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La promessa avvertita a casa, sulla Primavera, è mantenuta. Una serata incredibilmente piacevole e vivace lo guarda passare per le vie di NOLA.
Percorrere Mid-City è uno scherzo, specie se si sceglie di passare per la Interstate 10 ed imboccare l'uscita che porta direttamente su Poydras Street; a circa metà percorso dallo Sheraton, Nathan si trova in strada.
Superata la soglia di Central City, già in lontananza si intravede l'incrocio con Penn street, dove in alto, domina un possente semaforo in verde da troppo per non sospettare una prossima luce gialla.
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| Salute 7/7 | | PS -1 | | FDV Max | | Speak | Thought « Parlato » | Pensato |
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Ogni volta che lo vedevano arrivare in moto, era sempre la stessa storia.
Non dava l'idea di una persona che avrebbe scelto un mezzo così "pericoloso" e scomodo al confronto di una magari più comoda automobile. Forse era uno stereotipo per quelle persone come lui, rafforzando quella serie di simboli che la loro abitudine aveva imparato ad associare agli studiosi. Eppure lui non vedeva di certo un mezzo migliore.
Rapido, agile, adatto sia per tagliare il traffico come i canini nella carne che per sfrecciare agile in una strada semi-deserta, grazie alla sua decisione di passare per la Interstate 10 ed imboccare l'uscita che porta direttamente su Poydras Street.
Intravide in lontananza l'incrocio con Penn street, il semaforo che dominava sulla strada a indicare che, a breve, la lunga luce verde sarebbe, da un momento all'altro, potuta cambiare in giallo e poi rosso.
« Rischiare o non rischiare? Questo è il dilemma »
Sapeva di possedere riflessi e forza bastanti probabilmente per evitare un incidente anche nel caso di un semaforo rosso, ma non aveva tutta quella fretta. Nathan avrebbe mantenuto una velocità costante, tanto pronto a frenare non appena avrebbe visto il giallo quanto ad accellerare nel caso il semaforo fosse rimasto caritatevolmente verde.
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Il semaforo, come molte altre cose in vita e non, di carità ne ha a sufficenza solamente per tentare il troll ai guidatori capaci, scattando in ultima sede. Preparato all'eventualità, il centauro del Clan dei Re ferma giusto entro la norma di legge, impressa sull'asfalto da resilienti vernici chimiche.
Alla sua destra, tra il mostro a due ruote ed il marciapiede, una figurina in bicicletta sobbalza innervosita dal sopraggiungere del rombo.
Questa si volta, facendo inevitabile mostra del viso, dei propri tratti identificativi; una giovane donna ancora nella ventina che - inizialmente interdetta ed a seguito di uno sguardo prolungato - lentamente offre un enigmatico quanto spontaneo sorriso al motociclista.
Le moto devono essere la moda del momento. Afferma, apparentemente priva di significante. L'epidermide della donna, da sfumata di rosso, passa al verde appena scattato. Tocca a noi. Nel voltarsi sulla strada da percorrere assicura la presa sul manubrio. Ci vediamo in giro, suppongo. E con ciò, ricomincia a pedalare.
La foto è volutamente sgranata per creare l'effetto dello schermo del casco e delle luci notturne, perciò non prendere in giro la mia già scarsissima capacità grafica  |
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63 replies since 18/11/2015, 21:54 775 views
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