Sala riunioni interrata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    Sotto al Weyland si snoda in gran segreto una struttura all'avanguardia, ancor più dell'industria di facciata. La Cappella del Clan Tremere è composta da una serie di blocchi di cemento armato sotto al livello stradale, resi operativi da un sistema di drenaggio a ciclo continuo e delle fondamenta che vanno in profondità, forse quanto la tanto decantata Citta dei Topi.

    Uno dei primi ambienti dopo l'ingresso, e nondimeno uno dei più popolosi, è la sala riunioni comune. Chiunque l'avesse arredata doveva essere stato uno schiavo delle corporazioni in vita, perché sembrava di stare in una di quelle scialbe sale di un reparto marketing.

    Un lungo tavolo grigio per tutta la lunghezza della sala, sedie da ufficio a non finire e un proiettore sul lato corto del rettangolo. Non c'era la minima traccia della cultura tanto cara al Clan, come se tutto fosse votato all'estrema funzionalità. Gli unici dettagli che risaltavano dal grigiore aziendale erano delle strane vene che pulsavano saltuariamente sulle pareti, in rette ed angoli precisi, e un trattato della Piramide molto probabilmente originale, appeso sulla parete destra.

    Jonathan arrivò al piano dopo aver passato alcuni controlli al piano terra e dimostrato la sua identità con una piccola goccia di sangue. Una volta nella sala riunioni trovò diversi volti noti seduti in attesa.

    Elias, piedi sul tavolo e cuffie alle orecchie.
    Elin, seduta composta di fronte alla Lancia Johnson.
    Johnson stesso, che confabulava piano con la bionda.

    In fondo alla sala, occupando il capotavola, sonnecchiava il Gargoyle che Jonathan e la sua troupe di scellerati aveva asfaltato.

    U4VDGQV



    A differenza di ieri notte indossava quella che sembrava una spessa armatura, e parte del suo viso era leggermente mutato in dura pietra.

    Non disse una parola, ma fissò Vardaman con occhi terribili. Elin e Malachia stavano facendo di tutto per non guardarlo, mentre Elias se ne fregava.

    "Ehy, hai fatto le ore piccole? Hai la patta aperta e due occhiaie che..."

    Al mostro in fondo, che rispose con uno sguardo mortale.




    Edited by Shaitan - 21/3/2024, 16:22
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    entrò nella sala, contrariato dalla fame e dal disagio mentale che la scena in se causava. Non poteva certo lamentarsi dell'aspetto rigido e pulito del locale, e nemmeno della rinnovata sicurezza. Parte di lui non vedeva l'ora di abbandonare quella cappella vecchia e sguarnita, priva di difese che un branco di sabbat pazzi era riuscito a tirare giù.

    D'altro canto la vista della garguglia lo lasciò impassibile. Non aveva pietà nè pena per quell'essere, e meno che mai si sarebbe concesso di avvicinarsi troppo.
    No... non importava quanto debole e gracile sembrasse prima. Ora era altra storia. Doveva averne paura tanto quanto ne aveva prima.
    si avvicinò quindi a Malachia. dopo aver salutato il magister con un doveroso cenno del capo, si volse quindi verso Elin per un saluto molto più formale, atrettanto muto. QUindi cercò posto a sedere.

    Elias delirava le sue cazzate dall'altra parte della sala, venendo ignorato probabilmente dalla garguglia in egual misura che dal resto della sala. Lunga notte, Elias.
    un cenno del capo in quella direzione, senza particolare sentimento. Era noto che i due si conoscessero, specialmente ad Agnieszka.
    Aspetto in relativo silenzio. se non interpellato
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    Lunga Notte a te, Joaquin!

    Furono cinque minuti lunghissimo, con nessuno dei presenti che parlava. Il ritardato del gruppo rappava sotto voce, mentre Elin cercava di non guardare direttamente la garguglia. Malachia Johnson tentò per due volte di parlare con Elias, brutto tentativo di allisciarsi il superiore, ma venne ignorato malamente.

    Poi entrò il Lord, Agniezska, e tutti scattarono in piedi chinando la testa in saluto.

    p5mIrqQ



    Pallida e minuta, indossava una camicia e una gonna ampia e scomoda. Teneva i capelli stretti in una coda che le tirava il volto, affilandone i tratti.

    Insieme a lei una coppia, che Jonathan aveva già visto in foto. Una ragazzetta di colore con lo sguardo annoiato e distante, forse un po' snob, e un uomo basso e largo, un fascio di muscoli che ciancicava senza ritegno una gomma. Posò a terra una scatola di cartone, dentro cui raspava qualcosa di vivo.

    I due nuovi arrivati si stavano sforzando di non guardare Elias, loro superiore, che li aveva indicati a Malachia ridendo.

    "Signori, buonasera. Sono sorpresa del fatto che, a parte per miss Tanner, abbiate tutti accettato il mio invito." Un sorriso per nulla divertito, che dettava fin da subito i ruoli della serata. "Loro due sono due miei collaboratori, Sheva e Richard." "Josh e Drake, capo. Non sbagliare i loro nomi, che poi se la prendono."

    Aghieszka ignorò la battuta, ma la coppia guardò con vivido odio l'uomo. Non che si azzardassero a rispondere ad Elias, che per quanto bastardo era pur sempre loro superiore.

    "Stasera voi tutti, insieme a Richard, parteciperete ad un'operazione atta a terminare una cellula contraria alla Piramide. Il vostro compito sarà semplice, catturare o distruggere tutti i presenti in loco. Sarete armati, e avrete il permesso di usare i vostri Doni senza remore. Ci tengo a ricordare che questa è una nostra operazione, non della Torre."

    "Lo preciso per chiunque pensasse di avere scrupoli." Guardò Jonathan, poi Elin. "A condurre il gruppo principale sarà Richard, che vi darà i dettagli una volta in viaggio. Elias agirà separatamente, come suo solito."

    "Domande?" Jonathan ebbe l'impressione che la stesse facendo troppo semplice, ma era anche vero che non aveva mai partecipato ad una cosa simile. Si sarebbe aspettato un briefing alla Tom Clancy, nomi in codice, e invece nulla di tutto ciò.




    Agniezska, il Lord
    Elin, bibliotecaria
    Malachia Johnson, Magister e Lancia
    Elias.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    ...Joaquin...?

    decise di soprassedere, preferendo concludere rapidamente quella serata e sperando in una risoluzione più celere degli eventi.
    Speranza che lui stesso sapeva essere vana, ma vivendo in un paese che aveva eletto Donald trump come rappresentante di tutti, poteva ancora credere nei miracoli.
    Guardò Elin, nel vago tentativo di capire che cosa le passasse per la testa, ma preferì più che altro fermarsi su Johnson, e sui suoi vani tentativi di catturare l'attenzione dell'astore.
    Vardaman, che dal canto suo non sentiva il bisogno di concentrarsi su Elias per allisciarselo, sapeva anche che Johnson a malapena ci avrebbe cavato qualcosa che non fosse un proiettile in fronte.
    ma dopo stasera...

    il pensiero fu' interrotto con rigidità marziale, mentre i tremere venivano raggiunti da Agnieszka e i suoi nuovi. La logorante attesa era giunta al termine per dare una notizia ben nuova... ma al tempo stesso povera di contenuti.
    ...tutto qui? si domandò capisco fare una cosa rapida e sotto il naso della torre ma... solo? da dietro gli occhiali polarizzati il vampiro aveva un'aria quasi... delusa.
    Ma esitare o tirarsi indietro in quel momento non era possibile. voleva dire venire indicati come anello debole nel migliore dei casi. Il peggiore era decisamente un finale a cui vardaman voleva non pensare.

    Non aveva domande. Cioè, ne aveva, ma sapeva di non doverne fare.
    Eppure i documenti in suo possesso forse lo legittimavano ad alzare la mano, e a porsi in modo tale da farsi notare. Da garantire la propria sopravvivenza e permanenza a new orleans.
    Alzò dunque la mano.
    Una sola domanda, Lord; La mia indagine su Eloise Tanner è conclusa. Vuole vedere i risultati subito o dopo l'attacco?

    a richiesta giro le prove che ho in mio possesso, o comunque la seguo per riportare i risultati. diversamente invece vado con dio.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    C'era qualcosa che non andava, ne era sicuro. Riunirli tutti, per poi lasciarli nelle mani di una persona mai vista in un attacco che sarebbe stato cruento. Almeno per quanto ne potevano sapere metà delle persone in quella sala.

    Anche Elin e Elias sembrarono confusi da quella direttiva così sbrigativa, ma cercarono di non darlo a vedere.

    Agnieszka, dal canto suo, sembrava il candore in persona. "Lasciami pure tutto, una volta tornati ne discuteremo. E..." "Lord, mi perdoni." Elin, di punto in bianco. "Si?" Dal tono era chiaro che non fosse abituata ad essere interrotta.

    "Non sono un operativo sul campo, ma proprio per questo ritengo che siamo sotto organico per una cosa simile. Sono sicuro che il vostro servo," riferendosi al Gargoyle, "l'anziano Elias e il signor Richard siano dei combattenti eccezionali, ma non abbiamo idea di cosa possa ci attenda. Non sarebbe più sicuro che partecipassimo tutti, per schiacciare ogni possibile ostacolo?"



    Agniezska, il Lord
    Elin, bibliotecaria
    Malachia Johnson, Magister e Lancia
    Elias.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    ...troppo facile. mormorò tra sè e sè. non entrerei così a cazzo neanche in un golfclub con il consiglio di Cheney, figurarsi ad attaccare dei nemici.

    Lei mi sembra inarrivabile, ma loro magari no. Cerco di guardare i suoi adepti, le loro reazioni all'infuori dell'odio per Elias. Specie per le interruzioni.


    Vardaman sollevò una cartelletta trasparente colma di fogli, e la poggiò elegantemente davanti a sè mentre ascoltava le rimostranze di Elin. Avrebbe certamente preferito la tranquillità di un'azione fallimentare semplice, ma l'eccessiva scioglievolezza della donna lo costrinse a ragionare. Perchè tutta questa calma?
    è ovvio che non vuole veramente distruggerli, non come un affronto personale, o sarebbe in prima linea.
    così come è ovvio che voglia qualcosa senza che noi si sia in mezzo ai coglioni.
    Ma cosa?

    Ripensando alla situazione, se Malachia avesse scoperto dalla tre-dita che Jonathan ora era un libero, non si sarebbe trattenuto un istante. Non era capace di gestire un eliseo, figurarsi un'azione sottile come tenere un prigioniero a suo agio in una stanza.
    E in tutto ciò, Elin cacciava fuori una valida argomentazione, ma poco supportata.
    se tira troppo la corda da sola rischierà di spezzarsi. Ma perchè attirarla a noi? Non vedeva il motivo, sul lungo termine, per volerla vicina. Certo, ostacolare una sua possibile necessità forse era dovuto ma...
    Cosa può tenere Agnieszka lontana da un obbiettivo ufficiale? il pensiero dell'ufficio di Maundrell gli attraversò il cervello. Non aveva le pietre, ma forse aveva il resto dell'equazione. E a quel punto sarebbe stato impossibile tenerla lontana, non senza un'accusa elitaria da molto in alto. Accusa che Vardaman, da solo, non poteva formulare.

    Così, per guadagnare tempo, cercò di non guadagnarne affatto. uhm...
    Riprese i cartigli che aveva ricavato dalle "sue" indagini, cercando una pagina specifica.
    Quella in cui Eloise aveva menzionato il ricongiungersi con gli altri, anche se separatamente.
    Lo fece in modo plateale.
    ...no...no...mmmh...
    Non aveva alcun senso accodarsi ad Elin -la semisconosciuta-con un dubbio del genere. Doveva essere Agnieszka a dargli il margine di inserire un dubbio in lei.
    Così assunse un'aria attenta e preoccupata. si sfregò il naso, corrugando la fronte, leggendo e rileggendo alcuni passaggi tra il foglio tre e quattro. Tinse il suo volto di una preoccupazione che ironicamente non era comunque farlocca, ma era solo... non legata a quello.
    hai convinto il segretario di Bob Dole a fargli mollare la scrivania con lo stesso metodo! perdio Vardaman!

    in prima analisi vorrei vedere come reagiscono Gianni e Pinotta al piano di Agnieszka prima (magari manco loro ne erano informati) e alle rimostranze di Elin poi.
    successivamente, Come detto, non mi inserisco nel discorso subito ma voglio rendere palese che c'è qualcosa che non mi torna proprio in relazione a quello.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    Le due guardie del corpo, perché quello sembravano, non si mossero di un millimetro quando la Lord mise nero su bianco i compiti di ognuno. La donna fissava Jonathan e Elias, mentre il barbuto aveva occhi solo per Elin e Malachia.

    Li sorvegliavano, li studiavano. Perché ai loro occhi nessuno dei presenti era fidato, tutti erano strumenti il cui unico dovere era dimostrarsi utili e sacrificabili.

    Un pensiero terribile, che riuscì a formulare solo perché il suo sangue era ancora libero dal giogo dei Sette. Ma per quanto ancora sarebbe rimasto lucido, avendo mancato il goccetto serale? La paura di tradirsi era terribile, ma la sola possibilità di tornare a scodinzolare per ogni assurda richiesta dei suoi superiori...quello lo spaventò come poche cose al mondo.

    A Sheva e Richard non piacquero i dubbi, le proteste di Elin. La donna saettò da Elin ad Agnieszka, poi guardò qualcosa per terra. Nel giro di un attimo, una sequela che Jonathan riuscì a notare solo per intercessione divina. Richard invece sporse il peso leggermente in avanti, come se volesse dire la sua ed instradarli alla missione, all'andazzo prestabilito.

    "Grazie agli sforzi del Magister Johnson abbiamo varie informazioni sul luogo e sulle loro forze. Inoltre avrete con voi un mio personale allievo," gesto a pro di Richard, che gonfiò il petto "la mia personale garguglia" a cui non si era degnata di dare nemmeno un nome, a quanto sembrava, "ed Elias, osservatore degli Astor." Generalmente non si parlava mai dell'appartenenza di un Fratello agli Astor, tra i più temuti seguaci della Piramide. Erano un misto tra la Gestapo e la Čeka, e ogni loro azione portava tanto ordine quanto dolore. Eppure Agnieszka lo aveva rivelato con una tale semplicità che tutti rimasero basiti, anche chi lo sapeva da prima. "Per cui no, Elin. Se incontrerete ostacoli questi ultimi diverranno cenere in un cratere. Giusto, Elias?"

    Nessuna risposta.

    "Elias?"

    "...si, Lord." Il tono meccanico dell'uomo sorprese Jonathan, il quale si rese conto di come doveva essere per il suo compagno la vita alle dipendenze di simili vampiri. "Se anche costasse la non-vita mia o di qualcuno della task, la missione sarà completata." E abbassò il capo, in promessa.

    "Capisco, Lord. La ringrazio per la spiegazione." Una risposta automatica dalla bionda, che resasi conto dello scivolone si trincerò dietro la maschera del buon accolito protocollare.

    Malachia non disse niente, anche se ogni tanto lanciava delle occhiate a Vardaman. Era chiaro che volesse parlargli, ma non osava nemmeno spiccicare parola se non interpellato. Accarezzava il crocifisso al collo a minuti alterni, come se il suo dio potesse in qualche modo aiutarlo.

    Agnieszka fece per staccarsi dal tavolo, quando si accorse dei mugolii prodotti da Jonathan. "Dunque...si, Vardaman? Esprimiti a parole." Ai suoi fianchi, Sheva e Richard stavano per muoversi ma si costrinsero sul posto per attendere la loro maestra.


    Agniezska, il Lord
    Elin, bibliotecaria
    Malachia Johnson, Magister e Lancia
    Elias.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    Avrebbe preferito decisamente darle tutto a cose fatte. Lasciare che la colpa fosse sua, della sua premura. Anche se la stessa puntava a qualsiasi altra cosa, la parte più importante era proprio che non ci aveva pensato.
    Tuttavia, anche instillare il dubbio fin dall'inizio era un buon secondo posto.
    presa. non trattenne il pensiero e inizò a maledirsi per quella briciola di compiacimento. Cercò di muovere i propri pensieri verso il francese, per quanto cosciente che l'aruspice non era come in una serie di supereroi ma più una lettura per immagini.

    Alzò lo sguardo, cercando di prendersi un rapido istante. Del resto stava "tradendo nervosismo", doveva ricomporsi.
    ...ehm...Perdonatemi, Lord. fece come per alzarsi e al contempo rimase immobile col culo, inarcando solamente la schiena. Un gesto che trapelava totale smarrimento, profondità di un pensiero e ridestamento dallo stesso.
    La missione di stasera mi ha ricordato solamente un dettaglio riguardo... l'agenda... della traditrice. cercò il foglio giusto, prese quindi la penna dal taschino e iniziò a marcare un paio di passaggi.
    Non voglio rallentare la macchina della purificazione, ma credo sia necessario confrontarci su questi dati.
    Ho svolto il mio lavoro con dedizione.
    , girò quindi i fogli, ora impilati comodamente, verso il tavolo. a comando li avrebbe portati.

    siamo stati molto vaghi sulla forma e il contenuto delle prove, salvo che sono docuementi stampati che provano i "movimenti" della tanner in relazione agli anarchici, fuga compresa e sua intenzione di raggiungerli dopo.
    L'idea è quella di farle vedere come l'operazione sia completamente (o quasi) andata a puttane, attribuendo tutta la colpa alla Tanner che già sapeva tutto e che ha detto alla fazione anarchica di andarsene, che li avrebbe raggiunti dopo e blablabla.

    Marco i passaggi che instillino il dubbio che la tanner li abbia già fatti fuggire, ma che li avrebbe raggiunti dopo etc. se ci sono location meglio. se ci sono più location ancora meglio, sperando che nelle prove ci siano le zone in cui andremo stasera.

    Ciò detto mi concentro su di lei ,sulle sue reazioni e sulla sua risposta a questo scacco.
    So che non centra nulla, ma vardaman pensa tra sè e sè solo in francese.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    Jonathan, ancor più bianco in volto del solito, le passò i vari incartamenti. La sua ancora di salvezza, o forse specchietto per le allodole. E Agnieszka lesse velocemente, tirata all'amo dal dubbio dell'Ancilla.

    "Il tuo compito era riportarmela, non annusare le sue tracce fredde come un border collie. Sono piuttosto delusa dal tuo operato, Jonathan. Avevi un compito, uno. Ma forse ti sei fatto distrarre dai tuoi circoli e le frequentazioni con gli altri Clan. Cose che farò in modo di potare via, se ne avrò il tempo." Continuò a leggere, poi alzò gli occhi dalla pagina per fissarlo apertamente. "Non possono aver ripulito ogni traccia, perciò andrete lo stesso ma senza la mia garguglia. Il vostro compito sarà trovare eventuali prove, o elementi lasciati indietro per coprire la fuga. Siamo certi che fino a ieri notte erano lì, giusto Johnson?"

    Il prete si mise più dritto. "Si, mia signora. Ne sono sicuro, la mia fonte non aveva modo di mentire e comunque non è facile superare non visti i confini del Dominio, come le ho già illustrato. Se permette io-" Di nuovo la mano al crocefisso.

    "Tocca un'altra volta quella croce e ti appenderò come il tuo falso dio." Eruttò la Lord, alzando di un poco la voce. Tanto bastò per far abbassare lo sguardo a tutti i presenti, tranne Elias che la fissava con freddo candore. Malachia in particolare aveva gli occhi sgranati, e un accenno di canini a mordere il labbro inferiore.

    "Prega di trovare qualcosa in quel campo, prete. E ringrazia il Patto di Montmartre, o avrei già spedito metà di voi alle celle di creazione!" Guardò l'afroamericano, ma anche il repubblicano. "Adesso partite, e portatemi qualcosa. ANDATE!"

    Tutti i presenti si alzarono in piedi, e Richard - senza nemmeno una parola - fece loro cenno di seguirli. Sheva e Agnieszka rimasero ai loro posti, ma la prima sollevo da terra la scatola coperta che ancora si mosse di sua sponte. Jonathan, passando proprio accanto, vide che non era una scatola ma una gabbia. E attraverso il telo era chiaro il profilo di una mano, ritta sui polpastrelli. Una mano di Rudor, intrappolata come un animale.

    Un momento di panico colse il Tremere, che frettolosamente si aggiustò gli occhiali sul naso e tentò la ritirata. In testa mille pensieri, e nuovi dubbi.

    "Vardaman?" La voce di Agnieszka, terribile come uno stop notato all'ultimo. "Vuoi per caso dirmi qualcosa?" Aveva notato la sua paura, e quello sguardo alla gabbia. Pertanto la prese e la schiaffò sopra il tavolo, levando il velo da sopra. Era la mano che vigilava nello studio di Milosh, su cui svettava l'occhio azzurro di Christine. "Nulla?"

    Nonostante le accuse e la rabbia Agnieszka non sembrava veramente priva di controllo. Quello era il suo modo collaudato di avere a che fare con gli inferiori. Ma c'era una sicurezza dietro quelle parole, che si rifletteva in gesti e postura. C'era altro in lei, un'ancora che non avrebbe mai lasciato in altre mani.


    Agniezska, il Lord
    Elin, bibliotecaria
    Malachia Johnson, Magister e Lancia
    Elias.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    Non trattenne l'abbassare del capo, preferendo quindi chinarsi in una discreta semiprostrazione.
    Non aveva torto, in teoria. Agnieszka lo aveva precettato per riportare la Tanner, non per inseguire ciò che era ormai inutile. Ma per quanto l'ego della lord non le facesse vedere l'evidente problema, l'ingenuo (e fin troppo inorgoglioto) Vardaman aveva da ridire anche su quello.
    Ed è quello che avrei fatto, mia lord. Sfruttare i clan inferiori per il bene del clan è sempre stata la mia mansione. Usarli ora per favorirmi un'uscita offgrid in modo tale da poterla illudere di averci ingannati era la parte prima del piano.
    la seconda aspetterà, dato che ci ha richiamato per questioni più importanti.

    perchè dire "troia, è colpa tua" poteva valergli un'esecuzione immediata, ma da qualche parte tra la campagna elettorale di bush padre e gli esperimenti tremere subiti, una cellula di orgoglio voleva essere risparmiata dalla pantomima.

    Ma giusto una cellula. Aveva ottenuto quel che voleva, così come aveva ottenuto l'attenzione di Agnieszka. E il suo talento (sia sociale, sia nei trasporti) doveva essere rimarcato.
    E al contempo aveva messo una certa zizzania tra Agnieszka e Malachia, l'agnello sacrificale. Parte di sè rimase delusa dal voler continuare a procedere, ma sapeva di doverselo aspettare.
    Giuliani non ha mollato un minuto fino alla fine, perchè lei dovrebbe?

    Poteva andare tutto bene, ma... la mano non se l'aspettava.
    quel merdoso occhio di Rotor, quella mano secca e fastidiosa di Christine, il suo vispo occhio azzurro.
    l'ennesimo fastidio, ora non più fisico, ma sociale.
    Perchè nel vederla, Vardaman aveva chiarito a se stesso del tutto il problema.
    Agnieszka era già stata all'ufficio. aveva già trovato tutto.
    Forse aveva anche già abbattuto il guardiano.

    io... tentennò, incalzato dalla donna. Guardò a lungo il piccolo mostriciattolo.
    Poi increspò un sorriso. ...riconoscerei quell'occhio ovunque.
    Ottimo uso di Christine, signora.

    Se se la beve esco e ADDIO, che sta corda l'ho tirata pure troppo.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
    "Si, certo. Trovo stupendamente inutile la sequela di parole che riesci a produrre, senza però portare effettivamente a qualcosa. Il tuo compagno, e se leggo bene...anche parte della tua cosiddetta ricerca mettono in chiaro che qualsiasi seconda parte dei tuoi piani sarebbe arrivata tardi."

    Jonathan non doveva esagerare, lo sapeva. Tentare di averla vinta con quell'essere lo avrebbe fatto sentire bene per qualche minuto, ma il continuo sarebbe stato qualcosa di più profondo del semplice dolore.

    "Adesso vai, hai i tuoi ordini."

    Perentoria, lo fece uscire. Solo in ultimo Jonathan notò un sorriso dalla donna, e la sensazione che stesse ridendo tanto di lui, quanto della sua ultima.

    Al contempo gli rivenne in mente un fatto slegato, le lezioni del suo Sire su uno dei più importanti concetti della taumaturgia: il Principio di Identità. Ma perché, si chiese? Forse aveva visto qualcosa in quella stanza che aveva riportato a galla quel ricordo?

    Dal prossimo reply inizi, pian piano, a sentire gli effetti della pozione venir meno. Ruolatelo in autonomia, con pensieri e azioni.


    Una volta fuori trovò il gruppo ad aspettarlo per dirigersi al piano superiore. Elias si mise a molestare a voce alta Richard e Malachia, lasciando qualche metro di privacy a Jonathan e Elin, profondamente preoccupata dai risvolti della serata.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Ma guardi, veramente io...

    Group
    Senior
    Posts
    352
    Location
    Pneumoposta

    Status
    Dead
    La sua "rivalsa", com'era prevedibile, si era infranta su scogli troppo scoscesi per essere scalati o sconfitti.
    Del resto l'ingranaggio Vardaman era già stato bollato come inutile, e l'unica cosa che il giudizio poteva cambiarlo era letteralmente fare il contrario di tutto ciò che aveva fatto sino a quel momento.
    Non che si aspettasse delle scuse da Agnieszka. Nessuno sarebbe stato così ritardato. Ma dovette ricordarselo lo stesso.
    Così annuì. Non poteva non fare che quello, e sapeva che non aveva null'altro. Era sempre più stanco di tutto e non aveva null'altro da fare, da dire.
    Voleva solo dormire. ma non poteva farlo.
    Uscì con la mente affollata da vecchie lezioni sconnesse.

    il pensiero gli uscì da un orecchio com'era entrato dall'altro; quali che fossero i riferimenti che il suo inconscio gli suggeriva, non li stava cogliendo. Era distratto. Era stanco. Inutile negare che ogni parola, ogni menzogna, ogni centimetro di puro arrancare lo aveva fiaccato nell'esistenza.
    E ora che sentiva la pozione venir meno, non poteva fare altro che quello: esistere.
    servire.
    andare avanti.
    ripetere.

    Uscì dal sotterraneo svuotato. Quasi come undici anni fa, con Ted Cruz al senato. È incredibile esistere in un universo in cui questo sillogismo ha senso due volte nella vita.
    Superò Elin. non aveva più parole da spartire con lei. Aveva fatto il suo, la sua scelta, e lei altrettanto.
    Ora dovevano conviverci. E non aiutava certo percepire che a breve la morsa lo avrebbe ripreso. Non poteva fare altro che sfruttare la ricrescita di quella catena per sembrare veramente convinto di voler assaltare un posto vuoto.
    A comando si sarebbe mosso. A comando avrebbe seguito il capo. A comando avrebbe fatto.
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Leggi bene, semplifica la vita.

    Group
    [.STAFF.]
    Posts
    2,366

    Status
    Ghost
     
    Top
    .
12 replies since 20/3/2024, 16:15   90 views
  Share  
.