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